SanMarco, entrato recentemente a far parte dell’azienda wienerberger, propone tegole in cotto che coniugano estetica e funzionalità, con una gamma completa di soluzioni pensate per ogni tipo di copertura. Prodotti di alta qualità con elevate prestazioni per rispondere alle esigenze delle rivendite edili più innovative.
Le tegole SanMarco sono disponibili in diverse tonalità per rispondere a ogni esigenza progettuale.
Studiate per rispondere a esigenze architettoniche sia tradizionali che moderne, il punto di forza dei prodotti SanMarco risiede nella varietà di forme e colori.
Le tegole sono disponibili nelle tonalità naturali dei rossi e rosati, nelle colorazioni tradizionali per tetti storici o rustici, fino alle nuance più contemporanee come il grigio e il nero, perfette per progetti dal design innovativo.
Tegole SanMarco
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Oltre al fattore estetico, le tegole in cotto SanMarco garantiscono facilità di posa grazie a incastri studiati per assicurare precisione e velocità di montaggio.
Accessori come il Kit Colmo Ventilato migliorano la microventilazione e la durabilità del tetto, offrendo anche una posa più ordinata ed efficace.
Completa il Sistema Tetto SanMarco una serie di accessori funzionali, nati per completare gli strati costruttivi di un’abitazione, ottimizzandone le performance in termini di isolamento termico, resistenza alle condizioni meteo e rispetto dei più severi standard di sicurezza.
La ristrutturazione del tetto del castello di Montaldo (Torino) è stata fatta rispettando i vincoli architettonici grazie alle sottocoperture Fibrotek Plus e Sottocoppo Metallico, che hanno consentito di migliorare le prestazioni energetiche.
Inserito nell’Area Protetta del Po e della Collina Torinese, il Castello di Montaldo (Torino) è stato oggetto di un intervento di ristrutturazione delle coperture.
Per preservare il valore storico e paesaggistico del complesso, l’operazione doveva rispettare vincoli architettonici mantenendo il coppo a vista.
Grazie all’intervento di Fibrotubi, che ha fornito due soluzioni di sottocopertura in grado di integrare anche i coppi esistenti, è stato possibile mantenere intatta la storicità del luogo e migliorare le prestazioni energetiche e strutturali del tetto.
Doppio correntino
Per il Castello di Montaldo Fibrotubi ha garantito elevate prestazioni di isolamento e resistenza grazie alle soluzioni di sottocopertura Fibrotek Plus e Sottocoppo Metallico.
Fibrotek Plus è stato utilizzato nelle aree con maggiore necessità di isolamento: scelto con un elevato spessore di coibentazione da 120 millimetri, il pannello ha consentito di raggiungere alte prestazioni energetiche.
Sottocopertura coibentata con Fibrotek Plus
La tipologia del pannello, a doppio correntino per l’appoggio della copertura primaria, riduce del 50% i sormonti, aumentando così la continuità dell’isolante, migliorando l’efficienza energetica, la ventilazione e riducendo i rischi di infiltrazioni accidentali.
Ancoraggio duraturo
Nato per lo stabile e duraturo ancoraggio del coppo, Sottocoppo Metallico di Fibrotubi si avvale di correntini posizionati sulla greca alta della lastra.
Questi profili metallici superiori permettono di fissare in sicurezza i coppi, prevenendone lo scivolamento, problema comune nelle vecchie coperture.
Applicazione coppi antichi su Sottocoppo Metallico
I coppi vengono fissati saldamente grazie ai ganci ancorati ai pre-fori del profilo superiore, garantendo così una tenuta impeccabile anche in condizioni climatiche avverse.
Al Castello di Montaldo Sottocoppo Metallico è stato inoltre utilizzato con l’accessoristica dedicata all’inserimento di pannelli fotovoltaici, per garantire energia pulita all’interno della struttura.
La primavera incoraggia a godersi terrazzi e balconi, mettendoli, nello stesso tempo, a dura prova a causa di intemperie e sbalzi di temperatura..
Con l’aumento delle precipitazioni e un volume totale annuo stimato dall’ISPRA* in circa 319 miliardi di metri cubi per il 2024, infatti, assistiamo a un incremento dei danni causati dalle piogge intense agli ambienti esterni.
Progress Profiles risponde alla sfida con Prodeso Drain 8 System e Proterrace Double Drip che insieme compongono un sistema in grado di evitare il deterioramento delle pavimentazioni e la formazione di efflorescenze e infiltrazioni, facendo risparmiare su costosi interventi di ripristino.
Prodeso Drain 8 System
Prodeso Drain 8 System è una membrana ultrasottile studiata appositamente per la posa in esterno. Dotata di 5 strati e con uno spessore di soli 8 millimetri, è ideale per impermeabilizzare, drenare e desolidarizzare le pavimentazioni esterne, incluse quelle di grande formato, e assicura lo sfogo di vapore anche in caso di supporti non perfettamente stagionati.
Si distingue inoltre perché al di sotto della pavimentazione si crea una camera d’aria che favorisce una microventilazione. Quest’ultima, a sua volta, consente una rapida e uniforme asciugatura dell’adesivo, riducendo drasticamente la risalita dei triacetati presenti e la comparsa di efflorescenze nelle fughe.
Pratica e veloce da installare, si completa con una bandella in polietilene e polipropilene elastico e con un adesivo bicomponente impermeabile, che permette una corretta impermeabilizzazione e riduce la migrazione di resine in superficie.
Proterrace Double Drip
Proterrace Double Drip è un profilo perimetrale con doppio gocciolatoio che permette il corretto deflusso dell’acqua, preservando al meglio terrazzi e balconi.
Dotato di una parete verticale che protegge la parte terminale delle piastrelle, e di una seconda parte che preserva il perimetro degli spazi esterni, il profilo ha un distanziatore che ne garantisce il corretto posizionamento, mentre la striscia adesiva impedisce al silicone di ostruire i fori di drenaggio.
Questa soluzione non è solo funzionale, ma si propone come un elemento decorativo che completa e rifinisce le aree outdoor.
Proterrace Double Drip rientra nella linea Kaleidos di Progress Profiles, che attraverso inedite nuance si amalgama con le più moderne tendenze del design e dell’arredo.
Naturatherm HD dry di Naturalia Bau è un isolante in fibra di legno vergine da coltivazioni controllate PEFC, che offre massime prestazioni estive. Realizzato con tecnologia a secco e ad alta densità, questo pannello unisce robustezza, efficienza termica e facilità di posa.
Idoneo per tetti inclinati ad alta portata, tetti piani, solaio e come portaintonaco per cappotti interni. Non necessita di strato di distribuzione dei carichi.
Naturatherm HD dry è fornito e posto in opera in mono o doppio strato con giunti accostati a secco, su supporto planare.
Disponibile in spessori da 40, 60, 80, 100 millimetri, nelle dimensioni 1200 x 625 millimetri.
I vantaggi
Miglior isolamento in estate
Isolamento acustico per ambienti più tranquilli
Perfetto per coperture piane
Intonacabile per interni, risultati estetici e funzionali
Stabile e resistente, zero deformazioni, posa più veloce
Pedonabile e durevole
Lavorabilità al top, facile da tagliare e posare
Caratteristiche tecniche
resistenza a compressione >100 kPa (CS 10/Y >100),
densità ca. 160 kg/m³,
conduttività termica λD = 0,040 W/(mK),
capacità termica massica maggiore di 2400 J/kgK,
assorbimento d’acqua inferiore ad 1 kg/m2 (WS <1,0),
resistenza a trazione perpendicolare > 7,5 kPa (TR 7,5),
permeabilità al vapore acqueo µ = 4,
classe di reazione al fuoco E secondo UNI EN 13501-1, marchio CE secondo UNI EN 13171,
Il tetto, come sanno bene progettisti e rivenditori di materiali per edilizia, da tempo non è più una superficie inclinata di tegole o coppi, oppure una semplice copertura orizzontale impermeabile. Perché evitare di far penetrare la pioggia nell’edificio sottostante è solo uno degli aspetti che caratterizzano l’evoluzione dei tetti.
Non a caso si parla di sistema, cioè di un insieme di fattori che da semplice elemento di protezione fanno del tetto un componente fondamentale nell’architettura moderna, capace di integrare funzioni energetiche, tecnologiche e ambientali.
E con l’evoluzione delle normative e l’innovazione dei materiali il tetto continua a essere un elemento sempre più cruciale per la realizzazione di edifici sostenibili, sicuri ed efficienti.
Il mercato dei tetti
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La nuova porta blindata D180 di Dierre coniuga innovazione ed eleganza, con un design minimalista e prestazioni superiori. Non una semplice porta, ma una soluzione completa che eleva gli standard qualitativi e prestazionali di qualsiasi soluzione tradizionale.
La porta blindata D180 Dierre si caratterizza per scelte progettuali avanzate che si traducono in prestazioni misurabili e certificate:
isolamento acustico ottimizzato: grazie alla sua configurazione a doppia battuta, la D180 garantisce un abbattimento sonoro fino a 42 dB, un valore che contribuisce significativamente al comfort acustico degli ambienti interni, in conformità con le normative più stringenti.
efficienza energetica certificata: la trasmittanza termica di 1 W/m²K testimonia l’attenzione di Dierre verso l’efficienza energetica. Questo valore ridotto minimizza la dispersione termica, contribuendo al contenimento dei consumi e al miglioramento della classe energetica degli edifici.
design complanare con cerniera a scomparsa: l’integrazione della cerniera a scomparsa rappresenta una soluzione tecnica evoluta che permette di ottenere una perfetta complanarità dell’anta al telaio. Questo non solo conferisce un’estetica minimalista e pulita, ma elimina anche elementi sporgenti, a vantaggio della sicurezza passiva e della facilità di pulizia.
Porta chiusa
Porta aperta
La porta blindata D180 è disponibile in diverse configurazioni di chiusura per rispondere a specifici requisiti di sicurezza:
D180 1: equipaggiata con una serratura a cilindro europeo ad alta sicurezza, standard di riferimento per la protezione anti-effrazione.
D180 8: offre un livello di sicurezza superiore grazie al doppio cilindro europeo, di cui uno principale e uno di servizio, per una gestione differenziata degli accessi.
D180 hibry5: integra un sistema di chiusura all’avanguardia con serratura motorizzata gestibile elettronicamente e un sistema manuale di backup, offrendo flessibilità e un elevato grado di protezione.
Con la porta blindata D180, Dierre continua a innovare, offrendo una porta che unisce protezione, efficienza e design raffinato.
Mancano poche ore all’inizio del III Convegno YouTrade Sud, che si preannuncia un successo, testimoniato dal sold out delle iscrizioni. Sono oltre 500 le richieste di partecipazione arrivate a Virginia Gambino Editore, che organizza l’incontro.
Il programma, il particolare momento vissuto dall’edilizia e dal mondo della distribuzione, oltre alle prospettive per l’evoluzione del business, hanno suscitato l’interesse di molti operatori della filiera delle costruzioni del Mezzogiorno.
Ma non solo. Perché accanto agli interventi dei relatori, che costituiscono un esclusivo momento di formazione professionale, il III Convegno YouTrade Sud offre anche la possibilità di incontri diretti tra distributori e produttori: un’occasione per fare squadra, ma anche per concludere affari.
La grande partecipazione e i tempi stretti consigliano però di fissare per tempo un eventuale appuntamento, che può essere richiesto scrivendo una e-mail a (eventi@vgambinoeditore.it).
Gli incontri possono già essere fissati anche in occasione dell’appuntamento di giovedì 15 maggio con la cena di business alle ore 19 e il conferimento degliYouTrade Awards Sud, mentre venerdì 16 maggio, ore 8,30 a Lamezia Terme, il convegno si terrà come di consueto al Centro Congressi del T-Hotel.
Una parete pluristrato con una sola posa, minimizzando tempi e costi di cantiere: questo il risultato garantito dal Sistema Tris di T2D, azienda specializzata nella produzione di soluzioni in laterizio per le costruzioni.
Il monoblocco preassemblato Tris è composto da due elementi in laterizio e un pannello isolante in Neopor interposto, si posa come i materiali tradizionali e non richiede manodopera specializzata.
Il monoblocco preassemblato Tris è composto da due elementi in laterizio e un pannello isolante in Neopor interposto.
Il Sistema Tris di T2D riesce a coniugare i benefici del laterizio con le proprietà termiche e acustiche dei materiali isolanti.
Gli elementi in laterizio rendono il sistema massivo: avere elevata massa è sinonimo di protezione dai picchi di calore estivi, grazie a un ottimo sfasamento e a un basso fattore di attenuazione.
Al contempo, lo strato di pannelli Neopor battentati costituisce un ottimale taglio termico continuo che conferisce una bassissima trasmittanza, rendendo la parete resistente alle temperature invernali.
Il comfort non si traduce solo nelle prestazioni della parete in inverno e in estate, ma anche nell’equilibrio tra temperatura e umidità per raggiungere la neutralità termica.
La casa in laterizio è un regolatore termo-igrometrico (effetto spugna) e consente di mantenere il giusto livello per stare bene negli ambienti interni.
Rispetto ai sistemi che prevedono rivestimento a cappotto o isolante a contatto con l’esterno, il sistema Tris è protetto da una tramezza massiva resistente.
Il sistema Tris
Inoltre, a differenza di altri sistemi costruttivi, resiste a qualsiasi sollecitazione esterna, al caldo e al freddo, all’acqua e alla grandine, agli urti e agli insetti.
Oltre alla durabilità, la sostenibilità del sistema si declina anche nell’utilizzo dell’argilla, materia prima alla base della produzione del laterizio, che viene estratta a chilometro zero da T2D nelle cave di proprietà dell’azienda. L’argilla può essere infine totalmente riutilizzata o restituita all’ambiente.
È disponibile la nuova monografia dedicata alla filiale di Xi’an dell’Archivio Nazionale delle Pubblicazioni e della Cultura, progetto al quale Zintek ha preso parte fornendo lo zinco-titanio zintek per i rivestimenti di copertura.
Scopo dell’Archivio è preservare e diffondere l’eredità culturale e politica della Cina attraverso le sue pubblicazioni: nelle diverse sedi sono raccolti libri antichi, testi religiosi, stampe, genealogie famigliari, monete, francobolli e tavolette in legno. Attualmente le collezioni comprendono circa 25 milioni di elementi, fra volumi e oggetti, ma l’obiettivo è di arrivare a oltre 100 milioni.
All’interno della monografia i lettori troveranno una selezione di immagini fotografiche del complesso, approfondimenti sul progetto architettonico e sulla sua ideatrice, l’architetta Zhang Jinqiu, oltre a una panoramica sul ruolo culturale e simbolico dell’Archivio.
La struttura
Il complesso sorge lungo un pendio a 15 gradi di inclinazione. Per sfruttare al meglio la differenza di 77 metri, il team di architetti ha suddiviso la struttura in un padiglione principale e una serie di padiglioni accessori, dislocati su sei diversi livelli.
Gli edifici sono disposti simmetricamente rispetto all’asse centrale, e aumentano in altezza salendo dal basso fino alla cima, dove sorge il Padiglione Wenji, cuore della struttura e principale punto di accesso.
Il Padiglione Wenji richiama l stile delle dinastie Han e Tang ed è sormontato al centro da un grande tetto a doppia falda e da due coperture a doppia piramide ai lati.
Per ottenere i tipici tetti a bassa pendenza con ampie gronde, sono stati impiegati materiali tecnologici e sostenibili, integrati a una robusta base rustica. Tutte le coperture sono realizzate in zinco-titanio zintek di colore Grigio Roccia della serie «The Color Line». Le lastre di zintek sono state posate in doppia aggraffatura, e ricoprono una superficie totale di circa 35.000 metri quadrati.
Con tre punti vendita tra Sant’Elena di Silea (Treviso) e Meolo (Venezia), Gobbo Malvina (EdilGroup) si presenta come una realtà versatile, capace di affrontare le sfide del mercato dell’edilizia proponendo una vasta gamma di materiali per le costruzioni e le finiture d’interno, oltre a numerosi servizi, dal noleggio fino all’abbigliamento personalizzato per le maestranze che operano in cantiere.
Guidata dai fratelli Patrizia, Renata e WalterBonato, la rivendita ha visto l’ingresso anche della terza generazione, con il figlio della titolare Patrizia, Giacomo Panzarin.
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Patrizia Bonato
Walter Bonato
Renata Bonato
Quando è nata la rivendita Gobbo Malvina e quali sono state le principali tappe della sua crescita?
Giacomo Panzarin.La rivendita è stata fondata dai miei nonni Ilario e Malvina 57 anni fa, quasi per una scommessa. Mio nonno voleva aprire un’impresa di pompe funebri, mentre mia nonna, contraria all’idea, aveva scommesso sull’attività di rivendita.
Inizialmente l’azienda era focalizzata sulla vendita di prodotti per il settore agricolo, dato che Sant’Elena di Silea era un paese di campagna, poi ci si è spostati man mano sul settore dell’edilizia.
Nel 1993 la rivendita si è trasferita nella sede attuale e nel 2011 abbiamo aperto un punto vendita a Meolo, in provincia di Venezia.
Durante il periodo del covid abbiamo deciso di aprire uno showroom dedicato a pavimenti e rivestimenti, sempre a Sant’Elena di Silea, a poca distanza dalla sede principale.
Al centro Patrizia Bonato, a sinistra il figlio Giacomo Panzarin e a destra Roberta Gumier, responsabile ufficio commerciale.
Perché avete deciso di aprire uno showroom?
Patrizia Bonato. L’idea di aprire lo showroom è nata durante il periodo del covid, perché abbiamo deciso di integrare anche la vendita di pavimenti e rivestimenti, così da offrire ai nostri clienti un servizio completo.
Sistemando uno spazio chiuso e trasformandolo in un’area espositiva, abbiamo reso possibile la scelta diretta dei materiali, garantendo un’esperienza più pratica e immediata.
Che feedback avete avuto dopo l’apertura dello showroom?
Patrizia Bonato. Non abbiamo mai organizzato una inaugurazione ufficiale per lo showroom. Abbiamo preferito affidarci al passaparola e al supporto dei nostri clienti per far conoscere la nuova area espositiva.
Fin dall’inizio, ci siamo concentrati sulla qualità dei prodotti e sulla professionalità nella posa, consapevoli che una corretta installazione è fondamentale per garantire la durabilità e l’estetica dei pavimenti e rivestimenti.
Questo approccio ci ha permesso di offrire un servizio completo e di qualità, apprezzato dalla nostra clientela.
La responsabile dello showroom Elena Simionato con Giacomo Panzarin.
Avete tre punti vendita: come si differenziano?
Patrizia Bonato. Il punto vendita di Sant’Elena di Silea punta sia alla clientela privata che alle imprese di costruzioni, essendo incentrato sulla vendita del materiale pesante.
Quello di Meolo è rivolto più a una clientela di artigiani e imprese, e offre anche servizi come il tintometro e il noleggio. Infine, la sala mostra si occupa delle finiture d’interni. I tre punti vendita sono complementari tra di loro.
Giacomo Panzarin. Vogliamo portare il cliente, che sia privato o professionista, all’interno di una rete che gli permetta di rivolgersi a noi come punto di riferimento unico sul territorio per tutto quello che occorre per costruire casa, compreso il complemento d’arredo.
L'area casalinghi
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L'area casalinghi
L'area casalinghi
Grazie all’esperienza maturata in oltre 50 anni di attività, possiamo consigliare i clienti su vari fronti: dalla scelta del materiale migliore per una certa realizzazione fino all’individuazione dell’impresa e dell’artigiano più adatti per la posa in opera.
Poniamo grande attenzione all’ambiente e al benessere dei nostri clienti, offrendo un servizio di smaltimento delle macerie derivanti dalla costruzione, garantendo così una gestione responsabile dei rifiuti.
Inoltre, crediamo nella formazione continua dei nostri collaboratori. Organizziamo costantemente corsi per i nostri clienti per tenerli sempre aggiornati sulle normative.
Lo showroom dedicato alle finiture
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Quando siete entrati in EdilGroup e perché?
Patrizia Bonato. Siamo entrati in EdilGroup nel 2024. Abbiamo individuato in EdilGroup un partner altamente qualificato, con una profonda conoscenza del mercato edilizio, sia dal punto di vista dei fornitori che della commercializzazione. La capacità di collaborare efficacemente con le aziende del settore e la forte esperienza maturata negli anni ci hanno convinto che EdilGroup potesse essere la scelta corretta.
Quali vantaggi avete riscontrato dopo l’ingresso in EdilGroup?
Patrizia Bonato. Siamo sempre stati parte di un gruppo, perchè crediamo che insieme si possa arrivare più lontano. Oltre ai vantaggi sui prezzi di acquisto, il vero valore aggiunto è il confronto continuo: condividere esperienze, idee e strategie ci permette di crescere e affrontare le sfide con maggiore forza.
Al centro Patrizia Bonato, a sinistra il figlio Giacomo Panzarin e a destra Roberta Gumier, responsabile ufficio commercialeAl centro, Patrizia Bonato con il figlio Giacomo e Antonio Panzarin, responsabile del magazzino
Avete un sogno nel cassetto?
Giacomo Panzarin. Si dice che i giovani siano il futuro, ma in realtà sono il presente. Mi piacerebbe creare una rete di giovani artigiani e professionisti con cui instaurare un rapporto di partnership e collaborazione quotidiana.
Inoltre, sto lavorando per creare un network radicato sul territorio che coinvolga agenzie immobiliari, architetti, studi di progettazione, imprese e artigiani, in modo da diventare un punto di riferimento per i clienti che devono costruire casa a 360 gradi.
La quantità non fa la qualità, ma è il tipo di servizio che fa la differenza. Un esempio di questo network che sto sviluppando è l’apertura di un nuovo punto vendita in collaborazione con una azienda che si occupa di idraulica. Un progetto simile è in cantiere a Conegliano. Insomma, crediamo nelle opportunità che genera la collaborazione e lavoriamo per realizzare questo sogno.
L'area esterna e i prodotti per l'outdoor
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Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?
Giacomo Panzarin. Oltre al passaggio generazionale, anche il fatto di stare al passo con i tempi che cambiano in modo repentino. Un esempio è la definizione di normative sempre diverse e la presentazione di materiali sempre più green.
Che cosa significa fare partnership con i produttori?
Patrizia Bonato. Parto sempre dall’idea che dobbiamo rispettare i fornitori e viceversa. È molto importante conoscersi e conoscere i prodotti. Lavorare insieme significa collaborare a 360 gradi, offrendo anche supporto non solo a livello commerciale.
Giacomo Panzarin. Anche collaborare per risolvere le difficoltà che possono sopraggiungere in cantiere, per arrivare assieme al risultato finale.
Il tintometroIl magazzino
Com’è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?
Patrizia Bonato. Il 2024 è stato un anno di stazionamento, però non ci possiamo lamentare. Anzi, si può affermare che è stato un anno che ci ha presentato molte sfide, ma alla fine si è rivelato positivo. Il 2025 si prospetta un anno interessante, con diverse idee e progetti in corso. Puntiamo a concluderlo nel migliore dei modi.
Giacomo Panzarin. Il 2024 ci ha regalato sicuramente delle sfide, non indifferenti a causa della situazione globale. Questo però ci ha aiutato a prendere la rincorsa per affrontare il 2025 con la massima energia. Come detto abbiamo molti progetti in corso e altrettante collaborazioni.
Gruppo BigMat lancia gli Habitalks, un programma di otto incontri di approfondimento sul mondo delle finiture che si terranno in altrettanti showroom HABIMAT. La prima tranche è prevista dal 14 maggio al 4 giugno 2025, con tappe a Roma, Magione (Perugia), Fara Vicentino (Vicenza) e Segni (Roma), la seconda è già in calendario dall’8 al 29 ottobre.
«Sono 10 gli showroom HABIMAT che sono in fase realizzativa, nuovi spazi espositivi dedicati alle finiture d’interni che andranno ad aggiungersi ai 45 già operativi sul territorio nazionale. Le prossime aperture rispondono all’obiettivo che il Gruppo BigMat intende perseguire: diventare la prima rete italiana per numero di showroom raggruppati sotto la medesima insegna», sottolinea Antonio Ussi, vicedirettore di BigMat Italia.
Antonio Ussi, vicedirettore di BigMat Italia
HABIMAT nasce nel 2008 a seguito del bisogno maturato da parte del Gruppo BigMat di intercettare il mondo delle finiture d’interno. Una necessità dettata dal desiderio di ampliare alcune categorie merceologiche raggruppandole sotto un brand diverso rispetto a BigMat.
Rivestimenti, pavimenti, arredobagno, sanitari, colore, arredamento e molto altro: HABIMAT rappresenta un luogo dove privati, progettisti, interior designer e architetti possono trovare professionalità ed esperienza per realizzare le più diverse soluzioni abitative.
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«L’obiettivo degli HABIMAT è dare un servizio più ampio dello stereotipo di showroom del passato, consapevoli di offrire un luogo dove diverse figure, professionali e non, possono trovare le giuste e competenti risposte, costruendo e ampliando una relazione che va oltre l’aspetto meramente commerciale tra cliente e venditore», illustra Antonio Petrucci, project manager HABIMAT. «Abbiamo deciso, di dare a questi particolari prodotti una valenza diversa, declinata sia come approccio alla vendita, sia in termini di luogo fisico dove presentarli al pubblico».
Antonio Petrucci, project manager HABIMAT
All’interno degli showroom HABIMAT sono due gli spazi fondamentali: un ingresso, con un addetto che esegue una prima valutazione dei bisogni dell’acquirente, così da indirizzarlo al collega più idoneo a soddisfarli, e un’area laboratoriale, dotata di grandi tavoli e numerose cassettiere da cui attingere campioni di prodotti da mostrare al cliente. Punto di forza sono le moodboard, una sorta di tavolozza, di ventaglio di materiali di piccolo formato che andranno a definire l’arredamento scelto.
Gruppo BigMat conta in Italia e in Europa oltre 1.000 punti vendita, di cui oltre 240 sul territorio nazionale, dedicati alla distribuzione specializzata di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare.
L’impermeabilizzazione delle piscine richiede soluzioni tecniche avanzate e materiali specifici per garantire resistenza, sicurezza e durabilità.
Grazie alle più avanzate tecnologie dei materiali a base di resine epossidiche e poliuretaniche è possibile ottenere un risultato efficace contro infiltrazioni e agenti aggressivi, assicurando prestazioni ottimali nel tempo. La resa estetica moderna e pulita di questi sistemi è certamente un valore aggiunto.
Piscine: la giusta impermeabilizzazione per garantire longevità funzionale e strutturale
L’impermeabilizzazione di una piscina è fondamentale per garantire il contenimento dell’acqua al suo interno. Un aspetto che viene spesso sottovalutato riguarda il contributo che questo elemento, l’impermeabilizzazione, offre per la durabilità delle strutture, garantendone longevità funzionale e strutturale.
La scelta di impermeabilizzare una piscina con sistemi a base di resine permette di creare una protezione efficace grazie alla capacità di questi materiali di costituire un elemento impermeabile, altamente resistente ai carichi di esercizio e all’abrasione.
L’impiego di materiali privi di solventi e di componenti elastici a base di resine poliuretaniche assicurano una difesa ottimale contro l’azione aggressiva del cloro e degli agenti atmosferici.
Le piscine interrate infatti sono solitamente realizzate in calcestruzzo e dunque sia la struttura che il suo rivestimento dovranno essere idonei per resistere a:
• Carichi strutturali e pressione dell’acqua interna alla piscina stessa
• Agenti atmosferici quali raggi UV, cicli di gelo e disgelo, eccetera
• Aggressione chimica di cloro e altri agenti chimici presenti nell’acqua
• Pressione idrostatica negativa, qualora vi sia presenza di acqua di falda e non sia stata realizzata una idonea impermeabilizzazione esterna.
Soluzioni tecniche per un’impermeabilizzazione efficace
La progettazione dell’impermeabilizzazione di una piscina, che si tratti di una nuova costruzione o di una ristrutturazione, richiede un’attenzione particolare nella scelta dei materiali.
Non è sufficiente porre attenzione solo alla protezione delle superfici, ma è fondamentale anche sigillare adeguatamente le riprese di getto e tutte le discontinuità del rivestimento come elementi impiantistici, sistemi di ricircolo, filtrazione e illuminazione, in quanto potenziali punti critici.
Tecnologia Winkler
Per la soluzione di queste problematiche i progettisti e gli operatori specializzati possono contare sulla tecnologia Winkler, i cui laboratori di Ricerca e Sviluppo hanno messo a punto un sistema di impermeabilizzazione e di protezione rispondente alle necessità sopra citate, garantendo risultati efficaci e duraturi nel tempo.
Il ciclo d’intervento prevede l’impiego di quattro prodotti, ognuno con specifiche funzioni, al fine di costituire un sistema dalle prestazioni ottimali.
Winfix Wet
Sistema epossi-cementizio a due componenti, tixotropico, appositamente formulato per reticolare anche su sottofondi cementizi umidi, sia all’interno che all’esterno, impiegato per costituire uno strato impermeabile a spinta positiva e negativa. Viene impiegato come “base” del rivestimento all’interno di piscine, applicato direttamente sul sottofondo mediante rullo, pennello o spatola.
In presenza di supporti con piccole irregolarità, queste ultime possono essere ripristinate direttamente con Winfix Wet, aggiungendo al composto una componente di quarzo e impiegando il prodotto come rasatura. Può essere applicato su calcestruzzo, massetti cementizi, pietra naturale, blocchi cementizi e ceramica.
Winfix Universal
Primer universale, bi-componente, a base di resine epossidiche in dispersione acquosa, senza solventi. Il suo impiego è fondamentale in quanto garantisce la perfetta adesione dei successivi rivestimenti poliuretanici su molte superfici quali, ad esempio: calcestruzzo, materiali cementizi, malte epossi-cementizie e materiali ceramici.
WinPaintT P
Pittura bicomponente protettiva a base di resine poliuretaniche alifatiche in dispersione acquosa e non ingiallente. Presenta un’ottima resistenza all’acqua dolce, marina e all’acqua clorata, caratteristiche che lo rendono prodotto ideale per l’impiego all’interno di piscine, fontane o vasche per il contenimento di acque non potabili.
WinMat o WinGloss
A conclusione del ciclo di impermeabilizzazione e di protezione delle piscine viene impiegata una finitura trasparente a bassa presa di sporco, in modo da migliorare la pulizia e mantenere più a lungo la resa estetica dei rivestimenti applicati. La finitura potrà essere opaca impiegando WinMat oppure lucida impiegando WinGloss. Entrambi i materiali sono finiture poliuretaniche alifatiche a base acqua, trasparenti.
La resistenza e l’eccezionale durabilità di questi trattamenti definiscono i sistemi resinosi per piscine di Winkler la soluzione ideale per mantenere i manufatti rivestiti in perfetto stato di conservazione, garantendone longevità e durabilità. L’assenza di solventi rappresenta inoltre una concreta attenzione per la salute dell’uomo e dell’ambiente, secondo i canoni della filosofia WinklerSafe.
Tutti i prodotti e i sistemi di Winkler rappresentano soluzioni innovative, costituiti da materiali a base acqua o al 100% di materia attiva e che non contengono solventi, per la tutela della salute dell’uomo e per la salvaguardia dell’ambiente.
Secondo la piattaforma di analisi Precedence Research, nel 2024 il mercato degli edifici sostenibili nel mondo ha superato quota 500 miliardi di euro. Ed entro il 2024 il business raddoppieràfino a quota mille miliardi (+143% sul 2024), con una crescita media annuale composta superiore al 9%.
Sono dati che fanno riflettere progettisti, produttori e distributori di materiali per edilizia, sempre più orientati a offrire soluzioni costruttive in sintonia con il concetto di sostenibilità. Perché l’integrazione sempre maggiore di elementi naturali negli ambienti urbani ridefinisce positivamente i parametri della sostenibilità e del rispetto della biodiversità, a vantaggio della salute e del benessere.
In questo ambito, i tetti verdi più di una semplice scelta estetica rappresentano una soluzione efficace e innovativa per mitigare l’impatto della cementificazione e migliorare il microclima delle città.
Sempre più architetti e progettisti adottano questa tecnologia per trasformare le coperture green in veri e propri ecosistemi urbani, capaci di migliorare la qualità della vita e conferire un’identità distintiva agli edifici.
Iglù Green Roof
I benefici dei tetti verdi
Oltre al valore estetico, i tetti verdi offrono vantaggi funzionali di grande rilievo. Queste soluzioni contribuiscono all’efficienza energetica degli edifici, riducendo la dispersione termica, abbattendo i costi di climatizzazione e riducendo l’emissione di CO2.
Inoltre, si inseriscono perfettamente nelle strategie di sviluppo della smart city, promuovendo un’urbanizzazione attenta al benessere dei cittadini e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.
Le coperture a verde operano come filtri naturali, assorbono CO2, e rilasciano ossigeno, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria.
Ulteriore vantaggio consiste nel contrastare il fenomeno delle isole di calore, nonché nella capacità di assorbire e trattenere l’acqua piovana, meccanismo naturale di regolazione che aiuta a ridurre il rischio di allagamenti, problema sempre più frequente nei centri urbani e fortemente cementificati.
Realizzazione tetto verde e zone a verde della promenade di un prestigioso hotel a Rovigno.
Due tipologie di tetti verdi
Secondo le necessità costruttive e le condizioni strutturali degli edifici, i tetti verdi si dividono in due categorie principali:
tetti verdi estensivi: sono caratterizzati da un substrato sottile e da specie vegetali a bassa manutenzione, sono ideali per edifici con capacità di carico limitata. Sebbene non siano pensati per un utilizzo diretto, garantiscono un ottimo isolamento termico e una riduzione del consumo energetico.
tetti verdi intensivi: sono assimilabili ai giardini pensili, con un substrato superiore ai 60 centimetri, che consente la crescita di alberi e arbusti. Perfettamente fruibili, sono particolarmente indicati per edifici residenziali, strutture ricettive e ospedaliere, migliorando il comfort e la vivibilità degli spazi. Tuttavia, necessitano di una manutenzione più attenta e di un sistema di irrigazione dedicato.
Cantiere Daliform per la relizzazione di un tetto verde.
Tecnologia e Innovazione
Daliform Group, da sempre all’avanguardia per l’ideazione di soluzioni innovative ed ecocompatibili per il mondo delle costruzioni, anche in questo ambito ha sviluppato soluzioni pratiche per la realizzazione di coperture verdi altamente efficienti.
Un esempio significativo è Iglu’Green Roof, un sistema di supporto del substrato naturale, realizzato in plastica riciclata (che soddisfa i criteri Cam) ideale per la realizzazione del tetto verde.
Il sistema offre numerosi vantaggi:
regolazione ottimale del deflusso idrico, evitando problemi di ristagno o siccità;
protezione degli strati impermeabilizzanti da agenti atmosferici aggressivi, prolungando la durata della copertura;
miglioramento dell’isolamento termico e acustico, aumentando il comfort abitativo;
minore impatto ambientale, contribuendo a una città più vivibile e sostenibile;
aumento del valore immobiliare, grazie a un mix di estetica e prestazioni avanzate;
facile, pratico, rapido ed economico da installare.
Scegliere Iglu’Green Roof di Daliform Group significa investire in un sistema all’avanguardia, progettato per realizzare coperture verdi efficienti e durature. Una soluzione innovativa che trasforma ogni edificio in un modello di sostenibilità e design urbano.
Allover Top Matt è la nuova finitura opaca della vernice protettiva idrorepellente di San Marco che conferisce maggiore profondità ed eleganza agli ambienti grazie alla ricercata texture e ai particolari effetti che è in grado di creare.
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A moltiplicare le possibilità creative è poi l’ampliamento della palette colori del sistema Allover, arricchita di 30 inedite tonalità suddivise tra nuance calde, terrose, e impalpabili sfumature chiare.
Ideale per i più svariati ambienti interni, è dotato di proprietà idrorepellenti che lo rendono versatile e resistente all’acqua, così come ai liquidi caldi e freddi, e a numerosi prodotti utilizzati in ambito residenziale e ristorativo.
Per garantire un’applicazione a regola d’arte, San Marco ha infine previsto corsi di formazione specifici dedicati al tema del flooring presso il nuovo Training Hub.
Durante la Milano Design Week Marazzi ha svelato gli spazi rinnovati del suo showroom di Via Borgogna a Milano, presentando Poliedrica, progetto curato da ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel, dove la ceramica è protagonista assoluta.
L’utilizzo del gres trascende il semplice rivestimento per trasformarsi in autentico
elemento d’arredo: dalla parete plissettata alle superfici tridimensionali delle
barre verticali rivestite, ogni elemento contribuisce a creare un raffinato contrasto
tra la sobrietà dei rivestimenti e la lucentezza vibrante delle formelle smaltate.
Anche la working area dello showroom Marazzi è stata radicalmente
riconfigurata, introducendo una cucina aperta realizzata con
le nuove lastre 160×320 Silver Root White e Slow Calce. Questa cucina valorizza la matericità della superficie grazie alla tecnologia 3D Ink, che ne enfatizza i dettagli e la profondità.
«Il progetto che presentiamo quest’anno nasce dall’idea di esaltare la versatilità della ceramica, un materiale che si presta a soluzioni innovative e inaspettate. La sfida più interessante è stata proprio quella di utilizzarlo in modi non convenzionali, creando ambienti che non solo ne mostrano la bellezza, ma ne evidenziano anche la capacità di poter essere impiegato per diversi usi, dando vita a spazi dinamici e moderni. Questo progetto, come quelli precedenti, rappresenta un’opportunità di sperimentazione continua, dove ogni scelta progettuale diventa una scoperta che arricchisce il processo creativo stesso», afferma Mauro Novazzi, Partner ACPV Architects.
In anteprima nei nuovi spazi anche la presentazione del progetto «A new AI generation Marble», nato dalla sinergia creativa tra Reply, ACPV ARCHITECTS e
Marazzi.
Ispirate alla natura e ottimizzate digitalmente, le nuove lastre generate con algoritmi di intelligenza artificiale combinano l’unicità organica del mondo naturale
con la precisione digitale.
Tra le novità presentate durante la Design Week anche il volume «Marazzi Under the Skin», curato da Studio Blanco e Cosimo Bizzarri, che racconta i 90 anni di storia del
brand.
Anche se un rinvio di qualche mese concederà più tempo, tutte le aziende (anche quelle commerciali) iscritte al Registro delle imprese devono sottoscrivere polizze anti catastrofe, una assicurazione sui beni materiali. Con qualche eccezione.
Un piccolo terremoto scuote il mondo delle imprese. Il 31 marzo era previsto che tutte le aziende e le attività produttive, compresi i negozi e gli studi professionali dovessero sottoscrivere polizze anti catastrofe contro il rischio di danni da terremoti, frane o alluvioni.
Ma nella più classica delle commedie italiane (l’obbligo era già previsto con decorrenza a partire dallo scorso gennaio), a pochi giorni dalla scadenza è arrivato puntuale lo slittamento.
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