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Natural Stone box e Gravelfix sono la scelta tecnica e decorativa di Granulati Zandobbio.
Gabbioni e muri componibili, ma anche stabilizzatori per granulati e ciottoli decorativi: tutti prodotti versatili e diverse articolazioni che propone Granulati Zandobbio.
Natural Stone box è la scelta tecnica e decorativa di Granulati Zandobbio.
I gabbioni metallici sono resistenti, facilmente trasportabili e pronti per la posa. Cinque diverse tipologie ecosostenibili, facili da montare, drenanti e per infinite destinazioni d’uso.
Gravelfix è la soluzione perfetta per stabilizzare granulati e ciottoli decorativi.
Ottieni i migliori risultati per una pavimentazione stabile, solida, drenante e duratura. Gravelfix è progettato per risolvere le tipiche problematiche di spostamenti delle ghiaie dovuti al passaggio di veicoli nei parcheggi e nelle zone di transito.
Per chi crede nell’oroscopo, la variante cinese dello zodiaco indica il 2024 come l’anno del Drago. Secondo gli esperti i Draghi, intesi come umani influenzati dallo zodiaco, possono fare grandi cose. Ma il Drago può anche essere un animale pericoloso.
Non a caso il 2024 si presenta disseminato di trappole. Conoscerle, per fortuna, è già una mezza vittoria, perché consente di prepararsi meglio. Sembra strano a dirsi, ma il primo e più grande pericolo non riguarda l’economia italiana, ma l’equilibrio mondiale.
Quello che sembra molto lontano può riverberarsi rapidamente sul business di casa, come è avvenuto con l’invasione della Russia in Ucraina due anni. Conflitto che, nel 2024, resta più aperto che mai. Le guerre, come testimonia il Medio Oriente, sono una potente causa di recessione, inflazione e turbamenti dell’economia.
Ma a pesare sulle economie mondiali sono anche le elezioni che nel 2024 interesseranno grandi nazioni, a partire da quelle europee. Basti pensare alle direttive della Ue sulla rigenerazione urbana o sulla riqualificazione degli edifici per capire quale impatto potrà avere una maggioranza diversa nel Parlamento di Strasburgo e, ovviamente, il rinnovo della Commissione di Bruxelles.
Negli anni scorsi l’enfasi è stata posta sulla necessità di migliorare la qualità del patrimonio edilizio, come indica la direttiva approvata giusto un anno fa. Ma uno schieramento meno in sintonia con i temi green potrebbero rallentare o addirittura stoppare la spinta alla riqualificazione degli edifici più energivori. Sarebbe un freno all’edilizia. A questa incognita si aggiungono le elezioni negli Stati Uniti.
Secondo il settimanale britannico The Economist che, per chi non lo sapesse, ha una politica editoriale conservatrice e liberale, una vittoria di Donald Trump sarebbe «il più grande pericolo mondiale».
La politica isolazionista, unita al fatto che, sempre secondo l’analisi del magazine, il suo ritorno alla Casa Bianca incoraggerebbe Vladimir Putin e Xi Jinping, potrebbero avere un grande impatto sulle sorti dell’economia mondiale e, quindi, anche su quella europea.
Tra i mostri nascosti nelle pieghe del 2024 non bisogna scordare, infine, quelli di casa nostra. A partire dalla vicenda superbonus. Allo scorso novembre, per tutti i bonus casa, si arriva a crediti fiscali per 160,7 miliardi di euro da smaltire per il bilancio pubblico.
E i crediti inutilizzati effettivamente compensati ammontano ad appena 25,5 miliardi di euro. Restano, quindi, più di 135 miliardi di euro di crediti in attesa di transitare sul modello F24 per essere spesi.
Il governo aveva detto che avrebbe trovato una soluzione. Insomma, l’anno del Drago può avere due facce, spingere all’intraprendenza oppure sputare fuoco. Quale prevarrà?
Segnali complessivamente positivi a dicembre per gli indicatori economici e tendenziali del mercato. A livello europeo si registra un consolidamento della crescita della fiducia delle imprese, dopo l’inversione di rotta di ottobre e il picco negativo registrato a settembre, con valori pari a -3,6 punti percentuali per l’Area euro, dai -6,0 di settembre, e -6,0 per l’Europa a 27, dai -8,2 punti percentuali di settembre.
A livello nazionale, l’indice di fiducia delle imprese di costruzioni prosegue la sua crescita di lungo periodo e che ha raggiunto i 9,5 punti percentuali in positivo.
Rimane ampio il divario tra mondo dell’edilizia nazionale ed europeo, che sottolineiamo ancora una volta dipende dalla differente dinamica che il nostro Paese sta vivendo nel settore delle costruzioni, con il superbonus 110% ancora a disposizione fino al 31 dicembre e con i primi, tangibili, effetti su mercato dell’avvio dei cantieri relativi al Pnrr.
La stabilità dei tassi di interesse è un altro fattore che incide positivamente in questa fase economica.
A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici presenta due settori in flessione: commercio e industria. Costruzioni e servizi sono in ripresa, in particolare quest’ultimo, con un incremento molto consistente nel mese.
L’industria prosegue nel suo lento rallentamento, quasi una stabilizzazione al ribasso, analogamente al settore del commercio, mentre i servizi evidenziano una forte ripresa dell’indice dopo quattro cali consecutivi, riportando l’indicatore ai valori massimi nell’anno.
In ripresa anche l’indice di fiducia dei consumatori, che raggiunge un valore prossimo a –16, riportando l’indicatore verso i valori della primavera, dinamica che andrà analizzata nei prossimi mesi per comprendere al meglio la portata di questa inversione di rotta.
Proseguono gli alti e bassi relativi agli ordini e ai piani di costruzione delle imprese a tre mesi, con un nuovo massimo che indica, comunque, una buona prospettiva per il futuro a breve del settore.
Buone notizie anche sul fronte dell’occupazione, che dopo la flessione, ma sempre in area positiva, a novembre nel mese di dicembre riprende vigore superando in positivo gli 8 punti percentuali, un segnale potenzialmente buono per i mesi a venire.
Proseguono le ottime notizie sul fronte dell’inflazione, con le stime preliminari che vedono a dicembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registrare un aumento dello 0,6% su base annua, da +0,7% del mese precedente.
Questa decelerazione del tasso di inflazione rispetto ai valori di fine estate (+5,3%) si deve prevalentemente al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici regolamentati, che accentuano la loro flessione da –34,9% a –41,7%, e a quello dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +3,6%) e dei beni alimentari lavorati (da +5,8% a +5,0%).
Al contrario, un sostegno alla dinamica inflattiva viene dalla riduzione del calo dei prezzi degli energetici non regolamentati (da -22,5% a -21,1%) e dall’accelerazione di quelli dei beni alimentari non lavorati (da +5,6% a +7,0%).
Nel mese di dicembre l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +3,6% a +3,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +3,6% a +3,4%.
Nel 2023, la crescita dei prezzi al netto delle componenti volatili (inflazione di fondo) è pari a 5,1% (da +3,8% del 2022), mentre nel 2023 la variazione media annua dell’indice Ipca è pari a +5,9% (era +8,7% nel 2022). Dati dunque positivi ai quali va sommato, sulla base delle stime preliminari, un trascinamento dell’inflazione al 2024 pari a +0,1%.
Da questo mese l’index si arricchisce di un nuovo ambito di analisi: le risorse ancora da spendere nell’ambito degli interventi del superbonus 110% e lo stato di avanzamento del Pnrr, con dettaglio regionale dei dati.
Dal punto di vista del superbonus 110%, alla data del 31 dicembre 2023 sono stati attivati 102,7 miliardi di euro di investimenti, l’88,7% dei quali già spesi e rendicontati, mentre per quanto riguarda il Pnrr, sugli oltre 213 mila progetti monitorato da OpenPnrr per un totale di quasi 219 miliardi di euro, la spesa è giunta solo al 40,3% del totale.
Vi sono dunque ancora risorse da spendere pari a 11,6 miliardi in ambito superbonus 110% (da gennaio con aliquota al 70%) e 130,7 miliardi su fondi Pnrr e altri collegati (React e fondo complementare nazionale).
A cura del Centro Studi YouTrade
La nuova campagna visiva di Röfix Italia si presenta come un omaggio sentito all’essenza stessa dell’azienda, mettendo in luce il cuore pulsante dei valori che la rendono unica e inimitabile nel suo settore.
L’identità di Röfix trova la sua massima espressione nel motto “We Are”, un richiamo incisivo a un approccio al mercato che pone al centro le persone, le loro competenze e il loro potenziale.
Il fulcro della campagna è rappresentato dalla consapevolezza dell’importanza di unire le forze per affrontare le sfide ambientali e sociali. L’azienda sottolinea il ruolo cruciale che ciascuno di noi può svolgere per contribuire a costruire un futuro più sostenibile.
Il motto “We Are” diventa così il protagonista indiscusso di un’immagine graficamente accattivante, che racchiude in sé l’essenza di quel “noi siamo”. La riflessione sull’essere, sulla propria identità aziendale, è la base su cui si costruisce la forza e la solidità del mondo Röfix.
A seconda del motivo scelto, l’immagine svela uno dei tre valori fondamentali di Röfix: attenzione per l’edilizia sostenibile, salvaguardia dell’ambiente e benessere delle persone.
Ogni dettaglio visivo si trasforma in un racconto visuale, un dipinto che espone la filosofia di Röfix in modo unico e distintivo. Nel design si riconoscono elementi delle linee guida corporate Röfix, promuovendo continuità e coerenza che facilitano la riconoscibilità del marchio.
La sostenibilità emerge ormai da tanti anni come uno dei pilastri chiave di Röfix, sottolineando l’impegno dell’azienda nel preservare l’ambiente attraverso pratiche e prodotti ecologici a vantaggio delle future generazioni.
La conservazione del costruito evidenzia l’attenzione di Röfix alla qualità e alla durabilità delle strutture edilizie, promuovendo la longevità degli edifici e il rispetto del patrimonio architettonico.
L’utilizzo di materie prime di elevata qualità è una testimonianza della dedizione alla produzione di prodotti eccellenti, che garantiscono prestazioni superiori e risultati duraturi, avendo sempre riguardo nel cercare materiali naturali, riciclabili, disponibili.
Infine, la responsabilità sociale sottolinea l’impegno della società nel contribuire al benessere dei propri collaboratori e nella creazione di un impatto positivo sulla società nel suo complesso.
La nuova campagna visuale Röfix Italia non solo celebra l’azienda e i suoi valori, ma si pone anche come un invito a abbracciare la filosofia del “We Are”, a unirci per affrontare le sfide del presente e a contribuire con determinazione a un futuro più sostenibile e responsabile.
Visita il sito Roefix.it
Palazzetti festeggia con la stampa i suoi primi 70 anni all’insegna dello sviluppo sostenibile nella filiera forestale per rilanciare l’economia del legno. Per l’occasione ha organizzato una due giorni con i giornalisti nello showroom di Pordenone per vivere l’esperienza di quel “calore che piace alla natura” e per lanciare una nuova idea di comfort domestico, interpretato al meglio dall’ultima nata in casa Palazzetti: Life Green-Stove, la stufa che risponde agli standard del percorso europeo che l’azienda sta compiendo verso l’Agenda Onu 2030.
A fare gli onori di casa Marco e Chiara Palazzetti che oggi guidano l’azienda supportati dall’esperienza e dalla forza visionaria del padre, Ruben Palazzetti. Insieme all’innovazione di prodotto, il messaggio che Marco e Chiara hanno voluto sottolineare è che la legna è una fonte di energia rinnovabile da contestualizzare correttamente nello scenario energetico complessivo, all’insegna della sostenibilità.
Sostenibilità che in azienda è vissuta a 360 gradi e che vuol dire prendersi cura dell’ambiente ma a partire dalla cura dei propri collaboratori e dei propri clienti.
Durante la conferenza stampa, che ha ospitato relatori tecnici e politici, europei e del territorio, Marco Palazzetti, ingegnere dedito all’innovazione continua e amministratore delegato del gruppo di famiglia con sua sorella Chiara, ha illustrato il programma europeo Life come principale strumento di finanziamento delle azioni di protezione ambientale e climatica dell’Unione europea che, in questi oltre 30 anni ha supportato migliaia di progetti volti allo sviluppo di prodotti e processi industriali più efficienti, per ridurre significativamente l’impatto sull’ambiente e sull’uomo.
Nicola Battistella, project manager officer dell’area tecnica di Palazzetti, ha presentato il progetto della Green-Stove e i dati di questa stufa innovativa che ottimizza il processo di combustione della biomassa e riduce le emissioni (raggiungendo un’efficienza del 92% rispetto all’84% richiesto dal regolamento della Commissione Europea) e i consumi, integrandosi perfettamente con i dispositivi di SmartHome e migliorando la user experience.
Di riscaldamento a combustibile solido, di ecodesign e di innovazione, ha poi parlato Bernardo Martinez, funzionario legislativo presso la DG Energy (direzione generale energia) della Commissione europea.
Ampio spazio è stato dedicato al mondo delle stufe a pellet, dove il funzionario ha evidenziato l’importanza dell’aumento dell’efficienza energetica volta alla riduzione delle emissioni, passando poi al tema del miglioramento della tecnologia e dei sistemi di post-combustione. Martinez ha infine tracciato la “roadmap” degli obiettivi da compiere entro primo trimestre del 2025.
Il progetto Life Green-Stove ha l’obiettivo di creare una stufa a pellet in grado di ridurre in modo significativo le emissioni nell’atmosfera. L’iniziativa, avviata nel 2021 con la collaborazione di due partner europei – ATech Elektronika (Slovenia) e RV Distribution (Belgio), rappresenta un passo importante verso la realizzazione degli obiettivi di sostenibilità dell’Unione europea.
Le biomasse rappresentano uno strumento altamente efficace in quest’ottica: possono contribuire alla decarbonizzazione dell’Ue, in sostituzione ai combustibili fossili per il riscaldamento residenziale.
Per raggiungere il traguardo è necessario sviluppare prodotti a biomassa più efficienti e in grado di ridurre drasticamente le emissioni di NOx, CO, OGC e PM, fino a rendere le emissioni delle stufe a pellet comparabili a quelle delle caldaie a gas di ultima generazione.
Palazzetti è il capofila del progetto Life Green-Stove, un piano triennale (2021-2024) che ha potuto contare su un investimento di 12 milioni di euro e una rete di self-test in zone climatiche differenti per una co-progettazione virtuosa fatta di scambio e condivisione.
L’obiettivo oggi raggiunto è lo sviluppo di Driade: la stufa a pellet che riduce in modo significativo le emissioni in atmosfera tramite un innovativo sistema di combustione, con un beneficio rilevante per l’ambiente.
Conseguentemente il prodotto è di molto più facile utilizzo e manutenzione rispetto alle stufe ad oggi in commercio con performance che tendono al massimo dell’efficienza. Gli attuali standard europei delle stufe a pellet prevedono un limite per le emissioni di polveri pari a 20 mg/Nm3: con Life Green-Stove l’obiettivo di Palazzetti è stato quello di arrivare a 5 mg/Nm3.
Grazie a questo nuovo prodotto, infatti, si riducono le emissioni di monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx), composti gassosi organici (OGC) e polveri sottili (PM). Green-Stove punta alla massima efficienza e al minimo impatto ambientale.
Life Green-Stove si propone di diminuire l’accumulo di residui di combustione nei diversi componenti della stufa, limitando quindi la manutenzione nel tempo. Il prodotto può essere inoltre collegato in rete per l’analisi dei big data, così da riuscire nel tempo a fornire una manutenzione predittiva e un forte risparmio energetico, attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Chiara Palazzetti ha concluso gli interventi della conferenza presentando il video istituzionale dedicato al progetto Life Green-Stove e alle prospettive di un’azienda che guarda al futuro con slancio positivo e un’anima sempre più verde nello sviluppo di tecnologie innovative per il riscaldamento a biomassa legnosa, per il comfort domestico e il benessere dell’ambiente.
L’evento, nel suo complesso, ha sottolineato come la collaborazione fra industria e istituzioni nello sviluppo di soluzioni industriali innovative possa consentire di affrontare le sfide ambientali attuali e future per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea.
Palazzetti presenta una gamma completa di ispirazioni per creare un camino su misura partendo da idee progettuali del committente per la massima personalizzazione. I rivestimenti Palazzetti sono tutti concepiti su misura: i materiali, le dimensioni e il design prendono forma in rivestimenti completamente customizzati, che rispondono ai desideri e alle esigenze di ognuno.
Dalla planimetria dell’ambiente il team Design Palazzetti elabora i progetti, adattando lo stile di un modello esistente o creandone uno completamente nuovo. La gamma di rivestimenti è vastissima, attingendo ad un’ampia varietà di materiali.
Tutti i caminetti in marmo e pietra sono realizzati in un unico stabilimento in Italia, per controllare ogni fase della lavorazione e assicurare la perfetta riuscita, grazie a maestranze competenti in grado di realizzare le lavorazioni più raffinate.
La lavorazione del marmo richiede procedimenti accurati e controlli finali minuziosi che assicurino non solo il valore estetico, ma anche la solidità di ogni caminetto. Palazzetti lavora il marmo, materiale vivo, con sfumature, venature e tonalità sempre diverse con maestria e rispetto.
I moduli curvi dei caminetti in marmo sono realizzati da una lastra unica, grazie a una lavorazione esclusiva e brevettata che assicura un’estetica perfetta e immutabile nel tempo.
Lilibet, la stufa a pellet Ecofire. Caratterizzata da un design contemporaneo e da un’estetica minimale, Lilibet è una stufa ermetica che grazie al suo rivestimento in ceramica dalle linee geometriche si adatta a qualsiasi stile di interior.
La porta in vetro temperato total black la contraddistingue con eleganza: da spenta Lilibet si inserisce nello spazio domestico con raffinatezza, una volta accesa assicura, anche alla vista, il calore e la suggestione del fuoco, grazie alla spettacolare visione della fiamma.
Il prodotto è caratterizzato dall’esclusiva piattaforma T3, con braciere a combustione totale e sistema di pulizia automatica. Questa importante innovazione consente di bruciare totalmente il pellet, di ottimizzare l’efficienza della combustione e di ridurre drasticamente la frequenza delle operazioni di pulizia della stufa.
Nel braciere restano in tal modo solo pochi sali minerali, che vengono scaricati dal braciere nel cassetto cenere con un meccanismo automatico e motorizzato. È disponibile in potenza 9 kW e 13 kW, anche nella versione canalizzabile AirPro.
La ventilazione può essere completamente esclusa per godere della distribuzione del calore per irraggiamento e convezione naturale. Le elevate rese con minime emissioni garantiscono a Lilibet di raggiungere le 5 Stelle di Prestazione Ambientale, massimo livello della certificazione. Lilibet può essere dotata di diversi optional come la Connection Box, che le consente di essere controllata da smartphone o con comandi vocali.
Charlotte: compattezza e calore. Charlotte è la nuova stufa a legna dalle forme arrotondate che supera la tradizione per raccontare la potenza e le prestazioni della legna. Charlotte va oltre le proprie dimensioni compatte per dare vita a un perfetto strumento di riscaldamento domestico, dalle caratteristiche e dai rendimenti significativi.
Un calore che sorprende grazie alla solidità dei materiali, al design contemporaneo e al più alto livello di prestazione ambientale (5 stelle). Lo stile di Charlotte si identifica con fianchi stondati e top sagomato; la stufa ha piedi d’appoggio realizzati in un’unica fusione per ottenere una linea morbida ed essenziale, ma allo stesso tempo solida.
Questa inedita rappresentazione della stufa di casa con rivestimento in acciaio, ceramica o pietra, grazie anche alla vasta gamma di colori disponibili, è capace di dialogare con gli stili più diversi, essere protagonista dell’ambiente in cui è inserita o caratterizzarne lo sfondo con eleganza e discrezione.
L’esperienza Palazzetti si esprime nel cuore pulsante della nuova stufa: focolare e porta ceppi sono profondi per accogliere pezzature di legna fino a 40 cm, il rivoluzionario percorso dei fumi all’interno della camera di combustione assicura un’esperienza del fuoco senza sbuffi, grazie alla valvola automatica.
Per godere appieno della visione della fiamma Charlotte è dotata di un ampio vetro trasparente. La facilità di pulizia e manutenzione è garantita dal cassetto raccogli cenere. Due plus per vivere più a lungo il piacere del calore: pianetto scaldavivande in pietra lavica sul top della stufa e un sistema di accumulo opzionale.
Oreste è la work station outdoor elegante e funzionale che in un unico volume comprende: piastra cottura in pietra lavica e forno a legna, due pratici piani lavoro e un vano per caricare la legna e fare la fiamma. Oreste è perfetto per essere posizionato all’aperto o sotto un porticato.
Nel sistema di cottura: la piastra e il forno scaldano contemporaneamente con calore di un’unica fiamma. La pietra lavica, posizionata proprio sopra la fiamma, raggiunge velocemente la temperatura perfetta per cotture omogenee.
I fumi in uscita vengono convogliati, grazie a un apposito circuito, per avvolgere completamente il forno, che raggiunge così in 25/40’ una temperatura di circa 250°C. Ma non per tutto, Oreste è progettato anche per la cottura a fiamma diretta per pane e pizza. Basterà accendere il fuoco direttamente nel forno per raggiungere la temperatura di 380° utile a cuocere perfettamente la pizza. (l.ra.)
Michele Bottoni (Eurotherm) è il nuovo presidente del Consorzio Q-Rad, che riunisce i principali produttori di sistemi radianti in Italia. Alla vicepresidenza è stato eletto Samir Tabban (Rdz), mentre nel nuovo direttivo sono entrati come consiglieri anche Andrea Bighinzoli (Giacomini), Gerardo Brienza (Uponor) e Francesco Confortini (Tiemme). Bottoni ha una laurea in Economia e un master in Business Administration. Ha avuto diverse esperienze professionali nel settore delle TLC, con ruoli di rilievo nel marketing e nella comunicazione. Nel 2008 è entrato in Eurotherm, prima come Export Manager e poi come Direttore Generale dall’anno 2013.
«Desidero ringraziare il mio predecessore Gerardo Brienza e tutti i consorziati per la fiducia: è un onore e una grande responsabilità guidare questo Consorzio», commenta il neopresidente Michele Bottoni. «Ritengo prioritario operare in continuità con la precedente governance, valorizzando il capitale di competenze e di tecnologie accumulato in questi anni, con l’obiettivo di creare sempre più valore per tutti i nostri partner. Proseguiremo l’impegno nello sviluppo di nuove norme per il comparto, la ricerca tecnico-scientifica e tutte le attività più utili a promuovere la tecnologia radiante in un’ottica di transizione energetica e rispetto per l’ambiente».
Tabban dopo una laurea in ingegneria Elettrica e l’esame di Stato si inserisce da subito nel settore della climatizzazione radiante industriale e civile dove a tutt’oggi ancora lavora.
Il Consorzio Q-RAD conta 26 aziende tra consorziati, affiliati e partner sostenitori, e rappresenta i principali player di mercato di un comparto industriale sempre più rilevante. Partecipa attivamente a 15 tavoli normativi nazionali e internazionali sulla climatizzazione radiante ed è stato il portavoce delle aziende italiane per inserire le più aggiornate evoluzioni del mercato nella nuova classificazione proposta durante la revisione di importanti normative di settore come la Uni En 1264 e la Uni En Iso 11855. Di recente Q-Rad, nell’ambito del Comitato Termotecnico Italiano, ha promosso la scrittura di nuove norme specifiche sulle applicazioni della climatizzazione radiante nelle opere di ristrutturazione.
Prosegue e si intensifica ulteriormente anche la collaborazione tecnico-scientifica con il Dipartimento di Energia Galileo Ferraris del Politecnico di Torino con cui sono stati avviati importanti studi sulla nuova direttiva europea per l’efficienza negli edifici (EPBD VII) nell’ottica di promuovere la climatizzazione radiante all’interno del percorso verso la transizione energetica e la carbon neutrality.
Si rafforza anche la qualifica degli installatori di sistemi radianti, promossa dal Consorzio Q-RAD che ha partecipato alla stesura di una norma specifica, la UNI 11741, a cui hanno aderito oltre 500 installatori in possesso oggi della certificazione di qualifica convalidata da Istituto Giordano.
I consorziati ordinari sono Eurotherm, Rdz e Uponor, seguono i consorziati straordinari, Bampi, Cappellotto, Eht Italia, Evotek, Giacomini, Ivar, Tiemme Raccorderie, Rbm, Wavin. Sono invece quattro gli affiliati: Emmeti, General Fittings, Sabiana e Tece. I partner sostenitori sono: Caldic, Ferrimix, Isolmant, Kerakoll, Knauf, Laterlite, Mapei, Progress, Saint-Gobain, Sentinel Solutions.
Cielo e montagne si incontrano grazie a Bergstone, la collezione effetto pietra di Ceramica Sant’Agostino che evoca l’eleganza delle cime e le suggestioni della roccia. Materiale che permette di ricreare un contesto naturale, rendendo sia indoor che outdoor armonici ed eleganti.
L’elemento pietra è declinato in sette colorazioni, tra sfumature fredde e nuaces più calde: light, pearl, ivory, sand, grey, dark e black richiamano gli elementi naturali del paesaggio montano per uno spazio architettonico indoor elegante o un outdoor che ricorda la natura.
Pietra alpina e il contatto materico sulla superficie della piastrella sono realizzati in stampa digitale, grazie alla tecnologica Carve3D, che le conferisce maternità visiva e tattile, assicurando piacevolezza della superficie, facilità di pulizia e manutenzione. Inoltre, per garantire un effetto di continuità tra interni ed esterni, ogni lastra della collezione è pensata come una composizione omogenea.
La collezione viene proposta in tre finiture di superficie: Net-Plus, per le applicazioni interiori sia a pavimento che a parete. Rigato, per applicazioni interior come rivestimento, Antiscivolo As e As 2.0 (9mm e 20mm) per l’esterno, per rendere la superficie pratica e sicura garantendo un elevato standard estetico e stilistico.
Bergstone offre un ampio ventaglio di declinazioni architettoniche oltre ad essere sia indoor che outdoor, a pavimento e come rivestimento, la serie si presta ad un perfetto connubio con stili e collezioni più giocosi e colorati, per un risultato dalla forte personalità, ma allo stesso tempo versatile e raffinato.
Bergstone presenta infatti una ricca gamma formati, dai principali 120×120, 60×120, 90×90 e 60×60, a quelli di dimensioni più ridotte 30×60 e 15×15: la collezione è così in grado di inserirsi all’interno di molteplici progetti e di soddisfare le necessità di diverse destinazioni d’uso, sia in ambito residenziale, sia contractor.
Anche i mosaici e i pezzi speciali, come battiscopa e gradini, contribuiscono ad arricchire la flessibilità della gamma prodotti. L‘anima decorativa della collezione offre la superficie rigata, che accentua maternità e invita all’esperienza tattile, nel formato 60×120, il Mosaico 30×30 a tessere quadrate e il Plus 30×30 a listelli rettangolari.
Saranno circa 39 i miliardi di euro di ricadute sociali stimate entro il 2030 dalla rigenerazione urbana di Roma, mentre, dei 144 miliardi di euro di ricadute stimate entro il 2050, 104 miliardi sarebbero generati dagli interventi di trasformazione e 40 dagli interventi di rigenerazione. Il dato è emerso dal primo rapporto Roma Regeneration Forum – Una visione per la città del futuro, realizzato da Scenari Immobiliari per Roma REgeneration Ets, la fondazione sostenuta da DeA Capital Real Estate, Fabrica Immobiliare, Fondazione Roma, Fs Sistemi Urbani (Gruppo Ferrovie dello Stato) e Investire (Gruppo Banca Finnat). La rigenerazione urbana è considerata un importante motore per lo sviluppo del nostro Paese nei prossimi anni. A Roma i processi di rigenerazione urbana potranno interessare 11 chilometri quadrati di superficie territoriale da oggi al 2050, recuperando a usi più attuali oltre quattro milioni di metri quadrati di immobili.
Il valore aggiunto che la rigenerazione urbana porterà al mercato immobiliare (e quindi al valore della città) è quantificabile in 22 miliardi di euro e in ulteriori 40 miliardi di euro di impatto sociale ed economico per i cittadini. A questi volumi si potrà aggiungere, sulla base della piena attuazione delle previsioni urbanistiche vigenti, la trasformazione di 96 chilometri quadrati di territorio, con lo sviluppo di 15 milioni di metri quadrati di nuove superfici, 58 miliardi di euro di valore immobiliare e 104 miliardi di euro di valore per i cittadini. Ma lavorare sulla rigenerazione e trasformazione non è solo mattoni, ma è l’opportunità di rendere la città più vivibile, con migliori servizi.
«Rigenerare e trasformare Roma significa sostenere un progetto di rilancio della Capitale basato su una visione nuova della città, più vivibile e con migliori servizi, basata su princìpi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica con attenzione particolare all’inclusività. Riteniamo che solo così Roma potrà diventare un polo internazionale e attrarre nuovi investimenti dall’estero, anche in vista degli eventi di rilievo dei prossimi anni, a partire dal Giubileo 2025», è il commento del presidente della Fondazione Roma REgeneration, Gianluca Lucignano.
Un cemento da Nobel. Il Centro Nobel in via di realizzazione a Stoccolma offrirà un’ampia gamma di attività pubbliche tra cui mostre, programmi scolastici, conferenze e conversazioni sulle principali questioni del futuro. Le attività pubbliche già condotte in tutto il mondo, digitalmente e presso il Museo del Premio Nobel nel centro storico della città, saranno ulteriormente sviluppate e ampliate per l’apertura del Centro, la cui costruzione è prevista per il 2027. Il progetto vuole essere all’avanguardia dal punto di vista della responsabilità verso l’ambiente e il clima e per questo utilizzerà il primo calcestruzzo Net Zero carbon captured al mondo, lanciato di recente da Heidelberg Materials con il marchio evoZero. Il protocollo d’intesa tra le due parti simboleggia l’importante legame tra scienza e trasformazione verde dell’industria.
“Con il Nobel Center vogliamo definire un nuovo termine di riferimento per le costruzioni sostenibili e aprire la strada ad altri operatori orientati verso il futuro. Questa collaborazione ci permette di abbinare in modo entusiasmante il mondo della scienza e le innovazioni del nostro settore, come per esempio EvoZero”, commenta Jon Morrish, membro del Managing Board di Heidelberg Materials e responsabile dell’Area Europa del Gruppo.
Il cemento evoZero è il risultato di una tecnologia all’avanguardia che permette di non sacrificare resistenza o prestazioni, e ciò lo rende interessante per il Nobel Center. “La scienza conferma continuamente che il mondo sta affrontando una crisi acuta in ambito climatico e ambientale”, aggiunge Vidal Helgesen, Executive Director della Nobel Foundation. “Numerosi Premi Nobel hanno ricevuto il riconoscimento proprio per aver evidenziato questa minaccia e per le innovazioni volte a mitigarla. Costruendo a Stoccolma una nuova casa per la scienza, la cultura e il dialogo, intendiamo agire nel rispetto della scienza. Il Nobel Center Project cerca pertanto nuove soluzioni per l’uso e il riutilizzo dei materiali al fine di minimizzare l’impatto sul clima”.
Il calcestruzzo è un materiale versatile e affidabile per edifici e infrastrutture che devono essere resistenti e durare nel tempo. La produzione di cemento, uno degli ingredienti fondamentali del calcestruzzo, genera però considerevoli emissioni di CO2. Heidelberg Materials lavora da molti anni alla soluzione di questo problema. A Brevik in Norvegia, la società sta costruendo la prima struttura su scala industriale al mondo per la cattura del carbonio all’interno di una cementeria. Alla fine del 2023, Heidelberg Materials ha lanciato sul mercato europeo il marchio evoZero, il primo cemento e calcestruzzo Net zero carbon captured basato sull’applicazione della tecnologia di stoccaggio a Brevik.
La tecnologia, la cementeria e il prodotto
La tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio (Ccs) prevede di catturare la Co2 proveniente da grandi fonti di emissione e stoccarla in sicurezza all’interno di formazioni geologiche adatte, invece di rilasciarla nell’atmosfera. La meccanica della struttura Ccs di Heidelberg Materials presente nella cementeria di Brevik in Norvegia sarà completata entro la fine del 2024. A pieno regime, sarà in grado di catturare 400 mila tonnellate di Co2 all’anno, che saranno trasportate via nave verso un terminal onshore sulla costa occidentale della Norvegia. Da lì, la Co2 liquefatta sarà inviata attraverso un gasdotto a un sito sotto il Mare del Nord dove sarà stoccata in modo permanente. Heidelberg Materials inizierà a fornire evoZero ai propri clienti nel 2025.
Per la protezione di superfici particolari, in terra cruda, Fila ha messo in campo i suoi prodotti di punta: MP90 Eco Xtreme e Matt, che hanno avuto successo anche in una costruzione particolare in Finlandia.
Situata nello splendido ambiente naturale di Kopparnäs, Inkoo, a circa 45 km a ovest di Helsinki, Villa Koppar si compone di due fabbricati, per una famiglia giovane e in crescita. L’abitazione, particolarissima, ha sia gli interni che l’illuminazione caratterizzati da un approccio minimalista, dato principalmente dall’uso del legno e di materiali in argilla.
Entrambi i piani hanno pavimenti in terra cruda (Luonnonbetoni), una terra argillosa, non cotta, ottimo materiale per le costruzioni in bioedilizia che è ritornata in auge grazie alle sue caratteristiche legate all’ecologia e alla sostenibilità. Questo il risultato di un’orchestrazione meticolosa e di una stretta collaborazione con i proprietari e Collaboratorio, lo studio di architettura che l’ha progettato. E per la pulizia ci ha pensato Fila.
Mp90 Eco Xtreme viene usato per una protezione estrema dalle macchie, in versione ecologica: impermeabilizza, protegge e semplifica la pulizia. Essendo idrorepellente ostacola l’assorbimento di macchie comuni di origine oleosa e acquosa. Prodotto a bassissimo contenuto di Voc a basso impatto ambientale con certificato Indoor Air comfort gold, è privo di solventi idrocarburici. Proprio per le sue caratteristiche è stato utilizzato soprattutto in cucina. Mp90 Eco Xtreme, essendo a base acqua, sopporta situazioni di umidità residua perciò l’applicazione può essere fatta dopo 24-48 ore dal lavaggio iniziale, rendendo il trattamento veloce e la superficie calpestabile dopo sole due ore.
Matt invece è la cera protettiva a effetto naturale, per la manutenzione e la finitura opaca dei trattamenti di pavimenti, anche in terra cruda; ideale dopo l’impermeabilizzazione a base acqua. Dona un effetto naturale e lucidata permette di ottenere un effetto satinato. Completamente rimovibile, è repellente a sporco e polvere ed ha un ottimo potere autolivellante.
Un’immersione nello stile jungle quella dei prodotti Damast, che vede protagonisti Afrodite e le praticità con le colonne Eva e Lilith, accompagnati da Adamo e Naama, le novità del 2024.
Il relax è servito con le colonne doccia freestanding e pratiche Eva, Lilith e le nuove nate Adamo e Naama o del soffione Afrodite in perfetto stile jungle.
Un rigenerante rituale che può avvenire in una raffinata Spa o all’aria aperta, sia a bordo di una piscina, nel verde di un giardino, sotto un portico, su un assolato terrazzo o, perché no, in spiaggia vista mare o lago immersi nei colori della natura. Le proposte outdoor di Damast sono realizzate in acciaio inossidabile Aisi 316L. Questo materiale, scelto dalla doccetteria Damast perché ecologico, robusto, salutare ed eterno, è durevole e in grado di assicurare miglior resistenza alla corrosione degli agenti atmosferici ed ai cloruri, come può accadere nel caso di installazioni in ambienti marittimi o a bordo piscina.
Non solo solidità, per Damast l’attenzione al design è irrinunciabile: così, Lilith, Eva ed Afrodite con le loro linee moderne ed essenziali diventano un valido elemento decorativo ed arredano con stile anche gli spazi esterni.
Afrodite esprime la leggerezza dell’essenzialità. E’ un soffione a parete composto da una lastra di acciaio inossidabile dalla quale scaturisce un getto a cascata di ben 25 cm di larghezza. Le sue dimensioni sono importanti, circa 17 cm di altezza per 25 cm di larghezza, e si protende verso l’esterno, incurvandosi, a circa 10 cm dalla parete. Si fissa a muro tramite un unico foro ed è in acciaio inossidabile lucidato a specchio. E’ completo di Kit Elegance cromato composto da miscelatore incasso quadro con deviatore a 2 vieQ2, doccia a mano mono getto Pixel e flessibile antitorsione150 cm.
Lilith è perfetta per adattarsi in maniera minimal ad ogni ambiente. Freestanding e versatile, il suo corpo slanciato(Ø 63x2320mm) termina inarcandosi ad angolo acuto nel soffione in acciaio inossidabile Aisi316L spazzolato. È dotata di miscelatore e deviatore incorporati, per scegliere la potenza e la temperatura preferita del getto d’acqua, di una pratica doccia a mano mono getto in acciaio inossidabile Aisi316L spazzolato e di flessibile anti torsione nello stesso materiale.
Eva, dalle linee moderne ed eleganti, è caratterizzata dal corpo colonna autoportante (Ø 63×2273 mm) con braccio doccia dalle linee sinuose e tondeggianti che termina nel soffione rotondo importante (Ø 250×2 mm) capace di garantire un getto ampio ed avvolgente. Anch’essa propone miscelatore e deviatore incorporati, oltre a doccia a mano monogetto e flessibile anti torsione, entrambi in acciaio inossidabile Aisi 316L spazzolato.
Adamo, imponente e maestosa, è caratterizzata dal corpo colonna autoportante (Ø 89×2229 mm) con soffione che incorpora4 file da 11 ugelli in silicone da cui scaturisce un ampio getto a pioggia. Anch’essa propone miscelatore e deviatore incorporati, oltre a una bocca lava piedi entrambi in acciaio inossidabile Aisi316L spazzolato.
Oltre un migliaio di presenze alla decima edizione di BigMarket, l’evento commerciale di BigMat che ogni anno riunisce i protagonisti della distribuzione edile a Firenze. Per due giorni (giovedì 15 e venerdì 16 febbraio) la Fortezza da Basso di Firenze si è trasformata in una piazza dove BigMat e i suoi oltre 150 soci hanno incontrato 110 produttori di materiali per fare il punto della situazione sul mercato dell’edilizia in Italia e allacciare preziosi rapporti di collaborazione.
BigMarket è stata anche l’occasione per presentare gli ultimi risultati di BigMat Italia che nel 2023 ha raggiunto un fatturato di 1 miliardo di euro, con una crescita qualitativa e quantitativa costante del network giunto ora a oltre 240 rivendite. Risultati positivi ma anche nuovi stimolanti obiettivi per BigMat che a BigMarket ha portato alcuni dei focus e dei servizi di punta del Gruppo nel 2024: noleggio, efficientamento energetico e finiture senza dimenticare le innovazioni digital.
«Siamo saliti di livello e abbiamo raggiunto un’importante obiettivo ma è solo l’inizio di una rinnovata sfida per il nostro Gruppo», così Alessandro Cerbai, presidente di BigMat Italia, commenta i risultati dello scorso anno, presentati il 15 febbraio a Firenze. Oltre 1 miliardo di euro di fatturato (1.004.130.573 euro), 242 rivendite e 157 soci in 19 regioni da Nord a Sud. Sono questi i numeri del bilancio 2023 di BigMat Italia: un risultato che conferma la forza e la solidità del consorzio (crescita fatturato +43% nel 2022 e + 12% nel 2023; 31 nuove ragioni sociali e 35 punti vendita dal 2022 al 2024).
La suddivisione del fatturato di vendita per merceologica indica come BigMat sia riuscito ad affermarsi come un Gruppo di vendita a 360 gradi e con soluzioni chiavi in mano che vanno dall’edilizia (65% del fatturato) alle finiture (20%) fino alla ferramenta, idraulica, utensileria, centro colore ed elettricità (15%).
«Aver superato i nove zeri è senza dubbio motivo di grande orgoglio per un Gruppo come il nostro, che fa della condivisione il suo motto, ogni obiettivo raggiunto è anche il riconoscimento del lavoro di squadra che coinvolge tutte le nostre rivendite e i nostri imprenditori», commenta Matteo Camillini, direttore di BigMat Italia e International. «Ma la cosa più importante è che il network cresce costantemente con l’ingresso di realtà imprenditoriali qualificate e serie dell’edilizia che ci scelgono per i numerosi servizi e i progetti messi a disposizione, BigMarket è l’occasione per scoprirli e approfondire i nostri prossimi obiettivi da raggiungere».
Se il settore delle costruzioni sembra rallentare, dopo l’impennata causata dagli incentivi, e il mercato si riallinea a un andamento più normale, la distribuzione deve puntare sui servizi e su soluzioni costruttive avanzate, complete ed energicamente efficienti.
«In questo contesto BigMat vuole posizionarsi come un interlocutore privilegiato del comparto delle costruzioni e ristrutturazioni, e deve quindi necessariamente ampliare le famiglie merceologiche fornite ma anche i servizi e questo sarà il percorso che dovremo seguire nei prossimi anni» sottolinea il direttore.
Nel biennio 2024/2025 BigMat sarà infatti impegnato su diversi fronti: lo sviluppo con nuovi fornitori del settore del ferro, del comparto serramenti e finitiure ma anche delle aree merceologiche legate all’efficientamento energetico oltre al potenziamento del mondo noleggio.
«Sono settori che si integrano perfettamente con il nostro core business e che possono essere leva di crescita per ogni nostra azienda andando a incrementare il valore della rivendita edile BigMat, oggi sempre più multisettoriale», spiega Camillini. «Per questo abbiamo scelto di promuovere a BigMarket’24 alcune aree di business come il noleggio, il fotovoltaico e le finiture, su cui stiamo investendo attraverso lo studio di format dedicati e la creazione di accordi e partnership con importanti fornitori, per consentire ai nostri soci di diventare dei player di riferimento sul territorio».
Enricomaria Gastaldo Brac di Penetron Italia e Simone Mornico di Leon Bekaert sono i nuovi vicepresidenti di Assiad, organizzazione che rappresenta il settore chimico e delle fibre per cemento e calcestruzzo. Affiancano il presidente Leonardo Messaggi, che è subentrato a Gianluca Bianchin.
“Rappresentare una realtà di nicchia come Penetron Italia in un settore così ampio è un grande onore. La mia aspirazione è quella di contribuire con la mia esperienza in innovazione per promuovere la durabilità del calcestruzzo, puntando su una crescita sostenibile per il nostro settore”, è il commento di Brac.
“Ricoprire questo ruolo rappresenta per me un grande onore. Mi dedicherò soprattutto alla dimensione normativa dell’Associazione e alla collaborazione con le professioni. Il nostro settore sta vivendo un’evoluzione verso la sostenibilità, e ciò richiede normative aggiornate che favoriscano l’innovazione tecnologica e la considerazione, da parte dei progettisti, delle soluzioni che offriamo”, ha aggiunto Mornico, mentre Messaggi ha ringraziato i vicepresidenti uscenti “Francesco Rotolo e Paolo Novello, per il loro impegno, evidenziando come la diversità di background dei nuovi vicepresidenti, provenienti rispettivamente da un’impresa specialistica e da un grande gruppo internazionale, rappresenti un’opportunità di crescita e innovazione per l’Associazione. Questa nuova leadership è pronta a stimolare l’attività di Assiad, in particolare attraverso l’impulso alle attività tecniche del Comitato Scientifico e Tecnico”.
Il Consiglio Generale Assiad
• Presidente
Leonardo Messaggi – Sika Italia
• Vicepresidenti
Enricomaria Gastaldo Brac – Penetron Italia, Simone Mornico – Leon Bekaert
• Past President
Gianluca Bianchin – Mapei
• Consiglieri
Luciano Donato – Chryso Italia
Sandro Polidori – Ga General Admixtures
Davide Gabrielli – Draco Italiana
Paolo Novello – La Matassina
Riccardo Chinosi – Mapei
Roberto Spaggiari – Master Builders Solutions
Daniele Picazio – Proind
L’approvvigionamento di energia green continua ad essere un punto di riferimento nelle politiche nazionali e internazionali di decarbonizzazione: per questo, Axpo Italia, quarto operatore sul mercato libero dell’energia, e Saint-Gobain, leader dell’edilizia sostenibile, hanno sottoscritto un Corporate Ppa per l’acquisto di energia rinnovabile per i prossimi dieci anni.
L’energia erogata, a partire da questo mese, sarà pari a 22GWh annui, più dell’11% dell’energia acquistata da Saint-Gobain, e servirà 10 siti su tutto il territorio italiano. L’energia fornita al Gruppo sarà prelevata da un impianto eolico di recente connessione situato in Puglia.
“Saint-Gobain è l’esempio di una grande impresa che sceglie le soluzioni migliori per il proprio sviluppo guardando al futuro dell’energia in chiave sostenibile e contribuendo con concretezza alla transizione. Assumersi un impegno su un orizzonte temporale di dieci anni, per quanto rappresenti un beneficio anche a livello di costo aziendale per l’energia, è al contempo la dimostrazione di una capacità di visione di medio-lungo periodo e una assunzione di responsabilità concreta verso gli obiettivi di transizione energetica. Accordi di questo genere evidenziano capacità pionieristiche non certo scontate e siamo particolarmente orgogliosi di affiancare un partner come Saint-Gobain”, commenta Simone Rodolfi, Head of Origination di Axpo Italia.
Alla finalizzazione dell’accordo, per il team di Axpo Italia hanno lavorato l’Head of Structured Origination Mattia Picco e la Originator Nicole Colla affiancati dal team legale dell’azienda nelle persone della Legal Counsel Debora Berra e del Legal, Regulatory & Compliance Director Stefano Brogelli.
“Come dichiara la nostra purpose Making the world a better home, la nostra ragion d’essere risiede nell’ambizione di migliorare il mondo in cui viviamo rendendo il mondo delle costruzioni sempre più sostenibile. L’edilizia, infatti, è uno dei settori che più di altri può condizionare il futuro del pianeta. Essere parte attiva in un percorso di transizione ecologica è quindi una responsabilità che sentiamo molto forte ed è importante adottare una prospettiva che tenga in considerazione l’intero ciclo di vita degli edifici, a partire dall’approvvigionamento di energia utile per il processo produttivo. Siamo lieti di avere collaborato con Axpo Italia, Partner che ci ha accompagnato per questo progetto sapendo accogliere le nostre esigenze”, ha dichiarato Gaetano Terrasini, CEO del Gruppo Saint-Gobain in Italia.
Il benessere che parte dall’interno: le pareti che devono ispirare, proteggere e curare attraverso la cura nella scelta dei materiali e ai valori estetici legati alla percezione, sia a livello stilistico che emozionale. Da queste riflessioni parte il progetto dello Studio Salaris, centro creativo di design milanese, che porta in scena un’esperienza multidimensionale delle texture da pareti Novacolor.
“Texture & More” coglie la versatilità e la poliedricità delle finiture decorative del brand di San Marco Group, valorizzandole in una proposta di effetti capaci di restituire a chi li osserva sensazioni in cui riconoscersi. Ma non parliamo solo di estetica.
Le texture di questo innovativo progetto di design sono veicolate dall’altissima qualità dei prodotti Novacolor, che oggi rappresentano un esempio tangibile di avanguardia estetica e tecnologica. Una risposta moderna ed efficace alle recenti esigenze di sicurezza e salubrità, da ottenere dentro e fuori gli spazi da abitare.
La quasi totalità delle finiture decorative Novacolor propone infatti la sostituzione di biomasse a materie prime fossili grazie all’approccio Biomass Balance certificato REDcert². Parliamo di prodotti capaci di ridurre, durante l’intero ciclo produttivo, le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, grazie alla sostituzione massiva delle risorse fossili con risorse rinnovabili provenienti da biomassa, oltre che al recupero e riutilizzo di rifiuti destinati allo scarto e allo smaltimento.
A queste si aggiungono le proposte Formaldeide Free, libere dalla sostanza cancerogena pericolosa anche a concentrazioni molto basse per la sua elevata volatilità, in quanto può concorrere allo sviluppo di disturbi e malesseri per l’uomo.
Ultimi, ma non meno importanti, i prodotti certificati Eurofins Indoor Air Comfort Gold, che rispettano precisi requisiti in merito alle emissioni di Voc, garantendo un ambiente interno salubre. In tutto il mondo sempre più consumatori hanno ormai preso coscienza di quanto sia importante la qualità dell’aria all’interno delle abitazioni, per questo motivo scelgono sempre più prodotti eco-compatibili.
Questo speciale attestato combina tutte le normative europee in materia di emissioni di Voc e quasi tutte le etichette facoltative sulle emissioni di Voc, includendo non solo test e screening per migliaia di prodotti chimici ma anche un programma interno di qualità̀, volto a garantire che i prodotti a bassa emissione siano prodotti ciclicamente.
Novacolor racconta una storia fatta di qualità, estetica e sostenibilità al servizio dello star bene. Questo è quanto accaduto anche con l’arredo degli spazi dello showroom milanese del brand italiano di arredamenti Horm, dove due delle pareti principali sono state decorate da Fabio Sciaratta di Colori Decori con gli effetti Inari e Hyperion di Texture & More, presentati in occasione della conversazione con l’architetto Marco Piva sulle nuove visioni tra interior e product design. Il risultato finale ha visto bello e sostenibile diventare concetti sinergici, condivisi e condivisibili.
Texture & More promuove il benessere abitativo influenzando la percezione mentale ed emozionale della persona e instaurando un dialogo costante fra individuo e ambiente.