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La ricetta per edifici bio? Utilizzo di pannelli di paglia precompressa

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Materiali naturali, riciclabili o riutilizzabili uniti alle moderne tecnologie di produzione permettono di immettere sul mercato nuovi prodotti

Lo studio di progettazione sostiene l’utilizzo degli scarti della lavorazione del cereale, come fibra e lolla, utili per ottenere pannelli di paglia precompressa, oppure un termointonaco naturale. Ecco come.

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Tiziana Monterisi, architetta e co-fondatrice di RiceHouse

Tiziana Monterisi è un’architetta attiva nella diffusione dell’architettura naturale, che si è data la mission di realizzare nuovi modelli abitativi.

Dal 2016 si focalizza sul tema della valorizzazione dei prodotti secondari della coltivazione del riso e a questo scopo è cofondatrice di Ricehouse, studio di progettazione e e oggi si può fare anche con il riso.

Nel suo catalogo prodotti, Ricehouse ha inserito non solo pannelli isolanti prefabbricati, ma anche intonaci di fondo, massetti e sottofondi, tutti made in Italy e realizzati a partire dagli scarti della lavorazione del riso.

Si tratta di prodotti sani, formaldeide free, altamente termici e traspiranti che, a fine vita, non vanno a impattare sull’ambiente perché sono biocompostabili e biodegradabili.

Si tratta di isolanti 100% naturali, derivanti da materia prima rigenerativa e conformi ai requisiti Cam. Ce ne sono di diverso tipo: dal pannello in fibra di paglia precompressa alla lolla di riso per insufflaggio fino al termointonaco in calce e lolla.

Questi materiali, applicati nello spessore idoneo a seconda dell’edificio esistente, portano l’immobile alla massima classe di efficienza energetica (classe A4 o nZeb) e rappresentano un vantaggio per l’ambiente, in quanto evitano che si immetta Co2 nell’atmosfera.

Riprendendo il concetto introdotto dal biologo tedesco Karl Ernst nel 1975, la casa deve diventare una terza pelle, dev’essere capace di respirare, di avere cioè continui interscambi con l’ambiente esterno al fine di fornire un ambiente interno salubre.

E l’unico modo di fare ciò è adottare soluzioni capaci di ridurre al minimo l’impatto ambientale. In questo modo potremo dare vita a una casa attiva in grado di produrre una quantità di energia superiore a quella utilizzata».

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Utilizzando materiali presenti in natura non è necessario estrarre altra materia prima

La casa passiva

Le case di riso ben progettate rientrano a pieno titolo negli edifici nZeb (Near Zero Energy Building), cioè gli edifici a energia quasi zero. Questo è possibile perché i materiali naturali che vengono utilizzati sono in grado di assicurare il benessere termico con una minima fonte di energia, prodotta con fonti rinnovabili, senza necessità di introdurre alcun impianto di riscaldamento convenzionale.

Le case di riso rispettano i canoni della bioedilizia, sfruttando il calore generato dall’utilizzo generale dell’edificio, compensando in tal modo le minime perdite invernali e massimizzando l’efficienza energetica dell’involucro.

L’isolamento termico è l’intervento principale da fare, se si vuole migliorare la classe energetica di un edificio, e oggi si può fare anche con il riso. Nel suo catalogo prodotti, Ricehouse ha inserito non solo pannelli isolanti prefabbricati, ma anche intonaci di fondo, massetti e sottofondi, tutti made in Italy e realizzati a partire dagli scarti della lavorazione del riso.

Si tratta di prodotti sani, formaldeide free, altamente termici e traspiranti che, a fine vita, non vanno a impattare sull’ambiente perché sono biocompostabili e biodegradabili.

Si tratta di isolanti 100% naturali, derivanti da materia prima rigenerativa e conformi ai requisiti Cam. Ce ne sono di diverso tipo: dal pannello in fibra di paglia precompressa alla lolla di riso per insufflaggio fino al termointonaco in calce e lolla.

Questi materiali, applicati nello spessore idoneo a seconda dell’edificio esistente, portano l’immobile alla massima classe di efficienza energetica (classe A4 o nZeb) e rappresentano un vantaggio per l’ambiente, in quanto evitano che si immetta Co2 nell’atmosfera.

Che cosa si può fare con gli scarti?

È possibile creare un’opportunità da uno scarto? Sì: da 1 ettaro di risaia si ricavano 7 tonnellate di riso, ma anche 5 tonnellate di paglia, 2 tonnellate di lolla, 1.400 tonnellate di argilla e 1 tonnellata di pula.

L’uso di questi sottoprodotti promuove lo sviluppo di un’economia circolare in cui i materiali di scarto sono riutilizzati per la costruzione di case durevoli ed economiche. La lolla, per esempio, è la buccia del riso ricavata dal processo di sbramatura del riso grezzo. La sua percentuale in peso rispetto al risone è del 30%.

Leggera e voluminosa, ha una densità che varia tra i 120 e i 140 chilogrammi per metro cubo, non marcisce ed è inattaccabile dagli insetti. La sua composizione ha uno scarsissimo contenuto di nutrienti (4%) mentre il resto è costituito da lignina, cellulosa e per il 21% da silice. La paglia, invece, è ciò che risulta dalla pianta del cereale dopo la fase di essiccazione, che avviene alla fine della maturazione.

Possiede elevate prestazioni energetiche, con un valore di conducibilità termica pari a circa 0,04 W/mK, è un ottimo isolante acustico e ha un eccellente calore specifico (1900 J/KgK) che si traduce in 23 ore di sfasamento.

Per sua natura ha buone qualità di controllo dell’umidità, è anallergica, biodegradabile e annualmente rinnovabile. Il suo riutilizzo ha un’impronta ecologica nettamente inferiore rispetto al suo smaltimento (è quindi un materiale Co2 riduttore). Ma come possono essere
impiegati questi materiali, in concreto, nella bioedilizia e nella bioarchitettura?

Coibentazioni termiche

Le caratteristiche e le proprietà della paglia di riso e della lolla rendono questi prodotti particolarmente adatti per la coibentazione degli edifici, sia interna che esterna. La normativa italiana non consente di utilizzare la paglia come struttura portante, ma è possibile ovviare a questo divieto utilizzando un telaio in legno (questo sì, materiale portante) e riempiendolo con le balle di paglia.

In questo modo è possibile costruire case ecologiche o trasformare un edificio esistente in un immobile in classe energetica più elevata, ottenendo ottimi risultati in termini di isolamento e con prestazioni energetiche eccellenti, arrivando fino a veri e propri edifici passivi, con fabbisogno energetico inferiore ai 15 kWh/m2/a.

Le eccezionali performance acustiche, termiche e abitative di queste materie prime seconde garantiscono agli edifici un elevato comfort abitativo e rendono la casa il luogo ideale per il benessere psicofisico e per la salute di tutta la famiglia.

Le certificazioni del riso

Una delle validazioni principali, per i materiali isolanti, riguarda le certificazioni. In primis c’è il rispetto dei requisiti Cam (Criteri ambientali minimi) che hanno introdotto delle limitazioni nell’uso di materiali particolarmente inquinanti allo scopo di ridurre l’impatto ambientale sulle risorse naturali e promuovere il recupero dei rifiuti, con particolare riguardo per i rifiuti di demolizione e costruzione.

A tal proposito i prodotti Ricehouse realizzati a partire dagli scarti del riso rispondono ai criteri di disassemblabilità, assenza di sostanze pericolose, materiali isolanti e utilizzo di materie prime rinnovabili.

A questa si aggiungono altre certificazioni che, se presenti, contribuiscono ad assicurare la qualità dei prodotti, come la certificazione Solar Impulse, un marchio assegnato a prodotti, servizi e/o processi che combinano prestazioni ambientali ed economiche credibili, superando al contempo le opzioni tradizionali del mercato di riferimento e che rappresentano quindi le soluzioni ideali per favorire la transizione ecologica.

Naturale vuol dire…

Vantaggi tecnologici. Isolamento termico altamente performante, inerzia alla combustione, alta durabilità, ottimo isolante acustico. Resistenza ad aggressione di agenti biologici e muffe.

Vantaggi estetici. miscele in un perfetto connubio estetico tra attraente organicità ed elegante tenacia, naturale esaltazione dei dettagli materici degli intonaci e delle finiture.

Vantaggi ambientali. Riduzione delle emissioni della combustione degli scarti, riduzione del consumo energetico, basso impatto ambientale e riduzione dell’energia grigia.

Vantaggi sociali. Creazione di un’economia a km 0 in aree sensibili, aumento di consapevolezza sociale armonizzando il sistema territoriale di filiera produttiva.

Salubre e sano. Miglioramento del comfort degli ambienti interni, regolazione dell’umidità,  traspirabilità delle pareti, riduzione dell’impatto di Co2 nell’ambiente.

Rapido e semplice. Prodotti semplici e di facile applicazione, utilizzando le tecniche tradizionali di posa, senza uso di macchinari particolari.

Cinque cose da fare per una casa salubre

Migliorare la qualità dell’aria: utilizzando piante da interno per purificare l’aria e assicurarsi di avere una buona ventilazione. Utilizzare materiali naturali: scegliere materiali naturali e non tossici per mobili, pavimenti e vernici ma anche per l’isolamento termico delle pareti.

Massimizzare la luce naturale: progettare gli Spazi interni per massimizzare l’esposizione alla luce naturale. La luce solare può migliorare l’umore e il benessere generale, oltre a ridurre la necessità di illuminazione artificiale e riscaldamento. Usare prodotti eco-sostenibili: scegliere prodotti per la pulizia ecologici e sostenibili, privi di sostanze chimiche nocive per la salute.

Ridurre gli sprechi, a partire già dal cantiere. Quando si costruisce una casa ex novo o si ristruttura, assicurarsi di privilegiare materiali riciclati o riciclabili. La paglia di riso, ad esempio, a fine vita può essere smaltita con il compostaggio in quanto biodegradabile, oppure essere tritata per realizzare nuovo prodotto, perché riciclabile.

di Livia Randaccio

Zanutta apre a Monfalcone

Lo store Zanutta a Monfalcone
Lo store Zanutta a Monfalcone

Era dal 2017 che Zanutta non inaugurava un nuovo punto vendita in Friuli. Per l’esattezza dal 17 giugno, quando venne tagliato il nastro della filiale di Cervignano alla presenza di autorità e istituzioni. Ora apre i battenti la nuova sede di Monfalcone, che segna il passaggio di consegne dal prestigioso marchio di Pragotecna, molto conosciuto sul territorio e partner di aziende simbolo del monfalconese, ma con clienti anche all’estero.

Lo store Zanutta a Monfalcone
Lo store Zanutta a Monfalcone

Il punto vendita cambia impronta e, ovviamente look, mantenendo fede allo stile deciso e accattivante proposto già in altre filiali, colorate di verde-blu, però è la sostanza che da sempre fa la differenza nel cosmo Zanutta. Il passo più sostanziale di questa operazione è l’apertura di un esercizio nell’ultima provincia della regione che ancora era priva di filiali, ovvero quella di Gorizia. «Stavamo cercando una location nella zona di Monfalcone in modo da offrire copertura di servizio a tutti i nostri clienti. In questa sede saranno presenti tutte le categorie merceologiche e stiamo già sviluppando una rete di contatti con i cantieri navali per quanto riguarda la fornitura di finiture per imbarcazioni di ogni dimensione. In questo momento ci sono già dieci dipendenti all’opera, ma il numero è destinato ad aumentare progressivamente con lo sviluppo del volume d’affari. Ci aspettiamo di raddoppiare il personale a stretto giro»,  spiega l’ad, Vincenzo Zanutta.

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Vincenzo Zanutta

Oggi Zanutta eredita da Pragotecna un’azienda con alle spalle un grande patrimonio di conoscenze e una lunga esperienza in grado di offrire un servizio qualificato sia alla piccola che alla grande impresa, in Italia e all’estero, con la professionalità di tecnici qualificati e la qualità dei propri prodotti.

Numeri importanti per il gruppo Zanutta che prosegue nel solco tracciato nel 2023, con un fatturato consolidato di oltre 300 milioni e un numero di dipendenti superiore agli 800. Ora, con quasi 50 filiali, l’azienda sta seguendo un percorso di espansione in tutto il nord Italia, con diverse aperture in Piemonte e Lombardia, dove a brevissimo si concluderanno nuove operazioni di acquisizione in zona Cuneo e Milano.

Il ristrutturato punto vendita di Monfalcone ora offre anche un’offerta del tutto innovativa in termini di ceramiche e arredo bagno con l’introduzione di nuovi marchi inseriti a listino nei settori della termoidraulica, edilizia e ferramenta. Fornitori vecchi e nuovi si ritroveranno sotto lo stesso tetto in via Forza Armata 2 in un punto vendita che si estende per oltre 10 mila metri quadri.

Terrazzi e balconi, l’abitazione è più grande con il design

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Terrazzi e balconi

Terrazzi e balconi sono uno Spazio sempre più desiderato dagli italiani. Anche perché possono diventare estensioni in cui vivere, oppure da trasformare in un locale di servizio. A patto di mantenere estetica e comfort.

Più luce in casa con la veranda minimal. La primavera è alle porte, è tempo di pensare (o ripensare) alle verande. Si riafferma il trend nato nel 2020: la casa cambia, si trasforma, e diventa sempre di più lo specchio di chi ci abita, Spazi esterni compresi.

Che, anzi, a maggior ragione si trasformano un’estensione dell’indoor, sradicando la tradizione e diventando tutti da vivere.

Una volta i terrazzi erano uno Spazio per stare esclusivamente all’aria aperta, fra piante e vegetazione per chi ne aveva la possibilità, ma solamente durante la bella stagione. A volte erano bistrattate e utilizzate come ripostiglio d’inverno.

Da qualche anno a questa parte, invece, si è rivoluzionato il concetto e la veranda per terrazzi e balconi si è trasformata in un’estensione, un’altra stanza della casa, diventando quasi protagonista al pari degli altri ambienti, sia per l’estate che per l’inverno.

Il trend

Le verande di oggi hanno tendenze specifiche, come i capi d’abbigliamento, per diventare qualcosa che possa durare nel tempo. Per il 2024 le caratteristiche sono state già definite:  lo Spazio che una volta apparteneva all’outdoor ora può essere chiuso (ma pronto ad aprirsi
all’occorrenza), e luminoso.

Le linee degli infissi e dei serramenti devono essere sottili, quasi impercettibili e pulite, quindi resistenti a ogni avversità atmosferica, come vento, pioggia e grandine. E gli Spazi è meglio se sono anche insonorizzati per garantire la totale tranquillità.

E, preferibilmente, con un sistema antifurto. Ultimo, ma non meno importante, l’aspetto legato alla sostenibilità: dai materiali, di riciclo ed ecosostenibili, al riSparmio energetico con isolanti, per mantenere sia il caldo che il freddo in base alle esigenze.

La veranda, insomma, può trasformarsi in qualsiasi cosa il padrone di casa voglia: una serra per accogliere le piante per chi ha il pollice verde, un salotto dove far accomodare gli ospiti, una stanza relax che si può aprire per immergersi ancora di più nella natura
del proprio giardino, o per respirare aria fresca sul balcone. Un’area relax per la famiglia o per stare soli.

Oppure anche un’estensione della cucina, per chi vuole uscire dal resto della casa, ma stare ai fornelli. Ancora: la veranda può trasformarsi in una stanza giochi per i più piccoli, in un ufficio per mettersi al lavoro in tutta pace. Sono tante, insomma, le soluzioni che sono state pensate e altrettante offerte, per godere del comfort della propria abitazione a 360 gradi.

Finstral: penta, cubo e classic

Tre diversi stili, funzioni ad hoc e versatilità: Finstral con le verande ci sa fare e ha proposto tre soluzioni che possono accontentare tutti i clienti, anche quelli più esigenti. Penta è essenziale, con profili sottili e un tetto in vetro: gli angoli realizzati con lastre di vetro strutturale a gradino permettono un efficace deflusso dell’acqua ed evitano l’accumulo di polvere. La veranda ha una struttura in alluminio, con eccezionali valori isolanti grazie ai profili dal nucleo in Pvc, caratteristica che solo l’azienda offre.

All’esterno utilizza l’alluminio, mentre per il lato interno si può scegliere tra metallo e Pvc. Le aperture con estetica a tutto vetro, inoltre, conferiscono alla veranda un design essenziale e moderno e sono facili da pulire.

Lo spessore dei profili è di soli 5 centimetri. Altra soluzione è Cubo, con profili sottili e si presenta con un tetto piano, perfettamente termoisolato e che eventualmente può essere prolungato a copertura della terrazza e (a scelta) dotato di aperture. All’esterno presenta un rivestimento in alluminio, sul lato interna la veranda offre la possibilità di scegliere tra alluminio, Pvc, legno o ForRes.

Per entrare e uscire agevolmente dalla veranda sono proposte grandi aperture scorrevoli o a libro, disponibili anche con estetica a tutto vetro. I sistemi oscuranti ideali sono regolabili: vetri isolanti di elevata qualità, frangisole integrati, persiane scorrevoli.

La versione Classic è elegante, versatile e disponibile in numerose forme: grande, piccola o ad angolo. Con questa tipologia di veranda le variabili possono essere tante. Presenta finestre con listelli dall’estetica tradizionale, vetri satinati per il tetto o ferramenta di sicurezza.

L’ultima parola spetta al cliente, che decide per l’aspetto. Il rivestimento in esterno è sempre in alluminio, mentre sul lato interno i profili sono in Pvc goffrato o satinato nella gamma di colori Finstral.

Questa tipologia può adattarsi al meglio sia agli edifici moderni sia a quelli tradizionali: i profili dalle linee sottili si integrano armonicamente a tutto.

Salotto-e-interni
Salotto e interni

Le soluzioni per terrazzi e balconi di internorm

Finestre, infissi e materiali: Internorm ha tutto e si adatta a qualsiasi costruzione, che va a pari passo con i desideri di chi vuole chiudere la propria veranda per ricreare una stanza. Pvc, Pvc-alluminio, legno-alluminio, doppie finestre sono le alternative proposte: è possibile ottenere ottenerle nelle più svariate soluzioni e design.

Per esempio, finestre con telaio a scomparsa, telai complanari oppure squadrati, oppure affacci con profili arrotondati di telaio e battente, per adattarsi a ogni stile architettonico e al design della vostra casa.

Tutte le proposte hanno un’elevata protezione antieffrazione, ottimo isolamento termico e sono antirumore. Internorm pone grande enfasi sul design sofisticato e la ricerca della qualità in ogni dettaglio.

Basti pensare ai numerosi accessori per finestre offrono innumerevoli possibilità di progettazione, con maniglie in un’ampia varietà, ma anche ferramenta di design. Non solo estetica, ma anche praticità, garantendo una facile pulizia del prodotto.

Internorm realizza anche elementi architettonici di grandi dimensioni e personalizzati. Grazie ai materiali più appropriati, le finestre si possono realizzare in diversi stili. Studio è il nome della linea con questo stile architettonico minimalista e stile abitativo ridotto all’essenziale.

Home Pure è il nome per infissi che puntano a creare Spazi inondati di luce come all’aperto, con linee nette e design moderno. E le finestre della linea Home Soft puntano al comfort abitativo, anche per abitazioni al di fuori dallo Spazio cittadino.

di Alice Fugazza

Lo stucco decorativo che dà colore alle superfici ceramiche

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Fugabella Color Kerakoll

Fugabella Color è una resina-cemento decorativa per la finitura e la stuccatura di ceramiche, mosaici e pietre naturali. Disponibile in 50 colori contemporanei e 16 nuove tonalità offre infinite possibilità progettuali, dagli effetti tono su tono alle audaci fughe a contrasto.

Le 50 tonalità di Fugabella Color presentano una finitura a granello fine, ottenuta grazie all’impiego di puro carbonato di calcio.

Resina-cemento è la tecnologia ibrida ideata da Kerakoll per rispondere alla necessità, nella finitura decorativa delle superfici, di coniugare prestazioni prossime agli standard degli stucchi epossidici con la facilità di applicazione dei migliori stucchi cementizi. La tecnologia resina-cemento è stata progettata anche per garantire uniformità e durabilità al colore.

Fugabella-Color-Kerakoll
Fugabella Color, Il colore che da vita alle superfici

Resina-cemento è la tecnologia ibrida ideata da Kerakoll per rispondere alla necessità, nella finitura decorativa delle superfici, di coniugare prestazioni prossime agli standard degli stucchi epossidici con la facilità di applicazione dei migliori stucchi cementizi.

Fugabella Color fa parte della gamma Color Fill di Kerakoll, il sistema completo di stucchi e sigillanti per la finitura decorativa che soddisfa le esigenze estetiche e prestazionali del mondo delle superfici.

La formulazione è priva di cemento Portland, sostanza che determina frequenti difetti estetici di sbiancamento delle fughe.

Gli speciali pigmenti utilizzati donano intensità e omogeneità ai colori, consentendo di ottenere una varietà di gradazioni irraggiungibile con il comune cemento Portland.

La matrice ibrida di Fugabella Color è stata sviluppata a partire da materie prime selezionate, che permettono di raggiungere prestazioni di bassa permeabilità e ridotto assorbimento d’acqua, eliminando totalmente il rischio di formazione di efflorescenze saline e calcaree e riducendo la macchiabilità delle fughe.

Il particolare sistema legante si integra perfettamente con la parte inerte purissima, garantendo una resistenza superiore all’abrasione e una totale omogeneità e stabilità del colore a lungo termine.

Fugabella Color presenta una consistenza morbida e plastica, con l’aspetto di un gel tixotropico, che garantisce un’ottima lavorabilità in un ampio range di temperature e condizioni ambientali.

Grazie alla tecnologia ibrida Resina-cemento, l’impasto è soggetto a un addensamento controllato, che agevola il riempimento totale della fuga e il successivo lavaggio, senza provocarne un parziale svuotamento.

Fugabella Color raggiunge caratteristiche di idrorepellenza, ridottissimo assorbimento d’acqua, alta durezza superficiale, elevata resistenza alle sostanze acide più comuni e totale uniformità del colore. I principali vantaggi sono:
  • Elevata uniformità e profondità cromatica
  • Idrorepellente
  • Igienizzabile ‑ Facile pulizia e manutenzione
  • Flessibilità superiore
  • Evita la proliferazione di batteri e muffe (ISO 846 2019: Method A/B/C)
  • Testato CATAS per la durabilità del colore in esterno
  • Disponibile in 50 colori

Scopri di più sul sito Kerakoll.com.

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La porta d’ingresso design di ThermoSafe con anima tech

Thermosafe-decoral
Thermosafe decoral

La porta d’ingresso design ThermoSafe Decoral è proposto con cinque diverse superfici e un’estetica curata nei minimi dettagli. Ma offre anche un sistema di sicurezza all’avanguardia.

Un ingresso di design aggiunge un tocco speciale all’abitazione. Ma, oltre all’estetica, deve garantire anche sicurezza. È il caso della porta d’ingresso ThermoSafe Decoral, new entry tra le proposte di Hörmann.

Il portoncino si presenta come una soluzione in grado di conferire personalità alla zona d’ingresso delle abitazioni, con telai neri che incorniciano finiture esclusive, contraddistinte da un effetto materico e trasferite sulla superficie in alluminio verniciato della porta grazie a un processo di rivestimento brevettato.

Studiata per elevare l’intonazione estetica delle più diverse strutture architettoniche, ThermoSafe Decoral è proposta nello specifico in cinque diverse superfici: Cemento, con toni neutri e delicati, Rusty Patina, per un impatto visivo dalla vivida energia cromatica, Quercia Selvatica, Legno di Fienile e Legno di Fienile grigio, che evocano le calde texture del legno.

In 18 motivi della porta d’ingresso design

Dotata di una forte impronta di design, accentuata dalla complanarità tra anta e telaio su entrambi i lati, la nuova porta Hörmann è proposta in 18 originali motivi ed è caratterizzata da maniglie a elevato valore, dalle linee contemporanee e disponibili in acciaio, color nero in abbinamento ai telai, o nelle cinque finiture che contraddistinguono la porta.

Accanto a un’estetica curata nei più piccoli particolari, ThermoSafe Decoral garantisce performance tecniche ai vertici di categoria. Grazie al massiccio battente complanare in alluminio, spesso 73 millimetri, con infrastruttura metallica, e al telaio sempre in alluminio spesso 80 ì millimetri, entrambi a taglio termico e a doppia superficie di battuta, questo modello raggiunge infatti un valore di isolamento termico fino a 0,8 W/(m²xK) ed è quindi in grado di soddisfare appieno i requisiti delle porte d’ingresso utilizzabili nelle case a basso consumo energetico.

La porta d’ingresso con serratura anti scasso

Estremamente evoluta anche dal punto di vista della sicurezza, la nuova porta d’ingresso Hörmann è proposta, di serie, con equipaggiamento RC 3 e serratura di sicurezza a cinque punti, che la rendono capace di resistere a tentativi di effrazione con utensili come cacciaviti, pinza e cunei, per un tempo utile a far desistere ogni ladro.

Non solo: la finestratura, nel caso di inserimento all’interno della porta, è realizzata in vetro stratificato antischegge spesso 8 millimetri che, grazie a una speciale pellicola interna che trattiene le schegge in caso di rottura del vetro, protegge persone e oggetti nelle zone antistanti la porta, sia all’interno che all’esterno dell’abitazione.

Motorizzazione

Il portoncino può essere dotato anche di motorizzazione con tecnologia BiSecur, un sistema
che utilizza una codifica estremamente sicura, Aes 128, crittografia impiegata anche per l’online banking, e può essere aperto in modo semplice e smart, anche tramite inserimento di codice, lettore di impronte digitali o smartphone.

La nuova linea di portoncini può essere configurata attraverso il sito web dell’azienda. Ha una garanzia di dieci anni ed è, come tutti i prodotti Hörmann, oggetto di un ciclo produttivo impostato su severi criteri ecologici.

Tra le altre iniziative a tutela del pianeta, l’azienda copre il suo fabbisogno energetico al 100% con elettricità verde, riducendo di migliaia di tonnellate le emissioni di Co2.

di Franco Saro

Il legno e calcestruzzo di Pircher, una sola voce per chi costruisce

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Rivestimenti e pavimentazioni in legno Pircher

Due attività unite con vantaggi per chi ha un progetto da realizzare, dal privato all’architetto e alle imprese. Legno e calcestruzzo ma non solo: c’è una vasta gamma completa di prodotti per l’edilizia, sinergie e vantaggi di un unico fornitore e accompagnati dalla consulenza di esperti che da decenni lavorano nell’industria.

Sono questi i binari su cui Pircher corre veloce, azienda che ne ha sintetizzate due, affermate ognuna nel suo settore: una nel legno e l’altra nel cemento. Ora però, le forze sono state unite per ottimizzare le energie.

Ci sono quelli che conoscono Pircher solo per il legno (dal 1928), e ci sono quelli che conoscono Pircher come produttori di canaline in calcestruzzo (dal 1969). In entrambi i settori legno e calcestruzzo, Pircher è riconosciuta leader di mercato, soprattutto per le canaline poiché sono stati i primi in Italia, infatti, a produrle in calcestruzzo, tanto da diventare un marchio di qualità.

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Rivestimenti e pavimentazioni in legno Pircher

Le sinergie

Grazie alla tecnologia e alla spinta innovativa continua, l’azienda da sempre offre qualità eccellente, soluzioni efficaci e sistemi intelligenti. L’innovazione riguarda i materiali, le prestazioni e l’efficienza dei sistemi.

Per Pircher il concetto non riguarda solo i prodotti, ma il costante miglioramento dei servizi al cliente e delle partnership tra questi e i fornitori, oltre a uno scambio di esperienze tra tutti gli attori del mercato.

Con il 2024 l’azienda si presenta con un nuovo logo, che è la punta dell’iceberg di uno sviluppo strategico iniziato un paio di anni fa.

Oggi si propone sul mercato come un unico fornitore, con una gamma completa nei due settori e sfruttando le sinergie di gruppo permettendo così ai clienti di avere un unico interlocutore.

Pircher fornisce prodotti e strumenti per il privato, per il fai-da-te fino al grande progetto nel settore dell’edilizia. La competenza, l’esperienza di quasi un secolo, affidabilità e un ottimo servizio logistico, sono le qualità che Pircher mette a disposizione di architetti, progettisti, artigiani, imprese edili e il retail per fornire in modo puntuale i prodotti ai suoi clienti.

Le soluzioni legno e calcestruzzo

Nel settore del calcestruzzo offre innumerevoli soluzioni: convogliamento, raccolta e trattamento delle acque meteoriche, trattamenti speciali delle acque di scarico prima che siano immesse nuovamente in circolo, accumulo di riserve idriche e inoltre a tutto questo soluzioni custom per applicazioni speciali in calcestruzzo.

Ma non solo: anche complementi per l’edilizia, come bocche di lupo, finestre, canaline in acciaio inox, chiusini e grigliati.

Nel settore dei prodotti in legno offre una gamma comopleta per il fai-da-te e soluzioni di alta qualità per costruire l’esterno in legno: rivestimenti di facciate, terrazze e pavimentazioni (pino impregnato con metodi naturali e innovativi, Organowood, larice alpino e bambù).

I tre siti

Pircher opera su due siti produttivi e un centro logistica. Nella sede a Rolo (Reggio-Emilia) si concentrano le aree vendita, acquisti, amministrazione e logistica. Rolo è il polo strategico di Pircher, dove hanno sede le unità nevralgiche del settore legno e cemento.

Per quanto riguarda le unità produttive, nella sede di Villabassa (Bolzano), in Alta Pusteria, l’azienda realizza prodotti in legno. A Gazzuolo, in provincia di Mantova, l’azienda ha la sede produttiva dei prodotti in calcestruzzo, mentre in più punti, in vicinanza dei cantieri e dei clienti, è presente con sei magazzini esterni su tutti il territorio italiano. Per Pircher quindi, fare è condividere.

La passione per il proprio lavoro, l’attenzione per le necessità di chi progetta e costruisce e anche un mondo valoriale che ha al centro la ricerca dell’eccellenza che si trasforma in affidabilità e durata nel tempo, due aspetti fondamentali del concetto di sostenibilità.

di Franco Saro

La famiglia Tector di Holcim Italia cresce con nuove soluzioni

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Holcim tectorspex 718 R, colabile R4 rapido: malta cementizia per ancoraggi di precisione e ripristino

L’azienda introduce nuovi prodotti per il rinnovo degli edifici, come la malta per ancoraggi di precisione e il ciclo di risanamento a base cementizia e a base calce idraulica naturale NHL 5.

Obiettivo: strutture solide e ambienti più sani.

Nuovi prodotti in gamma per rinnovo e ristrutturazione entrano a far parte della linea Tector di Holcim Italia. Si tratta di TectorSpex 718 R (malta per ancoraggi di precisione e ripristini strutturali), TectorPlast 293 A + 293 (ciclo risanamento a base cementizia), TectorPlast 295 + 155 (ciclo risanamento a base calce idraulica naturale NHL 5).

L’espansione mira a soddisfare in modo efficace le crescenti esigenze di ristrutturazione e rinnovo degli edifici, garantendo maggiori durabilità e sostenibilità.

Nel 2023 Holcim Italia ha introdotto la linea Tector sul mercato italiano con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di ristrutturazione e di rinnovo degli edifici, per garantire una maggiore vita utile del costruito, anche in ottica di sostenibilità.

L’offerta italiana si declina in tre famiglie: TectorSpex (malte per il ripristino del calcestruzzo degradato e ancoraggi di precisione), TectorPlast (rasanti e intonaci per interno/esterno e risanamento) e TectorFloor (malte cementizie autolivellanti per pavimentazioni a rapida asciugatura).

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Holcim Tector, la linea di premiscelati tecnici di alta qualità per tutte le esigenze di ristrutturazione e rinnovo degli edifici

Con le nuove soluzioni TectorSpex e TectorPlast, Holcim Italia offre risposte mirate per preservare l’integrità strutturale degli edifici e garantire ambienti interni salubri. L’umidità può causare la formazione di muffe, la proliferazione di batteri sulle pareti e il deterioramento di rasanti e intonaci: danni significativi non solo per gli edifici ma anche per le persone. Anche per risolvere questo tipo di problematiche abbiamo ampliato la gamma TectorPlast con due cicli di risanamento: uno a base cementizia e uno a base calce idraulica naturale NHL 5, idoneo anche per edifici di pregio storico/architettonico. Inoltre l’offerta di un monoprodotto rinzaffo+intonaco (293A e 295) consente di garantire in cantiere un’ottimizzazione di costi e logistica

 dichiara Nicola Recchia responsabile della linea Tector.

Con l’introduzione di questi nuovi prodotti, Holcim Italia rafforza il proprio impegno nell’offrire soluzioni all’avanguardia per il settore delle costruzioni, promuovendo al contempo la sostenibilità e la qualità nella progettazione e nella realizzazione degli edifici.

La gamma Tector consente di promuovere l’edilizia sostenibile attraverso l’aumento della durabilità delle opere con la conseguente riduzione dei costi e del consumo delle risorse.

Torggler – Locatelli: sinergia nel settore delle polveri per innovare e competere in edilizia

In Italia è difficile ma possibile. Parliamo delle strategie di rafforzamento che prevedono sinergie fra piccole e medie aziende per il rafforzamento del nostro Made in Italy, scegliendo l’agilità e la collaborazione come approccio organizzativo.

Ad annunciare una partnership industriale all’insegna del rafforzamento reciproco sono state l’azienda bolzanina Torggler e bergamasca Locatelli, tipica espressione di imprenditorialità dinamica del nostro nord industriale con un forte orientamento al mercato.

Stabilimento Torggler
locatelli
Magazzino Locatelli

L’accordo tra Locatelli e Torggler è un importante asse strategico, con un modello di business di crescita sostenibile che punta all’eccellenza del prodotto e del servizio, basata su investimenti chiave in ricerca e sviluppo.

Lo scopo è unire le competenze per offrire un portafoglio prodotti più ampio e completo in diversi segmenti per una significativa penetrazione del mercato delle polveri e garantire le capacità produttive necessarie ad aumentare la competitività di entrambe.

La chiave di volta della cooperazione sta nello spirito innovativo di Torggler, che ha chiuso il bilancio 2023 registrando un fatturato di 39,2 milioni di euro superando l’anno precedente del 7,1%, e le competenze specifiche di Locatelli.

Rinnovato il consiglio direttivo di Anica

David Herzog
David Herzog

Anica (Associazione Nazionale Industrie Caldaie in Acciaio) ha rinnovato il consiglio direttivo per il periodo 2024-2026, che rimarrà in carica fino al 31 maggio 2026. Anica, che raggruppa le eccellenze industriali nel campo del riscaldamento professionale, ha eletto il nuovo Consiglio direttivo. Sono stati confermati il presidente David Herzog e il consigliere Paolo Marcati, mentre sono entrati tre nuovi consiglieri: Jürgen Korff (anche vicepresidente) Ceo di Paradigma (Gruppo Eneretica), Paola Tagliani, responsabile Comunicazione di Ivar, e Gabriele Ponzoni, amministratore delegato di Weishaupt Italia. Davide Marcati di An Camini è stato invece nominato revisore dei conti.

David Herzog
David Herzog

I prossimi due anni vedono il tema dell’efficientamento dell’impiantistica del riscaldamento commerciale ed industriale al centro dell’agenda europea per questo sarà sempre più importante continuare a coniugare, a livello associativo Anica, le tematiche del riscaldamento professionale a quelle delle energie rinnovabili termiche ed elettriche, quale via privilegiata per una transizione energetica sostenibile e realistica in tutti i campi.

Soluzioni su misura per impianti in massetti sottili e radianti

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Pavimenti radianti Paris Slim

Le soluzioni autolivellanti per pavimenti e massetti radianti e lisciatura di fondi irregolari comprendono PaRis Slim, massetto a basso spessore e PaRis Fluid, per qualsiasi tipologia di sistema radiante.

La posa in basso spessore è una delle caratteristiche più richieste dal mercato del recupero e nella realizzazione di impianti di riscaldamento radiante a pavimento, caratterizzati da sistemi e componenti di posa sempre più compatti.

Per rispondere a queste esigenze Laterlite ha sviluppato la gamma PaRis che, oltre a rispondere ai requisiti funzionali, punta sulla praticità di preparazione e posa in opera tipica dei suoi premiscelati.

Massetti a bassissimo spessore

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Paris Slim per la realizzazione di massetti radianti e applicazioni a bassissimo spessore

PaRis Slim è formulato per la realizzazione di massetti radianti e applicazioni in bassissimo spessore (da 5 a 50 millimetri), per il ripristino, la regolarizzazione e la perfetta complanarità dei sottofondi di solai, sia su strutture esistenti che nelle nuove realizzazioni.

La sua speciale formulazione assicura un’elevata conducibilità termica (λ 1,66 W/mK certificato) ed eccellenti caratteristiche meccaniche (resistenza a compressione pari a 25 N/mm²).

Tempi rapidi di asciugatura: dopo soli due giorni è possibile posare pavimentazioni tipo ceramica, mentre sono sufficienti quattro giorni per pavimenti sensibili all’umidità con spessori sino a 10 mm. Il primo avviamento dell’impianto è possibile dopo soli quattro giorni.

Posa rapida

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La soluzione ultra slim che presenta diverse e funzionali caratteristiche

Con uno spessore ultrasottile da 1 a 15 millimetri, consistenza autolivellante, antiritiro e tempi rapidi di posa, la soluzione Ultra Slim aggiunge caratteristiche come la livellina antiritiro, idonea per la lisciatura e il livellamento di fondi irregolari e non complanari.

Non solo: Ultra Slim è adatto a ricevere la posa diretta di pavimenti di qualsiasi tipologia: dopo sole 24 ore è possibile posare piastrelle ceramiche e similari, e dopo
soli tre giorni parquet massello e materiali resilienti come gomma, pvc e linoleum.

A queste caratteristiche applicative Ultra Slim combina eccellenti proprietà meccaniche, tempo di presa inferiore a quattro ore e pedonabilità a 12 ore dalla posa.

Caratterizzato da una densità in opera di circa 2.100 kg/m³ e una resistenza media a compressione di 30 N/ mm², ultra Slim, grazie a un ritiro controllato inferiore a 0,3 millimetri per metro, permette la realizzazione di superfici senza giunti sino a 200 metri quadrati.

Per la climatizzazione

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Paris Fluid

PaRis Fluid è il massetto autolivellante antiritiro a elevata conducibilità termica per la realizzazione di impianti di riscaldamento-raffrescamento a pavimento.

Grazie all’elevato coefficiente di conducibilità termica certificato (λ=1,60 W/mK) il massetto è in grado di ottimizzare le prestazioni dell’intero sistema, favorendo una migliore e omogenea trasmissione del calore negli ambienti.

Autolivellante e antiritiro, PaRis Fluid permette la realizzazione di superfici sino a 200 metri quadrati senza giunti e reti di rinforza ed è idoneo alla posa diretta di pavimenti incollati, sia sensibili all’umidità o resilienti già a partire da soli quattro giorni, che non sensibili all’umidità, anche di grande formato, a partire da soli due giorni.

Si presta alle diverse tipologie di pannelli radianti, da quelli più tradizionali, a quelli ad aggancio rapido, dai sistemi fresati a quelli in basso spessore, per arrivare ai sistemi elettrici dove gli elementi riscaldanti in materiali conduttori sono annegati nel massetto.

I vantaggi garantiti dai massetti PaRis Laterlite sono molteplici. Nei sistemi a riscaldamento a pavimento l’elevato coefficiente di conducibilità termica dei massetti della gamma PaRis, fino al 70% più conduttivi di un massetto tradizionale, assicura una migliore trasmissione del calore e una messa a regime in tempi più contenuti, mentre le ridotte temperature di esercizio si traducono in una maggiore economia dell’intero sistema.

di Alessandro Bonvicino

Ripristino e decorazione del calcestruzzo, la malta ripara il cemento e ricostruisce

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Webertec ripararapido ultra, per il ripristinoa presa rapida

L’azienda presenta webertec ripararapido ultra, prodotto a presa rapida studiato per il ripristino e decorazione del calcestruzzo e che non necessita della passivazione del ferro.

Tutte le strutture in cemento armato, in ambito residenziale o infrastrutturale come le pile dei ponti o gli impalcati, le travi, i pilastri, i balconcini, sono naturalmente soggette a possibili processi di degrado dovuti a innumerevoli cause.

Gli ammaloramenti possono essere determinati da fattori di tipo fisico, come gli agenti atmosferici inquinanti, i cicli di gelo-disgelo, le piogge acide, di tipo chimico come l’attacco dei cloruri o la carbonatazione, oppure essere connessi a cause meccaniche dovute a scarsa qualità dei materiali, errori di posa in opera, urti o incendi.

Il danneggiamento può coinvolgere la parte più superficiale e arrivare fino in profondità manifestandosi con distacco del copriferro o di volumi maggiori fino all’interno dell’elemento, armatura arrugginita o perdita di prestazione dell’elemento.

La gamma per il ripristino e decolorazione del calcestruzzo

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Saint-Gobain Weber

Situazioni di questo genere possono essere risolte in maniera agevole con l’uso di materiali specifici. Saint-Gobain è un riferimento per il ripristino e la decorazione del calcestruzzo.

Le soluzioni a marchio Weber garantiscono interventi duraturi nel tempo, in linea con le normative vigenti e sono sempre tecnologicamente aggiornate grazie alla costante ricerca dei laboratori Saint-Gobain di Ricerca & Sviluppo.

La gamma webertec delle malte da ripristino è composta da malte a presa normale, medio rapide e rapide, fibrate con differenti granulometrie, per usi interni o esterni per applicazione a mano o macchina con marcatura Ce En1504, e si completa con le malte passivanti, le finiture anti-carbonatati, decorativi colorati elastomerici.

Ricostruzione volumetrica

L’azienda ha appena lanciato anche la nuova malta per il ripristino webertec ripararapido ultra, che affianca il prodotto già presente in gamma webertec ripara ultra. Si tratta di una malta da ripristino a presa rapida, formulata per tutti gli interventi sul cemento armato e che non necessita della passivazione del ferro.

È indicata per la ricostruzione volumetrica di elementi in cemento armato, la regolarizzazione e i riempimenti superficiali localizzati, creati per asportazione di nidi di ghiaia, ferri distanziatori, fori di ancoraggio, ferri affioranti, mancanza di copriferro. Inoltre, garantisce perfetta adesione al supporto, totale assenza di cavillatura e ottima finitura estetica.

di Franco Saro

Rinforzo strutturale dello stadio comunale del Lecce

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Stadio comunale di Lecce, oggetto di interventi di ripristino

La tribuna est dell’impianto sportivo risultata ammalorata è stata oggetto di un intervento di consolidamento e rinforzo strutturale grazie all’utilizzo del sistema Frp Betontex di Fibre Net.

Lo stadio comunale di Lecce è stato oggetto di un intervento di consolidamento, rinforzo strutturale e ripristino e ora può nuovamente aprire le porte in sicurezza ai propri tifosi.

E’ stato inaugurato l’11 settembre 1966 con una capienza iniziale di 16 mila posti, in occasione di un’amichevole tra Lecce e Spartak Mosca. Dopo tanti anni, però, secondo i rilievi tecnici era a rischio la Tribuna Est superiore.

Si tratta di gradinate prefabbricate in cemento armato, appoggiate a costoni in calcestruzzo gettato in opera. Le condizioni non ottimali della Tribuna hanno portato a una chiusura al pubblico della struttura a una progettazione di una serie di interventi di ripristino che hanno riportato lo stadio al suo originale splendore.

Le caratteristiche

La Tribuna Est è geometricamente composta da 24 telai distanziati con interasse di 5,50 metri e dimensioni complessive in pianta pari a circa 113 metri di lunghezza, 27 di larghezza e 15,50 metri di altezza.

La struttura è risultata ammalorata: sono stati osservati i tipici fenomeni di ossidazione delle armature, con carbonatazione del calcestruzzo, corrosione avanzata delle barre di armatura, assenza o inadeguata esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria e conseguente riduzione della capacità portante degli elementi strutturali.

L’intervento di consolidamento, quindi, ha comportato la riparazione e ripristino corticale di tutte le superfici di calcestruzzo degradate sia nella regione esterna sia nei vani tecnici al piano sottoposto, il rinforzo di tutte le parti strutturali (pilastri, travi, nodi) mediante placcaggio e confinamento con nastri unidirezionali e quadriassiali in fibra di carbonio impregnati con resina epossidica (materiali compositi Cfrp) e opere di finitura (rasatura e tinteggiatura) come ulteriore protezione dei manufatti.

I materiali per eseguire il rinforzo strutturale

La tipologia di intervento scelta per eseguire il rinforzo strutturale dei portali della tribuna è stata la fasciatura mediante l’applicazione di materiali compositi costituiti da tessuti in fibra di carbonio e resine epossidiche. Le fibre di carbonio rappresentano il rinforzo strutturale più diffuso: hanno un elevato modulo elastico, contenuta massa volumica e bassissimo coefficiente di dilatazione termica.

Il loro comportamento a rottura è di tipo fragile (non subiscono deformazioni sensibili fino al carico limite). Risultano poco sensibili ai fenomeni di creep (scorrimento viscoso di un materiale sottoposto a sforzo costante) e resistono bene anche a fatica: sottoposte all’azione di carichi ciclici, non si deformano, né fratturano.

I punti di forza

La scelta progettuale è ricaduta su un rinforzo mediante placcaggio con nastri unidirezionali in fibra di carbonio, ad alta resistenza e modulo elastico standard per il rinforzo a flessione e taglio degli elementi trave e pilastro. Un intervento classificato come miglioramento mediante opere di rinforzo locale, così come definito dalla normativa.

Il sistema è stato studiato da Fibre Net e fa parte della linea Betontex. Il sistema di placcaggio fibrorinforzato Betontex si compone di tessuti, reti, fiocchi, lamine e barre preformate in fibre di carbonio o di vetro da impregnare e/o incollare in situ per mezzo di resine termoindurenti di tipo epossidico.

Consente di incrementare la resistenza al taglio, flessione e compressione di strutture storiche o moderne, incatenamenti, confinamenti e cerchiature di edifici, rinforzo sul piano e fuori dal piano di elementi strutturali, consolidamento di archi e volte, rinforzo e irrigidimento sul piano di solai in acciaio, legno, laterocemento, miglioramento della resistenza a compressione di colonne e pilastri in muratura e calcestruzzo, consolidamento di strutture degradate.

È una soluzione studiata per realizzare rinforzi localizzati e cerchiature delle zone più sollecitate quali pilastri, travi, collegamenti trave-pilastro e cordoli di interpiano e di sommità: l’intervento avviene, quindi, in modo puntuale, calibrando la quantità e la disposizione delle fibre in modo da ottimizzare le proprietà meccaniche del rinforzo.

Sono disponibili tessuti unidirezionali, bidirezionali e multiassiali da impregnare in situ, adatti per gli interventi su elementi architettonici dalle geometrie irregolari.

di Franco Saro

I nuovi sistemi di consolidamento strutturale Crm con reti in fibra di vetro

Consolidamento-strutturale
Consolidamento strutturale

L’azienda bergamasca in prima fila nel consolidamento strutturale in muratura Calcevita strutturale a base di NHL 3.5 utilizzabile anche per gli edifici sottoposti al vincolo delle Belle Arti.

Calcevita
Calcevita

I sistemi Crm (Composite reinforced mortar) rientrano nella categoria dei materiali compositi per il rinforzo e il consolidamento strutturale e la loro diffusione negli interventi di recupero è sempre maggiore grazie alla facilità di posa, all’adattabilità alle diverse geometrie strutturali e alle elevate prestazioni meccaniche che si possono ottenere.

Il sistema Crm Cugini prevede l’impiego di una rete preformata in materiale composito (Frp), inserita in una malta per uso strutturale e vincolata tramite connettori alla muratura da rinforzare.

I vantaggi di questa metodologia di rinforzo consistono principalmente nella bassa invasività dell’intervento e nella rapidità di applicazione che permettono di contenere i costi.

I sistemi sono impiegati principalmente per:

  • migliorare e adeguare il comportamento, in caso di sisma, di edifici storici anche sottoposti alla tutela delle belle arti
  • ripristino strutturale a seguito di interventi sismici
  • miglioramento strutturale di edifici civili e industriali
  • consolidamento di strutture degradate

Per valutare l’efficacia della soluzione di un rinforzo murario Crm realizzato con l’intonaco Calcevita Strutturale, l’azienda bergamasca ha effettuato prove di compressione diagonale controllata in accordo alla norma Astm Es 19/E519M-21.

Risultato: in termini di resistenza, Calcevita Strutturale incrementa 1,95 volte il valore di sforzo di taglio a rottura, rispetto al campione privo di rinforzo.

Innovazione e green

La metodologia Crm di Cugini sta registrando una rapida diffusione in tutti gli interventi di rinforzo strutturale sul patrimonio edilizio esistente anche riferito agli edifici storici tutelati.

La vocazione dell’azienda, orientata a rendere sempre più affidabili e performanti i prodotti introdotti sul mercato, è sostenuta da un percorso verso l’innovazione e la sostenibilità che il laboratorio interno di analisi e sviluppo porta avanti da tempo, con l’obiettivo di creare soluzioni sempre più competitive, certificate e green.

di Paolo Caliari

Serramenti sostenibili: la borsa di studio Navello al Politecnico di Torino

Navello | Dettaglio di una porta finestra

Misurare l’impatto ambientale di un serramento analizzandone il Life Cycle Assessment dalla selezione delle materie prime fino allo smaltimento: è l’obiettivo della borsa di studio istituita dal Politecnico di Torino grazie a Navello.

La proposta di tesi, pubblicata dal Diati (Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture) è coordinata degli ingegneri Isabella Bianco e Davide Blengini, membri dell’Lca Research Group del Politecnico.
La più longeva azienda italiana di finestre in legno – fondata a Dogliani (CN) nel 1824 festeggia i 200 anni di attività – fa così un ulteriore passo verso la riduzione dell’impatto ambientale, dopo essere stata tra le prime realtà del settore ad aderire alla Due Diligence contro il taglio illegale delle foreste.

La sostenibilità come pilastro aziendale

«Navello ha fatto della sostenibilità uno dei pilastri dell’identità aziendale» sottolinea Francesco Navello «Con l’aiuto del Politecnico di Torino vogliamo valutare in maniera approfondita l’impatto ambientale dei serramenti in legno, che sappiamo già essere molto basso, per realizzare buone pratiche che ci aiutino a ridurlo ulteriormente».

Navello | La sede a Lercara

L’impronta ecologica delle finestre in legno verrà inoltre confrontata con le prestazioni ambientali di quelle in alluminio e Pvc, anche prendendo in esame gli studi già pubblicati su questi prodotti.

L’analisi del Life Cycle Assessment commissionata da Navello diventa quindi, in prospettiva, un’ulteriore garanzia di trasparenza nei confronti del consumatore, nonché uno strumento utile per l’azienda ai fini della definizione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Epd), che definirà in maniera chiara e verificata il profilo green di ogni serramento e accessorio in catalogo.

Finestre, portoncini di primo ingresso, persiane e scuretti in legno vengono peraltro realizzati da Navello interamente in Italia, negli stabilimenti in provincia di Cuneo, utilizzando legnami provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile, vernici all’acqua prive di solventi e colle atossiche.