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Mapei: resistenza e stabilità per il rinforzo con i sistemi Crm System

Mapei
Applicazione del sistema Crm System Mapenet Emr

Mapei ha ottenuto il Certificato di Valutazione Tecnica (Cvt) dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per i sistemi Crm SystemMapenet Emr, composti da reti, angolari e connettori in fibra di vetro preformati con elevata resistenza chimica.

I sistemi Crm Mapei hanno ottenuto il Certificato di Valutazione Tecnica per uso strutturale. Un traguardo che sottolinea il ruolo del gruppo milanese, che è tra i maggiori produttori mondiali di prodotti chimici per l’edilizia, come protagonista nell’offerta di soluzioni certificate per l’uso strutturale e di sistemi di rinforzo.

L’azienda ha ottenuto il Certificato di Valutazione Tecnica (Cvt), rilasciato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, per i sistemi Crm System – Mapenet Emr, di tecnologia Crm, sigla che sta per Composite Reinforced Mortar.

Mapei
Mapei i stemi Crm System

Muratura e calcestruzzo

I sistemi Crm System – Mapenet Emr possono essere impiegati su strutture in muratura e calcestruzzo per rinforzo a compressione, flessione e taglio di maschi murari, confinamento di colonne, rinforzo di archi e volte e rinforzo di elementi secondari.

Le soluzioni Mapenet Emr si caratterizzano per un’elevata stabilità dimensionale, un’ottima resistenza a trazione e un’eccellente resistenza alle aggressioni chimiche e agli agenti atmosferici.

La durabilità dei componenti dei sistemi è stata infatti testata con prove in ambienti aggressivi per oltre 3.000 ore. I test di qualifica condotti sui sistemi Crm System – Mapenet Emr hanno confermato le elevate prestazioni e la durabilità dei loro componenti reti, connettori e angolari.

Mapei
La gamma crm system Mapei

Con malte

Realizzati in fibra di vetro elevata resistenza chimica, i sistemi Mapenet Emr sono resistenti ad alcali, acidi e sali e non sono soggetti a corrosione.

Inoltre, la loro leggerezza, maneggiabilità e la facilità con cui si possono tagliare li rendono particolarmente apprezzati dagli applicatori.

Le reti e gli altri componenti sono ingegnerizzati per un’ottimale adesione con le malte cementizie Mapegrout, con le malte a calce MapeWall e Mape-Antique e con le nuove malte per il rispristino del calcestruzzo della linea Zero.

di Paolo Caliari

Soluzioni di pulizia e protezione Fila per Palazzo Gatto Art Hotel a Trapani

Materiali Fila Solutions per la pulitura e la protezione delle superfici di Palazzo Gatto a Trapani
Materiali Fila Solutions per la pulitura e la protezione delle superfici di Palazzo Gatto a Trapani

Un luogo nel quale si incontrano arte, tradizione, ospitalità contemporanea e accoglienza dal cuore antico: nel centro storico di Trapani, sorge Palazzo Gatto Art Hotel & Spa, progetto d’interior dell’arch. Simone Micheli, che è oggi un luogo quasi sacro. E reso ancora più bello e splendente, grazie agli interventi di pulizia e protezione di Fila Solutions.

Non solo un monumento che dà forza al centro della città perché ricco di storia, tradizione e bellezza, dato che la sua costruzione risale al ‘700, ma un’opera d’arte globale immaginata per dialogare con gli ospiti, portando alla loro inconscia attenzione intriganti contenuti narrativi ed estetici. L’armonia dell’arredamento viene completata dalla bellezza della pietra d’Avola di origine organica, mantenuta intatta nelle maestose gradinate che congiungono i livelli di Palazzo Gatto: un omaggio alla tradizione artigianale della Sicilia.

I trattamenti

Ed è proprio qui che Fila Solutions è entrata in campo, avvalorando il fascino della struttura grazie a trattamenti mirati.

Cleaner Pro per il lavaggio dopo posa, che ha permesso di rimuovere i residui di stucco cementizio e lo sporco di cantiere. Pulisce delicatamente tutti i pavimenti e i rivestimenti, rispettando le superfici trattate. Indispensabile per la pulizia dopo posa dei pavimenti in pietra naturale, contiene ingredienti biodegradabili e soprattutto deterge senza aggredire le superfici.

Successivamente si è usato PS87 Pro per lo sgrossamento, prodotto eccellente per il lavaggio di base su pietre non resistenti agli acidi.

Protezione della pietra

La pietra per durare negli anni dev’essere anche ben protetta, per cui sulle gradinate di Palazzo Gatto sono stati usati Stone Plus e MP90 Eco Xtreme.

Il primo, protettivo idro oleorepellente, ravvivante, che tutela e al tempo stesso esalta il colore originale delle pietre naturali penetrando in profondità, proteggendolo dalle macchie e dallo sporco di natura acquosa e oleosa.

Dona un effetto tonalizzante, resiste ai raggi Uv per un effetto che dura a lungo nel tempo. È un prodotto classificato A+ secondo French Voc regulation.

Il secondo, idro oleorepellente ecocompatibile per una protezione massima, con effetto naturale, è la miglior difesa, in versione ecologica, dalle macchie, impermeabilizzando, proteggendo e semplificandone la pulizia.

Un prodotto a bassissimo contenuto di Voc, a basso impatto ambientale con certificato Indoor air comfort gold. Essendo a base acqua, sopporta situazioni di umidità residua perciò l’applicazione può essere fatta dopo 24-48 ore dal lavaggio iniziale rendendo il trattamento veloce e la superficie è calpestabile dopo sole 2 ore.

Materiali Fila Solutions per la pulitura e la protezione delle superfici di Palazzo Gatto a Trapani
Materiali Fila Solutions per la pulitura e la protezione delle superfici di Palazzo Gatto a Trapani

G&P Intech: le chiavi giuste per resistere al terremoto

G&P Intech è attiva nell’ambito della ricostruzione e della prevenzione sismica, con specifiche tecnologie che mitigano il rischio per edifici residenziali, industriali, infrastrutture e monumenti. Con un plus: la formazione continua.

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Giorgio Giacomin, amministratore delegato gruppo G&P Intech

G&P Intech è un’azienda vicentina con alle spalle una trentennale esperienza nei prodotti e nelle tecnologie innovative di elevato standard professionale e competitività.

Il suo campo d’azione è piuttosto vasto, e spazia dalla consulenza di ingegneria strutturale e sismica alla progettazione anche con software dedicati, alla produzione e fornitura di tecnologie e soluzioni antisismiche, all’assistenza all’impresa e al cantiere, come racconta a YouTrade Giorgio Giacomin, amministratore delegato del gruppo.

Qual è il ruolo dell’azienda nel mercato delle costruzioni?

G&P intech nasce e si sviluppa in un contesto nazionale di forti cambiamenti determinati dalla globalizzazione, dall’innovazione tecnologica e dalla ricerca. Il che significa oggi essere preparati, competenti, competitivi nelle sfide che giornalmente si affrontano nel mercato di riferimento.

La nostra attività si sviluppa principalmente, ma non solo, nell’ambito della ricostruzione e della prevenzione sismica con specifiche tecnologie atte a mitigare il rischio sismico nazionale per il costruito residenziale, industriale, infrastrutturale e monumentale.

Ricordo che negli ultimi 25 anni ben nove terremoti hanno interessato il nostro Paese, di cui almeno quattro hanno determinato gravi conseguenze in termini di vite umane e patrimonio costruito. È necessario, pertanto, operare al fine di proteggere sismicamente il patrimonio esistente attraverso soluzioni e sistemi efficaci e poco invasivi.

In tal senso anche il Governo ha messo in campo ingenti finanziamenti per le opere pubbliche tramite il Pnrr e strumenti fiscali basati sul credito d’imposta per i privati come superbonus e sismabonus, anche se in questo momento sono in fase di stallo in attesa di un nuovo piano governativo per la sicurezza del costruito esistente.

La nostra azienda vuole essere un punto di riferimento nazionale per aiutare privati, tecnici, imprese, pubbliche amministrazioni a rendere meno vulnerabile il patrimonio esistente.

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Ristauro della basilica di santa maria in collemaggio dopo il sisma del 2009 a l’aquila

Quali sono i prodotti che offrite?

La nostra attività si esplica su diversi fronti: dalla consulenza di ingegneria strutturale e sismica alla progettazione anche con software dedicati, alla produzione e fornitura di tecnologie e soluzioni antisismiche, all’assistenza all’impresa e al cantiere.

Tra le produzioni cito i sistemi di rinforzo strutturali quali Frp-Frcm-Crm, acronimi di sistemi certificati presso il Mims (per esempio, fibre di carbonio, reti strutturali e malte omologate), dispositivi antisismici quali isolatori alla base, sistemi di dissipazione dell’energia simica della nostra divisione Hirun International, sistemi di impermeabilizzazioni attivi per interrati, parcheggi, metro, tunnel, pavimentazioni carrabili a basso spessore e protezione anticorrosiva per ponti, viadotti in lastra ortotropa.

Qual è la vostra clientela di riferimento?

In generale, serviamo l’impresa e il general contractor che devono eseguire le opere assistendoli anche nelle fasi di gara in particolare per le offerte economicamente vantaggiose e con migliorie.

Rivolgiamo attenzione anche al privato, soprattutto per  aiutarlo a risolvere le diverse problematiche normative, tecniche e procedurali dei bonus fiscali.

Inoltre, abbiamo attivato un’importante campagna a livello nazionale rivolta alla distribuzione edile nel settore dei rinforzi strutturali dove deteniamo una forte posizione di leadership nel mercato, al fine di essere vicini al tecnico e al cantiere nelle varie problematiche che il settore altamente specializzato e tecnico richiede.

Quali sono i servizi che siete in grado di fornire ai clienti?

Per noi è un fiore all’occhiello la formazione continua alla progettazione, agli enti pubblici, alle imprese e alla distribuzione. Questa viene realizzata per mezzo di workshop, convegni, corsi, webinar.

La formazione è fondamentale in un settore complesso quale l’ingegneria strutturale e sismica in continua evoluzione normativa, scientifica, tecnologica.

Offriamo anche assistenza alle imprese nelle fasi di installazione in cantiere dei diversi prodotti e tecnologie e alla rivendita per le scelte e l’ottimizzazione delle proposte alla clientela. Abbiamo una capillare rete commerciale nazionale con centri di assistenza locali.

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Visita al cantiere dell’ex arsenale austriaco Franz Josef I a Verona

Che cosa vi differenzia dai competitor?

Direi la nostra specializzazione. Non siamo un’azienda generalista di prodotti per le costruzioni, ma abbiamo investito molto e ci proponiamo al mercato sulla base di tre fondamentali principi: competenza, esperienza, innovazione. E i risultati ad oggi raggiunti ci premiano per questo.

Quali sono i vostri punti di forza?

Formazione permanente alla progettazione e al cantiere. Innovazione di prodotto e di processo. Programmi di ricerca sperimentale universitari in Italia e all’estero.

Certificazione e omologazione dei prodotti e delle tecnologie sulla base delle normative nazionali e dei protocolli tecnici di comprovata validità.

Una rete commerciale e di assistenza capillare nel territorio nazionale. Un marketing strategico rivolto al servizio dei distributori e dei clienti.

Quali innovazioni avete introdotto negli ultimi anni?

Siamo stati molto impegnati nell’avviare nuove produzioni per il settore dei rinforzi strutturali e dei dispositivi antisismici in linea con le nuove esigenze del mercato in particolare nel settore dei Beni Culturali dove prevenzione sismica e rispetto della Carta del restauro sono concetti spesso antitetici ai fini della conservazione.

Coniugare questi fattori oggi è possibile sviluppando tecnologie mirate per il settore monumentale. Ne è un esempio il restauro della Basilica di Santa Maria in Collemaggio all’Aquila, il principale monumento aquilano colpito dal sisma 2009, restaurato in due anni e insignito nel 2020 del prestigioso premio European Heritage Award dalla Commissione europea ed Europa Nostra.

Qual è la vostra filosofia aziendale?

Mi piace ricordare che la nostra è una storia di passione per l’impegno profuso, coraggio imprenditoriale, innovazione tecnologica. E per raggiungere compiutamente i nostri obbiettivi è necessario, tuttavia, un cambio di paradigma culturale nell’opinione pubblica, negli stakeholder, nella filosofia del governo nazionale a favore della sicurezza, della resilienza delle nostre città, della prevenzione sismica e idrogeologica del nostro habitat e della ecosostenibilità.

Faccio un esempio: la città dell’Aquila, colpita da un terremoto catastrofico nell’aprile del 2009, è oggi circa al 70% della ricostruzione e i 56 comuni del cratere al 20%. Sono passati 14 anni e ce ne vorranno almeno 20 per completare la ricostruzione.

Che cosa cambia nel tessuto storico, culturale, generazionale, identitario della città e del territorio in 20 anni? Direi molto, se non tutto.

La resilienza è questo concetto fondamentale di far rinascere un territorio colpito da calamità naturali in tempi brevi, altrimenti rischiamo di perdere la memoria storica e i suoi gioielli culturali in brevissimo tempo.

È un tema molto importante, per esempio, nelle comunità montane, nei borghi e nei centri dell’Appennino centro meridionale. È un valore aggiunto al nostro turismo culturale.

Avete progetti futuri?

Ne abbiamo molti. In linea con le esigenze del mondo d’oggi: economia circolare, prevenzione, resilienza, ecosostenibilità, ambiente. Per esempio, ridurre l’impatto ambientale attraverso Lca (ciclo di vita dei prodotti), sviluppare sistemi di rinforzo naturali e più ecosostenibili.

Sviluppare prodotti per il risparmio energetico nelle costruzioni con caratteristiche di sostenibilità ambientale. Il nostro sogno è che l’Italia diventi un Paese più sicuro, con più energia rinnovabile, resiliente, tecnologicamente avanzato. Un esempio per il mondo intero.

di Paolo Caliari

Il microcalcestruzzo fibrorinforzato per le strutture esistenti

Composite M130 è un microcalcestruzzo fibrorinforzato, premiscelato tricomponente con marcatura Ce e uno specifico Certificato di Valutazione Tecnica che ne consente l’impiego negli interventi di carattere strutturale.

Nell’ambito degli interventi strutturali su edifici in calcestruzzo armato e muratura e su opere infrastrutturali, come ponti e viadotti, sono particolarmente apprezzate le tecniche di consolidamento e rinforzo che sfruttano le peculiari caratteristiche dei microcalcestruzzi fibrorinforzati a elevate prestazioni, comunemente noti come Hpfrc (High Performance Fiber Reinforced Concrete).

Tra questi, il Composite M130 di General Admixtures è un prodotto premiscelato tricomponente accompagnato, oltre che da marcatura Ce secondo Uni En 1504 (Parti 3 e 6), da uno specifico Certificato di Valutazione Tecnica rilasciato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ne consente l’impiego nell’ambito degli interventi di carattere strutturale previsti dalle norme tecniche, quali gli interventi locali e miglioramenti/adeguamenti sismici.

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Le elevate prestazioni consentono rinforzi in basso spessore di pilastri, setti, travi e solai

Prestazioni

Grazie alla sua elevata resistenza a compressione (Classe C90/105, con resistenze medie dell’ordine dei 130 MPa) e alla sua capacità di resistenza a trazione anche in fase post fessurazione, Composite M130 consente di intervenire su strutture esistenti ottimizzando notevolmente gli spessori applicativi, a beneficio della riduzione delle masse sismiche e di eccessive variazioni di rigidezza.

L’incamiciatura in basso spessore di pilastri, setti, travi e nodi strutturali permette di incrementare le prestazioni in termini di resistenza (pressoflessione e taglio), duttilità (gerarchia delle resistenze) e durabilità nei confronti dei principali agenti aggressivi (carbonatazione, cloruri, gelo-disgelo e agenti chimici).

Nel caso di interventi estradossati sui solai, applicazioni già realizzate hanno evidenziato enormi benefici in termini di risposte statiche (forte riduzione degli abbassamenti in corrispondenza dei carichi di esercizio) e dinamiche (incremento della rigidezza nel piano e fuori dal piano).

Elevata produttività

Tra i vantaggi derivanti dall’utilizzo del microcalcestruzzo fibrorinforzato Composite M130 tre aspetti risultano particolarmente rilevanti. La pompabilità del materiale consente di portarlo facilmente in quota per un’organizzazione del cantiere semplificata e una elevata produttività giornaliera.

Il rilevante volume di fibre metalliche compensa adeguatamente l’eventuale omissione/ottimizzazione di armature. Infine, il ridotto spessore applicativo favorisce un miglior godimento dei volumi abitativi.

Composite M130 è già stato utilizzato in numerosi cantieri, tra cui quello dell’Ospedale San Gerardo di Monza, dove sono state eseguite incamiciature in basso spessore di pilastri e setti in calcestruzzo armato, e presso diversi complessi urbani dove, oltre al rinforzo dei pilastri, sono stati efficacemente consolidati solai in calcestruzzo, legno e acciaio.

di Sara Giusti

Bonus, isolamento e tante notizie sul nuovo numero di YouTrade

Youtrade gennaio 2024

Il 2024 per l’edilizia si apre con buone premesse, secondo i dati congiunturali del settore. Ma restano anche alcuni punti di domanda non secondari. Riusciranno i bonus superstiti a sopperire (e, nel caso, per quanto?) alla fine dell’incentivo 110%, come negli anni passati? E quanto potrà incidere la direttiva europea, finalmente approvata in via definitiva, sulla riqualificazione degli edifici? Domande a cui risponde il nuovo, ricco, numero di YouYrade. La rivista leader per il mondo della distribuzione di materiali edili realizzata da Virginia Gambino Editore si presenta agli abbonati con tante pagine fitte di analisi, notizie, contributi. Il tema della transizione energetica, per esempio, è agganciato anche da un altro lato, con tante anticipazioni sulla nuova edizione di Klimahouse: non solo una descrizione del programma, ma anche l’anteprima di alcune delle novità di prodotto in vetrina alla Fiera di Bolzano. E non è l’unico evento anticipato dalla rivista, che presenta su questo numero la seconda edizione del Convegno YouTrade Sud: un appuntamento che si preannuncia denso di informazioni e di relazioni di qualità. Come quella di Lorenzo Tavazzi, Senior Partner at The European House Ambrosetti, che sarà centrata sulle scelte strategiche per il prossimo futuro: contenuti utili, insomma, per le imprese di distribuzione di materiali edili nel Mezzogiorno. 

A proposito di filiera dell’edilizia: come va l’impiantistica? E come si evolve quel settore sempre più intrecciato con il resto della filiera? Al recente convegno organizzato da Angaisa sono stati molti i dati interessanti emersi, con il contributo di autorevoli relatori. YouTrade offre un utile servizio per tutti quelli che non hanno potuto partecipare all’evento con un dossier ricco di interventi, numeri, grafici. 

Youtrade gennaio 2024

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Una rivista di oltre 200 pagine non si può sintetizzare in poche righe. Vale la pena, però, di segnalare lo spazio dedicato ad alcuni approfondimenti: uno speciale che osserva ai raggi X il sistema cappotto, con le sue opportunità, ma anche sottolineando la necessità di una posa a regola d’arte. E, sempre per restare in tema di isolamento, la rivista offre ampio spazio al tema della lotta ai rumori, con un report tecnico che non mancherà di interessare chi offre soluzioni e materiali in tema di coibentazione acustica. Infine, tra i tanti argomenti pubblicati, va segnalata la sezione YouTrade Casa, dedicata su questo numero all’outdoor: siamo in inverno, ma la primavera è alle porte. Una ragione in più per leggere il nuovo numero di YouTrade, non perdetelo!

YouTrade dicembre 2023-gennaio 2024 (abbonati)

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Lezioni di magazzino: attenzione alla logistica

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Andrea Payaro, docente ed esperto dello sviluppo economico (Ice)

Gli anni dopo il 2020 sono stati molto turbolenti e hanno infranto regole e modelli organizzativi che si erano consolidati da anni. Lockdown, crisi energetica, aumento dei costi, difficoltà di reperimento di professionalità o di operatori, cambiamenti geo-politici, mancanza di materiale sono state solo alcune delle variabili che hanno influito sulla gestione delle aziende e dei loro magazzini. Dopo tre anni, quali effetti si sono consolidati nella logistica dei magazzini?

Da uno studio effettuato su un centinaio di aziende dal 2019 al 2023 si possono identificare i seguenti punti:

  • Attenzione allo spazio
    I fenomeni di speculazione negli acquisti oppure l’accumulo di materiale legato o alla contrazione della domanda o ai periodi di incertezza hanno messo in luce che lo spazio a disposizione nei magazzini deve essere gestito al meglio. Nuove soluzioni di stoccaggio, anche automatico, hanno permesso di aumentare la capacità di stoccaggio utilizzando al meglio quello disponibile.
  • Attenzione agli sprechi
    I prezzi di alcuni materiali e materie prime schizzati a livelli mai raggiunti prima hanno portato le aziende a rivedere le loro logiche operative. Si è così  sviluppata l’attenzione a non sprecare le risorse, dall’acqua al cartone utilizzato negli imballi, razionando opportunamente anche il nastro adesivo utilizzato per chiudere gli imballi. Questo atteggiamento sostiene anche il fabbisogno crescente di modelli operativi sostenibili e a basso impatto.
  • Maggiore collaborazione
    Sia con i fornitori sia con le altre aziende del gruppo. I fenomeni di crisi hanno portato le aziende a sviluppare approcci collaborativi con alcuni fornitori al fine di potere meglio regolare il fabbisogno dei materiali. In altri casi, invece, l’eccesso registratosi in alcune aree è diventato risorsa per le aziende del gruppo poste in contesti geografici differenti.
  • Single minute learning
    Le aziende hanno registrato la difficoltà di trovare personale da inserire nel proprio organico. Inoltre, il personale inserito ha bisogno di tempi di apprendimento molto lunghi. La semplificazione dei processi, l’automazione delle attività, oltre a ridurre le probabilità di errore, devono essere tali da ridurre i tempi di apprendimento arrivando ad attività formative di pochi minuti oltre che ad una facile intercambiabilità nelle varie mansioni. La digitalizzazione può sostenere questo cambiamento.
  • La risorsa umana è un asset fondamentale
    Le aziende tendono a valorizzare e preservare nel tempo le competenze acquisite dalle persone, fornendo loro gli strumenti per una formazione continua. Inoltre, considerando l’età media crescente della popolazione operativa per i prossimi anni, si è sviluppata una maggiore attenzione alle condizioni di lavoro andando a sviluppare ambienti di lavoro sempre più a dimensione di persona, eliminando attività ripetitive, usuranti e faticanti.
  • La spinta fornita dal commercio elettronico
    Richiede processi veloci e precisi, e ha dato l’avvio alla revisione di alcune procedure snelle, attraverso la sburocratizzazione delle attività e consolidando relazioni sempre più digitali e in tempo reale. Se i prossimi anni saranno dinamici e imprevedibili come quelli appena trascorsi saranno necessari cambiamenti veloci e capacità di adattamento oltre a un ruolo sempre più prevalente di automazione e digitalizzazione a supporto dell’operatività delle persone.

Linea Xfire, contro le fiamme membrane anche a prova di meteo

La linea di rivestimenti impermeabili in bitume distillato polimero Xfire vanta resistenza al fuoco, ma anche applicabilità e durabilità. La gamma, che è certificata Broof (t2), si completa con versioni antigrandine e antiradice.

In Italia la prevenzione degli incendi negli edifici ha assunto un ruolo di primaria importanza. Il decreto del ministero dell’Interno del 30 marzo 2022 ha introdotto la Regola Tecnica Verticale 13 come integrazione al Codice di Prevenzione Incendi, concentrandosi sull’involucro degli edifici civili.

Inoltre, in un contesto in cui l’installazione di impianti fotovoltaici è in costante crescita e gli eventi meteorologici estremi rappresentano una minaccia sempre più concreta, la necessità di garantire prestazioni elevate e durabilità nei sistemi di impermeabilizzazione è prioritaria.

Diverse esigenze

Per affrontare le crescenti esigenze di protezione dal fuoco in caso di incendio negli edifici, Polyglass ha sviluppato la linea di membrane impermeabili in bitume distillato polimero Xfire.

Una gamma di prodotti che soddisfano tutte le esigenze di progettazione e applicazione, migliorando le prestazioni dei materiali sia in termini di resistenza al fuoco che di applicabilità e durabilità.

La linea Xfire si adatta a varie esigenze di progettazione, comprese le coperture zavorrate con ghiaia o pavimentazioni galleggianti.

I vantaggi

Tutti i prodotti della linea Xfire sono certificati Broof (t2) per la massima protezione dal fuoco e rientrano nella Classe S secondo i requisiti prestazionali previsti dal Codice di Pratica Iglae.

Le prestazioni antincendio sono migliorate e più efficaci nel contrasto alla propagazione del fuoco esterno rispetto alle membrane antifuoco tradizionali.

In più, i prodotti vantano una migliorata applicabilità e la loro durabilità contribuisce all’allungamento della vita utile della copertura. La gamma si completa anche con versioni antigrandine (secondo la norma Uni En 13583: 2012) e antiradice.

Rototec, nuovo stabilimento produttivo per gestire l’acqua

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Inaugurazioen stabilimento Rototec a Sant'angelo in Vado

Rototec, specializzata in prodotti in polietilene per depurare gli scarichi e nel recupero e stoccaggio dei fluidi, ha inaugurato un nuovo stabilimento a Sant’Angelo in Vado (Pesaro Urbino). E vuole accelerare sulla sostenibilità.

Specializzata nella realizzazione di prodotti in polietilene per la depurazione delle acque reflue e nel recupero e stoccaggio delle acque, Rototec (System Group) ha recentemente inaugurato un nuovo polo produttivo a Sant’Angelo in Vado (Pesaro Urbino).

Il nuovo stabilimento rappresenta una manifestazione tangibile dell’impegno dell’azienda verso l’innovazione e un investimento strategico nel contesto socioeconomico locale.

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Il nuovo stabilimento Rototec a Sant’angelo in Vado

Macchine top

Il nuovo polo produttivo di Sant’Angelo in Vado nasce dalla conversione di uno stabile obsoleto in una struttura all’avanguardia, che ha permesso di creare nuove opportunità lavorative e valorizzare l’eredità industriale locale.

A livello tecnologico lo stabilimento è dotato di nuove macchine di stampaggio rotazionale, tra cui la Shuttle 6500, una delle più grandi presenti in Italia.

Questa macchina permetterà di realizzare monoblocchi di dimensioni considerevoli, come Mega e Maxitank, con diametri pari a 2,5 e 3 metri, e di espandere la capacità produttiva dell’azienda, pronta a ulteriori investimenti nel settore della gestione delle risorse idriche e della protezione ambientale.

Depurazione

Nata 23 anni fa all’interno di System Group, che opera dagli anni Ottanta nella produzione di sistemi completi di canalizzazione e oggi diventato un colosso industriale di cui fanno parte 19 aziende, Rototec rappresenta l’incarnazione della sinergia imprenditoriale tra le famiglie Boscarini e Falconi.

Una collaborazione che ha dato vita a un’entità specializzata, che si distingue per la sua marcata inclinazione verso la sostenibilità ambientale.

«Contribuendo alla depurazione delle acque e al contenimento dei consumi vogliamo garantire un futuro ambientalmente sostenibile» dichiarano dall’azienda che, preservando il bene più prezioso del pianeta, l’acqua, punta a guidare il cambiamento verso modelli di gestione delle risorse più green e responsabile.

di Sara Giusti

Rexpol house: tutta la casa in un’unica soluzione

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Rexpol cappotto sismoresistente sismarex

Rexpol house è la piattaforma che riunisce prodotti e soluzioni tecniche dell’azienda. Obiettivo: soddisfare tutte le necessità, dalle fondazioni al tetto, con materiali innovativi, come le lastre spideRex K8 e Labyrint e il cappotto sismoresistente sismaRex.

Storica realtà impegnata nel settore dell’edilizia, Rexpol ha sempre prestato particolare attenzione alla sostenibilità ambientale delle proprie soluzioni. A testimonianza di questa dedizione, nel 2015 l’azienda ha ottenuto, tra le prime in Italia, l’etichetta ambientale di prodotto Epd (Dichiarazione Ambientale di Prodotto) per tutti i suoi prodotti.

Un risultato importante, propedeutico al riconoscimento di status di piattaforma autorizzata per il trattamento e il riciclo degli imballaggi postconsumo Peps, che ha permesso di garantire a tutta la sua produzione la conformità al Decreto Criteri Ambientali Minimi (Cam).

I dati tecnici

Nata con lo scopo di riunire le varie soluzioni sviluppate da Rexpol in un unico e completo sistema casa, Rexpol house rappresenta la piattaforma in cui i prodotti e le soluzioni tecniche dell’azienda trovano la loro naturale collocazione.

Il sistema casa Rexpol house mira a soddisfare tutte le necessità applicative di un edificio, partendo dalle fondazioni fino al tetto, dando maggior visibilità ai prodotti innovativi, come le lastre per sistemi a cappotto spideRex K8 e Labyrint.

Le due soluzioni hanno innovato il concetto di isolamento termico a cappotto degli edifici, grazie a caratteristiche prestazionali d’eccellenza: la classificazione di reazione al fuoco B s1 d0, che rappresenta il massimo livello ottenibile dai sistemi a cappotto con isolanti di origine organica, ha superato le severe prove relative alla propagazione del fuoco in facciata effettuate in scala reale; inoltre la resistenza all’impatto (3 J e 10 J) classificata come «categoria d’uso I» è superiore a quanto raggiunto dai sistemi cappotto tradizionali con semplice rasatura, spesso inadatti a fronteggiare le conseguenze dei cambiamenti climatici, come le forti grandinate.

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lastre spideRex K8

Per il consolidamento

Lo sviluppo di tecnologie in grado di coniugare contestualmente performance termiche e sismiche rappresenta una necessità alla quale il gruppo industriale di Santa Maria di Sala (Venezia) ha dato risposte differenziate a seconda della tipologia di intervento, ottimizzando le fasi di posa in opera e azzerando i disagi per i residenti.

Conforme allo storico slogan «Un solo prodotto, una sola posa, tanti risultati», Rexpol ha introdotto alcuni accorgimenti tecnici ai sistemi spideRex K8 e Labyrint affinché assolvessero alla funzione di antiribaltamento degli elementi strutturali secondari degli edifici a telaio.

Sempre attenta alle esigenze provenienti dal mercato, l’azienda ha sviluppato inoltre il sistema costruttivo Icf Rexconcrete, costituito da elementi cassero modulari isolanti per la realizzazione di edifici sismoresistenti, che velocizza le principali fasi di cantiere minimizzando lo scarto.

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Il sistema Icf Sismarex per la riqualificazione di una scuola

Resistenza sismica

Il cuore del sistema cappotto sismoresistente sismaRex è rappresentato dalla lastra brevettata in polistirene espanso sinterizzato con grafite, a densità differenziata, con rete tridimensionale inglobata nello spessore della stessa che, mediante opportuni fissaggi meccanici, funge da cassero termoisolante monoparete, in grado di fronteggiare le sollecitazioni proprie delle operazioni di riempimento del materiale strutturale colato nell’intercapedine.

Il sistema sismaRex permette l’innalzamento del livello di sicurezza sismica e contemporaneamente il miglioramento delle performance termiche degli edifici in muratura portante, risultando pratico, veloce, sicuro tanto da soddisfare le diverse esigenze progettuali. Nella configurazione Icf sismaRex, il sistema può essere impiegato per migliorare o adeguare sismicamente anche gli edifici esistenti.

di Sara Giusti

Sistema Tris di T2D, prestazioni isolanti top con il blocco a tre strati

L’azienda T2D ha brevettato il sistema Tris, un sandwich di laterizio e materiale isolante Neopor, che può sostituire il tradizionale cappotto, con massime prestazioni in termini di comfort, durabilità e di resistenza al fuoco. E per l’anno prossimo arriva il primo bilancio di sostenibilità.

Laterizi boom. Dopo stagioni di torpore, o peggio ancora di mercato in discesa, negli ultimi anni le vendite di materiale ricavato dalla terracotta sono decollate, con incrementi a due cifre. Ma c’è laterizio e laterizio.

Spesso il grande pubblico, qualche volta anche i rivenditori, tendono a classificare allo stesso modo tutti i materiali che, visti a qualche metro di distanza, si assomigliano. Anche se, in realtà, non sono uguali e neppure equivalenti. Insomma, niente di più errato, come dimostra il caso di quelle imprese che hanno deciso di puntare sull’innovazione del materiale edile più antico del mondo. Come T2D.

Specializzazione

Alberto-Colleoni
Alberto Colleoni, Ceo T2D

Il gruppo, nato nel 2017 dalla unione di marchi storici come Toppetti, Fornaci di Masserano e Donati Laterizi, ha stabilimenti in tre regioni (Piemonte, Toscana e Umbria) e riesce così a coprire l’intero territorio italiano. Con un obiettivo dichiarato fin dal principio: puntare su qualità e prestazioni dei prodotti piuttosto che su dimensione e capacità produttiva.

Tra l’altro, la diversa dislocazione degli stabilimenti ha favorito una naturale specializzazione delle produzioni in base alle esigenze locali. Per esempio, a Masserano, nel Biellese, la produzione è centrata sulle prestazioni termiche. A Livorno il focus è sulle soluzioni massive per i climi più caldi, mentre a Todi l’attenzione è da sempre sui prodotti antisismici.

Ne scaturiscono sistemi costruttivi come Tris, il monoblocco preassemblato ad elevatissime prestazioni termiche, la Linea Acustica, ideale come divisorio tra unità abitative distinte, o la Muratura Armata 2.0, in grado di garantire la massima sicurezza per le zone ad elevato rischio sismico.

Supporto

Il goal di T2D, però, non è produrre solo materiali, ma proporre interi sistemi costruttivi in laterizio. Come nel caso della linee T2D Specialties, accompagnate da un supporto tecnico in formato digitale, oltre che umano. Perché l’azienda mette a disposizione un team di tecnici per aiutare studi tecnici e posatori nel loro lavoro.

Ovviamente, al centro dell’azienda c’è il prodotto. «Io credo che il laterizio oggi sia davvero innovativo quando svolge il ruolo di protagonista assoluto nell’edificio e nella parete», spiega Alberto Colleoni, Ceo di T2D. «Ossia, quando rispetto agli altri materiali che compongono l’abitazione, il laterizio svolge il ruolo principale dal punto di vista strutturale, di isolamento termico, acustico e sotto l’aspetto idrometrico, cioè nella capacità di assorbire e rilasciare umidità con grandi benefici sul comfort».

Prodotto impacchettato t2d tris

Punta di diamante

L’esempio più lampante del connubio tra tradizione e innovazione è costituito dal sistema Tris. «È la nostra soluzione più innovativa. Il sistema Tris coniuga gli aspetti della prestazione con la facilità di porre in opera. È un sistema che riscuote molto successo tra gli studi tecnici e le imprese. Anche perché è sempre supportato da un’assistenza tecnica, dalla fase di progettazione fino alla chiusura del cantiere», aggiunge Colleoni.

Non è un caso che Tris sia molto gettonato da ingegneri, architetti e geometri: il sistema è brevettato e riesce a coniugare l’efficienza termica del materiale isolante allo sfasamento della parete massiva. È anche l’unico sistema costruttivo in laterizio con taglio termico continuo lungo tutta la parete.

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Fase della lavorazione del sistema tris nello stabilimento T2D di Perugia
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Fase della lavorazione del sistema tris nello stabilimento T2D di Perugia

Dettagli tecnici

Il blocco Tris è preassemblato. È composto da due elementi in laterizio, che contengono un pannello battentato interposto in Neopor, saldamente uniti da due ancoraggi meccanico chimici. Una sorta di sandwich dove il laterizio è all’esterno, con all’interno il materiale isolante. Il blocco è disponibile in un ventaglio di spessori e prestazioni, in versione tamponamento o antisismica.

Garantisce le prestazioni della tradizionale doppia parete massiva, con eccellenti performance acustiche (fino a 59 dB), resistenza al fuoco, prestazione termica (fino a U=0.140 W/m2K), sfasamento, ma anche elevate prestazioni meccaniche, di resistenza a compressione e strappo tra le due parti in laterizio (fino a 24 mila N/mq).

La tramezza esterna è efficace rispetto ai sistemi tradizionali a cappotto, perché garantisce uno schermo dalle intemperie e, inoltre, diventa una protezione dagli urti e dagli effetti del tempo. In breve, riesce a coniugare i benefici del laterizio con le proprietà termiche e acustiche dei materiali isolanti.

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La cava T2D

Prezzi speciali

Per una riuscita perfetta sono disponibili anche pezzi speciali, come angolo, mezzo blocco, sottofinestra e copricordolo, che servono a garantire continuità dell’isolamento, risolvere ogni nodo costruttivo e interrompere il ponte termico dovuto ai giunti di malta.

Lo strato di pannelli Neopor battentati consente un taglio termico continuo, che conferisce una bassissima trasmittanza e rende la parete resistente alle temperature invernali. Non solo. Gli elementi in laterizio di Tris rendono il sistema massivo.

E avere elevata massa è sinonimo di protezione dai picchi di calore estivi, grazie a un ottimo sfasamento e a un basso fattore di attenuazione. E poi c’è il comfort: la casa in laterizio è un regolatore termo-igrometrico (effetto spugna) che mette in equilibrio temperatura e umidità e raggiunge neutralità termica.

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Tris è protetto da una tramezza resistente che garantisce le prestazioni termiche e meccaniche

La posa

Un altro aspetto chiave riguarda la facilità di utilizzo del blocco. Il sistema Tris è messo in opera con malta tradizionale, senza la necessità di impiegare una manodopera specializzata. Questo semplifica e velocizza la gestione del cantiere.

Come sottolinea Colleoni, T2D unisce al prodotto un servizio gratuito di assistenza utile per la buona riuscita dell’opera, grazie a una collaborazione preliminare in fase di progettazione, tramite conteggi, verifiche, analisi prezzi, particolari costruttivi, dimensionamenti e, soprattutto, in fase operativa in cantiere al momento della posa, con la predisposizione dei pezzi speciali.

Altri particolari tecnici del sistema Tris: sono previsti due ancoraggi per ogni monoblocco preassemblato, 32 al metro quadro, a garanzia della monoliticità degli strati che lo compongono. Per il collegamento tra le due pareti non servono altri interventi da parte del posatore. Con Tris, inoltre, si può realizzare una parete pluristrato con una sola posa, minimizzando tempi, costi e margine di errore. Grazie alla battentatura dell’isolante, prevede anche semplice malta tradizionale.

Un altro aspetto è da sottolineare: rispetto ai sistemi che prevedono rivestimento a cappotto o isolante a contatto con l’esterno, Tris è protetto da una tramezza massiva resistente a garanzia di durabilità del muro, dell’isolante contenuto e, quindi, delle sue prestazioni, termiche e meccaniche. E, a differenza di sistemi a secco, non teme l’ambiente: dal caldo al freddo, dall’acqua alla grandine, dagli urti agli insetti.

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Lo stabilimento

Sostenibilità

Infine, per T2D un capitolo a parte riguarda la sostenibilità, concetto ormai fondamentale per tutta l’edilizia. L’argilla, materia prima per la produzione del laterizio ampiamente presente per natura, spiegano in azienda, viene estratta a chilometro zero.

Prodotta, realizzata e vissuta per secoli, può essere totalmente riutilizzata o restituita all’ambiente. «In T2D siamo da sempre molto attenti al tema della sostenibilità dal punto di vista ambientale. In termini di riduzione delle emissioni di Co2 nell’atmosfera abbiamo ridotto di oltre il 70% in dieci anni in valore assoluto l’emissione di anidride carbonica», sottolinea Colleoni.

«Lavoriamo sul tema della riduzione di consumo delle acque e di ripristino ambientale nelle zone di cava. Sostenibilità vuol dire anche trasparenza e per questo dal 2024 pubblicheremo il nostro primo bilancio di sostenibilità. In tema Esg andremo a mettere nero su bianco quello che abbiamo fatto e quello che intendiamo fare dal punto di vista ambientale, sociale e di governance».

di Franco Saro

Il traguardo? È l’evoluzione della vendita

L’agenzia lombarda Walter Mattei è da 50 anni specializzata in servizi di rappresentanza e vendita outsourcing destinati ai brand del settore edile e finiture interne. Offre consulenza pre e post vendita, preventivazione e supporto anche in cantiere, grazie a un team affiatato.

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Walter Mattei con la figlia Stefania

Saper vendere è un’arte e spesso è una questione di dettagli che si giocano su fattori come capacità di ascolto del cliente e del mercato, perseveranza e capacità di saper anticipare le tendenze e costruire partnership, proprio come da cinquant’anni fa l’agenzia Walter Mattei, specializzata in servizi di rappresentanza e vendita outsourcing destinati ai brand del settore edile e finiture interne.

Focalizzata sul territorio della Lombardia e sulle province limitrofe di Novara, Verbania, Piacenza e Verona, oltre che su tutto il Canton Ticino, Walter Mattei mette l’esclusiva di zona a vantaggio dei clienti, operando ogni giorno per difendere il loro business e acquisire nuove quote di mercato con una rete di collaboratori qualificati, al momento tutta al femminile. A guidare la squadra il fondatore dell’agenzia Walter Mattei e la figlia Stefania.

Siete un’agenzia di rappresentanza specializzata nel settore edile: quali aziende rappresentate attualmente?

Il Gruppo Scrigno, Fitt, Aliaxis (Redi- Isea) e in Svizzera Stabilplastic. Sono indubbiamente le aziende storiche per noi, alle quali negli anni se ne sono aggiunte altre di primaria importanza che hanno contribuito a completare la gamma.

Vogliamo abbracciare sia il settore dell’edilizia, sia quello degli showroom e degli specialisti di settore. Il mercato è cambiato: mentre in passato il cliente finale si rivolgeva principalmente all’impresa, che a sua volta si affidava al rivenditore edile, oggi il privato, appoggiandosi all’architetto e/o indirizzato dalla pubblicità, tende ad essere lui stesso in prima linea nello scegliere i prodotti per la propria casa.

Per cui stiamo assistendo a un fenomeno di evoluzione della vendita in cui gli attori rimangono tutti assolutamente sempre gli stessi e con la medesima importanza, ma è appannaggio del cliente finale scegliere da quale di questi attori acquistare.

Quali servizi offrite ai vostri clienti rivenditori?

Offriamo disponibilità h24, consulenza pre e post vendita, preventivazione e tanto altro. Non ci occupiamo direttamente della logistica, ma gestiamo quella delle aziende. Rappresentiamo marchi primari dove la qualità del prodotto è indubbia. Le aziende ci supportano, ma quello che cerco di far capire quotidianamente alla mie «ragazze» è che la differenza è data dal servizi. Il servizio sono loro, la differenza la fanno le persone.

Oltre all’assistenza, alla gestione degli ordini e consulenza, spesso li affianchiamo con un supporto alla vendita direttamente anche in cantiere. Abbiamo una squadra di sei collaboratrici commerciali interne e sette collaboratori e collaboratrici esterne, e siamo alla ricerca dell’ottava.

Dunque, da chi è formata oggi la vostra squadra?

Oltre che da me e da mio padre, lavora con noi un team fidelizzato da 30, 20, 15 anni che ci supporta e ci sopporta, e che quotidianamente aiuta le nuove risorse a crescere ed evolversi adeguandosi a quella che rimane la filosofia del nostro studio.

Come si raggiungono gli obiettivi di sell out pianificati con le aziende?

Gli obiettivi sono principalmente legati al mercato, ma anche alle scelte dei clienti.

Come già fatto presente, l’incontro tra la domanda e l’offerta è un «luogo» talmente in evoluzione e frastagliato per cui non è sempre facile raggiungere i traguardi prefissati. Per essere più competitivi e creare valore bisogna essere flessibili.

Perché l’outsourcing della forza vendita può essere più efficiente per un’azienda?

L’outsourcing della forza vendita consente alle aziende di monitorare l’andamento economico tramite una gestione diretta, quotidiana, costante sul territorio e di avere una fotografia reale, giornaliera, fedele e coerente del mercato e delle eventuali problematiche. Una mente aperta consente una visione più ampia: l’onda del mare va e viene, ma bisogna guardare il mare e mai soffermarsi solo sull’onda! Inoltre, consente ai rivenditori, magari meno specializzati, di potersi affidare a noi per conoscere i prodotti, le tendenze del mercato, delucidazioni commerciali e tecniche che, per chi si affaccia per la prima volta a una nuova realtà, non sono subito di facile intuizione e gestione. Per i rivenditori storici, con i nostri pregi e difetti, rimaniamo indiscutibilmente un punto di riferimento.

In quali zone operate?

Su tutta la Lombardia e il Canton Ticino, oltre che nelle province di Novara, Verbania, Piacenza e Verona.

Quali sono le richieste più frequenti che vi fanno i clienti?

Dipende dalla filiera. Il personale degli showroom è sicuramente più formato tecnicamente. La rivendita edile, in grande e costante evoluzione, ha bisogno comunque di essere maggiormente accompagnata in quello che è il percorso di vendita, partendo dalla formulazione del preventivo e a seguire con gli altri step.

Quindi, come si sviluppa il rapporto con i vostri clienti?

La nostra presenza è costante e continuativa e, su richiesta, tempestiva. Un servizio non indifferente a livello di costi, che però è indispensabile per creare valore e fidelizzazione. Le nostre collaboratrici sono tutte assunte e si muovono con mezzi messi a disposizione dallo studio.

A seconda degli input ricevuti dalle aziende che rappresentiamo o dalle novità di prodotto, si avviano le trattative commerciali, che si strutturano nella ricerca di nuovi clienti e nel continuo affiancamento a quelli fidelizzati che sanno di potersi fidare di noi non solo per la qualità dei prodotti che proponiamo, ma soprattutto, nonostante la caparbietà e talvolta l’insistenza, per la nostra onestà lavorativa.

Walter, per anni Lei è stato l’organizzatore del Carrel Trophy, gara di abilità alla guida di carrelli elevatori: è in previsione una nuova edizione dell’evento?

Al momento no. Era una iniziativa molto impegnativa e costosa, con un’organizzazione globale di oltre un anno. Qualora un ente fieristico si dimostrasse interessato e si facesse avanti, potrei valutare la ripresa di questo evento. Piaceva molto ai partecipanti e non solo: interfacciava aziende, rivendite e operatori sul campo che difficilmente avevano occasione di interagire tra di loro. Era un momento di grande aggregazione e di festa.

Nel 2023 l’agenzia ha compiuto 50 anni: qual è la storia dell’azienda?

Sono partito da solo nel 1973. All’inizio lo studio occupava tre persone, poi siamo cresciuti, adattandoci lentamente ai cambiamenti del mercato.

Non è stato sempre tutto semplice, né per mio padre allora, né adesso per noi nuove leve. Per affrontare la mutevolezza a 360 gradi del settore in tutti questi anni è servita una enorme capacità camaleontica di adattamento. E questo lo possiamo dire, non è da tutti.

Com’è cambiato il mercato dell’edilizia?

Nel 2008 è arrivata la recessione improvvisa e inaspettata, un po’ come la Wall Street dell’edilizia, che ha causato un crollo del mercato durato dieci anni. Tutto il mondo edile necessariamente si è dovuto adattare e ridimensionare pesantemente, fino all’arrivo, tra il 2018 e il 2019, di una inaspettata e attesa ripresa che ha riportato lavoro, fiducia, guadagni e tanto ottimismo dopo parecchi anni difficili. Un ottimismo che purtroppo l’arrivo del covid-19 ha ridimensionato drasticamente, stravolgendo nuovamente tutto.

Che cos’è cambiato durante e dopo il covid?

Durante la pandemia, pur con estrema difficoltà, siamo stati uno dei settori meno penalizzati perché abbiamo avuto la fortuna di avere restrizioni di chiusura più limitate rispetto ad altre attività commerciali. Durante questo periodo, non nego comunque la difficoltà di dover visitare la vasta zona che rappresentiamo come agenti in una situazione di lockdown totale. Parlo proprio a livello pratico di gestione lavorativa nella sua quotidianità.

Escludendo tutto ciò che di negativo ha portato il covid-19, di cui purtroppo siamo tutti più che consapevoli, e provando a cercarne l’aspetto positivo, questa paradossale condizione ha portato le persone a prestare maggior attenzione alla casa e al comfort degli ambienti domestici.

Questo ha provocato indubbiamente un boom economico post covid, ulteriormente alimentato dal superbonus 110%, che da un lato ha sostanzialmente riportato alti livelli ottimismo, entusiasmo e vendite, dall’altro ha portato a materiali introvabili, listini prezzi in continuo aggiornamento, alcune tipologie di prodotti alle stelle. Non di meno ora, con i cassetti fiscali pieni e i crediti incagliati, ci si ritrova per assurdo davanti a una nuova inflessione del mercato.

Come avete gestito l’aumento dei listini?

È stato molto impegnativo. Abbiamo battuto il territorio in lungo e in largo per tenere aggiornati i clienti, con un occhio sempre attento ai nostri competitor.

A quanto ammonta in media l’attuale flessione del mercato?

La domanda è di difficile risposta. Anche se i prezzi in parte sono calati, a mio parere il delta si aggira tra il 10% e il 30% dei volumi, a seconda dei prodotti analizzati.

Inoltre, stiamo riscontrando la concorrenza aggressiva di molte aziende straniere dell’Est, che vendono a condizioni fuori da ogni logica. Una concorrenza difficile da fronteggiare, che in questo momento fa gola ad alcuni clienti che cavalcano solo il prezzo offerto. Il mercato attualmente non è di facile lettura: l’arrivo dei concorrenti dall’estero e le guerre in atto, sono i fattori da prendere in considerazione.

Fate ricerca di prodotti nuovi, non strettamente legati al settore dell’edilizia, da proporre ai rivenditori?

Sì certo, siamo sempre alla ricerca di prodotti innovativi. L’offerta è talmente ampia da creare talvolta «specchietti per le allodole», facili da afferrare ma che minerebbero una storica credibilità commerciale.

Pur talvolta cadendo in errore, la maggior parte delle aziende vagliate e specialmente le aziende nuove che abbiamo inserito nella nostra struttura, sono state selezionate in maniera oculata per generare sinergie in grado di affiancare la nostra offerta attuale. Mi riferisco ad esempio alla FF Systems, multinazionale tedesca, che offrendo soluzioni sia al cartongessista sia all’edile puro, è un complemento perfetto al modus operandi portato avanti dallo studio fino ad oggi.

Recentemente avete rifatto il vostro sito internet: a che cosa vi siete ispirati?

Ci tengo a sottolineare che non si tratta di autocelebrazione perché, come più volte ricordato anche in questa intervista, abbiamo tutti pregi e difetti, ma abbiamo voluto mettere nero su bianco chi siamo e cosa offriamo, usando la simbologia del lupo per indicare la capacità di lavorare in gruppo.

Ma ancora di più il nostro essere combattive senza mollare mai, perché come cita una nota cantante italiana «È una regola che vale in tutto l’universo chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso». Abbiamo voluto stimolare l’interesse degli utenti a contattarci per saperne di più.

Lei rappresenta la nuova generazione alla guida dell’azienda: ha già in mente un primo traguardo da raggiungere?

Potrei rispondere in questo modo: quando qualcuno ha già fatto un ottimo lavoro prima di te, è difficile non voler emularne la figura. Inizialmente è stato così, ma le copie sono sempre delle copie, per cui alla fine non nascondo che con non poche difficoltà ho preferito essere me stessa.

Non significa migliore o peggiore, semplicemente diversa. Forse sui generis agli occhi di molti, ma leggerezza non è superficialità: è possibilità di vedere un cambiamento in arrivo e cavalcarlo con ottimismo e con un sorriso anziché ostacolarlo.

Qual è il suo sentiment per il 2024 e il 2025?

Ci sarà tanto da fare, bisognerà essere sempre più camaleontici e sapersi adattare. Avere il coraggio di cambiare. Qualcuno lo ha già detto ma rimane un evergreen: «Crederci sempre, arrendersi mai!».

di Veronica Monaco

Sicurezza antisismica: un biennio d’oro per chi sconfigge crolli e terremoti

Sotto la lente un campione di 35 aziende, per un fatturato totale di 3,35 miliardi. Risultato: la crescita 2020-2022 è stata del 70,7%, con performance migliori per le imprese collocate nella fascia dimensionale tra 10 e 100 milioni di euro.

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Variazione % del fatturato per classi dimensionali delle imprese di consolidamento strutturale anno 2022 su 2021Sicurezza, sicurezza, sicurezza. Sono le parole che costantemente dovremmo ripeterci analizzando e osservando la vetustà del nostro patrimonio immobiliare e le esigenze di tutelarlo dal punto di vista statico rispetto ai grandi rischi che, con sempre maggiore rilevanza, osserviamo frequentemente nel nostro territorio dal punto di vista tellurico.

Ma non c’è solo la sicurezza antisismica: con sempre maggiore frequenza leggiamo sui quotidiani e sui media notizie di distacchi e rotture di parti anche rilevanti di edifici residenziali e non, come cornicioni o altro, soprattutto in città e con riferimento a edifici aggrediti da decenni dagli agenti atmosferici e dallo smog.

Che il nostro patrimonio edilizio sia vetusto non è una novità e ne abbiamo parlato a lungo e con dovizia di approfondimenti su queste pagine ormai da oltre dieci anni. Tuttavia, è solo con l’introduzione dei bonus per la ristrutturazione e il superbonus antisismico che l’attenzione, non solo degli operatori ma soprattutto dei clienti finali, si è fatta finalmente strada.

In assenza da dati statistici relativi ai soli lavori per sismabonus, il totale dei lavori asseverato per il superbonus, dalla sua introduzione a oggi, indica oltre 430 mila edifici coinvolti con investimenti totali superiori a 89 miliardi, dei quali 88,2 ammessi a detrazione e 72,5 miliardi di lavori già conclusi alla data del 30 settembre 2023.

In termini di lavori il 18,2% di interventi sono localizzati in condomini, i quali tuttavia salgono al 56,7% degli investimenti totali, mentre il 30,7% è ascrivibile agli edifici unifamiliari e il restante 12,6% alle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

superbonus

La dinamica

In questo quadro complessivo di forti investimenti legati alla rigenerazione energetica e strutturale degli edifici, anche il consolidamento strutturale ha giocato un ruolo importante, come testimoniano i dati di bilancio delle principali aziende del settore.

Come Centro Studi YouTrade ne abbiamo scelte 35, in ragione delle caratteristiche produttive legati al mercato del consolidamento strutturale. E i risultati dell’analisi, che presenta anche i valori relativi al fatturato 2022, evidenziano dinamiche molto interessanti e che si prestano a vari approfondimenti.

Il primo dato che commentiamo è quello riferito al totale del giro d’affari generato da questo campione di imprese, pari a oltre 3,35 miliardi di euro, per la maggior parte realizzati da realtà di grande e grandissima dimensione.

La dinamica complessiva del fatturato nel 2022 rispetto all’anno precedente è stata di +25,1%, crescita che è avvenuta dopo +36,5% del 2021, portando complessivamente la dinamica 2020-2022 a +70,7%.

Al di là dei singoli e specifici andamenti delle singole imprese, emerge come le dinamiche migliori nel biennio le abbiano fatte registrare le imprese collocate nella fascia dimensionale tra 10 e 100 milioni di euro, con aumenti superiori al 94% (in pratica, quasi un raddoppio di fatturato), con un ottimo +35,5% delle imprese tra 10 e 30 milioni di euro nel solo 2022 sul 2021.

Ma se le big del settore mettono in evidenza dinamiche meno accentuate, va anche sottolineato che il loro +66,6% in due anni fa riferimento a un aumento in valore assoluto di quasi 1,1 miliardi di euro, con un incremento nel 2022 rispetto all’anno precedente di oltre 524 milioni di euro.

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Indicatori a confronto, Variazione % fatturato e utili in % sul fatturato, anno 2022 su 2021

Volano le big

Se dal punto di vista economico le migliori dinamiche le fanno registrare le imprese di media dimensione, da quello anche finanziario i risultati migliori li presentano proprio le big.

Nel 2022 il valore degli utili sul fatturato è stato mediamente pari al 9,8%, a livello complessivo del campione di 35 aziende analizzate, ma se si guarda alle classi dimensionali le più grandi presentano un indicatore pari al 10,4%, mentre questo valore scende al 6,8% per le imprese tra 30 e 100 milioni di euro, per salire all’8,7% di quelle tra 10 e 30 milioni e scendere a solo il 2,8% per le imprese con meno di 10 milioni di euro di fatturato.

È quasi impossibile non notare che il volume di utili netti prodotti dalle imprese della classe dimensionale oltre 100 milioni di euro sia superiore al fatturato del secondo gruppo di aziende per valore degli utili sul fatturato. È di tutta evidenza che la dimensione di impresa, che era già un fattore strategico per le dinamiche di crescita e consolidamento nel passato, in questi ultimi due anni abbia velocizzato ancora di più la sua potenza e la sua efficacia.

Chi corre di più

In questo senso vanno letti i risultati riportati nella tabella generale, dove per ciascuna azienda sono riportate le dinamiche biennali del fatturato e il valore degli utili netti relativi ai bilanci 2022, con il valore degli utili sul fatturato.

Con riferimento alla dinamica biennale, sono 11 le aziende con crescite di fatturato superiori al 100%. In pratica, aziende che hanno più che raddoppiato il fatturato. Si tratta di G & P Intech, T.C.S., Fibre Net, Biemme, Kimia, Laterlite, Roefix, Rapid Mix, Locatelli Intonaci, Miniera San Romedio e Ecosism.

Vi sono, poi, altre otto con crescite superiori al 70%, valore medio del campione: Xella Italia, Ferri, Licata, Cvr, Kerakoll, Cugini, Holcim Aggregati Calcestruzzi e Fassa.

Complessivamente queste 19 aziende hanno fatto registrare un incremento netto di fatturato in due anni di 878 milioni di euro, a fronte di un fatturato complessivo delle stesse aziende nel 2020 di 953 milioni di euro.

A livello di dinamica annuale, il 2022 ha visto incrementi molto consistenti e superiori al 50% per sette imprese: G & P Intech, T.C.S., Kimia, Locatelli Intonaci, Biemme, Fibre Net ed Ecosism.

Sono, tuttavia, complessivamente 19 le imprese con valori di crescita superiori alla media complessiva, al 25,1%, dunque con ottime performance: Xella Italia, Cvr, Rapid Mix, Roefix, Laterlite, Cugini, Ferri, Fornaci Calce Grigolin, Cer.Col, Kerakoll, Fassa e General Admixtures.

L’incremento assoluto in termini di fatturato di queste 19 aziende, rispetto al 2021, è pari 448 milioni di euro, su un fatturato complessivo relativo al 2021 di 1,4 miliardi di euro.

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Varziazione % del fatturato a confronto per classi dimensionali delle imprese di consolidamento strutturale

Effetto bonus

Questi dati sono certamente una cartina di tornasole non solo della crescita complessiva del mercato, ma anche di dinamiche proprie dei prodotti per il consolidamento strutturale (e non solo, ovviamente, data la natura poliedrica di alcuni grandi produttori del settore rispetto alla gamma di prodotti e soluzioni offerte) che certamente hanno beneficiato più di altri delle agevolazioni fiscali concesse con il superbonus 110%, e in particolare con il sismabonus. Quanto potrà crescere ancora questo mercato?

Certamente le dinamiche di riassestamento e riorganizzazione post covid del mercato, unite alle nuove esigenze che emergono non solo in campo residenziale, ma anche non residenziale, evidenziano buone prospettive per il futuro, anche nel nuovo regime dei bonus, che dal 2024 ridurrà le aliquote e, stando alle prime indiscrezioni del Governo, anche la possibilità della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Quel che è certo è che forti investimenti verranno non solo dal Pnrr, ma dalle ineluttabili esigenze di intervento strutturale sulla rete infrastrutturale nazionale, con particolare riferimento a ponti e viadotti, oggi sotto esame anche per le condizioni di precarietà che molti di essi mostrano, a causa soprattutto degli anni di vita e dell’usura dovuta agli agenti atmosferici e all’uso stesso delle infrastrutture.

Fatturato 2020-2022 e utili 2022 delle aziende operanti nel settore del consolidamento strutturale

Arriva il pnrr

I prodotti per il consolidamento strutturale sono oggi sempre più strategici in un mercato che nella nuova costruzione deve puntare sempre più sulla sicurezza antisismica e nella ristrutturazione deve metter mano a edifici che presentano gradi di vetustà e di scarsa
manutenzione certificati anche dalle statistiche nazionali inserite nei censimenti Istat delle abitazioni.

Fatturato 2020-2022 e utili 2022 per classi dimensionali delle aziende operanti nel settore del consolidamento strutturale

Tutto il patrimonio edificato ha esigenze di consolidamento strutturale, non solo il residenziale, ma anche tutte le strutture pubbliche esistenti, dalle scuole agli ospedali.

Non ultimo, come già ricordato, le infrastrutture, in particolare quelle viarie stradali, con ponti e viadotti in primo piano. Il Pnrr è una occasione importante per intervenire su questi manufatti e sul loro recupero con prodotti e soluzioni adatte.

Non dimentichiamo però che tutto il futuro della nostra edilizia si giocherà sempre più sulla garanzia di condizioni di sicurezza che permettano di garantire non solo che non crollino gli edifici, ma anche che non crollino pezzi di edifici, come purtroppo capita di leggere sempre più spesso nelle cronache nazionali.

Si tratta di una missione che da un lato vede tutti impegnati nel migliorare ciò che abbiamo edificato, con particolare attenzione alle soluzioni in grado di garantire efficienza nel processo ed efficacia dei risultati. I dati di mercato dicono che il consolidamento strutturale sta progredendo nella penetrazione del mercato. Un buon segno, non solo per i bilanci delle imprese, ma per il sistema-Paese nel suo complesso.

a cura del centro studi Youtrade

Decorativi Eleni Decor, non solo in facciata

Eleni-Decor
I prodotti architettonici decorativi Eleni Decor hanno un'anima in polistirolo espanso (esp) e sono adatti a qualsiasi tipo di struttura

Prodotti architettonici decorativi Eleni Decor per cornici, cornicioni, marcapiani, frontoni, mensole, bugne, profili per finestre, rosoni e griglie di ventilazione, tutti rigorosamente decorati seguendo una logica produttiva e artistica proiettata nel futuro, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle buone prassi di costruzione.

Questa l’anima di Eleni Decor, prodotti architettonici decorativi progettati e realizzati da Eleni, azienda di Villafranca Padovana (Padova) in grado di realizzare applicazione di profili con anima in polistirolo espanso (Eps) per qualsiasi tipo di struttura o ambiente esterno.Eleni-decor

Eleni Decor ha un’anima di polistirolo

L’attenzione di Eleni si spinge soprattutto verso opere di risanamento e messa a norma in termini di isolamento termico su vecchi edifici.

Infatti, il materiale in polistirolo, che garantisce un isolamento termico totale, viene tagliato e sagomato a seconda del design scelto, per poi essere trattato con un rivestimento a base di resina per l’applicazione in esterni.

L’azienda punta a riscoprire, reinterpretare e applicare in chiave moderna il linguaggio dell’architettura classica, nella consapevolezza che anche le case del futuro possano esprimere un mix di armonia, senso estetico e ottimizzazione economica a livello di rapporto qualità-prezzo.

Eleni-Decor
I prodotti architettonici decorativi Eleni Decor hanno un’anima in polistirolo espanso (esp) e sono adatti a qualsiasi tipo di struttura

Fissaggio per cappotto

Le decorazioni architettoniche per facciate Eleni Decor sono eseguite su misura e su  disegno del progettista. Oltre alle decorazioni su misura, Eleni, con la sua linea Eleni Fix completa l’offerta con tutta una serie di innovativi sistemi di fissaggio per cappotto termico per carichi leggeri, medi e pesanti in grado di dare una soluzione semplice ed efficace al problema dei ponti termici tra interno ed esterno.

L’obiettivo di Eleni è dunque quello di offrire all’industria delle costruzioni la possibilità di una scelta funzionale, economica e moderna attraverso un prodotto di ultima generazione, frutto di investimenti in knowhow tecnologico ed esperienze applicative d’avanguardia. Il tutto fondendo piacere estetico, professionalità e praticità.

di Sara Giusti

Green Lodge, come è verde la palafitta tutta in legno

Hotellerie

A Montegrotto Terme (Padova) lo Studio Apostoli ha progettato i Preistoriche Green Lodge: otto suite sostenute da 160 micropali dotate di un sistema di riscaldamento alimentato con acqua termale, con zero emissioni di Co2.

A Montegrotto Terme (Padova), all’interno del complesso Terme Preistoriche Resort & Spa, lo Studio Apostoli di San Giovanni Lupatoto (Verona) firma i Preistoriche Green Lodge, otto suite che declinano il concetto di accoglienza secondo una logica green e a zero emissioni, rispettosa del territorio e delle sue preesistenze.

I nuovi Green Lodge contano sette suite, inserite in quattro volumi a palafitta in legno sostenuti da 160 micropali, che si raccordano tra loro grazie a un sistema sollevato di rampe, passerelle e terrazze accessibili, e una villa storica recuperata.

Prima di procedere con tutte le eventuali ipotesi progettuali, l’architetto Alberto Apostoli ha richiesto una mappatura precisa degli alberi secolari preesistenti negli spazi esterni per capire dove posizionare i lodge e rispettare le piante e le loro radici.

«I lodge sono plasmati sulla morfologia del terreno e sono scavati dai tronchi, visibili al loro interno grazie a sistemi a vetrata», spiega Apostoli, già intervenuto in Terme Preistoriche qualche anno fa per realizzare la Spa Nerò, un centro benessere sensoriale e innovativo.

All’interno della struttura sono inoltre presenti dei patii dove gli alberi possono continuare a crescere in tutta la loro bellezza.

Hotellerie
Una delle otto suite sostenute con 160 micropali co riscaldamento ad acqua termale con attenzione agli alberi

Green Lodge con listelli in larice

Oltre alla loro particolare collocazione e al dialogo con la natura circostante, i lodge sono avvolti da un rivestimento in listelli di larice, realizzati mediante un sistema costruttivo in legno e materiali ecocompatibili e dotati di un sistema di riscaldamento alimentato direttamente con acqua termale e a zero emissioni di Co².

All’interno delle suite, ognuna in una nuance diversa, secondo una palette studiata per donare agli ospiti un’esperienza di soggiorno in pieno relax, sono presenti ampie vetrate e terrazze per godere del parco.

«Lo slogan di questa destinazione è make room for nature e diventa un vero e proprio abbraccio alla vegetazione, per dare vita a un’oasi di pace, un inno alla nostra terra, ai suoi ritmi, colori, suoni», commenta l’architetto.

Hotellerie

Ambienti fluidi

All’interno delle suite, l’area living, notte e di servizio definiscono ambienti fluidi e rilassanti. All’illuminazione naturale durante le ore diurne se ne aggiunge una morbida e calda per i momenti serali e notturni, con scenari programmati anche negli spazi outdoor a disposizione di ciascun lodge.

La loro dimensione varia da 35 a 80 metri quadrati, su singolo o doppio livello, con pavimentazioni in parquet di tipo industriale da tasselli di scarto. Gli arredi sono in legno.

Imbottiti e tendaggi sono realizzati con filati ecosostenibili, le carte da parati offrono scenografie botaniche e sono realizzate su rivestimenti ecologici, in tessuto-non-tessuto, composto da cellulosa proveniente da coltivazioni Fsc (certificazione internazionale, indipendente e di parte terza, specifica per il settore forestale e i prodotti legnosi).

«Abbiamo riservato un’attenzione minuziosa alla scelta dei materiali o finiture, perché i Green Lodge fossero coerenti in ogni dettaglio», spiega l’architetto.

«Il complesso diventa Net Zero, ma non solo: due delle casette sono prive di barriere architettoniche, completamente accessibili, studiate per garantire la massima semplicità di fruizione da parte di qualsiasi tipologia di utente» riporta sempre l’architetto Apostoli.

Ne è un esempio Green Lodge Ceva, che esalta il motivo benessere con dotazioni private come sauna e doccia emozionale, e Green Villa Bertha, la più ampia delle suite, accessoriata anche con bagno turco e jacuzzi riscaldata sul terrazzo.

Progettazione e divulgazione

Studio Apostoli, con sede a San Giovanni Lupatoto (Verona), è un atelier di architettura, interior design, consulenza e design di prodotto impegnato nella declinazione del concetto di wellness in tutte le opere progettate: hotel, resort, spa, medical spa, centri benessere e fitness.

In oltre 25 anni di attività, ha firmato progetti in quasi tutti i continenti, ottenendo
oltre 60 premi internazionali e centinaia di pubblicazioni.

Nella progettazione di spa, in particolare, è riconosciuto a livello internazionale, contribuendo non solo attraverso opere iconiche ma anche con l’ideazione di prodotti innovativi, ricerca, divulgazione e attività formative.

Alla progettazione, lo studio affianca servizi di consulenza strategica rivolti ai propri clienti in termini di gestione imprenditoriale, posizionamento e comunicazione.

di Veronica Monaco