Crm System – Mapenet Emr è caratterizzato da grande leggerezza, maneggiabilità e facilità di applicazione e assicura un’ottima resistenza a trazione, elevata duttilità e un’eccellente resistenza alle aggressioni chimiche e agli agenti atmosferici. È una soluzione completa e a ridotto impatto ambientale che sfrutta i sistemi compositi Crm (Composite reinforced mortars) per garantire elevate prestazioni a edifici in muratura o calcestruzzo oggetto di interventi di consolidamento o rinforzo strutturale: è Crm System, Mapenet Emr di Mapei: un’evoluzione, rispetto al tradizionale sistema di rinforzo con intonaco armato, che comprende le reti preformate Mapenet Emr, con maglie di dimensioni variabili (33/66/99),connettori di varia lunghezza e angolari preformati e le malte inorganiche Mapewall Intonaca&Rinforza e Mape-Antique Nhl Eco Strutturale, applicabili in spessori di 3-4 centimetri e in grado di coprire anche murature molto irregolari.
Crm System Mapenet Emr, applicazione
Incremento della capacità
Oltre a garantire alle strutture elevata stabilità dimensionale, un incremento della capacità portante e una ripartizione più uniforme delle sollecitazioni, a distinguere Crm System – Mapenet Emr da ogni altra soluzione disponibile sul mercato è il ridotto impatto ambientale di tutti i suoi componenti.
Le loro emissioni di CO2 sono infatti misurate lungo tutto il ciclo di vita per l’anno 2024 con la metodologia Lca (Life Cycle Assessment), verificate e certificate tramite Epd (Environmental Product Declaration) e compensate con l’acquisto di crediti di carbonio certificati per supportare progetti di protezione delle foreste. Una soluzione a ridotto impatto ambientale e altamente durevole come confermato da test in ambienti aggressivi per oltre 3 mila ore. Un’ulteriore prova dell’impegno costante per l’ambiente, il pianeta, le persone e la biodiversità. Un traguardo raggiunto grazie al lavoro di Ricerca & Sviluppo dei Laboratori Mapei e alla passione dell’azienda per l’innovazione.
Roadshow e visita all'impianto Heidelberg Materials di Isola delle Femmine
Nuova tappa del roadshow di Heidelberg Meterials con i distributori di materiali per edilizia. L’appuntamento con i rivenditori si è svolto in Sicilia, presso l’impianto di Isola delle Femmine (Palermo). La sostenibilità e gli investimenti per una produzione green sono stati i punti caldi del confronto.
Roadshow e visita all’impianto Heidelberg Materials di Isola delle Femmine
Obiettivo
L’obiettivo di Heidelberg Materials è arrivare al 2030 con la metà delle emissioni di anidride carbonica, realizzare cementi e calcestruzzi con materiali riciclati e materie prime seconde, senza abbassare l’asticella sulla qualità. Alla tavola rotonda, organizzata in collaborazione con Virginia Gambino Editore, hanno preso parte alcuni manager di Heidelberg Materials: l’ing. Giovanni La Maestra per la parte tecnica con Francesca Proietti, Giovanni Uva, Ottavio Munafò, David Lo Buglio e Luigi Esposito per la parte commerciale.
Dall’altra parte del tavolo, una rappresentanza dei rivenditori siciliani: Massimo Correra, titolare di Correra (Palermo), Giovanni Cuscunà, di BigMat Cubex, di Mascalucia (Catania), Giovanni Denaro, titolare di BigMat Fratelli Denaro (Messina), Salvatore Galfano, titolare di BigMat MediEdil, di Marsala (Trapani), Antonio Gariffo, di Silaflex, di Carini (Palermo) e Antonio Ballarò, titolare di TecnoEdilizia (Palermo). Il focus economico e congiunturale della zona è stato sviluppato da Federico Della Puppa, responsabile del Centro Studi di YouTrade.
Ottavio Munafò
La cementeria di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo produce materiale sostenibile al 60% e oggi è un punto di riferimento per tutta la Regione.
La cementeria di Isola delle Femmine
Ottavio Munafò, venditore area orientale Heidelberg Materials per le province di Messina, Catania e Siracusa, nel corso del roadshow ha descritto le caratteristiche dello stabilimento di Isola delle Femmine.
L’intervento di Luigi Esposito
«È noto l’impegno di Heidelberg Materials nella sostenibilità, impegni oggetto di onerosi investimenti, ma necessari: non si tratta solo di uno slogan. E’ uno dei player mondiali del settore e la società è sul mercato da 150 anni, con 3 mila siti produttivi, in 50 Paesi, con 51 mila dipendenti. Gli impegni per il 2030 sono ambiziosi: ridurre le emissioni di Co2 sulla produzione del cemento del 50%, implementando il fatturato del 50% in più, con prodotti a bassa emissione. Questo vale sia per il cemento sia per il calcestruzzo. Oggi l’impianto di Isola delle Femmine produce circa il 60% di cementi sostenibili, il 37% del prodotto in sacco distribuito sui nostri depositi con materiale 32.5 e 42.5 ha emissioni altamente ridotte, sia per quanto riguarda il clinker sia per il pozzolanico. Puntiamo, però, all’eccellenza: a Brevik, in Norvegia, sorgerà un impianto per la cattura e il sequestro di anidride carbonica, che viene stoccata nel Mare del Nord e poi riutilizzata e che ci permetterà di ottenere prodotti a bilancio di emissioni zero»
Francesca Grigolin, Renato Grigolin e Benedetta Masi
La famiglia Grigolin entra nel pacchetto azionario e le due aziende si preparano ad un futuro di crescita e di sviluppo.
La storica azienda Colorificio Sammarinese Spa, che proprio quest’anno celebra il suo 80esimo compleanno dalla fondazione, riconosciuta per i prodotti vernicianti per i manufatti industriali e stradali e per le finiture dell’edilizia, e il Gruppo Grigolin, qualificata azienda nel settore dell’edilizia, dei calcestruzzi e degli asfalti, hanno firmato un accordo che punta a rafforzare la presenza delle due imprese nei reciproci mercati.
L’Intesa
L’intesa prevede l’ingresso della famiglia Grigolin al 45% nella compagine sociale mentre il 52% delle azioni resta nelle mani della famiglia Masi-Mularoni che mantiene la maggioranza e la famiglia Ugolini conferma il proprio legame con l’azienda con un 3%.
L’Assemblea del Colorificio, riunitasi nella giornata di ieri mercoledì 31 luglio 2024, ha confermato Benedetta Masi alla guida dell’azienda con il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato, ha nominato Francesca Grigolin Vice Presidente e Remo Raimondi membro del Consiglio di Amministrazione.
Il forte e costante impegno nella ricerca e nell’innovazione, il perseguimento di un elevato livello di qualità, la forte attenzione all’ambiente e alle comunità, il coraggio di investire per crescere sono i valori comuni sui quali si è basato l’accordo.
Il piano industriale
Nei prossimi mesi verrà congiuntamente predisposto un piano industriale e di sviluppo quadriennale per conseguire i vantaggi competitivi nei mercati domestici ed esteri e mettere in atto tutte le sinergie utili a portare valore a Colorificio Sammarinese, sia nel settore delle vernici per l’industria sia delle pitture per l’edilizia. Sono questi i business che Colorificio Sammarinese vuole ulteriormente sviluppare, insieme ai prodotti dedicati al motorsport.
L’ingresso della famiglia Grigolin nell’azienda storica sammarinese rappresenta certamente una manifestazione di fiducia non solo in Colorificio Sammarinese e nel suo management, che negli ultimi anni, anche grazie agli investimenti realizzati, ha attuato una efficace riorganizzazione aziendale e opera per una sempre maggiore qualificazione produttiva, ma anche verso l’intera Repubblica di San Marino che si sta aprendo a nuovi investitori e al mercato unico europeo, attraverso l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea ormai concluso.
In Italia il 40% dell’acqua immessa nella rete, cioè 3,4 miliardi di metri cubi, è dispersa ogni anno, con il risultato di siccità sempre più drammatiche. Allo stesso tempo, aumenta l’incidenza di catastrofi legate al ciclo delle piogge. Nel 2023, per esempio, ci sono stati 378 eventi meteorologici estremi, con un incremento del 22% rispetto al 2022, e un numero di vittime molto elevato: 31. Alluvioni, frane e grandinate, innescate dalle temperature eccezionali, hanno reso l’Italia un Paese sempre più a rischio.
Per questo occorre investire sulle tecniche di gestione della risorsa idrica: è questo il focus di uno approfondimento speciale dedicato al drenaggio che è allegato al nuovo numero di YouTrade.
Lo Speciale Drenaggio presenta una doppia lettura: ampi articoli, con analisi, grafici e tabelle entrano nel dettaglio di quella che è la situazione italiana, con le sue debolezze, ma anche con qualche punto di forza. Leggi, norme e disposizioni europee sono riportate a testimonianza che il quadro normativo per intervenire c’è. Accanto alla fotografia del sistema idrogeologico, inoltre, lo Speciale Drenaggio pubblica anche le migliori soluzioni per affrontare questa emergenza, che a ogni primavera e autunno diventa puntualmente di drammatica attualità. Sistemi per il drenaggio, per la canalizzazione o per una ottimale gestione delle acque sono presentati assieme alle loro più efficaci collocazioni, che si tratti di un bacino di raccolta che evita esondazioni, oppure del riciclo all’interno di un sistema condominiale. Lo Speciale Drenaggio, insomma, è un’occasione di lettura, ma anche di utile strumento da consultare per chi opera all’interno della filiera dell’edilizia e delle costruzioni, non lasciatevelo scappare.
Rebranding per Eternedile: come anticipato sul numero di giugno di YouTrade, a partire da agosto, l’azienda cambia denominazione e diventa Eternoo. La nuova ragione sociale rappresenta un passo significativo nel percorso evolutivo dell’azienda che guarda al futuro con una visione improntata all’innovazione digitale e dei processi, restando fedele ai valori che la contraddistinguono da oltre 70 anni.
Da sinistra, Federico, Caterina e Franco Nessi, alla guida di Eternedile
«Decidere di cambiare nome a un’azienda con 75 anni di storia non è stata una decisione semplice, ma abbiamo trovato il coraggio nel momento in cui il brand ha preso forma ed è stato evidente che l’evoluzione della nostra realtà dovesse trovare rappresentazione anche in una nuova immagine. Eternoo racchiude un insieme di valori condivisi con tutti i nostri stakeholder, che siano clienti, collaboratori o fornitori. Crediamo fortemente nell’onestà, nello spirito di squadra e nella passione: questi pilastri ci guidano ogni giorno in un processo di miglioramento continuo per rendere più semplice il lavoro dei nostri clienti, che ogni giorno affrontano sfide sempre più complesse. Vogliamo fare di Eternoo un luogo dove i nostri collaboratori possano sentirsi orgogliosi e trasmettere questo senso di appartenenza ai giovani che entreranno a fare parte della nostra realtà», commenta Federico Nessi, amministratore delegato di Eternoo.
A livello giuridico, il cambiamento riguarda esclusivamente la ragione sociale: tutti gli altri aspetti legali e contrattuali rimarranno invariati. I contratti in essere e le relazioni commerciali continueranno a essere gestiti come di consueto, senza alcuna interruzione o modifica. Per quanto concerne l’operatività, il dominio delle mail diventerà @eternoo.it ed il nuovo indirizzo pec già attivo è eternoospa@pec.eternoo.it. Tutte le mail e le pec inviate agli indirizzi Eternedile verranno automaticamente inoltrate sui nuovi.
Virgola No-Drop Touch rappresenta un’ulteriore evoluzione della cappa interno pensile Virgola, da sempre uno dei modelli Falmec più apprezzati sia dal mercato italiano sia a livello internazionale.
Controllo Touch
La cappa è stata migliorata integrando un controllo touch direttamente nella veletta apribile consentendo, così, l’accesso alle varie funzioni senza aprire l’anta del pensile.
La cappa è dotata di 4 velocità di aspirazione (3 + Boost) e dell’illuminazione Led dinamica e dimmerabile, per una luce modulabile sia nella tonalità sia nell’intensità.
Inoltre, può contare su un potente motore da 800 m3/h e – nella sua versione filtrante – sugli speciali filtri rigenerabili, di lunga durata Carbon.Zeo, che grazie alla loro composizione e struttura, migliorano la performance di filtrazione, consentendo una manutenzione davvero semplice. La profondità della veletta è stata inoltre maggiorata, per consentire un’ottimale protezione dell’anta e la cattura dei fumi anche in corrispondenza di mobili con basi più profonde, in linea con le attuali tendenze.
Cattura tutti i vapori
Virgola No-Drop Touch, così come gli altri modelli dotati della tecnologia No-Drop, è dotata di una batteria di filtri in tecnopolimero a lame incrociate, studiate per catturare i vapori, che scivolano lungo un canale inclinato, per poi essere raccolti in seguito in un collettore svuotabile ed estraibile.
Quest’ultimo può essere pulito facilmente utilizzando un panno morbido, mentre i filtri sono sganciabili per effettuare il lavaggio anche in lavastoviglie.
Questa tecnologia risolve definitivamente il fenomeno del gocciolamento di liquidi di condensa durante la cottura, intensificato con l’utilizzo di piani a induzione. Dispongono della stessa tecnologia – molto apprezzata anche nei mercati stranieri –- i modelli Gruppo Incasso e Plane con il suo moderno design “T-shape”.
Per soddisfare le diverse esigenze di stile e dimensione, Virgola No-Drop Touch può essere richiesta nelle versioni acciaio inox finitura scotch brite o verniciato nero, e nelle misure 60, 75, 90 e 120 cm.
Gruppi e consorzi: un pilastro della distribuzione per l’edilizia in Italia. Ma anche una realtà in movimento, con processi di aggregazione e di evoluzione tecnologica, oltre che di gestione. Una esaustiva fotografia del panorama di questa ampia fetta del sistema rivendite è al centro del nuovo numero di YouTrade.
La rivista leader nella distribuzione di materiali per edilizia realizzata da Virginia Gambino Editore propone un grande dossier con schede, interviste e analisi sul mondo di gruppi e consorzi. Un’occasione unica per comprendere che cosa fanno e che cosa progettano le aziende coinvolte nelle costellazioni distributive sempre più importanti per l’edilizia.
Il nuovo numero di YouTrade luglio e agosto è particolarmente corposo, ma è una lettura, anche piacevole, che può accompagnare chi si prepara a qualche giorno di riposo. Per esempio, il periodico pubblica una interessante inchiesta sull’emergenza abitativa. Non si costruisce abbastanza? Quali sono i progetti e le tecniche per arrivare a un affordable housing, cioè edifici residenziali a prezzo accessibile, ma allo stesso tempo di qualità? Rispondono, in una serie di interviste, operatori di imprese di costruzione e progettazione.
Ancora: un tema di attualità pervasivo è quello dell’intelligenza artificiale che, forse sorprendentemente, negli Usa inizia a essere utilizzata nel mondo dell’edilizia. Un articolo spiega in che modo.
Questo numero del magazine conta più di 300 pagine e contiene tanti articoli interessanti. Ma non si può tralasciare una citazione allo speciale dedicato ai laterizi, un settore che sta vivendo un periodo di riscossa dopo qualche anno di stop, anche grazie alle nuove soluzioni individuate dai produttori per rivitalizzare un materiale così tradizionale.
Infine, il nuovo numero di YouTrade si presenta in versione doppia: assieme alla rivista propone un supplemento dedicato al drenaggio, un settore che (anche grazie al cambiamento climatico) è diventato sempre più centrale per il territorio, oltre che per il business.
Dossier: Gruppi e Consorzi sotto la lente Inchiesta: il mercato chiede più Social Housing Tecnologia: Intelligenza Artificiale in rivendita Speciale: laterizi prestazionali Speciale: trend favorevole per le porte Supplemento: speciale drenaggio
Geoplast: design e prestazioni con Acquabox Emergenza territorio: strategie per gestire l’acqua Il mercato: pioggia di utili per le imprese Europa: i programmi per l’idrogeologico
Qualche tappo di champagne ha solcato l’aria a fine luglio, quando Istat e Eurostat hanno pubblicato i dati relativi allo stato di salute dell’economia italiana ed europea. In effetti, una crescita del Pil dello 0,7% sull’intero 2024 è meglio rispetto a molte previsioni pessimistiche di inizio anno. Ma se il governo (come tutti i governi) è ottimista per obbligo istituzionale, non bisogna nascondere che il bicchiere mezzo pieno è allo stesso tempo mezzo vuoto.
Lavori in cantiere
La buona notizia è che nel secondo trimestre dell’anno l’attività economica ha rallentato, ma senza fermarsi. Anche se non bisogna nascondere che l’Italia cresce molto meno della Spagna e comunque meno della Francia. Ma, con una certa soddisfazione, c’è chi a Roma ha sottolineato come la Germania sia messa peggio, con un misero +0,2% rispetto al primo trimestre. Eppure, la notizia dovrebbe preoccupare: la Germania è il primo partner italiano per le esportazioni, che lo scorso anno hanno raggiunto i 77,5 miliardi. Dunque, se i tedeschi spendono e producono meno, riducono anche gli acquisti e per l’Italia sono guai. Lo sottolinea Confindustria: il Centro studi dell’associazione delle imprese ha lanciato un allarme per il netto calo del fatturato: -1,6% a giugno, in base al Real Time Turnover Index. Diminuzione che segue quella di maggio anche se, considerando i primi sei mesi, la dinamica nel complesso è positiva. Il Centro Studi di Confindustria sottolinea anche che la flessione di giugno è diffusa in tutte le aree, ma più contenuta nel Nordest e al Sud.
A questi dati si devono aggiungere due considerazioni. La prima è che lo 0,7% è stato ottenuto anche grazie alla spesa pubblica, cioè ai cascami del superbonus, che ha fatto sentire ancora il suo effetto nei primi mesi dell’anno, visto che ha attivato nuovi lavori per oltre 20 miliardi di euro. Grazie all’edilizia, insomma, il governo potrebbe alla fine centrare a fine anno l’obiettivo della crescita dell’1%, anche se allo stesso tempo ha provveduto a smontare il meccanismo degli incentivi fiscali. La seconda considerazione, meno esaltante, riguarda l’ossatura dell’economia italiana, che è e resta manifatturiera. Ma proprio le imprese produttrici scontano oggi un forte gap nel costo dell’energia. È un problema che riguarda da vicino anche la filiera dell’edilizia: chimica, materiali edili, ceramica, lavorazioni dei metalli, packaging, cemento, laterizi sono tutte attività energivore. Queste imprese non solo hanno a che fare con l’inevitabile rallentamento dell’edilizia dovuto allo stop dei bonus, ma devono anche fare i conti con un costo dell’elettricità che a giugno era del 42% più alto rispetto alla Germania, del 174% maggiore che in Francia e dell’84% più che in Spagna. Secondo un’analisi, le circa mille fonderie che forniscono metalli industriali, rispetto a un anno fa hanno perso un decimo del fatturato. In compenso, il Pil è spinto dal turismo e dai servizi. Ma i turisti, come insegna la storia, vanno e vengono secondo mode, disponibilità e congiunture, senza contare le tensioni internazionali. Insomma, le buona notizie squillate sui giornali non devono far dimenticare le zone d’ombra dell’economia: l’ottimismo cieco può essere più pericoloso dell’endemico pessimismo.
Non ci sono solo i produttori di isolanti a registrare un rallentamento del business provocato dallo stop al superbonus. Anche la domanda di ponteggi fa i conti con l’addio all’incentivo.
Secondo i dati di Unicmi, il settore aveva un valore stimato di 200 milioni in termini di produzione nel 2019, cifra arrivata a triplicare oltre quota 600 milioni nel 2022.
Il settore vive un pesante downgrade: se non è l’inferno, è almeno un amaro purgatorio. I produttori lamentano una precipitosa discesa degli ordini di circa un terzo rispetto agli anni passati. Il noleggio di ponteggi soffre meno rispetto alla domanda di acquisto, ma la previsione riduce le aspettative per l’anno in corso al livello del 2019, prima del boom dettato dal superbonus.
Non è crisi, ma un pesante stop sì. Per venditori e noleggiatori di ponteggi la speranza sono adesso le opere legate al Pnrr, ma solo in parte, perché i lavori (quelli che non sono stati cancellati dalla revisione del governo) non prevedono molte opere di riqualificazione, anche se abbondano quelli legati alle infrastrutture.
Certo, all’orizzonte c’è la direttiva europea Case green, che potrebbe ridare impulso ai lavori sulle facciate legate alla coibentazione degli edifici.
Il nuovo Parlamento europeo e la rinnovata Commissione Ue possono però ripudiare quanto già deciso, semplicemente spostando in avanti i termini entro cui rendere meno energivori gli edifici in classe G.
In aggiunta, c’è un altro problema che interessa la categoria: l’evoluzione degli aspetti normativi che, secondo gli operatori, lasciano le aziende nell’incertezza.
Il problema è la gestione delle autorizzazioni ministeriali per i ponteggi, che è gestita dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Il dicastero è da anni condizionato da carenze organizzative e da una confusione tecnico normativa.
Ci vuole una nuova edizione della norma tecnica, ma i tempi si allungano e la revisione del testo non arriva.
Secondo Unicmi, è necessaria una modifica del decreto in vigore per introdurre un sistema di enti terzi accreditati che possano rendere i percorsi delle imprese più certi e rapidi. Ed è anche da migliorare il numero di laboratori di prova, oggi inadeguato.
Un nuovo e importante passo in avanti lungo la strada tracciata dai binari della sostenibilità e del risparmio energetico per RDZ, colonna portante in Italia nei sistemi radianti di riscaldamento e raffrescamento, in continuità con il solco tracciato da importanti scelte normative, politiche ed economiche promosse dall’Unione Europea per la lotta al cambiamento climatico.
In un momento storico in cui il riscaldamento globale si configura come una realtà di fatto, il comfort estivo all’interno delle abitazioni diventa sempre più un elemento imprescindibile.
RDZ, da anni, propone l’utilizzo degli impianti di raffrescamento radiante per i noti vantaggi in termini di comfort, silenziosità, salubrità degli spazi e risparmio energetico.
La novità di RDZ
Proprio in questo contesto si inserisce una delle ultime novità di RDZ: l’abbinamento di un collaudato deumidificatore a parete, il modello RNW, conosciuto per le sue eccellenti prestazioni, con un nuovo gas ecologico che ha un impatto ambientale nullo.
L’R290 è un refrigerante naturale negli ultimi tempi al centro dell’interesse dei player del settore, anche in risposta alle nuove sfide imposte dall’accelerato phase-down degli HFC e sulle sostanze dannose per l’ozono (ODS). Il gas R290 ha un GWP (Global Warming Potential) pari a 0, confermandosi come reale scelta ecologica.
I deumidificatori della serie RNW sono unità per la deumidificazione estiva pensati per l’abbinamento con gli impianti radianti di raffrescamento a pavimento o a soffitto, progettati per offrire un funzionamento corretto e ottimale dell’intero impianto. Previsti per l’installazione verticale a parete o canalizzabile orizzontale a controsoffitto, sono specifici per il settore residenziale e disponibili in diverse taglie per soddisfare le necessità di ambienti di molteplici dimensioni.
RNW 200P
RNW 200 P è un’unità di deumidificazione per installazione a parete, a incasso o da esterno in base agli accessori, composta da circuito frigo, ventilatore centrifugo e batterie di pre e post trattamento da alimentare con acqua refrigerata.
Caratterizzato da una portata d’aria pari a 200 m³/h e una portata acqua a 15 °C di 240 l/h, ha una capacità di deumidificazione di 24 l/g (26 °C UR 65%). Gemellare in termini di dimensioni, prestazioni e accessori è RNW 200 PI, l’unità di deumidificazione a parete con una integrazione estiva pari a 860 W.
L’impiego del nuovo gas R290 in sostituzione del R134a, per questi due modelli della gamma RDZ, rappresenta un ulteriore passo avanti nel combinare efficienza energetica e sostenibilità ambientale, fornendo soluzioni avanzate che rispondono alle sfide climatiche attuali e future.
Con l’introduzione di questa innovazione, RDZ continua a porsi all’avanguardia nel settore, offrendo prodotti che non solo migliorano il comfort abitativo ma contribuiscono anche a un futuro più sostenibile.
LG Electronics (LG) annuncia l’arrivo sul mercato italiano dei nuovi modelli di LG ArtCool Gallery, il climatizzatore con design personalizzabile che combina perfettamente stile e prestazioni.
Disponibile su LG Online Shop e presso l’ampia rete di installatori e distributori partner di LG, il nuovo climatizzatore LG debutta in Italia dopo la sua presentazione in anteprima in occasione di Mostra Convegno Expocomfort (Mce) di marzo 2024.
Concept personalizzato
Il nuovo LG ArtCool Gallery rinnova il concept di personalizzazione su cui si basava anche il suo predecessore: come il modello precedente, può essere utilizzato come elemento di arredo grazie al pannello frontale in cui è possibile inserire la propria immagine o fotografia preferita; quest’anno LG ha portato ancora oltre questo concetto, introducendo anche un modello dotato di schermo Lcd da 27 pollici.
Schermo Full Hd
Il luminoso schermo Full HD, racchiuso da una cornice semplice e raffinata, trasforma il climatizzatore in una vera e propria opera d’arte.
Grazie all’integrazione con l’app LG ThinQ, l’utente può personalizzare il contenuto visualizzato sullo schermo, scegliendo da una galleria di 55 immagini, sfondi e opere d’arte rinomate, oppure può selezionare fino a 20 foto sul proprio smartphone per vederle comparire sullo schermo Lcd. Quando non utilizzato per la riproduzione di foto o video, il display offre una comoda dashboard con informazioni utili come il meteo, l’orario e la gestione delle impostazioni del dispositivo come la modalità operativa, la temperatura e livello di umidità in ambiente e il monitoraggio dei consumi energetici.
Inoltre la funzione Screen Mirroring permette di condividere lo schermo dello smartphone sul display del condizionatore per vedere i propri contenuti preferiti. Il climatizzatore integra inoltre due altoparlanti da 5W che, attraverso l’app LG ThinQ, possono riprodurre i propri brani preferiti trasformando il mood di ogni stanza della casa con un semplice tap.
Prestazioni eccellenti
Oltre a integrarsi perfettamente con l’arredo di tutta la casa, LG Articolo Gallery offre le prestazioni eccellenti che hanno rese celebre LG nel campo della climatizzazione. Il nuovo climatizzatore è infatti dotato dell’avanzato compressore DUAL Inverter, garantito 10 anni, che garantisce silenziosità ed efficienza energetica, tanto che può ridurre il consumo di energia rispetto ai condizionatori residenziali convenzionali.
La sua forma quadrata permette a LG ArtCool Gallery di distribuire il flusso d’aria in 3 direzioni – ai lati e nella parte inferiore – per offrire una brezza uniforme e rinfrescante in ogni angolo della stanza; i deflettori nascosti sui lati evitano inoltre sgradevoli getti d’aria indiretti.
Auto Clean+
La funzione Auto Clean+ asciuga automaticamente l’umidità all’interno del condizionatore, dopo il suo funzionamento, per verificare che sia sempre pulito mentre la funzione Freeze Cleaning permette di ridurre i contaminanti ripetendo il processo di congelamento, scongelamento e asciugatura dello scambiatore di calore all’interno dell’elettrodomestico per rimuovere batteri, polvere e detriti che possono causare odori sgradevoli.
«LG ARTCOOL Gallery è una vera novità nel mondo della climatizzazione grazie alla sua capacità di coniugare innovazione e stile: da un lato integra le nostre tecnologie più evolute per il comfort climatico; dall’altro trasforma gli ambienti in spazi accoglienti e personalizzabili», ha dichiarato Gianluca Figini, Air Solution Sales Director di LG Electronics Italia.
È un bilancio positivo quello dei primi sei mesi del 2024 per il Gruppo BigMat, come emerso dall’assemblea annuale che a giugno ha riunito i suoi 157 soci. Tra di loro anche quattro nuove aziende entrate nella prima metà del 2024 all’interno della compagine BigMat che oggi conta 242 rivendite in 19 regioni.
Ad accumunare questi imprenditori, la scelta di entrare in BigMat aderendo a un progetto imprenditoriale che sostiene e sollecita tutte le corde strategiche di un’azienda: politica commerciale, comunicazione e marketing, formazione, realizzazione di nuovi format, strategia di sviluppo del mercato, sempre mantenendo la propria indipendenza imprenditoriale e beneficiando della forza del Gruppo a livello nazionale ma anche internazionale.
Perché l’imprenditore sceglie BigMat
«L’imprenditore sceglie BigMat e BigMat sceglie imprenditori lungimiranti e dall’approccio consortile, che sanno stare in Gruppo e che fondano la loro attività su serietà aziendale e commerciale potendo contare su un fatturato e un contesto aziendale sano – sottolinea Matteo Camillini, direttore BigMat Italia e International – Aziende che sono punti di riferimento per il territorio o hanno le potenzialità per esserlo grazie anche al nostro supporto. Non conta la dimensione del network, che è fine a sé stessa, ma piuttosto la qualità della rete».
Le new entry
Condivisione, spirito di Gruppo e imprenditorialità innovativa sono le caratteristiche delle quattro new entry nel Gruppo: Lana Edilizia in Piemonte, Ecos e Amore Legnami nel Lazio e Lapis in Umbria.
BigMat Lana Edilizia
In Piemonte si trova BigMat Lana Edilizia di Piedimulera (VB): azienda storica ma dallo spirito giovane che nel 2024 è entrata a far parte di BigMat. Sono, infatti, trascorsi oltre 60 anni da quando Armando Lana avviò una produzione di piastrelle e poi negli anni ‘70 la rivendita di materiale edile.
Guidata fino al 2012 da Marco Lana, figlio di Armando, e oggi interamente gestita dal nipote Emanuele, l’attività è giunta alla terza generazione ed è un punto di riferimento per la provincia Verbano Cusio Ossola.
Con un fatturato di 2,2 milioni di euro nel 2023, BigMat Lana Edilizia è cresciuta nel tempo: «Il nostro target è composto per il 90% da professionisti e imprese, il core business è l’edilizia pesante ma per il futuro pensiamo a un ulteriore sviluppo dell’offerta» spiega Emanuele Lana.
BigMat Lana Edilizia
Il punto vendita si estende su 5mila mq di piazzale, 800 mq di capannone e altri 120 mq di esposizione e uffici; dove si trovano materiali per l’edilizia, in particolare per le coperture, utensileria, attrezzature da cantiere, ferramenta e idraulica ma anche pavimenti per esterni, rivestimenti e arredi da giardino.Lo staff è composto da sette persone che si occupano di consulenza tecnica pre e post-vendita e consegna.
L’anima consortile di BigMat e il confronto con gli altri soci sono stati per Lana Edilizia una piacevole conferma: «Il rapporto con gli altri soci è uno dei plus che sto più apprezzando, è un piacere poter dialogare con altre realtà imprenditoriali, anche più grandi, e scambiarsi opinioni e consigli. Dal confronto nascono progettualità interessanti, un legame sano e costruttivo tra imprese che scelgono di condividere obiettivi e strategie».
BigMat Ecos
Si trova a Formello, accanto al Parco Naturale di Veio, zona Roma Nord, il punto vendita di BigMat Ecos: un’azienda ad alta percentuale di giovani e piena di entusiasmo che ha scelto BigMat per consolidare la posizione nella distribuzione edile e continuare a crescere.
Guidata da Manuel Fabrizi, Domenico Disabato e Andrea Tedeschi BigMat Ecos oggi raggiunge i 4,5 milioni di fatturato ed è uno dei punti di riferimento per la zona di Roma Nord e limitrofe.
BigMat Ecos
Nel negozio di 800 mq coperti e 12mila mq esterni, si trovano oltre 10mila prodotti tra materiali edili, termoidraulici, elettrici, ferramenta e colore. «I nostri clienti sono per il 70% imprese e per il 5% professionisti e artigiani a cui si aggiunge anche un 25% di privati», spiega Fabrizi.
Sono 12 i dipendenti che si occupano di consulenza tecnica pre e post-vendita e consegna dei materiali. Tra i servizi aggiuntivi anche lo smaltimento dei rifiuti da cantiere in sinergia con la società ecologica di loro proprietà, attiva dal 1998. L’obiettivo è strutturare l’attività e specializzarsi, per farlo ha scelto il supporto del Gruppo: «Ci è piaciuta subito la struttura consortile di alto livello, i servizi, la proattività, le iniziative e il confronto con altri soci ma anche la notorietà dell’insegna e la possibilità di accedere a convenzioni con nuovi partner per specializzarci nel ramo dell’edilizia».
Nell’immediato futuro BigMat Ecos vede proseguire la sua crescita grazie anche a nuove risorse da inserire nello staff e all’implementazione di nuovi format come BigRent per il noleggio professionale.
BigMat Amore Legnami
A circa 50 km di distanza e vicino alla costa, si trova BigMat Amore Legnami, realtà specializzata nel legno che ha scelto BigMat per sviluppare il business dell’edilizia.
«I tuoi progetti… la nostra passione!» è il motto dell’azienda che da 40 anni è un punto di riferimento nella zona di Acilia – Dragona (RM).
Oggi guidato dai fratelli Anna e Roberto Amore, il punto vendita comprende la falegnameria, la zona di vendita coperta da 3mila mq e lo showroom di 2mila mq dove si trovano prodotti per costruire e ristrutturare. Il core business di BigMat Amore Legnami è il settore del legno e dell’arredo, da interno ed esterno e su misura, ma nel tempo ha sviluppato anche altri comparti: edilizia pesante, ferramenta, idraulica ed elettricità, porte e finestre, scale da interno, parquet e laminati, finiture, arredobagno, pavimenti, rivestimenti e termoarredi.
BigMat Amore Legnami
Sono circa 50 i membri dello staff che si occupano di supportare i clienti: l’assistenza pre e post-vendita è affiancata da un servizio di progettazione grazie alla presenza nel team di un architetto, un ingegnere e un geometra.
«Vogliamo ampliare ulteriormente il ramo edile dell’azienda e per farlo ci siamo affidati a BigMat che può offrirci una struttura centrale e un’organizzazione solida per essere ancora più competitivi nel mercato dell’edilizia e intercettare nuovi clienti, restando fedeli alla nostra essenza», spiega la titolare Anna Amore.
BigMat Lapis
Infine, nel territorio eugubino-gualdese opera BigMat Lapis: realtà giovane della fascia appenninica ma con alle spalle una consolidata expertise. Nata nel 2020 dall’intraprendenza di quattro fondatori (Gianluca Ranghiasci, Andrea Cappannelli, Mirko Marchi e Matteo Casagrande) e con un fatturato in crescita (+15%), l’azienda sceglie di fare un passo avanti per aumentare visibilità e specializzazione. Nei 5.000 mq totali del punto vendita a Fossato di Vico (PG), a pochi minuti da Gubbio e da Gualdo Tadino, imprese edili, artigiani, professionisti dell’edilizia ma anche architetti, interior designer e privati trovano tutto il necessario per i loro progetti.
BigMat Lapis
Nella rivendita edile è disponibile un’ampia selezione di materiali edili, ferramenta e colore, mentre nell’adiacente showroom si trovano le finiture per gli interni.
«Il nostro obiettivo è confermarci nel mercato dell’edilizia, dell’arredamento e dell’arredobagno. Associarci a BigMat va in questa direzione, vogliamo sostenere lo sviluppo del nostro business grazie ai servizi offerti dal Gruppo, alla formazione, alla forza del brand, alla selezione di partner e marchi e agli interessanti accordi commerciali», raccontano i fondatori.
Il team di otto persone si occupa di consulenza pre e post-vendita, sopralluogo e progettazione, posa e montaggio.
Edilizia ed economia, luci e ombre
Qualche tappo di champagne ha solcato l’aria a fine luglio, quando Istat e Eurostat hanno pubblicato i dati relativi allo stato di salute dell’economia italiana ed europea. In effetti, una crescita del Pil dello 0,7% sull’intero 2024 è meglio rispetto a molte previsioni pessimistiche di inizio anno. Ma se il governo (come tutti i governi) è ottimista per obbligo istituzionale, non bisogna nascondere che il bicchiere mezzo pieno è allo stesso tempo mezzo vuoto.
La buona notizia è che nel secondo trimestre dell’anno l’attività economica ha rallentato, ma senza fermarsi. Anche se non bisogna nascondere che l’Italia cresce molto meno della Spagna e comunque meno della Francia. Ma, con una certa soddisfazione, c’è chi a Roma ha sottolineato come la Germania sia messa peggio, con un misero +0,2% rispetto al primo trimestre. Eppure, la notizia dovrebbe preoccupare: la Germania è il primo partner italiano per le esportazioni, che lo scorso anno hanno raggiunto i 77,5 miliardi. Dunque, se i tedeschi spendono e producono meno, riducono anche gli acquisti e per l’Italia sono guai. Lo sottolinea Confindustria: il Centro studi dell’associazione delle imprese ha lanciato un allarme per il netto calo del fatturato: -1,6% a giugno, in base al Real Time Turnover Index. Diminuzione che segue quella di maggio anche se, considerando i primi sei mesi, la dinamica nel complesso è positiva. Il Centro Studi di Confindustria sottolinea anche che la flessione di giugno è diffusa in tutte le aree, ma più contenuta nel Nordest e al Sud.
A questi dati si devono aggiungere due considerazioni. La prima è che lo 0,7% è stato ottenuto anche grazie alla spesa pubblica, cioè ai cascami del superbonus, che ha fatto sentire ancora il suo effetto nei primi mesi dell’anno, visto che ha attivato nuovi lavori per oltre 20 miliardi di euro. Grazie all’edilizia, insomma, il governo potrebbe alla fine centrare a fine anno l’obiettivo della crescita dell’1%, anche se allo stesso tempo ha provveduto a smontare il meccanismo degli incentivi fiscali. La seconda considerazione, meno esaltante, riguarda l’ossatura dell’economia italiana, che è e resta manifatturiera. Ma proprio le imprese produttrici scontano oggi un forte gap nel costo dell’energia. È un problema che riguarda da vicino anche la filiera dell’edilizia: chimica, materiali edili, ceramica, lavorazioni dei metalli, packaging, cemento, laterizi sono tutte attività energivore. Queste imprese non solo hanno a che fare con l’inevitabile rallentamento dell’edilizia dovuto allo stop dei bonus, ma devono anche fare i conti con un costo dell’elettricità che a giugno era del 42% più alto rispetto alla Germania, del 174% maggiore che in Francia e dell’84% più che in Spagna. Secondo un’analisi, le circa mille fonderie che forniscono metalli industriali, rispetto a un anno fa hanno perso un decimo del fatturato. In compenso, il Pil è spinto dal turismo e dai servizi. Ma i turisti, come insegna la storia, vanno e vengono secondo mode, disponibilità e congiunture, senza contare le tensioni internazionali. Insomma, le buona notizie squillate sui giornali non devono far dimenticare le zone d’ombra dell’economia: l’ottimismo cieco può essere più pericoloso dell’endemico pessimismo.