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Ecco i vincitori degli YouTrade Awards 2025

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Come da programma, il XVIII Convegno YouTrade è stato anche l’occasione per la consegna degli YouTrade Awards, i riconoscimenti alle aziende della distribuzione che hanno presentato speciali successi nella loro attività, secondo quanto emerge dai bilanci presentati alle camere di commercio. 

Risultati selezionati e classificati dal Centro Studi YouTrade, che ha individuato le aziende meritevoli. La cerimonia della consegna, la sera del 23 ottobre, è stata coordinata da Virginia Gambino, coadiuvata dai rappresentanti delle aziende che hanno materialmente consegnato l’attestato ai distributori.

La cronaca della serata e le foto della consegna saranno inoltre pubblicate sul prossimo numero di YouTrade: non perdetelo.

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BEST REVENUE – primo classificato
ZANUTTA Spa
Ritira il premio PAOLO OLTRAMONTI – Head Operation & Digital
Consegna il premio VIRGILIO MAIETTA – Direttore Commerciale – Gruppo Boero Settore Edilizia
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BEST REVENUE – secondo classificato
ETERNOO Spa
Ritira il premio ROBERTO FORZATTI – Direttore vendite Eternoo
Consegna il premio OSCAR BARCHI – Sales Manager Area Nord West Heidelberg Materials Italia Spa
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BEST REVENUE – terzo classificato
ORSOLINI AMEDEO Spa
Ritira il premio MARCO ORSOLINI – Direzione Commerciale
Consegna il premio FILIPPO VERGANI – Sales Area Manager Nord Italia Dierre Spa
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BEST REVENUE – quarto classificato
BAUEXPERT Spa
Ritira il premio ALEXANDER COMPLOJ – Ceo
Consegna il premio STEFANO GRANDICELLI – Ceo Starplast
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BEST PERFORMANCE (maggior incremento di fatturato 2024/2023)
MATERIALI EDILI VARESE Srl
Ritira il premio SIMONE DANEO – Responsabile marketing e comunicazione Gruppo Made
Consegna il premio ANDREA GASPARRI -Region manager Holz Technic Rotoblass
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BEST TREND (maggior incremento biennale di fatturato 2024/2022)
MATRIAL Srl
Ritira il premio MARCO FERRARI – Socio
Consegna il premio ANDREA MENOZZI – Presidente XT Insulation
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BEST PROFITABILITY (impresa con utili più elevati in % sul fatturato)
BOSCOLO BIELO IVANO Srl
Ritira il premio IVANO BOSCOLO – Presidente Boscolo Bielo Ivano
Consegna il premio GIAN DOMENICO GIOVANNINI – AD Gruppo Laterlite
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BEST ROE (migliore ritorno sul capitale proprio investito)
TESTA COMMERCIALE Spa
Ritira il premio STEFANO ANESA – Responsabile commerciale
Consegna il premio GIUSEPPE ANASTRELLI – Direttore commerciale FITT
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BEST ROA (migliore redditività complessiva)
CENTRO EDILE FRANCIACORTA Srl
Ritira il premio ROSANNA MORGHEN – Direttore Gruppo Edilcom
Consegna il premio FABRIZIO ZACCARON – Direttore Vendite Italia Eclisse Srl
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BEST ROS (migliore ritorno sulle vendite)
BOSCOLO BIELO IVANO Srl
Ritira il premio IVANO BOSCOLO – Presidente
Consegna il premio FRANCESCO FALCIANI – Area Manager Mapei Spa
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BEST ROA-ROD (migliore leva finanziaria)
RAMINELLI Srl
Ritira il premio ROBERTO RAMINELLI – Titolare
Consegna il premio GUSTAVO HUSS – Country Business Director Bosch Powertools Italy
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BEST IIF (migliore indice di indipendenza finanziaria)
SINED Spa
Ritira il premio ROBERTO MALANCA – AD
Consegna il premio DAVIDE POZZOBON – Direttore commerciale Fornace Laterizi Danesi Spa

Catalogo Holz Technic 2025: più ordine, meno complessità

Catalogo Holz Technic 2025

Il nuovo catalogo Holz Technic 2025 è pensato per semplificare la gestione del punto vendita e offrire soluzioni concrete ai professionisti dell’edilizia in legno.

L’assortimento è stato ampliato e riorganizzato per rendere l’offerta più chiara, accessibile e pronta all’uso, sia in negozio che in cantiere.

Le novità principali del catalogo Holz Technic 2025

Tra le novità principali, una selezione di kit pensati per ridurre tempi e complessità in fase di montaggio:

  • CLIK KIT, in tre formati, per strutture leggere da esterno;
  • PERGOFAST, elementi modulari verniciati e zincati per strutture esterne;
  • EASY TIE, portapilastro a scomparsa facile da posare, senza preforo;
  • R60 KIT, portapilastro regolabile fornito con tutti gli accessori;
  • SCREW SET HT, FILLIT e BUCKET, pratici contenitori per l’organizzazione di viti, tasselli e minuteria.

Catalogo Holz Technic 2025

La proposta si completa con packaging ottimizzati in tre formati standard, più ordinati a scaffale e funzionali in logistica.

Le etichette tecniche forniscono a colpo d’occhio le informazioni utili: destinazione d’uso, materiali, classe di servizio, corrosività.

Gli espositori RETAIL & DISPLAY ELEMENTS migliorano l’organizzazione e accompagnano il cliente nella scelta.

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Pile insorge: legge di Bilancio penalizzante

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Fabio Montagnoli

La legge di Bilancio si rivela molto negativa per i lattonieri. Per questo Pile, Associazione dei Produttori e Installatori di Lattoneria Edile, si unisce alle principali associazioni di categoria per esprimere forte preoccupazione in merito all’articolo 26 della Legge. La norma, se approvata nella sua attuale formulazione, vieterebbe a partire da luglio 2026 l’utilizzo dei crediti d’imposta, diversi da quelli derivanti dalle liquidazioni delle imposte (Iva, Ires, Irap, Irpef e 770), per la compensazione dei modelli F24 relativi a Inps e Inail.

“Pur condividendo l’obiettivo di contrastare le frodi fiscali, riteniamo che l’articolo 26 della Legge di Bilancio 2026 rischi di penalizzare ingiustamente migliaia di imprese che hanno contribuito in modo significativo alla ripresa economica post-pandemica”, obietta Fabio Montagnoli, Presidente di Pile. “Le aziende del nostro settore, in particolare, hanno maturato crediti d’imposta attraverso lo sconto in fattura per interventi di ristrutturazione edilizia, beneficiando dei bonus fiscali al 50%, 65% e 110%. L’impossibilità di utilizzare tali crediti per la compensazione dei contributi Inps e Inail comporterebbe un grave squilibrio, poiché le compensazioni residue (Iva e ritenute) risultano quantitativamente inferiori.  Rivolgiamo pertanto un appello al Governo affinché intervenga con urgenza per rivedere il provvedimento e tutelare le imprese virtuose che operano nel rispetto delle normative”.

Pil omeopatico e spesa pubblica

Crescita zero per il Pil del terzo trimestre
Crescita zero per il Pil del terzo trimestre

Inutile nascondersi dietro il Pnrr, vano consolarsi additando la Germania, sciocco buttarla in schermaglie con la politica. La crescita a dosi omeopatiche del Pil è un problema che, prima o poi, qualche governo dovrà affrontare. I dati pubblicati dall’Istat, che indicano un non-aumento del prodotto interno lordo fermo a zero nel terzo trimestre è l’ennesima brutta notizia. Un elettrocardiogramma piatto che fa scendere a +0,4% anche il dato tendenziale. Che cosa sarebbe successo se non ci fosse stata la trasfusione di sangue del Pnrr? Oppure se, per qualche motivo, l’Italia fosse un po’ meno attrattiva per la mandria di turisti che affollano le città (e portano soldi)? In questo quadro anche i dati sull’occupazione si leggono sotto un’altra luce. Perché se i posti di lavoro aumentano, ma la produzione è ferma, significa che chi trova lavoro percepisce uno stipendio basso e non contribuisce con un livello qualitativo che offre margini alti. Insomma, lavoro di bassa qualità. E dire che il Documento programmatico di finanza pubblica dal Governo ha pronosticato «una modesta accelerazione della dinamica congiunturale del Pil nella seconda parte del 2025».

In Italia da inizio 2024 la crescita è stata dello 0,7% contro il 2,2% dell’Eurozona
In Italia da inizio 2024 la crescita è stata dello 0,7% contro il 2,2% dell’Eurozona

Qual è la malattia, ormai cronica, si cui soffre l’Italia? Una domanda non peregrina, visto che  da inizio 2024 la crescita è stata dello 0,7% contro il 2,2% dell’Eurozona. E, vale la pena di sottolinearlo, con la scorta di circa 200 miliardi da spendere che arrivano dall’Europa tramite il Piano di resilienza. Tra parentesi: 122,6 miliardi sono da restituire, seppure a un tasso stracciato. In questi due anni siamo stati dietro al Pil della Francia (1,5%), che pure naviga nella confusione istituzionale, ma anche della Grecia (+3,5%), del Portogallo (3,9%), per non parlare della Spagna (+5,7%).

Crescita zero per il Pil del terzo trimestre
Crescita zero per il Pil del terzo trimestre

Dice: tutta colpa del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la sua mania di far quadrare i conti. Ma neppure questo è vero. Non è che gli altri aumentano il Pil perché lo Stato fa più debiti. La Spagna ha un deficit pubblico più basso dell’Italia, Grecia e Portogallo crescono mentre hanno persino raggiunto il pareggio di bilancio. Dunque? Forse uno dei problemi sta nella incapacità di affrontare le stratificazioni geologiche di norme, interessi corporativi (come quelli di tassisti e balneari), scarsa competitività. Un esempio: senza entrare nei pro e contro della separazione delle carriere dei magistrati, non può sfuggire che uno dei problemi per le aziende è la lungaggine dei processi civili. In Spagna un procedimento dura in media tre anni, in Italia cinque e mezzo. Oppure il costo dell’energia, che rende le aziende italiane meno competitive: dopo anni di dibattiti inutili è stata decisa la costruzione di nuovi centrali nucleari, ma ci vorranno (se tutto va bene) dieci anni, senza contare che si riaprirà il contenzioso su dove ficcare le scorie. O, ancora, bisognerebbe ridurre la pressione fiscale che in Spagna è al 36%, mentre in Italia è al 43% ed è aumentata negli ultimi due anni. Come ridurla? Per non aumentare il debito pubblico l’unica strada è tagliare le spese. Già, ma quali? Le spese dello Stato diventano anche i voti dei cittadini. E le elezioni si avvicinano…

Maurizio Lo Re confermato presidente di Angaisa

Angaisa
Maurizio Lo Re, presidente di Angaisa

Maurizio Lo Re è stato confermato presidente di Angaisa dal consiglio direttivo dell’associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredobagno. Il mandato del presidente scadrà nel 2029. Eletti anche i componenti del comitato esecutivo. Il mandato entrerà nel vivo con l’avvio delle commissioni di lavoro che saranno presentate, insieme al nuovo programma associativo, in occasione del XXVI Convegno Nazionale Angaisa in programma a Milano il 4 dicembre.

Il nuovo Comitato Esecutivo è composto dal presidente Maurizio Lo Re (Lo Re, Messina), dal vicepresidente Elisa Giussani (Acquatica, Cologne, Brescia), dall’ex presidente Enrico Celin (ABC Bathroom Solutions, Schio, Vicenza), dall’amministratore Antonio Miele (Mas, Corigliano Calabro, Cosenza), e dai consiglieri Giuseppe Agoglitta (Agoglitta, Marsala Trapani), Lorenzo Corsini (Chiessi & Fedi, Firenze), Riccardo Fiorentini (Cambielli, Cinisello Balsamo, Milano), Ezio Maja (Idroterm, Cuneo), Corrado Novelli (Imeter, Gruppo Comini, Camerano, Ancona), Giulia Orsolini, (Orsolini, Vignanello, Viterbo), Andrea Paolini (O. & C. F.lli Paolini, L’Aquila), Gunther Waibl (Innerhofer, San Lorenzo di Sebato, Bolzano).

Maurizio Lo Re
Maurizio Lo Re

Lo Re, 60 anni, è alla guida di Angaisa dal 2022. Vive e lavora a Messina dove ha sede l’azienda di cui è socio e responsabile dell’Area Tecnica.

“L’economia italiana si trova di fronte a inediti scenari di sviluppo, legati alla riqualificazione del patrimonio immobiliare. Come distributori specializzati del settore idrotermosanitario”, ha commentato Lo Re. “Vogliamo diventare più che mai l’interlocutore privilegiato per industrie, professionisti e famiglie nell’ambito del comfort domestico. Sono onorato di essere stato confermato, per il secondo mandato consecutivo, Presidente di un’associazione che da quasi 70 anni lavora per favorire la crescita culturale e la competitività delle nostre aziende. Angaisa contribuirà alla valorizzazione della filiera delle costruzioni e del Made in Italy nell’intensa fase di riqualificazione che abbiamo davanti, operando in maniera sinergica con le altre organizzazioni del comparto. Ecodesign, energia e sostenibilità saranno le nuove priorità del Comitato Esecutivo”, ha spiegato. Confermati, fra i componenti effettivi del Collegio dei Sindaci, Giovanni Masseroni (dottore commercialista e revisore legale) e Bruno Rondi (Duotermica, Novara), mentre Fabrizio Siro (Firal, Tortona-Alessandria) è stato eletto fra i componenti supplenti. Nel Collegio dei Probiviri entrano Paolo Brodbeck (Brodbeck, Catania), in qualità di presidente, e i componenti Giorgio Della Fiore (F.lli Della Fiore, Pavia) e Domenico Laruffa (F.lli Laruffa, Polistena, Reggio Calabria), Corrado Oppizzi è stato confermato Segretario Generale.

Appalti per 2,1 miliardi da Anas

Lavori stradali
Lavori stradali

Bilancio roseo per gli appalti pubblici Anas. “Nel 2025 abbiamo avviato gare per un valore totale di 2,1 miliardi di euro, di cui circa 1,9 miliardi pubblicati dalla Direzione Generale e i restanti 190 milioni di euro dalle Strutture Territoriali”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme.  “Nel dettaglio per quanto riguarda la Direzione Generale, 1,36 miliardi di euro afferiscono a lavori per nuove opere, 220 milioni di euro lavori per la manutenzione programmata, 240 milioni per servizi di ingegneria, oltre 87 milioni per forniture e servizi e 37 milioni per Ict. In merito agli investimenti previsti dal  contratto di programma 2021-2025, sono pari a circa 44 miliardi di euro di cui 37 miliardi in nuove opere, 5 miliardi in manutenzione programmata, i restanti due miliardi a supporto di progetti per lavori in corso e per investimenti in tecnologia”. L’occasione è stato XXV Convegno Nazionale Ance Giovani, in corso a Sorrento.

Claudio Andrea Gemme
Claudio Andrea Gemme

“Negli ultimi tre anni abbiamo aumentato l’organico di circa mille unità, pari a +15%. Il Piano Industriale prevede inoltre, entro il 2028, un’ulteriore crescita di oltre 900 persone (+12% rispetto ad oggi). Negli ultimi 36 mesi sono state inserite circa 2 mila risorse, senza considerare gli inserimenti del personale impegnato in attività stagionali, di cui il 75% destinato alle aree tecniche e di presidio della rete. Una quota significativa pari a quasi la metà degli ingressi ha riguardato ruoli chiave come Direttori Lavori, Direttori Operativi, Ispettori di Cantiere ed Ispettori di Opere d’arte”, ha continuato Gemme. Secondo il manager, inoltre, le strutture territoriali di Anas sono business unit focalizzate sullo sviluppo delle specificità regionali.

 

Accordo Heidelberg-Mapei per i.tech Cargo, soluzione per pavimentazioni in asfalto open graded

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Heidelberg Materials Italia (ex Italcementi) e Mapei hanno siglato un accordo per i.tech Cargo, la soluzione per pavimentazioni ultraresistenti in zone industriali, poli logistici, interporti e aree aeroportuali.

L’accordo è stato annunciato durante Asphaltica, la Mostra convegno internazionale delle tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza, servizi e infrastrutture viarie in corso a Bari.

Secondo l’accordo Mapei fornirà a i.build, la business unit di Heidelberg Materials, specializzata nella posa in opera di pavimentazioni, i.tech Cargo, capace di dare valore aggiunto alle pavimentazioni in asfalto open-graded.

I vantaggi 

Grazie alla partnership con Mapei, Heidelberg Materials diventa interlocutore unico per soluzioni complete accompagnando il cliente in tutte le fasi, dalla progettazione alla fornitura fino alla posa in opera delle pavimentazioni per la logistica.

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Alla semplicità di avere un unico referente si abbina la durabilità del materiale Mapei e il know-how specifico del team che compone i.build, elementi che consentono di ottenere esattamente la tipologia di pavimentazione con le prestazioni richieste.

«i.tech Cargo è una soluzione che stiamo utilizzando in tutta Italia grazie allo sviluppo della logistica, settore cruciale per il nostro Sistema Paese. Avere il supporto produttivo di una realtà come Mapei, ci consente di soddisfare le richieste della clientela fornendo una soluzione chiavi in mano. Con i.build abbiamo creato un modello di servizio unico in Italia, capace di integrare la progettazione della miscela, la scelta delle stratigrafie e delle finiture, fino alla posa in opera e alla manutenzione programmata. Questo significa offrire ai clienti un unico interlocutore, capace di garantire qualità, tempi e continuità esecutiva», ha dichiarato Riccardo Pasa, responsabile i.build, Heidelberg Materials Italia.

«La tecnologia i.tech Cargo rappresenta l’evoluzione naturale delle pavimentazioni per la logistica. La combinazione tra l’esperienza di Mapei nei prodotti cementizi ad alte prestazioni e la competenza di Heidelberg Materials nella realizzazione di soluzioni integrate per le infrastrutture stradali consente di offrire risposte affidabili, sostenibili e durevoli per la clientela. L’obiettivo comune è rispondere in modo concreto alle esigenze di un settore in rapida trasformazione, dove resistenza meccanica, tempi di posa ridotti e lunga vita utile sono fattori chiave per la competitività delle aziende», è il commento di Francesco Cerutti, Product Manager della linea Road engineering di Mapei.

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Che cosa è i.tech Cargo

Innovativa miscela cementizia auto-percolante, pronta all’uso, per l’intasamento totale di asfalti open graded (conglomerato bituminoso drenante), i.tech Cargo è adatta alla realizzazione di pavimentazioni semi-flessibili e capace di conferire valore aggiunto alle pavimentazioni in asfalto.

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Tra i vantaggi:

  • pavimentazioni ultra-resistenti e più durevoli;
  • elevate resistenze al fuoco, alle alte temperature e alle aggressioni chimiche da solventi e idrocarburi che contengono sostanze solventi per il bitume;
  • capacità di resistere ai carichi elevati, in condizioni sia statiche che dinamiche, e concentrati, tipo container, grazie alla combinazione delle prestazioni meccaniche tra la malta cementizia ad alta resistenza e la flessibilità del conglomerato bituminoso;
  • tempi rapidi, non ottenibili con altre soluzioni, quali le pavimentazioni in solo asfalto oppure quelle in calcestruzzo;
  • elevate prestazioni reologiche che rendono il prodotto facilmente pompabile, in grado di percolare nei vuoti di una pavimentazione bituminosa a elevata porosità, intasandoli per tutta la profondità del conglomerato, senza necessità di alcuna vibrazione meccanica, migliorandone sensibilmente le caratteristiche fisico-meccaniche e realizzando superfici resistenti e flessibili, anche con spessori contenuti;
  • maggiore facilità di posa, in quanto non sono richiesti i giunti per il controllo del ritiro, garantendo, quindi, risparmio di tempo e fatica rispetto alle soluzioni in solo calcestruzzo o asfalto;
  • livelli di resistenza meccanica quattro volte più elevati rispetto alle tradizionali strutture orizzontali.

Foto e video del XVIII Convegno Nazionale YouTrade

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La novità è piaciuta. Per la prima volta il XVIII Convegno YouTrade si è svolto in due momenti distinti, con un intervento del prorettore del Politecnico di Milano, Giuliano Noci, la sera di giovedì 23, seguito da un confronto con un panel di grandi distributori e produttori.

La cena e la distribuzione degli YouTrade Awards, insomma, quest’anno non sono state un evento isolato, ma un ricco antipasto del convegno che è seguito il giorno successivo. 

Sala gremita, sguardi attenti e atmosfera delle migliori occasioni hanno coinvolto oltre 500 partecipanti all’evento organizzato da Virginia Gambino Editore, che è stato aperto dalla interessante relazione di Martin Tobler del gruppo svizzero Hgc.

Tutto è filato liscio, con le relazioni sulla congiuntura, le previsioni sui megatrend, il sondaggio istantaneo, due talk show e il focus sulle strategie aziendali. Un successo che ha convinto la società organizzatrice a prevedere per il 2026 altri due appuntamenti a Bari e a Roma.

Sintesi degli interventi al Convegno YouTrade, grafici, tabelle e immagini saranno pubblicate sul nuovo numero di YouTrade.

Qui potrete trovare il report fotografico e i filmati degli interventi.

GUARDA LE FOTO

GUARDA I VIDEO

 

Non perdere i prossimi appuntamenti di YouTrade

11-12 marzo 2026IV Convegno YouTrade Sud (Nicolaus Hotel, Bari)

4-5 giugno 2026Primo Convegno YouTrade Roma (Sheraton Roma – Parco de’ Medici)

Troppo poche le competenze green

Giovani in cerca di impiego
Giovani in cerca di impiego

I giovani non trovano lavoro. Le aziende non trovano giovani da assumere. Un paradosso? Sì, ma è anche il frutto di una paradossale situazione, in cui domanda e offerta non si incontrano. Un esempio: secondo i dati di una ricerca del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro, in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, le competenze green sono sempre più richieste dalle imprese, tanto che oggi interessano ben otto assunzioni su dieci. E se questo vale in buona parte per la filiera dell’edilizia, bisogna aggiungere che il trend è trasversale: le competenze in materia di sostenibilità sono richieste ai tecnici delle costruzioni civili,  della sicurezza sul lavoro, per arrivare a pasticcieri, gelatai o docenti di scuola primaria e perfino, secondo la ricerca, per estetisti e truccatori. L’analisi offre una fotografia corroborata dai numeri: lo scorso anno la domanda di lavoratori con attitudine al risparmio energetico e formati alla sostenibilità ambientale è aumentata dell’1,2% rispetto al 2023, coinvolgendo oltre 4,4 milioni di assunzioni, pari all’80,6% del totale delle entrate in azienda. E per il 42,9% dei profili ricercati la competenza green è ritenuta necessaria con un grado elevato. Insomma, studiare l’inglese a scuola non basta più, ora è necessario diventare esperti di transizione verso un’economia sostenibile.

Come accennato, anche il centro studi Tagliacarne considera l’attitudine green necessaria per gran parte dei mestieri legati al comparto dell’edilizia. Nello specifico, sono capacità richieste per i tecnici delle costruzioni civili (con elevata importanza al 66,6% delle entrate) e i tecnici della gestione dei cantieri edili (65,7%). Analogamente, questa competenza è decisiva per assumere tecnici meccanici (67,1%), specialisti in scienze economiche (66,4%), ingegneri energetici e meccanici (65,6%).

Per il 42,9% dei profili ricercati la competenza green è ritenuta necessaria con un grado elevato
Per il 42,9% dei profili ricercati dalle aziende la competenza green è ritenuta necessaria con un grado elevato

Detto questo, perché le aziende non trovano gli esperti necessari? Le difficoltà di reperimento delle imprese, leggendo i dati  del Sistema informativo Excelsior, sono in costante aumento. Per esempio, nel 2024 hanno riguardato il 47,8% delle assunzioni programmate. Sempre secondo questa banca dati, le difficoltà sono maggiori quando è richiesta un’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale: l’ostacolo in questi casi è relativo al 49,4% delle entrate, fino al 51,5% se le competenze hanno elevato grado di importanza. Le richieste maggiori delle imprese riguardano il personale con una formazione tecnologica superiore (per il 90,2% con un titolo Its Academy). Ma la domanda rimane elevata anche per chi è in possesso di una qualifica e/o diploma professionale (85,3%), di una laurea (84,3%) o di diploma di livello secondario (82,7%).

Giovani in cerca di impiego
Giovani in cerca di impiego

Nel caso un giovane sia di fronte a una scelta di indirizzo, può tenere conto che tra le lauree più gettonate ci sono oggi quelle in ingegneria, scienze biologiche e biotecnologie, architettura, agraria, agroalimentare e scienze della terra, mentre tra gli Its Academy sono più richieste le competenze green negli ambiti energia, sistema casa e ambiente, sistema moda, chimica e nuove tecnologie della vita.

Anteprima Convegno dei Lattonieri, tetto aggraffato e corsa del rame sul nuovo numero di Lattoneria

Perché partecipare al II Convegno Nazionale dei Lattonieri? Si potrebbe rispondere semplicemente perché è una tappa importante per una categoria che sta cambiando pelle, con un’evoluzione che la proietta in primo piano nel mondo della architettura, dell’edilizia e del design.

Ma non è solo questo. Accanto a una presentazione dell’appuntamento organizzato per il 4 e 5 dicembre da Virginia Gambino Editore, su iniziativa del Pile, il nuovo numero di Lattoneria ha chiesto ad alcuni partecipanti di rivelare quali sono le motivazioni che li hanno spinti a iscriversi e a partecipare al convegno. E le risposte sono risultate interessanti.

La nuova pubblicazione della rivista, però, riporta anche altri articoli di sicuro interesse. Uno, purtroppo, tocca un tasto dolente: quello dei dazi e, in particolare, quelli sul rame.

Le quotazioni del metallo rosso hanno oscillato paurosamente nei mesi scorsi, aumentando la tensione di chi utilizza professionalmente il rame. Fin dove arriverà il prezzo?

Altro punto caldo, e non da oggi, è quello della formazione. Lattoneria ha intrapreso un viaggio tra le scuole che si sono assunte il compito di perfezionare la professionalità degli operatori del settore.

Una novità della rivista riguarda, invece, l’appuntamento con le lancette dell’economia: un’analisi curata dal Centro Studi YouTrade che fa il punto sulla situazione congiunturale, con particolare riguardo per l’edilizia

Infine, tra i tanti articoli che compongono il nuovo numero di Lattoneria va ricordato lo speciale approfondimento focalizzato sul tetto aggraffato: un sistema sempre più utilizzato e, certamente, una delle opere più realizzate dai lattonieri.

Buona lettura!

 

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Lattoneria ottobre 2025

LATTONERIA N°40
OTTOBRE 2025
In copertina:
Convegno dei Lattonieri: chi ci sarà all’evento
Rame: Effetto dazi sui prezzi del metallo
Formazione: Viaggio nei corsi per applicatori
 
Per ricevere tutti i numeri
 

Lattoneria ottobre 2025 (Abbonati)

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CerStrong, le lastre ceramiche per parapetti in vetro Ninfa di Faraone

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Il parapetto Faraone cambia pelle. Anzi, ne acquisisce una nuova ed è il rivestimento in gres della nuova referenza battezzata CerStrong.

La storia delle strutture prodotte dall’azienda termolese specializzata in sistemi in vetro per l’architettura, è costituita da numerosi brevetti e dall’uso di materiali durevoli nel tempo come l’alluminio e l’acciaio.

Oggi si affaccia una nuova componente, la ceramica, unita alle trasparenze del modello Ninfa. Attenzione, questo accostamento, che sembra semplice sulla carta, in realtà è frutto di due anni di ricerca in partnership con Laminam.

CerStrong, lastre ceramiche per parapetti Faraone

Il prodotto, brevettato e certificato, esiste in due spessori: bilastra di circa 19 millimetri costituito da una superficie in vetro e una in gres, oppure trilastra, di circa 25 millimetri, con la lastra di vetro posizionata tra due di Laminam.

Entrambi i modelli si declinano in 24 finiture selezionate dal catalogo dell’azienda di Fiorano Modenese e possono essere prodotti fino a 1 metro e 30 centimetri di altezza.

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Presentazione CerStrong nello showroom Laminam

Un’innovazione nata da una richiesta del mercato e che può cambiare il modo di fare architettura: infatti, con questo prodotto si è liberi di alternare pannelli di solo vetro a quelli in ceramica dalle texture effetto pietra in toni contemporanei, e integrare il parapetto con facciate, interni e spazi urbani, come parte dello stile compositivo.

Corretta posa del parapetto

La presentazione di CerStrong a Milano, nello showroom Laminam, è stata anche un’occasione di formazione dedicata ai progettisti riguardo alla corretta posa e al tema della sicurezza.

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Già perché se nei disegni il parapetto è indicato come una banale linea dritta, senza specifiche, e l’installazione in cantiere avviene con fissaggi non idonei o compromessi, anche il prodotto più sicuro e testato non può dare alcuna garanzia.

E, in caso di giudizio, la responsabilità del danno ricade sul progettista o il direttore dei lavori fino al 70%. Ma non tutti lo sanno.

Pianeta Made: una giornata per fare network tra produttori, artigiani e imprese

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Sede Gruppo Made Casorezzo

Gruppo Made ha inaugurato la prima edizione di Pianeta Made, un evento dedicato alla filiera dell’edilizia, realizzato in collaborazione con i fornitori partner.

Presso la sede Made Distribuzione Garavaglia di Casorezzo (Milano) si sono incontrate 58 aziende e oltre 300 clienti artigiani, tra imprese e professionisti dell’edilizia, per rafforzare il valore del contatto diretto e condividere idee 

Per i produttori, Pianeta Made è stata l’occasione per incontrare un pubblico selezionato di professionisti, sempre alla ricerca di novità e di innovazione tecnica; per artigiani e imprese l’opportunità di conoscere nuovi brand o di consolidare i rapporti già in essere con le principali aziende produttrici.

La location di Made Distribuzione Garavaglia ha permesso inoltre la visita al format dello spazio Livingmade dedicato alle finiture, che ha visto la presenza di numerosi ad architetti e interior designer.

Oltre a produttori e clienti, la giornata è stata supportata dai titolari e collaboratori delle rivendite aderenti a Gruppo Made e a Made Distribuzione, la società partecipata di Gruppo Made che oggi conta nove punti vendita fra Piemonte e Lombardia.

I danni del meteo pazzo

Forti piogge provocano allagamenti
Forti piogge provocano allagamenti

Il cambiamento climatico e la necessità di adeguare gli edifici.

Ci siamo dimenticati dell’ambiente? A parole no, anzi, tutte le imprese si dichiarano sostenibili o in procinto di esserlo, per non parlare della generazione Millennium o della Z (i più giovani), convinti giustamente che l’ambiente sia un valore discriminante. Ma, nella pratica, il fervore green di qualche anno fa sembra essersi diluito. Un po’ perché la transizione non è facile, come indica il settore automotive, stretto tra avanzata cinese e limiti ai motori termici, paletti che però non piacciono ai consumatori. Ma il minore entusiasmo per la sostenibilità arriva anche dal vento che soffia al di là dell’Atlantico, dove le politiche ambientali sono viste attualmente come un grande imbroglio. Nonostante i dati scientifici indichino il contrario.

Eppure sono pochi quelli che credono (o sperano) che il clima non stia cambiando. Anche il semplice vissuto dei cittadini avverte che i repentini cambiamenti meteo iniziano ad avere ripercussioni significative sulla vita quotidiana. E, di conseguenza sull’attività economica. Se, poi, il climate change si arresterà grazie all’utilizzo di automobili elettriche al posto di quelle diesel, lo vedremo. Ma misurare gli effetti del clima non è tempo perso. Secondo i rapporti del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, oltre al riscaldamento globale le emissioni di Co2 cambieranno i possibili valori dell’umidità, la forza dei venti, frequenza e intensità delle precipitazioni.

Le città hanno necessità di riqualificarsi
Le città hanno necessità di riqualificarsi

Le conseguenze

Si registrerà un costante aumento del livello del mare, con conseguenti inondazioni ed erosioni delle coste, oltre all’ormai noto scioglimento di ghiacciai e calotta polare. Macro trend che, però, hanno anche un impatto sul business. Una ricerca della Banca d’Italia ha indicato che i danni economici causati dal cambiamento climatico coinvolgeranno tutti i settori e non solo agricoltura e turismo. Uno degli aspetti che, purtroppo, è cronaca, riguarda i numerosi eventi idro-geologici: frane, alluvioni e inondazioni sempre più frequenti. Anche se può sembrare cinico, i rivenditori di materiali farebbero bene a tenere a mente questo aspetto.

Forti piogge provocano allagamenti
Forti piogge provocano allagamenti

Sulla base dei dati raccolti dall’algoritmo Secagn (Semantic Engine to Classify and Geotag News) incrociati con quelli sui bilanci e sui lavoratori delle imprese dei territori colpiti (fonte Inps e Infocamere), emerge anche che i disastri idrogeologici comportano un aumento significativo dei fallimenti delle imprese (4,8% in più rispetto alle zone non colpite). L’innalzamento delle temperature, invece, avrà impatto sul mercato immobiliare per gli effetti sull’attività di ricerca delle abitazioni. Lo studio stima anche la relazione fra temperatura media annuale e livello del Pil pro capite. La relazione è a forma di una «U» rovesciata: il punto di inversione è a circa 15 gradi. Quando la temperatura è inferiore, l’aumento ha un effetto positivo sul business, al contrario quando si superano i 15 gradi gli affari tendono ad andare peggio. Infine, secondo questi calcoli, in uno scenario non estremo, il livello del Pil pro capite nel 2100 sarà sceso solo tra il 2,8 e 9,5% rispetto a se il clima non fosse mutato. Tutte buone ragioni per non dimenticare che il patrimonio edilizio ha ora più necessità che mai di essere messo in condizione di affrontare un meteo più ostile.

Edilizia tra bonus prorogati ed emergenza abitativa sul nuovo numero di YouTrade

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In vista del XVIII Convegno Nazionale YouTrade la rivista leader nella filiera della distribuzione di materiali e servizi per l’edilizia, pubblica come sempre una guida all’evento in programma a Villa Quaranta, con le linee guida e la sintesi dei principali contenuti.

Ma non solo. Sul nuovo numero della rivista realizzata da Virginia Gambino Editore gli abbonati troveranno in anteprima la classifica Top 100 della distribuzione, elaborata dal Centro Studi YouTrade sui dati relativi ai bilanci aziendali.

Questo numero del periodico si presenta particolarmente ricco di contenuti. A partire da un’inchiesta su quello che è uno dei maggiori problemi in Italia: la fame di case. La crisi abitativa, che ha spinto un annunciato Piano casa, mette in campo proposte, tecnologie e politica urbanistica nelle grandi città.

Inoltre, l’edilizia è in attesa del piano governativo sulla direttiva Epbd (Case green), che deve arrivare entro dicembre. Tutti argomenti approfonditi sulle pagine del magazine. Così come un primo bilancio sull’effetto dei bonus nel 2025, ancora più interessante dopo l’annuncio della proroga per il prossimo anno. 

Sul nuovo YouTrade non manca, inoltre, un grande spazio dedicato ai materiali e alle tendenze. Come nello speciale focalizzato sui risultati del recente Cersaie, con tante interviste, immagini, novità di prodotto sul mondo della ceramica e dell’arredobagno.

Altre pagine, invece, sono state riservate al settore delle finiture, con la classifica dei tinteggiatori e le novità che riguardano il colore. Infine, da non dimenticare un focus sulle porte antincendio: un segmento in grande crescita. Non perdetevi questo numero super di YouTrade!

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