Fibre Net, da sempre sinonimo specializzazione nel rinforzo strutturale, presenta C-MATRIX, una gamma innovativa e completa di sistemi FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix), progettati per offrire soluzioni efficaci di rinforzo su strutture in muratura – come tufo, laterizio e pietra – e su calcestruzzo.
Grazie a una gamma molto ampia di configurazioni, C-MATRIX consente interventi altamente mirati, adattandosi perfettamente alle diverse tipologie di edifici e alle specifiche esigenze progettuali.
Focus su tipologie di rete e connettori
- Reti secche e impregnate
Le reti in fibra di basalto-acciaio, carbonio e vetro AR sono disponibili sia in versione secca che impregnata ciò per offrire la massima flessibilità di scelta e adattabilità alle diverse modalità applicative. - Connettori marcati CE
La gamma C-MATRIX comprende connettori specifici per il rinforzo strutturale, anch’essi marcati CE, per garantire la massima affidabilità e conformità alle normative europee.
Campi di applicazione dei sistemi C-MATRIX
- Rinforzo strutturale e miglioramento sismico di edifici esistenti
- Incremento della resistenza e della duttilità strutturale
- Prevenzione di collassi locali e globali
- Rinforzo di archi e volte, anche di ridotto spessore
- Confinamento e rinforzo di pilastri
- Presidio antiribaltamento e rinforzo di elementi non strutturali
- Cordoli di sommità in muratura armata
Perché scegliere la gamma C-MATRIX per la tua rivendita?
- Ampia scelta per ogni cliente
Grazie all’ampia varietà di configurazioni disponibili, puoi offrire soluzioni su misura per ogni progetto: dal restauro di edifici storici al consolidamento di strutture moderne, su murature di diversa natura o su calcestruzzo. - Vantaggi specifici per ogni rete
Ogni tipologia di rete C-MATRIX presenta caratteristiche uniche, ideali per contesti applicativi differenti e per rispondere a tutte le esigenze tecniche e di budget. - Facilità di vendita e supporto tecnico
La versatilità della gamma permette di consigliare con sicurezza il sistema più adatto, grazie anche formazione dedicata e supporto costante da parte dei tecnici Fibre Net.
Perché proporre la gamma completa C-MATRIX?
Offrire tutte le soluzioni FRCM C-MATRIX significa garantire ai tuoi clienti la certezza di trovare la risposta perfetta per ogni esigenza di rinforzo strutturale, con la qualità e l’affidabilità di Fibre Net.
Diventa il punto di riferimento nella tua area per l’innovazione nel consolidamento strutturale!
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I dati Cresme e la fame di case
L’Italia è per certi versi un paese paradossale. Gli italiani si lamentano del costo dell’energia, ma non vogliono impianti di qualsiasi tipo, tradizionali o rinnovabili, sotto casa. Brontolano che non c’è lavoro, ma il tasso di disoccupazione è il più basso da decenni. Imprecano contro il traffico, ma nessuno lascia l’auto a casa.
Un altro paradosso è che, secondo i dati Istat, negli ultimi cinque anni la popolazione italiana è diminuita di oltre 930 mila persone, quasi 1 milione di cittadini in meno. Eppure, nello stesso periodo il numero di famiglie è aumentato di oltre 714 mila unità. Com’è possibile? Una causa è il mutato modello sociale, con la crescita di nuclei bi o monofamigliari, visto che aumenta il numero di coppie che non hanno figli, oltre che dei single. Ragion per cui c’è necessità di un maggior numero di appartamenti, magari di dimensioni ridotte. Senza contare che l’Istat indica che a gennaio di un anno fa (quindi nel frattempo il numero sarà aumentato) erano residenti 5,3 milioni di cittadini stranieri, di cui oltre il 70% non comunitari. Insomma c’è bisogno di più case.
Proprio per questo i dati dell’ultimo rapporto Cresme sembrano un blues triste dell’edilizia, visto che il mercato segna un calo a -11,2% a causa principalmente dalla flessione delle ristrutturazioni residenziali (-20,8%). Ma il problema non è solo l’effetto sboom del dopo-superbonus: secondo il centro di ricerca, anche le nuove costruzioni abitative continuano a perdere terreno, seppure in misura più contenuta (-3,8%). Per fortuna c’è il Pnrr a mitigare la frenata, dato che il mercato sta registrando un picco di investimenti in opere non residenziali (+18,5%) e infrastrutture civili (+8,8%). Ma anche questo secondo doping, che segue quello del superbonus, è destinato a creare un effetto overdose giusto tra un anno, ad agosto 2026, quando si fermerà l’orologio del Piano di resilienza. Sempre secondo Creme, il non residenziale pubblico di nuova costruzione ha visto nel 2024 una crescita del 34,3%, dopo +19% del 2023. E per quest’anno crescerà del 18,5%, mentre la spinta sarà più moderata, dell’8,5%, nel 2026. Insomma, più scuole, ponti e ferrovie. Ma poche case dove stare.