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Residence in classe A+++ con le soluzioni di SCF System (Sicilferro)

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Il Greenhouse Residence Bed&Bike Rome Galeria Antica è un esclusivo residence situato tra Roma e il Lago di Bracciano. La struttura è stata pensata non solo per chi desidera trascorrere un periodo di relax nella campagna romana, ma anche per il cicloturismo: offre cinque percorsi per ciclisti, tra cui quello della storica Via Francigena.

Il concept progettuale si distingue per il suo impegno verso il rispetto dell’ambiente e l’efficienza energetica, grazie all’utilizzo di impianti fotovoltaici di ultima generazione che riducono l’impatto ambientale.

Ogni appartamento è dotato di un servizio esclusivo di ricarica per veicoli elettrici, inclusi ebike e auto. L’attenzione alla mobilità elettrica ha fatto in modo che il progetto prevedesse la realizzazione di un’area con appositi punti di approvvigionamento di energia anche per chi non è ospite della struttura. Una sorta di distributore di energia pulita per chi ne ha bisogno.

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Il progetto Greenhouse Residence Bed&Bike Rome Galeria Antica

Il progetto Greenhouse Residence Bed&Bike Rome Galeria Antica, affidato allo studio dell’architetto Antonio Lorenzetti, è stato realizzato in una zona vincolata e sismica, rispettando norme paesaggistiche e garantendo sicurezza antisismica e una classe energetica A+++.

Il residence comprende 2.300 metri cubi di spazio, suddivisi in appartamenti autonomi energeticamente grazie all’uso di pannelli solari e soluzioni per ottimizzare l’efficienza energetica, come il sistema di accumulo di energia e colonnine per la ricarica di ebike e auto elettriche.

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Le fasi di costruzione sono state rapide. Il progetto è stato completato in 130 giorni grazie all’uso di tecnologie innovative come il sistema H2Wall per le pareti e il Plastbau Metal per i solai, che migliorano la sicurezza sismica e l’isolamento termico.

Il progetto ha anche integrato elementi ecologici, come l’uso di piante con alto assorbimento di Co2.

L’attenzione alla sostenibilità e l’efficienza energetica, combinata con soluzioni costruttive moderne e veloci, ha permesso di completare il Greenhouse Residence con un notevole risparmio energetico e nel ri-spetto dei tempi e delle normative di sicurezza.

Le fasi costruttive con i sistemi SCF System

Il progetto ha previsto la demolizione della struttura esistente e la costruzione della nuova, con il supporto tecnico e dei materiali SCF System (gruppo Sicilferro) per soddisfare le esigenze progettuali e di cantiere.

Cassero H2Wall

Per le pareti portanti, è stato utilizzato il sistema H2Wall, un cassero modulare in Eps con trasmittanza termica migliorata, che offre isolamento termico e resistenza sismica. Questo sistema consente di costruire edifici con pareti in calce-struzzo armato sismo-resistenti, migliorando le prestazioni energetiche.

La parete finale, con uno spessore di 35,6 centimetri, offre una resistenza termica di 5,27 m²K/W e uno sfasamento termico superiore a otto ore.

Solai Plastbau Metal

I solai sono stati realizzati con la tecnologia Plastbau Metal, che garantisce resistenza e riduzione del peso del 30%, migliorando la risposta sismica e la sicurezza dell’edificio.

Il sistema ha permesso di realizzare un solaio ogni sette giorni, grazie all’integrazione perfetta di tutti i componenti e a una progettazione precisa.

Le travi reticolari tipo Ser, progettate su misura, hanno migliorato la struttura sismica e reso più rapida l’installazione. Queste travi, assieme al solaio Plastbau, hanno ottimizzato il consumo di materiale e ridotto i tempi di montaggio.

Pannelli divisori Plastbau

Per le partizioni interne sono stati utilizzati i pannelli divisori Plastbau, leggeri e facili da manovrare. Questi pannelli, realizzati in Eps con grafite e rinforzati con lamiere in acciaio.

Offrono resistenza e isolamento termico e acustico, contribuendo al comfort e all’efficienza energetica dell’edificio.

Scf System, in collaborazione con il progettista, ha gestito con successo tutte le fasi, offrendo un sistema che ha combinato prestazioni sismiche eccellenti, massima efficienza energetica e velocità costruttiva.

di Paolo Caliari

Artica, la nuova vasca per la crioterapia di Treesse

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Treesse, azienda italiana specializzata nella produzione di minipiscine, vasche e saune, presenta Artica, la nuova vasca firmata Marc Sadler che offre i vantaggi della cromoterapia e della crioterapia subacquea, permettendo una remise en forme in un ambiente sicuro e confortevole.

Basata sul rafforzamento dell’organismo, la crioterapia permette di lavorare sinergicamente su ogni distretto muscolare per aumentare ed accelerare la risposta del metabolismo ed avere effetti immediati nell’aumento della massa muscolare e nella diminuzione di quella grassa.

Grazie all’azione del freddo, i vasi sanguigni e linfatici vengono stimolati naturalmente a migliorare la loro funzionalità per eliminare le scorie e nutrire i tessuti, stimolandone la rigenerazione.

La vasca, della dimensione 90×195 centimetri è dotata di cuscino, ed è disponibile nelle finiture con i pannelli in Bianco oppure in Nero. Inoltre, è possibile accessoriare la proposta con un vano contenitore laterale, per riporre la copertura della vasca.

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Vano contenitore laterale, pensato per riporre la copertura della vasca

Il Gruppo Austrotherm acquista Poron

A sinistra, Paolo Cerù, presidente del Gruppo Poron conHeimo Pascher, amministratore delegato di Austrotherm

Il gruppo Poron diventa austriaco. Ad acquistare il produttore di Eps di proprietà della famiglia Cerù è il Gruppo Austrotherm. Poron gestisce otto siti produttivi in tutta Italia e impiega circa 170 addetti. Da inizio 2025 l’azienda italiana commercializza già i prodotti in Xps di Austrotherm sul territorio italiano ampliando il proprio portafoglio. L’acquisizione da parte del gruppo austriaco svilupperà ulteriormente la collaborazione allargandola ad altri prodotti e rendendo Poron un interlocutore ancora più strategico nel panorama dell’isolamento termico. Dopo l’approvazione delle autorità Antitrust, prevista entro l’estate, l’acquisizione dell’azienda potrà essere completata. Nel 2024 Poron ha fatturato 52 milioni di euro, impiegando circa 170 dipendenti, mentre Austrotherm, con 1.400 dipendenti, nello scorso anno ha registrato ricavi per 444 milioni.

A sinistra, Paolo Cerù, presidente del Gruppo Poron conHeimo Pascher, amministratore delegato di Austrotherm
A sinistra, Paolo Cerù, presidente del Gruppo Poron con Heimo Pascher, amministratore delegato di Austrotherm

Secondo un comunicato dell’azienda la famiglia Cerù, che è proprietaria della Poron dal 1962, resterà nella direzione anche dopo la conclusione positiva del contratto e continuerà a gestire l’azienda garantendone la continuità nei confronti dei dipendenti e degli stake holders e contribuendo alla sua crescita. La politica fondata sulla valorizzazione delle persone sarà anche in futuro un pilastro della strategia aziendale. Verrà mantenuto anche il marchio consolidato Poron, che gode di un elevato livello di notorietà e di un’ottima reputazione in Italia. Oltre ai materiali isolanti in Eps, Poron continuerà a produrre anche soluzioni in Eps per il settore dell’imballaggio industriale, per il comparto florovivaistico e per il food packaging, quali contenitori per il gelato, pesce e mozzarella ampliando in tal modo il portafoglio prodotti di Austrotherm.

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Produzione di Eps nel Gruppo Poron

“Da gennaio 2025 i pannelli isolanti Xps Austrotherm ampliano la nostra vasta gamma, i primi successi confermano che possiamo costruire insieme un futuro promettente in Italia e che siamo sulla strada giusta”, commenta Paolo Cerù, presidente del Gruppo Poron. “Con otto siti produttivi sparsi sul territorio italiano, la struttura di Poron ci offre un’efficiente rete produttiva e di vendita ottimale per l’ingresso di Austrotherm nel mercato italiano”, aggiunge Heimo Pascher, amministratore delegato di Austrotherm. “La pluriennale esperienza del Gruppo Poron nel settore e la sua forte presenza in Italia ne fanno il partner ideale per espandere ulteriormente la nostra posizione di mercato in Europa. Inoltre, come azienda a conduzione familiare, condividiamo valori e cultura aziendale simili, il che rafforza ulteriormente la scelta di questo partner”.

Rasacem, il collante cementizio premiscelato per finiture impeccabili

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Per finiture impeccabili e risultati professionali, Edilquattro (Bernardelli Group) offre prodotti d’eccellenza con formulazioni a base cemento (bianche e grigie), gesso e una gamma completa di rasanti progettati per garantire flessibilità e soddisfare ogni esigenza del cantiere.

Tra i prodotti spicca Rasacem, collante cementizio premiscelato in polvere di colore grigio o bianco per incollaggi e rasature.

Grazie ad aggregati selezionati, cariche minerali, cemento Portland ad alta resistenza, co-polimeri e additivi specifici, Rasacem è facile da applicare e lavorare.

Il prodotto è indicato per incollare e rasare pannelli isolanti per sistemi a cappotto (polistirene, sughero, lana di vetro/roccia, calcio silicato) e per rasature interne ed esterne, con o senza rete in fibra di vetro come rasante per calcestruzzo.

È conforme a Etag004 per sistemi di isolamento termico a cappotto (Etics) e alla norma Uni En 998:2016 (malta Gp per intonaci interni/esterni).

Bernardelli Group

Bernardelli Group accorpa più società che lavorano in sinergia nel settore dell’edilizia, coprendo un’ampia gamma di attività: dall’estrazione della materia prima alla produzione di materiali sfusi e in sacco, a opere stradali e di urbanizzazioni fino allo smaltimento e al recupero dei materiali di demolizione.

Edilquattro è la società del gruppo proprietaria delle cave e dei siti produttivi e ambientali, alla quale fanno riferimento le business unit Build, Garden, Production, Eco Ambiente.

di Sara Giusti

Più creatività per l’involucro con gli intonaci decorativi Röfix

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Villetta a Valverde (Catania). La facciata è realizzata con Röfix Designputz, applicato in modo da ottenere l'effetto Kreativ Stripes

Il carattere distintivo di un edificio, il gusto particolare del committente o la cifra stilistica di un architetto possono manifestarsi nella realizzazione di facciate impeccabili e personalizzabili grazie all’ampia gamma di intonaci decorativi Röfix.

I numerosi materiali ad alto contenuto tecnico, con la possibilità di spaziare tra effetti e texture diversi, rendono la scelta del design in facciata potenzialmente infinita, con combinazioni classiche, moderne, ma anche insolite e artistiche.

Il punto d’incontro sono tridimensionalità e sensazioni tattili che caratterizzano superfici uniche, impreziosite dal carattere materico e decorativo dei prodotti utilizzati. Questo permette di creare edifici e facciate dalla personalità ben definita e ricercata.

Un esempio è il progetto di edilizia residenziale realizzato dall’architetto Giorgio Antonio Potenza in località Valverde, in provincia di Catania.

Per impreziosire la facciata è stato utilizzato l’intonaco Röfix Designputz, applicato in modo da ottenere l’effetto di texture Kreativ Stripes.

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Rivestimento minerale speciale a base Nhl, Röfix Designputz è una malta per intonaco fine miscelata in fabbrica secondo En 998-1: idrofobizzato, modellabile, è ideale per realizzare finiture con tecnica di rigatura grossa e fine, effetti a rilievo, fratazzati, spatolati e tante altre tecniche di strutturazione superficiale.

Idoneo per sistemi di isolamento termico per esterni, nonché per facciate e superfici interne, si applica su intonaci di fondo e pannelli pretrattati (per esempio, in cartongesso).

Röfix Kreativ

Röfix Kreativ è una vasta gamma di effetti e finiture decorative per esterni che si adatta alla visione creativa del progettista, con possibilità quasi infinite.

I prodotti Röfix e le diverse modalità di applicazione vengono proposti in combinazioni ad hoc, secondo le specifiche esigenze creative, così da vestire qualsiasi facciata, anche con presenza di sistemi di isolamento termico a cappotto.

di Sara Giusti

Il modulo antiriflesso Nebular entra nel programma incentivi per il fotovoltaico di Tokyo

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Il modulo antiriflesso e ultraleggero Nebular di AIKO è stato selezionato per il programma di incentivi 2024 del Governo Metropolitano di Tokyo “High-Performance Solar Power Systems” per impianti fotovoltaici ad alta efficienza.

Tra i 193 prodotti fotovoltaici certificati, il modulo di AIKO si distingue come l’unico selezionato nella categoria moduli antiriflesso senza vetro, ottenendo il livello massimo di incentivo previsto.

Nell’ambito di questo programma, i progetti di impianti fotovoltaici nel settore residenziale a Tokyo che utilizzano il modulo Nebular possono ricevere un sussidio fino a 80.000 JPY/kW (circa 0,49 EUR/W).

Progettato per rispondere alle specifiche esigenze del mercato fotovoltaico residenziale giapponese, il modulo Nebular di AIKO combina un design ultraleggero, alta efficienza e affidabilità elevata.

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Con una superficie inferiore ai 2 metri quadrati e un peso di soli 8,6 kg, risulta più leggero di circa il 60% rispetto ai moduli in vetro tradizionali, riducendo significativamente il carico sulla copertura.

Il modulo mantiene le prestazioni caratteristiche della tecnologia AIKO ABC N-Type, raggiungendo un’efficienza fino al 22,5% e una potenza massima di 450 Wp.

Realizzato con un telaio a doppio profilo e uno specifico design sul retro, il modulo offre una maggiore resistenza alle microfratture e un’efficiente dissipazione del calore, garantendo prestazioni sicure anche in ambienti ad alta temperatura.

La funzione antiriflesso risponde ai requisiti visivi richiesti in contesti sensibili come aeroporti, autostrade e aree urbane ad alta densità edilizia.

Certificato da importanti enti internazionali, tra cui CE (UE), TÜV, MCS (Regno Unito) e JPEA (Giappone), il modulo Nebular soddisfa anche i rigorosi standard giapponesi in termini di prestazioni, sicurezza e installazione. È inoltre pienamente compatibile con i sistemi di montaggio e BOS esistenti, garantendo un’integrazione semplice e immediata, senza necessità di modifiche progettuali.

Nuova fabbrica in Egitto per Mapei

Da sinistra: Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei, Bassem Moustafa, general manager Mapei Egitto e Simona Giorgetta, membro del consiglio di amministrazione Mapei
Da sinistra: Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei, Bassem Moustafa, general manager Mapei Egitto e Simona Giorgetta, membro del consiglio di amministrazione Mapei

Mapei rafforza la sua presenza industriale in Nord Africa, con l’apertura di un nuovo stabilimento produttivo in Egitto, nella Città del decimo Ramadan, a nord ovest del Cairo. Con una superficie totale di 30 mila metri quadrati, la nuova fabbrica produrrà i principali prodotti Mapei per il mercato locale, dagli adesivi per la posa della ceramica alle malte, agli additivi per calcestruzzo ai coadiuvanti di macinazione per la produzione di cemento. Sarà il secondo impianto produttivo del Gruppo in Egitto dopo quello per la produzione di polimeri di Vinavil, attivo a Suez dal 2002, con 150 dipendenti.

Lo stabilimento produttivo in Egitto di Mapei, nella Città del decimo Ramadan
Lo stabilimento produttivo in Egitto di Mapei, nella Città del decimo Ramadan

«L’apertura dello stabilimento di Mapei in Egitto costituisce un ulteriore tassello della solidità delle relazioni economico-commerciali bilaterali Italia e Egitto e del forte interesse delle aziende italiane ad investire in questo Paese in settori strategici per il Made in Italy», è il commento dell’ambasciatore d’Italia al Cairo, Michele Quaroni. «L’Egitto è infatti un nostro partner cruciale per la sua posizione geografica, il suo peso economico, politico e demografico nella regione euro-mediterranea e per l’apertura che esso favorisce verso l’intero mercato africano. In linea con lo spirito del Piano Mattei per l’Africa, gli investimenti produttivi, il trasferimento tecnologico e di know-how, e le attività di formazione che verranno portati avanti in Egitto da Mapei, sono salutati con estremo favore dal Governo italiano e dalle Autorità egiziane, in quanto forniranno un contributo molto importante alla crescita economica di questo Paese e al nostro rapporto bilaterale».

Da sinistra: Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei, Bassem Moustafa, general manager Mapei Egitto e Simona Giorgetta, membro del consiglio di amministrazione Mapei
Da sinistra: Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei, Bassem Moustafa, general manager Mapei Egitto e Simona Giorgetta, membro del consiglio di amministrazione Mapei

«L’Egitto rappresenta oggi un mercato molto attraente per l’industria delle costruzioni a livello mondiale», aggiunge Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei. «Con oltre 100 milioni di abitanti e un incremento demografico costante, il Paese sta registrando una crescente domanda di edilizia residenziale, sostenuta da robusti piani di investimento governativi in infrastrutture, ospitalità e trasporti. La presenza nell’area di due siti industriali, Mapei e Vinavil, rafforzerà la competitività del Gruppo promuovendo, al tempo stesso, le capacità produttive locali, creando opportunità di lavoro e facilitando il trasferimento tecnologico».

«Il nuovo stabilimento, progettato per produrre un’ampia gamma di prodotti utilizzando tecnologie all’avanguardia, è situato in una posizione strategica dove si trovano i principali hub logistici», aggiunge Marco Squinzi, amministratore delegato Mapei. «La vicinanza al corridoio Cairo-Suez e Cairo-Ain Sokhna consentirà a Mapei di distribuire i propri prodotti in modo efficiente sia all’interno dell’Egitto che nei mercati vicini del Nord Africa e del Medio Oriente. Sarà anche una porta di accesso all’Africa sub-sahariana, grazie agli accordi commerciali in essere e alla crescente integrazione economica tra le nazioni africane. Pensato per soddisfare le esigenze dell’industria edile locale, garantendo vicinanza, tempi di consegna più rapidi e un supporto tecnico su misura, l’impianto è dotato anche di un laboratorio controllo qualità e di uno spazio per i programmi di formazione della Mapei Academy, l’offerta di formazione di Mapei che si sviluppa attraverso eventi gratuiti rivolti ai professionisti e alle imprese, contribuendo allo sviluppo delle competenze locali. Come hub regionale, progettato per essere scalabile, consentirà a Mapei di aumentare la produzione e la capacità di stoccaggio in base alla richiesta e di ampliare l’offerta con linee di produzioni aggiuntive».

Mapei Silancolor ed Elastocolor Pittura Zero: così il colore è a emissioni compensate

Anche il colore si produce a emissioni compensate. Le pitture professionali Mapei Silancolor Pittura ed Elastocolor Pittura fanno ora parte della Linea Zero, diventando i primi prodotti vernicianti in Italia a CO₂ completamente compensata.

Linea Zero Mapei

Le emissioni di CO₂ misurate lungo il ciclo di vita dei prodotti della Linea Zero per l’anno 2025 tramite la metodologia Lca, verificate e certificate con le Epd, sono compensate con l’acquisto di crediti di carbonio certificati per supportare progetti di protezione delle foreste.

Maggiori dettagli sul calcolo delle emissioni e sui progetti di mitigazione climatica, finanziati tramite i crediti di carbonio certificati, sono disponibili sul sito dell’azienda.

Elastocolor Pittura Zero

Elastocolor Pittura Zero è un prodotto monocomponente a base di resine acriliche elastomeriche in dispersione acquosa. È un filmogeno che, dopo essere diventato asciutto, forma un rivestimento elastico, impermeabile all’acqua e agli agenti aggressivi presenti nell’atmosfera, ma permeabile al passaggio del vapore.

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Possiede un’ottima resistenza all’invecchiamento, al gelo e ai sali disgelanti, conferendo alle superfici trattate una bassa ritenzione dello sporco.

Elastocolor Pittura Zero risponde ai principi definiti nella En 1504-9 e En 1504-2 per la protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo.

Silancolor Pittura Zero

Silancolor Pittura Zero è a base di resina silossanica in dispersione acquosa. La tecnologia Mapei unisce i vantaggi delle tradizionali pitture minerali a quelli delle versioni sintetiche.

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Grazie alla particolare formulazione, mantiene inalterata la traspirabilità del supporto e conferisce un’elevata idrorepellenza. Silancolor Pittura Zero, una volta applicata, forma una pellicola microforata, con maglie così strette da impedire l’ingresso dell’acqua, ma sufficientemente larghe da consentire il passaggio del vapore acqueo, mantenendo così il muro asciutto.

Silancolor Pittura Zero aderisce perfettamente su tutti i tipi di intonaci tradizionali e su vecchie pitture ben aderite, ed è particolarmente indicata per la finitura dei cicli deumidificanti.

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Tecnologia BioBlock

Entrambi i prodotti sono dotati di tecnologia BioBlock per contrastare lo sviluppo di alghe, muffe e funghi.

Possono essere utilizzati per la pitturazione di pareti già intaccate da questi microrganismi (previa azione preliminare di rimozione e pulizia della superficie) oppure in via preventiva.

Come per tutti i prodotti Zero, le due pitture sono state riformulate con materie prime a basse emissioni.

In questa nuova formulazione, il laboratorio Ricerca & Sviluppo di Mapei è riuscito a ottenere un grande risultato anche in termini di efficienza della formula, permettendo di mantenere le versioni Zero in linea con i prodotti precedenti, con il vantaggio aggiuntivo della protezione antimuffa.

Con l’introduzione di queste due pitture professionali, Mapei completa due cicli composti interamente da prodotti della linea Zero: una proposta competitiva che offre due pitture con protezione antimuffa e anti alga, a CO₂ totalmente compensata. Inoltre, completa i cicli Zero per la protezione del calcestruzzo e il risanamento delle murature.

 

di Sara Giusti

Bathco presenta la collezione di lavabi Treviso in bambù e metallo

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Bathco presenta la nuova linea Treviso che coniuga materiali come bambù e metallo, in due proposte di lavabi originali, da appoggio o con piedistallo.

Presentata alla fiera ISH di Francoforte, la collezione Treviso unisce materiali naturali e stile industriale, confermando l’approccio a un design sostenibile e alla ricerca innovativa sui materiali

Il lavabo d’appoggio misura 364 x 120 millimetri. Il lavabo in bambù è disponibile senza o con bordatura nei colori oro, bronzo, brushed steel e gun metal.

Il lavabo con piedistallo misura invece 830 x 360 millimetri. Il lavabo è disponibile con bordatura in metallo, nei colori brushed steel e gun metal. 

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La più ampia gamma di bordure per giardinaggio

Le bordure di Granulati Zandobbio permettono di delimitare le pavimentazioni e aiuole, consentendo di separare in modo netto ogni decorazione realizzata con ghiaietto, ciottoli o pietrisco; sono bordure da giardino ideali per gli appassionati del fai da te ma dedicate anche ai professionisti più esigenti.

Sono disponibili in diversi materiali, misure e modelli:

  • Alubord, la bordura in alluminio;
  • Corten, in metallo destinato ad arrugginirsi;
  • Acciaio, bordure in acciaio zincato;
  • Ecobord, bordure in plastica riciclata, materiale 100% ecosostenibile, flessibile, duraturo e resistente a corrosione;
  • Ecowood, la bordura ecologica composta da HDPE 80% riciclato.;
  • DIY FLEX, in plastica nera e super flessibile.

Le bordure sono particolarmente indicato come profilo di contenimento per la realizzazione di vialetti in ghiaia, con autobloccanti, ciottoli resinati o con altri materiali di riempimento.

Le bordure possono essere utilizzate in risposta a diverse esigenze: delimitare un’aiuola, un vialetto, recintare degli orti e organizzare gli spazi esterni, dando valore aggiunto alle proprie realizzazioni.

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Rasatura fibrorinforzata per un’elevata adesione anche su superfici poco assorbenti

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Per rasare e uniformare superfici difficili, un prodotto affidabile e performante può fare la differenza. Rasoplus di Cvr è una rasatura minerale fibrorinforzata, potenziata con polimeri e additivi idrofughi, che assicura elevata adesione anche su supporti scarsamente assorbenti come rivestimenti plastici, piastrelle, mosaici e facciate già tinteggiate.

rasoplus-cvrLa granulometria di Rasoplus garantisce copertura uniforme e perfetta omogeneità estetica, rendendo il prodotto efficace su sottofondi irregolari o disomogenei.

Grazie alla speciale formulazione, il prodotto risulta idrorepellente, ma allo stesso tempo mantiene la traspirabilità, assicurando una protezione duratura.

Realizzato con materie prime naturali, Rasoplus offre elevata resistenza meccanica e facilità di applicazione, risultando versatile, affidabile e ad alte prestazioni per facciate e interni.

di Sara Giusti

Steico Joist, il sistema autoportante di Nordtex per pareti perimetrali coibentate

Un sistema completo in grado di coniugare qualità, materiali esclusivamente naturali e facilità di utilizzo, dalla progettazione alla posa in opera. È Steico Joist, la tecnologia ideata da Nordtex per la realizzazione di pareti perimetrali coibentate.

Oltre a essere usato come isolamento delle murature lato esterno o interno, questo sistema può essere utilizzato per creare solai, tetti e nuove pareti, utilizzando materiali come la canapa o la lana di pecora.

Il sistema portante Nordtex Steico Joist è composto da travi in anima sottile con omologazione tecnica europea Eta 06/0238.

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Render parete realizzata con Nordtex Steico Joist

Permette di risolvere situazioni particolari, come il fuori piombo della facciata, per una posa sicura dei serramenti.  Inoltre, evita la scrostatura dell’intonaco e consente una posa agevole e veloce delle tubazioni.

Essendo autoportante, il sistema consente di eseguire ampliamenti e soprelevazioni.

Escludendo la rasatura armata, la posa è totalmente a secco. I materiali usati sono traspiranti e il pannello di chiusura è idrofobizzato, proteggendo il sistema dall’umidità e dalle intemperie durante la fase di posa.

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Applicazione in cantiere

Nordtex Steico Joist migliora fortemente l’acustica, lo sfasamento termico, e può essere rivestito anche con facciate ventilate, pannelli antigrandine o Rei.

di Sara Giusti

Campagna Anit anti isolwashing

Materiale isolante
Materiale isolante

Anit lancia una campagna di sensibilizzazione sulle dichiarazioni delle prestazioni dei materiali isolanti. In un mercato sempre più orientato all’efficienza energetica e alla sostenibilità degli edifici, è fondamentale saper distinguere tra soluzioni di isolamento termico realmente efficaci e proposte non tecnicamente verificate. Il fenomeno dell’isolwashing (analogo a greenwashing) consiste nell’indurre i consumatori a credere che un prodotto offra prestazioni di isolamento superiori a quelle reali. Per aiutare i professionisti e i consumatori a fare scelte consapevoli, Anit ha redatto un manifesto guida per la valutazione dei materiali isolanti basato su criteri oggettivi e verificabili. Il manifesto sarà presentato e approfondito in un webinar in diretta streaming in cui interverranno gli esperti Anit. Il webinar sarà trasmesso su YouTube il giorno 8 maggio 2025 (è necessario iscriversi sul sito web di Anit).

In attesa di questo approfondimento, Anit propone un questionario per introdurre il tema dell’isolwashing e la sua diffusione tra i professionisti del settore, compilabile a questo link. 

L’innovazione al centro del III Convegno YouTrade Sud

L’appuntamento è per giovedì 15 maggio con la cena di business alle 19 e il conferimento degli YouTrade Awards Sud, e per venerdì 16 maggio a Lamezia Terme, al centro congressi del T Hotel.

Il III Convegno YouTrade Sud è un momento fondamentale per gli operatori della filiera edile. Uno dei focus del nuovo evento è l’innovazione, motore della competitività. Ma per molte aziende italiane il percorso verso il cambiamento non è sempre lineare. Per questo l’agenda del convegno prevede la relazione di Roberto Macina, laureato in ingegneria informatica e managing director di Next4, società in cui si occupa di investimenti e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali nell’ambito digitale.

Al centro dell’intervento di Macina saranno le principali tecniche con cui le imprese italiane stanno affrontando l’innovazione, analizzando modelli efficaci e strategie adottate. Un focus particolare sarà dedicato al Venture Building, un approccio che consente di creare nuove realtà imprenditoriali all’interno delle aziende, riducendo il rischio e accelerando il time-to-market. Verranno presentati esempi concreti e case history, con particolare attenzione al settore delle costruzioni, dove l’innovazione sta trasformando materiali, processi e modelli di business. 

Il III Convegno YouTrade Sud, inoltre, vedrà la partecipazione di di László Bagaméri, direttore commerciale Újház, distributore di materiali per edilizia ungherese con 80 punti vendita, per un confronto tra modelli di business esteri e quelli italiani. Nella scaletta della giornata non manca, inoltre, l’analisi sullo stato dell’economia e dell’edilizia, con le previsioni sul trend dell’anno a cura del Centro Studi YouTrade. Due talk show con i protagonisti della distribuzione e della produzione, assieme agli interventi sulle nuove normative e su come gestire il processo di concentrazione che interessa il mondo della distribuzione edile, fanno dell’evento organizzato da Virginia Gambino Editore un appuntamento da non perdere. I posti sono limitati, meglio affrettare l’iscrizione!

Isolamento a prova di montagna con il sistema per facciate ventilate Isotec Parete

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Il condominio riqualificato

Ad Aosta un condominio ha scelto il sistema di facciata ventilata Isotec Parete di Brianza Plastica per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. La decisone risponde alle esigenze di sostenibilità, comfort abitativo e modernità, nell’ambito di un intervento con il superbonus 110%.

Parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, il condominio di sei piani fuori terra e dalla tipica configurazione a stecca, rappresenta una testimonianza dell’urbanizzazione del Dopoguerra.

L’intervento ha permesso anche un rinnovamento estetico, grazie al nuovo rivestimento.

La soluzione Isotec Parete

I pannelli Isotec Parete, posati con orientamento verticale, sono stati scelti nella variante con correntino metallico in colorazione nera, in modo da risultare poco visibile tra le fughe del rivestimento.

La facciata è stata poi terminata con rivestimento in alluminio composito effetto-legno, fissato al correntino mediante rivetti, che ha donato all’edificio un’immagine moderna ed elegante.

La finitura, leggera e resistente agli agenti atmosferici, ha offerto un’alternativa ecocompatibile a materiali tradizionali come il legno, riducendo la necessità di manutenzione.

Gli imbotti dei serramenti e i dettagli metallici, realizzati in profili preverniciati bianchi, completano l’intervento con una finitura essenziale e luminosa.

Spessori contenuti

Con spessori contenuti, grazie proprio alle alte proprietà coibenti del poliuretano che ne costituisce l’anima, Isotec Parete permette di raggiungere elevati valori di isolamento, contribuendo al risparmio energetico dell’edificio sia in regime estivo, sia invernale.

In questo condominio è stato utilizzato il sistema Isotec Parete con uno spessore di 80 millimetri per le facciate ventilate, mentre per le porzioni di facciata in corrispondenza dei balconi è stato realizzato un cappotto tradizionale rasato ad intonaco.

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Il condominio di Aosta durante l’intervento di efficientamento energetico delle facciate con Isotec Parete

Termoisolante e ventilato

Il sistema Isotec Parete permette di creare un impalcato portante, termoisolante e ventilato in un unico passaggio di posa, con significativi vantaggi in termini di velocità e semplicità di installazione, come sperimentato nel condominio di Aosta dall’impresa Balliu di Cossato (Biella), che vanta una lunga esperienza di posa di questo sistema, sia a tetto che a parete.

Con Isotec Parete, Brianza Plastica propone quindi una soluzione efficace e versatile per la realizzazione di facciate ventilate ad alta efficienza energetica.

La sua leggerezza, manovrabilità e facilità di installazione lo rendono ideale per interventi su edifici esistenti, consentendo di operare direttamente sull’esistente, senza la necessità di rimuovere il rivestimento precedente, con evidenti risparmi in termini di costi e tempi.

Sistema preassemblato ad alte prestazioni

Il sistema Isotec Parete è progettato per rispondere alle esigenze di isolamento termico ed efficienza energetica richieste dall’edilizia contemporanea.

Grazie all’anima in poliuretano ad alte prestazioni (λD pari a 0,022 W/mK) e alla sua configurazione con correntino metallico integrato, che sostiene il rivestimento e permette di creare una camera di ventilazione, Isotec Parete realizza una protezione efficace e performante in tutte le stagioni dell’anno.

La ventilazione naturale, che si attiva all’interno dell’intercapedine tra il rivestimento e l’isolante, svolge un ruolo cruciale nel migliorare il comfort abitativo: in estate, i moti convettivi agevolano la dispersione del calore accumulato dalle superfici esterne irradiate, riducendo il carico termico sull’isolante e migliorando il benessere interno; in inverno, il flusso d’aria aiuta a smaltire rapidamente eventuali condense o umidità, preservando le superfici da muffe e degrado.

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Dettaglio: la posa del rivestimento in alluminio effetto-legno fissato ai correntini di Isotec Parete

Il pannello Isotec Parete si installa completamente a secco, ancorandosi direttamente alla struttura portante tramite fissaggi meccanici. La battentatura longitudinale e l’incastro a coda di rondine sui lati corti permettono un accostamento preciso tra i pannelli, eliminando i ponti termici e realizzando un isolamento continuo.

Il sistema si adatta a qualsiasi tipo di struttura portante, sia essa continua o discontinua, e può accogliere qualsiasi tipologia di rivestimento: dai materiali leggeri, come Hpl, doghe in alluminio o legno, a quelli pesanti, come gres porcellanato, pietra naturale o cotto.

LA SCHEDA

  • Tipologia: condominio residenziale
  • Intervento: efficientamento energetico
  • Ubicazione: Aosta
  • Committente: Arer Valle d’Aosta
  • Progettazione architettonica: Arch. Francesca Pizzini
  • Progettazione energetica: Ing. Andrea Rotta,  Ing. Paolo Nicola
  • Direzione dei Lavori: Arch. Francesca Pizzini,  Ing. Andrea Rotta, Ing. Nicola Paolo
  • Coordinamento per la sicurezza: Arch. Francesca Pizzini
  • Impresa: Balliu srl, Cossato (Biella)
  • Isolamento facciata ventilata: Isotec Parete con correntino nero, spessore 80 millimetri, passo 500 millimetri
  • Rivestimento facciata: pannelli in alluminio composito effetto-legno lunghezza 3000 millimetri, altezza variabile
  • Superficie isolata: 940 mq
  • Certificazione energetica: APE Pre intervento F – Ape Post intervento A٣

di Sara Giusti

Dati a rischio anche per l’edilizia

Digitale in cantiere
Digitale in cantiere

Negli ultimi cinque anni la quantità di dati raccolti legati ai progetti edilizi è più che raddoppiata grazie all’adozione della tecnologia da parte delle imprese di costruzioni che hanno intrapreso un percorso di trasformazione digitale su larga scala, contribuendo a un’accelerazione del settore senza precedenti. Tuttavia quasi un terzo dei professionisti del settore edile ritiene di ricevere dati incompleti o inaccurati, fenomeno che causa gravi inefficienze operative e che ostacola la capacità delle imprese di prendere decisioni tempestivamente e in modo informato. Nel 2020 la cattiva qualità dei dati è costata all’economia globale una cifra pari a 1,84 trilioni di dollari, obbligando le imprese di costruzioni a effettuare rilavorazioni in cantiere per un costo complessivo di quasi 90 miliardi di dollari. Secondo PlanRadar, piattaforma digitale SaaS per la documentazione, la comunicazione e la reportistica di progetti edilizi, di facility management e immobiliari, in Italia oltre l’11% del costo totale dei progetti immobiliari è da ricondurre a rilavorazioni dovute a errori di costruzione. Oltre ai problemi operativi, anche la sicurezza dei dati è una sfida. Nell’era digitale, infatti, il settore delle costruzioni non è esente da minacce informatiche. Oltre il 38% delle aziende edili globali ha subito una violazione dei dati, con un costo medio dei danni che ha raggiunto i 3 milioni di dollari e, nonostante ciò, solo il 37% delle stesse ha un piano di sicurezza informatica ben delineato.

Tablet in cantiere
Tablet in cantiere

I motivi per cui le imprese edili non hanno ancora adottato una strategia concreta di gestione dei dati consistono nei costi di implementazione e/o le risorse richieste (40%), nella mancanza di supporto organizzativo (36%) e nell’ingombro di tempo che il processo di adozione di soluzioni digitali richiederebbe (36%). La filiera è infatti ancora restia a riconoscere quanto la corretta gestione dei dati e delle informazioni incida sulla realizzazione dei progetti edilizi.

Digitale in cantiere
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