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Le carte da parati Inkiostro Bianco per La Casa Moderna

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Floral

Le carte da parati pensate in esclusiva da Inkiostro Bianco per La Casa Moderna trasformano le pareti costruendo atmosfere e scenari di emozione e design.

La Casa Moderna è un progetto sviluppato da arreda.net, gruppo d’acquisto italiano e oltre confine, in Costa Azzurra. L’unicità della sua formula si articola attraverso negozi e catalogo. 

Tutte le carte proposte da Inkiostro Bianco per La Casa Moderna hanno elevate prestazioni tecniche anche nella versione di base, vinilica: senza formaldeide, inodore e inassorbente, ignifuga e resistente agli UV, lavabile e di facile posa e rimozione, utilizzabile anche per rivestire arredi a cui rifare il look.

Tra le proposte di carte da parati per La Casa Moderna c’è la leggerezza delle fantasie Floral, dove petali e foglie nelle diverse interpretazioni – come in Architettura e Blues – trasformano la parete in un respiro vegetale.

Chi ama l’equilibrio trova nei motivi Geometric trame precise e volumi definiti con cura, dove i colori accentuano i tratti del disegno, come in Geometric Figure.

Chi invece ha un lato più esuberante potrà perdersi tra le suggestioni di Jungle, dove la natura si fa selva, colore, ritmo con Alive Forest animali e piante si animano lungo la superficie.

Per i bambini, le proposte Kids aprono mondi fantastici: piccoli universi su misura, dove ogni parete diventa uno sfondo per immaginare, crescere, giocare. Sottoforma diventa un’esplosione di colori, forme e figure.

A chi predilige le materie alla fantasia parlano invece le carte Materic, fatte di texture profonde e vibrazioni tattili, come se il muro trattenesse tracce di pietra, legno, sabbia. Proprio Cemento restituisce tutta la matericità di una finitura.

E poi ci sono i Pattern, che scandiscono lo spazio con un ritmo visivo deciso, senza mai essere ripetitivi. Come Blackboard e Lignes che connotano la stanza armonizzandosi con l’arredo. Un modo per rendere le pareti protagoniste, con grazia e carattere.

Fotovoltaico: perché andare oltre l’argento nei pannelli solari? La risposta (in rame) di Aiko

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Da decenni l’argento è il metallo più impiegato per la metallizzazione delle celle solari, ma non è privo di criticità.

Il settore fotovoltaico assorbe già circa il 20% della domanda globale di argento: affidarsi sempre più a questa risorsa rara e costosa comporta rischi concreti per l’intera filiera. La volatilità dei prezzi, le limitazioni nella disponibilità e le crescenti preoccupazioni in materia di sostenibilità stanno già spingendo i produttori più lungimiranti a ripensare materiali e progettazione.

Tra questi c’è Aiko che ha scelto di sviluppare una tecnologia di interconnessione in rame che potenzia le prestazioni e la durata dei moduli ABC (All Back Contact) di nuova generazione.

Prestazioni del rame

L’interconnessione in rame sviluppata da Aiko garantisce una conduttività superiore:

  • La resistività del rame puro è di appena 1,7 μΩ·cm, nettamente inferiore rispetto ai circa 5 μΩ·cm tipici delle paste d’argento (che contengono anche vetro e leganti).
  • Una resistenza più bassa consente una raccolta di corrente più efficiente e migliori prestazioni energetiche, soprattutto in condizioni di elevata irradiazione o temperature elevate.
  • A differenza della pasta d’argento, il processo di placcatura elettrolitica del rame non richiede trattamenti termici ad alta temperatura, evitando così stress termici e la diffusione di impurità all’interno del wafer di silicio. Il risultato è una cella più pulita, stabile e performante, con un’efficienza iniziale più alta e una durata operativa più lunga.

La durabilità è sempre più al centro dell’attenzione, soprattutto per installazioni esposte a condizioni ambientali estreme, dai tetti alpini agli impianti fotovoltaici galleggianti.

L’interconnessione in rame di Aiko offre una resistenza eccezionale che si traduce in una migliore resistenza a stress meccanici, urti e, fattore cruciale, alle microfratture, principale causa di perdita energetica nel lungo termine.

Test recenti dimostrano infatti che i moduli Aiko ABC con interconnessione in rame registrano perdite di potenza significativamente inferiori rispetto ai moduli TOPCon nelle stesse condizioni di impatto.

Il modulo Stellar ABC, la soluzione Aiko per applicazioni fotovoltaiche galleggianti, è attualmente l’unico modulo doppio vetro sul mercato con interconnessione in rame, elevata resistenza a trazione e comprovata resistenza alle microfratture.

I vantaggi dei moduli con interconnessione in rame

Per gli EPC (Engineering, Procurement and Construction) e i proprietari degli impianti, i moduli ABC con interconnessione in rame significano:

• Maggiore produzione di energia a lungo termine
• Costi di manutenzione ridotti grazie a una migliore tolleranza alle ombreggiature
• Minore rischio di incendio grazie a un comportamento termico superiore
• Ritorno sull’investimento più solido, favorito da un’operatività continua e una maggiore stabilità dell’energia

Il tutto utilizzando un materiale più sostenibile e dal costo stabile, in linea con gli obiettivi di filiera a lungo termine.

Maggiore sostenibilità

L’interconnessione in rame di Aiko non è solo un’innovazione produttiva: è il segnale di visione strategica a lungo termine che rafforza la posizione dell’azienda come pioniere nella tecnologia BC e come partner affidabile per i professionisti del fotovoltaico alla ricerca di nuovi standard di prestazioni.

Affrontando con efficacia sia le sfide ambientali che quelle ingegneristiche, questa innovazione rappresenta una scelta più intelligente per il futuro del fotovoltaico e per il futuro a zero emissioni di carbonio che contribuisce a realizzare.

Nuovo Catalogo Ruregold 2025 per il rinforzo strutturale nell’edilizia e nelle infrastrutture

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È disponibile il nuovo Catalogo Generale Ruregold 2025, una pubblicazione tecnica di oltre 140 pagine per ingegneri, progettisti, imprese e tecnici impegnati nel consolidamento strutturale degli edifici e delle infrastrutture.

Il catalogo si articola in sette macro-sezioni, dedicate ai principali ambiti applicativi:

  1. rinforzi strutturali FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix), in cui Ruregold ha raggiunto importanti traguardi. La gamma FRCM, per prima al mondo, ha ottenuto la certificazione di validazione a livello internazionale e ha già dimostrato, con referenze provate, la propria validità antisismica e l’incremento della sicurezza nei rinforzi delle strutture. I sistemi FRCM, a base di fibre ad alte prestazioni (PBO, carbonio) abbinate a matrici inorganiche, garantiscono un’elevata efficacia strutturale anche in condizioni critiche, come umidità, alte temperature o azioni sismiche. L’impiego di una matrice minerale consente inoltre di ottenere un comportamento pseudo-duttile, compatibilità con supporti storici e grande durabilità.
  2. rinforzi strutturali FRP,
  3. intonaci armati (Sistema CRM) con reti in fibra di vetro, sono particolarmente indicati per il consolidamento di murature storiche, anche soggette a vincoli architettonici. Le malte speciali, compatibili con i supporti in laterizio, pietra e tufo, permettono di preservare la traspirabilità e l’integrità del patrimonio edilizio esistente.
  4. microcalcestruzzi HPFRC (High Performance Fiber Reinforced Concrete) descrive prodotti fibrorinforzati ad alte prestazioni per il rinforzo di travi, pilastri, solai e nodi strutturali. Questi materiali, altamente resistenti e versatili, permettono interventi localizzati ed efficaci con spessori contenuti.
  5. presidi antisfondellamento: sistemi come Safenet, Stucanet e Armanet sono progettati per la protezione dei solai da distacchi pericolosi
  6. elementi di rinforzo per murature,
  7. presidi antiribaltamento: soluzioni con reti in PBO, acciaio o fibra di basalto contribuiscono a migliorare la risposta sismica delle tamponature.

L’intero documento è arricchito da schede tecniche, tabelle di prestazioni, dettagli applicativi e riferimenti normativi aggiornati, offrendo al progettista una vera e propria guida pratica e normativa per la scelta e l’applicazione dei sistemi di rinforzo Ruregold.

Il catalogo è completato da QR code interattivi che rimandano a video esplicativi, casi studio e approfondimenti tecnici.

Gruppo Romani: le novità a Cersaie 2025, tra rebranding e nuove collezioni

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Serenissima Palazzo Calacatta Green

A partire dal rebranding dei loghi, Gruppo Romani presenta a Cersaie 2025 (22-26 settembre) le nuove mappe creative dei suoi brand: Serenissima, Cir, Cercom, Cerasarda, Verde 1999 e Isla Tiles.

Serenissima

Lo storico logo del Gruppo Romani, Serenissima, cambia e si fa interprete di un racconto che prosegue nel tempo: se da un lato ne conferma l’identità e le origini, dall’altro le rivede in una luce moderna che ringiovanisce e attualizza. Evoluzione, modernità, eleganza sono le parole chiave per definire il nuovo corso. 

Tra le nuove collezioni in gres porcellanato, Palazzo rilegge sei varietà di marmo, celebri per la loro bellezza e versatilità, dalle grandi architetture prestigiose agli spazi privati, ideali per una progettualità classica e al tempo stesso contemporanea.

Cir

I colori caratteristici del logo Cir rivisitato richiamano l’energia e la matericità della ceramica. Forever Color rappresenta questo concetto: la collezione mette al centro i colori e li trasfigura in elementi vitali per l’interior design, grazie alla loro capacità di modificare gli spazi abitativi e di abbinarsi a differenti superfici.

Cercom

Cercom mantiene i colori del logo, ma sceglie un mood più moderno, chiaro ed essenziale. I segmenti di mercato cui si rivolge il brand restano quelli della progettazione di alto livello, contract, hôtellerie e residenziale su tutti.

Le nuove collezioni in arrivo a Cersaie mantengono il format del “contenitore di materie” declinato attraverso soluzioni tecniche che riassumono nel gres porcellanato il presente e il futuro dell’architettura.

Cerasarda

“Arte del lusso” è il nuovo payoff di Cerasarda, abbinato a un’identità visiva più ariosa e sorprendente che rispecchia l’autenticità e la raffinatezza delle nuove collezioni.

L’azienda, conosciuta come “la ceramica della Costa Smeralda”, si identifica completamente con l’alta qualità dei materiali proposti, l’attenzione ai dettagli e la ricerca stilistica posizionandosi come punto di riferimento per le superfici ceramiche dedicate al luxury design.

Verde 1999

A Cersaie 2025 saranno presentate anche le nuove soluzioni firmate da Verde 1999 che prosegue la sua narrazione che parla di spazi abitativi eleganti, curati nei dettagli eppure estremamente pratici. Uno stile orientato al mercato nordamericano che si esprime nell’originalità delle nuove collezioni Dakota e Checkerboard Inspirations.

Dakota Grigio
Dakota Grigio
Checkboard Inspiration
Checkboard Inspiration

Isla Tiles

Infine, Isla Tiles, con le sue superfici dalla creatività eclettica e versatile, aperte alla contaminazione stilistica e a un gusto raffinato. In preview a Cersaie le nuove collezione Portofino, Salento e Roma.

Soluzioni personalizzate per lo spazio lavanderia con Arcom

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La lavanderia è uno spazio che può essere valorizzato con soluzioni personalizzate e salvaspazio, in perfetta armonia estetica con il resto dell’abitazione.

È questa la filosofia che sa dietro I_Wash di Arcom, il sistema lavanderia che unisce funzionalità e design, fornendo  numerose varianti per adattare al meglio lo spazio all’interno della lavanderia.

lavanderia-Arcom_I_Wash

Le strutture come lavatrice e asciugatrice possono inserirsi sia in una configurazione in nicchia, coperte da ante con incasso a parete, sia a vista, complete di scaffale.

La presenza inoltre di un piano di lavoro a penisola, con top di spessore e ante con maniglie a gola J dona ulteriore spazio al sistema, per facilitare la suddivisione degli strumenti da lavoro all’interno della stanza.

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Il sistema I_Wash include inoltre un lavabo che funge anche da lavatoio, con stendibiancheria e tavoletta per lavare i vestiti.

Gli appendiabiti in metallo, da applicare alle colonne portaoggetti sono complementari alle ceste portabiancheria, fornite di ruote in metallo bianco.

Vasca freestanding Calida di Treesse, anche in versioni bicolore

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La vasca freestanding Calida di Treesse coniuga estetica essenziale, performance avanzata e benessere sensoriale. 

Realizzata in acrilico, materiale estremamente versatile, la vasca Calida è disponibile in versioni bicolore, che presentano l’interno in bianco lucido o opaco, l’esterno in una delle nuove varianti colore, oppure nelle versioni monocolore bianco opaco o bianco lucido.

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Con il suo design avvolgente, caratterizzato da linee morbide e una forma originale, Calida è una vasca che si adatta tanto agli spazi contemporanei quanto a quelli dal gusto più tradizionale.

vasca-freestanding-calida-treesse

Posizionabile a centro stanza, rappresenta un elemento d’arredo versatile e raffinato, ideale per valorizzare l’ambiente in cui si trova. Lo stile elegante e la lunghezza contenuta, la rendono perfetta anche per sale da bagno di metrature contenute.

Dimensioni: 155 X 80 X H 58 cm

Presentato da Sportium il progetto di riqualificazione dello Stadio Ceravolo di Catanzaro

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Sportium firma il progetto per la riqualificazione dello Stadio Ceravolo di Catanzaro.

La società del Gruppo Progetto CMR International specializzata nell’ideazione progettazione e sviluppo di impianti sportivi di ultima generazione, dopo aver presentato lo studio di fattibilità, ha concepito il progetto di riqualificazione con un intervento articolato in due macro-fasi.

Riqualificazione dello Stadio Ceravolo di Catanzaro: prima fase 

La prima fase del progetto di riqualificazione dello Stadio Ceravolo di Catanzaro prevede la demolizione e ricostruzione della Curva Ovest, settore tradizionalmente dedicato ai tifosi locali e fulcro del tifo organizzato.

La nuova Curva Ovest, totalmente ripensata per offrire un’esperienza immersiva, sarà avvicinata il più possibile al campo da gioco garantendo una visuale privilegiata e un coinvolgimento emotivo senza precedenti.

L’aspetto sarà quello di un blocco compatto e unitario, libero da interruzioni visive come i corselli, per favorire un colpo d’occhio imponente e un tifo coeso. La capienza sarà aumentata fino a 4.700 posti a sedere.

Inoltre, un accesso dedicato ai mezzi agevolerà la gestione degli eventi, mentre al di sotto della struttura troveranno spazio tutti i servizi fondamentali: servizi igienici dimensionati secondo gli standard UEFA, aree Food & Beverage e primo soccorso.

La facciata sarà valorizzata esteticamente: un basamento solido in pannelli sandwich si combinerà con una parte superiore in materiale tessile, conferendo alla curva un’immagine raffinata.

Riqualificazione dello Stadio Ceravolo di Catanzaro: seconda fase 

L’intervento principale della seconda fase della riqualificazione dello Stadio Ceravolo di Catanzaro sarà il rifacimento della copertura della Tribuna Nord: operazione indispensabile per risolvere la presenza attuale di pilastri che ostacolano la visuale agli spettatori.

La nuova copertura sarà realizzata in carpenteria metallica, rivestita esternamente per proteggere dalle intemperie e priva di elementi verticali che interrompono la visuale. La struttura portante sarà infatti posizionata all’esterno della tribuna, garantendo una vista libera.

I pilastri della copertura sono progettati per agevolare una futura costruzione di skybox con vista campo, che potranno essere sorretti dalla medesima struttura. La copertura sarà inoltre estesa fino al primo gradone della tribuna, a ridosso del campo da gioco, ampliando la superficie coperta e offrendo un maggior riparo agli spettatori.

In un’ottica di sostenibilità e innovazione, una porzione dell’estradosso della copertura ospiterà un impianto fotovoltaico, contribuendo all’ottimizzazione del consumo energetico dell’intero stadio.

Inoltre, l’illuminazione integrativa per il campo da gioco, recentemente installata all’intradosso della vecchia copertura, verrà recuperata e riposizionata, assicurando il rispetto dei requisiti illuminotecnici per la pratica sportiva e le riprese televisive, secondo gli standard della Lega di Serie B.

Obiettivi

Tutti gli interventi sono stati progettati da Sportium in ottica di possibili ulteriori implementazioni dello Stadio Ceravolo in modo tale da poter arrivare al completo rifacimento dell’impianto sportivo esistente in modo omogeneo ed unitario.

L’operazione mira a trasformare lo Stadio in una struttura all’avanguardia, capace di ospitare eventi di alto livello, in conformità con le normative statali e sportive delle principali realtà come CONI, UEFA e FIGC.

«Abbiamo lavorato per immaginare un rinnovamento complessivo del Ceravolo, per restituire alla Città una struttura all’avanguardia, funzionale e accogliente. Il nostro obiettivo come progettisti, che lavorano in sinergia grazie alla galassia di competenze verticali e complementari del Gruppo Progetto CMR International, è contribuire a creare la visione di un intervento che porterà valore al quartiere, nel segno della passione per lo sport come positivo vettore di aggregazione sociale», dichiara Massimo Roj, Architetto e Presidente di Sportium.

Un midi escavatore Yanmar SV100-7 per Fidenza Macchine

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Fidenza Macchine, azienda emiliana specializzata nel noleggio di macchine per il movimento terra e il sollevamento, ha recentemente acquistato un midi escavatore Yanmar SV100-7, configurato con braccio triplice.

«Abbiamo acquistato l’SV100-7 per alzare l’asticella in termini di peso della nostra flotta di escavatori destinati al settore del noleggio. Sul mercato ci sono molte macchine leggermente più piccole’ ad esempio da 8 e 8,5 tonnellate, ma questo midi escavatore è unico nel suo genere e non ha davvero concorrenza sul mercato», afferma Mauro Copercini, titolare di Fidenza Macchine, che conta un parco mezzi di oltre 90 unità.

Tra le caratteristiche del midi escavatore SV100-7 più apprezzate da Copercini spicca l’equilibrio tra compattezza e potenza. Merito anche del sistema VICTAS brevettato da Yanmar che, a parità di larghezza massima della macchina, aumenta la carreggiata spostando all’esterno l’asse di ribaltamento laterale mediante l’utilizzo di cingoli asimmetrici.

Una soluzione che, unita all’utilizzo di un contrappeso posteriore maggiorato, garantisce un’elevata stabilità, paragonabile, o perfino superiore, a macchine della stessa classe di peso.

«La sua compattezza, particolarmente evidente durante la rotazione, e la sua capacità di rimanere sempre all’interno della carreggiata rappresenta certamente un suo fiore all’occhiello di questa macchina, ma in generale devo dire che la nostra maggiore soddisfazione deriva dal fatto di essere riusciti a creare insieme a RMC un prodotto studiato su misura per le nostre esigenze. Non è da tutti i concessionari mettersi a disposizione del cliente in modo così efficace, dialogando e cercando di offrire una soluzione realmente personalizzata, senza limitarsi a proporre soltanto i modelli già disponibili in stock per la vendita».

L’SV100-7 in configurazione braccio triplice appena acquistato da Fidenza Macchine, infatti, si caratterizza per la presenza di numerosi equipaggiamenti opzionali appositamente richiesti dalla società, come ad esempio i cingoli in acciaio da 485 millimetri, il kit di sovrapattini imbullonati YCE da utilizzare in caso di necessità per lavorazioni specifiche e l’impianto d’ingrassaggio automatico.

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«Ci poniamo come un partner affidabile nelle aree di Piacenza, Parma, Pavia, Lodi e Cremona. I midi escavatori come l’SV100-7 di Yanmar rappresentano una soluzione ideale per una varietà di applicazioni di scavo e movimento terra, offrendo un equilibrio ottimale tra potenza, manovrabilità e versatilità. Presso la nostra sede di Piacenza sono disponibili modelli dai più compatti e maneggevoli a quelli più potenti e versatili. Fidenza Macchine ha trovato nel midi escavatore SV100-7 la soluzione ideale per le sue esigenze specifiche», conferma Filippo Gardella, Sales Department di RMC.

L’obiettivo di Fidenza Macchine nel breve-medio termine è di incrementare la presenza all’interno della flotta di noleggio di escavatori forniti dal costruttore giapponese Yanmar.

«L’evoluzione del mercato ci ha portato a selezionare con molta cura i nostri fornitori e Yanmar ci offre una qualità molto alta, sia in termini di prodotto che di assistenza, tramite i suoi concessionari. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di scegliere questo marchio per sostituire tutti i nostri mezzi destinati al noleggio. Dopo l’acquisto dell’SV100-7, infatti, abbiamo già trovato un accordo con RMC per l’acquisto di un modello più piccolo da 5,7 tonnellate. La nostra partnership non finisce qui, anzi è appena iniziata», chiosa Copercini.

Profine acquista la bulgara Profilink

A sinistra nella foto, Peter A. Mrosik, proprietario e Ceo di Profine
A sinistra nella foto, Peter A. Mrosik, proprietario e Ceo di Profine

Profine, tra i principali attori mondiali nella produzione di sistemi per finestre e porte, ha acquisito Profilink, azienda con sede a Plovdiv, in Bulgaria. L’operazione riguarda tutte le attività di Profilink nei settori dell’alluminio e del Pvc, inclusi i marchi di sistema e i team delle aree marketing, vendite e ingegneria. L’azienda acquisita continuerà a operare all’interno del gruppo profine sotto il marchio Kömmerling. L’ acquisizione si inserisce nella strategia di crescita di Profine, che punta a rafforzare in modo deciso la propria presenza nel mercato dei sistemi in alluminio per finestre, porte e scorrevoli. Il portafoglio prodotti di Profilink arricchisce e completa l’offerta di soluzioni in alluminio già sviluppate internamente, integrandosi anche con le competenze acquisite da profine grazie all’acquisizione di EFP Facades nell’ottobre 2024. Secondo Peter A. Mrosik, proprietario e Ceo di Profine, «L’acquisizione di Profilink rappresenta un ulteriore passo concreto nel nostro impegno a espandere il business dell’alluminio in tutta Europa. Ampliamo la nostra gamma e rafforziamo le nostre competenze sia sull’alluminio che sul Pvc, offrendo ai clienti un portafoglio di sistemi ancora più ampio ed efficiente da un unico fornitore».

A sinistra nella foto, Peter A. Mrosik, proprietario e Ceo di Profine
A sinistra nella foto, Peter A. Mrosik, proprietario e Ceo di Profine

Cortexa: nuovo corso online gratuito su Sistema a Cappotto e Direttiva Case Green

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Cortexa presenta il nuovo corso online on demand «Sistema a Cappotto, il principale alleato dell’efficienza energetica e della sostenibilità in edilizia».

Il corso, gratuito e rivolto a tutti gli operatori della filiera, approfondisce il contributo del Sistema a Cappotto di qualità nella riqualificazione energetica degli edifici, in linea ai punti interessati al tema degli obiettivi della Direttiva europea EPBD Case Green, che prevede una riduzione progressiva del consumo medio di energia primaria degli edifici residenziali, almeno del 16% entro il 2030 e almeno del 20-22% entro il 2035.

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Diego Marcucci, coordinatore gruppo di lavoro sostenibilità Cortexa

«Da qui nasce l’esigenza del nuovo corso formativo di Cortexa che dimostra come il Sistema a Cappotto di qualità rappresenti il principale alleato dell’efficienza energetica e della sostenibilità in edilizia», afferma Diego Marcucci, Coordinatore del Gruppo di Lavoro Sostenibilità di Cortexa.

«Il corso, messo a disposizione di tutti gli attori della filiera in modalità online e on demand, in modo da consentirne la massima fruizione, si inserisce all’interno di un più ampio progetto di Cortexa, ETICS FOR -55%, un “contenitore” finalizzato a dare maggiore visibilità a tutte le iniziative di Cortexa che contribuiscono a incrementare la sostenibilità in edilizia». 

I temi del corso Sistema a Cappotto, il principale alleato dell’efficienza energetica e della sostenibilità in edilizia

La prima parte del corso illustra i principali benefici del Sistema a Cappotto: 

  1. Ambientali: ridurre le emissioni di CO2, i consumi energetici e i costi in bolletta. Durante il corso viene presentato un calcolo stimato della riduzione ottenibile per ogni metro quadro di cappotto installato, pari a circa 20kg di CO2 .
  2. Economici: creazione di un indotto su tutta la filiera e l’aumento del valore degli immobili.
  3. Sociali: miglioramento estetico degli edifici, rinnovamento di quartieri degradati e creazione di un impatto positivo su salubrità e comfort abitativo.

La seconda parte del corso propone un approfondimento tecnico che illustra il contributo del Sistema a Cappotto nel raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Direttiva europea EPBD, purché vengano rispettati i tre rigorosi criteri di qualità:

  • impiegare solo Sistemi a Cappotto forniti come “kit” da un unico produttore, certificati ETA e dotati di marcatura CE.
  •  progettato a cura di professionisti qualificati che conoscano e applichino i contenuti del Manuale Cortexa e della norma UNI/TR 117:2018
  • e posato a regola d’arte da applicatori con competenze certificate secondo la norma UNI 11716:2018 e Manuale Cortexa.

L’intero ciclo formativo di Cortexa

Il percorso formativo Cortexa, fruibile online, on demand, a titolo completamente gratuito, si compone di ulteriori sei corsi:

  1. La progettazione generale del Sistema a Cappotto
  2. La progettazione dei dettagli del Sistema a Cappotto
  3. La corretta posa del Sistema a Cappotto
  4. La manutenzione del Sistema a Cappotto
  5. Finiture per il Sistema a Cappotto
  6. Restauro energetico di edifici storici con Sistema a Cappotto

Calo demografico: i rischi per il mercato immobiliare italiano

Calo demografico

L’addio al superbonus e l’eutanasia per i restanti incentivi per fortuna non ha provocato, almeno per ora, quel crollo del mercato che tutti temevano e qualcuno (Ance, parliamo di te) pronosticava. Il settore edilizio italiano si trova a fare i conti con un fenomeno più profondo e strutturale: il calo demografico.

Ma, certo, la pacchia è finita. Le nubi che si addensano all’orizzonte, però, non sono legate solo allo sboom del dopo-ebbrezza fiscale. E, a ben vedere, neppure alla nefasta guerra dei dazi che, comunque, bene non fa.

Chi si occupa di edilizia, chi costruisce o vende materiali e servizi, dovrebbe essere più preoccupato di quello che succede nelle case degli italiani. O, più correttamente, quello che non succede tra le lenzuola.

Perché non si riflette abbastanza su un dato: gli italiani fanno sempre meno figli. D’accordo, è un fenomeno noto, di cui abbiamo già parlato. Ma questo dovrebbe preoccupare ancora di più, visto che nulla è cambiato.

Certo, i vari esecutivi hanno disposto qualche aiuto per chi fa figli, ma gli incentivi di qualche migliaio di euro, come sa chi deve pagare la retta mensile di un asilo, si vaporizzano in breve tempo e non convincono ad affollare le culle.

Insomma, il fenomeno, che per la verità non è solo italiano, è un dato preoccupante non solo per motivi patriottico-culturali, ma per la stessa economia. Meno popolazione significa meno consumi e meno costruzioni nel residenziale.

C’è poco da scherzare: per il 2024 l’Istat ha registrato una popolazione residente in Italia di 58,93 milioni di persone, 37 mila in meno rispetto all’anno precedente.

Qualche migliaio di abitanti su tutto il paese non cambia gli equilibri, ma il problema è che il calo demografico prosegue ininterrottamente dal 2014.

Un altro dato che fa riflettere la filiera dell’edilizia è che la tendenza non è uniforme sul territorio. Al Nord la popolazione è risultata in lieve crescita (+1,6 per mille), mentre il Centro (-0,6 per mille) e soprattutto il Mezzogiorno (-3,8 per mille) hanno registrato un calo. Un dato che si riverbererà inevitabilmente sul mercato immobiliare, anche se sul lungo periodo.

Nello specifico, gli aumenti maggiori delle nascite sono concentrati in Trentino-Alto Adige e Emilia-Romagna (+3,1 per mille) e Lombardia (+2,3 per mille). Alla sera, invece, impazza la televisione in Basilicata (-6,3 per mille) e Sardegna (-5,8 per mille).

di Federico Mombarone

Sul secondo numero di WeLight costruire con competenza e innovare con consapevolezza

Sul secondo numero di WeLight tanti esempi del saper fare italiano

WeLight ha messo al centro le buone pratiche degli applicatori dell’edilizia leggera: professionisti della precisione, della manualità e del dettaglio, veri protagonisti della trasformazione dell’edilizia contemporanea.

Tecnica, visione, dialogo sono le parole chiave dei temi trattati e pensati per l’aggiornamento professionale di chi applica, rifinisce, protegge e innova.

In primo piano la TOP 200, classifica delle imprese di verniciatura, imbiancatura e decorazione. Prima analisi dei bilanci di 200 aziende del settore che evidenzia un andamento a due velocità: volano le grandi imprese sopra i 2 milioni di euro di fatturato.

Fra i protagonisti

L’intervista a Rei System: vi raccontiamo come l’eccellenza artigiana possa crescere senza perdere la propria identità, puntando su specializzazione e visione.

Vi presentiamo Fel – Festival dell’Edilizia Leggera: un evento che si conferma snodo strategico per il dialogo tra artigiani, rivenditori e produttori. Scoprite come si creano nuove sinergie tra colore, finiture e tecnologie evolute.

Cantieri speciali: da Urbino, con interventi di conservazione muraria e diagnostica avanzata, a Ponte San Pietro, dove la ricostruzione a secco reinterpreta il costruito urbano.

Sicurezza al centro: focus sulla normativa Uni 11704:2018 e sulle buone pratiche legate all’uso di scale e piattaforme. Perché progettare bene non basta: serve lavorare meglio.

L’artigiano oggi è molto più di un esecutore: è un interprete della cultura tecnica, un custode del benessere indoor e un garante della qualità che dura nel tempo. Insomma, un numero tutto da leggere per stare al passo con l’innovazione tecnica, la normativa di settore e le buone pratiche dei leader di mercato.

 

LEGGI IL NUMERO

WeLight 2025

NUMERO 2 – 2025
In copertina:
 
Protagonisti: il saper fare tra imprenditoria e artigianato
Costruire & ristrutturare: involucro stratificato a secco
Superfici storiche: dinamica dei distacchi negli intonaci
Colore: esterni a regola d’arte
Innovazione in cantiere: isolamento termico ventilato
In sicurezza: scale, trabattelli e buone pratiche
Salubrità indoor: scegli, applica, proteggi e leggi l’etichetta
Sui banchi di scuola: dalla norma al cantiere, l’arte della posa a secco
 
 
Per leggere la versione integrale del numero
 

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Certificato di agibilità e danni al compratore: cosa dice la Cassazione

Certificato di agibilità

Con ordinanza 10449 del 22 aprile 2025, la Corte di Cassazione ha affermato che nel contesto di una compravendita immobiliare, se il venditore non rilascia il certificato di agibilità, ma questo è richiedibile perché non vi sono anomalie sostanziali, allora egli è tenuto a risarcire solo il danno conseguente ai costi sostenuti dal compratore per ottenere il certificato, non anche una diminuzione nel valore dell’immobile.

La Corte ha pronunciato tale principio all’esito di un giudizio promosso dal compratore avverso la società venditrice, nel quale lamentava un inadempimento contrattuale consistente nella carenza del certificato di agibilità dell’immobile, concluso con un risarcimento pari alla differenza di valore dell’immobile che, sprovvisto del certificato di agibilità, non aveva potuto essere venduto per circa un anno.

La condanna veniva confermata dalla Corte d’appello, per la quale era fatto pacifico che il certificato di agibilità fosse carente e che tale mancanza avesse per un periodo impedito al compratore di vendere a sua volta l’immobile.

La società venditrice proponeva quindi il ricorso in Cassazione, affermando che l’assenza del certificato, anche ammesso che avesse cagionato un danno al compratore, non poteva aver alterato o diminuito il valore dell’immobile: l’unico danno a lei ascrivibile sarebbe stato il costo necessario per dotare l’abitazione dell’agibilità.

Il ricorso è stato accolto dalla Cassazione, la quale ha evidenziato come il danno derivante dall’impossibilità di ottenere la certificazione di agibilità a causa di vizi dell’immobile, circostanza che avrebbe menomato il valore dello stesso, non possa essere accomunato alla mera assenza formale di un certificato facilmente ottenibile, dato il buono stato del bene alienato.

Pertanto, in tema di vendita immobiliare, qualora il difetto del rilascio del certificato di agibilità sia riconducibile a una carenza meramente formale, ossia alla mancata attivazione della pratica amministrativa diretta a ottenere il rilascio, e non già a carenze di natura sostanziale, strutturali e funzionali (sanabili o insanabili), ossia alla mancanza dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza o inerenti al risparmio energetico, l’inadempimento imputabile al venditore, ai sensi dell’articolo 1477 comma 3 del Codice civile, consistente nell’omissione dell’obbligo di rilasciare il relativo documento, non incide sulla commerciabilità della res (in senso proprio), bensì sulla sola necessità di doverne curare la pratica, con l’esborso dei relativi oneri.

di Ludovico Lucchi

Emergenza abitativa, intesa tra Regioni e Federcasa

Edificio residenziale
Edificio residenziale

Accordo tra Regioni e Federcasa. Obiettivo: attivare una ricognizione del patrimonio abitativo a livello regionale per censire gli immobili destinati alle politiche pubbliche dell’abitare e, contemporaneamente, individuare il fabbisogno abitativo delle famiglie italiane sulla base delle necessità emergenti di una parte di popolazione a rischio esclusione.

Il disagio abitativo in Italia riguarda già oltre 1,5 milioni di famiglie, il 78% delle quali vivono in locazione. La situazione rischia di aggravarsi a causa di una marginalità sociale più estesa: la perdita di potere d’acquisto degli italiani (-8,7% dal 2016 al 2024) sommata alla crescente indisponibilità di offerta abitativa sul mercato, con conseguente aumento dei prezzi di affitto e mutuo (il canone di locazione medio è aumentato del +8,2% dal 2021 al 2024), finisce per far superare l’indice di sostenibilità convenzionalmente fissato al 30% del reddito familiare (il cosiddetto affordability index).

Conferenza Regioni-Federcasa
Conferenza Regioni-Federcasa

Già nel 2021 i singles hanno superato le coppie con figli, che soltanto al Sud Italia costituiscono ancora la maggioranza dei nuclei familiari. La crescita della composizione mono-nucleo determina quindi un aumento del numero assoluto di famiglie che nelle previsioni Istat passano dai 25,3 milioni registrati nel 2021 ai 26,3 milioni previsti nel 2041, quando oltre il 60% delle persone sole sarà composta da over 65.  Di conseguenza, si stima l’aumento della domanda di abitazioni da parte di una popolazione sempre più anziana e con minore disponibilità economica connessa all’uscita dall’età lavorativa. Rischiano di più le persone in affitto, più esposte alla condizione di disagio economico: il 21,6% di chi vive in locazione è povero contro il 4,7% di chi vive in case di proprietà.

I finanziamenti

In attesa dell’approvazione di un Piano Casa (più volte annunciato dal governo, ma ancora latitante), sono necessarie maggiori risorse economiche per far fronte alla riqualificazione edilizia degli immobili di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) esistenti, con la conseguenza che l’8,6% di questi alloggi sono attualmente sfitti perché necessitano di manutenzione straordinaria.

Edificio residenziale
Edificio residenziale

Necessarie maggiori risorse anche per lo sviluppo dell’Edilizia residenziale sociale (ERS), quella deputata a rispondere alla domanda abitativa di gruppi diversi da quelli in estrema fragilità socio-economica. L’Accordo tra Regioni e Federcasa spinge anche a realizzare una programmazione mirata degli interventi attraverso il reperimento di risorse tra cui:

  • un maggiore finanziamento statale
  • fiscalità agevolata sugli alloggi Erp e Ers (Edilizia residenziale sociale)
  • veicoli di finanziamento europei come i mutui Bei
  • investimento di fondi immobiliari privati

La visione europea

Tra le novità che la nuova Commissione Ue ha promesso di implementare nel corso della legislatura c’è anche un piano per la casa, anzi, un Piano europeo per gli alloggi dignitosi, sostenibili ed economicamente accessibili.

La Commissione intende lavorare insieme alla Banca Europea per gli Investimenti, alla creazione di una “piattaforma d’investimento paneuropea per l’edilizia abitativa accessibile e sostenibile, al fine di attrarre maggiori investimenti privati e pubblici”.