Made Expo, quante novità per chi fa le case

Alla rassegna Made expo 701 imprese del settore edile hanno presentato una raffica di soluzioni dedicate a chi costruisce. Un’occasione anche per presentare le previsioni di sviluppo per il 2024.

Fiera Milano ha calato il suo poker d’assi a metà novembre lanciando per la prima volta Miba-Milan International Building Alliance, evento espositivo che ha riunito ben quattro manifestazioni dedicate al comparto delle costruzioni e degli spazi abitativi (Gee–Global Elevator Exhibition Me-Made expo, Sicurezza e Smart Building Expo).

Con un focus particolare su involucro e costruzioni a destare l’interesse degli operatori è stato sicuramente il Made expo, a cui hanno partecipato 701 aziende da 29 Paesi, con le maggiori provenienze estere da Austria, Cina, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svizzera, Turchia e Usa, e che ha visto l’organizzazione di oltre un centinaio tra convegni, workshop e lectio magistralis. Prossimo appuntamento da segnare in agenda fra due anni, dal 19 al 22 novembre 2025.

Convegni e forum

Ad aprire la manifestazione Made expo 2023 il Building Innovation Forum, conferenza dedicata all’impatto dell’innovazione sull’industria delle costruzioni con esperti internazionali, esponenti delle istituzioni e attori chiave del mercato.

Guarda Me-Made Expo 2023

Al centro del dibattito il futuro degli edifici e delle città, con particolare attenzione all’innovazione, alla qualità della vita, alla sostenibilità e al tema del partenariato pubblico privato.

Tra gli interventi particolare interesse quello di Lorenzo Bellicini, direttore generale del Cresme, che ha fatto il punto sullo scenario futuro, segnato dall’instabilità del contesto internazionale e da un progressivo calo della domanda immobiliare, e i nuovi trend del settore che si muovono sui binari dell’innovazione e della sostenibilità.

Il quadro delineato dal Centro di ricerche ha messo subito in chiaro la necessità di migliorare in modo sostanziale l’efficienza dell’intero settore delle costruzioni e delle attività correlate.

La filiera, frammentata e lunghissima, è infatti ancora tarata da mille criticità nella gestione dei processi: scarsa qualità nella posa in opera, difficoltà nella definizione delle tempistiche, elevati costi di errore, spreco di materiale, alti costi di smaltimento e complessa gestione dei rischi.

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A Made Expo hanno partecipato 701 aziende da 29 paesi

L’analisi del cresme

Basti pensare che nel 2022, il valore aggiunto per ora lavorata nel settore delle costruzioni è stato di 26 euro, superiore solo a quello del comparto turistico e molto inferiore alla media nazionale di 36,5 euro.

Tuttavia, qualcosa si è mosso: confrontando infatti i dati 2022 con la media del triennio pre-crisi (2017-2019), il Cresme ha evidenziato una crescita del 9,2% della produttività oraria, a confronto di quella dell’intera economia, che si ferma a 2,8%.

Questa evoluzione può essere letta da diverse prospettive: come un effetto correlato all’aumento dei prezzi, per effetto dell’espansione del mercato della ristrutturazione incentivata, come conseguenza della crescita delle infrastrutture (+14,9% nell’incremento del valore della produzione tra il 2022 e il 2019), e come aumento dell’importanza della componente impiantistica (che oggi rappresenta il 35% della produzione settoriale, il dato più alto in Europa, rispetto al 27% di dieci anni fa). Infine, come conseguenza dello sviluppo della digitalizzazione dei processi.

Il trend di crescita della produttività nel settore delle costruzioni non si è limitato però al triennio post pandemico: dal 2017 il settore ha infatti sperimentato una crescita media annua della produttività del +1,5% e negli ultimi cinque anni, l’Italia è stato l’unico tra i quattro principali Paesi europei in cui le costruzioni hanno mostrato una crescita media annua della produttività oraria del 2%, a differenza di Germania, Spagna e Francia, rispettivamente in diminuzione dello 0,8%, del 4,5% e dell’1%.

Questi dati suggeriscono una tendenza positiva a lungo termine per il settore delle costruzioni che, operando in modo ottimale, secondo il Cresme potrebbe aumentare il proprio valore aggiunto del 62%. Dunque, largo a investimenti in processi produttivi, tecnologia, organizzazione e modelli gestionali, con un occhio puntato alla digitalizzazione.

Prodotti nuovi

Oltre a fare da palcoscenico per analizzare attraverso i dati il futuro delle costruzioni, Miba ha rappresentato un’interessante vetrina per prodotti e soluzioni che stanno cambiando il modo di concepire edifici e città.

Oltre a materiali innovativi e nuovi processi di produzione a basse emissioni, le aziende espositrici hanno dato largo spazio nelle loro proposte alla sostenibilità, all’economia circolare e al riciclo, all’impatto estetico unito a prestazioni avanzate.

Anche l’involucro ha acquisito funzioni integrate in termini di sicurezza e design, a partire dai serramenti illuminati per garantire la sicurezza notturna fino alle porte a levitazione magnetica da aprire con un tocco e quelle in acciaio e vetro trasparente dotate di sistemi antiproiettile e anti deflagrazione.

L’innovazione coinvolge anche i temi della mobilità e accessibilità, con ascensori accoglienti e interattivi che si arricchiscono di schermi multimediali, app che consentono la manutenzione predittiva e da remoto, robot intelligenti in grado di effettuare trasporti e consegne all’interno degli edifici in totale indipendenza; sistemi di controllo accessi e video citofonia che dialogano con gli ascensori, per consentire di entrare e uscire in modo automatico, rapido e sicuro.

Quelli della digitalizzazione e personalizzazione dei servizi sono fenomeni in continuo sviluppo, che in ambito residenziale vedono soluzioni sempre più modulari e integrabili, che permettono un continuo upgrade delle centraline, il continuo controllo e monitoraggio via wi-fi dei consumi e dell’accessibilità, interventi da remoto e risparmi energetici notevoli.

Tuttavia, la vera sfida è non solo il risparmio, ma la trasformazione dell’edificio da consumer a prosumer, grazie anche ai pannelli fotovoltaici o  allo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili e gruppi di autoconsumo collettivo.

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Oltre a materiali innovativi e nuovi processi di produzione a basse emissioni le aziende hanno dato spazio alle loro proposte di sostenibilità

Chi ha vinto il contest

Un premio all’eccellenza e all’innovazione nel settore delle costruzioni, con un’attenzione speciale per le novità sostenibili. Questo è Made Awards, che quest’anno ha visto la premiazione di nove aziende, compresa una start up.

I riconoscimenti sono stati assegnati da una giuria tecnica composta dal presidente, l’architetto Luca Molinari, professore ordinario di Teoria e Progettazione architettonica presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, Paolo Rigone, direttore tecnico Unicmi e docente di progettazione dell’involucro al Politecnico di Milano, e Olga Munini, giornalista e responsabile editoriale Nuova Finestra – DBInformation per il settore Involucro, mentre per il settore Costruzioni Laura Daglio, docente presso il Dipartimento Abc/Architecture, Built Environment and Construction engineering del Politecnico di Milano e Silvia Ricci, consigliere Delegato del contractor Ricci.

I vincitori salone costruzioni

Digi Corp (Pordenone) per la categoria progettazione, Bim, software e servizi: l’azienda ha sviluppato Join, un software Bim basato sullo standard Ifc, un formato di file aperto, interscambiabile e collaborativo.

Join permette di gestire tutte le informazioni Bim del modello 3D di un’opera, integrando dati di tipo economico, tecnico, temporale e gestionale, associando infiniti attributi agli elementi. Grazie alla sincronia dei dati, le informazioni sono sempre aggiornate e coerenti tra loro durante tutto il ciclo di vita dell’opera.

Ecosism (Battaglia Terme, Padova) per la categoria strutture e sistemi costruttivi: grazie al cappotto armato prefabbricato a misura Karma è possibile in un’unica lavorazione ottenere sia l’isolamento termico dell’involucro edilizio che scongiurare il ribaltamento alle azioni sismiche dei tamponamenti degli edifici a telaio, sia verso l’esterno che verso l’interno del fabbricato.

Coprimuro (Coriano, Rimini) per la categoria riqualificazione energetica, isolamento e confort, integrazione edificio impianto: con Termoimbotte è possibile riqualificare la parte  interna del foro finestra, rendendolo completamente isolato.

Permette di essere posato sovrapponendosi al muro preesistente utilizzando membrane termoacustiche con spessori minimi di 8-10 millimetri impendendo la creazione del ponte termico e quindi di condensa o muffa negli ambienti.

Cover App (Verona) per la categoria rivestimenti e finiture per interni ed esterni: l’innovativo davanzale interno coibentato consente di ridurre il ponte termico tra il radiatore e l’infisso esterno grazie all’isolamento integrato.

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I vincitori salone involucro

Pilkington (Venezia) per la categoria involucro, facciate e coperture, vetro: l’azienda ha sviluppato Nsg Tec, un vetro bassoemissivo trasparente con caratteristiche elettro conduttive, perfetto per scaldare un’abitazione, andando ad affiancare o sostituire l’impianto di riscaldamento tradizionale. La resistività superficiale può essere sfruttata anche con funzione anticondensa o di scioglimento della neve.

Giovanardi (Villimpenta, Mantova) per la categoria outdoor, schermature solari e anti insetto: il tessuto termo-riflettente per la protezione solare Opatex Cool consente una maggiore riflessione del calore radiante del sole, aumentando il comfort e il risparmio energetico

Eku Sistemi (Segrate, Milano) per la categoria serramenti, finestre e porte; chiusure, oscuramenti, automazioni): il serramento in alluminio Perfektion AL6005 utilizza per la prima volta per il profilo a taglio termico la lega EN AW- 6005A che assicura una resistenza meccanica maggiore del 40%), un’elevata resistenza alla corrosione e una grande lavorabilità.

Il design essenziale associato alla ferramenta a scomparsa, all’isolamento termico, acustico, di resistenza ai fattori ambientali, di sicurezza all’effrazione, soddisfano tutte le esigenze dell’edilizia moderna.

Cipierre (Tivoli Terme, Roma) per la categoria componenti, accessori e ferramenta: la cerniera in acciaio Cipierre Bunkerlocks per porte antiscasso è dotata di un sistema brevettato che consente l’apertura fino a oltre 180 gradi su due assi in sequenza.

Il premio Start up è stato assegnato a Snaptech de L’Aquila, azienda dedicata alla produzione di nanoparticelle mediante processi di sintesi innovativi, a basso impatto ambientale e ridotti consumi di energia.

Detiene in modo esclusivo il brevetto europeo per la produzione di nanocalci di nuova generazione, formulate ad hoc per le diverse esigenze applicative (prodotti Nanolaq).

di Veronica Monaco

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