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Un grande successo per il Convegno YouTrade Sud

Non c’è stato bisogno di un caffè a metà mattinata. Perché il Secondo Convegno YouTrade Sud, organizzato a Lamezia Terme da Virginia Gambino Editore, ha incollato alla sedia i partecipanti (oltre 370 gli iscritti all’evento), che hanno seguito uno dietro l’altro gli interventi dei relatori. Tante informazioni, tanti dati, tante analisi dedicate ai distributori che operano nelle regioni del Meridione e che si trovano oggi nel mezzo di una mutazione genetica della loro attività, sempre più ibridata con la digitalizzazione e i servizi ai clienti. Quale strategia adottare? Quali investimenti programmare? Quanta formazione è necessaria? 

Una prima risposta è stata, implicitamente, descritta da due ospiti che operano nella distribuzione a 2.318 chilometri di distanza dalla Calabria, se si considera la capitale della Polonia, Varsavia. Dal grande Paese che si affaccia sul Mar Baltico sono arrivati Stanisław Gzik e Mirosław Gzik, proprietari di Transpal, multipoint europeo che in pochi anni è cresciuto tanto da aprire punti vendita anche in Gran Bretagna. Una storia che, grazie alla traduzione simultanea, è stata seguita con interesse e molta curiosità dal pubblico presente. Dopo la testimonianza dei distributori polacchi, il convegno ha seguito l’agenda in programma, con l’analisi sulla congiuntura economica e del settore costruzioni, il punto sul management della conoscenza e dell’innovazione, le opportunità offerte dalla Zona economica speciale e le strategie necessarie per navigare attraverso i mari della digitalizzazione e della transizione green. Senza dimenticare l’istant poll, che ha tastato il polso dei presenti sui temi caldi della giornata. 

Nel pomeriggio, il Secondo Convegno YouTrade Sud si è concentrato, invece, sul rapporto dei distributori con i propri clienti. Prima con un focus sugli strumenti di marketing e customer relationship e poi con due talk centrati anche sulla relazione, non sempre ottimale, tra rivenditori e produttori. Infine, in anteprima, l’evento si è chiuso con un’analisi sulle classifiche dei distributori del Sud curato dal Centro Studi YouTrade. Insomma, un grande successo sia per la partecipazione, sia per la ricca offerta informativa. Senza dimenticare un momento più rilassante: la cena organizzata la sera precedente l’evento, con la consegna degli YouTrade Awards. Cronaca, relazioni, dati, grafici e tante immagini dell’evento saranno pubblicate sul prossimo numero di YouTrade. 

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Un taglio che piace: diminuire la burocrazia

Effetto della burocrazia
Effetto della burocrazia

Troppa burocrazia, troppi costi per le imprese e i cittadini.

Mentre il governo è impegnato nel mettere a punto la nuova legge di Bilancio 2026, che si preannuncia light (pochi soldi da spendere), vale la pena di ricordare un’altra era geologica, quella di 15 anni fa. Allora, il 24 marzo del 2010, il ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, nel piazzale della Caserma dei Vigili del Fuoco di Roma accese un muro alto 16 metri composto da fogli di carta. Erano gli atti pubblici depennati con il provvedimento per la semplificazione burocratica: 375 mila norme, leggi, regolamenti considerati superflui furono simbolicamente e materialmente dati alle fiamme. Sono passati 13 anni e Calderoli è ancora ministro (questa volta alle Autonomie regionali). Ma anche il tema delle semplificazioni è rimasto di attualità. E la burocrazie è più salda che mai. Che cosa c’entra questo con la legge di Bilancio? È presto detto.

Troppe risorse inghiottite dalla burocrazia
Troppe risorse inghiottite dalla burocrazia

Quanto costa

Secondo il calcolo di Assolombarda, in Italia il costo della burocrazia è stimato dai 108 mila euro per una piccola impresa ai 710 mila euro per un’azienda di medie dimensioni. In termini di tempo, gli adempimenti burocratici impegnano le piccole e medie imprese, rispettivamente, tra i 45 e i 190 giorni da parte di un collaboratore dedicato. E tra le principali procedure esaminate, quelle ambientali risultano le più lunghe e complesse: reperire le informazioni di indirizzo sulle procedure ad esempio costa circa 50 ore per uomo, mentre compilare la domanda e gli allegati tecnici tra le 40 e le 120 ore per uomo. Altre 200 ore circa si perdono a causa della disomogeneità e mancata razionalizzazione dei controlli. L’esame e il rilascio delle autorizzazioni richiede da uno a cinque anni. Tra i problemi alla base, la mancata digitalizzazione della procedura e la carenza di personale sufficientemente qualificato per la gestione degli allegati tecnici.

Intendiamoci: tutte cose note. Ma non per questo meno importanti. Va aggiunto, per onestà di ragionamento, che un mondo in assoluto senza burocrazia non potrebbe esistere: che alcune attività di privati cittadini o di imprese siano registrate dallo Stato o da un ente locale è inevitabile e, in definitiva, una garanzia per gli stessi cittadini e aziende. Ma il troppo è troppo. Meglio sarebbe mettere da parte l’indulgenza, le sanatorie, i buffetti fiscali per chi sbaglia e in compenso evitare il sovraccarico burocratico. Vi rendiamo le cose facili, ma non ve ne approfittate o sono guai.

Gli adempimenti burocratici impegnano le piccole e medie imprese, rispettivamente, tra i 45 e i 190 giorni
Gli adempimenti burocratici impegnano le piccole e medie imprese, rispettivamente, tra i 45 e i 190 giorni

La classifica

D’altra parte l’Università di Göteborg ha messo a punto una comparazione internazionale, il Quality of Government Index, che considera le singole procedure burocratiche assieme ai loro effetti. Risultato: l’Italia, è terzultima tra i 36 Paesi Ocse. Senza contare gli inavvicinabili efficienti Paesi del Nord Europa che sono sul podio, la Germania, è 13esima e la Francia è 20esima. Insomma, per il governo, volendo, ci sarebbe un po’ di lavoro da fare.

Effetto della burocrazia
Effetto della burocrazia

A Milano torna MIBA: 4 fiere, tra cui Made expo, per fare il punto sull’evoluzione di edifici e città

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Presentata in conferenza stampa la nuova edizione di MIBA, Milan International Building Alliance, il format che dal 19 novembre 2025 vedrà nuovamente a Rho Fiera Milano insieme quattro manifestazioni fieristiche dedicate all’evoluzione di edifici e città:

  • GEE – Global Elevator Exhibition (19-21 novembre 2025 – mobilità orizzontale e verticale)
  • MADE expo (19-22 novembre 2025 – edilizia e architettura)
  • Smart Building Expo (19-21 novembre 2025 -integrazione tecnologica negli edifici e nelle città)
  • Sicurezza (19-21 novembre 2025 – security&fire)

«MIBA è il frutto di un percorso di crescita che ha unito mercati e manifestazioni un tempo separati, creando un sistema capace di trasformare innovazione tecnologica e know-how professionale in opportunità concrete di business. Con una offerta di oltre 1.250 aziende, sempre più rappresentativa e internazionale, MIBA offre una piattaforma unica dove numeri, progetti e idee si traducono in soluzioni reali per la riqualificazione e la costruzione sostenibile degli edifici. Oggi, più che mai, l’integrazione è la chiave per affrontare la sfida della sostenibilità e guidare l’evoluzione degli spazi abitati», spiega Paola Sarco, Amministratore Delegato di Made Eventi e Head of Building & Industry Exhibitions di Fiera Milano.

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Paola Sarco, Amministratore Delegato di Made Eventi e Head of Building & Industry Exhibitions di Fiera Milano

Le fiere di MIBA a Rho Fiera Milano

In totale MIBA accoglierà più di 1.250 le aziende presenti da 38 Paesi, otto padiglioni e una importante rappresentatività estera pari al 28% del totale. Tra i Paesi più rappresentati spiccano Germania, Spagna, Polonia, Francia e Cina.  

Centrale l’attenzione alla formazione e all’aggiornamento professionale, con più di 100 appuntamenti focalizzati sulle grandi sfide comuni: sostenibilità, digitalizzazione, sicurezza e applicazione dell’intelligenza artificiale.

GEE – Global Elevator Exhibition

Dal 19-21 novembre 2025, la manifestazione dedicata alla mobilità orizzontale e verticale vede presenti più di 100 aziende, per il 20% estere. Una vetrina su innovazione tecnologica, sicurezza, sostenibilità e manutenzione predittiva, con una attenzione particolare alla formazione professionale, grazie a sessioni certificate talk di settore e incontri B2B.

MADE expo

Dal 19-22 novembre 2025, MADE expo ospita oltre 650 aziende di edilizia e architettura da 29 Paesi. Temi chiave dell’edizione saranno la sicurezza del costruito, la sostenibilità e l’innovazione, con focus su materiali performanti, intelligenza artificiale e nuove tecnologie per la progettazione.

In programma il MADE Sustainability Prize, il ritorno di FEL – Festival dell’Edilizia Leggera e l’Inspirational Talk AI Architectural Intelligence, dedicato al ruolo dell’AI nel ridisegnare gli spazi del futuro.

Smart Building Expo

Dal 19-21 novembre 2025,  con oltre 140 espositori da 17 Paesi e un ricco programma di workshop, talk e piazze dell’innovazione, la manifestazione permette di fare il punto su opportunità e rischi della twin transition del costruito, grazie a tre giornate verticali su decarbonizzazione, elettrificazione, smart building e smart city. Un’area dedicata alle rinnovabili e un focus sull’illuminotecnica completeranno l’offerta dedicata all’efficientamento energetico.

Sicurezza

Dal 19-21 novembre 2025, con 340 espositori da 26 Paesi, la fiera dedicata al settore security&fire racconta un mercato in grande cambiamento, sempre più orientato a soluzioni complesse, integrate e interconnesse.

Novità di questa edizione, la proposta formativa si articola in tre giornate tematiche – Cyber Day, Security Day e Job in Security Day – focalizzate sulle grandi sfide del settore: la tutela dei dati, fondamentale in tecnologie sempre più digitali, la customizzazione delle soluzioni, la ricerca di nuove leve e lo sviluppo di nuove competenze.

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Terzo Osservatorio MIBA

Realizzato dal Politecnico di Milano, partner scientifico dell’evento, il Terzo Osservatorio MIBA propone una analisi a medio termine (triennio 2025-2027) sulle prospettive del comparto edilizio, individuando un interessante driver di sviluppo nel New European Bauhaus (NEB), l’iniziativa della Commissione Europea che mira a rinnovare il rapporto tra società, cultura e territorio, puntando a edifici che uniscano sostenibilità, bellezza e inclusività.

Secondo lo studio, nel periodo 2025–2027 il principale strumento di implementazione finanziaria del NEB sarà rappresentato dalla NEB Facility, un meccanismo di finanziamento europeo che mobiliterà più di 240 milioni di euro/anno (50% su innovazione e ricerca, 50% sulla implementazione dei progetti) con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e la diffusione di soluzioni innovative per la trasformazione dei quartieri delle città.

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NEB Facility

Secondo alcune stime del settore, ogni euro investito dal NEB Facility produce un impatto economico pari a circa 30 volte il valore iniziale, grazie all’attivazione di cofinanziamenti nazionali, risorse regionali, capitali privati, fondi immobiliari, strumenti finanziari green e partenariati pubblico-privati.

Si stima che il NEB Facility possa attivare ogni anno circa 7 miliardi di euro in progetti NEB-oriented, per un volume complessivo stimato di oltre 20 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027.

Un valore che, per la sola Italia, si tradurrebbe nel triennio in un volume di investimenti NEB-oriented pari a circa 2,5 miliardi di euro.

Tali risorse potranno tradursi in un volano di innovazione per il mercato nazionale, favorendo la diffusione di interventi su edifici pubblici, scolastici, residenziali e culturali, ispirati ai principi del New European Bauhaus.

Investimenti NEB-oriented

Gli investimenti NEB-oriented avrebbero poi naturalmente ricadute significative su tutti e quattro i mercati rappresentati da MIBA.

  • in ambito edilizio a fare da traino sarà la quota di investimenti in architettura sostenibile, che rappresenta in media il 25% del totale investito nei progetti NEB. Ipotizzando un investimento annuale complessivo di 7 miliardi di euro, il giro d’affari europeo attribuibile alle componenti di architettura sostenibile può essere stimato in 5,25 miliardi di euro nel triennio 2025–2027, il che per l’Italia si tradurrebbe in 680 milioni di euro.
  • per la digitalizzazione del costruito e l’integrazione tra tecnologie digitali, smart building solution e strumenti per la gestione dei dati, stimando che il 12% del valore totale dei progetti NEB verrà destinato a questo comparto, il giro d’affari aggiuntivo in Europa è stimato in circa 2,7 miliardi nel periodo 2025–2027. Un valore che per la sola Italia si attesta intorno ai 350 milioni di euro nel triennio.
  • le soluzioni per la mobilità verticale sono spesso parte integrante dei progetti NEB. In questo caso, assumendo una quota media del 2,5% del valore dei progetti NEB destinata a soluzioni per la mobilità interna, si stima un giro d’affari di circa 500 milioni di euro nel periodo considerato. Una stima che per l’Italia è di circa 65 milioni di euro.
  •  il settore della security rappresenta una componente trasversale dei progetti NEB. La spinta verso edifici intelligenti e sostenibili implica l’integrazione di soluzioni di sicurezza avanzate: sistemi IoT di rilevazione precoce incendi, compartimentazioni intelligenti, sensori ambientali, sorveglianza passiva e tecnologie CPTED (Crime Prevention Through Environmental Design). Con una quota stimata del 5,5% sul valore complessivo dei finanziamenti NEB, il giro d’affari annuale europeo per la sicurezza di circa 1,2 miliardi di euro nel periodo 2025–2027. In questo caso il valore atteso per l’Italia è pari a circa 150 milioni di euro.

Bonus prorogati 12 mesi

Lavori di ristrutturazione
Lavori di ristrutturazione

Gli incentivi al 50% e al 36% rimangono per tutto il 2026.

Bonus prorogati per altri 12 mesi. Sempre al 50%, senza differenze tra chi riqualifica, chi ristruttura e chi efficienta. Per le seconde case l’incentivo rimarrà al 36%. È l’orientamento del governo, con una proposta che dovrebbe essere inserita nella legge di Bilancio e andrà poi approvata (ed eventualmente modificata) dal Parlamento. Sospesi nel limbo, quindi i tagli programmati per il 2026 al 36 per le prime case e al 30% per le seconde. Finora si tratta di un’indiscrezione ed è tutto da vedere se l’idea sarà messa nero su bianco.

Lo sconto dovrebbe essere sempre vincolato all’abitazione principale con la residenza nell’immobile ristrutturato, per chi è proprietario o titolare di un altro diritto reale su quello stesso immobile. Senza queste caratteristiche è possibile però ottenere comunque lo sconto del 36%.

Lavori di ristrutturazione
Lavori di ristrutturazione

Se tutto va come previsto, lo sconto del 50% sarà quindi valido per rifacimento di impianti, spostamento di tramezzi, posa di pavimenti, ma anche per sostituzione di infissi, installazione di pompe di calore, sistemi ibridi per gli impianti di riscaldamento.

Sembra invece incerto il bonus mobili, che comprende grandi elettrodomestici e arredi, nell’ambito delle ristrutturazioni. Il governo non ha affrontato questo aspetto, che però potrebbe trovare una soluzione durante l’iter parlamentare.

Nuova malta premiscelata strutturale 3 in 1 per RureGold

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Laterlite arricchisce la gamma RureGold con MX-PVA Fibrorinforzata, la nuova malta premiscelata strutturale sviluppata per interventi di consolidamento delle murature esistenti.

In un unico prodotto racchiude le funzioni di intonaco fibrorinforzato, intonaco armato e sistema CRM. 

Le fibre sintetiche strutturali in PVA, integrandosi nella matrice della malta, costituiscono l’armatura tridimensionale del sistema, svolgendo la funzione equivalente delle reti metalliche o in fibra. La malta genera una camicia resistente e uniforme in spessori di intervento contenuti, soli 3 centimetri, eliminando reti metalliche, angolari e i rischi di corrosione associati.

RureGold con MX-PVA Fibrorinforzata è ideale su murature eterogenee e irregolari, realizzate con mattoni pieni, pietrame o strutture a sacco, anche in presenza di paramenti sconnessi e privi di collegamento trasversale, offrendo una soluzione efficace anche nei casi di elevata disomogeneità del supporto. Non necessitando di angolari o pezzi speciali, è ideale anche per superfici con geometrie complesse e irregolari.

Caratteristiche tecniche

Con una resistenza a compressione ≥ 45 MPa e marcature CE in accordo alle UNI EN 998-1/2 ed UNI EN 1504-3 (in classe R3), MX-PVA garantisce elevata aderenza al supporto, durabilità ed efficacia.

Il sistema è stato validato da prove sperimentali condotte dalle Università di Pavia, Perugia e Firenze e dal Centro ricerche ENEA, conseguendo il Certificato di Valutazione Tecnica (CVT) per il miglioramento sismico delle murature e la sostituzione delle lastre armate con rete elettrosaldata.

L’armatura tridimensionale ottenuta grazie alle fibre strutturali in PVA distribuite in tutta la matrice della malta, consente incrementi di resistenza molto elevati: i test hanno evidenziato miglioramenti superiori al 160% su murature in mattoni pieni e superiori al 260% su murature in pietrame.

Modalità d’impiego

MX-PVA Fibrorinforzata si presta a diverse applicazioni di rinforzo e consolidamento, offrendo una grande versatilità operativa nei cantieri di recupero strutturale.

Tra le principali modalità d’impiego:

  • utilizzo come intonaco fibrorinforzato, una tecnica che prevede la formazione di uno strato continuo di malta armata, completo di connessioni trasversali nella misura di circa 5 connettori per metro quadrato, capace di incrementare significativamente la resistenza della muratura esistente, anche in assenza di collegamenti interni;
  • ristilatura dei giunti, che consiste nel risanamento delle fughe danneggiate o erose della malta di allettamento. Dopo la risarcitura, si procede con la stilatura dei giunti e l’inserimento di connettori trasversali, sempre nella misura di circa 5 elementi per metro quadrato, per ristabilire la continuità meccanica tra i paramenti murari;
  • tecnica del “scuci-cuci”, impiegata quando la muratura presenta danneggiamenti localizzati ma nel complesso si presenta in buono stato. In questo caso, si procede alla rimozione (scucitura) dei conci compromessi, al lavaggio della zona mediante acqua a bassa pressione e alla successiva ricostruzione (cucitura) con nuovi elementi murari, allettati direttamente con la malta MX-PVA Fibrorinforzata. Questa modalità consente di restituire continuità strutturale alla muratura con un intervento localizzato, preciso ed efficace.

Dal punto di vista della facilità di posa, la malta premiscelata in sacco da 25 kg richiede la sola aggiunta di acqua e può essere impastata in betoniera o pompata con intonacatrici a ciclo continuo, consentendo lavorazioni rapide anche su superfici irregolari o complesse. L’eliminazione delle reti metalliche evita tutte le problematiche legate alla corrosione e consente una riduzione significativa dei tempi e dei costi di posa.

Infine, il sistema di rinforzo strutturale può essere completato con la rasatura armata, realizzata con i premiscelati della gamma GrasCalce o Premix e la rete in fibra di vetro PremixNet 160, garantendo una perfetta integrazione con i trattamenti finali previsti per il completamento dell’opera.

MX-PVA Fibrorinforzata è già disponibile presso la rete distributiva Laterlite. Progettisti e imprese possono scaricare online la Monografia Tecnica e ottenere supporto dedicato tramite il servizio di assistenza tecnica.

EdilegnoArredo pubblica il Manuale tecnico del parquet

Il Gruppo Pavimenti di Legno e Aziende Storiche Parquet – ASP di EdilegnoArredo (FederlegnoArredo) ha dato alle stampe il Manuale tecnico del parquet – Progettazione, posa e manutenzione.

Il volume di oltre 250 pagine approfondisce temi quali:

  • sostenibilità ambientale, economica e sociale del legno;
  • tecniche di posa;
  • criteri per garantire durabilità e qualità;
  • ruoli e responsabilità lungo tutto il processo di fornitura e posa in opera;
  • quadro normativo nazionale e internazionale.

Ampio spazio è dedicato anche ai pavimenti per interni, esterni e superfici sportive.

manuale tecnico del parquet

Il Manuale tecnico del parquet (Maggioli Editore) è rivolto a progettisti, tecnici e operatori che necessitano di un supporto affidabile e aggiornato. È disponibile in versione bilingue italiano e inglese.

«In un contesto in cui il mondo delle costruzioni evolve rapidamente, dalla progettazione all’introduzione di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, fino alla gestione del cantiere e del rapporto con il cliente, diventa fondamentale disporre di strumenti aggiornati», commenta Renza Altoè, Consigliere Incaricato del Gruppo Pavimenti di Legno di EdilegnoArredo. 

«Come Associazione, sentiamo oggi più che mai l’esigenza di fare sistema, condividere conoscenze, contrastando al contempo dinamiche di concorrenza sleale che rischiano di penalizzare chi investe in qualità e innovazione, e sviluppare strumenti tecnici condivisi e promuovere il valore del legno, materiale unico per sostenibilità e qualità estetica», aggiunge Andrea Bazzichetto, presidente di EdilegnoArredo.

EdilegnoArredo è l’Associazione nazionale che all’interno di FederlegnoArredo rappresenta le imprese italiane attive nella produzione di finiture per l’edilizia e di arredo urbano. All’interno dell’Associazione, il Gruppo Pavimenti di Legno riunisce le aziende specializzate nella produzione di parquet. In sinergia al Gruppo Pavimenti di Legno, opera anche ASP – Associazione Aziende Storiche Parquet, realtà aggregata a EdilegnoArredo che raccoglie i professionisti specializzati nei servizi legati al pavimenti di legno, dalla vendita, alla posa in opera, fino alla manutenzione nel tempo.

L’impegno continua anche oltre il mondo tecnico, con iniziative rivolte al consumatore finale: il Gruppo è infatti al lavoro su una guida pratica e accessibile che offrirà risposte chiare su che cos’è il parquet, le sue varie tipologie, l’importanza della posa a regola d’arte e della corretta manutenzione

Angaisa: sì al nuovo conto termico

Angaisa
Maurizio Lo Re, presidente di Angaisa

Il nuovo conto termico 3.0 può essere un’idea positiva secondo Angaisa.

Per l’associazione dei distributori idrotermosanitari il nuovo provvedimento introduce novità legate sia alle tecnologie e agli interventi che potranno usufruire degli incentivi (privilegiando pompe di calore, sistemi ibridi e impianti fotovoltaici), sia alla platea dei beneficiari, che include imprese, privati, pubbliche amministrazioni e Comunità energetiche rinnovabili.

Secondo Angaisa, le modalità di fruizione dei contributi previsti dal conto termico rappresentano un valore aggiunto, con l’erogazione diretta in un’unica soluzione con un tetto massimo aumentato a 15 mila euro. Ora però è fondamentale completare al più presto il quadro normativo di riferimento per dare nuove certezze alle aziende e ai professionisti del settore, ai quali spetterà il compito di trasmettere correttamente a tutti i clienti i contenuti e le opportunità del conto termico, affiancandoli nella gestione delle procedure da seguire. L’entrata in vigore del decreto è prevista per il prossimo 25 dicembre, dopodiché il Gse avrà 60 giorni di tempo per rendere disponibili le disposizioni attuative. “La pubblicazione del decreto ministeriale è un’ottima notizia per tutti gli operatori del comparto, ma non possiamo dimenticare alcune criticità che potrebbero vanificare l’efficacia del provvedimento. Basti pensare ai mesi che ancora ci separano dalla piena operatività degli incentivi”, sottolinea il presidente di Angaisa, Maurizio Lo Re.

Pannelli fotovoltaici sul tetto
Pannelli fotovoltaici sul tetto

Secondo l’associazione, è però fondamentale fare definitivamente chiarezza su alcuni aspetti niente affatto secondari. Per esempio, le attuali lacune nei requisiti di ammissibilità degli interventi, soprattutto alla luce dell’introduzione di nuove tecnologie ibride, soluzioni di grande interesse per il mercato ma, al tempo stesso, ancora complesse da inquadrare sul piano tecnico e normativo. Un altro punto sono le nuove procedure di accesso agli incentivi per le imprese, che, se non definite in tempi brevi, rischiano di rallentare l’applicazione effettiva dello strumento, assieme alle modalità di predisposizione della documentazione necessaria per la richiesta sul portale Gse, storico punto critico della versione 2.0, da superare attraverso istruzioni chiare e facilmente applicabili. Un esempio concreto riguarda la gestione dei documenti di corretto smaltimento dei vecchi impianti, adempimento fondamentale per la legislazione ambientale, ma spesso fonte di difficoltà operative e interpretative per molti operatori.

Maurizio Lo Re
Maurizio Lo Re

Mapei nella classifica Italy’s Best Employers 2026

mapei

Secondo la classifica Italy’s Best Employers 2026 stilata dal Corriere della Sera e Statista, Mapei si conferma una tra le aziende italiane dove si lavora meglio.

«Questo riconoscimento è una conferma concreta dell’efficacia delle politiche che da anni portiamo avanti con dedizione. Investire nel benessere delle persone, valorizzare i talenti e costruire un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante sono principi che ci guidano. Essere percepiti come un luogo di lavoro in cui ciascuno può crescere, contribuire e sentirsi parte di un progetto condiviso è il risultato più importante», dichiara Marco Ceraico, direttore Risorse Umane Mapei Italia.

Il riconoscimento Italy’s Best Employers 2026 si basa su una ricerca indipendente condotta su un campione di oltre 20.000 lavoratori in Italia, appartenenti ad aziende con almeno 250 dipendenti.

I partecipanti hanno espresso il proprio livello di raccomandazione nei confronti del datore di lavoro, contribuendo a definire un punteggio diretto. A questo si è aggiunto un punteggio indiretto, derivante dalle opinioni espresse su altre aziende del medesimo settore. In totale, sono state valutate circa 5.000 organizzazioni, e solo 450 sono state selezionate per entrare nella classifica finale.

Winkler lancia Tixo Seal, sigillante adesivo bituminoso applicabile anche in completa immersione

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Winkler lancia Tixo Seal, sigillante adesivo professionale applicabile in completa immersione, quindi anche su sottofondi irregolari e bagnati, su una ampia varietà di materiali e supporti: mattoni, cemento, blocchi di calcestruzzo, PVC, PP, PE, PUR, EPS, metalli, vetro, rivestimento bituminoso, metallo.

Il sigillante adesivo Tixo Seal è pronto all’uso, non necessita dell’aggiunta di alcun additivo, si applica a freddo e resta morbido anche dopo l’evaporazione totale del suo solvente.

Il prodotto bituminoso è formulato con polimeri e un solvente non clorurarto e non tossico, e studiato specificatamente per difficili problemi di tenuta in numerosi ambiti di intervento, dall’edilizia sino alle opere del genio civile.

Nell’ambito delle coperture, per esempio, può essere utilizzato nella sigillatura di grondaie e camini, ma anche condotte di ventilazione, punti luce, e nella rifinitura di giunti verticali e orizzontali.

Se utilizzato per la sigillatura di giunti di superfici dove è previsto il contatto con idrocarburi, Winkler consiglia l’applicazione di due mani dell’impermeabilizzante 2021, per la protezione del supporto trattato con Tixo Seal.

Veneta Prefabbricati amplia lo stabilimento di Rosolina (Rovigo)

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Con un investimento di circa 3 milioni di euro, Veneta Prefabbricati (Gruppo Grigolin) ha avviato i lavori per la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo nella sede di Rosolina (Rovigo). 

L’obiettivo è quello di ampliare l’area di stoccaggio, migliorando la gestione dei flussi e la puntualità delle consegne, e di portare le linee produttive da cinque a sette, aumentando l’efficienza operativa.

Realizzato in sinergia con altre aziende del Gruppo Grigolin, tra cui TesiSystem per la progettazione e realizzazione del prefabbricato, Superbeton per le opere, il nuovo impianto mira a rafforzare il posizionamento di Veneta Prefabbricati nel mercato nazionale dei manufatti in calcestruzzo

«La nostra ambizione è diventare il primo riferimento in Italia nel comparto. Aumentare la nostra capacità ci permette di garantire consegne rapide, mantenere standard qualitativi elevati e rispondere con maggiore flessibilità alle esigenze dei clienti, anche nelle aree geografiche più lontane», dichiara Roberto Grigolin, alla guida del Gruppo Grigolin, assieme ai fratelli Renato e Maurizio.

«Il nuovo stabilimento non solo rafforzerà l’efficienza produttiva ma costituirà anche un’opportunità per riorganizzare e ampliare l’area di stoccaggio. Grazie alla struttura del Gruppo, possiamo dunque stoccare prodotti in tutto il Nord Italia e presto anche in altre aree del Paese, come al Centro e il Sud, migliorando la copertura territoriale e riducendo i costi logistici grazie alle sinergie tra le nostre aziende».

Specializzata nella produzione di pozzetti, prolunghe, plinti per illuminazione e blocchi in calcestruzzo, che rappresentano circa l’80% del fatturato, Veneta Prefabbricati nel 2023 è entrata a far parte del Gruppo Grigolin.

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L’azienda si distingue per l’ampia offerta, un modello di distribuzione efficiente tramite rivendite edili e una solida rete di agenti condivisa anche con altre società del Gruppo.

La sinergia in particolare Superbeton e Ilcev consente a Veneta Prefabbricati di offrire al cliente un supporto logistico avanzato, flessibilità produttiva e un servizio clienti che rappresenta uno dei suoi principali elementi distintivi.

La produzione è fortemente radicata nel Nord Est, ma già oggi serve mercati come Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Toscana, con prospettive di espansione in tutto il territorio nazionale.

I parapetti in vetro Faraone vincono l’Award del Serramento 2025

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Faraone vince l’Award del Serramento 2025 per i suoi parapetti in vetro Maior Evo, nella categoria Accessori per Vetrate e Serramenti.

«Questo premio ha un valore speciale perché arriva direttamente dal mercato. La continua innovazione che ci ha sempre contraddistinti, legata da sempre all’estetica e alla sicurezza (elemento per noi imprescindibile) è stata premiata da chi quei prodotti li ha utilizzati o li utilizzerà.

Io, nel ritirare il premio, sono stato solo un rappresentante della mia squadra che lavora ogni giorno per permetterci di raggiungere questi traguardi. Grazie a loro e grazie a chi ha espresso la propria fiducia», ha dichiarato il Ceo Flavio Faraone, in occasione della cerimonia di premiazione, che si è tenuta il 1° ottobre a Palazzo Gnudi, Bologna. 

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Promosso da Guida Finestra, il premio Award del Serramento è assegnato attraverso le votazioni di clienti, progettisti e professionisti del settore, e rappresenta uno dei più autorevoli attestati di qualità per il comparto dei serramenti e del vetro.

Maior Evo, l’evoluzione dei parapetti in alluminio e vetro

La gamma di parapetti in vetro e alluminio Maior Evo di Faraone è progettato per offrire massime prestazioni meccaniche, sicurezza certificata e un’estetica moderna e minimale.

Elemento distintivo è il piantone con sezione rettangolare 68×35 millimetri, studiato per massimizzare la resistenza strutturale. Questa configurazione consente una maggiore stabilità grazie a pareti rinforzate, un’installazione semplificata grazie alla superficie ampia del lato corto e un’elevata integrità strutturale grazie a filettature circolari completamente chiuse.

Il parapetto Maior Evo ha superato rigorosi test di laboratorio e simulazioni al calcolatore per garantire elevate prestazioni, confermando la conformità alle categorie di resistenza più elevate, tra cui:

  • Categoria C2: resistenza fino a 300 kg/m allo stato limite ultimo con interasse piantoni di 1200 mm.
  • Categoria C3: test con interasse aumentato a 1500 mm, supportando fino a 675 kg di carico totale senza compromettere la sicurezza.

L’ottimizzazione progettuale ha inoltre consentito di estendere il passo dei montanti da 1800 a 2000 millimetri, garantendo una maggiore versatilità applicativa senza ridurre la resistenza strutturale.

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Maior EVO è disponibile in tre varianti:

  • Maior Evo One: vetro a tutta altezza fissato sotto il passamano, ideale per ambienti moderni;
  • Maior Plus: con profilo reggi-vetro continuo con corrimano in alluminio separato, disponibile in forma rettangolare o tonda, per un design lineare e contemporaneo.
  • Maior Vision: sistema senza corrimano, con vetro fissato ai quattro angoli tramite accessori in alluminio, per un effetto minimalista e sofisticato.

Grazie alla modularità e alla possibilità di personalizzazione, Maior Evo si integra in ogni contesto architettonico, dalle residenze private agli edifici pubblici, dagli hotel di lusso agli uffici direzionali.

Le nuove modifiche al Codice Appalti

Progetto di intervento edilizio
Progetto di intervento edilizio

Perché il decreto Infrastrutture ha cambiato alcuni aspetti del Codice Appalti

Dal dizionario, alla voce Burocrazia: sostantivo femminile che indica il complesso dei pubblici funzionari o, in senso astratto, il dominio o l’eccessivo potere della pubblica amministrazione, con l’improduttiva pedanteria delle consuetudini, delle forme, delle gerarchie; anche, a proposito di amministrazioni e organizzazioni non pubbliche, che ne ricalcano gli aspetti e, soprattutto, i difetti.

Era il 2023 quando, dopo anni di promesse e annunci, è entrato in vigore il Nuovo Codice Appalti (decreto legislativo 36/2023), che prometteva, testualmente «tempi accorciati grazie alla fiducia a sindaci e imprese». Solo due anni dopo, il 14 luglio 2025, il decreto Infrastrutture 2025 approvato alla Camera ha apportato modifiche al Codice Appalti. D’altra parte, agli annunci della politica bisogna sempre fare la tara. Interessante, in ogni caso, scoprire che il tanto decantato Codice Appalti è stato bucherellato come un cotechino prima della bollitura con una lunga serie di modifiche, con l’obiettivo di garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, specialmente con un Pnrr che ha cominciato il suo conto alla rovescia.

Anticipazione del prezzo

Il decreto, quindi, ha modificato il Codice in diversi punti. Per esempio, ha stabilito l’anticipazione del prezzo al 10% per le gare di progettazione. L’articolo 125 del Codice Appalti conteneva il divieto di anticipazione del prezzo previsto per una serie di contratti di forniture e servizi, con la precisazione che l’anticipazione del prezzo non si applica ai servizi di ingegneria e architettura, «per i quali nei documenti di gara può essere prevista un’anticipazione del prezzo fino al 10%, nei limiti delle disponibilità del quadro economico». Ora il divieto è abolito e per gli appalti di lavoro l’anticipazione del prezzo è riconosciuto al 20% con la possibilità di aumento fino al 30%. Una bella differenza.

Progetto di intervento edilizio
Progetto di intervento edilizio

Altra modifica: ora i Cam sono applicati subito anche negli appalti per interventi di ristrutturazione, compresi quelli per demolizione e ricostruzione: è stata così superata la distrinzione temporale tra edifici nuovi o esistenti contenuta nel Codice Appalti. Un’altra modifica non secondaria riguarda le procedure speciali di urgenza e protezione civile. Con il decreto di luglio non serve più aspettare che ci sia un danno per intervenire, basta la ragionevole previsione di un evento per attivare le misure d’urgenza. Non solo: un’altra correzione al Codice Appalti apportata dal decreto Infrastrutture abilita per i casi eccezionali l’affidamento diretto anche oltre i limiti ordinari di 500 mila euro previsti a patto che si tratti di un periodo limitato (30 giorni) dalla dichiarazione dello stato di emergenza e che siano importi nei limiti stabiliti dai provvedimenti di emergenza adottati dal Governo.

Insomma, modifiche che sembrano ragionevoli e, semmai, stupisce che sia stato necessario apportare a un Codice Appalti che era presentato come la soluzione finale agli impicci della burocrazia.

I big della distribuzione edile italiana al Convegno YouTrade

Convegno YouTrade 2025

Ogni anno il Convegno YouTrade offre, oltre ai contenuti, anche l’occasione per organizzare incontri utili per il proprio business (un link in fondo pagina consente di fissare un appuntamento con gli sponsor). Quest’anno, in più, sono preannunciate diverse novità.

Per la diciottesima edizione non cambiano la location (Villa Quaranta, Pescantina, Verona) e l’annunciato afflusso di partecipanti, ma il programma presenta anche un pre-convegno, fissato per la sera di giovedì 23 ottobre.

L’appuntamento è per le 18,15 con la registrazione. Poi, un’apertura di spicco con uno speach di Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano. Tema: i grandi trend che stanno cambiando il mondo.

Una voce autorevole, quindi, che interviene per fornire un quadro delle dinamiche tecnologiche, economiche e geopolitiche.

Argomenti che, a seguire, saranno commentati in un talk che vedrà protagonisti Alan Andreotti (Category Manager Building Materials – Tecnomat), Matteo Camillini (Managing Director BigMat Italia e Interational – BigMat), Gian Luca Bellini (Direttore Generale – Gruppo Made), Enrico Adinolfi (Direttore Generale – Consorzio Dec), Oscar Barchi (Sales Manager Area Nord West – Heidelberg Materials Italia), Francesco Falciani (Area Manager – Mapei), Gustavo Huss (Country Business Director – Bosch Powertools Italy) e Virgilio Maietta (Direttore Commerciale – Gruppo Boero Settore Edilizia). 

Dopo questo ricco antipasto di contenuti, sono previste la cena e la consegna degli oscar della distribuzione edile, cioè gli YouTrade Awards. 

La mattina di venerdì 24 vedrà invece l’apertura del XVIII Convegno YouTrade. Anche in questo caso non mancheranno gli appuntamenti più attesi, come il punto sulla congiuntura, le previsioni per il 2026 e la classifica dei Top 100 della distribuzione, l’ormai consueto sondaggio istantaneo, un nuovo intervento di Noci e, nella veste di advisor, la relazione di Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale dell l’Università Cattaneo – Liuc, centrato sulle strategie aziendali.

Del momento attraversato dall’edilizia, in vista anche della fine del Pnrr, parlerà invece Andrea Favaretto, direttore Centro Studi Sintesi – Cgia Mestre.

Si rinnova anche la testimonianza dell’ospite che arriva dall’estero: quest’anno affidata a Martin Tobler, Ceo della realtà svizzera HGC

Ma l’appuntamento organizzato da Virginia Gambino Editore è anche un momento di confronto tra i protagonisti della distribuzione e della produzione. Fitto, quindi, il programma di talk, diviso in due parti.

Il primo incontro sarà focalizzato sui temi emersi durante il convegno e vedrà sul palco Vincenzo Zanutta (AD – Zanutta), Marco Orsolini (Direzione Commerciale – Orsolini), Federico Nessi (AD – Eternoo), Gian Domenico Giovannini (AD – Laterlite), Filippo Vergani (Sales Area Manager Nord Italia – Dierre) e Stefano Grandicelli (Ceo – Starplast). 

Il secondo confronto coinvolgerà Martin Tobler (Ceo – HGC), Vincenzo Zanutta (AD – Zanutta), Massimo Minguzzi (Ceo – Idrolab), Fabrizio Zaccaron (Direttore Commerciale Italia – Eclisse), Andrea Baldo (Direttore Commerciale – XT Insulation).

Il light lunch concluderà la giornata.

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Xella amplia la sua offerta in partnership con Thrakon

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Xella Italia annuncia novità nella gamma di soluzioni per finitura, impermeabilizzazione e posa a marchio Thrakon.

«Abbiamo puntato sull’ampliamento dell’offerta grazie alla partnership con Thrakon, per fornire ai nostri clienti non solo un prodotto, ma un sistema finito, completo e omogeneo, in linea con gli standard di altissima qualità che ci contraddistinguono sul mercato. È un’operazione orientata a incrementare il valore della nostra proposta commerciale, arrivando a completare l’intera stratigrafia fino alla finitura estetica con soluzioni perfettamente compatibili con i nostri sistemi costruttivi» dichiara Marco Paolini, Ceo di Xella Italia.

Pitture e i rivestimenti 

Le pitture e i rivestimenti Thrakon, a base silossanica e acril-silossanica, sono progettati per garantire protezione, stabilità cromatica e traspirabilità nel tempo.

Ideali per il rivestimento di sistemi di isolamento e superfici esposte agli agenti atmosferici, i prodotti a base silossanica completano le murature Ytong e i rivestimenti Multipor, valorizzandone le prestazioni e mantenendone salubrità e durata.

Le pitture di finitura sono disponibili in un’estesa varietà di 500 tinte.

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Adesivi e resine decorative

Il secondo ambito riguarda i prodotti per l’incollaggio delle piastrelle e la finitura decorativa delle superfici.

Gli adesivi Thrakon offrono eccellente aderenza, lavorabilità e resistenza anche in condizioni critiche, come l’installazione di grandi formati o la posa in ambienti umidi.

Le resine decorative, invece, permettono di realizzare superfici continue, resistenti e di grande impatto estetico, con soluzioni adatte sia agli interni che agli esterni.

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Impermeabilizzanti

A completare l’ampliamento di gamma, Xella introduce le linee Thrakon per l’impermeabilizzazione.

Si tratta di sistemi professionali ad alte prestazioni, basati su tecnologie poliuretaniche, cementizie e acriliche, in grado di proteggere terrazze, coperture, balconi e ambienti ad alta esposizione all’acqua.

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Chi è Thrakon

Fondata nel 1963, Thrakon è oggi una delle principali realtà del settore in Grecia, con sei stabilimenti produttivi e oltre sessant’anni di esperienza nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni tecniche affidabili, sostenibili e ad alte prestazioni.

La novità rappresenta un’evoluzione significativa nell’offerta di Xella Italia, che da vent’anni opera nel settore dell’edilizia con il sistema costruttivo in calcestruzzo aerato autoclavato Ytong e i pannelli isolanti minerali Multipor.

L’integrazione di alcune linee a marchio Thrakon all’interno dell’offerta di Xella nasce da una visione comune tra le due realtà: offrire al mercato soluzioni professionali di alta qualità, affidabili e sostenibili, pensate per dialogare perfettamente tra loro.

L’integrazione tra sistemi costruttivi, isolamento e finiture consente di semplificare la gestione del progetto, ridurre i tempi di cantiere e migliorare la qualità del risultato finale, mentre le linee di adesivi e impermeabilizzanti ampliano gli ambiti applicativi anche al trattamento delle superfici orizzontali e alle possibilità di finitura decorativa.

L’affidabilità tecnica dei prodotti, unita al supporto qualificato offerto da Xella, che si configura sempre più come interlocutore unico in grado di accompagnare e assistere i professionisti dalla fornitura del materiale alla progettazione, fino alla posa in opera, rappresentano vantaggi concreti per tutti i professionisti della filiera.

Bagattini acquisisce la piemontese Maer

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Da sinistra Filippo, Guido, Lorella e Andrea Bagattini

Bagattini acquisisce lo storico marchio e lo stabilimento Maer di Sommariva Bosco (Cuneo), azienda specializzata nella produzione di pavimentazioni e murature in calcestruzzo

Questa acquisizione rientra nel programma di sviluppo di Bagattini che consolida la sua posizione, avvicinandosi e rendendosi maggiormente competitiva nei mercati del Piemonte, della Liguria e della Toscana.

L’operazione, oltre a garantire la continuità produttiva e la piena occupazione del personale aziendale, prevede ulteriori investimenti mirati allo sviluppo di Maer grazie all’innovazione dei prodotti e alla valorizzazione del brand, volti a promuovere la crescita dell’azienda e l’incremento della produttività e delle quote di mercato.

«Una decina di anni fa, mia sorella Lorella ed io, abbiamo fatto una scommessa: applicare il concetto di qualità totale e innovazione di Bagattini ad altre realtà industriali del nostro settore», dichiara Guido Bagattini, ceo dell’azienda

«La risposta positiva del mercato e di tutti gli attori della filiera dell’edilizia, ci ha permesso di ampliare progressivamente il numero di aziende portandoci all’acquisizione di marchi celebri, come Record, Mvb e Rcl, fino ad arrivare oggi all’acquisizione di Maer.

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Da sinistra Filippo, Guido, Lorella e Andrea Bagattini

Questa decisa crescita ci ha reso il punto di riferimento nel settore per le pavimentazioni per esterni e delle murature in calcestruzzo, ma possiamo fiduciosamente affermare che non rappresenti un punto d’arrivo, bensì un importante passo in una prospettiva di ulteriori sviluppi», conclude il Ceo.

Oltre 18mila visitatori a GIS Expo 2025, vetrina d’innovazione per il sollevamento e i trasporti

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ILTA Awards

GIS Expo 2025 chiude la decima edizione con un record di presenze. Sono stati oltre 18mila i visitatori che dal 25 al 27 settembre hanno preso parte alle Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali presso i padiglioni del Piacenza Expo

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©GIS Expo

L’evento, l’unico italiano e il più grande a livello europeo, è dedicato agli utilizzatori di gru, piattaforme aeree, sollevatori telescopici, carrelli elevatori, macchine e attrezzature per la movimentazione industriale e portuale, logistica meccanizzata e il trasporto pesante.

Con 495 gli espositori accreditati (+ 15% rispetto al 2023), si cui 85 esteri presenti (+44%), GIS Expo 2025 ha coinvolto anche le più importanti Associazioni di categoria, sia italiane che estere, e da organismi istituzionali.

«Il GIS 2025 ha confermato la sua forza con numeri record: oltre 495 espositori, molti dei quali internazionali con stand di dimensioni imponenti, e una partecipazione di operatori qualificati che ha superato le attese. Anche i convegni hanno avuto un successo straordinario, affrontando i grandi temi che guidano oggi il settore – efficienza, sicurezza e sostenibilità. Questi risultati ci confermano che la strada intrapresa nel 2009, con la prima edizione del GIS, era quella giusta: oggi la manifestazione è un riferimento in Europa e, grazie a questa crescita, siamo pronti a lanciare nuovi eventi verticali dedicati all’energia, alle infrastrutture e alla logistica automatizzata, settori che rappresentano il futuro del mercato», ha commentato il direttore di Mediapoint & Exhibitions, Fabio Potestà.

E prosegue: «La manifestazione GIS Expo si è inserita in un contesto particolarmente dinamico per il mercato europeo del noleggio di attrezzature per il sollevamento, che sta mostrando decisi segnali di ripresa, con interessanti prospettive di crescita. Uno scenario che, più in generale, riguarda anche il contesto economico italiano – protagonista di un nuovo slancio grazie all’attuazione delle misure del Pnrr con investimenti in infrastrutture, logistica e digitalizzazione – e che funge da elemento propulsivo per il settore, rendendo ancora più cruciale il confronto tra imprese, istituzioni e operatori specializzati».

Le novità al GIS 2025

Il GIS 2025 si è confermato vetrina per l’innovazione industriale, con aziende protagoniste nel presentare le loro novità.

Fassi Gru, ad esempio ha presentato tante novità, tra cui la F905, una delle gru di punta dell’azienda. «Quest’anno abbiamo rifatto tutta la gamma pesante: gru con nuova tecnica di costruzione, nuova meccanica, elettronica e idraulica», ha sottolineato l’amministratore delegato Giovanni Fassi.

Socage ha presentato la nuova 27D Speed, interamente rivoluzionata con un telaio monotrave alleggerito per ridurre i pesi e aumentare le prestazioni, che è stata anche premiata a Little Platform al Gis 2025

Magni Telescopic Handlers ha invece proposto il nuovo Th3.6 elettrico, pensato per l’utilizzo indoor. È parte di un progetto che porterà altri due modelli nel 2026 e sarà disponibile con consegne nella seconda metà del prossimo anno.

Sul fronte delle gru mobili a torre, Liebherr ha presentato il nuovo MK 120, una gru progettata per un utilizzo urbano, con la peculiarità di poter effettuare interventi in due o tre posizioni nell’arco di un’unica giornata lavorativa.

Infine Palfinger ha voluto portare la nuova linea Tec, lanciata di recente e di cui fa parte il Pt28 T. Una macchina prodotta in Germania ad altissimi standard qualitativi, disponibile sia con motore termico che elettrico, capace di arrivare a 28 metri con la sola patente B.

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ILTA Awards

I premi

Oltre ai convegni tematici a GIS 2025, che hanno offerto spunti su noleggio, infrastrutture, innovazione e sostenibilità, grande interesse hanno inoltre suscitato i riconoscimenti assegnati per le eccellenze della filiera:

  • gli ITALA – Italian Terminal And Logistic Awards, che hanno premiato le capacità degli operatori italiani del terminalismo portuale, intermodale e della logistica, riconoscendone le qualità manageriali e l’importanza strategica per l’economia nazionale;
  • gli ITALPLATFORM, i riconoscimenti all’eccellenza italiana nella costruzione di piattaforme per i lavori aerei e delle imprese che le utilizzano, valorizzandone lo sviluppo tecnologico e la professionalità;
  • gli ILTA – Italian Lifting & Transportation Awards, che hanno dato la dovuta visibilità al lavoro delle imprese italiane e delle personalità che operano nel sollevamento con varie tipologie di gru e nei trasporti eccezionali.

Comfort termico e acustico anche a scuola con le finestre da tetto Fakro FTT

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La linea di finestre da tetto Fakro FTT garantisce efficienza energetica e comfort acustico anche negli spazi collettivi, come le aule nelle scuole

Nell’architettura scolastica, e in generale negli edifici del terziario, l’isolamento termico e il controllo del rumore rappresentano  non solo uno strumento di sostenibilità e contenimento dei costi di gestione, ma anche un elemento progettuale in grado di elevare la qualità abitativa e il grado di comfort degli spazi. 

I serramenti FTT di Fakro si distinguono per valori di trasmittanza termica che spaziano da 0,81 W/m²K fino a 0,68 W/m²K, un ventaglio di possibilità che consente di rispondere a diverse istanze progettuali, dagli edifici con buone prestazioni isolanti fino alle architetture certificate come case passive.

In relazione al comfort acustico le finestre FTT assicurano un abbattimento del rumore compreso tra 36 e 42 dB, offrendo una protezione efficace dalle fonti sonore esterne e contribuendo alla definizione di spazi silenziosi, favorevoli alla didattica e al lavoro.

finestre-da-tetto-fakro-ftt- scuola

Progettate con apertura a bilico, le finestre FTT presentano l’asse di rotazione collocato al di sopra della linea mediana del telaio. Il vetrocamera è alloggiato in uno speciale battente che riduce al minimo la formazione di ponti termici e garantisce l’ottimale isolamento della finestra.

Dotati di sistema topSafe, che rinforza la struttura e aumenta la sicurezza contro le effrazioni, questi serramenti sono compatibili con numerosi accessori sia interni che esterni.

Realizzati in legno di pino di alta qualità, presentano una superficie rifinita con due strati di vernice acrilica e sono valorizzati dalla maniglia Elegant.