Xella, sostenibilità e salubrità con i blocchi Ytong

Con i blocchi Ytong prodotti in calcestruzzo aerato autoclavato Climagold e Climaplus è possibile realizzare murature esterne di tamponamento a elevate prestazioni energetiche, senza cappotto, ottimizzando tempi e costi.

Xella Italia sarà presente all’edizione 2024 di Klimahouse (Padiglione AB – Stand B06/28) per continuare a diffondere e condividere la cultura dell’edilizia sostenibile che da sempre porta avanti con azioni concrete e soluzioni costruttive uniche.

Oggi Xella è un gruppo industriale di livello mondiale e proprio quest’anno ha celebrato il centenario dell’invenzione del calcestruzzo aerato autoclavato con eventi in tutto il mondo. L’impegno di Xella in ottica di sostenibilità punta sempre a nuovi obiettivi.

Oltre alla sistematizzazione dei processi di recupero e reimmissione nel ciclo produttivo degli scarti di lavorazione, l’azienda sta mettendo a punto un sistema che prevede il ritiro e il riuso degli scarti di posa in cantiere, per spingersi ancora più avanti nel processo di circolarità del prodotto.

Xella
Il blocco Ytong in Caa è stato scelto per la costruzione del nuovo ospedale di Taranto

Assorbe co2

Il blocco Ytong in calcestruzzo aerato autoclavato è prodotto con materie prime naturali e presenta straordinarie proprietà di resistenza, isolamento termico, traspirabilità, l’insensibilità all’umidità e resistenza al fuoco (Euroclasse A1, incombustibile), per un’edilizia sempre più vicina e attenta al benessere dell’uomo e del costruire sostenibile, abbattendo al tempo stesso consumi ed emissioni.

Il calcestruzzo aerato autoclavato è dotato di una capacità meno nota, ma davvero straordinaria: sottrae CO2 all’ambiente nel corso del suo ciclo di vita in opera, catturandola all’interno della sua struttura senza più rilasciarla.

Come dimostrato scientificamente da uno studio specifico del 2022, condotto dal centro di ricerca Xella in Germania, il calcestruzzo aerato autoclavato (Caa), grazie alla sua natura cristallina, è in grado di assorbire e imprigionare anidride carbonica nella sua struttura, fino a 70 chilogrammi per metro cubo, in maniera simile a quanto fa il legno, ma senza rilasciare tali molecole nemmeno a fine vita, dando un originale contributo per contrastare l’effetto serra.

Cappotto superfluo

I blocchi Ytong esprimono in maniera evidente la loro unicità nell’impiego come tamponamento delle facciate, per pareti monostrato perfettamente isolate senza dover prevedere ulteriori interventi di coibentazione.

Con i blocchi Climagold e Climaplus è possibile realizzare murature esterne di tamponamento a elevate prestazioni energetiche, con una lavorazione semplice, rapida e senza ricorrere a molteplici materiali.

Per grandi progetti

Queste proprietà uniche di sostenibilità, contributo all’efficienza energetica, assorbimento della CO2, salubrità e traspirabilità rendono Ytong il sistema costruttivo ideale e apprezzato sia in ambito residenziale, dai piccoli lotti ai grandi progetti, sia per interventi di recupero e rigenerazione urbana dove l’attenzione alla sostenibilità è un elemento prioritario, e ancor più in edifici di comunità come scuole e ospedali, che rientrano nell’ambito degli interventi edilizi finanziabili con i fondi del Pnrr.

Inoltre, in questi ambiti di applicazione, edilizia scolastica, sanitaria, ricettiva e pubblica, le caratteristiche di sicurezza antisismica, la resistenza al fuoco, il comfort ambientale e i ridotti costi di manutenzione degli edifici sono prioritarie e la scelta di Ytong risulta sicuramente vincente.

Xella
Posa dei blocchi Ytong per pareti monostrato isolate per l’ospedale di Taranto

Le novità 2024

Xella presenta a Klimahouse anche l’ampliamento del proprio portafoglio prodotti a completamento della gamma Ytong e Multipor con le soluzioni a marchio Thrakon: una serie completa di impermeabilizzanti, adesivi e prodotti di finitura e pitture di altissima qualità, ideali per essere abbinati con i materiali costruttivi in Caa per edifici efficienti, traspiranti, sostenibili ed esteticamente ricercati.

di Paolo Caliari

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