Pm Group, salvataggio made in Usa

    Pm Group (settore delle gru retrocabina, delle piattaforme aeree e dei ponteggi e delle strutture per l’edilizia) , ha sottoscritto un accordo con le banche che prevede la riduzione del debito del Gruppo per complessivi 47,5 milioni di euro. La riduzione è stata possibile grazie all’intervento di Manitex International, società leader negli Stati Uniti nel settore della movimentazione del sollevamento, che ha sottoscritto l’impegno all’acquisto di Pm e di Oil&Steel, e all’intervento di Columna Capital, che mediate il fondo Polo Holding, ha sottoscritto l’impegno all’acquisto di Pilosio. Grazie all’accordo di ristrutturazione dell’indebitamento, che verrà sottoposto all’omologa del Tribunale di Modena, e agli aumenti di capitale ivi previsti, il debito di Pm e di Oil&Steel Spa si riduce nell’insieme di circa 44 milioni e quello di Pilosio di 3,5 milioni. Gli investimenti complessivi degli acquirenti ammontano a 25 milioni per Pm ed Oil&Steel e a 8 milioni per Pilosio. Le società del  Gruppo Pm escono patrimonialmente rafforzate e quindi agevolate nel forte sviluppo che si attendono per i prossimi anni, anche favorite dalle nuove sinergie commerciali con le società  acquirenti e le loro collegate. Il Gruppo PM dopo essere sceso nel 2010, a causa della crisi economica,  ai fatturati più bassi della sua storia (92,9 milioni dai 169 del 2007) raggiungerà nel 2014 un fatturato di 133 milioni, riportando la redditività lorda dai 3 milioni del 2010 ai quasi 15 previsti per il 2014. Questo grazie alla modifica delle strategie di mercato e di business: il fatturato estero che nel 2010 era il 46% , per lo più Francia, Spagna e Regno Unito, passerà nel 2014 all’83%, per lo più fuori dall’Europa. I posti di lavoro erano 595 nel 2010 e sono 578 nel 2014, dei quali i 415 in Italia. pm group

     

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