Era difficile prevedere un successo così pieno. Eppure, il primo Convegno Nazionale del Lattonieri ha raccolto non solo una fitta adesione, con circa 250 iscritti, ma anche una sincera partecipazione da parte dei presenti, arrivata dopo la serata con cena di business e premiazione delle migliori imprese, evento che ha preceduto il convegno.
È stata una sala congressi affollata quella di Villa Quaranta (Pescantina, Verona), dove si sono ritrovati i rappresentanti di una categoria che per motivi storici è poco riconosciuta, ma svolge un ruolo fondamentale nella filiera delle costruzioni.
Il metallo, però, bisogna saperlo adoperare. E per questo l’evento promosso da Pile e organizzato da Virginia Gambino Editore è stato centrato sulla formazione, una boa attorno alla quale l’intera categoria è obbligata oggi più che mai a girare.
Il convegno, aperto dal presidente di Pile Fabio Montagnoli, è stato ricco di contenuti. A partire dalla fotografia scattata dal Centro Studi YouTrade, che ha analizzato i bilanci di quasi 500 imprese del settore. Un’analisi dalle dimensioni maxi, commentata da Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, presso l’Università Cattaneo-Liuc.
L’economista ha sottolineato punti di forza e di debolezza del sistema imprese dei professionisti del metallo. E lo stesso relatore è stato protagonista successivamente di un’analisi centrata sulle direttrici finanziarie che un’azienda grande o piccola deve seguire per ottenere successo e, soprattutto, per schivare i pericoli disseminati nel mercato.
Dopo un veloce instant poll, sondaggio che ha raccolto velocemente il sentiment della platea, con le sue aspettative per il prossimo futuro, il primo Convengo Nazionale del Lattonieri ha raccolto in presa diretta le proposte, le testimonianze, e anche qualche osservazione pungente, da una serie di operatori.
Il primo talk show ha visto sul palco Gianni Schiavon, amministratore unico Zintek, Andreas Koler, ad di Alpewa, Giordano Mazzonetto, AD di Mazzonetto, Piero Morandi, AD di Sicurpal e Francesco Borzumati, direttore commerciale di Isal. Al centro della discussione la necessità di formazione, ma anche le difficoltà da superare per erogarla.
Al secondo talk show hanno partecipato Jürgen Niederfriniger, amministratore unico Nieder, Paul Vatamanu, di Vatamanu coperture, Antonello Cominziolli, Maestro artigiano di Lattoneria Trentina, Mauro Ognibeni, socio di Eurocoperture e Maestro Lattoniere e Francesco Revolti, Maestro artigiano e socio di Revolti Lattonerie.
In questo caso, accanto al nodo della formazione è stato virtualmente posto sul tavolo il problema dell’attrattività della professione di lattoniere. Che, forse, necessita di un rebranding.
Per la formazione, in ogni caso, ci sono anche buone notizie: le ha portato Mattia Montagnoli, direttore generale Pile, che ha descritto i passi in avanti, concreti, della normativa che definisce gli skills della professione. Capacità ora più che mai necessarie, ha sottolineato Anna Danzi, vice direttore di Finco, in un denso intervento che ha sintetizzato le numerose altre sfide per la categoria.
Infine, Davide Lenarduzzi, AD di Fiera di Bergamo, ha anticipato temi e opportunità che attendono le imprese di lattoneria con l’appuntamento di Caseitaly Expo 2025 in programma a febbraio. L’intensa giornata di lavori si è conclusa con un light lunch.
L’appuntamento con il secondo il Convegno dei Lattonieri è, dunque, per il 2025, ma i dati, le sintesi delle relazioni, le tabelle e le immagini dell’evento del 5 e 6 dicembre saranno disponibili online e sul prossimo numero della rivista Lattoneria.
Progettato per essere installato nella doccia, il pannello Sunshower Round utilizza i raggi infrarossi e UV per offrire un’esperienza di benessere ad alta tecnologia.
Sunshower One Plus M Sand White
Sunshower Round One è dotata di lampade a infrarossi. Il calore che mettono permette di migliorare la circolazione del sangue, processo che dona una maggiore vitalità ai muscoli e diminuisce eventuali dolori, purificare la pelle, favorendo l’espulsione delle tossine, e conciliare il sonno, diminuendo lo stress.
Sunshower Round Plus è dotata anche di luce ultravioletta a basso dosaggio, cruciale per assumere la vitamina D, la quale si occupa di fortificare le difese immunitarie e consolidare le ossa.
Sunshower One Plus L Sand White
I raggi UV hanno un effetto positivo sugli ormoni, migliorando il ciclo giorno-notte. Infine, purificano ulteriormente la pelle, rendendola più spessa e resistente alla luce solare,
oltre che prevenendo disturbi ad essa legati.
Sunshower One Plus L White
Le versioni One e Plus possono essere installate comodamente in casa grazie a tre diverse
opzioni di struttura: a incasso, ideale per rinnovare i bagni in fase di ristrutturazione, oppure ad angolo o a parete, perfette per adattarsi a bagni già esistenti.
Le misure disponibili vanno dalla S alla L, più adatta a un’illuminazione total body. I colori si integrano facilmente in qualsiasi ambiente: bianco, nero, organic grey, sand white.
Con la nuova tecnologia in stampa digitale Touch to Digital, il Gruppo Cerdisa Ricchetti trasforma il grès porcellanato in superfici tridimensionali uniche, realistiche e ricche di dettagli.
L’effetto materico 3D e la superficie lucido-matt delle piastrelle valorizza l’estetica e la funzionalità di qualsiasi progetto che aspira a essere esclusivo.
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Salt Lake Green
Finsbury
Savanna Majesty Milia Beige
Savanna Majesty Nubia Dark
Ease 22 Triangles Greige
Retro Pure Cristallo
Ogni piastrella può infatti essere prodotta con effetti tridimensionali unici e variegati, senza dover ricorrere all’utilizzo di tecnologie come quella a “stampi incisi” utilizzati per imprimere i rilievi, con un concreto risparmio sui costi di produzione e sul prezzo finale.
Con la tecnologia Touch to Digital (T2D) invece, a seguito dell’applicazione di una speciale sostanza aggrappante trasparente, vengono applicate, attraverso una caduta a secco, piccolissime particelle vetrose a cui segue un ciclo di cottura tra i 40 e i 45 minuti circa a più di 1200 gradi. Questo processo rende la superficie solida, ricca e con uno spessore sensibilmente tangibile.
La tridimensionalità della tecnologia T2D è stata applicata alle collezioni Glomera e Salentina di Cerdisa Ricchetti.
Matrix e Sunray sono le due trame decorative della collezione Glomera. La prima utilizza una decorazione tridimensionale che crea un effetto geometrico ordinato, con segni verticali; la seconda presenta, invece, un pattern dai movimenti morbidi che richiamano la rifrazione dei raggi del sole.
Glomera Matrix
Ispirata alla tradizione delle pietre naturali del Mediterraneo, Salentina simula visivamente le superfici irregolari delle pietre, catturandone il loro caratteristico effetto tridimensionale.
Salentina Sand
Grazie alla tecnologia T2D è possibile realizzare ammanchi, ovvero piccoli difetti o irregolarità intenzionali sui bordi delle piastrelle: dettagli che conferiscono più realismo, riproducendo in modo fedele l’aspetto delle pietre naturali erose dal tempo.
Ha riaperto le porte ieri, domenica 8 dicembre 2024, in occasione dei festeggiamenti per l’Immacolata Concezione, la cattedrale di Notre-Dame de Paris, colpita da un grave incendio il 15 aprile 2019.
Mapei ha partecipato al progetto di restauro collaborando con le due imprese esecutrici Lefèvre e CCR (gruppo BALAS), che hanno vinto le gare d’appalto lanciate dall’istituto pubblico Rebâtir Notre-Dame de Paris, ente committente.
L’azienda ha messo in pratica le proprie conoscenze e competenze più avanzate nel campo del rinforzo strutturale e fornito soluzioni per il restauro delle volte del transetto, dei due bracci del transetto e della navata (Lefèvre) oltre che del coro (CCR).
I lavori di ricostruzione delle volte hanno avuto inizio durante la primavera 2022, dopo la formazione di muratori e scalpellini sul corretto utilizzo della soluzione scelta da parte di Mapei.
Con l’obiettivo di ripristinare la situazione precedente all’incendio, per il restauro della cattedrale è stata utilizzata una malta premiscelata, a base di calce idraulica naturale (NHL) ed Eco-Pozzolana, fornita da Mapei e rinforzata con la rete di fibra di vetro.
@Mapei France
«Questo intervento strutturale, agendo come un vero e proprio guscio, restituisce alle volte in muratura la loro originaria forma e resistenza, mitigando gli effetti di futuri movimenti ed evitando fratture nei giunti con le adiacenti zone ricostruite. Il ricorso alle tecnologie più innovative è di grande aiuto perché un progetto sul patrimonio non è per questo un progetto fuori dal suo tempo», dichiara Thomas Briac, ingegnere addetto ai lavori dell’azienda Lefèvre.
La soluzione, specificatamente sviluppata per il consolidamento di opere storiche, e approvata da una équipe di tre architetti specializzati in monumenti storici e responsabili del progetto: Philippe Villeneuve, Rémi Fromont e Pascal Prunet con la collaborazione, per le strutture, dell’architetto italiano Carlo Blasi.
La soluzione proposta da Mapei è stata oggetto di un anno di test, con numerosi esperimenti condotti in laboratorio e in situ, prima di essere definitivamente approvata dai tre architetti.
«È stata molto apprezzata la lunga esperienza che Mapei può vantare relativamente alle malte impiegate nei lavori di restauro e consolidamento. Mapei è stata in grado di dimostrare che i suoi materiali erano stati testati, sottoposti a varie prove e possedevano anche certificazioni relative alle loro resistenze», ha dichiarato Carlo Blasi, consulente per la direzione dei lavori di rinforzo strutturale della Cattedrale di Notre Dame.
Da complesso residenziale degradato a simbolo della riconversione green, con l’aiuto del Pnrr. Il miracolo avviene con le Vele di Latina, nel quartiere Q4.
Si tratta di case popolari di proprietà Ater e del Comune costruite negli anni Ottanta, con materiali probabilmente non di primissima qualità.
Grazie a 15 milioni targati Bruxelles (salvo poi parlare male dell’Europa) è stato avviato il percorso di rigenerazione degli immobili.
Il complesso occupa 76 mila metri quadrati ed è di proprietà pubblica. Un tempo su questa area si trovavano le celebri Paludi pontine, ormai bonificate. Nel quartiere risiedono oltre 500 famiglie: il classico dormitorio tagliato, per di più, da una strada ad alto scorrimento e senza servizi.
Con un certo grado di ottimismo, il progetto di conversione green è stato battezzato A gonfie vele, in direzione ostinata e contraria che, tra l’altro, prevede anche l’abbattimento di un edificio abbandonato: 50 mila metri cubi di cemento su uno scheletro di otto piani e mai finito, un classico eco-mostro.
Al posto di quest’ultimo sarà realizzato un edificio di 12 piani con 35 nuovi appartamenti di housing sociale (Ers) e con funzioni collettive al piano terra.
L’aspetto meno comune è che l’immobile, a parte le fondazioni, sarà realizzato interamente in legno e acciaio, con un sistema costruttivo n-Zeb, disassemblabile in ogni sua componente.
Sono previste anche serre bioclimatiche per dare una qualità diversa soprattutto agli ambienti interni rivolti a sud dei singoli alloggi. Sono pensate come estensione dello spazio abitativo, con dimensioni di 3,10 x 3,70 metri, realizzate con un sistema strutturale indipendente in acciaio e chiuse da vetrate per tutta l’altezza di interpiano, ma con la possibile apertura nella stagione estiva, trasformando così la serra in una veranda.
Nella stagione fredda, invece, lo spazio completamente chiuso costituisce un vano filtro che aiuta a ridurre le dispersioni termiche e nelle giornate di cielo limpido, accumula energia termica riducendo sensibilmente i consumi.
Una volta ultimato sarà l’edificio in legno più alto d’Italia. Sempre con l’utilizzo di acciaio e X-lam sarà realizzato anche il nuovo ponte ciclo-pedonale per unire le due aree del complesso.
Inoltre, il nuovo piano di rigenerazione urbana prevede aree verdi, di uno spazio-arena per eventi di intrattenimento, orti urbani, un centro ricreativo, un presidio territoriale della Asl e l’ufficio passaporti per l’intera città.
La cucina smart con Yubii Home di Nice è una soluzione che consente di trasformare l’ambiente destinato alla preparazione dei pasti in un confortevole spazio automatizzato. Che aiuta anche nella pulizia post-pranzo.
Anche la cucina diventa sempre più hi-tech. In Europa le persone passano in media circa cinque-sei ore alla settimana a cucinare (e in Italia di più). Per questo la domanda della cucina smart cresce rapidamente.
Il mercato europeo delle cucine che utilizzano più tecnologia è previsto crescere a un tasso del 18.82% entro il 2030, grazie all’aumento delle ristrutturazioni e delle nuove costruzioni che incorporano sistemi avanzati per rendere le case più connesse ed efficienti. Una proposta in questa direzione è quella di Nice.
Grazie all’integrazione del sistema Yubii Home, l’ambiente della cucina diventa più intelligente, comodo e sicuro.
Con Yubii Home si può creare uno scenario come Preparazione Cena che, con un solo comando, accende le luci al livello ideale, abbassa le tapparelle per garantire la privacy e avvia una playlist musicale rilassante.
Inoltre, si può programmare il sistema per preriscaldare il forno all’ora desiderata, sincronizzando gli elettrodomestici che più utilizzi nella routine quotidiana, rendendo migliore l’esperienza culinaria.
Un altro scenario è quello della Colazione Energetica. In questo caso Yubii Home con un tocco del pulsante Push-Control, può alzare le tapparelle per far entrare la luce naturale e avviare la stazione radio preferita.
E con gli amici lo scenario Cena Conviviale può creare l’atmosfera adatta, impostando un’illuminazione soffusa, abbassare le tapparelle e far partire una musica di sottofondo che favorisce la conversazione.
Si può anche programmare il sistema per controllare la temperatura della stanza, garantendo un ambiente confortevole per tutti i tuoi ospiti.
Senza dimenticare la pulizia post-pasto: un comando accende le luci più intense sopra il piano di lavoro, abbassa le tapparelle per evitare distrazioni esterne e spegne gli elettrodomestici che non servono più.
Infine, la tecnologia Nice prevede il monitoraggio dei costi in bolletta, permettendo di ridurre i consumi energetici.
Lo scenario Standby Notturno programma lo spegnimento delle luci e degli elettrodomestici che non si utilizzano più alla fine delle preparazioni in cucina, evitando inutili sprechi di energia e garantendo a tutta la casa silenzio e tranquillità.
I distributori di materiali per edilizia da tempo si sono allargati all’arredamento. E dopo l’arredamento qualcuno ha iniziato ulteriormente ad allargarsi ai dispositivi per la smart home.
Ma, attenzione, mentre aumenta la platea di utenti di porte con apertura elettronica, lavatrici connesse a internet, luci che si accendono e si spengono in automatico, crescono anche i pericoli.
La smart home, casa che assomiglia a un enorme computer abitabile, attira i topi elettronici e gli specialisti nel bucare la barriera digitale. Secondo il rapporto diffuso da BitDefender (anche se la società è parte in causa) la sicurezza dell’abitazione smart è impermeabile come uno scolapasta.
Sembra un po’ di vivere gli anni Novanta, con la diffusione di massa dei computer e, allo stesso tempo, la nascita degli hacker.
L’analisi di BitDefender sui dati provenienti da 3,8 milioni di case smart e 50 milioni di dispositivi connessi in rete identifica incidenti e criticità, con vulnerabilità persistenti nell’ecosistema.
I dispositivi IoT, cioè qualsiasi elettrodomestico o elemento della casa connesso in rete, sono sempre più bersagliati da minacce digitali.
Ogni 24 ore, secondo il report, Bitdefender registra una media di 2,5 milioni di minacce con i dispositivi della rete domestica che subiscono in media una decina di attacchi ogni 24 ore.
Il punto debole sembrano essere i televisori smart, che presentano il maggior numero di vulnerabilità.
La causa è legata alla lunga durata del loro ciclo di vita e a un supporto software che spesso viene interrotto prima del tempo dalle aziende produttrici, che lascia le vulnerabilità senza alcuna correzione.
Ma nel 2023 una delle vulnerabilità più rilevanti è stata quella che ha colpito il router TP-Link Archer AX21 uno dei più diffusi nelle abitazioni per connettersi a internet. Ma non mancano aspetti curiosi, come gli attacchi su 3 milioni di spazzolini per denti smart.
Tra i punti più critici ci sono anche le prese di corrente smart e i videoregistratori di sorveglianza (Dvr), che mostrano debolezze significative in relazione al loro numero di presenza nelle case: tendono ad avere un numero maggiore di vulnerabilità rispetto a dispositivi più semplici come i set-top box. Con il paradosso che i sistemi antifurto diventano facilmente porte di accesso per i ladri.
Secondo l’analisi di BitDefender, gli attacchi riguardano di più i televisori per il 36,7%, le spine di corrente smart (22,2%), i Dvr (17,7%), i router (13,4%) e i set- top-box come i decoder per i televisori (6,9%).
Franco Nessi al centro con i figli Federico e Caterina
Il processo di aggregazione ha portato il gruppo Eternoo a 70 punti vendita. Perché l’integrazione presenta vantaggi per chi cede l’attività e rimane come manager. E con una e-mail riservata si aprono le trattative.
Per anni il sonnacchioso settore della distribuzione edile si è mosso come la deriva dei continenti: con estrema lentezza. Ma in pochi anni il mondo è cambiato.
Ora gruppi grandi e piccoli sembrano impegnati in una grande partita di Pacman, lo storico videogioco in cui l’obiettivo è mangiare tutti i punti all’interno di un labirinto chiuso, evitando però quattro letali fantasmi colorati.
Perché nel processo di aggregazione non mancano trappole e insidie. La verità è che un processo di aggregazione gestito bene è sano e, se vogliamo, anche inevitabile.
E le realtà più dinamiche, come Eternoo, hanno scelto di diventare più grandi, ma senza perdere il contatto con la realtà: «adelante con juicio» avrebbe detto Alessandro Manzoni. Una strategia che ha premiato il gruppo, che ha appena rinnovato la ragione sociale da Eternedile a Eternoo.
Nata nel 1949 a Bologna, Eternoo è ora un’azienda che veleggia verso il migliaio di dipendenti, con 30 mila articoli specializzati in 70 punti vendita, come spiega l’amministratore delegato, Federico Nessi sul nuovo numero di YouTrade.
Federico Nessi: Crescere insieme, pronti ad accogliere nuove realtà
Il mondo della distribuzione edile attraversa una fase di concentrazione. Voi siete uno dei poli aggreganti: perché volete diventare più grandi?
Crescere non è una scelta, ma un dovere per la solidità di Eternoo, soprattutto in ottica prospettica. Se pensiamo che all’estero le realtà leader hanno centinaia di punti vendita, è facile capire che non si può sopravvivere senza una dimensione importante.
Vi siete dati un obiettivo?
Non abbiamo un unico obiettivo, anche perché una volta raggiunto è doveroso pensare a quello successivo.
Di recente abbiamo portato tutti i nostri area manager e i manager della sede a fare un weekend tutti assieme, lontano dai nostri uffici, e ho regalato loro un libro che si intitola Il gioco infinito di Simon Sinek.
Ecco, in questo libro si spiega proprio come non esista un momento in cui l’azienda raggiunge un obiettivo e può ritenersi soddisfatta, perché il gioco non finisce mai.
Franco Nessi al centro con i figli Federico e Caterina
Come scegliete le aziende da acquisire?
In realtà spesso sono le aziende a sceglierci, perché ci contattano chiedendoci di poterci conoscere per capire se ci sono i presupposti per poter cedere l’attività.
In realtà a me non piace la parola cessione, perché abbiamo avuto tantissimi casi in cui l’imprenditore è rimasto all’interno dell’attività come store manager, oppure come area manager.
Si tratta pertanto di integrazioni, dove sostanzialmente l’azienda mantiene l’assetto precedente e viene semplicemente integrata all’interno della nostra struttura, con tutti i vantaggi che ne conseguono per ambo le parti.
Quando fate queste operazioni, mantenete i dipendenti all’interno del punto vendita acquisito, oppure inserite del vostro personale?
Manteniamo i dipendenti del punto vendita! Questa è una di quelle domande che ci vengono fatte più spesso quando si parla di queste operazioni e ci sorprende, perché tutti sanno quanto sia difficile trovare personale, pertanto siamo molto felici di poter spiegare quanto per noi sia fondamentale che i dipendenti rimangano e continuino il lavoro che hanno sempre svolto per portare avanti l’attività.
Questo vale anche per il titolare dell’azienda, che se accetta la nuova sfida, può anche divertirsi molto in una veste manageriale.
Prendo come esempio Alessandro Carini, che ha deciso di entrare a fare parte di Eternoo nel 2023. Alessandro gestiva un punto vendita ad Arco (Trento) da oltre 10 milioni di ricavi e faceva parte del consorzio BigMat.
Nonostante avesse notevoli qualità imprenditoriali, ha capito che scegliere di entrare a fare parte di Eternoo fosse una scelta lungimirante e oggi posso affermare con orgoglio che sia uno dei nostri migliori area manager.
Serve coraggio per fare scelte di vita come questa, ma noi cerchiamo costantemente manager che abbiano spirito imprenditoriale, quindi che cosa c’è di meglio di un imprenditore che diventa manager?
Perché un imprenditore dovrebbe scegliere di diventare manager?
Scegliere di fare questa operazione è innanzitutto una scelta di vita, perché si tratta di imprenditori che hanno dedicato la loro esistenza alla propria azienda.
Uno dei motivi per cui prendono questa decisione è la lungimiranza: guardando avanti dieci anni, comprendono che il mercato sarà sempre più complesso e competitivo. Pertanto, la dimensione sarà fondamentale per riuscire a sopravvivere.
Un’altra ragione risiede nella qualità di vita: un imprenditore deve svolgere attività molto stressanti, come il recupero crediti dei clienti, la gestione del flusso di cassa, la relazione con banche, commercialisti, eccetera.
Diventare manager di Eternoo consente di concentrarsi sulla parte più divertente del nostro mestiere, ossia la vendita.
Infine, mi preme sottolineare che diamo tantissima fiducia ai nostri collaboratori, perché d’altronde sono loro a essere sul campo tutti i giorni e delegare loro le decisioni è fondamentale per essere rapidi ed efficienti in un mercato che ti chiede innanzitutto rapidità.
Come avviene, in pratica, il processo di acquisizione?
Dopo la trattativa, in cui si sono definite le condizioni contrattuali, si firma il preliminare di vendita.
A questo punto, ci presentiamo ai futuri collaboratori dell’azienda che andremo a integrare e insieme al nostro team di acquisizioni si procede a fare due attività importanti: formazione e inserimento dati.
Dopo circa due-tre mesi si procede quindi al passaggio vero e proprio dal notaio e in quel giorno, solitamente a inizio mese, il nuovo punto vendita comincia a fatturare con la nuova ragione sociale Eternoo Spa.
Punto vendita Eternoo a Mantova
Qual è la differenza del vostro modello rispetto a quello di un consorzio?
La sostanziale differenza tra noi e un consorzio è rappresentata dal fatto che le decisioni valgono per tutti i 70 punti vendita, mentre un consorzio può dare degli input, ma non può obbligare i propri consorziati a prendere determinate decisioni, perché si tratta appunto di tante aziende distinte, con tanti imprenditori differenti.
Faccio un esempio: se un cliente ha un pagamento con riba 30 giorni da un consorziato e un determinato prezzo sul cemento, lo stesso cliente può andare da un altro consorziato dove gli possono fare riba 90 giorni e un altro prezzo sul cemento.
Questo chiaramente non può avvenire in Eternoo, dove i clienti hanno lo stesso pagamento in tutta Italia e la fatturazione è univoca.
Quali possono essere i vantaggi per chi vende?
Il primo vantaggio per chi vende è chiaramente di natura economica, perché mette al sicuro le fatiche di una vita. Oggi l’azienda ha un valore, mentre il futuro è incerto per chiunque.
Un altro grande vantaggio è a livello di motivazione: fare il manager all’interno della nostra realtà consente di conoscere un modo di lavorare nuovo, che quando si combina con l’esperienza dell’imprenditore diventa vincente.
Un altro grande vantaggio è la serenità: oggi l’imprenditore corre una quantità di rischi enorme. Basti pensare che la stragrande maggioranza delle aziende non dispone di un modello organizzativo 231 (il sistema volto a prevenire reati e a garantire la responsabilità amministrativa attraverso protocolli che regolano i processi aziendali sensibili ndr).
Gli adempimenti che oggi necessita un’azienda sono davvero tantissimi e ci rendiamo conto che per un imprenditore con un singolo punto vendita sia davvero complesso stare dietro a tutto, a maggior ragione quando ci si deve occupare di tutti gli aspetti dell’azienda, dalla vendita alla burocrazia.
Faccio un esempio importante: suggerisco a tutti i nostri colleghi una valutazione tecnica dei certificati prevenzione incendi.
Quanti sono oggi i vostri punti vendita?
Con l’acquisizione di Garbin a Vicenza siamo arrivati a 70 punti vendita.
E i dipendenti?
Siamo a circa 650 e speriamo presto di raggiungere il traguardo dei mille.
Aumentare il numero dei dipendenti significa anche necessariamente fare formazione. Come vi muovete?
Abbiamo una Academy che ci consente di fare formazione in modo efficace. Fare formazione è sicuramente la sfida più complessa quando si cresce velocemente ed è per questo che la stiamo strutturando in modo sempre più forte.
Chi valuta la possibilità di cessione della propria insegna come si mette in contatto con voi?
Abbiamo deciso di creare un’apposita e-mail: acquisizioni@eternoo.it, con cui ci possono contattare nella massima riservatezza.
Spesso gli imprenditori hanno paura a contattarci perché temono possa filtrare qualche informazione. Vogliamo sottolineare quanto per noi la riservatezza sia fondamentale.
Questa e-mail è letta soltanto dal nostro ristretto team di acquisizioni nella totale riservatezza, che esamina le aziende e ce le sottopone.
Se riteniamo che siano adatte a un incontro, proponiamo un appuntamento la cui finalità è soprattutto quella di conoscersi, perché dico sempre che è fondamentale piacersi innanzitutto dal punto di vista umano.
Diventare più grandi non vi spaventa data la fine dell’effetto superbonus?
La fine del superbonus ci conferma quanto sia fondamentale continuare a diventare grandi, perché con il calo del fatturato, la dimensione sarà ancora più importante per riuscire a competere.
Gli incentivi fiscali hanno cambiato l’attitudine dei distributori a creare business?
Purtroppo abbiamo visto che alcuni distributori sono tornati a fare condizioni di pagamento molto lunghe a imprese non meritevoli, generando una grande distorsione nel mercato.
È sufficiente ricordare alla crisi del 2007-2008, che ha messo in ginocchio l’economia e ha colpito chiaramente quelle aziende che gestivano pagamenti lunghissimi, perché hanno avuto perdite su crediti molto più grandi, che le hanno affossate.
A volte le aziende hanno la memoria corta e pensano che le cose possano andare bene per sempre, ma la realtà è che l’economia è ciclica e le grandi crisi arrivano periodicamente, mettendo chiaramente in forte difficoltà le imprese che concedono pagamenti esageratamente lunghi con grandi esposizioni a rischio.
Showroom Aqva Ceramiche, il marchio eternoo per le finiture edili
Avete cambiato il nome: da Eternedile a Eternoo. Vuole ricordare perché?
Vogliamo diventare un vero e proprio brand, così come lo è Esselunga nel suo settore. E per poterlo fare era necessario rinnovare l’immagine in maniera profonda, trasmettendo quello che per noi è un pilastro per il futuro, ossia l’innovazione.
Investiamo e investiremo sempre di più nelle nuove tecnologie, che saranno un fattore di differenziazione fondamentale, sia per i nostri collaboratori, sia per i nostri clienti.
Previsioni per il 2025?
Pensiamo sarà un anno molto complesso, ma faremo di tutto per andare in controtendenza rispetto al mercato, grazie soprattutto alle acquisizioni.
Invito quindi qualsiasi azienda abbia la curiosità di conoscerci per valutare di entrare a fare parte del nostro gruppo a scriverci all’e-mail che ho indicato.
Fare un incontro non costa nulla e può chiarire molti aspetti senza alcun impegno. Conoscersi a livello umano ancora prima che professionale è alla base di qualsiasi operazione di successo.
Eternoo investe nell’intelligenza artificiale
per essere al servizio delle imprese
«Ho deciso di investire personalmente in Webion perché sono convinto che l’intelligenza artificiale sia un’onda da cavalcare, non da subire. Webion è un’eccellenza nello sviluppo di soluzioni AI innovative per le aziende», spiega Federico Nessi.
«Nel settore dell’edilizia, in particolare, esiste un significativo gap tecnologico rispetto ad altri ambiti, e riteniamo fondamentale colmarlo. Vogliamo innovare prima Eternoo e poi contribuire all’innovazione dell’intera filiera edile, mettendoci al servizio delle imprese».
Fondata nel febbraio 2022, Webion è un’azienda di Modena specializzata nella creazione di software personalizzati, calibrati sulle esigenze specifiche delle aziende.
Distinguendosi per innovazione e approccio su misura, la società IT offre diverse tipologie di soluzioni: dal monitoraggio e controllo dei processi di produzione in tempo reale, allo sviluppo di piattaforme IoT, dalla manutenzione predittiva con algoritmi di machine learning all’implementazione di piattaforme ERP (Enterprise Resource Planning) e CRM (Customer Relationship Management).
Nuovo punto vendita a marchio Eternoo
nella città di Parma
Eternoo ha annunciato l’apertura di un nuovo punto vendita per la prima volta nella città di Parma, in Strada Beneceto 19/A, dove è possibile trovare una vasta gamma di prodotti e servizi dedicati al settore dell’edilizia, un reparto dedicato alle finiture a secco del cartongesso e una ferramenta professionale dotata di strumenti e attrezzature antinfortunistiche per supportare al meglio le attività.
Attraverso la crescita delle filiali, l’azienda Eternoo intende offrire una rete sempre più capillare al servizio dei cantieri d’Italia.
Il panel di 30 aziende considerate nell’analisi del Centro Studi YouTrade ha messo a segno un’impetuosa crescita per il settore vernici dopo la pausa pandemica. Con un assestamento che non cancella l’aumento del 34,3% rispetto ai risultati 2018.
Che il settore vernici e del colore sia un settore fortemente dinamico e molto veloce, rapido nell’adeguarsi ai cambiamenti di mercato, adottando strategie in grado di seguirne l’evoluzione, è cosa risaputa. Ed è testimoniata dai dati di mercato delle principali aziende di produzione.
L’analisi di lungo periodo dei bilanci del settore mette in luce un andamento che riflette in modo quasi perfetto quello delle costruzioni, anche se le aziende produttrici con i loro prodotti non si rivolgono solo al mercato edilizio, ma anche ad altri segmenti.
In ogni caso, la forte crescita dell’edilizia nel periodo post pandemia si riflette direttamente nelle dinamiche delle principali aziende, che sono state monitorate dal Centro Studi YouTrade attraverso una lettura comparata dei bilanci in un orizzonte di medio-lungo periodo, ovvero dal 2018 al 2023.
Purtroppo, a causa della tempistica con la quale i bilanci ufficiali sono resi disponibili nel registro camerale, non tutte le principali aziende sono presenti nei dati che pubblichiamo in queste pagine.
Aziende che troveranno, invece, la loro collocazione nella consueta pubblicazione speciale che ogni anno il Centro Studi YouTrade dedica espressamente ai bilanci (in uscita con il numero di YouTrade di dicembre /gennaio).
Pertanto, i dati che troverete nei grafici e tabelle associate a questo articolo vedono assenti aziende come Ppg Architectural Coatings Italy, Dow Italia, Covema Vernici, Sestriere Vernici, Valt Plastic, Valpaint, Colorificio Carson e Spring Color: otto aziende che nel 2022 hanno rappresentato un fatturato aggregato pari a quasi 195 milioni di euro.
Andamento del fatturato delle principali imprese del settore del colore in Italia 2018-2023 per classi di fatturato. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
Fatturato aggregato del settore vernici
In ogni caso, presentiamo in queste pagine l’analisi di 30 aziende che complessivamente hanno rappresentato nel 2023 un fatturato aggregato di 1,5 miliardi di euro, in crescita dello +0,3% rispetto a quello realizzato nel 2022, ma in aumento del 34,3% se confrontato con quello realizzato nel 2018.
L’andamento della produzione ha visto un incremento del 2,0% nel 2019, poi, causa pandemia, nel 2020 si è registrata una flessione del 4,4%.
La ripresa post covid evidenzia una crescita nel 2021 del 24,5%, alla quale è seguito un ulteriore incremento nel 2022 del 10,3%, per arrivare al consolidamento del mercato nel 2023, con un ulteriore +0,3%.
Ma il dato forse più rilevante non è tanto quello della crescita del giro d’affari delle 30 aziende analizzate, quanto la dinamica della redditività delle stesse, che se messa a confronto con quella dei fatturati fa emergere alcune interessanti riflessioni.
Fatto 100 i valori di fatturato e utili relativi al 2018, utilizzando dunque il valore di fatturato e utili del 2018 come numero indice e dunque permettendo un confronto tra le dinamiche dei due indicatori, emerge che mentre tra il 2018 e il 2023 il fatturato è cresciuto da 100 a 134,3 (ovvero con un aumento del 34,3%), gli utili sono volati a 483,9, facendo segnare un incremento complessivo del 383,9%.
Questo aumento si riflette in una crescita della percentuale degli utili sul fatturato che nel 2018, per le aziende analizzate, era pari all’1,9% e che nel 2023 è salita al 6,9%.
Le dinamiche del settore vernici
Molto interessante, al riguardo, è analizzare le dinamiche per classi dimensionali di aziende. Innanzitutto, la dinamica 2018-2023 mette in evidenza come la crescita aggregata sia in realtà ripartita diversamente tra le varie classi.
Le imprese di piccola dimensione fanno segnare il valore più contenuto, pari al +14,7%, anche se nell’ultimo anno sono quelle che hanno presentato la dinamica migliore: +1,7%.
Seguono poi le grandi aziende, quelle con oltre 100 milioni di euro di fatturato nel 2023, che nei sei anni considerati hanno avuto un incremento del 25,4%, con un consolidamento nell’ultimo anno che di fatto presenta un valore di crescita del fatturato pari a zero.
Diverso il discorso per le imprese di media e medio-grande dimensione.
Quelle con fatturato da 10 fino a 25 milioni di euro hanno fatto segnare nei sei anni un incremento del +38,2%, anche se nell’ultimo anno hanno presentato una leggera flessione, nell’ordine del -0,6%, che in questa fase di mercato può essere considerato un consolidamento al pari di quello delle aziende maggiori.
Le imprese con la migliore performance di crescita sono quelle con fatturati nel 2023 compresi tra 25 e 100 milioni, che fanno segnare +74,5% nei sei anni, con una crescita media anche nel 2023 di +1,5%.
Le classi dimensionali di impresa evidenziano differenza soprattutto nella redditività, che se misurata con la percentuale di utili sul fatturato mostra come le aziende di maggiori dimensioni sono quelle con la migliore redditività.
Nel 2023 la percentuale di utili sul fatturato per le imprese con oltre 100 milioni di fatturato è stata pari al 7,3%, seguita da quelle tra 25 e 100 milioni con il 7,1%. Scende al 5,3% la redditività delle aziende tra 10 e 25 milioni e ulteriormente al 2,9% quella delle aziende con meno di 10 milioni di fatturato.
Altro dato molto interessante è che nel 2018 solo due aziende presentavano un fatturato superiore a 100 milioni di euro, un valore salito a tre aziende nel 2021 e poi a sei aziende nel 2022, valore confermato anche nel 2023.
Fatturato e utili
Le eccezioni
La crescita del mercato nel lungo periodo ha di fatto beneficiato tutte le aziende, con tre sole eccezioni. Leader della classifica è Akzo Nobel Coatings, che presenta un fatturato di 407,7 milioni di euro, in crescita del 20,7% rispetto al 2018 ma in calo leggero di -0,3% nel 2023.
Leader per velocità di crescita nel lungo periodo è Ivas: con un aumento del fatturato del 271,4%, l’azienda è passata da 22,5 a 83,6 milioni di euro e nel 2023 è cresciuta dello 0,7%, proseguendo, pur se in misura molto contenuta, il suo trend di sviluppo.
Vi sono altre due aziende che mostrano dinamiche di crescita del fatturato oltre il 100% nei sei anni, e sono il Colorificio Lagioia e Straudi. La prima è un’azienda di piccole dimensioni, ma comunque in crescita, mentre Straudi è passata dai 25 milioni di euro del 2018 agli attuali 50,8 milioni.
Altre aziende con crescite superiori a quelle medie del campione sono San Marco Group, Di Donato, Barozzi Vernici, Cap Arreghini, Licata, ColorificioPaulin, Ard Raccanello, Cipir 1930, Colorificio Atria, Loggia Industria Vernici, Estalia, Boero Bartolomeo e Farbe.
Andamento del fatturato delle principali imprese del settore del colore in Italia 2018-2023. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
Chi fa più utili
Sul fronte della redditività nel settore vernici, sono 11 le aziende che nel 2023 hanno fatto registrare un valore superiore a quello medio, che ricordiamo è stato pari al 6,9% di utili sul fatturato.
Leader di questa classifica è San Marco Group con il 15,7% di utili sul fatturato, seguita da Ivas con il 10,8% e dal Colorificio Atria con il 10,1%. Comprese tra il 6,9% e il 10% vi sono poi Lechler, Cap Arreghini, Sherwin-Williams Italy, Licata, Ard Raccanello, Colorificio A.&B.Casati, Spiver e Barozzi Vernici.
Complessivamente le 30 aziende analizzate hanno fatto registrare utili aggregati per 103,6 milioni di euro, un quinto dei quali riferiti alla leader di mercato, Akzo Nobel Coatings, che da sola registra nel 2023 20,8 milioni di euro di utili.
Da segnalare, poi, San Marco Group con 17,6 milioni di euro di utili e, a seguire in questa classifica della dimensione della redditività, Sherwin-Williams Italy e Lechler, rispettivamente con 11,7 e 10,5 milioni.
Queste quattro aziende di fatto hanno rappresentato nel 2023 il 60% dei profitti aggregati delle aziende del campione.
Conclusione
I dati qui presentati e illustrati nelle tabelle evidenziano che al di là della dinamica complessiva, vi sono singole aziende che in questi anni hanno messo a punto strategie di crescita e di consolidamento che oggi, di fronte agli scenari di rallentamento fisiologico del mercato, le mettono in una condizione di sicurezza, certamente con capacità operative tali da poter affrontare in modo più adeguato di un tempo il futuro che ci aspetta.
I pavimenti in legno sono un trend intramontabile. Sempre più case e ambienti commerciali scelgono il calore e l’eleganza del legno per i propri pavimenti.
In questo articolo esploriamo le ultime novità proposte dai principali produttori del settore e scopriamo tutte le proposte che si trovano nella rubrica Luxury goods in showroom della rivista YouTrade di ottobre.
Spinkpark, inspired by nature, è la nuova collezione di Bauwerk per il pavimento in legno. Un gioco di diagonali naturali, la metamorfosi da foresta a parquet.
Spinpark è concettualmente semplice, ma l’intreccio tra natura e maestria nella posa, unito a una nuova tecnologia di taglio, offre creatività e qualità nella realizzazione del parquet.
La fine del superbonus ha imposto una frenata alle aziende che producono membrane e isolanti. Eppure, la maggior parte delle 70 aziende di isolanti e membrane impermeabilizzanti analizzate continua a macinare utili. E il trend del settore resta positivo.
Il fatturato, è molti anni che lo scriviamo, non è l’unico e il solo indicatore dello stato di salute di un settore produttivo. È quasi banale asserirlo, ma dobbiamo ricordarlo soprattutto analizzando l’andamento del mercato dei principali produttori di materiali isolanti e impermeabilizzanti.
Perché se ci fermassimo a registrare il solo andamento di mercato perderemmo di vista la capacità di questo settore di agire in termini di produzione di marginalità e soprattutto di redditività.
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Eternoo lancia la campagna natalizia «Umarell 4 Xmas», un’iniziativa che ha per protagonisti gli amati Umarell, termine in bolognese si riferisce ai pensionati che, mani dietro alla schiena, si aggirano per i cantieri di lavoro controllando, facendo domande e dando suggerimenti.
La campagna prende vita attraverso un video dove un gruppo di Umarell parte a bordo del trenino turistico di Bologna per visitare i cantieri della città, passando per la Madonna di San Luca.
Il tour culmina in un cantiere dove gli Umarell, con la loro immancabile simpatia, distribuiscono felpe e cappellini invernali ai lavoratori, come gesto di ringraziamento per averli “intrattenuti” durante tutto l’anno.
Simbolo di curiosità e gentilezza, gli Umarell rappresentano l’immaginario collettivo di chi osserva, consiglia e condivide con gli operatori dell’edilizia un sorriso, rendendo più leggero il loro lavoro quotidiano.
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«Umarell 4 Xmas vuole regalare un momento di leggerezza e riconoscenza a chi lavora ogni giorno sui cantieri, sfidando le intemperie e affrontando grandi fatiche. Il nostro obiettivo è trasformare una semplice visita in punto vendita Eternoo in un’esperienza positiva, fatta di fiducia e buonumore», spiega Caterina Nessi, Direttrice Generale Eternoo.
Parte integrante della campagna è stata anche la ricerca degli Umarell perfetti per il video, organizzata tramite un casting.
La campagna “Umarell 4 Xmas” vive online, con i retroscena del casting e le avventure degli Umarell raccontati sui canali social di Eternoo, compreso il nuovo profilo TikTok.
I follower potranno seguire tutte le novità su Instagram e TikTok (@eternoo), e scoprire le nuove GIF a tema Umarell e Eternoo disponibili direttamente su Instagram Stories, cercando le parole “Eternoo” o “Umarell”.
L’iniziativa è stata realizzata con il supporto dei partner Copernit, Costantinopoli, Cotto Possagno, Laterlite e Mapei.
Colacem affronta la sfida della decarbonizzazione, concentrandosi sul modello di economia circolare e sulla produzione di cementi a minore impronta carbonica.
Al contempo l’azienda sta esplorando le future possibilità che le nuove tecnologie metteranno a disposizione, come l’idrogeno verde e i sistemi di cattura e stoccaggio della CO₂.
In tutti gli stabilimenti italiani a ciclo completo di Colacem vengono utilizzati materiali di recupero provenienti da altre lavorazioni industriali, quali loppe, ceneri, gesso chimico ed altri, in sostituzione di materie prime naturali. Attualmente, il tasso di sostituzione con materiali riciclati è pari al 6%.
Inoltre quattro dei sei stabilimenti italiani Colacem stanno sostituendo parte dei combustibili fossili, importati da oltre oceano, con CSS (Combustibili Solidi Secondari) derivati dalla parte residua secca non più riciclabile della raccolta differenziata.
L’Unione Europea promuove attivamente questa pratica, valutata tra le migliori per il contributo che dà alla sfida della decarbonizzazione. Sebbene il tasso di sostituzione calorica dei CSS in Italia sia cresciuto fino al 22%, resta ancora distante dalla media europea, che supera il 57%, con alcuni paesi virtuosi, tra cui Germania e Austria, che raggiungono punte del 75-80%.
Attualmente il 50% dei cementi Colacem venduti sul mercato è più sostenibile rispetto al passato, grazie al minore contenuto di clinker, con prestazioni chimico-fisiche e meccaniche garantite.
Grazie all’adozione di queste soluzioni, Colacem ha ridotto le emissioni di CO₂ di 90.000 tonnellate su base annua con un trend in continuo miglioramento.
Pro Teck 3 | Impermeabilizzanti ad asciugatura rapida Winkler
Wingum Plus H2O e Wingum Pro Teck nascono nei Laboratori Winkler per offrire ai professionisti dell’impermeabilizzazione soluzioni innovative, a base acqua senza solventi, che permettono di ultimare i lavori in pochissime ore.
Alla richiesta di impermeabilizzanti liquidi altamente performanti per resistenza e durabilità il Laboratorio Ricerca e Sviluppo di Winkler risponde con una gamma di soluzioni certificate di assoluta avanguardia tecnica.
I progettisti dell’impermeabilizzazione e, più in generale, gli operatori professionali, non vogliono più rinunciare a soluzioni affidabili, sicure, efficaci nel tempo, che siano anche in grado di tutelare la salute delle persone e che non siano nocive per l’ambiente.
L’affermazione sempre crescente dei sistemi impermeabilizzanti liquidi, per le loro caratteristiche di praticità, semplicità di utilizzo e versatilità, trova ulteriore conferma in alcuni prodotti che rappresentano l’innovazione tecnica più avanzata. Winkler propone infatti oggi al mercato due sistemi impermeabilizzanti che oltre a garantire le massime performance specifiche sono stati realizzati anche nella versione “Rapid”, per garantire tempi di ascugatura, appunto, rapidissimi.
Aprire e chiudere il cantiere in giornata
Wingum Plus H2O nella formulazione Rapid rappresenta l’evoluzione di questo impermeabilizzante liquido, fibrorinforzato e colorato con resine modificate di alta qualità che offre una eccezionale resistenza al ristagno d’acqua, all’invecchiamento e ai raggi ultravioletti.
La versione Rapid è una evoluzione di questo prodotto, particolarmente apprezzabile quando il fattore tempo per gli interventi è determinante ed è fondamentale poter contare su un prodotto rapido, sicuro e certificato.
Wingum Plus H2O Rapid, disponibile anche nella versione Reflex, può essere applicato sulle superfici di qualsiasi dimensione e sulle piccole dimensioni consente di aprire e chiudere il cantiere addirittura in giornata.
Wingum Plus H2O Rapid, infatti, asciuga perfettamente solo dopo 4 ore, a una temperatura di 20 grandi. Come tutta la gamma dei prodotti Winkler, anche il Wingum Plus H2O Rapid è a base acqua, senza solventi. Anche Wingum Plus H2O Rapid ha ottenuto tutte le più severe certificazioni a livello europeo e internazionale.
Protegge e resiste all’invecchiamento
Wingum Pro Teck è una membrana liquida, bituminosa, che come tutti i prodotti Winkler è a base acqua, elastomerica, impermeabilizzante, tixotropica, resistente al ristagno d’acqua e agli agenti atmosferici.
È formulata con materie prime di nuova generazione che le permettono di resistere ai raggi UV, anche senza protezione, fino a un’esposizione massima di due anni. Una delle sue principali caratteristiche è l’eccezionale resistenza all’invecchiamento anche nelle condizioni più difficili, per esempio in presenza di continui e sensibili sbalzi di temperatura, cicli gelo- disgelo, eventualità di condense notturne, forte salinità nell’aria, e così via.
Wingum Pro Teck è anche disponibile nella versione Rapid che offre tempi di asciugatura fuori pioggia dopo solo 4 ore (a 20°C).
Wingum Plus
Inoltre, i Laboratori Winkler hanno messo a punto anche la variante “Antiradice”, in formula fibrorinforzata, per una ideale applicazione nei giardini pensili, nelle fioriere, nei muri di contenimento, e così via. In normali condizioni di esercizio, e per metrature non molto ampie, è addirittura possibile applicare il Wingum Pro Teck Rapid e il Wingum Pro Teck Rapid Antiradice “fresco su fresco”, senza quindi attendere l’asciugatura della prima mano.
Prodotti amici dell’uomo e dell’ambiente
Come il Wingum Plus H2O, anche il Wingum Pro Teck in tutte le sue varianti fa parte della avanzata tecnologia Winkler-Safe: prodotti a base acqua, senza solventi, e quindi non pericolosi per l’uomo e per l’ambiente.
I prodotti con il marchio Winkler-Safe, ovvero tutta la gamma delle soluzioni Winkler, sono sicuri e adeguati alle norme antincendio e a quelle relative al trasporto. Inoltre, possono essere tranquillamente stoccati anche per tempi lunghi, perché per Winkler la tranquillità e la sicurezza dei propri clienti è al primo posto nelle attenzioni dell’Azienda.
Le novità contenute nella bozza della Legge di Bilancio 2025 vedono un sostanziale riordino dei bonus edilizi, con l’intento di semplificare e razionalizzare il sistema degli incentivi. I nuovi orientamenti normativi, oltre alle tecniche, ai materiali e attrezzature per l’involucro, saranno al centro di Caseitaly Expo 2025.
La manifestazione, in programma dal 12 al 14 febbraio 2025 presso la Fiera di Bergamo sarà l’occasione per gli operatori del settore di confrontarsi esplorare le soluzioni più avanzate nell’ambito delle chiusure, serramenti, maniglieria, schermature solari, lattoneria e coperture.
La fiera offrirà un programma multidisciplinare incentrato su materiali e componenti innovativi nell’ambito dell’involucro edilizio, con un focus su semplicità applicativa ed efficacia tecnica, e sulle soluzioni per il miglioramento energetico degli edifici, puntando a tecnologie che rispondano alle esigenze di sostenibilità e decarbonizzazione, in vista degli obiettivi del green deal europeo.
Caseitaly Expo sarà anche il momento per esplorare i cambiamenti in atto nel panorama delle opere pubbliche, con particolare attenzione ai progetti finanziati dal PNRR e al rilancio delle ristrutturazioni nel settore privato, ora in fase di riorganizzazione.
In un contesto caratterizzato da una riduzione dell’attività di riqualificazione privata e dal crescente traino delle opere pubbliche, il mercato vive infatti una fase ciclica di ridefinizione.
Dal 2021 al 2023, il mercato delle opere pubbliche è cresciuto esponenzialmente, passando da 50 miliardi di euro a 95 miliardi di euro in aggiudicazioni. Allo stesso tempo, il mercato delle riqualificazioni, passato dal picco dei 94,6 miliardi di euro del 2022, richiede ora un approccio stabile e sostenibile.
Nel corso della fiera si svolgeranno anche una serie di convegni e seminari tematici. Due saranno gli asset del palinsesto: il primo di carattere più tecnico e operativo, il secondo legato alle innovazioni tecnologiche e alle nuove normative.
Caseitaly Expo 2025 è promosso dall’associazione CaseItaly e da Promoberg, con il supporto di Finco e delle associazioni partner Acmi, Anfit, Assites e Pile.
Effetto Giubileo per il mercato immobiliare. Lo rileva la società specializzata nella intermediazione e nella vendita di immobili residenziali MARI Team Immobiliare, secondo cui l’evento religioso avrà un impatto nelle zone interessate dai progetti di riqualificazione urbana di Roma. Per il 2025, gli investimenti previsti ammontano a 1,8 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi destinati a opere infrastrutturali e 520 milioni per il piano Caput Mundi, che include la valorizzazione di 347 progetti, tra aree archeologiche e musei.
L’impatto del Giubileo (oltre 35 milioni di pellegrini secondo le previsioni di Unindustria) potrebbe quindi avere un effetto simile a quello registrato per altri appuntamento come le Olimpiadi Invernali di Torino 2006 o l’Expo 2015 a Milano.
Per quanto riguarda Roma, il Giubileo del 2000 ha attratto 24,5 milioni di pellegrini (+42%), con una spesa turistica cresciuta del 20%. Gli investimenti hanno contribuito alla realizzazione di numerose opere infrastrutturali (43% del budget totale). Più recentemente, il Giubileo 2020 ha avuto un impatto limitato a causa della pandemia, con eventi principalmente digitali e investimenti infrastrutturali rimandati. Un’esperienza che ha però evidenziato l’importanza di flessibilità e innovazione, ponendo le basi per strategie future più resilienti.
«Il Giubileo 2025 rappresenta un’opportunità unica di trasformazione per il mercato immobiliare romano», commenta Gianluca Mari, Ceo & Founder di MARI Team Immobili
Gianluca Mari
are. «Gli investimenti previsti non solo miglioreranno le infrastrutture cittadine, ma stanno già influenzando le dinamiche di mercato. Un esempio concreto è l’operazione che abbiamo commercializzato in via Cesare Rasponi, vicino a Piazza Bologna: un appartamento di 210 mq acquistato da un instant buyer, che lo ha frazionato e ristrutturato in quattro bilocali da 50 mq. In sole tre settimane abbiamo venduto tre unità, con la quarta in trattativa».
Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, a Roma nel primo semestre 2024 si sono registrate 17.159 compravendite di abitazioni, con una concentrazione significativa nelle zone interessate dai progetti giubilari. Il Centro Storico rimane il fulcro del mercato, con prezzi medi di 8 mila euro al metro quadrato, ma è nei quartieri oggetto di riqualificazione che emergono segnali di crescita più interessanti: Prati registra un incremento del 7,7%, a 5.200 euro al metro quadrato, Ostiense segna +5,9% a 3.600, Flaminio cresce del 5,4% e sale a quota 4.900.
Roma
Il piano Caput Mundi comprende 347 progetti di valorizzazione, tra aree archeologiche e musei, e i citati investimenti per 1,8 miliardi di euro. Gli interventi previsti potrebbero incrementare gli affitti tra il 15% e il 20%, con un effetto positivo sui prezzi di vendita delle aree coinvolte. Tra i progetti si contano il potenziamento della rete di trasporto pubblico, per migliorare l’accessibilità e la mobilità urbana, la costruzione di nuovi centri di accoglienza, per ospitare pellegrini e persone vulnerabili, la riqualificazione delle sponde del Tevere, con interventi mirati alla valorizzazione delle aree verdi e al miglioramento della qualità ambientale. Piazza Pia e il sottopasso sarà una delle opere centrali, con gradinate, fontane e spazi ombreggiati per accogliere pellegrini e cittadini. In Piazza Risorgimento il progetto di riqualificazione prevede una pedonalizzazione parziale (dal 50% al 75%) e dell’arredo urbano con marciapiedi più ampi e nuove aree verdi. A piazzale dei Cinquecento (Stazione Termini) è prevista una grande riqualificazione con pavimentazione nuova, spostamento di capolinea e taxi, e nuove aree pedonali. I lavori saranno completati in parte entro dicembre 2024 e proseguiranno fino al 2026. In via della Conciliazione è stata prevista la pedonalizzazione e nuovi elementi decorativi come fioriere in travertino. La Vela di Calatrava a Tor Vergata sarà completata con gradinate, illuminazione, e spazi verdi, rendendola fruibile sia per il Giubileo che per altri eventi futuri.
Secondo i dati raccolti da MARI Team Immobiliare, la riqualificazione urbana ha portato a un aumento del 30% nelle richieste per appartamenti già ristrutturati, +25% di interesse per immobili con terrazzo o giardino e un crescita del 20% nell’attenzione verso l’efficienza energetica.
L’home staging, cioè preparare un immobile per la vendita o l’affitto, attraverso un allestimento studiato per attrarre il maggior numero possibile di potenziali acquirenti, è una strategia cruciale per il periodo giubilare secondo Sanja Radovanovic, direttore creativo e co-founder di MARI Team Immobiliare: «Gli immobili valorizzati attraverso l’home staging registrano una permanenza media sul mercato di soli 40 giorni, rispetto ai 171 giorni degli immobili non preparati, con una riduzione drastica dei tempi di vendita pari al 76%. Un esempio recente è la vendita di un appartamento ristrutturato nella zona Flaminio, acquistato con l’obiettivo di essere immediatamente messo a reddito come struttura micro-ricettiva».