Tasse sulla casa, il caos costa di più

L’anno nuovo riparte nel modo vecchio: con vecchie nuove tasse. E, tanto per cambiare, nel mirino c’è la casa. Il governo e il Parlamento dovranno, come primo atto, risolvere il rebus di aliquote e detrazioni, tra Imu e Tasi. Qualsiasi decisione prenderanno, oltre a pesare sulle tasche dei cittadini il fisco graverà anche sul tempo impiegato per applicare i nuovi criteri di tassazione. Non si va molto lontani nel pensare che se si fosse lasciata in vigore la tanto criticata Ici ora non saremmo qui a dover calcolare di nuovo gli euro da versare ai Comuni. Inoltre, lo sforzo per ricalcolare le tasse fondiarie, travestite da imposte sui servizi erogati, aumenta nei cittadini la percezione di un prelievo ingiusto, anche perché da anni buona parte della politica sostiene a gran voce nelle piazze che la casa è un diritto che non va tassato (ma poi in Parlamento qualcuno approva l’Imu). Insomma, il continuo cambiamento rende ancora più sgradevole e complicato il saldo all’erario da parte dei proprietari di immobili.

Eppure la tassa sulla casa c’è in tutti i Paesi occidentali, solo che è la stessa tutti gli anni. Dla Piper recentemente ha messo a confronto il peso dell’imposizione fondiaria in cinque città europee, cercando di uniformare le caratteristiche degli immobili: sono state considerate Londra, Milano, Francoforte, Madrid e Parigi. Risultato: un proprietario di casa a Francoforte versa allo Stato molto più del suo corrispettivo milanese: 8.652 euro contro 4.996 euro tra imposta su reddito fondiario e quella sugli immobili (che è circa come la nostra Imu). Anche in Francia e Gran Bretagna il prelievo fiscale sugli immobili è più pesante che in Italia: 8.060 euro a Parigi e 6.777 a Londra. Chi vuole pagare meno tasse può invece rifugiarsi a Madrid, dove il prelievo sulla casa è, nel caso esaminato, di 3.607 euro complessivi, dunque minore di quello di Milano. Infine, va aggiunto un aspetto non secondario: le imposte sulla casa (eccetto la Spagna) pesano di più, ma gli immobili locati rendono anche molto di più che in Italia. Forse non cambiare tutti gli anni il modo di tassazione aiuta, alla fine, anche i proprietari.  

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