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Il Gic scalda i motori e fa il boom di adesioni

Giornate italiane del calcestruzzo e degli inerti da costruzione e demolizione: si scaldano i motori per uno dei più importanti convegni

Giornate italiane del calcestruzzo e degli inerti da costruzione e demolizione: si scaldano i motori per uno dei più importanti convegni d’Italia (e d’Europa) dedicati alla filiera ed è già pioggia di adesioni per partecipare.

Il Gic scalda i motori: pioggia di adesioni

Giornate italiane del calcestruzzo e degli inerti da costruzione e demolizione: si scaldano i motori per uno dei più importanti convegni

Scalda i motori la più importante mostra-convegno italiana dedicata alla filiera del calcestruzzo, della prefabbricazione, della demolizione delle strutture in cemento armato, del trasporto e riciclaggio degli inerti, delle pavimentazioni continue e dei massetti, in programma dal 18 al 20 aprile 2024 al quartiere fieristico di Piacenza Expo.

Sono già tantissimi i professionisti del settore che hanno aderito e tantissime le nuove superfici espositive.

I temi della quinta edizione

Sostenibilità, riuso e recupero, economia circolare, ma anche innovazione, opere infrastrutturali incluse nel Pnrr, con uno sguardo anche alle grandi opportunità per le imprese italiane collegate alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e sicurezza sul posto di lavoro, naturalmente.

Sono solo alcuni dei temi che caratterizzeranno la quinta edizione del Gic, le Giornate Italiane del Calcestruzzo – Italian Concrete Days, l’unica mostra-convegno italiana dedicata specificamente alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie per la filiera del calcestruzzo, alla prefabbricazione, ma anche alla demolizione delle strutture in cemento armato, al trasporto e al riciclaggio degli inerti, alle pavimentazioni continue e ai massetti, in programma nei padiglioni.

Un boom di espositori confermati per battere tutti i record

Le giornate italiane del calcestruzzo e degli inerti da costruzione e demolizione

A poco più di due mesi dall’apertura, la kermesse, organizzata dalla Mediapoint & Exhibitions, segna già un boom di espositori confermati. Il numero delle prenotazioni, infatti, ha già eguagliato quello dell’edizione dell’aprile 2022, quando erano stati 234 gli espositori, oltre 5mila i visitatori e 14mila i metri quadri espositivi.

Ma questa quinta edizione del Gic, si preannuncia destinata a battere tutti i record precedenti: a partire dalla superficie espositiva, che quest’anno, oltre ai due padiglioni del Piacenza Expo, potrà contare (ed è una novità assoluta) anche su un’area dimostrativa esterna, dove le aziende potranno presentare, anche in anteprima assoluta, i più innovativi macchinari per il movimento terra, la frantumazione e il riciclaggio degli inerti, ma anche la demolizione delle strutture in cemento armato.

Innovazioni che fanno del Gic la principale manifestazione specialistica dell’anno sia in Italia che in Europa, sempre più apprezzata anche per la qualità dei contatti con operatori qualificati che essa è in grado di assicurare rispetto alle altre fiere generaliste del nostro Paese.

I focus, tra conferenze e workshop

Anche l’edizione 2024 delle Giornate Italiane del Calcestruzzo e degli Inerti da Costruzione e Demolizione si avvale dei patrocini delle principali associazioni di categoria (oltre sessanta quelle già accreditate), nonché di quelli istituzionali, a partire dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e Anas.

La manifestazione ospiterà anche un corposo palinsesto di conferenze e workshop. Una particolare attenzione verrà data alle tematiche della sicurezza sul posto di lavoro e della prevenzione degli incidenti nei cantieri, temi tornati tristemente alla ribalta, dopo il gravissimo crollo registrato a Firenze venerdì scorso.

Anche lo stato di avanzamento delle opere pubbliche finanziate con i fondi del Pnrr in vista dell’ormai prossima scadenza per la loro conclusione, fissata al 2026, sarà al centro del dibattito. Uno specifico focus sarà poi dedicato alla tematica della ispezione di ponti, gallerie e viadotti del nostro Paese, argomento che sarà anche trattato da un convegno organizzato in collaborazione con Alig (Associazione Laboratori d’Ingegneria e Geotecnica).

Anche i temi dell’economia circolare e del riuso dei materiali inerti troveranno ampio spazio, come del resto richiesto dalle direttive europee in materia di sostenibilità ambientale.

Altro fulcro d’interesse, sarà il convegno dedicato alla costruzione e la manutenzione delle piste aeroportuali, sia ad uso civile sia militare, un appuntamento questo che accompagna la mostra piacentina fin dalla sua prima edizione del 2016.

Le premiazioni Icta (Italian concrete technology awards)

Durante i tre giorni del Gic si terranno inoltre le premiazioni degli Icta (Italian concrete technology awards), evento inserito nel palinsesto dell’ormai irrinunciabile “Gia by Night” la speciale apertura serale del quartiere fieristico prevista per giovedì 18 aprile, nonché la prima edizione degli Idra-Italian Demolition & Recycling Awards, durante i quali verranno premiate quelle imprese e quei professionisti italiani che si saranno messi particolarmente in luce negli ultimi 18 mesi nello specifico comparto.

Pannelli solari sopra ai tetti degli stabilimenti: Fakro diventa sempre più green

Fakro | L’installazione permetterà di risparmiare circa 475 tonnellate di emissioni di Co2 ogni anno
Fakro | L’installazione permetterà di risparmiare circa 475 tonnellate di emissioni di Co2 ogni anno

Pannelli solari installati sopra ai tetti: impianti fotovoltaici importanti negli stabilimenti Fakro, che sta prendendo una piega sempre più ecosostenibile.

Negli ultimi due anni, infatti, l’azienda ha portato avanti l’installazione di un importante impianto fotovoltaico, posizionando pannelli solari sui tetti dei propri stabilimenti. Il completamento del progetto permetterà di risparmiare circa 475 tonnellate di emissioni di Co2 ogni anno.

L’eco policy di Fakro in due fasi

Fakro | L’installazione permetterà di risparmiare circa 475 tonnellate di emissioni di Co2 ogni anno

Secondo player nel mercato delle finestre da tetto e azienda tra le più innovative del settore, Fakro già da molti anni attua una stringente eco-policy per sviluppare soluzioni sostenibili e implementare processi produttivi a basso impatto ambientale, accrescendo la propria sensibilità verso queste tematiche e andando incontro alle esigenze sempre più consapevoli dei consumatori.

Ne è un esempio il notevole progetto legato alla produzione di energia rinnovabile che l’azienda ha messo in atto negli ultimi due anni e che prevede l’installazione di un importante impianto fotovoltaico sui tetti della sede del Gruppo.

La prima fase dell’intervento, già portata a termine, ha visto il posizionamento dei pannelli solari sui tetti degli stabilimenti produttivi e consente all’azienda di alimentare l’equivalente di 150 edifici unifamiliari durante tutto l’anno. Una seconda fase, attualmente in lavorazione, prevede invece di installare i pannelli sulle coperture di tutte le restanti strutture del Gruppo, permettendo all’azienda di risparmiare circa 475 tonnellate di emissioni di Co2 ogni anno.

La filosofia del Go Green

Janusz Komurkiewicz, Membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Fakro

L’impianto fotovoltaico ci porta un passo più vicino al nostro obiettivo più importante: la neutralità climatica entro il 2050. Ma la tematica della sostenibilità ambientale ci sta a cuore fin dalla fondazione dell’azienda e ci impegniamo costantemente per introdurre strategie, direttive e tecnologie green. Per questo abbiamo trasformato il nostro approccio in una vera e propria filosofia Go Green, che sintetizza perfettamente la direzione che abbiamo intrapreso: progettare, pianificare e produrre secondo logiche che preservino l’ambiente e offrire soluzioni eco-friendly ed efficienti dal punto di vista energetico”, ha commentato Janusz Komurkiewicz, Membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Fakro.

La filosofia Go Green racchiude, infatti, tutti gli obiettivi in ottica di sostenibilità e impatto ambientale dell’azienda, e le azioni implementate per raggiungerli.

Queste abbracciano molteplici aspetti della vita aziendale, dalla progettazione e sviluppo di nuove soluzioni, al processo produttivo e al ciclo di vita dei prodotti stessi. Ne sono un esempio non solo l’implementazione dell’impianto fotovoltaico, ma anche l’utilizzo di materiali ecocompatibili come il legno certificato Fsc, la gestione dei rifiuti attraverso un sistema intelligente di waste management, la termomodernizzazione di uffici, stabilimenti e magazzini e l’ottenimento della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Edp) di tipo III per tutte le proprie finestre.

Marco Giuliani presidente della Sezione Industria Ceramica di Unindustria

Marco Giuliani
Marco Giuliani

Marco Giuliani, direttore generale Simas, è stato eletto presidente della Sezione Industria Ceramica di Unindustria, per il prossimo quadriennio. L’esperienza pregressa di Giuliani nella vita associativa sarà di valido apporto al percorso avviato dalla Sezione Ceramica, nelle attività di sviluppo, sostegno e consulenza sul territorio, in particolare riguardo ai temi più attuali del settore, quali la sostenibilità nei processi aziendali, nel recupero dei rifiuti ceramici, nell’economia circolare. Nel corso dell’assemblea elettiva è stato definito anche il nuovo consiglio direttivo e il vice presidente. La Sezione Ceramica di Unindustria conta 11 aziende tra piccole, medie e grandi, delle quali la quasi totalità è produttrice di sanitari in ceramica per un totale di ben 1.581 dipendenti. Circa il 70% delle imprese è ubicata all’interno del Distretto Industriale di Civita Castellana (Viterbo) mentre la restante parte nelle province di Frosinone e Latina.

L'organo direttivo della Sezione Ceramica di Unindustria
L’organo direttivo della Sezione Ceramica di Unindustria

Sezione Industria Ceramica di Unindustria

Presidente

Marco Giuliani – Simas

Vice Presidente

Barbara Libonati – Geberit Ceramica

Consiglio Direttivo

Ugo Brocchi – Ceramica Catalano

Carlo Capozucchi – Euroarce

Augusto Ciarrocchi – Ceramica Flaminia

Andrea Gulinucci – Ceramica Globo

Gianluca Palombo – Kerasan

L’ottava edizione di Myplant & Garden si è confermato il Salone del Verde

Myplant & Garden | La fiera ha fatto il boom di partecipanti

L’ottava edizione di Myplant & Garden si è confermata un successo: tanti padiglioni, numeri in crescita fra gli espositori, workshop e novità hanno permesso di confermare l’edizione come un vero e proprio Salone del Verde.

I dati non mentono: 762 espositori (molti di più che nel 2023), 204 delegazioni di buyer internazionali, 50mila metri quadrati di fiera, 25mila presenze, 114 insegne estere d’acquisto accreditate da 45 Paesi e 4 continenti, gli organizzatori archiviano una ottava edizione particolarmente ricca, partecipata e intensa di Myplant & Garden.

Espositori da tutto il mondo

Myplant & Garden | L’ottava fiera della manifestazione ha fatto il boom, fra espositori e partecipanti (da tutto il mondo)

La fiera più importante, proficua e attesa per i professionisti dell’orto-floro-vivaismo, del garden, del paesaggio e del verde sportivo ha superato se stessa, ribadendo la propria centralità per le filiere del comparto e offrendo un parterre espositivo e un carnet di contenuti di altissimo livello.

Lombardia, Veneto, Toscana e Olanda guidano la classifica delle aree di provenienza degli espositori, aumentati di oltre 100 unità dalla passata edizione e tutti ben rappresentati nei 9 macrosettori espositivi (vasi, vivai, tecnica, servizi, macchinari, fiori, decorazione, sport & landscape, arredo giardino) per proporre le novità e le innovazioni del comparto.

Da Europa (Germania, Francia, Romania, Polonia, Lituania, Spagna e Svizzera le più rappresentate) e Asia (con l’exploit del Giappone, con ben 12 comitive, poi Armenia, Cina) le delegazioni di compratori più cospicue, mentre continua a crescere il numero di delegati dal Medio Oriente, in un paniere di presenze che ha contemplato buyer selezionati in collaborazione con ICE e agenzie specializzate da tutto il mondo.

Tra le categorie dei buyer selezionati ci sono aziende operanti al mondo del paesaggio, dei parchi, del vivaismo, dei vasi, macchinari, manutenzione, sementi e nutrimenti, reciso, oltre a decisori delle maggiori catene di acquisto (Garden Center, GD, DIY, Home & Garden, e-commerce) soprattutto da Francia, Paesi Bassi, Germania e Spagna, Pubbliche Amministrazioni, rappresentanti di città e capitali europee (anche da Parigi, Madrid, Vienna, Spalato, Sofia, Principato di Monaco), strutture per ospitalità, sviluppatori immobiliari e pianificatori.

In crescita costante la presenza di rappresentanti e titolari di ville per accoglienza, eventi e cerimonie, dimore storiche, parchi archeologici, nazionali, regionali e locali, aziende agricole e vitivinicole, istituti di ricerca, università, orti botanici, complessi termali, outlet, grandi giardini, musei, castelli, regge, parchi divertimento.

La tutela della salute attraverso la transizione ecologica

Myplant & Garden | Tantissimi e diversi i prodotti che sono stati presentati agli stand

Transizione ecologica e rigenerazione urbana, sostenibilità delle infrastrutture, legame tra verde e salute, con la presentazione delle piante mangia-smog per interni ed esterni, il potenziale del verde per la tutela ambientale, il benessere sociale e la salute delle comunità, la necessità di inverdire le città sono stati i temi attorno ai quali si sono sviluppati gli incontri a Myplant.

La Landscape Area, organizzata in collaborazione con l’arch. Sabina Antonini-En Space network, si è rivelata uno scrigno prezioso di appuntamenti per i professionisti del paesaggio e della riqualificazione verde pubblica e privata. Si è discusso poi, il ruolo del verde nel paesaggio urbano attuale e futuro, comprese le politiche di mobilità lenta.

Con Urban Green Management, oltre a un interessante cartellone di workshop tecnici, si è parlato della trasformazione digitale della gestione del patrimonio verde che, attraverso una combinazione unica di scansione laser, machine learning e intelligenza artificiale, consente una conduzione predittiva delle alberature urbane (caducità, infestazioni, nutrimento, salute), una conseguente lotta efficace agli effetti degli sbalzi climatici e una maggiore sicurezza pubblica.

Premi, convegni e accordi

Myplant & Garden | Momenti di incontro e confronto tra grandi professionisti

Myplant è anche stata scelta come sede per uno storico accordo tra Anve e Avi con la firma di un protocollo d’intesa per promuovere in maniera condivisa lo sviluppo e la valorizzazione del vivaismo italiano ed europeo. Confartigianato ha fatto il punto sulle iniziative di forestazione urbana attuate in Italia tramite il Pnrr.

Di contorno, e costante richiamo, le dimostrazioni pratiche che hanno riguardato il tema della sostenibilità a tuttotondo: economica, ambientale, sociale, ecosistemica. Un focus sulla coltivazione fuori suolo, tra normative, efficacia, impatto ambientale e nuove opportunità professionali indotte.

Sono stati organizzati convegni sulla tutela della biodiversità e degli habitat arborei, sul futuro del florovivaismo e i giovani e sul verde urbano con la XXIV edizione del Premio ‘La Città per il Verde’, organizzato dalla casa editrice Il Verde Editoriale.

Il verde sportivo

Questa edizione ha riservato spazi importanti ai temi sportivi, sviluppati nella Sport Arena situata al centro di un’area dalla forte identità (arricchita da due brani di campi pratica golf, un’area putting green e un campo da pickleball nel padiglione), diventata teatro di confronto tra le grandi realtà istituzionali, associative e organizzative del comparto sportivo che per la prima volta si sono riunite in una manifestazione fieristica.

Decorazione a tema cerimonie nuziali

Il comparto fiore / decorazione di questa edizione si è ispirato al tema delle cerimonie nuziali e ha visto l’alternarsi di proposte compositive di una decina di atelier internazionali.

Set immersivi, atmosfere incantate ed eleganti coreografie hanno fatto da contorno e contenitore a un’edizione davvero vivace, frizzante e colorata per tutto il comparto fiore e accessori.

Grandi riscontri anche dalle aziende tech

Grandi riscontri sono stati dichiarati dalle aziende selezionate per il percorso Myplantech, un itinerario tra i padiglioni che ha individuato i prodotti e le soluzioni innovative che stanno dando forma al futuro del comparto.

Gemelli digitali degli alberi, serre hi-tech, risparmio energetico, circolarità, riciclo, coltivazioni fuori suolo, idroponica, acquaponica, mini-biofabbriche, nuove varietà di piante, fiori e sempreverdi, controllo fitopatologico, monitoraggio terreni e coltivazioni, illuminazione, sensoristica, controllo ambienti, pacciamature, eco-toilette, misurazione parametri fogliari, aspiratori di fogliame, innovazioni meccaniche, che sta trasformando il mondo del motogarden.

Importante la presenza di grandi marchi

Sempre più importante la presenza di grandi marchi nel settore della tecnica, dove sono state presentate nuove gamme.

Fitofarmaci, rinforzanti biologici, stimolanti per prati, attivatori naturali per piante, nuovi terricci per piante da interno o esterno, concimi a lenta cessione, nuove linee per la difesa e la protezione delle piante, nuovi packaging per i prodotti domestici, fitosanitari per gli hobbisti, sistemi di controllo delle zanzare, agenti umettanti per manti erbosi.

Appuntamento al prossimo anno

L’obiettivo rimane crescere ed evolversi: l’appuntamento è fissato dal 19 al 21 febbraio del prossimo anno, il 2025.

Siamo molto soddisfatti. Abbiamo raccolto tantissimi riscontri positivi, sia da parte degli espositori sia da parte dei visitatori. Qualità dell’offerta in mostra, alto livello dei buyer, valore dei contenuti dibattuti, bellezza dell’insieme, abbondanza di opportunità di relazioni e contatti e concretezza delle prospettive di business sono i concetti cardine di questa edizione

afferma Valeria Randazzo, Exhibition Manager del Salone internazionale del Verde

Un’inchiesta sulle fiere, Canton Ticino, colore e macchine nel nuovo numero di YouTrade

Il Klimahouse si è concluso con il consueto pieno di presenze e consensi. Ma siamo sicuri che le tante fiere dedicate al mondo dell’edilizia abbiano davvero il gradimento delle imprese che vi partecipano? E la formula adottata dalla maggior parte delle società organizzatrici è in linea con quanto chiedono visitatori ed espositori? YouTrade ha raccolto qualche malumore, accanto ai consensi, e ha deciso di provare a scoprire la verità con un’inchiesta pubblicata sul nuovo numero della rivista leader nella distribuzione di materiali per edilizia. Il risultato sorprenderà qualcuno.

Oltre a quello che riguarda il sistema fieristico, YouTrade presenta diversi articoli che vale la pena di ricordare. Come quello dedicato ai tanto attesi incentivi per l’industria 5.0: sono stati promessi dal governo in autunno e avrebbero dovuto essere adottati a gennaio. Una ragione in più per capire di che cosa si tratta e prepararsi a utilizzarli. Oppure la nuova analisi del Politecnico di Milano sui dati che indicano un boom della home automation: la domotica piace sempre più agli italiani, anche se non tutte le soluzioni sono gradite allo stesso modo.

Sul nuovo numero del periodico torna anche la survey sulla distribuzione di materiali edili nel Canton Ticino: un’area di business che confina con l’Italia, ma che si discosta per alcuni aspetti peculiari del mercato svizzero. Come spiegano alcuni grandi rivenditori. Due gli approfondimenti speciali dedicati a specifici settori della distribuzione: quello che riguarda il colore e quello riservato alle macchine per il cantiere (noleggio). Tutti e due sono corredati da una puntuale analisi condotta dal Centro Studi YouTrade che traduce in numeri lo stato del mercato, riportando anche tabelle e grafici a corredo.

Infine, come dimenticare un importante compleanno? È quello di Virginia Gambino Editore, una storia che ha preso avvio 40 anni fa, passati in un baleno. Se siete curiosi di conoscere l’evoluzione dell’azienda editoriale, che sta per presentare ai suoi lettori nuove sorprese, non resta che leggere l’articolo dedicato all’anniversario che apre il nuovo numero. Tanti motivi, insomma, per non perdere il nuovo numero di YouTrade.

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Natural stone box e Gravelfix, la scelta tecnica e decorativa di Granulati Zandobbio

Natural Stone Box | Una soluzione pratica e duratura nel tempo

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Natural Stone box e Gravelfix

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Natural Stone box è la scelta tecnica e decorativa di Granulati Zandobbio.

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L’influenza politica ed economica mondiale nel mercato delle costruzioni italiane

Per chi crede nell’oroscopo, la variante cinese dello zodiaco indica il 2024 come l’anno del Drago. Secondo gli esperti i Draghi, intesi come umani influenzati dallo zodiaco, possono fare grandi cose. Ma il Drago può anche essere un animale pericoloso.

Non a caso il 2024 si presenta disseminato di trappole. Conoscerle, per fortuna, è già una mezza vittoria, perché consente di prepararsi meglio. Sembra strano a dirsi, ma il primo e più grande pericolo non riguarda l’economia italiana, ma l’equilibrio mondiale.

Quello che sembra molto lontano può riverberarsi rapidamente sul business di casa, come è avvenuto con l’invasione della Russia in Ucraina due anni. Conflitto che, nel 2024, resta più aperto che mai. Le guerre, come testimonia il Medio Oriente, sono una potente causa di recessione, inflazione e turbamenti dell’economia.

Ma a pesare sulle economie mondiali sono anche le elezioni che nel 2024 interesseranno grandi nazioni, a partire da quelle europee. Basti pensare alle direttive della Ue sulla rigenerazione urbana o sulla riqualificazione degli edifici per capire quale impatto potrà avere una maggioranza diversa nel Parlamento di Strasburgo e, ovviamente, il rinnovo della Commissione di Bruxelles.

Negli anni scorsi l’enfasi è stata posta sulla necessità di migliorare la qualità del patrimonio edilizio, come indica la direttiva approvata giusto un anno fa. Ma uno schieramento meno in sintonia con i temi green potrebbero rallentare o addirittura stoppare la spinta alla riqualificazione degli edifici più energivori. Sarebbe un freno all’edilizia. A questa incognita si aggiungono le elezioni negli Stati Uniti.

Secondo il settimanale britannico The Economist che, per chi non lo sapesse, ha una politica editoriale conservatrice e liberale, una vittoria di Donald Trump sarebbe «il più grande pericolo mondiale».

La politica isolazionista, unita al fatto che, sempre secondo l’analisi del magazine, il suo ritorno alla Casa Bianca incoraggerebbe Vladimir Putin e Xi Jinping, potrebbero avere un grande impatto sulle sorti dell’economia mondiale e, quindi, anche su quella europea.

Tra i mostri nascosti nelle pieghe del 2024 non bisogna scordare, infine, quelli di casa nostra. A partire dalla vicenda superbonus. Allo scorso novembre, per tutti i bonus casa, si arriva a crediti fiscali per 160,7 miliardi di euro da smaltire per il bilancio pubblico.

E i crediti inutilizzati effettivamente compensati ammontano ad appena 25,5 miliardi di euro. Restano, quindi, più di 135 miliardi di euro di crediti in attesa di transitare sul modello F24 per essere spesi.

Il governo aveva detto che avrebbe trovato una soluzione. Insomma, l’anno del Drago può avere due facce, spingere all’intraprendenza oppure sputare fuoco. Quale prevarrà?

Segnali complessivamente positivi a dicembre per gli indicatori economici e tendenziali del mercato. A livello europeo si registra un consolidamento della crescita della fiducia delle imprese, dopo l’inversione di rotta di ottobre e il picco negativo registrato a settembre, con valori pari a -3,6 punti percentuali per l’Area euro, dai -6,0 di settembre, e -6,0 per l’Europa a 27, dai -8,2 punti percentuali di settembre.

A livello nazionale, l’indice di fiducia delle imprese di costruzioni prosegue la sua crescita di lungo periodo e che ha raggiunto i 9,5 punti percentuali in positivo.

Rimane ampio il divario tra mondo dell’edilizia nazionale ed europeo, che sottolineiamo ancora una volta dipende dalla differente dinamica che il nostro Paese sta vivendo nel settore delle costruzioni, con il superbonus 110% ancora a disposizione fino al 31 dicembre e con i primi, tangibili, effetti su mercato dell’avvio dei cantieri relativi al Pnrr.

La stabilità dei tassi di interesse è un altro fattore che incide positivamente in questa fase economica.

Youtrade
In crescita la fiducia delle imprese di costruzioni europee e Italiane a Dicembre

La fiducia

A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici presenta due settori in flessione: commercio e industria. Costruzioni e servizi sono in ripresa, in particolare quest’ultimo, con un incremento molto consistente nel mese.

L’industria prosegue nel suo lento rallentamento, quasi una stabilizzazione al ribasso, analogamente al settore del commercio, mentre i servizi evidenziano una forte ripresa dell’indice dopo quattro cali consecutivi, riportando l’indicatore ai valori massimi nell’anno.

In ripresa anche l’indice di fiducia dei consumatori, che raggiunge un valore prossimo a –16, riportando l’indicatore verso i valori della primavera, dinamica che andrà analizzata nei prossimi mesi per comprendere al meglio la portata di questa inversione di rotta.

Proseguono gli alti e bassi relativi agli ordini e ai piani di costruzione delle imprese a tre mesi, con un nuovo massimo che indica, comunque, una buona prospettiva per il futuro a breve del settore.

Buone notizie anche sul fronte dell’occupazione, che dopo la flessione, ma sempre in area positiva, a novembre nel mese di dicembre riprende vigore superando in positivo gli 8 punti percentuali, un segnale potenzialmente buono per i mesi a venire.

Meno inflazione

Proseguono le ottime notizie sul fronte dell’inflazione, con le stime preliminari che vedono a dicembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registrare un aumento dello 0,6% su base annua, da +0,7% del mese precedente.

Questa decelerazione del tasso di inflazione rispetto ai valori di fine estate (+5,3%) si deve prevalentemente al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici regolamentati, che accentuano la loro flessione da –34,9% a –41,7%, e a quello dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +3,6%) e dei beni alimentari lavorati (da +5,8% a +5,0%).

Al contrario, un sostegno alla dinamica inflattiva viene dalla riduzione del calo dei prezzi degli energetici non regolamentati (da -22,5% a -21,1%) e dall’accelerazione di quelli dei beni alimentari non lavorati (da +5,6% a +7,0%).

Nel mese di dicembre l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +3,6% a +3,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +3,6% a +3,4%.

Nel 2023, la crescita dei prezzi al netto delle componenti volatili (inflazione di fondo) è pari a 5,1% (da +3,8% del 2022), mentre nel 2023 la variazione media annua dell’indice Ipca è pari a +5,9% (era +8,7% nel 2022). Dati dunque positivi ai quali va sommato, sulla base delle stime preliminari, un trascinamento dell’inflazione al 2024 pari a +0,1%.

Risorse da spendere

Da questo mese l’index si arricchisce di un nuovo ambito di analisi: le risorse ancora da spendere nell’ambito degli interventi del superbonus 110% e lo stato di avanzamento del Pnrr, con dettaglio regionale dei dati.

Dal punto di vista del superbonus 110%, alla data del 31 dicembre 2023 sono stati attivati 102,7 miliardi di euro di investimenti, l’88,7% dei quali già spesi e rendicontati, mentre per quanto riguarda il Pnrr, sugli oltre 213 mila progetti monitorato da OpenPnrr per un totale di quasi 219 miliardi di euro, la spesa è giunta solo al 40,3% del totale.

Vi sono dunque ancora risorse da spendere pari a 11,6 miliardi in ambito superbonus 110% (da gennaio con aliquota al 70%) e 130,7 miliardi su fondi Pnrr e altri collegati (React e fondo complementare nazionale).

A cura del Centro Studi YouTrade

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Röfix con la nuova campagna “We Are” mette i valori dell’azienda al centro.

Rofix

La nuova campagna visiva di Röfix Italia si presenta come un omaggio sentito all’essenza stessa dell’azienda, mettendo in luce il cuore pulsante dei valori che la rendono unica e inimitabile nel suo settore.

L’identità di Röfix trova la sua massima espressione nel motto “We Are”, un richiamo incisivo a un approccio al mercato che pone al centro le persone, le loro competenze e il loro potenziale.

Il fulcro della campagna è rappresentato dalla consapevolezza dell’importanza di unire le forze per affrontare le sfide ambientali e sociali. L’azienda sottolinea il ruolo cruciale che ciascuno di noi può svolgere per contribuire a costruire un futuro più sostenibile.

Il motto “We Are” diventa così il protagonista indiscusso di un’immagine graficamente accattivante, che racchiude in sé l’essenza di quel “noi siamo”. La riflessione sull’essere, sulla propria identità aziendale, è la base su cui si costruisce la forza e la solidità del mondo Röfix.

A seconda del motivo scelto, l’immagine svela uno dei tre valori fondamentali di Röfix: attenzione per l’edilizia sostenibile, salvaguardia dell’ambiente e benessere delle persone.

Ogni dettaglio visivo si trasforma in un racconto visuale, un dipinto che espone la filosofia di Röfix in modo unico e distintivo. Nel design si riconoscono elementi delle linee guida corporate Röfix, promuovendo continuità e coerenza che facilitano la riconoscibilità del marchio.

La sostenibilità emerge ormai da tanti anni come uno dei pilastri chiave di Röfix, sottolineando l’impegno dell’azienda nel preservare l’ambiente attraverso pratiche e prodotti ecologici a vantaggio delle future generazioni.

La conservazione del costruito evidenzia l’attenzione di Röfix alla qualità e alla durabilità delle strutture edilizie, promuovendo la longevità degli edifici e il rispetto del patrimonio architettonico.

L’utilizzo di materie prime di elevata qualità è una testimonianza della dedizione alla produzione di prodotti eccellenti, che garantiscono prestazioni superiori e risultati duraturi, avendo sempre riguardo nel cercare materiali naturali, riciclabili, disponibili.

Infine, la responsabilità sociale sottolinea l’impegno della società nel contribuire al benessere dei propri collaboratori e nella creazione di un impatto positivo sulla società nel suo complesso.

La nuova campagna visuale Röfix Italia non solo celebra l’azienda e i suoi valori, ma si pone anche come un invito a abbracciare la filosofia del “We Are”, a unirci per affrontare le sfide del presente e a contribuire con determinazione a un futuro più sostenibile e responsabile.

Visita il sito Roefix.it

Innovazione sostenibile Palazzetti con il progetto europeo Life Green-Stove

Palazzetti festeggia con la stampa i suoi primi 70 anni all’insegna dello sviluppo sostenibile nella filiera forestale per rilanciare l’economia del legno. Per l’occasione ha organizzato una due giorni con i giornalisti nello showroom di Pordenone per vivere l’esperienza di quel “calore che piace alla natura” e per lanciare una nuova idea di comfort domestico, interpretato al meglio dall’ultima nata in casa Palazzetti: Life Green-Stove, la stufa che risponde agli standard del percorso europeo che l’azienda sta compiendo verso l’Agenda Onu 2030.

Chiara Palazzetti | Amministratore delegato del gruppo apre i lavori della conferenza stampa con i saluti del sindaco di Porcia, Marco Sartini
Chiara Palazzetti | Amministratore delegato del gruppo, apre i lavori della conferenza stampa con i saluti del sindaco di Porcia, Marco Sartini

A fare gli onori di casa Marco e Chiara Palazzetti che oggi guidano l’azienda supportati dall’esperienza e dalla forza visionaria del padre, Ruben Palazzetti. Insieme all’innovazione di prodotto, il messaggio che Marco e Chiara hanno voluto sottolineare è che la legna è una fonte di energia rinnovabile da contestualizzare correttamente nello scenario energetico complessivo, all’insegna della sostenibilità.

Sostenibilità che in azienda è vissuta a 360 gradi e che vuol dire prendersi cura dell’ambiente ma a partire dalla cura dei propri collaboratori e dei propri clienti.

Chiara Palazzetti con l’europarlamentare Rosanna Conte

Palazzetti al lavoro in Europa

Durante la conferenza stampa, che ha ospitato relatori tecnici e politici, europei e del territorio, Marco Palazzetti, ingegnere dedito all’innovazione continua e amministratore delegato del gruppo di famiglia con sua sorella Chiara, ha illustrato il programma europeo Life come principale strumento di finanziamento delle azioni di protezione ambientale e climatica dell’Unione europea che, in questi oltre 30 anni ha supportato migliaia di progetti volti allo sviluppo di prodotti e processi industriali più efficienti, per ridurre significativamente l’impatto sull’ambiente e sull’uomo.

Marco Palazzetti | Amministratore delegato del gruppo

Nicola Battistella, project manager officer dell’area tecnica di Palazzetti, ha presentato il progetto della Green-Stove e i dati di questa stufa innovativa che ottimizza il processo di combustione della biomassa e riduce le emissioni (raggiungendo un’efficienza del 92% rispetto all’84% richiesto dal regolamento della Commissione Europea) e i consumi, integrandosi perfettamente con i dispositivi di SmartHome e migliorando la user experience.

Di riscaldamento a combustibile solido, di ecodesign e di innovazione, ha poi parlato Bernardo Martinez, funzionario legislativo presso la DG Energy (direzione generale energia) della Commissione europea.

Ampio spazio è stato dedicato al mondo delle stufe a pellet, dove il funzionario ha evidenziato l’importanza dell’aumento dell’efficienza energetica volta alla riduzione delle emissioni, passando poi al tema del miglioramento della tecnologia e dei sistemi di post-combustione. Martinez ha infine tracciato la “roadmap” degli obiettivi da compiere entro primo trimestre del 2025.

Annalisa Paniz | Direttrice Aiel, Associazione italiana energie agroforestali
Annalisa Paniz | Direttrice Aiel, Associazione italiana energie agroforestali

Life Green-Stove

Il progetto Life Green-Stove ha l’obiettivo di creare una stufa a pellet in grado di ridurre in modo significativo le emissioni nell’atmosfera. L’iniziativa, avviata nel 2021 con la collaborazione di due partner europei – ATech Elektronika (Slovenia) e RV Distribution (Belgio), rappresenta un passo importante verso la realizzazione degli obiettivi di sostenibilità dell’Unione europea.

Le biomasse rappresentano uno strumento altamente efficace in quest’ottica: possono contribuire alla decarbonizzazione dell’Ue, in sostituzione ai combustibili fossili per il riscaldamento residenziale.

Palazzetti | Green Stove Driade
Palazzetti | Green Stove Driade

Per raggiungere il traguardo è necessario sviluppare prodotti a biomassa più efficienti e in grado di ridurre drasticamente le emissioni di NOx, CO, OGC e PM, fino a rendere le emissioni delle stufe a pellet comparabili a quelle delle caldaie a gas di ultima generazione.

Palazzetti è il capofila del progetto Life Green-Stove, un piano triennale (2021-2024) che ha potuto contare su un investimento di 12 milioni di euro e una rete di self-test in zone climatiche differenti per una co-progettazione virtuosa fatta di scambio e condivisione.

L’obiettivo oggi raggiunto è lo sviluppo di Driade: la stufa a pellet che riduce in modo significativo le emissioni in atmosfera tramite un innovativo sistema di combustione, con un beneficio rilevante per l’ambiente.

Conseguentemente il prodotto è di molto più facile utilizzo e manutenzione rispetto alle stufe ad oggi in commercio con performance che tendono al massimo dell’efficienza. Gli attuali standard europei delle stufe a pellet prevedono un limite per le emissioni di polveri pari a 20 mg/Nm3: con Life Green-Stove l’obiettivo di Palazzetti è stato quello di arrivare a 5 mg/Nm3.

Grazie a questo nuovo prodotto, infatti, si riducono le emissioni di monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx), composti gassosi organici (OGC) e polveri sottili (PM). Green-Stove punta alla massima efficienza e al minimo impatto ambientale.

Life Green-Stove si propone di diminuire l’accumulo di residui di combustione nei diversi componenti della stufa, limitando quindi la manutenzione nel tempo. Il prodotto può essere inoltre collegato in rete per l’analisi dei big data, così da riuscire nel tempo a fornire una manutenzione predittiva e un forte risparmio energetico, attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Chiara Palazzetti ha concluso gli interventi della conferenza presentando il video istituzionale dedicato al progetto Life Green-Stove e alle prospettive di un’azienda che guarda al futuro con slancio positivo e un’anima sempre più verde nello sviluppo di tecnologie innovative per il riscaldamento a biomassa legnosa, per il comfort domestico e il benessere dell’ambiente.

L’evento, nel suo complesso, ha sottolineato come la collaborazione fra industria e istituzioni nello sviluppo di soluzioni industriali innovative possa consentire di affrontare le sfide ambientali attuali e future per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea.

Servizio di progettazione su misura

Palazzetti presenta una gamma completa di ispirazioni per creare un camino su misura partendo da idee progettuali del committente per la massima personalizzazione. I rivestimenti Palazzetti sono tutti concepiti su misura: i materiali, le dimensioni e il design prendono forma in rivestimenti completamente customizzati, che rispondono ai desideri e alle esigenze di ognuno.

Dalla planimetria dell’ambiente il team Design Palazzetti elabora i progetti, adattando lo stile di un modello esistente o creandone uno completamente nuovo. La gamma di rivestimenti è vastissima, attingendo ad un’ampia varietà di materiali.

Tutti i caminetti in marmo e pietra sono realizzati in un unico stabilimento in Italia, per controllare ogni fase della lavorazione e assicurare la perfetta riuscita, grazie a maestranze competenti in grado di realizzare le lavorazioni più raffinate.

La lavorazione del marmo richiede procedimenti accurati e controlli finali minuziosi che assicurino non solo il valore estetico, ma anche la solidità di ogni caminetto. Palazzetti lavora il marmo, materiale vivo, con sfumature, venature e tonalità sempre diverse con maestria e rispetto.

I moduli curvi dei caminetti in marmo sono realizzati da una lastra unica, grazie a una lavorazione esclusiva e brevettata che assicura un’estetica perfetta e immutabile nel tempo.

Viste in Showroom

Lilibet, la stufa a pellet Ecofire. Caratterizzata da un design contemporaneo e da un’estetica minimale, Lilibet è una stufa ermetica che grazie al suo rivestimento in ceramica dalle linee geometriche si adatta a qualsiasi stile di interior.

La porta in vetro temperato total black la contraddistingue con eleganza: da spenta Lilibet si inserisce nello spazio domestico con raffinatezza, una volta accesa assicura, anche alla vista, il calore e la suggestione del fuoco, grazie alla spettacolare visione della fiamma.

Le elevate rese con minime emissioni garantiscono a Lilibet di raggiungere le 5 Stelle di Prestazione Ambientale
Le elevate rese con minime emissioni garantiscono a Lilibet di raggiungere le 5 Stelle di Prestazione Ambientale

Il prodotto è caratterizzato dall’esclusiva piattaforma T3, con braciere a combustione totale e sistema di pulizia automatica. Questa importante innovazione consente di bruciare totalmente il pellet, di ottimizzare l’efficienza della combustione e di ridurre drasticamente la frequenza delle operazioni di pulizia della stufa.

Nel braciere restano in tal modo solo pochi sali minerali, che vengono scaricati dal braciere nel cassetto cenere con un meccanismo automatico e motorizzato. È disponibile in potenza 9 kW e 13 kW, anche nella versione canalizzabile AirPro.

La ventilazione può essere completamente esclusa per godere della distribuzione del calore per irraggiamento e convezione naturale. Le elevate rese con minime emissioni garantiscono a Lilibet di raggiungere le 5 Stelle di Prestazione Ambientale, massimo livello della certificazione. Lilibet può essere dotata di diversi optional come la Connection Box, che le consente di essere controllata da smartphone o con comandi vocali.

Charlotte: compattezza e calore. Charlotte è la nuova stufa a legna dalle forme arrotondate che supera la tradizione per raccontare la potenza e le prestazioni della legna. Charlotte va oltre le proprie dimensioni compatte per dare vita a un perfetto strumento di riscaldamento domestico, dalle caratteristiche e dai rendimenti significativi.

Un calore che sorprende grazie alla solidità dei materiali, al design contemporaneo e al più alto livello di prestazione ambientale (5 stelle). Lo stile di Charlotte si identifica con fianchi stondati e top sagomato; la stufa ha piedi d’appoggio realizzati in un’unica fusione per ottenere una linea morbida ed essenziale, ma allo stesso tempo solida.

Stufa a legna Charlotte_Thermofix | La potenza e le prestazioni della legna
Stufa a legna Charlotte_Thermofix | La potenza e le prestazioni della legna

Questa inedita rappresentazione della stufa di casa con rivestimento in acciaio, ceramica o pietra, grazie anche alla vasta gamma di colori disponibili, è capace di dialogare con gli stili più diversi, essere protagonista dell’ambiente in cui è inserita o caratterizzarne lo sfondo con eleganza e discrezione.

L’esperienza Palazzetti si esprime nel cuore pulsante della nuova stufa: focolare e porta ceppi sono profondi per accogliere pezzature di legna fino a 40 cm, il rivoluzionario percorso dei fumi all’interno della camera di combustione assicura un’esperienza del fuoco senza sbuffi, grazie alla valvola automatica.

Per godere appieno della visione della fiamma Charlotte è dotata di un ampio vetro trasparente. La facilità di pulizia e manutenzione è garantita dal cassetto raccogli cenere. Due plus per vivere più a lungo il piacere del calore: pianetto scaldavivande in pietra lavica sul top della stufa e un sistema di accumulo opzionale.

Palazzetti è anche outdoor

Oreste è la work station outdoor elegante e funzionale che in un unico volume comprende: piastra cottura in pietra lavica e forno a legna, due pratici piani lavoro e un vano per caricare la legna e fare la fiamma. Oreste è perfetto per essere posizionato all’aperto o sotto un porticato.

Nel sistema di cottura: la piastra e il forno scaldano contemporaneamente con calore di un’unica fiamma. La pietra lavica, posizionata proprio sopra la fiamma, raggiunge velocemente la temperatura perfetta per cotture omogenee.

I fumi in uscita vengono convogliati, grazie a un apposito circuito, per avvolgere completamente il forno, che raggiunge così in 25/40’ una temperatura di circa 250°C. Ma non per tutto, Oreste è progettato anche per la cottura a fiamma diretta per pane e pizza. Basterà accendere il fuoco direttamente nel forno per raggiungere la temperatura di 380° utile a cuocere perfettamente la pizza. (l.ra.)

Nuovo vertice per il Consorzio Q-Rad

Sergio Bottoni
Sergio Bottoni

Michele Bottoni (Eurotherm) è il nuovo presidente del Consorzio Q-Rad, che riunisce i principali produttori di sistemi radianti in Italia. Alla vicepresidenza è stato eletto Samir Tabban (Rdz), mentre nel nuovo direttivo sono entrati come consiglieri anche Andrea Bighinzoli (Giacomini), Gerardo Brienza (Uponor) e Francesco Confortini (Tiemme). Bottoni ha una laurea in Economia e un master in Business Administration. Ha avuto diverse esperienze professionali nel settore delle TLC, con ruoli di rilievo nel marketing e nella comunicazione. Nel 2008 è entrato in Eurotherm, prima come Export Manager e poi come Direttore Generale dall’anno 2013.

«Desidero ringraziare il mio predecessore Gerardo Brienza e tutti i consorziati per la fiducia: è un onore e una grande responsabilità guidare questo Consorzio», commenta il neopresidente Michele Bottoni. «Ritengo prioritario operare in continuità con la precedente governance, valorizzando il capitale di competenze e di tecnologie accumulato in questi anni, con l’obiettivo di creare sempre più valore per tutti i nostri partner. Proseguiremo l’impegno nello sviluppo di nuove norme per il comparto, la ricerca tecnico-scientifica e tutte le attività più utili a promuovere la tecnologia radiante in un’ottica di transizione energetica e rispetto per l’ambiente».

Tabban dopo una laurea in ingegneria Elettrica e l’esame di Stato si inserisce da subito nel settore della climatizzazione radiante industriale e civile dove a tutt’oggi ancora lavora.

Il Consorzio Q-RAD conta 26 aziende tra consorziati, affiliati e partner sostenitori, e rappresenta i principali player di mercato di un comparto industriale sempre più rilevante. Partecipa attivamente a 15 tavoli normativi nazionali e internazionali sulla climatizzazione radiante ed è stato il portavoce delle aziende italiane per inserire le più aggiornate evoluzioni del mercato nella nuova classificazione proposta durante la revisione di importanti normative di settore come la Uni En 1264 e la Uni En Iso 11855. Di recente Q-Rad, nell’ambito del Comitato Termotecnico Italiano, ha promosso la scrittura di nuove norme specifiche sulle applicazioni della climatizzazione radiante nelle opere di ristrutturazione

Prosegue e si intensifica ulteriormente anche la collaborazione tecnico-scientifica con il Dipartimento di Energia Galileo Ferraris del Politecnico di Torino con cui sono stati avviati importanti studi sulla nuova direttiva europea per l’efficienza negli edifici (EPBD VII) nell’ottica di promuovere la climatizzazione radiante all’interno del percorso verso la transizione energetica e la carbon neutrality.  

Si rafforza anche la qualifica degli installatori di sistemi radianti, promossa dal Consorzio Q-RAD che ha partecipato alla stesura di una norma specifica, la UNI 11741, a cui hanno aderito oltre 500 installatori in possesso oggi della certificazione di qualifica convalidata da Istituto Giordano. 

I consorziati ordinari sono Eurotherm, Rdz e Uponor, seguono i consorziati straordinari, Bampi, Cappellotto, Eht Italia, Evotek, Giacomini, Ivar, Tiemme Raccorderie, Rbm, Wavin. Sono invece quattro gli affiliati: Emmeti, General Fittings, Sabiana e Tece. I partner sostenitori sono: Caldic, Ferrimix, Isolmant, Kerakoll, Knauf, Laterlite, Mapei, Progress, Saint-Gobain, Sentinel Solutions.

Bergstone, l’arte di interpretare le sfumature naturali della roccia

Bergstone | La natura incontra l'arredo con la nuova collezione

Cielo e montagne si incontrano grazie a Bergstone, la collezione effetto pietra di Ceramica Sant’Agostino che evoca l’eleganza delle cime e le suggestioni della roccia. Materiale che permette di ricreare un contesto naturale, rendendo sia indoor che outdoor armonici ed eleganti.

La naturalezza di Bergstone

L’elemento pietra è declinato in sette colorazioni, tra sfumature fredde e nuaces più calde: light, pearl, ivory, sand, grey, dark e black richiamano gli elementi naturali del paesaggio montano per uno spazio architettonico indoor elegante o un outdoor che ricorda la natura.

Pietra alpina e il contatto materico sulla superficie della piastrella sono realizzati in stampa digitale, grazie alla tecnologica Carve3D, che le conferisce maternità visiva e tattile, assicurando piacevolezza della superficie, facilità di pulizia e manutenzione. Inoltre, per garantire un effetto di continuità tra interni ed esterni, ogni lastra della collezione è pensata come una composizione omogenea.

La collezione

La collezione viene proposta in tre finiture di superficie: Net-Plus, per le applicazioni interiori sia a pavimento che a parete. Rigato, per applicazioni interior come rivestimento, Antiscivolo As e As 2.0 (9mm e 20mm) per l’esterno, per rendere la superficie pratica e sicura garantendo un elevato standard estetico e stilistico.

Bergstone offre un ampio ventaglio di declinazioni architettoniche oltre ad essere sia indoor che outdoor, a pavimento e come rivestimento, la serie si presta ad un perfetto connubio con stili e collezioni più giocosi e colorati, per un risultato dalla forte personalità, ma allo stesso tempo versatile e raffinato.

Bergstone presenta infatti una ricca gamma formati, dai principali 120×120, 60×120, 90×90 e 60×60, a quelli di dimensioni più ridotte 30×60 e 15×15: la collezione è così in grado di inserirsi all’interno di molteplici progetti e di soddisfare le necessità di diverse destinazioni d’uso, sia in ambito residenziale, sia contractor.

Anche i mosaici e i pezzi speciali, come battiscopa e gradini, contribuiscono ad arricchire la flessibilità della gamma prodotti. L‘anima decorativa della collezione offre la superficie rigata, che accentua maternità e invita all’esperienza tattile, nel formato 60×120, il Mosaico 30×30 a tessere quadrate e il Plus 30×30 a listelli rettangolari.

Rigenerare Roma è un business da 144 miliardi

Gianluca Lucignano
Gianluca Lucignano

Saranno circa 39 i miliardi di euro di ricadute sociali stimate entro il 2030 dalla rigenerazione urbana di Roma, mentre, dei 144 miliardi di euro di ricadute stimate entro il 2050, 104 miliardi sarebbero generati dagli interventi di trasformazione e 40 dagli interventi di rigenerazione. Il dato è emerso dal primo rapporto Roma Regeneration Forum – Una visione per la città del futuro, realizzato da Scenari Immobiliari per Roma REgeneration Ets, la fondazione sostenuta da DeA Capital Real Estate, Fabrica Immobiliare, Fondazione Roma, Fs Sistemi Urbani (Gruppo Ferrovie dello Stato) e Investire (Gruppo Banca Finnat). La rigenerazione urbana è considerata un importante motore per lo sviluppo del nostro Paese nei prossimi anni. A Roma i processi di rigenerazione urbana potranno interessare 11 chilometri quadrati di superficie territoriale da oggi al 2050, recuperando a usi più attuali oltre quattro milioni di metri quadrati di immobili.

Il valore aggiunto che la rigenerazione urbana porterà al mercato immobiliare (e quindi al valore della città) è quantificabile in 22 miliardi di euro e in ulteriori 40 miliardi di euro di impatto sociale ed economico per i cittadini. A questi volumi si potrà aggiungere, sulla base della piena attuazione delle previsioni urbanistiche vigenti, la trasformazione di 96 chilometri quadrati di territorio, con lo sviluppo di 15 milioni di metri quadrati di nuove superfici, 58 miliardi di euro di valore immobiliare e 104 miliardi di euro di valore per i cittadini. Ma lavorare sulla rigenerazione e trasformazione non è solo mattoni, ma è l’opportunità di rendere la città più vivibile, con migliori servizi.

«Rigenerare e trasformare Roma significa sostenere un progetto di rilancio della Capitale basato su una visione nuova della città, più vivibile e con migliori servizi, basata su princìpi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica con attenzione particolare all’inclusività. Riteniamo che solo così Roma potrà diventare un polo internazionale e attrarre nuovi investimenti dall’estero, anche in vista degli eventi di rilievo dei prossimi anni, a partire dal Giubileo 2025», è il commento del presidente della Fondazione Roma REgeneration, Gianluca Lucignano.

Il cemento a impatto zero di Hidelberg Materials per il Centro Nobel

Rendering del progetto per il Centro Nobel a Stoccolma
Rendering del progetto per il Centro Nobel a Stoccolma

Un cemento da Nobel. Il Centro Nobel in via di realizzazione a Stoccolma offrirà un’ampia gamma di attività pubbliche tra cui mostre, programmi scolastici, conferenze e conversazioni sulle principali questioni del futuro. Le attività pubbliche già condotte in tutto il mondo, digitalmente e presso il Museo del Premio Nobel nel centro storico della città, saranno ulteriormente sviluppate e ampliate per l’apertura del Centro, la cui costruzione è prevista per il 2027. Il progetto vuole essere all’avanguardia dal punto di vista della responsabilità verso l’ambiente e il clima e per questo utilizzerà il primo calcestruzzo Net Zero carbon captured al mondo, lanciato di recente da Heidelberg Materials con il marchio evoZero. Il protocollo d’intesa tra le due parti simboleggia l’importante legame tra scienza e trasformazione verde dell’industria.

“Con il Nobel Center vogliamo definire un nuovo termine di riferimento per le costruzioni sostenibili e aprire la strada ad altri operatori orientati verso il futuro. Questa collaborazione ci permette di abbinare in modo entusiasmante il mondo della scienza e le innovazioni del nostro settore, come per esempio EvoZero”, commenta Jon Morrish, membro del Managing Board di Heidelberg Materials e responsabile dell’Area Europa del Gruppo.

Il cemento evoZero è il risultato di una tecnologia all’avanguardia che permette di non sacrificare resistenza o prestazioni, e ciò lo rende interessante per il Nobel Center. “La scienza conferma continuamente che il mondo sta affrontando una crisi acuta in ambito climatico e ambientale”, aggiunge Vidal Helgesen, Executive Director della Nobel Foundation. “Numerosi Premi Nobel hanno ricevuto il riconoscimento proprio per aver evidenziato questa minaccia e per le innovazioni  volte a mitigarla. Costruendo a Stoccolma una nuova casa per la scienza, la cultura e il dialogo, intendiamo agire nel rispetto della scienza. Il Nobel Center Project cerca pertanto nuove soluzioni per l’uso e il riutilizzo dei materiali al fine di minimizzare l’impatto sul clima”.

Il calcestruzzo è un materiale versatile e affidabile per edifici e infrastrutture che devono essere resistenti e durare nel tempo. La produzione di cemento, uno degli ingredienti fondamentali del calcestruzzo, genera però considerevoli emissioni di CO2. Heidelberg Materials lavora da molti anni alla soluzione di questo problema. A Brevik in Norvegia, la società sta costruendo la prima struttura su scala industriale al mondo per la cattura del carbonio all’interno di una cementeria. Alla fine del 2023, Heidelberg Materials ha lanciato sul mercato europeo il marchio evoZero, il primo cemento e calcestruzzo Net zero carbon captured basato sull’applicazione della tecnologia di stoccaggio a Brevik.

La tecnologia, la cementeria e il prodotto

La tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio (Ccs) prevede di catturare la Co2 proveniente da grandi fonti di emissione e stoccarla in sicurezza all’interno di formazioni geologiche adatte, invece di rilasciarla nell’atmosfera. La meccanica della struttura Ccs di Heidelberg Materials presente nella cementeria di Brevik in Norvegia sarà completata entro la fine del 2024. A pieno regime, sarà in grado di catturare 400 mila tonnellate di Co2 all’anno, che saranno trasportate via nave verso un terminal onshore sulla costa occidentale della Norvegia. Da lì, la Co2 liquefatta sarà inviata attraverso un gasdotto a un sito sotto il Mare del Nord dove sarà stoccata in modo permanente. Heidelberg Materials inizierà a fornire evoZero ai propri clienti nel 2025.

Le superfici in terra cruda in Finlandia sono trattate e protette da Fila

Fila | Il pavimento in terra cruda pulito e protetto
L’abitazione particolare in Finlandia che ha sia gli interni che l’illuminazione caratterizzati da un approccio minimalista, dato principalmente dall’uso del legno e di materiali in argilla

Per la protezione di superfici particolari, in terra cruda, Fila ha messo in campo i suoi prodotti di punta: MP90 Eco Xtreme e Matt, che hanno avuto successo anche in una costruzione particolare in Finlandia.

Una casa davvero particolare

Situata nello splendido ambiente naturale di Kopparnäs, Inkoo, a circa 45 km a ovest di Helsinki, Villa Koppar si compone di due fabbricati, per una famiglia giovane e in crescita. L’abitazione, particolarissima, ha sia gli interni che l’illuminazione caratterizzati da un approccio minimalista, dato principalmente dall’uso del legno e di materiali in argilla.

Entrambi i piani hanno pavimenti in terra cruda (Luonnonbetoni), una terra argillosa, non cotta, ottimo materiale per le costruzioni in bioedilizia che è ritornata in auge grazie alle sue caratteristiche legate all’ecologia e alla sostenibilità. Questo il risultato di un’orchestrazione meticolosa e di una stretta collaborazione con i proprietari e Collaboratorio, lo studio di architettura che l’ha progettato. E per la pulizia ci ha pensato Fila. 

I prodotti giusti

Mp90 Eco Xtreme viene usato per una protezione estrema dalle macchie, in versione ecologica: impermeabilizza, protegge e semplifica la pulizia. Essendo idrorepellente ostacola l’assorbimento di macchie comuni di origine oleosa e acquosa. Prodotto a bassissimo contenuto di Voc a basso impatto ambientale con certificato Indoor Air comfort gold, è privo di solventi idrocarburici. Proprio per le sue caratteristiche è stato utilizzato soprattutto in cucina. Mp90 Eco Xtreme, essendo a base acqua, sopporta situazioni di umidità residua perciò l’applicazione può essere fatta dopo 24-48 ore dal lavaggio iniziale, rendendo il trattamento veloce e la superficie calpestabile dopo sole due ore.

Matt invece è la cera protettiva a effetto naturale, per la manutenzione e la finitura opaca dei trattamenti di pavimenti, anche in terra cruda; ideale dopo l’impermeabilizzazione a base acqua. Dona un effetto naturale e lucidata permette di ottenere un effetto satinato. Completamente rimovibile, è repellente a sporco e polvere ed ha un ottimo potere autolivellante.