Con i blocchi in calcestruzzo aerato autoclavato Ytong è possibile realizzare murature esterne, portanti o non portanti, ad elevate prestazioni energetiche, creando murature monostrato, quindi senza ricorrere ad un isolamento esterno tramite l’utilizzo di sistemi a cappotto.
L’involucro edilizio è performante non solo dal punto di vista energetico, ma presenta anche ottimi livelli di isolamento acustico, traspirabilità al vapore e tenuta all’aria, resistenza al fuoco, sicurezza antintrusione, ecosostenibilità e durabilità della facciata.
I blocchi Ytong sono caratterizzati da un’elevata capacità di isolamento termico e sono per questo la soluzione ideale per la realizzazione delle pareti esterne senza utilizzare isolanti aggiuntivi.
In base alla tipologia di muratura, portante o non portante, allo spessore e al grado di isolamento che è necessario raggiungere, è possibile scegliere tra diverse tipologie di blocchi.
La soluzione monostrato Ytong consiste nella posa in opera di blocchi a giunto sottile con trasmittanza termica fino a U=0,15W/m2K. Ytong permette di ridurre lo sfasamento termico e mantenere una piacevole temperatura interna sia in estate che in inverno, evitando di abusare di riscaldamento o raffrescamento, unendo risparmio energetico ed economico.
Che si tratti di murature di tamponamento o murature portanti, Ytong propone sistemi di pareti monostrato in linea con i moderni requisiti di risparmio energetico. La scelta tra i diversi sistemi dovrà essere valutata in base ai requisiti richiesti alle pareti, termica, sismica, acustica ecc.
Brevetti Montolit presenta Superlift e-power, un nuovo sollevatore di piastrelle, che offre consistenti vantaggi, una protezione per la taglia piastrelle manuale P5 e una comoda valigetta per contenere gli utensili diamantati.
Innovativi, smart e sempre al passo con i tempi. Ogni anno Brevetti Montolit non delude le aspettative e tiene accesa la fucina delle idee, alimentandola con il fuoco della passione, per proporre tecnologie e attrezzi di qualità per posatori e piastrellisti.
L’obiettivo è sempre quello di mantenere alto il prestigio conquistato nella filiera dell’edilizia, in particolar modo in quella della ceramica. E l’azienda di Cantello, in provincia di Varese, anno dopo anno ci riesce sempre, tanto da essere considerata una delle punte di diamante della storia dell’imprenditoria italiana.
Il segreto? Ascoltare il mercato, sempre, per scoprire le tendenze di una filiera che è in continua evoluzione e che non si ferma mai.
Lavorare sempre in sinergia con le persone è l’etica che spinge da anni Vichi Montoli, amministratore delegato di Brevetti Montolit, che anche quest’anno propone
Vi presenterete a questa edizione del Cersaie con diverse novità, qual è la più importante?
Siamo presenti in fiera con una serie di prodotti innovativi, frutto dell’attento ascolto delle esigenze dei piastrellisti e delle richieste del mercato.
Abbiamo previsto un’area dedicata alle macchine, alle attrezzature e al diamantato. Ma anche un corner dove esporre i prodotti innovativi e quelli rinnovati.
La novità più importante di quest’anno è un sollevatore al quale abbiamo lavorato parecchio: Superlift e-power, un movimentatore per lastre di grande formato, una nicchia di mercato dove c’è ancora molto su cui lavorare.
Quali sono le principali caratteristiche?
L’attrezzatura è stata progettata secondo le necessità degli utilizzatori. Abbiamo mantenuto la struttura del sollevatore rigida (in acciaio, siamo gli unici ad averlo progettato con questo materiale), aggiungendo delle prolunghe telescopiche a corollario in alluminio.
Si tratta quindi di una struttura bicomponente e bimateriale, che permetterà di mantenere nella parte centrale e quindi strutturale, una garantita solidità, ma al tempo stesso sarà leggero grazie alle componenti in alluminio.
La novità più importante riguarda le dimensioni, visto che l’utente richiede strumenti facilmente trasportabili, il nuovo sollevatore, pur permettendo la movimentazione di lastre fino a 340 centimetri, diventa facilmente trasportabile perché pieghevole: in definitiva può essere caricato nel baule di un’automobile.
Importanti anche i componenti annessi: quattro ventose automatichee auto innescanti a batteria, facilmente rimovibili ed utilizzabili singolarmente, agevolano il processo di movimentazione della lastra.
Come siete arrivati a progettare questo nuovo tipo di strumento?
Abbiamo una lunga esperienza nel settore e siamo abituati ad ascoltare tutte, ma proprio tutte, le criticità: il nostro leitmotiv da sempre è robustezza e semplicità, attorno al quale ci siamo concentrati.
Presentate altre novità legate alle attrezzature e agli utensili diamantati?
Abbiamo pensato a una nuova protezione per la nostra bestseller, la taglia piastrelle manuale Masterpiuma P5. Un progetto molto interessante: è stato realizzato un guscio protettivo in polipropilene (materiale shock absorber elastico), in grado di preservare le parti strutturali più importanti della macchina dagli urti.
Sul versante dell’utensile diamantato saranno presentate parecchie novità, sia per il taglio sia per le lavorazioni particolari e di precisione. Inoltre abbiamo ideato dei box specifici per contenere questi strumenti delicatissimi e costosi.
Quali sono i plus dei vostri utensili diamantati?
A differenza della maggior parte dei competitor del settore, Brevetti Montolit utilizza il diamante da oltre 30 anni.
I nostri tecnici sono perciò in grado, in funzione del tipo di materiale da lavorare e della tipologia delle lavorazioni da eseguire, di progettare testare e definire qualsiasi tipo di utensile che contenga questa tecnologia.
Endurer Platorelli diamantati mondrillo multiuso, disponibili in due differenti grane (fine e medium)STL Mole diamantate mondrillo per taglio e levigatura disponibile in due differenti grane (fine e medium)
Che cosa vi aspettate dall’edizione 2024 di Cersaie?
Dalle manifestazioni fieristiche in generale mi aspetto nuove attività da parte degli organizzatori sia dal punto di vista logistico che dell’attrattività verso i visitatori.
Noi, da espositori, cerchiamo di fare sempre del nostro meglio cercando di proporre prodotti innovativi e stand interattivi.
Le fiere in Italia stanno vivendo una seconda giovinezza, dipende non solo da noi mantenerle in vita, studiando e adoperandosi per stimolare l’interesse di nuove fasce di mercato.
Quali sono i Paesi dove andate meglio?
Il panorama del mercato edile a livello globale riflette il momento economico congiunturale con poche differenze, sui vari mercati prevale l’attesa di tempi migliori.
Le eventuali aree di futura ripresa le possiamo individuare nel Nord America e Medio Oriente. L’orizzonte, fra guerre e rincari, non è positivo.
Qual è il trend della ceramica in questo momento?
Anche la ceramica come l’edilizia segue e persegue il mercato che al momento è un po’ ingessato: mi aspetto di capirne di più al Cersaie. Mi auguro novità e tantissima innovazione ma soprattutto positività.
C’è ancora interesse per i grandi formati?
Non c’è più la fiammata iniziale, ma la svolta è stata determinante per orientare il mercato verso dimensioni ormai standardizzate attorno al metro.
Quali sono gli strumenti più richiesti?
Quelli che garantiscono nuove applicazioni, nuovi gradi di finitura e più accuratezza nelle lavorazioni.
Quale sarà l’evoluzione delle macchine da taglio?
Dipenderà dall’evoluzione dei materiali.
Come definite il legame con i produttori di piastrelle?
Indispensabile ma difficile da perseguire.
Qual è il plus di Brevetti Montolit?
Dal 1946 continuità, affidabilità e innovazione sono i nostri tratti distintivi. Vogliamo essere, e siamo, un punto di riferimento del settore.
SUPERLIFT e-power sistema modulare di movimentazione lastre
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Ci sono novità per assistenza post vendita?
Da un paio di anni abbiamo creato un servizio di assistenza tecnica che non si concentra solo sulla risoluzione di determinate problematiche, ma vuole essere un sostegno all’utente finale per utilizzare correttamente i nostri prodotti nelle lavorazioni.
Abbiamo uno sportello dedicato ai servizi con un customer care tecnico a disposizione: vogliamo dare risposte e suggerimenti su come facilitare il lavoro e come affrontarlo correttamente.
Brevetti Montolit come traduce l’esigenza di sostenibilità nel vostro settore?
Da sempre la visione aziendale è strettamente connessa ai valori legati alla sostenibilità, da qualche anno abbiamo deciso di formalizzarne le tappe che ci stanno portando verso una consapevole partecipazione al nuovo mondo, coinvolgendo maestranze, fornitori e clienti.
Cerchiamo di essere coesi fra noi e responsabili nel veicolare il prossimo verso scelte sempre più sostenibili.
Ci sono novità nel rapporto con la distribuzione?
Da qualche anno abbiamo intrapreso un percorso che premia i comportamenti virtuosi e che permette di differenziare in diverse fasce i nostri partner a secondo di quanto credono nel marchio mettendo a disposizione la loro professionalità.
Alla luce del blocco del 110%, come sta andando il 2024?
Il 2024 si mantiene stabile, le previsioni per i prossimi anni saranno determinate da fattori congiunturali che non siamo in grado di anticipare.
I prodotti più richiesti?
Sono quelli innovativi.
Come sta andando il programma di ricerca con il Politecnico di Milano?
Sicuramente la collaborazione continuerà: i benefici sono stati molteplici. Ci siamo confrontati con un mondo di giovani, coinvolti e stimolati, che ci ha dato la consapevolezza che il futuro è nelle nostre mani.
E le collaborazioni non finiscono qui: abbiamo all’attivo dei progetti anche con l’Università di Genova.
Come sarà il futuro delle piastrelle?
Sogno il piastrellistadel futuro, in una realtà diversa, come figura professionale più consapevole, più specializzato, finalmente in contatto diretto non solo con il rivenditore di ceramica ma anche con chi commissionerà la posa.
BigMat Casarosa Ida: da Brevetti Montolit non solo macchine, ma anche consulenza
Nicola Casarosa | Proprietario di BigMat Casarosa Ida
«La nostra rivendita è nata negli anni Sessanta, da un’intuizione dei miei nonni. Avevano iniziato con il commercio di materiali edili, inerti per lo più, e poi hanno allargato la gamma commerciale. Ora noi della terza generazione che ne siamo alla guida, proponiamo una gamma completa dello scenario edile», racconta Nicola Casarosa, proprietario di BigMatCasarosa Ida.
«Negli anni abbiamo cambiato più sedi, allargandoci sempre di più, in cerca di spazio: ora siamo a Cascina, in provincia di Pisa, in una struttura che conta 4 mila metri quadrati di coperto e 16 mila di scoperto.
Oggi, da noi si possono trovare: materiali inerti, ferrosi, legname, mattoni, tutto il mondo edile fino alle finiture.
Abbiamo anche uno showroom dove offriamo arredo bagno, piastrelle, parquet e gran parte di quello che riguarda l’arredamento: di recente abbiamo introdotto cucine e serramenti, con porte e infissi esterni».
Quando è nata la collaborazione con Brevetti Montolit?
È da tempo che proponiamo i prodotti di Brevetti Montolit: la collaborazione con l’azienda è importante, determina il mondo della pavimentistica e della ceramica. Con la nuova sede, nel 2019, abbiamo consolidato la partnership ottenendo risposte puntuali e consigli indispensabili. Abbiamo dedicato un apposito spazio di circa 500 – 600 metri quadrati, per esporre materiali e novità in grado di attirare l’applicatore.
Quali sono i servizi di Brevetti Montolit che apprezzate di più?
L’affidabilità del marchio e la disponibilità, la serietà e l’organizzazione di tante iniziative. Per esempio, le giornate di formazione in rivendita per spiegare come utilizzare gli strumenti e il lavoro.
Brevetti Montolit ci rende consapevoli di essere un partner importante trasmettendoci anche le richieste della zona, le offerte promozionali, gli aggiornamenti sugli aspetti commerciali, offrendoci sempre prodotti di altissima qualità.
Avete dedicato un corner? Com’è strutturato e quali prodotti contiene?
Abbiamo una testata importante nelle nostre scaffalature interamente dedicata a Brevetti Montolit.
Nella parte inferiore dei ripiani abbiamo in esposizione i tagliapiastrelle, dai grandi ai piccoli formati, nella parte superiore una zona a parete forata, nella quale abbiamo esposto i dischi diamantati, i foretti e tutta la serie delle attrezzature a corollario.
A pavimento sono disponibili banco e attrezzatura per grandi formati.
Quali prodotti e quali gamme vanno per la maggiore in questo momento?
Sicuramente i tagliapiastrelle: ne vendiamo molti adatti per i grandi formati, insieme ai dischi diamantati per il gres porcellanato.
Quali i prodotti che sono un must avete in negozio?
I dischi da 115 per tagliare gres porcellanato e l’attrezzatura per i grandi formati. Il mondo della ceramica va verso quelli, non abbiamo più piastrelle da 30 centimetri.
BigMat Casarosa Ida
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Com’è strutturato il vostro servizio pre e post-vendita?
Abbiamo il libero servizio: il cliente può entrare all’interno dello spazio e prendere i materiali di cui necessita, ma anche una consulenza al banco, in caso di bisogno e chiarimenti, con tre persone formate per fornire tutte le delucidazioni.
Per il post vendita, il nostro personale è informato a sufficienza per risolvere le problematiche, fornire consigli e anche in questo Brevetti Montolit ci aiuta, facendo la differenza rispetto non solo alla concorrenza, ma anche al mondo della grande distribuzione.
Brevetti Montolit afferma di ascoltare attentamente le esigenze del cliente. Avete contribuito anche voi all’innovazione dei servizi e prodotti per l’utilizzatore?
Sì, Montolit si avvale dei consigli dei nostri clienti e sviluppa nuovi prodotti e sistemi. Sono molto attenti alla richiesta dell’utilizzatore finale: so che alcuni dei nostri clienti hanno contribuito a questo processo innovativo e sono rimasti molto soddisfatti.
Ripanti Edilizia, una partnership basata sulla collaborazione
Mirko Ripanti
Mirko Ripanti, ingegnere, è addetto ad assistenza clienti e controllo dei cantieri. nonché figlio del titolare, Marco Ripanti, di Ripanti Edilizia di Ancona.
«Ripanti Edilizia è nata nel 1987, siamo sempre stati una rivendita di materiali edili molto radicata sul territorio e abbiamo di tutto: dal pesante al moderno, dal cartongesso a tutto sul mondo del colore. Abbiamo due tintometri, un’ampia gamma di prodotti, ferramenta, un piccolo showroom con pavimenti, rivestimenti, arredo bagno e stufe. Serviamo tutta la zona di Ancona e comuni limitrofi», spiega a YouTrade.
Quando è nata la collaborazione con Brevetti Montolit?
Da fine anni Ottanta, inizio degli anni Novanta. E con loro ci siamo trovati davvero sempre bene.
Quali sono i servizi di Brevetti Montolit che apprezzate di più?
La disponibilità: abbiamo un ottimo rapporto con il rappresentante della zona, una persona valida.
Ovviamente, anche la qualità dei prodotti è altissima e riguarda l’ampia gamma delle attrezzature che ci mettono a disposizione, adatta a ogni tipo di cliente.
Riescono a soddisfare tutti, dal rivenditore a chi acquista, con un giusto rapporto qualità-prezzo.
Inoltre, svolgono spesso servizi di formazione e informazione, dove vengono spiegate le novità, le possibilità di crescita con i loro prodotti e le corrette modalità di lavorazione.
Avete dedicato un corner ai prodotti dell’azienda?
Abbiamo degli scaffali vicino alle casse dove sono stati disposti dischi, frese, ventose, accessori e anche tutte le tagliapiastrelle di varie misure, dalla piccola alla grande, assieme ai prodotti di varie gamme di Brevetti Montolit. Da noi si riforniscono professionisti, per la maggior parte, ma anche privati.
Quali prodotti e quali gamme vanno per la maggiore in questo momento?
I dischi e le frese sono sempre sulla cresta dell’onda e al momento sono richieste attrezzature per grandi formati in particolare flash line, superlift, table one, ventose e materiale per tagli di lastre di grandi dimensioni.
Quali i prodotti che non devono mancare in negozio?
I dischi e le frese diamantate, li vendiamo quotidianamente, impossibile pensare di rimanere senza.
Com’è strutturato il vostro servizio pre e post-vendita?
Mostriamo il funzionamento dei prodotti in fase di pre vendita, con tutte le indicazioni per il funzionamento e per assicurarci che utilizzo e lavoro vengano svolti correttamente.
In fase di assistenza, invece, qualora sorgessero problemi siamo pronti a intervenire personalmente sul posto.
Brevetti Montolit afferma di ascoltare attentamente le esigenze del cliente. Avete contribuito anche voi all’innovazione dei servizi e prodotti per l’utilizzatore?
Ci sentiamo assolutamente ascoltati: abbiamo sempre comunicato tramite l’agente e siamo contenti di aver visto che molte nostre proposte sono state percepite. È un punto fondamentale della collaborazione con Brevetti Montolit.
Un’estetica raffinata per sistemi performanti. Raffreddare o riscaldare casa è imprescindibile e necessario, ma oltre a performance funzionali, si ricerca un bello che sia di classe in ogni stanza della casa.
Dai radiatori, agli scaldasalviette, ai climatizzatori, ai camini. Un bello che si abbini, insomma che richiami il lusso: tutte le proposte che si trovano nella rubrica Luxury goods in showroom di YouTrade Giugno.
Window è il nuovo termoarredo Cordivari Design, nato dalla collaborazione con l’Università Europea del Design di Pescara, attiva nei settori creativi della moda, della grafica e del design.
La partnership, nata dalla volontà di promuovere la creatività e le idee di giovani designer, ha visto impegnati gli studenti sul tema del calorifero e dell’interazione tra uomo e sistema domestico.
Il termoarredo Window (concept by Beatrice De Sanctis) è stato premiato per la fruibilità e versatilità del prodotto e quindi per aver colto la possibilità di realizzare un prodotto capace di continuare a valorizzare e innovare una gamma di radiatori a piastra attraverso un progetto dalla concreta producibilità.
Rockwool partecipa all’edizione 2024 di Safety Expo, la fiera nazionale della salute e sicurezza sul lavoro e della prevenzione incendi, in programma oggi (giovedì 19 settembre 2024) e domani (venerdì 20 settembre 2024) presso la Fiera di Bergamo.
L’azienda è presente in fiera presso il Foyer del Padiglione B (sicurezza antincendio) con il suo stand 1F per incontrare tutti i visitatori e presentare le sue soluzioni sostenibili e incombustibili in lana di roccia per l’edilizia.
Obiettivo: sensibilizzare la filiera
Durante l’edizione 2024 Rockwool, da tempo impegnata in prima linea nel sensibilizzare istituzioni e organi di informazione per sollecitare l’attenzione di tutta la filiera immobiliare sulle tematiche relative alla sicurezza antincendio, terrà un seminario dal titolo «Progettare la sicurezza antincendio degli edifici», organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Bergamo, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo, il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Bergamo.
Affrontare il rischio incendio in ambito civile
L’incontro, in programma il 19 settembrea partire dalle 14:15 presso la sala Seminari 2, si pone l’obiettivo di affrontare il rischio incendio in ambito civile, focalizzandosi sulla progettazione della sicurezza antincendio dell’involucro edilizio seguendo un approccio di tipo prestazionale e di tipo prescrittivo, con l’analisi di casi studio e approfondimenti delle normative attuali.
Il team di Rockwool al Safety Expo
Interverranno: Mauro Tricotti, Project Sales Manager di Rockwool Italia; ing. Piergiacomo Cancelliere, Primo Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e Comandante dei Vigili del Fuoco di Rimini; ing. Samuele Sassi, Fsc.
I prodotti isolanti
Quest’anno Rockwool porta in fiera per la prima volta in Italia i suoi prodotti isolanti per il segmento Heating, Ventilation and Air Conditioning (Hvac), ovvero riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria.
Questi materiali, pensati per edifici commerciali e residenziali di grandi dimensioni come uffici, condomini, aeroporti, ospedali, magazzini e altre strutture industriali, possiedono ottime proprietà di protezione dal fuoco, non subiscono variazioni dimensionali o prestazionali al cambiare delle condizioni igrometriche e permettono di raggiungere alti livelli di isolamento termico combinati con eccellenti prestazioni acustiche, sia in caso di applicazione a nuovi edifici che in caso di ristrutturazioni, garantendo al tempo stesso la riduzione delle emissioni di carbonio e un risparmio in termini di costi.
La gamma Fire Protection
Presso lo stand Rockwool è esposta la gamma Fire Protection pensata per limitare la propagazione delle fiamme e contenere gli incendi negli edifici in cui sono richiesti elevati livelli di resistenza al fuoco.
Queste soluzioni antincendio, oltre a ottimizzare gli aspetti energetici e acustici, comprendono sistemi specificatamente concepiti per la protezione passiva dal fuoco di elementi strutturali in acciaio, condotte metalliche di ventilazione affiancati a soluzioni per la compartimentazione al fuoco delle facciate ventilate.
La distribuzione specializzata di termoidraulica ha inanellato una serie di record, con aumenti esponenziali del fatturato. Non solo: anche la redditività viaggia a ritmi da record. Ma la parte del leone la fa chi supera i 100 milioni di ricavi.
Il settore della distribuzione di materiali idrotermosanitari in questi ultimi due anni ha fatto segnare vari record. Primo fra tutti, quello della crescita del giro d’affari, che nel 2021 ha visto incrementare il fatturato del 33,0% e nel 2022 produrre un ulteriore aumento del 25,3%.
In attesa dei dati relativi ai bilanci 2023, che saranno disponibili solo verso la fine dell’anno, si può comunque fare una prima analisi su un campione di aziende della distribuzione idrotermosanitaria che a oggi ha già depositato il budget 2023, reso disponibile dal registro camerale.
Il campione di 15 aziende, che vale 1,25 miliardi di euro di fatturato nel 2023, mostra complessivamente un andamento variabile tra -1,5% e +12% rispetto al 2022, con una media di crescita complessiva pari a +2,9%. Dunque, in consolidamento e rafforzamento dei risultati raggiunti nel 2022.
Il settore, a parte lo stop del 2020, aveva fatto segnare crescite interessanti anche negli anni precedenti, grazie allo sfruttamento dei bonus ordinari per ristrutturazioni e alla ripresa del mercato delle costruzioni dopo la lunga crisi 2008-2014.
Già nel 2015 la dinamica è stata positiva con +3,6% sull’anno precedente, seguita nel 2016 da +7,9%, nel 2017 da +4,0%, nel 2018 da +5,5% e nel 2019 da +5,1%.
Ulteriore rafforzamento
Ma al di là di questi dati, per il 2023, ovviamente da verificare e confutare con le consuete analisi di fine anno della nostra pubblicazione i Bilanci delle Costruzioni, il quadro che emerge dal settore della distribuzione idrotermosanitaria è estremamente positivo, che evidenza non solo una dinamica di forte crescita, ma soprattutto strategie di progressivo e ulteriore consolidamento e rafforzamento delle dimensioni di impresa.
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L’intelligenza artificiale nell’edilizia in Usa si diffonde tramite l’utilizzo di software di Ai per progettare e ristrutturare le case. In pochi minuti tutta la filiera edile è coinvolta, con l’effetto di tagliare tempi e bypassare ostacoli. Ma impatta sulle scelte del cliente finale.
Sembra, ma forse è una fake news, che i distributori di materiali edili soffrano per una endemica malattia professionale. Si tratta di una fastidiosa orticaria che colpisce i professionisti della rivendita di materiali quando qualcuno pronuncia la parola automazione.
Il meccanismo biologico che scatena un incontrollabile prurito è ignoto. Alcuni medici lo mettono in relazione a un riflesso piscosomatico.
Funzionerebbe così: l’idea di processi automatizzati provocherebbe inconsciamente la domanda: e io che ci sto a fare? Se c’è automazione tanto vale che il cliente vada a fare acquisti negli ampi spazi della grande distribuzione carrellata, intesa come libero servizio.
Automazione, ma smart
La medicina per sconfiggere, o perlomeno tenere a bada l’allergia, potrebbe però essere vicina. Si tratta di aggiungere alla parola automazione anche un aggettivo: intelligente. Smart, per dirla in inglese.
Perché, ancora di più, i processi legati alla decisione d’acquisto, potrebbero essere pilotati dalla nuova, ormai ineludibile, funzionalità dell’intelligenza artificiale, ma con il contributo del distributore.
A molti sembrerà un sogno da tecnomani, da impallinati del digitale, di smanettoni di software. Ma non è così.
Le applicazioni di intelligenza artificiale dedicate al mondo dell’edilizia e della progettazione sono già qui e coinvolgono tutta la filiera.
Lo testimonia anche un lungo articolo dedicato dal Wall Street Journal (che per chi non lo sapesse è la Bibbia quotidiana del business) proprio ai processi di intelligenza artificiali applicati all’edilizia.
Il quotidiano americano fa un esempio: racconta di come, a metà del processo di costruzione della nuova lussuosa casa di 1.800 metri quadrati con cinque camere da letto di proprietà di mister Kyle Loucks a Vancouver, nello Stato di Washington, sua moglie ha deciso di voler aggiungere un campo da tennis vicino all’abitazione. Una richiesta che ha gettato nel panico progettista e proprietario.
«La decisione ha avuto un effetto a catena sul progetto e sui materiali necessari per realizzarlo», ha raccontato Loucks, ex ingegnere di Meta, che ha fondato una società di tecnologia di laminazione congiunta chiamata RollPros.
A questo punto apriamo una parentesi: che cosa succederebbe in Italia in una situazione del genere, in cui il proprietario inserisce una modifica di rilievo al progetto, mentre in lavori sono in corso? Lasciamo stare gli aspetti burocratici dei permessi: come (non) funzionerebbe la catena che coinvolge impresa costruttrice, impiantistica, fornitura dei materiali?
Ambiente generato da ChatGpt
L’intelligenza artificiale nell’edilizia è la soluzione
La soluzione per casa Loucks è arrivata da un nuovo software di intelligenza artificiale chiamato Digs, in cui ha inserito una planimetria dell’edificio e dello spazio esterno.
Il software in pochi minuti ha trovato la disposizione adatta dell’impianto sportivo, ha informato in automatico l’appaltatore del cambiamento del progetto, ha confermato le dimensioni, ha inviato un messaggio all’impresa che fornisce il calcestruzzo per dare ragguagli prima di eseguire il getto per il campo da tennis.
Non solo: ha coinvolto il paesaggista suggerendo un paio di alberi nelle vicinanze per mimetizzare il campo sportivo e il subappaltatore incaricato dell’illuminazione, a cui ha consigliato di installare un faretto.
Insomma, un progetto cambiato in corso d’opera, e i problemi connessi risolti in una manciata di minuti. I distributori di materiali che offrono un servizio di consulenza farebbero bene a prendere nota.
«L’intelligenza artificiale ha contribuito a bypassare la possibilità di errori umani e problemi di comunicazione», ha aggiunto il proprietario della casa, che dovrebbe costare circa 2,2 milioni di dollari ed essere terminata a ottobre.
Delle living room in tonalità azzurra progettate da ChatGpt
Le prospettive dell’IA nell’edilizia
Quello riportato dal quotidiano non è un caso limite. Negli Stati Uniti i proprietari di case stanno sperimentando un’esplosione di nuove applicazioni di intelligenza artificiale per visualizzare rapidamente una serie di idee di layout e stile, coordinarsi con costruttori e progettisti e stimare i costi. Attenzione: si parla di preventivi messi a punto a casa dal cliente privato o dal progettista incaricato del lavoro.
I nuovi strumenti digitali possono aiutare a risparmiare tempo e denaro nel processo di costruzione e ristrutturazione, che è stato tradizionalmente costellato da decisioni infinite e da una valanga di pratiche burocratiche che spesso si traducono in progetti più lunghi e costi in aumento.
Oggi esistono già dozzine di app di intelligenza artificiale legate alla costruzione, progettazione e ristrutturazione di case, la maggior parte delle quali sono nate negli ultimi due anni.
Il magazine di Chicago Qualified Remodeler, specializzato in ristrutturazioni, ha condotto un sondaggio tra i suoi 83 mila lettori e ha scoperto che circa la metà ha provato strumenti di intelligenza artificiale generativa per i propri lavori di edilizia.
Per esempio, alcune app, come Renovate Ai, si concentrano sulla visualizzazione. Gli utenti possono generare immagini per vedere come potrebbero apparire diverse idee di design caricando foto o disegni delle loro stanze.
Quindi, possono scegliere stili come «fattoria rustica» o indicare al software di intelligenza artificiale di adottare elementi specifici al progetto, come i colori della vernice, l’illuminazione, i mobili o lo stile dei mobili.
Il chatbot
Il citato Digs, utilizzato per aggiungere il campo da tennis alla casa, consente agli utenti di interrogare un chatbot Ai per cercare dettagli all’interno delle visualizzazioni 3D delle planimetrie.
Anche altre piattaforme utilizzano l’intelligenza artificiale per creare planimetrie tridimensionali di case da sogno e gestire la logistica di un progetto, stanza per stanza.
La differenza con la generazione precedente consiste nel contributo dell’intelligenza artificiale nel suggerire le soluzioni più adatte: gli scavi progettati dal software, per esempio, possono essere previsti tenendo conto della posizione di specifici elementi, come travi portanti, linee idrauliche e piani di illuminazione, e in caso di ristrutturazione mostrare dove i muri possono essere abbattuti o spostati.
Inoltre, gli utenti possono interrogare questi programmi di intelligenza artificiale per ottenere la marca e il modello di un elettrodomestico più vantaggioso, o decidere le dimensioni del muro.
L’articolo del Wall Street Journal sull’Ai applicata all’edilizia
E in italia…
Gli analisti affermano che la domanda di nuovi strumenti è guidata in parte dallo stato del mercato immobiliare negli Usa, ma lo stesso discorso può essere fatto per l’Italia.
Il calo nella costruzione di nuove case, combinato con il rialzo dei tassi di interesse negli ultimi due anni che ha fatto impennare il costo dei mutui, ha portato molte persone a scegliere di restare nella propria vecchia abitazione e ristrutturare o ampliare (per chi ha una casa unifamiliare) ciò che già possiedono.
Per esempio, negli States secondo le ultime statistiche disponibili della Joint Center for Housing Studies di Harvard, la spesa per progetti fai-da-te è aumentata del 44% dal 2019 al 2021.
E le nuove app offrono ai proprietari di casa un modo per ottenere il controllo su quello che può essere un processo vertiginosamente complicato e opaco, anche se non privo di rischi.
Conclusione: prima che si diffonda anche in Italia il fai-da-te progettuale incoraggiato dall’intelligenza artificiale, con imprevedibili conseguenze per distributori, geometri e architetti, potrebbe essere bene adottare gli strumenti che utilizzano questo strumento digitale per scoprirne opportunità e punti deboli.
Sempre meglio prevenire e non farsi trovare impreparati, insomma. Lo suggerirebbe anche l’intelligenza artificiale.
L’ampia gamma Ventana di ventilconvettori per riscaldamento e raffreddamento degli ambienti comprende quattro differenti soluzioni di installazione e modelli personalizzabili fino a 80 colori.
Funzionalità, ma anche attenzione per l’estetica: sono le due caratteristiche che contraddistinguono la gamma di ventilconvettori per riscaldamento e raffreddamento Ventana.
I ventilconvettori caldo e freddo di Cordivari si rinnovano e trovano posto nel catalogo dell’azienda (Ventilconvettori e radiatori per pompe di calore). Questi ventilconvettori rappresentano la soluzione Cordivari più completa per avere il massimo comfort in ogni condizione e in ogni stagione.
La gamma Ventana comprende quattro differenti soluzioni di installazione: Ventana Regular, da parete standard, Ventana Low, dal design compatto e ribassato, Ventana High Wall, per il montaggio alto su parete, Ventana Incasso, per installazioni incassate su pareti verticali.
Tutte le soluzioni si distinguono per un design elegante e ultrasottile, con una profondità di soli 129 millimetri. Le versioni Regular e Low, inoltre, sono predisposte con attacchi reversibili di serie, per una massima flessibilità di installazione senza la necessità di acquistare componenti aggiuntivi.
Anche in versione smart
Cordivari Ventana Regular part
Ventana è personalizzabile con gli oltre 80 colori della cartella Color System Cordivari, tra tinte lucide, opache e materiche, per il massimo dello stile e dell’efficienza in ogni ambiente della casa o dell’ufficio. Inoltre, l’eleganza incontra tecnologia e connettività, con diverse soluzioni di gestione dei dispositivi.
Con la gestione Stand-Alone tutti modelli Ventana possono essere gestiti in modalità autonoma attraverso uno dei termostati di comando disponibili. Ciascun terminale può essere comandato, gestito e programmato singolarmente, in maniera indipendente da tutti gli altri terminali eventualmente presenti nell’impianto.
La gestione Master-Slave consente alla gamma Ventana di avere più unità connesse allo stesso termostato, che funge da gestore principale delle impostazioni, creando una rete di ventilconvettori è di tipo wired. Infine, c’è la gestione IoT: è la configurazione più avanzata e smart per utilizzo domestico.
Con l’impiego del termostato di comando wi-fi, i modelli possono essere gestiti in modalità IoT comodamente attraverso la app Smart Life, con la possibilità di gestire tutte le funzionalità e la programmazione da remoto, sia in logica stand-alone che in gruppi o livelli.
di Paolo Caliari
Le soluzioni della gamma Ventana
Caratteristiche tecniche
Motori Dc Inverter a grande efficienza energetica
Quattro taglie di potenza disponibili, per soddisfare ogni esigenza di climatizzazione
Display di controllo touch con comandi a sfioramento
Modulazione del flusso di velocità dell’aria per il massimo comfort
Massima silenziosità, grazie alla tecnologia di motori e ventilatori.
Torna il Cersaie: festa, business e occasione per acquisire informazioni. E YouTrade torna al Cersaie con una presenza tra gli stand di Fiera Bologna (Mall 29-30 Stand 11), ma che si riflette anche sul nuovo numero della rivista, che dedica un’ampia rassegna all’evento anticipando soluzioni, prodotti e argomenti di discussione centrati sul mondo della ceramica. Anche chi non può essere presente a Bologna sarà interessato a osservare le novità attraverso le pagine della rivista realizzata da Virginia Gambino Editore, con in più il commento del presidente di Confindustria Ceramica Augusto Ciarrocchi.
Sulla rivista, inoltre, si parla sempre di ceramica, ma anche di tecnica della lavorazione, con Vichi Montoli, fondatore di Brevetti Montolit, che al Cersaie presenta interessanti novità.
Ceramica e arredobagno a parte, il nuovo numero del magazine leader nella distribuzione dei materiali per edilizia (e non solo) è zeppo di argomenti interessanti: non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Per esempio, un lungo articolo si occupa di energie alternative, con il boom dei panelli solari, tra luci e ombre per quanto riguarda il mondo automotive e la rete distributiva di elettricità: un argomento caldo per tutti gli edifici interessati a questi impianti.
Sempre con un occhio al green, è da tempo scesa in campo anche l’edilizia sostenibile per strutture sportive. Negli Usa è già un trend consolidato, in Italia ci sono i primi esempi. Ancora: sul nuovo numero di YouTrade potrete trovare un approfondito dossier dedicato alla Gdo, tra brico e mercato professionale. Spoiler: i competitor diventano più grandi. Ma quanto a redditività…
A proposito di distribuzione: sono da segnalare gli articoli sulle strategie di MecStore, con un’intervista al direttore del gruppo, Stefano Pizzato, e la partnership tra un’azienda come DeFaveri e il gruppo Zanutta, forse un esempio di collaborazione perfetta tra produttore e distributore.
Infine, sulle pagine della rivista c’è anche uno speciale dedicato alla gestione delle superfici: un argomento delicato, tra meteo sempre più inclemente, che mette a rischio l’involucro, e l’inquinamento che ne corrode i materiali, per non parlare delle muffe. Ma l’elenco degli articoli interessanti sul nuovo numero potrebbe continuare ancora: non perdete YouTrade Settembre!
Cersaie: anteprima sulle novità Energia: perchè la soluzione è il pannello di casa Costruire: anche gli impianti sportivi diventano green Dossier GDO: Grande Distribuzione ai raggi x Speciale superfici: l’arte della pulizia
Nice presenta la nuova generazione di Robus, l’ultima serie di motori per cancelliscorrevoli. Robusevolve ulteriormente grazie a tecnologia e design innovativo, pensato per le applicazioni di cancelli residenziali.
Con numerose nuove funzionalità, tra cui una centrale ridisegnata per la massima integrazione con i sistemi smart home, i motori si distinguono per la loro versatilità, adatta a cancelli da 400 a 600 chilogrammi.
Nice Robus
Motori per cancelli scorrevoli a portata di App
L’operatività è semplificata grazie all’integrazione con l’app MyNice Pro, che consente agli installatori di connettersi in modalità wireless alla centrale per modificare impostazioni, effettuare regolazioni e diagnosticare problemi, tutto comodamente da remoto.
Le principali novità includono l’adattabilità universale: Robus si distingue per la sua durabilità e il suo valore, fondati su una piattaforma universale che garantisce un’integrazione fluida e versatile.
Questo approccio permette di soddisfare al meglio e con precisione le diverse necessità degli utenti finali in tutto il mondo. Robus assicura anche manovre di apertura rapida di cancelli. In soli 10 secondi apre senza sforzo cancelli larghi fino a 4 metri di larghezza, migliorando sia la sicurezza sia l’ottimizzazione dei tempi di attesa.
Robus è compatibile con l’ecosistema Yubii Home: il wi-fi integrato garantisce un’integrazione perfetta, consentendo agli utenti di gestire tutte le automazioni desiderate e di creare facilmente scenari personalizzati.
Robus così reagisce ai comandi vocali che migliorano l’esperienza di utilizzo dell’utente, rendendo il controllo del cancello fluido ed efficiente.
Per rendere il feedback visivo ancora più intuitivo e facile da usare, Robus è dotato di una luce Led integrata rossa o verde, il Sistema Eye Check, che fornisce aggiornamenti in tempo reale sullo stato di esecuzione dei comandi e assicura un aggiornamento agevolato dai modelli Nice precedenti, mantenendo la compatibilità.
L’unità di controllo espande le sue funzionalità tramite nuove schede di espansione I/O, garantendo una transizione fluida e semplice.
Infine, usa oltre il 50% di plastica riciclata, ed è compatibile con i pannelli solari, con e una riduzione significativa del 90% del consumo energetico quando in modalità stand-by.
Mapei, attraverso Polyglass Netherlands, filiale olandese della consociata Polyglass, ha acquisito Wecal Isolatie Techniek. Con sede a Wijk bij Duurstede, Wecal è un’azienda specializzata in prodotti e sistemi per le coperture piane e l’isolamento delle facciate, con un fatturato di 25 milioni di euro nel 2023.
La sede di Wecal Isolatie Techniek
«L’acquisizione di Wecal e della sua struttura, rafforza la posizione del gruppo Mapei in Olanda, dove siamo presenti dal 2009 con una sede logistica e commerciale. L’Europa, che contribuisce al 55% del fatturato globale del nostro gruppo, resta per noi un mercato di primaria importanza dove vogliamo continuare a crescere», commenta Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei.
«Ampliando la nostra offerta nel settore delle impermeabilizzazioni e dell’isolamento potremo soddisfare le richieste dei clienti locali e partecipare attivamente alla crescita del mercato delle costruzioni in Olanda che nel periodo 2025-2028 dovrebbe registrare un incremento annuale medio superiore al 2%1», aggiunge Marco Squinzi, amministratore delegato Mapei.
Alvise Silenzi, interno dell'abitazione in via Edolo, nel quartiere Isola, a Milano
Casa Probiotica
La Casa Probiotica è un esperimento che replica la funzione dei ceppi batterici nel corpo umano e vuole aumentare la salubrità dell’ambiente. Con il contributo di una porta scomparsa dell’esperto del settore Eclisse.
Il termine probiotici indica diversi ceppi batterici attivi all’interno del corpo umano e ai quali è attribuito un potenziale effetto di protezione per l’organismo.
Il concetto è trasmigrato ora anche nell’ambito della progettazione e dell’edilizia: ProbioHouse, La Casa Probiotica, è un progetto di Ssk Studio e ProbioArKs, presentato in occasione del Fuorisalone 2024.
Una casa probiotica è un esempio sull’utilizzo di microrganismi nell’architettura e nella manutenzione degli ambienti abitativi.
Lo scopo è quello di costituire un’oasi urbana confortevole, salutare e viva, dove poter sperimentare il benessere ambientale e respirare aria pulita.
Il progetto ha coinvolto Eclisse, azienda storica nel campo delle soluzioni per porte a scomparsa e sistemi di chiusura.
Il progetto della casa probiotica
Probiohouse bagno interno
Per dimostrare come un’architettura possa essere viva e integrarsi armoniosamente nel design e nel budget dei progetti abitativi, è stato riqualificato un appartamento degli anni Trenta di circa 65 metri quadrati in via Edolo 9, nel quartiere Isola, a Milano.
Il progetto si basa sull’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale, l’applicazione di probiotici, un approccio circolare all’edilizia, ridotti tempi di realizzazione, il contenimento dei rifiuti ed un rapporto qualità-prezzo accessibile.
ProbioHouse utilizza materiali compatibili con il benessere, creando un habitat ideale per la colonizzazione da parte di batteri buoni, simili a quelli conosciuti come integratori per la salute del microbiota intestinale umano.
Il tema, oggetto di numerosi studi in ambito medico scientifico, è la scoperta dell’esistenza di un microbiota ambientale caratteristico di ciascuno spazio abitato.
Il benessere si basa su una progettazione a scala umana, dove spazio luce e colore creano un ambiente confortevole per l’esistenza umana e anche il substrato ideale per il proliferare dei microrganismi buoni.
La Casa Probiotica concepita a Milano vuole essere un luogo dove parlare dei microrganismi in tutti gli aspetti della loro convivenza con l’uomo ed in concomitanza con la Milano Design Week è stato presentato un programma ricco ed interessante con conferenze e appuntamenti sul tema.
I prodotti
I materiali selezionati per questo progetto sono stati forniti da aziende partner, che hanno collaborato in qualità di sponsor, selezionate per caratteristiche di biocompatibilità, facile smaltimento e rispetto di standard di ecosostenibilità generali.
Tutte le porte originali in legno sono state restaurate, compresa quella della cucina, trasformata in superficie a scomparsa mediante l’installazione di un controtelaio Eclisse Luce.
Grazie a questo, gli interruttori sono stati posizionati in corrispondenza del vano scorrevole, unica zona rimasta disponibile per una comoda accensione dall’ingresso.
Il sistema per porta a scomparsa permette il posizionamento dei punti luce direttamente sulla parete dove è installato, in modo tale da avere interruttori e punti luce vicino al foro porta.
«Penso che l’unica via per la sopravvivenza della nostra specie risieda nell’economia circolare. Il recupero dei materiali a fine e vita e la loro durata sono la chiave per ridurre le emissioni del comparto edilizia, uno dei più inquinanti. In questo progetto l’inserimento di questa tipologia di controtelaio ha consentito il recupero di una porta degli anni Venti, con le sue imperfezioni e rugosità che le conferiscono un gran fascino. L’inserimento dei probiotici è fortemente legato alla circolarità perché i microrganismi possono avere un forte impatto risolutivo nello smaltimento dei rifiuti», spiega Simona Kemenater, architetto di Studio Ssk.
Obiettivo comfort
I lavori di Simona Kemenater hanno come obiettivo il comfort ambientale, strettamente connesso alla salute personale, e si basano sul progetto del colore funzionale e dell’illuminazione, elementi fondamentali, insieme alla distribuzione spaziale, per raggiungere il benessere dei fruitori.
La passione per l’interazione tra architettura e biotecnologie ha portato alla sperimentazione nei materiali e nella cura del verde, anche a seguito di una serie di esperienze documentate in Giappone da parte dell’agronomo e microbiologo Teruo Higa negli anni Novanta.
L’uso di microrganismi è stato sperimentato con successo per la ricostruzione di centri abitati dopo il disastro nucleare di Fukushima al fine di ridurre l’inquinamento radioattivo, e poi ripetuto a seguito di altri incidenti ambientali.
Il sistema costruttivo della ProbioHouse è già stato applicato da Ssk Studio in altri interventi di ristrutturazione, anche nei centri storici. ProbioArKs si pone l’obiettivo di diffondere questo nuovo concetto dell’abitare.
A maggio 2024 la produzione di energia rinnovabile ha superato quella da fonti fossili. Merito soprattutto della diffusione del pannello fotovoltaico, che continua a essere gettonato anche dopo la fine del superbonus.
Produrre sempre più energia rinnovabile, fino all’idilliaco e per alcuni aspetti utopico, autosostentamento energetico con energia solare: dovrebbe essere non solo una volontà ambientalista, per il minor ricorso alle energie fossili, ma una vera e propria rivoluzione collettiva che abbraccia tutti, dalle famiglie alle imprese e fino alle istituzioni.
In realtà, a guardare i dati recentemente pubblicati da Terna sulla produzione fotovoltaica e da altre energie rinnovabili, questa rivoluzione è già in atto nel nostro Paese. Ed è una rivoluzione destinata a proseguire, con numeri che fino a qualche anno fa potevano sembrare, appunto, idilliaci o utopici.
Il mese di maggio di quest’anno sarà a questo proposito da ricordare: secondo Terna, è stato il periodo nel quale si è registrato il sorpasso della produzione da fonti rinnovabili su quelle fossili, principalmente gas e carbone.
La produzione da energie rinnovabili ha coperto oltre metà della domanda di elettricità, pari al 52,5%. I dati di Terna evidenziano che questo valore è il più alto di sempre. Ma si sa che i record esistono per essere battuti e valgono fino a quando sono superati, e nel caso del fotovoltaico sembrerebbe che nel prossimo futuro potrà essere così.
Basti considerare che nei primi cinque mesi del 2024 sono stati installati 3 Gigawatt di nuova potenza rinnovabile e l’anno scorso ne erano stati installati 6, quando a favorire l’installazione c’era il superbonus del 110%, che poteva trainare la spesa in pannelli fotovoltaici.
Eppure, allo stato attuale il target del Governo, fissato a 8 Gigawatt, sembra raggiungibile per la fine dell’anno, anche in assenza di superbonus. Le famiglie e le imprese, ma anche gli enti pubblici, ormai hanno compreso la convenienza dell’installazione del fotovoltaico, anche in ragione della nascita delle comunità energetiche, e dunque la possibilità di utilizzare ulteriori incentivi a supporto.
Impianti fotovoltaici in Italia. Fonte GSE
Un aumento del 36,3%
Il fotovoltaico a maggio 2024 ha aumentato la produzione in Italia, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, del 36,3%, con l’idroelettrico a +34,7% e l’eolico +10,5%.
Tra le fonti rinnovabili la solare è quella che cresce di più in capacità produttiva che in valore assoluto vale +1.062 GWh, con un aumento della capacità in esercizio di +669 GWh e una maggiore produzione per maggiore irraggiamento di +393 GWh.
Nei primi cinque mesi del 2024 si è registrato un boom delle rinnovabili, che ha fatto diminuire la produzione termoelettrica da gas e carbone del 14,6%. Nel mese di maggio il carbone ha coperto appena l’1% della domanda di elettricità.
A tal proposito ricordiamo che il Pniec, il piano nazionale dell’energia, prevede la cessazione della produzione elettrica da questa fonte fossile nel 2025, con una deroga per la Sardegna fino al 2027.
Sempre Terna fa sapere che la capacità di produzione da fonti rinnovabili in esercizio in Italia nei primi cinque mesi del 2024 è aumentata di 3,015 Gigawatt, il 42% in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
È di tutta evidenza l’impatto positivo del superbonus 110% in questo ambito, ma è merito anche dello sblocco delle procedure autorizzative avviato dal governo Draghi e poi proseguito con l’attuale governo Meloni.
Più residenziale
Uno studio dell’Enea, peraltro, ha fotografato un altro aspetto potenzialmente rilevante per il futuro energetico dell’Italia.
Secondo questo studio, curato da Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano, e da Domenico Palladino, ricercatore dello stesso laboratorio, per soddisfare l’intero fabbisogno elettrico del settore residenziale nazionale basterebbe installare pannelli fotovoltaici sul 30% circa della superficie complessiva dei tetti degli edifici a uso abitativo.
In pratica, la quasi totalità delle superfici a tetto idonee all’installazione di questi dispositivi.
Lo studio, pubblicato lo scorso anno sulla rivista Open Access Energies, dimostra che senza consumare suolo (per esempio, installando fotovoltaico direttamente sul terreno) le superfici dei tetti potrebbero rappresentare la vera sfida verso la quale tendere per un futuro più sostenibile ed economicamente conveniente.
Basta considerare che gli edifici a uso residenziale in Italia sono oltre 12 milioni e che contano una superficie complessiva dei tetti di circa 1.490 chilometri quadrati.
Di questa superficie, 450 chilometri quadrati, pari al 30% circa, ha caratteristiche adeguate all’installazione di pannelli fotovoltaici.
Utilizzando questa superficie si potrebbero generare oltre 79 mila GWh di energia elettrica, per una potenza complessiva installata di 72 GW.
Secondo i ricercatori, anche se si riuscisse a occupare una superficie inferiore (indicativamente circa 310 chilometri quadrati), l’energia prodotta sarebbe in grado di soddisfare il fabbisogno energetico elettrico del settore residenziale pari a un consumo medio annuo di circa 65,5 mila GWh.
Evoluzione della potenza e della numerosità degli impianti fotovoltaici. Fonte GSE
I consumi
Sempre con riferimento a Terna, per integrare il quadro informativo, i più recenti dati statistici dicono che nel 2023 i consumi elettrici italiani si sono attestati a 306,1 miliardi di kWh. Positivo il dato relativo alle fonti rinnovabili, che lo scorso anno hanno coperto complessivamente il 36,8% della domanda, rispetto al 31% del 2022.
Il valore è in aumento grazie al contributo tendenziale positivo di tutte le fonti e, in particolare, della produzione idroelettrica, tornata in linea con i valori storici.
Relativamente all’offerta, nel 2023 si è registrata una crescita rilevante della produzione rinnovabile (+15,4%). Considerando tutte le fonti rinnovabili, nel 2023 ci sono state nuove attivazioni per circa 5,8 GW, valore superiore di circa 2,7 GW rispetto al 2022.
Il dato sottolinea l’accelerazione nello sviluppo delle rinnovabili: infatti si è passati dalle nuove attivazioni pari a 1 GW nel 2021, ai circa 3 GW del 2022. In aggiunta, secondo i dati Terna aggiornati al 31 dicembre 2023, risultano circa 6 GW che hanno ottenuto la Soluzione Tecnica Minima Definitiva di connessione alla rete elettrica nazionale.
Numerosità e potenza degli impianti fotovoltaici installati in Italia. Fonte GSELa dinamica di crescita del fotovoltaico nel 2023 in Italia. Fonte GSEInfografica del consumo di energia elettrica in Italia
L’installato
Con riferimento specifico al fotovoltaico, secondo i dati del Gse nel 2023 in Italia erano installati 1,6 milioni di impianti fotovoltaici, con una potenza superiore a 30,3 Gigawatt e con una produzione lorda annua di oltre 30,7 Twh.
Nel corso del 2023 sono entrati in esercizio in Italia circa 371.500 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva poco superiore a 5.200 Mw.
Alla fine dell’anno la potenza installata complessiva in esercizio ammontava a 30.319 MW, in aumento del 21% rispetto al 2022. La produzione registrata nell’anno è stata pari invece a 30.711 GWh; in questo caso, l’aumento rispetto al 2022 è pari a +9,2%. Al 31 dicembre 2023 risultavano in esercizio in Italia 1.597.447 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva pari a 30.319 MW.
Gli impianti di potenza inferiore o uguale a 20 kW costituiscono il 94% del totale in termini di numerosità e il 29% in termini di potenza; la taglia media degli impianti è pari a 19 kW.
Nel corso del 2023 sono entrati in esercizio sul territorio nazionale 371.442 impianti fotovoltaici (in grande maggioranza di taglia inferiore a 20 kW) per una potenza complessiva di 5.209 MW2; oltre il 21% della potenza installata nel 2023 è costituita da impianti di taglia superiore a 1 MW.
Rivoluzione inarrestabile
Le dinamiche di crescita del fotovoltaico in Italia evidenziano la forte crescita che questi impianti hanno avuto nel nostro Paese e sono la fotografia non solo di una rivoluzione inarrestabile in atto, favorita nella sua crescita iniziale dai meccanismi di incentivazione pubblici (in particolare il Conto Energia) alla quale è seguita più recentemente una nuova accelerazione a partire dal 2022 grazie al superbonus.
Tuttavia, osservando il grafico dell’evoluzione della potenza e della numerosità degli impianti fotovoltaici, secondo i dati del Gse, emerge come in una fase di riduzione degli incentivi, a partire dal 2013, si sia comunque rilevata una fase di sviluppo, graduale, ma comunque progressivo.
È di tutta evidenza che il sogno dell’autosostentamento energetico mediante produzione da fonti rinnovabili, energia pulita prodotta dal trittico idroelettrico-fotovoltaico-eolico, non può che passare da una strategia di utilizzazione delle superfici edificate esistenti, non solo residenziali, ma anche non residenziali, che per essere efficace deve poter contare ancora sull’uso di incentivi, anch’essi ovviamente sostenibili dal punto di vista della defiscalizzazione da parte dello Stato, perché le rivoluzioni non vanno solo fatte, ma anche accompagnate in modo coerente per renderle strutturali ed efficaci in termini di risultati.
Nel commercio elettronico il punto di vendita ha rappresentato fin dagli inizi uno degli spazi da cui far partire l’esecuzione dell’ordine verso il cliente.
Nel tempo però questa strategia ha dimostrato una serie di punti di debolezza e di criticità che hanno messo in discussione questo modello distributivo.
Tra i principali problemi emersi, la difficoltà di combinare le esigenze del pubblico che frequenta il punto di vendita con le necessità dell’operatore di magazzino addetto alla preparazione degli ordini.
Si pensi, per esempio, che chi fa commercio elettronico utilizzando il negozio come base di spedizione deve dedicare il proprio personale alla vendita a preparare gli ordini, a confezionare il bene (cosa che per un cliente fisico non accade), a finalizzare l’ordine attraverso la stampa dei documenti.
Queste attività delegate al commesso potrebbero ridurre il livello di servizio offerto al cliente del negozio, sia attraverso una minore assistenza alla persona, sia con un mancato rifornimento dello scaffale e con un incremento delle mancate vendite.
Per evitare una scomoda coesistenza nello stesso luogo della gestione di più canali di vendita sono stati realizzati i dark store.
Questo termine descrive un magazzino dedicato esclusivamente alla preparazione e alla spedizione degli ordini online, non accessibile al pubblico per lo shopping tradizionale.
Questi spazi sono ottimizzati per l’efficienza nella gestione degli ordini online, permettendo una raccolta e una spedizione più rapide rispetto a un negozio al dettaglio tradizionale.
I dark store possono variare in dimensioni e in complessità operativa, ma il loro scopo principale è di fungere da centro logistico. Essi sono solitamente situati in aree urbane o periurbane per garantire tempi di consegna rapidi.
I principali vantaggi sono prevalentemente un aumento dell’efficienza operativa, dal momento che vengono progettati come veri e propri magazzini, ottimizzati per facilitare il picking e il packing, riducendo così i tempi di preparazione degli ordini.
Il dark store non necessita di ambienti curati, il materiale può essere contenuto negli imballi originali, possono essere fisicamente ubicati in aree con costi immobiliari più bassi rispetto ai negozi tradizionali.
La gestione della merce è migliore grazie a un maggiore controllo delle giacenze. L’uso di un dark store presenta anche alcuni punti di debolezza che devono essere considerati, come:
costi iniziali, per la costruzione o la conversione di uno spazio, oltre a infrastrutture, tecnologia e formazione del personale
distanza dal cliente: se i dark store non sono baricentrici rispetto ai mercati di consumo, i tempi di consegna potrebbero essere più lunghi rispetto ai negozi tradizionali
bilanciamento del carico di lavoro: i siti di e-commerce possono subire alti picchi di domanda, come le festività o eventi speciali (per esempio, il black friday), seguiti da periodi più tranquilli
Per concludere, rimane da sottolineare che tanto più elevato è il livello di servizio che si vuole garantire al cliente in termini di velocità e precisione della consegna, tanto più la strategia del dark store deve essere implementata.
La Academy dell’azienda propone un’offerta integrata di eventi formativi online e live focalizzati sul risparmio energetico, sulla corretta progettazione e posa dell’isolamento ventilato.
Brianza Plasticada sempre valorizza l’importanza della formazione, impegnandosi come soggetto promotore della diffusione della cultura, intesa come percorso continuo e progressivo. L’azienda, infatti, si distingue per una forte vocazione formativa rivolta sia agli operatori specializzati nella posa del prodotto sia al mondo della progettazione con Isotec Academy.
Isolamento ventilato
Si tratta della piattaforma integrata per eventi formativi online e live, creata da Brianza Plastica per i professionisti e progettisti interessati alle tematiche del risparmio energetico, sostenibilità edilizia, riqualificazione ed efficienza degli edifici.
L’offerta formativa dei seminari, tenuti da esperti aziendali e docenti universitari, si concentra e approfondisce, di volta in volta, temi che riguardano materiali e soluzioni innovative per l’efficientamento dell’involucro, le certificazioni di sostenibilità e conformità ambientale dei prodotti, gli aggiornamenti normativi, la corretta progettazione dell’isolamentotermoventilato per coperture e facciate, i dettagli di realizzazione per l’esecuzione a regola d’arte.
Scuole di posa
Proprio per formare alla corretta installazione, Brianza Plastica ha creato scuole di posa, svolte in collaborazione e presso le scuole edili sull’intero territorio italiano. I corsi hanno l’obiettivo di avvicinare gli operatori del settore e gli applicatori al mondo Isotec e alla sua estrema semplicità e versatilità di applicazione. Tutti gli eventi sono a partecipazione gratuita e, quando previsto, rilasciano crediti formativi professionali.
«È importante ricordare che Brianza Plastica da sempre offre servizi di assistenza tecnica pre e post vendita», spiega Simone Pruneri, sales manager Insulation Building di Brianza Plastica. «Sia ai progettisti che ai tecnici di cantiere, affiancando i professionisti nelle fasi più delicate del lavoro. Per esempio, siamo presenti nella partenza del cantiere e nella formazione alle imprese che non conoscono il sistema Isotec. Un valore aggiunto che Brianza Plastica da sempre offre ai clienti».