Lettera al governo: scuole troppo rumorose

    Il governo ha deciso di stanziare 3 miliardi per mettere a norma le scuole. Ma questo non deve far dimenticare un aspetto importante: il rumore. Le carenze riguardanti la qualità acustica delle aule, infatti, provocano problemi di apprendimento e di salute per allievi e insegnanti. A ribadirlo è l’Associazione italiana di acustica, che ha deciso di inviare una lettera aperta al presidente del consiglio, Matteo Renzi. «Il nostro patrimonio edilizio scolastico, sia quello più datato sia quello più recente», scrive l’associazione, «ha infatti carenze profonde nella qualità acustica degli ambienti e ciШ influisce sull’ascolto, sul comportamento, sull’apprendimento, nonché sulla stessa salute degli allievi e dei docenti». Secondo l’Aia, sono infatti numerosissime le aule scolastiche che da un lato non sono isolate acusticamente e dall’altro non sono arredate con materiali fonoassorbenti (controsoffitti, pannelli). «In una situazione di esposizione cronica ad alti rumori ambientali provenienti dall’esterno (rumore aeroportuale, rumore da traffico veicolare, ferroviario, ecc.) o dalle aule limitrofe e dai corridoi, l’analisi delle prestazioni dei bambini su compiti di accuratezza (ad esempio riconoscimento di parole o test di apprendimento standard) ha messo in luce la presenza di effetti negativi sulla memoria e sulle capacità di lettura, così come una riduzione dell’attenzione e della motivazione». L’associazione vede il rimedio: «Si tratta di migliorare in maniera accorta le proprietà fonoisolanti delle strutture (porte, finestre) e introdurre giuste quantità di materiale fonoassorbente (pannelli, controsoffitti). L’investimento economico necessario è mediamente modesto (stimato in circa 3mila euro per aula) e gli interventi possono essere facilmente integrati in un più ampio piano di ristrutturazione del patrimonio edilizio scolastico».

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