Cugini: raddoppiamo e diventiamo più green

A dispetto di quanti considerano il mondo dell’edilizia ancorato a vecchie tradizioni e lento a cogliere le opportunità, Cugini, storica azienda di Nembro (Bergamo), ha deciso di investire in nuovi impianti, puntare su nuovi prodotti, utilizzare nuove tecnologie. Insomma, le novità non mancano, conferma Elisabetta Cugini, presidente del Cda dell’azienda.

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Domanda. L’edilizia ha vissuto due anni di boom. Come lo ha dovuto affrontare Cugini?
Risposta. Gli investimenti nelle costruzioni hanno segnato, come è noto, due anni di crescita record, del 20% nel 2021 e del 12% nel 2022. È stato un periodo davvero molto intenso, caratterizzato da un significativo incremento della domanda di alcune tipologie di materiali, come gli adesivi e rasanti per cappotto, grazie soprattutto alla spinta del superbonus. La nostra produzione non si è mai fermata, nonostante le difficoltà di reperimento di alcune materie prime durante il 2021 e, in seguito, dei ripetuti rincari di energia, trasporti, cemento, additivi e imballi che hanno creato tensioni sui prezzi di vendita ed eroso la marginalità.

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Lo stabilimento Cugini

D. Perché avete deciso di investire in un nuovo impianto?
R. La volontà di realizzare un nuovo impianto nasce diverso tempo fa. Da circa dieci anni parlavamo di potenziare la capacità produttiva, che era diventata ormai insufficiente per soddisfare le attuali richieste del mercato. Si è dovuto lavorare, praticamente, 24 ore tutti i giorni, sabato e domenica compresi, per soddisfare la clientela. Il progetto preliminare della nuova linea produttiva era già stato definito nel 2019; poi, a causa della pandemia, tutto si è bloccato. Non è stata quindi una scelta nata sull’onda dell’entusiasmo del 110%, ma la mole di lavoro che ha generato è stata sicuramente un forte stimolo per farci prendere la decisione definitiva di partire.

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D. Dove si trova?
R. L’impianto si trova all’interno del complesso industriale già esistente. È stato demolito un vecchio corpo di fabbrica che era collocato in mezzo agli impianti produttivi. Si era valutata anche l’ipotesi di costruirlo in aree più lontane dall’attuale sito industriale, ma per un discorso di economie di gestione e di costi logistici si è deciso di realizzarlo all’interno dell’attuale sito produttivo. La nuova linea di malte premiscelate, di fatto, affianca la linea esistente e questo permetterà di poterla gestire con lo stesso personale che governa attualmente gli impianti esistenti.

D. Quali sono le sue caratteristiche?
R. È un impianto pensato per produrre premiscelati speciali, come adesivi e malte tecniche. Il progetto è molto ambizioso, è una torre alta 35 metri che contiene 21 silos per le materie prime che vengono movimentate per caduta, dosate in cinque bilance (di cui una volumetrica), miscelate in un mescolatore a vomeri e insaccate mediante un’insaccatrice rotante a sei bocche con possibilità di sigillare ermeticamente la valvola del sacco.

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Nuova linea di insacco e pallettizzazione

D. Quale contributo darà alla produzione?
R. Come capacità produttiva stiamo parlando di oltre 30 tonnellate-ora, in teoria potrebbe raddoppiare l’attuale potenzialità, anche se questo nuovo impianto è progettato per essere alimentato da materie prime di provenienza esterna, quindi con i limiti generati dall’approvvigionamento di questi materiali (cemento, sabbie) e dalla capacità di stoccaggio. In ogni caso il contributo sarà significativo e ci permetterà di organizzare la produzione su cinque giorni lavorativi.

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Insaccatrice rotante a sei bocche

D. Quali sono i prodotti di punta dell’azienda in questo periodo?
R. Parlare di prodotti di punta è riduttivo in quanto diamo importanza e attenzione a tutti i nostri prodotti, diciamo che stiamo concentrando la nostra attenzione su alcune linee per motivi diversi. Oltre alla nostra linea di adesivi rasanti per cappotto Ademix e di colla per piastrelle Adekoll, stiamo puntando sulle linee Restaurmix (K05F e KR10F) e Calcevita (in particolare la tipologia strutturale) a base di calce idraulica naturale (Nhl), prodotti sui quali abbiamo svolto, in collaborazione con un importante laboratorio esterno, una serie di prove di compressione diagonale su muretti in mattoni rinforzati con intonaci armati per valutare la loro efficacia e la loro risposta alle sollecitazioni. Questi prodotti sono infatti destinati a lavori di riqualifica strutturale e di protezione antisismica in edifici in muratura.

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Prove di compressione diagonale

D. Quali sono le caratteristiche della linea Restaurmix?
R. La nostra linea Restaurmix comprende prodotti dedicati sia al consolidamento delle murature, sia alla riparazione e protezione del calcestruzzo. Per il consolidamento di edifici in muratura abbiamo il nostro K05 F, ideale per applicazioni dove sono richieste elevate resistenze alla compressione e all’adesione e il K07 F, impiegato per realizzare cappe consolidanti per il rinforzo di volte e solai. Entrambi i prodotti possono essere usati in abbinamento a reti metalliche, in fibra di vetro o di altra tipologia. Per la riparazione corticale del calcestruzzo abbiamo una linea completa che comprende diversi prodotti con classi prestazionali che vanno dalla R2 alla R4. Il KR200 in particolare è una malta alleggerita, tixotropica, polimero modificata che permette interventi di ripristino di balconi, di spigoli di travi e pilastri, con spessori variabili da pochi millimetri fino a 10 centimetri. I betoncini KR10F, KR300 F e KR400, con prestazioni crescenti, permettono di effettuare ripristini corticali anche di grandi superfici, grazie alla possibilità di fornitura sfusa in silos da cantiere e di poterli applicare con macchina intonacatrice. Per finire, meritano di essere ricordati anche i prodotti dedicati alla protezione delle superfici in calcestruzzo, come il rasante idrofugato Restaurmix Ras, oppure Restaurmix KR Passivante per la protezione dei ferri di armatura o la linea Fleximix da utilizzarsi dove è necessaria una protezione totale dalla penetrazione dell’acqua e da altri agenti aggressivi. I prodotti KR10F, KR300F e KR400F, idonei per applicazioni strutturali, sono dotati di sistema di attestazione della conformità CE di tipo 2+ (con l’intervento di un organismo notificato che effettua la sorveglianza continua del controllo di produzione in fabbrica) e possono, quindi, essere impiegati anche su importanti opere di ingegneria civile (strade, ponti).

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Restaurmix KR10F

D. Per quali edifici è stato studiato il prodotto?
R. La linea Restaurmix è idonea sia per il consolidamento di edifici in muratura, sia per strutture in calcestruzzo e cemento armato. Abbiamo anche linee esclusive per il risanamento e il miglioramento strutturale di edifici in muratura, anche storici: Calcevita a base di calce idraulica naturale e Sanierputz a base di cemento bianco ed eco pozzolana. Stiamo mettendo a punto anche un kit per realizzare un sistema Crm (Composite reinforced mortar) costituito da Calcevita Strutturale e da rete e angolare in composito Frp (Fiber reinforced polymer) e da relativi connettori. Questo sistema è idoneo anche per il consolidamento e il miglioramento strutturale, in caso di sisma, di edifici tutelati dalle belle arti. Stiamo pensando di realizzare anche un kit Frcm (Fiber reinforced cementitious mortar), ma questo progetto è ancora in fase embrionale.

D. Come si utilizza?
R. Tutti i prodotti possono essere applicati a mano per eseguire riparazioni localizzate come il rifacimento di sbeccature e spigoli di travi e pilastri oppure con macchina intonacatrice per il rivestimento, la ricostruzione, la regolarizzazione di ampie superfici in un’unica mano, anche in abbinamento a reti metalliche o in fibra di vetro o di altra tipologia.

D. L’isolamento termico è stato e probabilmente sarà uno dei trend di mercato. Voi avete studiato materiali adesivi ad hoc. Di che si tratta?
R. Offriamo un’ampia e diversificata gamma di adesivi rasanti per sistemi di isolamento termico a cappotto, in grado di soddisfare tutte le richieste del mercato e garantire soluzioni tecniche specifiche in base al pannello utilizzato, per la realizzazione di nuovi edifici a basso consumo energetico e l’efficientamento di immobili in fase di ristrutturazione. Il prodotto di punta è l’Ademix P200 che ha ottenuto il prestigioso marchio di qualità Itc Cnr e fa parte anche del nostro kit Thermix, ma la linea comprende anche prodotti alleggeriti con perlite, microsfere in vetro, Eps oppure a base di calce idraulica naturale o ancora con materiale riciclato per soddisfare i Cam in edilizia. Il nostro kit Thermix è dotato del Benestare tecnico europeo (Eta n. 13/0511) sin dal 2013. Questa certificazione decennale è la maggior garanzia di durabilità del nostro kit proprio per tutte quelle applicazioni realizzate nel tempo senza evidenziare problematiche di sorta che testimoniano appunto la qualità del sistema. Nel corso degli anni, inoltre, il kit ha superato diversi test tecnici e ha ottenuto certificati che ne testimoniano la qualità e l’efficienza e, allo stesso tempo, ne garantiscano la conformità alle diverse richieste normative, sia in materia termica che di sicurezza, anche antincendio. Sono inoltre in corso ulteriori certificazioni Eta di kit realizzati con pannelli di diversa natura associati sempre con adesivi e rasanti di nostra produzione.

D. Sempre in materia di adesivi proponete anche colle per piastrelle. Quali sono le caratteristiche di questa linea?
R. Adekoll è la nostra linea di adesivi per piastrelle ad alte prestazioni e per uso professionale. Questa linea è perfetta per la posa, sia a pavimento sia a parete, di piastrelle ceramiche di ogni tipo e formato, sia in ambienti interni che esterni, con tempo aperto prolungato e scivolamento verticale nullo. L’ultimissima novità della linea è Adekoll As100 Eco: un adesivo cementizio ad alte prestazioni formulato direttamente nei nostri laboratori con l’obiettivo di favorire la sostenibilità ambientale. Adekoll As100 Eco contiene infatti materiale riciclato (Certificato Icmq n. P419 – Norma di riferimento Uni En Iso 14021) che contribuisce a raggiungere i Cam in edilizia e permette di soddisfare i requisiti presenti nei principali schemi di certificazione per la sostenibilità degli edifici (Leed, Breeam, Hqe, eccetera).

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La gamma di adesivi Adekoll

D. Come si distingue sul mercato?
R. Tutti i prodotti della linea Adekoll sono classificati A+ in termini di emissioni indoor (a 28 giorni) di sostanze pericolose e soddisfano ampiamente i requisiti Cam previsti per gli adesivi. I bassi livelli di emissioni raggiunti permettono inoltre di ottenere un punteggio premiante al professionista che utilizza la nostra colla, secondo quanto previsto nel decreto Cam del 06.08.2022. Per tutti i prodotti Adekoll è prevista l’innovativa chiusura della valvola saldata che permette di eliminare le dispersioni di materiale durante il trasporto, azzerare gli sprechi, eseguire lavori in ambienti civili senza sporcare e migliorare la conservazione del prodotto stesso.

D. Avete in programma altre novità di prodotto?
R. Stiamo focalizzando la nostra attenzione più ai sistemi costruttivi che al singolo prodotto, in particolare per quanto riguarda l’isolamento termico e la riqualificazione strutturale degli edifici in muratura. Un altro settore di nostro interesse è quello relativo alla possibilità di inserire nei nostri prodotti materie prime seconde, derivanti da riciclo di prodotti da demolizioni o da scarti di altre lavorazioni. Riteniamo che un’economia circolare con alla base il ricondizionamento e il riciclo dei materiali esistenti sia una scelta obbligata e che diventerà sempre più importante nei prossimi anni.

D. Uno dei punti caldi anche per l’edilizia è la compatibilità ambientale. Quali sono le vostre iniziative in materia?
R. Quando si parla di sostenibilità ambientale il modello da seguire è sicuramente quello dell’economia circolare, preferendo allo sfruttamento delle risorse naturali, il riciclo e il riutilizzo e tutti quei comportamenti virtuosi che possono ridurre l’impatto dell’attività dell’azienda sull’ambiente. Cugini, da sempre attenta ad attuare sistemi produttivi sostenibili, ha ottenuto una certificazione di prodotto rilasciata da Icmq, che attesta il contenuto di riciclato attraverso l’esplicitazione del bilancio di massa dei vari prodotti (è di fatto un’autodichiarazione ambientale conforme alla norma Iso 14021). Inoltre, lo
stesso organismo di valutazione ha convalidato un’asserzione ambientale autodichiarata, sempre secondo la norma Iso 14021, relativa alla distanza di approvvigionamento delle diverse materie prime contenute nei nostri prodotti entro una distanza massima di 150 chilometri dal cantiere di utilizzo. Abbiamo, infatti, la fortuna di avere come principale fonte di approvvigionamento di aggregati la nostra cava che è attigua allo stabilimento e quindi a chilometro zero.

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La cava

D. L’etichetta «Aggregati a km zero», che compare su alcuni vostri prodotti si riferisce a questo?
R. Sì, esatto. Inoltre, dove non è possibile utilizzare il nostro aggregato, per esempio nei prodotti bianchi, cerchiamo di fare uso di aggregati che arrivano dalla provincia.

D. Questa attenzione in che modo si riflette nei prodotti?
R. Un prodotto per essere sostenibile deve tenere conto di tutti i fattori che fino a poco tempo fa erano irrilevanti, come lo smaltimento dei rifiuti e lo sfruttamento delle risorse ambientali. Realizzare un prodotto sostenibile significa monitorare tutto quello che si produce, considerando un ciclo di vita più ampio di quello relativo al semplice utilizzo: quindi, progettare considerando non solo i confini della fabbrica, ma ove possibile anche ciò che viene prima e ciò che va oltre. Per questo motivo ci stiamo muovendo verso la Dichiarazione ambientale di prodotto (Edp), una certificazione su base volontaria applicabile a tutti i prodotti basata sulla metodologia Lca (Life cyle assessment), che consente di quantificare i potenziali impatti sull’ambiente associati a un prodotto, tramite l’analisi di energia e materiali consumati, rifiuti generati, logistica e trasporti, nonché scarti ed emissioni rilasciati in ambiente, il tutto lungo l’intero ciclo di vita o una parte di esso.

D. Sono compatibili con i Cam?
R. Certo, il contenuto di materiale riciclato presente in molti nostri prodotti permette di raggiungere i Cam in edilizia. Questo elemento, oltre alla distanza di approvvigionamento (provenienza locale) delle diverse materie prime, sono dichiarate in specifiche Asserzioni ambientali predisposte in accordo alle norme Uni En Iso 14021 e convalidate da Icmq.

D. Quanto è necessaria la formazione del personale all’interno della vostra azienda?
R. I dipendenti sono componenti imprescindibili all’interno di un’azienda, per questo è importante che si sentano costantemente valorizzati e partecipi della realtà che li circonda. La formazione del personale permette all’azienda di rimanere competitiva, in un contesto storico in cui l’evoluzione è decisamente rapida e la concorrenza alta. Attraverso la formazione, infatti, i dipendenti possono acquisire maggiori competenze e svolgere nel miglior modo possibile i propri compiti, tenendo ben presente gli obiettivi da raggiungere.

D. Chi coinvolge?
R. La formazione coinvolge tutti, anche per i dipendenti più professionali e con grande esperienza c’è sempre spazio di miglioramento con i corsi di formazione. In particolare, la formazione sui prodotti coinvolge anche la nostra rete vendita, per offrire competenze che saranno riportate ai clienti, argomentando un prodotto o un sistema in termini di funzionalità, vantaggi, utilizzi e costi. Spesso teniamo corsi presso la sede di nostri clienti che sono rivolti al loro personale interno o direttamente ai loro clienti. Cugini, inoltre, si propone come Academy attraverso l’organizzazione di corsi di formazione preparatori alla certificazione delle figure professionali che eseguono la posa dei sistemi a cappotto, offrendo la possibilità di sostenere presso la nostra sede un esame finale per l’ottenimento della certificazione di installatore base e caposquadra, secondo la norma Uni 11716. Operiamo infatti, per conto di Icmq, come organismo di valutazione per l’erogazione dell’esame.

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Da sinistra, Pietro Bagattini, responsabile produzione e Roberto Signori, vice responsabile produzione

D. Come la organizzate?
R. Non abbiamo uno schema preimpostato, nel senso che spesso viene realizzato un «vestito su misura» per le esigenze del cliente. Solamente la certificazione dei posatori di sistemi a cappotto segue schemi prefissati e abbastanza rigidi. In ogni caso, tutto è programmato e studiato nei particolari.

D. E per la ricerca e sviluppo?
R. Cugini dispone di un laboratorio interno dedicato alla Ricerca & Sviluppo che, grazie al proprio know how scientifico e la dotazione tecnologica di prim’ordine comprende la ricerca in laboratorio, lo sviluppo applicativo, il collaudo e la certificazione da parte degli enti preposti, così da offrire ai nostri clienti prodotti sempre più performanti e raggiungere standard qualitativi di eccellenza.

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Analizzatore a fluorescenza raggi x

D. C’è anche un aspetto pratico di sperimentazione dei vostri prodotti. Come sono testati?
R. I nuovi prodotti sono formulati e provati presso il nostro laboratorio e poi, solitamente, viene fatto un test pilota presso applicatori di fiducia, direttamente in cantiere. I prodotti devono superare oltre che i parametri di norma anche il parere dell’applicatore che per noi è molto importante.

D. Ogni azienda non può prescindere dalla digitalizzazione del proprio processo gestionale. Voi come siete organizzati?
R. In un mondo governato dalla tecnologia, la digitalizzazione aziendale rappresenta una sfida che le imprese sono chiamate ad affrontare se vogliono rimanere competitive in un mercato in costante evoluzione. È un’operazione che interessa più livelli e ogni reparto può fare affidamento a sistemi applicativi e software specifici. Tuttavia, la digitalizzazione aziendale non si limita solo all’impiego delle nuove tecnologie, ma implica anche nuove modalità partecipative e spazi di lavoro condivisi anche a distanza: basti pensare alle riunioni organizzate in videoconferenza, alla possibilità di fornire assistenza ai propri clienti attraverso chatbot o alle interazioni che nascono sui social media e influenzano la brand experience. Il nuovo impianto di produzione di malte premiscelate è stato progettato e realizzato con gli incentivi di industria 4.0, quindi con la connessione a tutti i sistemi informatici aziendali e con la massima automazione possibile per un impianto del genere. Infatti al momento non è previsto un aumento del personale, gli addetti attuali gestiranno anche questa nuova linea produttiva.

D. Avete in programma investimenti di marketing?
R. Strumenti digitali e cartacei concorrono a rappresentare un brand. Per questo motivo, da alcuni mesi, abbiamo iniziato una nuova collaborazione con un’agenzia di comunicazione alla quale abbiamo affidato il compito di rappresentare la nostra identità aziendale, i nostri valori, la nostra storia arricchendola di nuovi spunti. Sicuramente una buona strategia di gestione dei social network rafforza la brand identity e può diventare un mezzo importante per promuovere, far conoscere e vendere i nostri prodotti, sistemi e servizi.

D. Quali iniziative sono in cantiere, invece, per quanto riguarda fiere o eventi?
R. Nel mese di maggio abbiamo partecipato all’undicesima edizione di Expo Torre a Torre San Giorgio, una fiera dedicata sia al professionista che al grande pubblico, con focus su Ecobonus, energie rinnovabili e materiali per l’edilizia, mentre a novembre parteciperemo a Made Expo, conviti che le fiere rimangano un momento di incontro, dove condividere le proprie esperienze, raccontare la propria storia e presentare nuovi prodotti.

D. Come siete organizzati per la logistica?
R. Il nostro servizio logistico si occupa della gestione completa dell’ordine, dalla ricezione fino alla consegna presso le rivendite in tutto il territorio italiano, isole comprese, anche per singoli bancali. Questo sistema, collaudato da anni, permette il massimo contenimento dei costi, tempestività nelle consegne e forte capillarità, doti ormai indispensabili per affrontare un mercato sempre più esigente.

D. Il business del 2022 come è andato?
R. Molto bene. Un anno probabilmente irripetibile almeno nel breve. Il superbonus 110% e l’aumento dei prezzi di vendita dei prodotti, causato dei forti rincari di energia e materie prime, ha spinto il fatturato di tutte le aziende del settore e anche noi abbiamo avuto ottimi risultati: siamo passati da 19 milioni di euro di ricavi del 2022 a quasi 25 milioni di euro.

D. Che cosa prevedete per quest’anno?
R. Ci sarà sicuramente una contrazione, che al momento non sembra fortissima se non nel settore degli adesivi e rasanti per cappotto. Bisognerà vedere che cosa accadrà nel secondo semestre anche in ambito internazionale e in termini di costo del denaro ed inflazione, sperando che i costi energetici si mantengano sugli attuali livelli di maggio-giugno. In ogni caso prevediamo una modesta riduzione dei ricavi.

AL LAVORO PER L’EDILIZIA DAL 1907

Cugini nasce nel 1907 a Nembro, in Val Seriana, come società per la produzione di calce idraulica naturale. All’inizio la fabbrica disponeva di piccoli forni verticali e di una grande cava di roccia calcarea, attiva ancora oggi. Protagonista di primo piano della storia industriale della Val Seriana, profondamente radicata nel territorio, nel corso dei decenni l’azienda si è costantemente rinnovata così da proporsi in maniera competitiva sul mercato negli anni della ricostruzione e del boom economico.

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Da sinistra, Cesare Cugini (Consigliere Cda), Guido Cugini (Consigliere Cda), Giulia Bagattini (Consigliere Cda)
Matteo Brignoli (Consigliere Uscente / Responsabile Commerciale), Elisabetta Cugini (Presidente Cda), Pietro Bagattini (Consigliere Cda / Responsabile Produzione), Marco Cugini (Consigliere Uscente / Funzionario Commerciale)

Tappe significative della storia Cugini sono state negli anni Sessanta, la costruzione di capienti silos in calcestruzzo e l’installazione dei primi forni verticali automatici, in seguito smantellati (oggi in azienda non si eseguono più processi di cottura), negli anni Novanta, le linee di produzione di malte premiscelate e di filler calcareo. 

Nell’ultimo decennio, la fabbrica cambia volto e dimensioni grazie a ingenti investimenti per nuovi impianti, secondo un piano di sviluppo basato sull’innovazione tecnologica e l’automazione di ogni fase della produzione. In questo contesto si inserisce anche lo sviluppo nel laboratorio interno di nuovi prodotti e sistemi costruttivi dotati di prestigiose certificazioni.

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