Saint-Gobain Italia: intervista a Gaetano Terrasini

Saint-Gobain ppc Italia cambia denominazione sociale e diventa Saint-Gobain Italia. Un nuovo nome che rafforza l’univocità di Saint-Gobain sul mercato, grazie al riconoscimento di cui godono i suoi marchi commerciali Gyproc, Isover, Weber e Ecophon, il legame con i professionisti del settore e i consumatori finali.

«Recentemente il Gruppo ha cambiato approccio e i business sono gestiti a livello regionale», spiega Gaetano Terrasini, amministratore delegato della società. «In Italia abbiamo deciso di raggruppare tutti i marchi e da inizio febbraio abbiamo cambiato denominazione sociale. La volontà è quella di valorizzare il marchio Saint-Gobain e il suo grande portafoglio di materiali da costruzione. Siamo convinti che i marchi insieme abbiano più forza, e intendiamo investirci sempre di più».

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Intervista a Gaetano Terrasini, Saint-Gobain Italia

Domanda. Saint-Gobain è un’azienda con radici antiche. Ma non smette di rinnovarsi: quali sono le ultime novità?
Risposta. Saint-Gobain è presente in Italia da 130 anni con lo stabilimento di Pisa per la produzione del vetro. Nel 2018 il fatturato del Gruppo in Italia è stato di 712 milioni di euro, di cui la maggior parte è rappresentato dai materiali per la costruzione con Saint-Gobain Italia, che produce nel nostro Paese il 90% di quanto vende grazie ai suoi siti localizzati in maniera capillare sul territorio. Recentemente, proprio per tenere conto delle specificità dei business locali delle costruzioni, il Gruppo ha cambiato approccio e i business vengono gestiti a livello regionale. Quindi, in Italia abbiamo raggruppato tutti i marchi, Gyproc, Isover, Weber e Ecophon, e dal 4 febbraio 2020 abbiamo cambiato denominazione sociale da Saint-Gobain ppc Italia Spa a Saint-Gobain Italia Spa.

D. Oltre all’organizzazione societaria si è rinnovata anche la struttura manageriale. Come?
R. Saint-Gobain Italia ingloba tutte le attività della costruzione con un’unica direzione commerciale composta da cinque divisioni, con circa 230 persone distribuite in maniera capillare sul territorio. C’è la divisione Walls&Ceilings che si occupa di soluzioni per l’isolamento termo-acustico in edilizia di pareti perimetrali e interne, canalizzazioni, facciata e controsoffitti. La divisione Roofing, invece, è concentrata sulle soluzioni per l’isolamento termoacustico e l’impermeabilizzazione di coperture, solai, pavimenti e fondazioni. Poi, abbiamo la divisione Marina e Applicazioni tecniche, come l’isolamento tecnico, quella dedicata alle malte premiscelate e altri prodotti a marchio Weber e, infine, quella dedicata ai controsoffitti fonoassorbenti a marchio Ecophon e soluzioni estetiche per l’isolamento acustico.

Gyproc Habito Forte + Isover PAR 4+

D. Ecophon è ora una divisione di Saint-Gobain?
R. Ecophon è sempre stato un marchio di Saint-Gobain, ma fino poco tempo fa era una  business unit gestita con una politica di marketing globale. Oggi fa parte integrante di Saint-Gobain Italia e rappresenta uno dei marchi chiave dell’organizzazione italiana.

D. Quali sono le prossime strategie di comunicazione?
R. A seguito del cambio di denominazione sociale, abbiamo recentemente adottato una nuova identità grafica, con il marchio Saint-Gobain in primo piano, per promuovere e valorizzare sempre più l’immagine corporate. Alla luce di questo obiettivo, nel corso del 2020 lanceremo una comunicazione digitale ancora più spinta, anche sui social network.

D. Continuerete a proporre guide come quella sulla protezione dal fuoco?
R. Sempre di più. Il nostro obiettivo è fornire una documentazione completa, sempre più tecnica e specialistica, che possa essere di aiuto agli operatori del mercato per tutte le parti dell’edificio e le applicazioni. Questo ci permetterà di valorizzare la nostra forza, che è quella di avere un portafoglio tra i più ampi dell’edilizia ed essere uno dei player di riferimento dell’involucro nel suo insieme, e non solo.

D. Avete in progetto anche iniziative che coinvolgono i vostri clienti, cioè applicatori, progettisti e rivendite?
R. Abbiamo vari progetti in corso. In particolare stiamo rafforzando il nostro sistema di  formazione Academy, sfruttando sempre di più le sinergie tra i nostri marchi e la nostra immagine, in modo da diffondere le nostre tecnologie su tutto il territorio nazionale.
Stiamo anche lavorando sul fronte dei processi per rispondere meglio alle esigenze dei diversi player del mercato delle costruzioni. Sfruttando le nuove tecnologie digitali vogliamo migliorare il rapporto con i clienti e i distributori, e stiamo lavorando anche sull’elaborazione di strumenti che possano facilitare il lavoro dei progettisti.

D. In particolare come si articola oggi il vostro rapporto con i rivenditori italiani?
R. A differenza di altri Paesi, in Italia Saint-Gobain ha deciso di non giocare il ruolo del distributore, limitandosi a essere un produttore di materiali da costruzione. La distribuzione resta per noi un partner fondamentale con cui lavorare. Il settore sta evolvendo, c’è un fenomeno di consolidamento progressivo, anche se rimane estremamente frammentato, molto più che altrove. Credo che però questo dipenda dalla peculiarità del mercato delle costruzioni italiane, a livello territoriale e finanziario.

D. Il vostro gruppo abbraccia molti settori diversi dell’edilizia. Quali sono le novità per le costruzioni a secco?
R. I sistemi a secco oggi sono l’edilizia. Finalmente si stanno diffondendo in modo significativo anche in Italia. Addirittura sono disponibili sul mercato sistemi molto specifici, come i due prodotti di punta di Gyproc, che hanno riscosso un grande successo. Gyproc Habito Forte, per esempio, è dotato di una resistenza meccanica e agli urti che nulla ha da invidiare ai sistemi tradizionali, oppure la lastra Gyproc Glasroc X in gesso fibrorinforzato, lanciata un anno fa, che consente di realizzare pareti esterne, cosa impensabile fino a pochi anni fa. Un successo, quello dei sistemi a secco, dovuto anche al fatto che rispondono a tutti i requisiti oggi richiesti dall’edilizia: sono più flessibili, sia nell’applicazione che nella movimentazione, occupano spazi ridotti, sono riciclabili. Criteri sempre più significativi in particolar modo nelle aree urbane, in grande espansione. Certo è che in Italia il consumo di cartongesso pro capite resta ancora ben lontano da quello degli altri Paesi europei, ma oggi la muratura non è più l’unico sistema di riferimento.

D. Per quanto riguarda sigillanti e colle il marchio di riferimento è Weber: che cosa propone oggi l’azienda?
R. In questo specifico settore siamo consapevoli di essere challenger. Nonostante ciò, siamo sempre al lavoro e abbiamo recentemente lanciato una colla sensorial, webercol UltraGres 400, caratterizzata da un’eccellente facilità di posa, che è molto apprezzata e ci sta permettendo una importante crescita in questo segmento di mercato.

webercol UltraGres400

D. Uno dei settori in maggior fermento è quello dell’isolamento. Quali sono le soluzioni che proponete?
R. L’isolamento è una delle attività chiave del nostro portafoglio, basti pensare che Isover è uno dei marchi di riferimento nel settore. Abbiamo veramente una gamma molto ampia, con tante soluzioni per le differenti applicazioni, che al di là della performance allo stesso tempo hanno un costo più contenuto. Nell’ambito dell’isolamento termico-acustico, per esempio, le gamme di lana minerale Isover Arena o Isover Par 4+ per l’isolamento degli ambienti interni hanno avuto grande successo negli ultimi anni. Per l’isolamento delle coperture menzionerei Isover T e Isover SuperBac. Finalmente, negli ultimi tempi le fibre minerali sono sempre più diffuse, grazie non solo alle ottime prestazioni termo-acustiche, ma anche all’economicità, ininfiammabilità e inattacabilità da umidità, microrganismi e agenti chimici.

D. Il mercato italiano è abbastanza ricettivo sull’aspetto della riduzione della dispersione energetica?
R. Credo che sia uno dei temi più importanti per il settore delle costruzioni, su cui anche noi concentriamo i nostri sforzi. Il tema dell’efficienza energetica ci sta molto a cuora ed è al centro nostre soluzioni. La nostra forza è la capacità di proporre pacchetti multimateriali per tutte le parti dell’edificio, dall’esterno alle compartimentazioni interne, fino alle canalizzazioni per la ventilazione. Da qualche anno inoltre il tema dell’efficienza energetica è anche al centro delle scelte politiche ed economiche, con una serie di incentivi fiscali mirati, migliorabili ma comunque valide.

D. C’è anche la necessità di isolamento acustico. Qual è la vostra proposta?
R. Contrariamente alla riqualificazione energetica, in Italia purtroppo la normativa sull’acustica presenta grosse lacune. Le norme non sono adeguate, abbiamo un margine di miglioramento enorme. Senza dubbio l’acustica sarà il tema del futuro, data l’importanza che comunque riveste per il comfort e il benessere delle persone. Vivere in ambienti con un buon comfort acustico è infatti fondamentale e Saint-Gobain è costantemente al lavoro per proporre soluzioni in grado di bloccare i rumori indesiderati e migliorare l’intelligibilità della parola e dei suoni. Ad esempio, offriamo controsoffitti acustici e isole fonoassorbenti Ecophon da installare sia a soffitto sia a parete, come Ecophon Solo, che riducono i tempi di riverbero e migliorano l’intelligibilità del parlato all’interno dell’edificio. Oppure proponiamo sistemi a secco per l’isolamento delle compartimentazioni interne ed esterne, sistemi a cappotto per l’isolamento termico ma anche acustico. Ad esempio in facciata hanno caratteristiche acustiche significative webertherm robusto universal con isolante in lana di vetro Isover Clima34 G3 e il sistema per esterno Gyproc Glasroc X, mentre per l’isolamento delle intercapedini proponiamo Isover Par 4+ e Isover Arena. Soluzione interessante per le condotte di ventilazione è invece Isover Climaver, un canale autoportante che elimina completamente il rumore nei sistemi di canalizzazione dell’aria.

Isover-Climaver
Isover Climaver

D. In che misura è tenuto in considerazione l’aspetto del design?
R. Il comfort visivo è uno dei quattro pilastri del programma Multi Comfort, insieme a termica, acustica e qualità dell’aria. Va da sé che per Saint-Gobain il design rappresenta un tema di grande rilievo. In Italia fino a poco tempo fa non rivestiva un ruolo particolare, ma negli ultimi anni sta assumendo sempre maggiore importanza, anche alla luce del fenomeno dell’urbanizzazione e delle condizioni delle zone periferiche. Oggi si cerca sempre di più l’estetica nelle soluzioni edilizie. Nella nostra offerta annoveriamo soluzioni estetiche come ad esempio i controsoffitti Ecophon, Eurocoustic e anche in gesso Gyproc Gyptone Activ’Air, con vari fori e decori e disponibili anche nella versione Curve. Non solo, abbiamo in gamma weberfloor design, pavimenti materici cementizi decorativi.

D. La riqualificazione è il trend degli ultimi anni. Quali sono le famiglie di prodotto più interessanti per questo filone dell’edilizia?
R. Il 90% del nostro portafoglio prodotti è costituito da soluzioni per la riqualificazione. Ci sono tanti temi che prendiamo in considerazione: i sistemi a secco, gli isolanti, i prodotti tecnici per l’antisismica, l’antisfondellamento, la protezione dal fuoco. Per quanto riguarda l’antisimica e l’antisfondellamento, ad esempio, le soluzioni webertec per il ripristino e consolidamento strutturale sono un nostro fiore all’occhiello. Per quanto riguarda l’antincendio offriamo soluzioni per la protezione dal fuoco strutturale con gli intonaci Gyproc Igniver e Gyproc Sigmatic Ignifugo M120 e la compartimentazione con sistemi a secco – come le lastre Gyproc Fireline – e la protezione di impianti e condotte di ventilazione con gli isolanti Isover U Protect.

webertherm-robusto
webertherm robusto universal + Isover Clima34 G3

D. Parliamo di sostenibilità, un argomento sempre più importante anche per l’edilizia. Qual è il vostro approccio al tema?
R. La sostenibilità è un tema insito nel Dna del Gruppo, che ha come strategia quella di creare spazi abitativi d’eccellenza e migliorare la qualità della vita quotidiana per diventare il riferimento nel settore della costruzione sostenibile e il punto di riferimento globale nell’utilizzo efficiente delle risorse. La forte domanda di edifici ad elevate prestazioni ambientali certificate, con la diffusione crescente di strumenti quali Lca, Epd, Leed, Breeam e Itaca, sta favorendo l’implementazione di un processo edilizio controllato e di qualità. L’utilizzo dei prodotti Saint-Gobain contribuisce ad ottenere la certificazione globale dell’edificio. Inoltre, la maggior parte dei nostri prodotti hanno un alto contenuto di riciclato al loro interno, rispondendo pertanto ai Criteri Ambientali Minimi, entrati in vigore con il nuovo Codice appalti, e molti prodotti hanno ottenuto il marchio Epd Verified. In termini di sostenibilità sono poi numerose le iniziative messe in campo dall’azienda per dare un positivo contributo al benessere delle comunità nelle quali è inserita. Tramite la Fondazione Saint-Gobain Initiatives, costituita nel 2008, abbiamo sostenuto iniziative di solidarietà in tutto il mondo e anche in Italia, come il progetto Linguetta con la Lega del Filo d’Oro per la costruzione del nuovo centro ad alta specializzazione di Osimo (Ancona) destinato all’assistenza dei bambini sordo-ciechi e dei loro genitori, oppure il progetto “Liberi bimbi” con il quale abbiamo formato sedici detenuti per la ristrutturazione e riqualificazione energetica del centro di accoglienza dedicato alle madri carcerate nella Casa Circondariale Lorusso e Cotugno di Torino. Recentemente abbiamo inoltre aderito, attraverso la Fondazione Sodalitas, alla Call to Action dei leader delle imprese più impegnate nella sostenibilità per affrontare le nuove sfide climatiche e sociali e contribuire alla definizione del New Green Deal della Commissione Europea.

RM-Istituto-Moda-Design
RM Istituto Moda e Design, Milano

D. Di recente Saint-Gobain ha anche ottenuto la certificazione tra i Top Employers 2020 per l’eccellenza delle condizioni di lavoro riservate ai propri dipendenti. Qual è la vostra formula?
R. Il valore delle persone è da sempre fondamentale all’interno della nostra organizzazione. La formula risiede senza dubbio nei nostri valori storici e nei principi di comportamento e di azione che trovano condivisione e applicazione ovunque all’interno del Gruppo.

D. Il Gruppo è stato anche inserito nella classifica delle aziende più innovative al mondo. Quali sono le risorse impiegate per ricerca e sviluppo?
R. Al di là degli sforzi a livello locale e gli accordi con enti e università per lo sviluppo di progetti congiunti, la ricerca e sviluppo avviene a livello internazionale e rappresenta il cuore della strategia Saint-Gobain. Il Gruppo vanta otto centri di ricerca internazionali, con quasi 3.400 impiegati e una media di 400 brevetti depositati all’anno. Una percentuale significativa del fatturato Saint-Gobain è realizzata con i prodotti nuovi e ogni anno investiamo più di 450 milioni di euro in ricerca e sviluppo, su un fatturato totale di 41 miliardi.

D. Quali sono le vostre aspettative per il 2020?
R. Dopo un 2019 molto positivo, ci auguriamo che il 2020 sia un anno che ci consentirà di affermare il valore di Saint-Gobain sul mercato delle costruzioni.

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