Una medusa a Milano, piattaforma che non consuma

Una serra, battezzata Jellyfish Barge perché il prototipo ricordava la forma di una medusa, che naviga nella Darsena di Milano e fornisce acqua e cibo senza consumare suolo, acqua dolce ed energia chimica. E quale collocazione migliore per che l’innovazione che produce alimenti ma non pesa sulle risorse esistenti, vincitrice del secondo premio delle Nazioni Unite “UNECE Ideas for Change Award”, se non la città dell’Expo 2015? Il progetto però è tutto italiano e nasce dalla volontà della designer Cristiana Favretto e dell’architetto Antonio Girardi di trovare una soluzione sostenibile alla crescente domanda di cibo globale in contrasto con la penuria di superfici coltivabili e il dispendio di energia che provoca l’attività agricola. L’incontro con il professor Stefano Mancuso, direttore del laboratorio internazionale di Neurobiologia vegetale dell’Università di Firenze ha fatto il resto: la creazione della società Pnat come spin-off universitario e i finanziamenti per costruire il basamento di legno di circa 70 metri quadrati, che galleggia su fusti di plastica riciclati e sorregge una serra in vetro dove all’interno è stato impiantato un sistema di coltivazione idroponica. Tecnica che garantisce un risparmio idrico 70% rispetto alle colture tradizionali, grazie al riuso dell’acqua filtrata dai dissalatori solari collocati lungo il perimetro. Il processo di distillazione dell’acqua del mare è in grado di produrre fino a 150 litri al giorno, grazie a ventole e pompe meccaniche che aspirano aria umida dalla superficie fredda del mare e la condensano nei fusti. Il tutto azionato con pochissima energia generata da un sistema di fonti rinnovabili integrato in Jellyfish Barge. Inoltre, la piattaforma è modulare, ogni elemento è autonomo e può garantire cibo a una decina di persone, o più con l’aggiunta di altre serre: la forma ottagonale è stata progettata con questa funzione. E nulla vieta che accanto alla superficie coltivabile possa essere implementato un basamento per farne un mercato o un luogo di incontro. Insomma, nella movida dei Navigli al’orto galleggiante con la menta a chilometro zero per i mojito.

La serra galleggiante Jellyfish Barge ambientata nell contesto urbano
La serra galleggiante Jellyfish Barge ambientata nell contesto urbano
Il dettaglio della coltivazione idroponica di Jellyfish Barge
Il dettaglio della coltivazione idroponica di Jellyfish Barge
La struttura di Jellyfish Barge
La struttura di Jellyfish Barge

Jellyfish Barge sulla Darsena di Milano sarà visitabile fino al 31 ottobre 2015, tutti i giorni dalle ore 14,00 alle ore 19,00 e su richiesta per scuole e istituti formativi scrivendo a info@milanocucina.it.

La manifestazione è presentata da Milano Cucina e Seeds&Chips con il patrocinio della Regione Lombardia e di Expo 2015

 

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