Rockwool va a scuola e fa lezione di cappotto

I fondi messi a disposizione dal governo per riqualificare gli edifici scolastici servono a qualcosa: la prova è la scuola G.P. Clerici di Gerenzano (Varese). L’edificio, costruito all’inizio degli anni Sessanta, ospita dieci aule per la scuola elementare e tre sezioni di materna. Ora l’edificio diventerà un esempio di come bisogna procedere per rendere l’edilizia pubblica più efficiente, anche grazie all’intervento rti Rockwool. La struttura si sviluppa su tre piani, di cui uno seminterrato e due fuori terra. L’edificio era in buono stato dal punto di vista di conservazione, fatta eccezione per il manto di copertura, completamente usurato e compromesso, e per la centrale termica da sostituire.

L’edificio

L’involucro esterno della scuola, al piano seminterrato, era costituito da un muro in calcestruzzo armato, più intercapedine e tavolato interno in mattoni forati intonacati per la porzione controterra e da muratura a cassa vuota in mattoni laterizi pieni e forati intonacati per la rimanente parte, con un’altezza di interpiano di 3,40 metri. Per i piani fuori terra i tamponamenti esterni erano realizzati in muratura a cassa vuota non ventilata, di cui il setto esterno in muratura in mattoni pieni e quello interno con mattoni forati. Il piano di calpestio del seminterrato era costituito da un solaio in muricci e tavelloni aerato. I piani intermedi erano costituiti da solai in laterocemento, come di fatto risultava quello di copertura. Con riferimento a quest’ultimo, la struttura sovrastante risultava costituita da muricci e tavelloni, che formavano, con il sottostante solaio, una intercapedine non ventilata. Il manto di impermeabilizzazione era di tipo metallico posato su piano inclinato rivolto a nord. Per il riscaldamento era utilizzato un vecchio generatore di calore a gas metano. L’edificio risultava quindi sprovvisto di un pacchetto di isolamento efficace, fondamentale per ridurre la spesa energetica necessaria per la climatizzazione invernale, ma anche e soprattutto per garantire un miglior comfort termo-igrometrico ed acustico degli ambienti interni.

La scuola G.P. Clerici di Gerenzano (Varese)
La scuola G.P. Clerici di Gerenzano (Varese)

L’intervento

L’operazione di riqualificazione è partita dal rifacimento del manto di copertura (rimozione del manto esistente, posa di materiale isolante in lana di roccia e successiva posa di nuova copertura in lastre metalliche). È poi proseguita con la realizzazione di un cappotto termico in lana di roccia a doppia densità lungo le pareti che costituiscono l’involucro esterno dell’edificio, la sostituzione di tutti i serramenti esistenti con nuovi infissi in PVC ad alte prestazioni energetiche, la posa di schermature esterne sul lato sud – intervento da finanziarsi con le economie derivanti dai ribassi d’asta. All’interno, è stata progettata la realizzazione di un nuovo controsoffitto interno (corridoi e bagni) – intervento da finanziarsi con le economie derivanti dai ribassi d’asta. Nuovi anche gli impianti, con il rifacimento dell’attuale centrale termica mediante rimozione delle preesistenze e posa di nuove pompe di calore aria-acqua in copertura, un impianto di ventilazione meccanica nelle aule con recuperatori di calore ad alto rendimento, un impianto fotovoltaico da 66 kWp (in fase di studio con la società partecipata E2SCO di Marcallo con Casone) e il rifacimento delle tubazioni di distribuzione del calore sul lato sud. Infine, la riqualificazione dell’impianto elettrico, di segnalazione e allarme (progettato, ma non ancora finanziato).

A lavori ultimati, è previsto l’abbandono dell’alimentazione a gas metano per passare a un sistema completamente elettrico (pompe di calore aria-acqua alimentate elettricamente), la cui energia per il funzionamento sarà prodotta dall’impianto fotovoltaico. In questo modo, oltre a contenere in maniera significativa i consumi in bolletta, si limiteranno sensibilmente anche le emissioni di CO2 in atmosfera.

Lo staff della Rockwool
Lo staff della Rockwool

Il cappotto

Isolare perfettamente l’involucro ed evitare possibili dispersioni termiche era un requisito fondamentale. Per questo motivo si è optato per il sistema di isolamento a cappotto ReDArt. La lana di roccia del pannello Frontrock Max E, che costituisce il cuore del sistema, offre infatti garanzie di eccellenti performance termoacustiche e di protezione dal fuoco. Trattandosi di un edificio scolastico, l’impatto acustico e la protezione dal fuoco sono due fattori fondamentali, cui si è naturalmente prestata molta attenzione nella fase di progettazione dell’intervento di riqualificazione. La lana di roccia presenta inoltre una notevole stabilità dimensionale ed è garantita la sua durabilità nel tempo: sono altre componenti che hanno giocato un ruolo chiave nella scelta del materiale isolante. ReDArt ha inoltre offerto l’opportunità di utilizzare un sistema completo, costituito, oltre che dal pannello Frontrock Max E, anche da tutti gli altri componenti necessari per realizzare un cappotto a regola d’arte: malte adesive e rasanti, rete di armatura, finiture ai silicati e siliconiche, fissativi per le finiture, profili di partenza, tasselli e accessori.

Il sistema a cappotto ReDArt, oltre a garantire eccellenti prestazioni tecniche, offre ampie possibilità di scelta tra oltre 200 tonalità di colore, diversi tipi di finitura (ai silicati o siliconica–silossani) e 3 tipi di granulometrie (1.0, 1.5 e 2.0 mm). In questo caso è stata adottata una finitura siliconica, con granulometria 1,5. Il colore è ancora in fase di definizione. Complessivamente sono stati utilizzati circa 1500 mq di cappotto ReDArt sp. 140 mm (Frontrock Max E) + Frontrock RP PT per le spallette delle finestre. Per l’isolamento della copertura della scuola è invece stato utilizzato il pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità Rockwool Hardrock Max.

Il finanziamento

L’intervento ha beneficiato dei decreti Scuole nuove per 580mila euro come sblocco dei fondi propri dal Patto di Stabilità (lavori cappotto, serramenti, schermature, impianto termico e di ventilazione) e Scuole sicure per 100.910 euro concessi come contributi a fondo perso + 13.090 euro finanziati con fondi propri (lavori di rifacimento copertura).

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