L’impiego crescente di robot in magazzino sta ridefinendo i confini della logistica moderna.
Nei magazzini è sempre maggiore il ruolo delle tecnologie e delle automazioni. Il crescente fabbisogno di velocità, continuità operativa e precisione portano le aziende e gli operatori logistici a implementare soluzioni in cui l’automazione ha un ruolo primario.
Nei magazzini oggi sempre più si trovano soluzioni a shuttle, trasloelevatori, robot (per esempio gli Amr, Autonomous Mobile Robot) che trasportano in modo indipendente i materiali da un luogo all’altro, stoccando, prelevando, confezionando e distribuendo prodotti.
Non tutti i beni, però, sono adatti a essere gestiti tramite sistemi automatici: le loro dimensioni, i loro pesi o le loro forme non consentono di arrivare a soluzioni tecnologiche.
Per questo motivo è necessario riuscire a valutare il livello di meccanizzabilità del bene, ovvero quel parametro che è in grado di determinare se il prodotto è idoneo ad essere trattato meccanicamente oppure è necessario ancora l’intervento dell’uomo.
Come esempio si consideri un robot in magazzino antropomorfo in grado di realizzare l’accatastamento di prodotti differenti su un pallet.
I prodotti che vengono posizionati negli strati inferiori dovranno essere quelli con un peso maggiore, una buona stabilità, non devono essere schiacciabili, devono potere rappresentare una base resistente per prodotti che verranno impilati successivamente.
La giusta posizione su un pallet è il risultato di algoritmi in cui si considera il livello di meccanizzabilità, una funzione che dipende dai seguenti parametri:
- Forma: vi sono alcune forme che non consentono l’accatastamento, si consideri per esempio un prodotto piramidale o conico
- Peso: i pesi maggiori è buona norma posizionarli negli strati inferiori sia per evitare che possano schiacciare altri prodotti che per garantire una maggiore stabilità del pallet stesso, abbassandone così il baricentro
- Manipolabilità del bene: se il prodotto è delicato (vetro, componenti elettronici), potrebbe essere necessario un picking manuale, mentre se ha una superficie facilmente manipolabile da pinze o ventose robotiche allora è più meccanizzabile
- Schiacciabilità: rappresenta il peso massimo che si può mettere sopra a un prodotto senza rischiare di danneggiarlo
- Non capovolgibilità: materiali con dimensioni di base inferiori alla dimensione dell’altezza potrebbero capovolgersi se movimentati con convogliatori o sistemi automatici di movimento. In questo caso è preferibile gestire a mano questi prodotti
Anche se oggi la realizzazione di pallet multiprodotto con robot antropomorfi si basa su un mix di visione artificiale, algoritmi di ottimizzazione, sensori intelligenti e software di gestione logistica per esigenze di marketing (forme dei packaging) e di contenimento dei costi (riduzione della solidità dei pack) la percentuale di prodotti gestibili da sistemi automatici si aggira sul 50%.
Diversamente sarà necessario usare dei contenitori standard (cassette rigide) in cui inserire i vari prodotti abbassando così l’efficienza del trasporto (meno merce per unità di viaggio).
di Andrea Payaro