Porcelanosa si prepara al nuovo super stabilimento

Il progetto è stato presentato nel 2017. Ma ora, due anni dopo, è entrato nel vivo della seconda fase, quella che porterà il gruppo spagnolo Porcelanosa a gestire l’impianto di produzione ceramica più avanzato ed efficiente al mondo. Non solo: l’ampliamento dell’impianto di Vila-real (Castellón), poco sopra Valencia, Spagna, è portato a termine senza impatti sulla produzione del vecchio stabilimento. Una rivoluzione lunga 30 mesi decisa dall’azienda leader nella ceramica, che prevede un ampliamento dello stabilimento di circa 45 mila metri quadri, che amplierà lo spazio produttivo a quota 100 mila metri quadri, distribuiti su sei magazzini. Lo sforzo compiuto nel 2018 ha permesso di mettere a punto sei linee di pressatura e smaltato, due forni, due smerigliatrici, quattro selezionatrici e una linea di confezionamento.

L’impianto di Castellon de la Plana
L’impianto di Castellon de la Plana

Più ceramica

Insomma, logistica più efficiente, ma anche incremento della capacità produttiva: le piastrelle ceramiche passeranno dai 18 mila metri quadri al giorno a 22.500. Tradotto: oltre 8,2 milioni di metri quadrati all’anno, il 25% in più rispetto a oggi, traguardo che sarà raggiunto tra circa un anno e mezzo: a inizio 2019 i progressi sono stati già presentati in occasione della inaugurazione della XXVI Esposizione Internazionale di Architettura Global and Interior Design. 

Un altro vantaggio che deriverà dal nuovo impianto sarà la migliore efficienza energetica in tutto il processo di produzione. Nella sezione dei forni, per esempio, l’incorporazione di bruciatori ad alte prestazioni e di sistemi di recupero calore permetterà di ottimizzare al massimo il consumo di energia.

Le piastrelle ceramiche passeranno dai 18 mila metri quadri al giorno a 22.500
Le piastrelle ceramiche passeranno dai 18 mila metri quadri al giorno a 22.500

Nuove presse

Per quanto riguarda la produttività, cinque nuove presse ad alte prestazioni saranno progressivamente incorporate nei nuovi impianti che, insieme a quelle esistenti, formeranno un parco di 13 presse, che consentirà una produzione fino a 6 mila metri quadri al giorno per linea. Si otterrà, inoltre, un maggior grado di versatilità, flessibilità, produttività ed efficienza, triplicando la capacità attuale dei carri e riducendo così al minimo il numero di movimenti all’interno dell’impianto. Inoltre, la logistica dell’impianto si avvale di alcuni veicoli guidati dal laser, totalmente autonomi, che trasportano il materiale di una sezione a un’altra, con macchine in grado di trasportare fino a 320 metri quadri di materiale.

Un’altra novità sarà l’applicazione della tecnologia di macinazione a secco, a parte l’utilizzo degli attuali sistemi di raffreddamento a umido, che comportano un maggior consumo di acqua e la necessità di incorporare successivi essiccatoi per eliminare l’acqua assorbita dal supporto delle parti. Questa nuova tecnica si aggiungerà a quelle già incorporate negli ultimi mesi, come il sistema di macinazione continua, gli impilatori ad alta produttività o il sistema di guaina Stretch-Hood.

Sei i magazzini del nuovo centro produttivo di Porcelanosa
Sei i magazzini del nuovo centro produttivo di Porcelanosa

Industria 4.0

Una parte del nuovo impianto è giù in funzione e, naturalmente, non poteva mancare l’introduzione delle nuove tecnologie di automazione. Anche nello stabilimento di Porcelanosa l’industria 4.0 ha permesso di concepire un sistema completamente computerizzato, che permette di ottenere in tempo reale i dati di produzione, qualità e prevenire possibili fermi macchina. 

Le novità consentono anche una rimodulazione dell’offerta. Ora la dimensione massima delle piastrelle con cui lavora l’impresa è di 1.200 x 450 millimetri. Ma con la ristrutturazione le dimensioni potranno salire fino a 1.800 millimetri. E i forni, passano da 86 a 101 metri di lunghezza, cosa che permette di aumentare la produzione del 25%.

Le piastrelle ceramiche passeranno dai 18 mila metri quadri al giorno a 22.500
Le piastrelle ceramiche passeranno dai 18 mila metri quadri al giorno a 22.500

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