Paolo Leone, Licata: sistemi, supporto tecnico e formazione per il consolidamento strutturale

Esperienza, know how e tecnologie innovative fanno di Licata uno dei principali player del mondo dei sistemi e soluzioni per il ripristino e il restauro conservativo.

La recente acquisizione di Fip Chemicals nel 2020 ha inoltre espanso il raggio di azione dell’azienda siciliana, che ha stabilimenti anche a Pognano (Bergamo), Teolo (Padova) e Narni (Terni), al settore della manutenzione e ripristino delle opere infrastrutturali.

Paolo Leone, nominato recentemente direttore vendite infrastrutture, racconta a YouTrade i vantaggi di questa specializzazione a 360 gradi e i plus dei sistemi di consolidamento messi a punto dall’azienda che ha anche aperto un nuovo centro di ricerca e sviluppo.

Paolo Leone
Paolo Leone, direttore vendite infrastrutture Licata

Ripercorriamo brevemente la storia di Licata: quando è nata l’azienda e come si è sviluppata nel corso degli anni?

Licata è stata fondata in Sicilia nei primi anni Ottanta e si è fatta conoscere nel mondo dell’edilizia professionale quale produttore di sistemi e soluzioni complete per il ripristino e il restauro conservativo, oltre che per i suoi innovativi sistemi per il rinnovo delle infrastrutture.

Negli anni successivi l’azienda è cresciuta rapidamente con l’apertura di nuovi impianti produttivi e piattaforme logistiche e si è distinta sempre più nei settori dei sistemi Etics per l’involucro, pitture per esterni, collanti e impermeabilizzanti per l’edilizia.

Una efficace politica di acquisizioni ha portato la famiglia Licata nel 2020 a inglobare il brand, le tecnologie e la produzione di Fip Chemicals, industria specializzata nella produzione di materiali per la manutenzione delle infrastrutture, presente dal 1970 nel settore della chimica e delle costruzioni. Questa è l’ultima acquisizione in termini di tempo, ma non in termini di intenzioni.

Attualmente siamo presenti con impianti logistici e produttivi a Pognano (Bergamo), Teolo (Padova), Narni (Terni) e Canicattì (Agrigento), e con la sede della direzione generale a Roma.

A oggi, quindi, Licata si colloca tra i principali player nell’ambito della manutenzione e ripristino delle infrastrutture con tecnologie idonee al rinforzo strutturale, alla realizzazione di giunti autostradali, malte tecniche per il ripristino del calcestruzzo, impermeabilizzazione delle strutture e inghisaggi strutturali.

In un intervento di rinforzo e consolidamento strutturale quali sono gli obiettivi principali da raggiungere?

Il consolidamento strutturale è l’insieme delle azioni e tecniche di intervento volte a migliorare la sicurezza degli edifici esistenti.

L’incremento della sicurezza strutturale può riguardare singoli elementi della costruzione, come nel caso di interventi localizzati o riparazioni, oppure può riguardare l’intero manufatto, come nel caso di interventi di miglioramento o adeguamento strutturale.

La scelta dell’intervento di consolidamento strutturale da adottare ha l’obiettivo di contrastare lo sviluppo di meccanismi locali e migliorare il comportamento della struttura aumentando il livello di sicurezza dei suoi fruitori.

Nell’ambito degli interventi di miglioramento sismico, il sismabonus 110% utilizzato in edifici in calcestruzzo e muratura in questi ultimi anni ha fatto crescere e guidato i lavori, fissando gli obiettivi principali da raggiungere.

In questo ambito vengono sempre più utilizzati i sistemi di consolidamento strutturale con materiali compositi Frp, a matrice polimerica, e Frcm e Crm, a matrice cementizia.

Questi sistemi sono caratterizzati da specifiche proprietà meccaniche, di resistenza al fuoco e di traspirabilità, che li rendono utilizzabili nella quasi totalità degli interventi strutturali.

È necessario conoscere le caratteristiche dei sistemi al fine di garantire che siano compatibili con quelle richieste dal progetto di consolidamento.

Quali soluzioni offrite?

Licata ha sviluppato negli anni tre sistemi completi, e siamo in fase di ampliamento con nuovi prodotti. Abbiamo sistemi Frp in fibra di carbonio con i tessuti e le lamine più richieste all’interno di progetti di manutenzione sismica o adeguamento statico.

Offriamo anche sistemi Frcm, cioè rinforzi a basso spessore con reti a matrice cementizia, e sistemi antiribaltamento e antisfondellamento, che sono quelli più applicati in ambito sismico, soprattutto in edilizia scolastica.

Infine, per quanto riguarda i sistemi Crm, pur avendo una gamma completa di prodotti, abbiamo anche definito una linea distintiva di sistemi con reti che hanno caratteristiche distintive sia in termini di misure che di performance tecniche.

Che vantaggi comportano queste reti in cantiere?

La possibilità di progettare più facilmente sistemi a matrice cementizia nei rinforzi strutturali meno invasivi e meno complicati da applicare.

Sicuramente il dato più importante sono le performance migliorative in termini di resistenza a pressione e compressione rispetto ad altri sistemi.

Come si sceglie il prodotto più adatto all’intervento da eseguire?

La responsabilità ricade sul progettista titolare. I produttori non emettono progetti strutturali firmati. È però necessario che i produttori forniscano tutta l’assistenza necessaria al professionista per poter gestire e inserire prodotti specifici all’interno del progetto.

Licata dispone di un efficiente studio di ingegneria, che provvede al supporto tecnico per la scelta delle soluzioni tecniche da adottare e per offrire un confronto sul problema da risolvere e l’obiettivo da raggiungere.

Crediamo molto nel fatto che i produttori debbano diventare dei partner tecnici e non solo dei meri fornitori, ed è per questo che ci siamo strutturati in tal senso.

Alla luce della vostra esperienza, qual è il livello di preparazione dei progettisti su queste tematiche?

Per quanto riguarda la struttura pesante o i grandi interventi di rinforzo strutturale abbiamo sempre trovato professionisti molto preparati.

Ampliando il concetto all’adeguamento sismico, visto anche l’incremento degli interventi minori sulla scia del Pnrr, c’è una grande percentuale di ingegneri, che prima non si occupavano specificamente di queste problematiche, che si stanno affacciando al mercato dei rinforzi strutturali.

Abbiamo riscontrato che da parte dei produttori è oggi assolutamente necessario fornire assistenza a queste figure, sia durante la progettazione sia in fase di installazione dei prodotti.

Aumentando il numero di professionisti che si occupano di consolidamento strutturale è necessario anche puntare su una formazione specifica.

Licata, oltre all’assistenza tecnica in fase di progettazione, dispone di un team che si occupa di addestrare in laboratorio e assistere a inizio cantiere le maestranze che si occupano dei lavori di rinforzo strutturale.

E dal punto di vista delle maestranze a che punto siamo?

Come per i progettisti, c’è ancora da fare. Questi sistemi sono il grande punto di contatto tra edilizia tradizionale e i prodotti per le infrastrutture.

Ci sono tantissime aziende di edilizia tradizionale che si stanno affacciando a questo settore e hanno la necessità di essere istruite e seguite.

Licata ha fondato una accademia proprio con l’obiettivo di offrire una formazione continua sia agli ingegneri che alle maestranze che lavorano in questo ambito.

Si tratta del nuovo centro di ricerca e sviluppo che avete aperto nel 2023?

Sì, è il nostro fiore all’occhiello. LicataLab ha lo scopo di essere un luogo di formazione aperto e permanente per tutti: professionisti, clienti, rete vendita e personale interno, anche non direttamente implicato nella vendita.

Per questo è stato anche costituito un team, chiamato Licata Academy. L’anima del LicataLab è il laboratorio di ricerca e sviluppo attraverso il quale sfrutteremo tutte le tecnologie proprietarie derivanti dall’acquisizione di Fip Chemicals e i progetti della nostra attività di ricerca per innovare, testare, certificare nuove soluzioni per un mercato dell’edilizia sempre più attento in termini di ambiente, sostenibilità e attenzione alla sicurezza di chi lavora in cantiere.

I nostri prodotti sono tutti i certificati Cam, un vantaggio per le opere pubbliche: prodotti sprovvisti di questi certificati, infatti, non possono accedere alla fornitura sui cantieri.

Quali sono dunque i principali vantaggi dei vostri sistemi di consolidamento?

Fermo restando che le linee guida per i sistemi di rinforzo strutturale confinano l’intervento entro limiti molto precisi, i sistemi Licata hanno parecchi vantaggi. Si adattano a tutti i software esistenti e offrono soluzioni alternative all’interno dei sistemi Crm.

Inoltre, avendo l’azienda una tecnologia proprietaria nel settore delle resine epossidiche e delle malte, non dipendiamo mai da fluttuazioni dei prezzi decise dai fornitori o problemi di shortage delle materie prime, né soprattutto da potenziali differenze di performance dei prodotti realizzati in lotti diversi.

Un altro aspetto molto importante è sicuramente la lavorabilità dei prodotti. Parlando in termini di incremento di cantieri e di nuove aziende che si affacciano al mercato delle infrastrutture grazie al Pnrr, sicuramente la lavorabilità dei prodotti è un aspetto non trascurabile.

Rinforzo strutturale
Intervento in cantiere

Parlando di Pnrr, quali prospettive e opportunità vedete per il futuro?

Il Pnrr è sicuramente la grande attrattiva degli ultimi anni e del futuro. Non è chiaro quali saranno gli sviluppi effettivi. Al momento le richieste di progetti sono in aumento, ma c’è ancora abbastanza confusione.

Anche il concetto di durabilità è fondamentale: come si pongono i vostri prodotti da questo punto di vista?

Come dicevo prima, le linee guida determinano anche la potenziale durabilità di questi sistemi. I sistemi Licata sono certificati secondo le linee guida e rientrano perfettamente in questi parametri.

Vorrei però espandere questo concetto: ormai da qualche anno nell’edilizia infrastrutturale si sta parlando sempre più della vita utile dei manufatti in calcestruzzo, soprattutto quelli manutenuti.

Licata sta seguendo direttamente questo discorso insieme a player nazionali e università ampliando il discorso della durabilità oltre i singoli sistemi. A breve avremo delle novità in termini di nuovi prodotti e sistemi.

I prodotti per il consolidamento Licata sono certificati?

Assolutamente sì. Le due grandi famiglie di normative che guidano queste tipologie di prodotti sono la Valutazione Tecnica Europea (Eta) e il Certificato di Validazione Tecnica (Cvt) che viene rilasciato a livello nazionale.

I nostri prodotti Frp, quindi in fibra di carbonio, sono sottomessi all’emissione della Cvt, quindi siamo assolutamente allineati. Anche per i sistemi Crm e Frcm siamo allineati con le normative Eta.

Il discorso è diverso per i sistemi antiribaltamento e antisfondellamento, che non hanno una certificazione di riferimento, ma che si rifanno a prove eseguite presso laboratori accreditati al ministero dei Lavori pubblici. In questo caso Licata si avvale del servizio di certificazione del Politecnico di Milano.

Tutti i nostri altri marchi in ambito strutturale, quinti BetonFib e ResinFip, sono conformi a tutte le normative Uni Ee alla marcatura Ce, e sono presenti nei capitolati dei maggiori committenti o proprietari di opere pubbliche e private in Italia come ad esempio Anas, Ferrovie dello Stato, Autostrade per l’Italia.

Rinforzo strutturale
ResinFIP Polybond F210 pack
Rinforzo strutturale
ResinFIP

Licata inoltre fa parte del consorzio Cortexa che certifica l’adozione di criteri molto severi all’interno della filiera dell’isolamento a cappotto, dalla selezione e produzione dei prodotti componenti il ciclo all’assistenza in fase di posa.

 

Come si articola il vostro rapporto con le rivendite di materiali per edilizia?

Nascendo nell’edilizia, Licata da sempre predilige e tutela il rapporto con le rivendite edili e i gruppi a cui appartengono.

Sul territorio tutte le attività di vendita sono possibilmente veicolate tramite le rivendite, e con le stesse si lavora fianco a fianco per gestire sempre meglio i clienti e i loro cantieri.

In particolare, i sistemi per il settore del rinforzo strutturale, che è il punto di contatto tra i prodotti tecnici da infrastruttura e il mondo dell’edilizia, sono sempre più richiesti e promossi attraverso il canale dei distributori.

I rivenditori sono abbastanza informati sui temi del consolidamento?

Il training è parte fondante del processo di vendita. Per questo non smettiamo mai di coinvolgere tutta la filiera in questo processo di formazione.

Offriamo supporto diretto per la gestione tecnico-progettuale del cantiere, ovviamente anche alle nostre rivendite, e per i nostri partner rivenditori abbiamo in programma giornate formative dedicate su base mensile presso le loro sedi, sia per i banconisti che per la rete vendita.

Com’è andato il 2024 e quali sono le vostre prospettive sul prossimo anno?

Il 2024 ha rappresentato il momento di passaggio dalla bolla del superbonus 110% a nuovi scenari, guidati anche dalla spinta del Pnrr, un’occasione per il mercato edile e per quello della distribuzione, attualmente in fase di grande cambiamento.

Le prospettive anche per il 2025 sono buone e confermiamo i nostri trend di crescita, che al momento sono a doppia cifra.

Licata continuerà la propria espansione nel mercato edile e infrastrutturale in Italia e all’estero, guardando al futuro con ottimismo e passione, certa dei suoi mezzi e delle sue potenzialità. Sono molto poche le aziende che hanno una produzione interna così completa e ben distribuita sul territorio nazionale.

Il nostro claim recita «Custodi del passato, creatori del futuro», ma siamo certi del presente. In questo momento stiamo inserendo personale e organizzando nuovi team proprio per rispondere alle grandi sfide che ci aspettano nei prossimi anni.

La cura Licata per l’Ospedale di Catania

I lavori infrastrutturali non sono solo cantieri stradali, ponti e viadotti: esiste una altissima necessità di interventi anche in ambito ospedaliero e scolastico. Questa importante fetta di mercato rappresenta l’esempio di come Licata collabori fattivamente con le rivendite sul territorio anche in ambito infrastrutturale.

«Siamo certi che ci sarà una enorme crescita gestita con i nostri partner distributori edili in questo settore, non propriamente riconosciuto come infrastrutturale, ma dove la distribuzione edile è presente tutti i giorni con i propri clienti», spiega Paolo Leone.

Rinforzo strutturale
Ospedale Garibaldi di Catania

Un esempio è l’intervento portato avanti da Licata all’Ospedale di Catania, che aveva l’obiettivo di aumentare la portata statica del solaio a causa della posa di una nuova unità Tac.

I materiali utilizzati per il rinforzo strutturale sono stati nello specifico l’adesivo universale ResinFip Vebond C20, il tessuto unidirezionale in fibra di carbonio FiberFip Carbon T-UNI 230, FiberFip Primer 800, l’adesivo epossidico FiberFip adesivo 800 e FiberFip Connect. I materiali sono stati forniti dal rivenditore Alesi di Alcamo (Trapani).

di Veronica Monaco

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