Se sei già abbonato, clicca sul pulsante “Accedi” in alto a sinistra
Supplemento YouTrade giugno 2023 – Speciale Drenaggio (abbonati)
Nuovi sistemi costruttivi: sicurezza e comfort con i laterizi T2D
Con il suo principale stabilimento produttivo nel cuore del Centro Italia, T2D, punto di riferimento italiano per i sistemi costruttivi in laterizio, ha sempre prestato particolare attenzione al tema della sicurezza strutturale e delle prestazioni statiche dei suoi blocchi da muro, schierando sul territorio personale di esperienza e qualificato.
I blocchi antisismici T2D, e ancor più quelli armati, sono soluzioni non solo per la salvaguardia della vita, ma anche per tutelare l’investimento iniziale e le prestazioni della propria casa.
Scegliere una casa in laterizio T2D vuol dire assicurarsi reazione scatolare, robustezza e resistenza meccanica, ma anche benessere abitativo con un elevato isolamento termico sia in inverno (regime stazionario) che in estate (regime dinamico).
La casa in laterizio T2D garantisce comfort, grazie alle pareti massive che agiscono da regolatori termo-igrometrici. Ne sono la prova sistemi costruttivi come Tris e Muratura Armata che hanno fattore di attenuazione molto basso, impedendo a chi vive la casa di percepire le escursioni termiche del valzer tra giorno e notte, tra estate e inverno.
Rivit (Fervi Group): 50 anni di innovazione nei sistemi di fissaggio
Fondata nel 1973 a San Lazzaro di Savena (Bologna), Rivit spegne 50 candeline. Azienda di riferimento nei sistemi di fissaggio per i settori dell’industria, della rivendita e dell’edilizia e per gli utensili d’assemblaggio e la lavorazione della lamiera, l’azienda è ben radicata sia a livello nazionale che internazionale, registrando la propria presenza in oltre 65 Paesi.
Nel 2006, la necessità di dotarsi di un sistema logistico di ultima generazione e di infrastrutture più aggiornate, porta Rivit a trasferirsi nel 2006 a Ozzano dell’Emilia (Bologna). Altra tappa importante nella storia dell’azienda è l’ingresso nel 2021 in Fervi Group.
«Cinquant’anni di attività e l’appartenenza a un gruppo dinamico come Fervi Group sono un ottimo punto di partenza per costruire nuove opportunità di crescita. L’obiettivo è continuare ad essere sempre più un punto di riferimento, sia per gli operatori dell’industria 4.0, sia in ambito più artigianale, pronti a cogliere sfide e opportunità che un mercato ampio e diversificato come quello del fissaggio propone ai migliori operatori del settore», ha dichiarato il neo amministratore delegato di Rivit Francesco Montanari, in occasione delle celebrazioni per il 50esimo anniversario dell’azienda.
L’evento celebrativo aperto al territorio ha visto la partecipazione anche del viceSindaco la Città Metropolitana di Bologna Marco Panieri (delegato a Sviluppo economico, Commercio e Attività produttive, Società partecipate) e del sindaco Luca Lelli del Comune di Ozzano dell’Emilia.
Rivit e Fervi Group hanno approfittato dell’occasione per esprimere solidarietà e vicinanza ai territori coinvolti dall’alluvione in Emilia-Romagna attraverso iniziative di sostegno: ai clienti del territorio sono infatti state dilazionate le scadenze dei pagamenti, mentre ai rappresentanti delle istituzioni intervenuti alla cerimonia sono state regalate le potenti aspiraliquidi marchiate Fervi, per svuotare immobili e spazi pubblici in caso di criticità idrauliche e altri interventi di ripristino.
Con circa 45 mila referenze a catalogo, sia a marchio Rivit sia con altri marchi, l’azienda bolognese offre una gamma completa di prodotti per industria e lattoneria: rivetti, inserti, perni, viti, autoaggancianti ed altri sistemi di fissaggio, uniti ai tool di montaggio dedicati. Per assicurare l’ampiezza di catalogo, Rivit distribuisce anche referenze di altri marchi leader di mercato come i sistemi di chiusura Southco o gli autoaggancianti PEM.
Un recente accordo tra Fervi Group e Mister Worker, il portale online dedicato alla vendita di utensili e attrezzi per il settore professionale e il fai da te, ha portato all’apertura nella sede di Rivit a Ozzano del primo punto vendita “fisico” di Mister Worker in Italia, convertendo ed ampliando il negozio preesistente. Qui sarà dunque possibile acquistare i prodotti Rivit e di tutto il gruppo Fervi, nonché un’ampia parte dei marchi che utilizzano la piattaforma online come canale di vendita, il tutto accompagnato da un prezioso servizio di consulenza.
Logistica: come ridurre il controllo in ingresso della merce
Il controllo in ingresso della merce è fondamentale per riuscire a garantire alle operazioni successive l’idoneità dei prodotti per la vendita o per la loro trasformazione. Il controllo può costituire un collo di bottiglia per il flusso in ingresso della merce, soprattutto se per eseguire tale controllo è necessario molto tempo.
Non esiste un tempo definito o di riferimento, in quanto differenti aziende hanno caratteristiche diverse, che complicano o meno le fasi di ingresso merce, da una semplice ricognizione esteriore del prodotto, fino al test di laboratorio.
Diviene necessario sottolineare che, fintantoché un materiale arrivato non ha subito il controllo di qualità, esso debba essere visibile contabilmente nel gestionale, ma non può essere disponibile all’utilizzo o alla vendita.
Ogni azienda dovrebbe conoscere il tempo di attraversamento in ingresso, ovvero il tempo richiesto dal momento in cui il materiale è stato scaricato e accettato al momento in cui il materiale ha ottenuto il benestare dall’ufficio qualità. Tanto più rapida è questa fase e tanto prima il materiale è disponibile.
Nel caso i tempi siano molto lunghi (per esempio, alcuni giorni) sarà opportuno inserire questi giorni nel lead time del fornitore.
Quali sono le indicazioni per un efficace controllo in ingresso? Di seguito alcune indicazioni da valutare e adottare per ridurre il tempo di attraversamento in questa fase:
• Rendere il controllo più veloce attraverso l’adozione di strumentazione più performante. Questo punto è applicabile nel caso di prodotti che devono subire dei test di laboratorio.
• Valutare opportunamente il fornitore diminuendo i controlli per quelli più virtuosi. In particolare, si tratta di adattare lo skip lot dinamicamente. Lo skip lot rappresenta la frazione di materiale ricevuto che viene controllata. Un fornitore virtuoso richiede meno controlli in ingresso a differenza di quelli che hanno tassi di non conformità elevati. Questa modalità di campionamento supportata da fattori statistici permette di risparmiare tempo.
• Abbassare la complessità del controllo permettendo anche al magazziniere di intercettare le non conformità. Questa modalità si presta quando possono essere usate dime di raffronto, bilance o sistemi facili da usare.
• Eliminare il controllo demandando al fornitore la responsabilità della garanzia della qualità. Tale modello prende il nome di free pass e deve essere regolato e tutelato da un contratto preliminare tra cliente e fornitore in cui vengono specificate le condizioni di accettazione.
• Aumentare le risorse al controllo qualità. Se i tempi sono lunghi e vincolano i processi a valle, l’aumento delle risorse umane può contribuire a velocizzare il flusso.
I punti presentati non sono esclusivi e talvolta una loro giusta combinazione può rappresentare la giusta soluzione.
di Andrea Payaro, docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico – Ice (da YouTrade n. 139)
Nuovi sistemi costruttivi: più sicurezza e leggerezza con U-Boot Beton di Daliform Group
Quando si costruiscono edifici nuovi è indispensabile che le strutture siano progettate come prescritto dalle norme antisismiche.
Per migliorare le prestazioni dei solai, minimizzando costi d’opera e materie prime impiegate, Daliform Group ha ideato una soluzione tecnologica semplice e funzionale: inserire degli elementi cavi in polipropilene rigenerato, denominati U-Boot Beton, all’interno delle solette a getto pieno in opera, ottenendo un’ottimizzazione della distribuzione delle masse di calcestruzzo e riducendone così la quantità impiegata.
In questo modo si risparmia anche acciaio per l’armatura: a parità di spessore, infatti, con U-Boot Beton si ottiene una diminuzione di peso fino al 40% rispetto a una soletta monolitica e una diminuzione globale dei carichi compresa tra il 10 e il 20%.
Questo dato si ripercuote positivamente su tutto il resto della struttura: minor dimensionamento dei pilastri, risparmiando armatura e calcestruzzo, conseguente minor dimensionamento delle fondazioni e degli scavi, ottimizzazione dei tempi di costruzione e maggiore sostenibilità ambientale.
Gli eventi sismici dell’ultimo decennio hanno evidenziato che a subire i danni maggiori sono stati gli edifici industriali. La causa principale dei collassi è l’inadeguatezza dei dettagli costruttivi relativi ai collegamenti tra i diversi elementi strutturali. Il punto cruciale del problema non è tanto la leggerezza della struttura o il corretto calcolo dell’azione sismica, bensì la tipologia strutturale stessa (pilastri e travi isostatiche).
Rispetto ai sistemi tradizionali, alleggerire i solai e le platee di fondazione con U-Boot Beton, risulta più sicuro e quindi più performante in caso di evento sismico, grazie al suo sistema razionale di controventamento a setti.
U-Boot Beton garantisce elevate performance strutturali, anche nelle zone sismiche più impegnative, alti standard qualitativi del solaio e una perfetta ed omogenea finitura dell’intradosso, permettendo di soddisfare anche le esigenze architettoniche.
Il sistema si presta in modo particolare per la realizzazione di solette di grande luce e/o grande portata nelle strutture che necessitano di notevoli spazi liberi, come edifici direzionali, commerciali e industriali, ma anche nel campo dell’edilizia pubblica, civile e residenziale.
Consente una maggiore irregolarità nella distribuzione dei pilastri non richiedendo la realizzazione di travi. Nel caso di cantieri di difficile accesso, U-Boot Beton, grazie alle sue caratteristiche di impilabilità, modularità, leggerezza e maneggevolezza, permette di realizzare strutture orizzontali senza l’ausilio di mezzi di movimentazione e sollevamento.
L’ufficio tecnico di Daliform Group è a disposizione dei progettisti per fornire informazioni tecniche specifiche, studi di fattibilità e assistenza alla progettazione esecutiva.
Dissesto idrogeologico: Rinviopoli è con l’acqua alla gola
I governi montano e smontano strategie per risanare il territorio contro il dissesto idrogeologico. Gli enti locali abbozzano, ma concludono poco. E i soldi rimangono inutilizzati. Ecco perché investire per la sicurezza del territorio diventa un traguardo non più accantonabile per tutti
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Sei già abbonato? Fai il login qui sotto!
Nominato il Cda di BigMat Holding
In occasione dell’assemblea BigMat che si è tenuta a Napoli lo scorso 23 giugno, è stato nominato il CdA di BMH Spa (BigMat Holding). Nel dettaglio sono stati nominati: Chiara Cuscunà (Presidente del Consiglio di Amministrazione), Rocco Alfano, Andrea Cattaneo, Fernando Cislaghi e Michelangelo Pesciarelli.
Costituita a marzo 2023, BigMat Holding è una società per azioni con capitale sociale di 2,6 milioni di euro è partecipata da BigMat per il 20% e da 74 soci del Gruppo che hanno scelto volontariamente di aderire (le adesioni sono possibili fino al 31 dicembre 2023).
La società si occuperà di operare sul mercato facendo da supporto ai soci BigMat che vogliono acquisire magazzini, che vogliono estendere la loro attività in nuove province, che farà da catalizzatrice di interessi in occasioni di passaggi generazionali e/o cessioni di azienda da parte di soci BigMat e non solo…
«Quello di dare vita a una holding è un progetto che esiste già da tempo in risposta a una esigenza latente dei soci. Il progetto si è poi concretizzato a marzo di quest’anno e offre ai soci BigMat l’opportunità di avere alle spalle un potente strumento societario in grado di permettere agli imprenditori di affrontare serenamente le fasi cruciali della vita delle loro aziende», afferma la presidente di BigMat Holding Chiara Cuscunà.
Una novità importante nel panorama italiano, mutuata da quanto già fatto in Francia e in Spagna. «In Francia la holding è attiva già da una decina di anni. Il taglio medio delle rivendite è più grande, tenendo conto che ogni socio fattura in media 12 milioni di euro. Grazie al maggiore capitale sociale la holding francese è già riuscita a portare a termine diverse operazioni di acquisizione con dei buoni ritorni economici», spiega Cuscunà. «L’esperienza spagnola è ancora diversa: ci sono moltissimi soci di taglio medio più piccolo, con fatturati intorno ai 2 milioni di euro, che insieme hanno rilevato la piattaforma distributiva di Saint Gobain costituendo delle basi logistiche».
«Nel mercato italiano BigMat Holding è una assoluta novità e un rafforzamento dei discorsi di aggregazione che vale molto più dei semplici accordi sugli acquisti», afferma il consigliere Fernando Cislaghi.«Ormai è chiarissimo, soprattutto nel Nord, che i grandi multipoint stanno cambiando gli equilibri. La costituzione di una holding con potenza finanziaria con grande patrimonio di esperienza nel settore vuole dare una risposta all’aggressività territoriale di queste realtà sul mercato e vuole nel contempo tutelare ed assistere i soci BigMat, sia in fase di cessione aziendale sia in fase di acquisizione e crescita».
Insomma un’attività a tutto campo che punta a non rimanere passiva in questa fase di razionalizzazione nel settore della distribuzione edile. Sempre curando gli interessi del Gruppo BigMat.
La rivendita Fratelli Trotta (Finale Ligure) adotta il marchio Living Made e amplia il reparto colore
In occasione dell’open day organizzato da Fratelli Trotta di Finale Ligure, YouTrade ha incontrato Mario Trotta, amministratore delegato del punto vendita della località turistica ligure, che recentemente ha aderito al Gruppo Made adottando il marchio Living Made.
Obiettivo? Riposizionarsi nel settore delle finiture d’interni in collaborazione con i marchi storici distribuiti come Mapei e Cromology.
All’iniziativa dei Fratelli Trotta hanno aderito un centinaio di clienti suddivisi fra professionisti e piccole imprese artigiane clienti che hanno partecipato alla mattinata di formazione dedicata alle finiture.
Il 4 luglio si è quindi festeggiato l’ampliamento del reparto Colore come ulteriore step di specializzazione in un settore che sta dando molta soddisfazione al rivenditore di Finale Ligure con una crescita interessante anche in termini di fatturato.
Ora quando si accede al punto vendita si notano le insegne Made Living che sottolineano ancor più i servizi che Trotta fornisce alle imprese artigiane della provincia.
Fra i marchi che si possono trovare da Trotta spiccano Mapei, Cromology, Fassa Bortolo, Marazzi, Vaga, Velux. Ricordiamo anche che negli anni, Mario Trotta ha diversificato l’attività e ora Trotta vuol dire materiali edili, finiture e anche brico.
Appuntamento nel 2024 con la quinta edizione di GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo
Dal 18 al 20 aprile 2024 a Piacenza Expo si terrà la quinta edizione della mostra-convegno GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo/Italian Concrete Days, la manifestazione italiana dedicata alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie per la filiera del calcestruzzo, alla prefabbricazione ma anche alla demolizione delle strutture in cemento armato, al trasporto e al riciclaggio degli inerti, alle pavimentazioni continue e ai massetti.
«Una delle novità del GIC 2024, sarà certamente la prima edizione degli IDRA-Italian Demolition & Recycling Awards, durante la quale verranno premiate quelle imprese e quei professionisti italiani che si saranno messi particolarmente in luce negli ultimi 18 mesi nello specifico settore, così come l’organizzazione di un convegno dedicato alle gru edili, essendo queste principalmente utilizzate per il sollevamento del conglomerato cementizio, ma anche di casseforme e di tutto il materiale necessario per la costruzione (ma anche la demolizione) delle strutture in cemento armato», racconta Fabio Potestà, direttore della Mediapoint & Exhibitions, organizzatrice del GIC.
Il convegno sulle gru edili, si andrà ad aggiungere a quelli tradizionalmente organizzati dalle varie Associazioni di categoria. «Molte delle oltre 60 tra Associazioni di Categoria e Istituzioni che da sempre sostengono il GIC, sono state contattate per il rinnovo del proprio patrocinio e, tra quelle che ci hanno già riconfermato il loro sostegno, evidenziamo la ANEPLA-Associazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei e Affini, che ci ha tempestivamente rinnovato la sua affiliazione, essendo il calcestruzzo composto per l’80% da inerti».
Tra i convegni non mancherà anche quello dedicato alla costruzione e manutenzione delle piste aeroportuali ad uso sia civile che militare al quale hanno sempre partecipato i massimi esperti del settore appartenenti al mondo universitario, alle società di gestione aeroportuale, nonché i più alti rappresentanti delle Autorità di gestione infrastrutturale degli aeroporti militari dell’Aeronautica Militare e degli aeroporti civili dell’ENAC.
Da non perdere anche la consegna degli ICTA-Italian Concrete Technology Awards, evento questo che ha sempre accompagnato la mostra piacentina.
Nel 2022 hanno partecipato al GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo 234 gli espositori e oltre 5.000 i visitatori (sia italiani che esteri) «Sebbene sia sempre molto cauto nelle mie previsioni sono certo che questa quinta edizione della fiera sarà ancora più grande ed internazionale delle precedenti, e ciò anche perché sono sempre più numerosi gli operatori del comparto ad apprezzare la formula del nostro evento che garantisce contatti estremamente qualificati con operatori sia italiani che esteri a fronte di investimenti assai più contenuti rispetto alle fiere generaliste presenti in Italia», commenta Potestà.
Alla luce della forte richiesta di spazi espositivi proveniente anche dagli operatori esteri, Mediapoint & Exhibitions ha deciso di iniziare la vendita degli stand con largo anticipo, riproponendo agli espositori della precedente edizione le medesime aree occupate nel 2022.
Per maggiori informazioni: www.gic-expo.it
Eleni Lighting: la luce su misura per ogni progetto
Creare un’illuminazione bella ed efficace significa fare in modo che la luce sia dimensionata e perfettamente distribuita all’interno dell’ambiente, così da soddisfare tutti i requisiti funzionali ed estetici richiesti dal progetto. Grazie a una pluriennale esperienza nel settore del design, le soluzioni Eleni Lighting hanno l’obiettivo di utilizzare la luce come elemento di arredo e di completamento di ambienti domestici privati o strutture pubbliche, come negozi e alberghi.
In collaborazione con numerosi professionisti del settore, l’azienda di Villafranca Padovana (Padova) ha studiato e realizzato soluzioni in grado di integrarsi nelle architetture moderne, storiche e classiche.
Soprattutto nelle opere di restauro in edifici storici, monumentali e di pregio, gli interventi estetici devono essere il meno invasivi possibile, se non invisibili. Questo è uno dei parametri più ricercati dalle soprintendenze, a cui Eleni Lighting risponde con sistemi appositamente pensati per «scomparire» e lasciare alla sola luce il ruolo di protagonista.
Differenti sono le linee di prodotto disponibili, specifiche per l’interno e per l’esterno.
Per l’interno, il catalogo Eleni Lighting comprende velette-cornici portaled in Xps e poliuretano, rifinite con resina a polveri di marmo. Entrambe le soluzioni consentono di creare una luce indiretta e morbida, che permette una diffusione del fascio di luce a partire dall’angolo superiore della parete per poi proiettarsi sul soffitto. Questa tipologia di veletta è posizionabile anche sopra la testata di un letto o di un divano, per esaltare decorazioni o quadri, o valorizzare un soffitto a travature a vista in legno.
Il catalogo comprende anche velette-cornici portaled in versione Flex per pareti curve. La versatilità e la flessibilità del materiale utilizzato per la linea Flex permettono alla luce di seguire qualsiasi sviluppo delle pareti in condizioni di curvature marcate, riuscendo a copiarne fedelmente l’andamento. Tutte le velette sono tinteggiabili per la massima integrazione con la parete.
Per l’esterno Eleni Lighting propone invece cornici segna-passo e cornici decorative predisposte per l’illuminazione a Led, in Eps rifinito con resina acrilica. Pensati specificatamente per gli ambienti esterni, sono composti da una struttura che crea una lama di luce che si proietta sul perimetro inferiore della parete esterna di abitazioni o di garage, e che permette di illuminare il percorso di camminamento.
Con i decori da esterno, sempre realizzati su misura in Eps, il progettista ha la possibilità di illuminare lo spazio con una luce radente e sfumata. In aggiunta, la cornice sottogronda può essere resa invisibile grazie a trattamenti di rasatura e pittura. Questa soluzione è ideale per esaltare i particolari architettonici di strutture antiche e moderne o per creare un ambiente adeguato ad aree relax, come terrazze e dehors.
Oltre all’adattabilità e alla funzionalità, le cornici Eleni Lighting sono facili e veloci da montare e installare. Le operazioni di messa in opera sono agevolate dalla modularità e dalla perfetta planarità degli elementi che, una volta posati e rasati possono essere tinteggiati a piacere facilitando il mimetismo ed esaltando pienamente la luce.
FF Systems: sotto la botola c’è tanta innovazione
Sotto le botole e i chiusini da pavimento di FF Systems si nasconde un mondo di innovazione: sistemi filomuro per una perfetta integrazione con la superficie, certificazioni antincendio e prestazioni acustiche, fino a misure e soluzioni fuori standard per offrire una soluzione a qualsiasi esigenza progettuale in materia di sistemi di ispezione.
Nata nel 2005 a Lainate (Milano) e ora con sede a Busto Arsizio (Varese), il braccio commerciale e distributivo del gruppo tedesco FF Systems opera su tutto il territorio nazionale ponendo grande attenzione alle necessità del mercato locale. YouTrade ha incontrato l’amministratore delegato Adriano de Sury per scoprire i vantaggi delle soluzioni dell’azienda e le novità in vista per il 2023.
Domanda. FF Systems è un gruppo internazionale specializzato nella produzione e commercializzazione di botole e chiusini a pavimento. Quando è nata la filiale italiana?
Risposta. FF Systems è stata fondata in Germania nel 1991. Pian piano si è espansa in altri Paesi tra cui l’Italia, dove è arrivata nel 2005. Prima come ufficio commerciale a Lainate, in provincia di Milano, poi nel 2007 la società si è trasferita a San Vittore Olona (Milano) con un magazzino di distribuzione e un reparto produttivo per i prodotti fuori standard. Nel 2015 FF Systems Italia si è spostata a Busto Arsizio (Varese) nella sede attuale e il gruppo si trasforma da FF Systembau in FF Systems per rimarcare il profilo sempre più internazionale. La proprietà dell’azienda resta la holding tedesca, che possiede partecipazioni nelle varie filiali estere. In Italia è socia al 100%, quindi è l’unica proprietaria.
D. Quali sono state le tappe fondamentali della crescita?
R. L’evoluzione dei sistemi a secco, soprattutto in Italia, dove questo settore scontava un ritardo rispetto agli altri Paesi, ci ha dato una grande spinta. Poi, l’introduzione di prodotti certificati. Si è partiti con l’antincendio: quando è cambiata la normativa, passando da quella nazionale a quella europea, sono stati realizzati grossi investimenti per aggiornare tutte le certificazioni. Un prodotto macrosettoriale come il nostro che riesce a possedere tutte queste certificazioni è difficile da sostenere se non si ha un trend di vendita importante, per cui c’è stato un grande salto di fatturato. Inoltre, la crescita esponenziale del settore dell’impiantistica, anche nel residenziale privato, e l’attenzione, molto italiana, al design e all’estetica ha portato a una richiesta molto importante di prodotti «invisibili», in grado di coniugare le esigenze tecniche di ispezione degli impianti alle esigenze estetiche di sportelli nascosti alla vista.
D. Com’è organizzata l’azienda in Italia?
R. Abbiamo un ufficio commerciale e uno per l’export. Poi, c’è la parte operativa con il customer service e la logistica. Infine, un reparto produttivo che si occupa di tutte le richieste di prodotti non standardizzati per il mercato locale.
D. Quindi, fate molta progettazione di prodotti ad hoc?
R. Sì, ci sono stati addirittura prodotti non standard che sono stati poi inseriti a catalogo. Nascono tipicamente da un’esigenza dei progettisti: FF Systems trova una soluzione e sviluppa un prodotto adatto per un progetto specifico. Capita a volte che la soluzione sia talmente interessante che venga resa disponibile per tutti.
D. Uno degli aspetti più interessanti per i rivenditori è la logistica: come siete organizzati e quali sono mediamente i tempi di consegna dei vostri prodotti?
R. Abbiamo sempre puntato tantissimo sulla logistica, non importando prodotti dall’estero. Ci scontriamo spesso con realtà che hanno prezzi più bassi, quindi il nostro investimento è sempre stato mirato al servizio al cliente, partendo proprio dalla logistica. Abbiamo una serie di prodotti stoccati a magazzino che comprendono sia soluzioni classiche sia misure fuori standard, che per nostra esperienza sappiamo essere molto richieste dal mercato. Tutti questi prodotti sono realizzati non su commessa, ma in anticipo, e sono dunque già stoccati a magazzino in modo da poteroffrire ai clienti tempi di consegna molto più veloci, tra le 24 e le 48 ore, in tutta Italia.
D. Quali sono i vostri prodotti di punta?
R. Per quanto riguarda le vendite il nostro prodotto di punta è lo sportello di ispezione F2. È un prodotto standard per il largo consumo, realizzato con una lastra di cartongesso e una di alluminio. Non presenta viti, ha già una superficie finita che può essere imbiancata come la parete o il soffitto, quindi diventa a scomparsa totale. Rimane soltanto la fuga, che permette di aprire e chiudere lo sportello montato su cartongesso. A livello tecnico il nostro prodotto di punta è lo sportello antincendio F5 per cavedi tecnici e d’ispezione. Si lega sempre al settore dei sistemi a secco, quindi per applicazioni su cartongesso, ma può essere applicato anche su muratura, settore nel quale abbiamo investito tanto nel corso degli anni e che ci sta dando grandi risultati. A catalogo abbiamo inserito tutta una serie di prodotti specifici anche per le costruzioni tradizionali perché sono in forte crescita.
D. Quali sono i plus dello sportello di ispezione F2?
R. Non ci sono viti, staffette, nessun tipo di giunzione meccanica, tutto è saldato sul telaio in alluminio. Lo sportello è composto da una lastra in cartongesso idrorepellente: fino alla misura 80×80 centimetri non è avvitata, ma incollata con un procedimento ad hoc, quindi la finitura risulta molto più semplice in fase di installazione e montaggio.
D. Ci sono altri prodotti innovativi?
R. Da qualche anno abbiamo inserito una gamma di prodotti per l’ispezione con certificazioni di isolamento acustico, che vanno dai 26 ai 46 decibel, per pareti e controsoffitti. Questi prodotti consentono di risolvere i problemi di rumore dei cavedi tecnici, soprattutto negli alberghi dove solitamente sono posizionati nei corridoi, magari adiacenti alle camere. FF Systems Italia ha studiato un prodotto, certificato sia per l’antincendio sia per l’acustica, a tenuta di fumi, di aria e polveri. Tra le novità ci sono anche le botole e i chiusini a pavimento. Offrono soluzioni sia a semplice sollevamento manuale sia con chiusura servo assistita, con apertura dall’interno o dall’esterno, riempibili con la pavimentazione o con lastra in acciaio zincato, alluminio o acciaio inox. Abbiamo anche prodotti per il pavimento a tenuta d’acqua e antincendio, con varie portate, dai pedonabili ai carrabili. Anche questo rappresenta un fiore all’occhiello, perché gli sportelli di ispezione antincendio a pavimento sono veramente molto rari da trovare sul mercato. Dove c’è bisogno di ispezionare qualsiasi impianto, FF Systems Italia c’è.
D. Quali sono i prodotti più richiesti dal mercato italiano?
R. In questo momento i prodotti antincendio per i cavedi tecnici degli impianti che passano da piano a piano, oltre al prodotto standard F2, che è sempre molto apprezzato perché adatto a moltissime applicazioni. Un’altra soluzione molto richiesta è lo sportello a pavimento MAGB servo assistito con pistoni, adatto soprattutto per le pavimentazioni bordo piscina, dove c’è bisogno di ispezionare i filtri. Infine, stanno crescendo le richieste per le grandi aperture a soffitto: gli impianti sono sempre più grandi e richiedono sportelli d’ispezione sempre più sovradimensionati. FF Systems è rimasta al passo con i tempi ideando XXL, una soluzione che può arrivare anche oltre i 2×1,5 metri, combinando più sportelli che diventano un vano unico di apertura.
D. Quali sono le soluzioni che possono interessare maggiormente la riqualificazione dei condomini?
R. Tutti gli sportelli per l’ispezione dell’impiantistica, sia nelle aree comuni sia all’interno degli appartamenti. Un primo esempio è il classico sportello per l’impianto idraulico, solitamente in plastica e a vista: se progettato in anticipo può essere utilizzato uno sportello FF Systems completamente nascosto e verniciato a filo muro. Sempre da progettare in anticipo, nei condomini possono essere efficaci tutti i nostri sportelli filomuro per le derivazioni elettriche, che consentono di ottenere un risultato molto estetico e pulito.
D. In qualche modo bonus e superbonus hanno inciso sul vostro business?
R. Indirettamente hanno inciso anche sul nostro lavoro, anche se i nostri prodotti non rientravano direttamente nei bonus, tranne che nella classica detrazione al 50% per le ristrutturazioni edilizie. Anche se non direttamente trainati, c’è stato un incremento importante del macrosettore degli sportelli per esterno grazie al superbonus e al bonus facciate. Con i nostri sportelli che si integrano nella facciata siamo stati in grado di rispondere alle esigenze di copertura o ripristino delle ispezioni esistenti con soluzioni estetiche.
D. Che cosa richiedono i vostri prodotti per quanto riguarda la manutenzione?
R. I nostri sportelli non richiedono nessuna manutenzione. Basta aprirli e chiuderli nella maniera corretta.
D. Come si articola il vostro rapporto con i distributori di materiali edili?
R. Ci rivolgiamo a tutta la distribuzione, che va dal classico magazzino edile allo specialista di costruzioni a secco. Disponiamo di una rete vendita sul campo in grado di offrire un primo supporto di assistenza e consulenza. Anche all’interno dell’azienda il nostro ufficio tecnico e commerciale è disponibile, telefonicamente o via mail, a risolvere richieste particolari o specifiche esigenze tecniche, oltre a consigliare il prodotto giusto.
D. E per quanto riguarda la formazione?
R. Organizziamo solitamente corsi con la rete vendita dei nostri clienti per offrire una conoscenza dei nostri prodotti a 360 gradi. Ci affidiamo tantissimo al canale della distribuzione perché, soprattutto in Italia, la nostra proposta passa esclusivamente attraverso i rivenditori. Non vendiamo direttamente alle imprese.
D. Avete in programma qualche novità per quest’anno?
R. Sì, sono allo studio nuovi prodotti specifici che saranno inseriti a breve, sia per quanto riguarda l’impiantistica elettrica sia per l’antincendio, ed è previsto un ampliamento di gamma nel settore delle botole a pavimento per quanto riguarda le misure utilizzabili.
D. Quanti prodotti avete a catalogo oggi?
R. Circa 50-60 prodotti.
D. Com’è andato il primo quadrimestre dell’anno rispetto al 2022 e quali sono i vostri obiettivi a fine anno?
R. Siamo molto soddisfatti. Il primo quadrimestre è andato molto bene, sia grazie all’aumento delle vendite e all’inserimento di nuovi prodotti sia al supporto sul campo dei nostri venditori. Per quest’anno ci aspettiamo di mantenere lo stesso trend. Siamo ottimisti.
Mollo Noleggio fa il suo ingresso in Abruzzo con l’acquisizione di Manetta Noleggi
Mollo Noleggio, l’azienda di Alba (Cuneo) guidata dai fratelli Mauro e Roberto Mollo e specializzata nel noleggio di macchine e attrezzature per l’edilizia, l’industria, l’agricoltura, la logistica e gli eventi, allarga la propria presenza alla regione Abruzzo con l’acquisizione della società Manetta Noleggi, con sede a Mosciano Sant’Angelo (Teramo).
Mollo Noleggio conferma la propria strategia di crescita anche per linee esterne: recenti le acquisizioni di Monia Noleggi (Forlì), Parmiani Noleggi (Sondrio) e PMP (Udine). Con l’ultima di Manetta Noleggi raggiunge 50 centri operativi in Italia.
«Questa nuova acquisizione ha un forte valore simbolico, in quanto ci permette di segnare il traguardo dei 50 punti operativi Mollo Noleggio», dichiara il presidente Mauro Mollo. «Manetta Noleggi è una realtà consolidata e dinamica, condivide la nostra ambizione di fornire un eccellente servizio clienti. Dò il benvenuto allo staff di Manetta Noleggi che entra a far parte del nostro team. Penso sia motivo di piacere e stimolo continuo accogliere nuovi collaboratori nel nostro Gruppo, accrescere la reciproca competenza, migliorare il servizio ai nostri clienti, e fissare nuovi traguardi da raggiungere insieme».
Dal 1999 Manetta Noleggi opera nel settore delle attrezzature per lavori aerei, edili e manutenzioni industriali. Competenza, serietà ed esperienza sono gli elementi che hanno portato questa realtà al successo professionale, facendone un punto di riferimento nel proprio territorio. Grazie a uno staff qualificato e a un parco mezzi ampio e diversificato, Manetta Noleggi è un partner affidabile per il noleggio di attrezzature con e senza operatore, per la formazione e la sicurezza.
Aipe: nel 2022 record dei consumi di EPS in Italia
Secondo l’analisi di mercato annuale eseguita dalla società di consulenza Plastic Consult per conto di AIPE (Associazione Italiana Polistirene Espanso) i consumi di EPS vergine nel 2022 hanno registrato un incremento del 3% rispetto alle 170.000 tonnellate del 2021, raggiungendo un totale record di 175.000 tonnellate, impiegate principalmente nei settori edilizia ed imballaggio.
A registrare le migliori performance è stato il settore dell’edilizia che, con un consumo totale di 119.000 tonnellate, è cresciuto rispettivamente nel segmento preformati (manufatti stampati) del 39%, pari a 28.500 tonnellate impiegate e nel segmento blocchi/lastre del 2% raggiungendo le 90.500 tonnellate.
Il trend positivo della filiera dell’EPS ha sicuramente beneficiato degli incentivi fiscali finalizzati all’efficientamento energetico delle abitazioni, mercato nel quale l’EPS è utilizzato come principale materiale isolante per l’isolamento a cappotto di edifici nuovi ed esistenti, ma anche dalle nuove opportunità di sviluppo per il settore edilizia, in particolare con le misure introdotte dall’UE con la Direttiva “Case Green” per la riqualificazione del parco immobiliare attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, al fine di ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030.
Gli imballaggi mantengono salda la quota di mercato anche se in leggera flessione. In calo il segmento preformati (manufatti stampati) che si attesta a 39.800 tonnellate (-9%), mentre il segmento blocchi/lastre registra un consumo di 11.500 tonnellate (-8%), per un totale complessivo di 51.300 tonnellate di EPS trasformate nel 2022.
Per il 2023 è previsto un progressivo assestamento e adeguamento dei volumi complessivi di EPS a valori più vicini ai periodi precedenti al biennio 2021-2022.
Fibrotubi: nuova vita al tetto di una cascina con Sottocoppo Metallico Coibentato
La maggior parte del patrimonio storico immobiliare italiano si trova in aree agricole, rurali e periferiche, che dopo la pandemia sono diventate più ricercate per la possibilità di avere spazi esterni ampi, da vivere con la propria famiglia. Ristrutturare queste abitazioni di grandi dimensioni implica quasi sempre il rifacimento della copertura, spesso molto datata e fuori dagli standard di efficientamento moderni. Come nel caso di una cascina rurale a Campagnola Cremasca (Cremona).
L’abitazione si presentava con una vecchia sottocopertura ecologica in lastre in fibrocemento, con sopra vecchi coppi. Una struttura che denunciava problemi per il peso eccessivo e le infiltrazioni della pioggia. Il committente ha quindi chiesto una soluzione che rimediasse, ma recuperando i coppi esistenti, e che fosse leggera e durevole nel tempo.
L’impresa Edile Guerini Claudio di Casteleone (Cremona) e il cliente finale hanno scelto così di utilizzare Sottocoppo Metallico Coibentato di Fibrotubi.
Sottocoppo Metallico Coibentato è l’evoluzione della versione base che abbina alla lastra grecata nuda uno strato isolante da 13 millimetri.
Il metallo garantisce l’impermeabilità all’acqua anche a bassa pendenza (minimo 15%). I correntini e gli speciali profili metallici preforati brevettati consentono il fissaggio in sicurezza del coppo tramite ganci, impedendone lo scivolamento verso il basso, come con le classiche coperture tradizionali.
Pedonabile e resistente senza rischi di rottura, Sottocoppo Metallico Coibentato è più leggero rispetto ai classici sottocoppi in commercio.
Grazie allo strato coibente, questa soluzione ha consentito anche l’isolamento della struttura sottostante al tetto della casa di campagna, offrendo una trasmittanza termica migliorata, una riduzione del rumore e una riduzione dell’effetto condensa.
LA SCHEDA
Tipologia: rifacimento copertura e ristrutturazione cascina rurale
Luogo: Campagnola Cremasca (Cremona)
Impresa installatrice: Impresa Edile Guerini Claudio di Casteleone (Cremona)
Copertura: Sottocoppo Metallico Coibentato, rosso coppo
Superficie totale coperta: 500 mq
Gruppo Fitt: sostenibilità e innovazioni per le tubazioni in edilizia
Rivoluzione digitale, innovazione, centralità del cliente e responsabilità d’impresa: sono i pilastri del fare impresa del Gruppo Fitt di Sandrigo (Vicenza), introdotti dall’azienda leader nella produzione di tubi e tubazione in materiale termoplastico già sette anni fa. Risultato? «Nel 2019 la visione del nostro amministratore delegato, Alessandro Mezzalira, ha portato Fitt a cambiare il suo modello di business per restituire all’ambiente, al territorio, alla comunità, e a noi collaboratori stessi più di quello che consumiamo» racconta Giuseppe Anastrelli, sales manager del gruppo veneto. «Tutta l’azienda è permeata da questa visione: essere un’impresa responsabile significa perseguire l’obiettivo di creare valore economico migliorando l’ambiente e la vita delle persone. Con questi presupposti abbiamo dapprima iniziato a misurare le performance di sostenibilità dei prodotti. La scelta di diventare Società Benefit, nel 2021, è stata del tutto naturale».
Domanda. Obiettivo non facile per un gruppo delle vostre dimensioni, così esteso e con target e mercati diversi. Come ci riuscite?
Risposta. L’Open Innovation, ossia la gestione dell’innovazione collaborativa è fondamentale. Non a caso lavoriamo con una rete internazionale di partner, con le università, in particolare quella di Padova, e diversi centri di ricerca. E ci sottoponiamo alla validazione di protocolli e ai test qualitativi di enti internazionali per mappare l’impatto ambientale non solo dei prodotti, ma anche dei processi. Per esempio, la certificazione Ecovadis ci posiziona all’interno dell’8% delle società sostenibili del nostro settore. Dall’altro lato, i centri produttivi e logistici sono strategicamente posizionati in tutta Europa per garantire l’erogazione dei prodotti con il massimo livello di servizio a grandi clienti, centri d’acquisto e privati e-commerce. La logistica è automatizzata e strutturata per diminuire l’impatto ambientale e le relative emissioni di CO2. Azioni che sottendono alla nostra strategia sostenibile 2030 in ambito Esg.
D. Un esempio concreto della strategia Esg nella gestione consapevole del consumo di energia, acqua e territorio?
R. Ne abbiamo parecchi: dall’installazione di due trigeneratori nei nostri impianti più energivori (Sandrigo e Fara), al riciclo al 100% dello scarto di Pvc, dal ciclo chiuso di recupero dell’acqua, all’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dello stabilimento di San Pietro in Gù (Padova). Senza dimenticare l’attivazione di linee per lo sviluppo di prodotti eco innovativi a basso impatto ambientale. E per il futuro prevediamo altri investimenti. Inoltre, abbiamo istituito il Sustainability Department, composto da quattro collaboratori che ci lavorano a tempo pieno, un po’ per la delicatezza dei temi trattati anche in ambito normativo e un po’ per creare una cultura interna condivisa e portare al mercato la nostra visione sulla sostenibilità. Insomma, un modo diverso di fare le cose.
D. Riguardo all’impatto ambientale dei prodotti dell’area building cosa è stato fatto?
R. La gamma Fitt Sewer e Fitt Sewer Evo di soluzioni per fognatura e scarichi industriali non a pressione è la prima in Italia ad avere la certificazione volontaria Epd. Si tratta di uno strumento internazionale utile e richiesto dai principali protocolli di sostenibilità ambientale degli edifici come Leed o delle infrastrutture come Envision, relativamente alle caratteristiche dei componenti edilizi. Un processo molto lungo che ha coinvolto anche l’Università di Padova, per cui i dati riportati sono calcolati e presentati secondo le regole standard previste per la categoria di prodotto dedicata ai materiali per le costruzioni. Attenzione, è una dichiarazione volontaria ma comunque certificata da un ente terzo e pubblicata su un portale accessibile a tutti, quindi i dati sono trasparenti perché confrontabili.
D. Che cosa d’altro?
R. Poi, c’è il tubo corrugato a doppia parete in Hdpe Rollcable Grey con il 75% di contenuto riciclato che ha ottenuto la certificazione «Plastica Seconda Vita» dell’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (Ippr). Anche in questo caso si tratta di una dichiarazione volontaria dedicata ai prodotti ottenuti da scarti plastici industriali provenienti dalla raccolta differenziata. È il primo marchio italiano ed europeo dedicato alla plastica riciclata, nato dall’esigenza di rendere facilmente identificabili e maggiormente visibili i prodotti ottenuti da plastiche da riciclo destinanti alla pubblica amministrazione, alla Gdo, nonché ai privati cittadini. Un contributo di sostenibilità non nelle caratteristiche, ma per l’azione che svolge è il sistema di ventilazione meccanica controllata Fitt Agix, perché contribuisce a garantire e migliorare l’efficienza energetica degli edifici. E stiamo anche per ottenere la dichiarazione ambientale Epd per i prodotti francesi Fitt Batipro e Fitt Interpact M1 che sono i nostri sistemi di scarico sanitario per l’edilizia residenziale.
D. La rivoluzione digitale in che cosa consiste per Fitt?
R. Si sviluppa su due fronti. Da un lato l’informatizzazione dei processi aziendali, per esempio l’implementazione del gestionale Adi per gestire gli ordini della grande distribuzione, in questo modo si evitano errori o doppie lavorazioni dell’ordine. Mentre nella rivendita, che sta iniziando ora ad adottare il listino elettronico, gli ordini ancora non transitano in un sistema gestionale. Dall’altro lato c’è l’e-commerce, da cui sono esclusi i prodotti dell’industria pesante che non si prestano agli acquisti online.
D. Sostenibilità e innovazione tecnologia come si declinano nei prodotti del settore edilizia?
R. Abbiamo diversi progetti di ricerca e sviluppo in fase più o meno avanzata. Tutti i nostri nuovi prodotti sono sviluppati seguendo le nostre linee di eco design con l’obiettivo di raggiungere l’8% di fatturato da prodotti innovativi, a basso impatto e certificati entro il 2025. Traguardo che stiamo raggiungendo. E siamo al lavoro anche sui tavoli normativi per aumentare la sensibilità nell’utilizzo di materiali riciclati o rigenerati e dare un contributo concreto all’evoluzione sostenibile del nostro settore di mercato.
D. Avete anche brevetti?
R. A livello di gruppo le famiglie brevettuali sono una trentina e includono prodotti, macchinari e metodi di produzione. Per quanto riguarda il settore dell’edilizia siamo tenuti ad allinearci ai riferimenti normativi e l’attività brevettuale è meno impattante.
D. Qual è il vostro rapporto con i rivenditori?
R. Buono, sia con tutti i rivenditori che con i vari consorzi e/o gruppi d’acquisto. I nostri prodotti però scontano un limite legato all’impatto dei costi di trasporto e quindi siamo presenti quasi esclusivamente al Nord e Centro Italia. Grazie a un’ampia gamma di prodotti possiamo offrire ai nostri partner commerciali un alto livello di servizio. In più la nostra forza è avere la maggiore capacità produttiva in Italia, in particolare nel comparto dei tubi in Pvc. In pratica, il materiale è sempre disponibile a magazzino.
D. Quindi, i distributori di materiali sanno riconoscere la qualità in questa tipologia di prodotti?
R. Certo, Fitt è riconosciuta nel mercato come marchio di qualità, garantita da più enti di certificazione, e anche per la più alta capacità produttiva in Italia per i tubi in Pvc. Fitt da sempre spinge per proporre prodotti a norma, ma il mercato italiano è ancora molto eterogeneo e legato a consuetudini d’uso di prodotti non a norma e non garantiti. L’impegno di Fitt è anche quello di favorire la cultura circa l’utilizzo dei prodotti sostenibili.
D. Sentite la necessità di investire in formazione nelle rivendite?
R. Le Fitt Experience sono incontri dedicati alla condivisione della nostra strategia di sostenibilità in termini di prodotto, di azienda e di finanza per creare consapevolezza in diversi ambiti. Lo scopo è individuare delle occasioni d’incontro, partnership o progetti con i quali creare concrete opportunità di collaborazione. Per esempio, abbiamo organizzato una sessione formativa con le rivendite, l’Università di Padova e Banca Intesa sui mutui chirografari, ed è emersa la tendenza della Banca Centrale Europea a erogare finanziamenti ai soggetti orientati alle attività sostenibili. Non è più una scelta, ma un obbligo, nei confronti dell’ambiente e della società. Chiaramente trasferire simili messaggi non è semplice e anche al nostro interno ci deve essere questa sensibilità sui cui investiamo buona parte delle ore di formazione aziendale. E operiamo anche nelle scuole per condividere con le nuove generazioni la cultura dell’uso corretto dei materiali plastici e l’attenzione alla sostenibilità.
D. Quali sono le previsioni di business per il 2023?
R. Nel comparto dei tubi nel 2022 c’è stato un calo rispetto all’anno precedente e il primo quadrimestre del 2023 sembra seguire questa tendenza. Le nostre criticità più importanti restano quelle legate alla scarsità di volumi e quindi la difficoltà di dare continuità produttiva ai nostri stabilimenti. La corsa ai volumi potrebbe sfociare in una potenziale guerra dei prezzi, su cui si fa fatica a intervenire, in quanto, a tendere, permane una forte insicurezza sull’andamento delle materie prime e sui costi energetici. Viviamo in una totale incertezza e l’approvvigionamento delle materie plastiche resterà molto difficoltoso anche nei prossimi mesi. Riuscire a fare previsioni è difficile: questa situazione ci mette sotto stress dal punto di vista organizzativo. Speriamo che partano i cantieri pubblici legati al Pnrr. Anche se queste commesse normalmente non riguardano le rivendite edili in modo diretto, comunque fornirebbero lavoro ai distributori che danno un servizio alle imprese di grandi opere. Si potrebbe creare un volano importante, una boccata di ossigeno per salvare la stagione.
Sistemi di tubazioni Fitt per l’edilizia
FITT CABLE PROTECTION SYSTEM: TUBI CORRUGATI PER CAVIDOTTI
Rollcable Grey è un tubo corrugato per cavidotto a doppia parete in Hdpe di colore grigio esternamente e nero internamente. Rollcable Grey è certificato «Plastica Seconda Vita» ed è conforme alla normativa Cei En 61386-24 (ex Cei En 50086-2-4/A1-Cei 23-46;V1).
Rollcom è un tubo per telecomunicazioni corrugato a doppia parete Hdpe di colore blu esternamente ed internamente utilizzabile per la protezione di cavi elettrici (bassa
tensione) e telefonici.
Rolldrain è un tubo per drenaggio corrugato a doppia parete fessurato in Hdpe di colore verde esternamente e nero internamente per il drenaggio di terreni agricoli e per uso civile.
FITT BUILDING PIPE SYSTEM: SISTEMI DI SCARICO PER L’EDILIZIA
Drain è un tubo in Pvc rigido a norma Uni En 1329, bicchiere ad incollaggio, per scarichi civili e industriali a bassa ed alta temperatura.
Revolution, tubo in Pvc rigido a parete compatta SN2 per scarichi all’interno dei fabbricati testato IIP antifiamma Euroclasse E secondo la norma En 13501 e conforme al D.M. n. 174 del 06/04/2004 e al D.M. del 21/03/1973.
Red, tubo in Pvc rigido spessorato, bicchiere ad incollaggio, per scarichi civili ed industriali a bassa temperatura. Red offre il miglior rapporto tra funzionalità e costi, per tutte le applicazioni in campo edile che richiedono medio-basse temperature.
FOGLIE IN POLIETILENE PER USO PROFESSIONALE
Fitt Blu sky, l’innovativa foglia in polietilene per massetti con elevato potere di barriera al vapore, resistente allo strappo, alla lacerazione e alla puntura. Grazie a competenze tecniche approfondite e a tecnologie produttive all’avanguardia, presenta standard qualitativi molto elevati e assicura un’estrema praticità in fase di posa in opera per effetto della sua maggiore elasticità.
Fitt Foglia verde, foglia in polietilene di prima qualità. È il film da copertura in polietilene di qualità superiore idoneo per uso professionale ed hobbistico, superiore ad ogni altro prodotto standard presente nel mercato. Lo spessore di 0,12 mm, più ridotto rispetto ai 0,20 mm degli altri film in commercio, consente di ottenere, a parità di peso, una superficie superiore dell’80% rispetto alle foglie comuni con un evidente risparmio. Basso spessore significa anche minor impiego di materia prima e, di conseguenza, un ridotto impatto ambientale nell’utilizzo di materia prima e nello smaltimento post-consumo.
RETI FOGNARIE, SISTEMI PER LA RACCOLTA E IL CONVOGLIAMENTO DELLE ACQUE REFLUE
Fitt Sewer Evo, sistema per fognatura e scarichi interrati. Il tubo Fitt Sewer Evo a norma Uni En 1401-1:2019 per fognatura e scarichi industriali non in pressione, garantisce prestazioni superiori grazie all’esclusivo sistema di giunzione con guarnizione integrata inamovibile. I tubi Fitt Sewer Evo a norma Uni En 1401-1:2019 sono prodotti con l’esclusivo sistema di giunzione Sewer Lock con guarnizione pre-inserita a caldo inamovibile, sviluppato in collaborazione con Trelleborg Forsheda. L’impiego di stabilizzanti organici Obs, privi di metalli pesanti, inoltre, permette a Fitt Sewer Evo di rispettare i più severi standard normativi dei principali mercati europei in termini di salvaguardia dell’ambiente.
Eclisse è online con il nuovo sito web
Eclisse è online con il nuovo sito web eclisse.it, sviluppato in collaborazione con l’agenzia Fkdesign, che ha ottenuto un importante riconoscimento all’ultima edizione del concorso Mediakey Interactive Key Award, aggiudicandosi il prestigioso Premiere Key Award.
«Non si tratta di un semplice progetto di restyling grafico, ma del risultato di un percorso di analisi, studio, progettazione che ha portato dopo tanto lavoro sempre in sinergia con il team interno Eclisse al rinnovamento del sito web. La creazione di un percorso di navigazione mirato e personalizzato secondo ciascun target agevola la fruibilità e l’utilità del sito, rendendolo non solo una vetrina dei prodotti e racconto dell’azienda, ma una piattaforma che punta sulla massima facilità e immediatezza in ottica di user experience e, al contempo, una declinazione digitale del posizionamento e della brand identity, esplicitandone valori, personalità e promessa», ha dichiara Federico Frasson, managing director di Fkdesign.
Specializzata nella produzione di controtelai per porte scorrevoli a scomparsa e filomuro, con oltre 30 anni di esperienza e più di 40 brevetti depositati, Eclisse si conferma come un’azienda votata all’innovazione, impegnata nella ricerca, nell’ottimizzazione e nel perfezionamento delle proprie soluzioni.
Il sito, caratterizzato da un percorso di navigazione chiaro ed intuitivo, permette a ciascun utente, professionale e non, di trovare rapidamente le informazioni di cui ha bisogno, anche senza conoscere a fondo i prodotti della gamma. Ognuno potrà poi rivolgersi direttamente al proprio rivenditore di zona per richiedere un preventivo o un appuntamento in sede.
«Siamo entusiasti di presentare questa risorsa a supporto dell’attività dei nostri partner commerciali. Attraverso questa nuova esperienza di navigazione, più intuitiva ed agevole, i rivenditori potranno intercettare direttamente la domanda dei clienti e gestire il lavoro in maniera più efficiente e redditizia», è il commento del responsabile commerciale dell’azienda, Fabrizio Zaccaron.
«Eclisse è un brand da sempre orientato all’innovazione che ha come baricentro l’ascolto dei propri clienti per creare soluzioni che rendano più semplice la scelta, la progettazione e la posa dei controtelai. Il sito è stato progettato infatti per rispondere alle esigenze di ciascun target definendo un percorso ad hoc, in grado di valorizzare al massimo le potenzialità dei prodotti, con il supporto di un servizio a 360 gradi. La semplicità di utilizzo delle soluzioni Eclisse è diventata anche il messaggio chiave della nuova campagna di comunicazione multicanale ‘Semplice con Eclisse’, dedicata a progettisti, installatori e privati», conclude Fabiana De Luca, responsabile marketing dell’azienda.