Lo stravolgimento del mercato della distribuzione edile negli ultimi anni, se non altro, ha avuto il merito di delineare in modo direi netto le differenze fra i vari tipi di offerta al mercato. Non esiste più il magazzino edile per tutte le stagioni e ogni tipologia di punto vendita, o di organizzazione di vendita, non può più fare a meno di darsi una identità precisa.
Tutta colpa del cliente che, trasformandosi e caratterizzandosi a sua volta, ha bisogno di punti di riferimento precisi: non va più al bazar a vedere quel che riesce a trovare, ma sa ciò che vuole, come lo vuole e perché lo vuole. Una risposta generalista non gli basta più.
In buona sostanza, oggi il cliente è sia importante perché compra, sia perché, soprattutto, ha contribuito e sta contribuendo a delineare l’identità dei punti vendita, una sorta di miglioramento indotto che oggi è davvero facile da individuare.
Non è un caso se le grandi organizzazioni commerciali, ma anche i multipoint, per esempio, dedicano diverse ore di formazione proprio alla definizione, alla gestione e alla soddisfazione del cliente. E non è neppure un caso se, soprattutto nei grandi centri abitativi, dove l’offerta è sempre più variegata e specializzata, prima di individuare un qualsivoglia tipo di specializzazione sia indispensabile una accurata ricerca di mercato.
La nota negativa è che cercare di rendersi più o meno unici è una grande fatica. Quella positiva è che i centri di specializzazione attirano un pubblico piuttosto vasto, anche fuori zona, e soprattutto deciso all’acquisto. Insomma, meno curiosi e più compratori.
Così, al «mercato del prezzo», che esisterà sempre e che può disporre di un pubblico eternamente affezionato, si va sempre più affiancando il punto vendita dove il prodotto arriva alla fine, dopo l’accoglienza, l’ascolto, le proposte tecniche e la soluzione dei problemi. Logico che, in questo caso, il prezzo, pur sempre importante, assomiglia a un dettaglio, a una delle numerose caratteristiche del prodotto.
Quando nel nostro mondo si è iniziato a disquisire di riposizionamento, si accennava proprio a questo. Alla capacità di adattare la propria offerta alla situazione di mercato contingente.
Per le rivendite edili specializzate non è più tempo (da un bel po’ di anni, invero) di individuare il suo competitor nella grande distribuzione, perché, lo scriviamo da anni, non è il suo mercato. E allora perché lo riscrivo per l’ennesima volta? Perché non è che siano tutti ancora convinti di questa differenza sostanziale.
Se la Gdo è un problema serio, può voler dire che non abbiamo ancora saputo o voluto fare le nostre scelte. Il competitor della Gdo è il commercio elettronico, e poiché la Gdo non cambierà nella sua sostanza, troppo grande, troppo articolata, troppo definita e organizzata, appunto, lo possiamo fare noi, caratterizzandoci e ringraziando che la Gdo abbia aperto nei pressi del nostro punto vendita, perché porterà clienti anche a noi. Per il nostro settore, un posizionamento efficace è la principale sfida dei prossimi mesi e anni.
Un altro vantaggio di una specializzazione altamente professionale è che non si deve più andare in giro a cercare i clienti, cosa che invece è necessaria per le rivendite generaliste, o per quelle più affezionate al prezzo. Non servono venditori esterni ma professionisti interni. È il famoso riposizionamento “verso l’alto” che non favorisce il sonno degli imprenditori meno inclini al cambiamento, e nemmeno di coloro i quali, al contrario, hanno fin troppe idee da sviluppare nel proprio punto vendita.
L’idea di riposizionamento, che prevede ampie riflessioni e dosi da cavallo di coraggio, è forse una delle grandi novità del mercato della distribuzione edile nazionale. I segnali congiunturali che arrivano da diverse fonti, se anche dovessero confermare la flessione questa andrebbe a colpire prima di tutto il mercato del prezzo, che comincerebbe a fare scintille, non certo quello della qualità reale che, guarda caso, ha un tipo di cliente particolarmente esigente. E torniamo quindi al cliente. E impariamo a sceglierlo.
di Roberto Anghinoni, giornalista (dalla rubrica «I fatti nostri» su YouTrade n. 142)
Sul mercato immobiliare Nomisma prevede una netta diminuzione delle compravendite. Ma il dato si confronta con il 2022, anno d’oro per il residenziale. A pesare sono l’inflazione con il conseguente aumento del costo dei mutui. Situazione invariata per il 2024
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Carlo Alberici sale alla guida di Aluvetro, brand del Gruppo Pescini di Orzinuovi (Brescia). Ingegnere, classe 1977, con un background specifico nel settore Arredo&Outdoor, il manager ha ricoperto ruoli di direttore generale e di consulenza per importanti realtà del settore. Vanta inoltre una consolidata expertise professionale nel digital e nel marketing, grazie alla creazione di due start-up innovative dedicate a Pmi e mondo retail. Carlo Alberici prende sotto le sue direttive un’azienda giovane con solide basi, un gruppo caratterizzato un grande desiderio di crescita, con un’età media molto bassa e tanta energia.
«Ho apprezzato la qualità delle persone che compongono Aluvetro, un capitale umano e professionale enorme che se messo nelle condizioni organizzative ideali può essere il vero valore aggiunto per la nostra crescita. La migliore strategia parte sempre dalle persone», commenta Alberici. «Aluvetro in questi anni, si è mossa su molti fronti in parallelo, creando opportunità che ora però vanno consolidate. Sicuramente la parte retail va implementata, perché è perfetta per i nostri prodotti e permette una scalabilità che è alla base della nostra voglia di crescere. Inoltre lo scenario macroeconomico che abbiamo davanti è complesso, con dati tendenziali di Pil non certo positivi, la fine del superbonus e il ridimensionamento dei bonus edilizi, problematiche che rischiano di generare un contraccolpo pesante per l’intero settore. Questo ci dovrà spronare ad essere ancora più attenti a valutare dinamiche, rischi ed opportunità»
Mapei Canada, parte del Gruppo Mapei, ha inaugurato un nuovo stabilimento produttivo di polveri e di un’estensione dei magazzini nel proprio sito principale a Laval, Québec, per soddisfare la domanda sempre crescente di materiale edilizio, additivi per calcestruzzo e additivi di macinazione per cemento del Canada nordorientale.
«Ora che le linee di polveri e additivi sono operative, quello di Mapei Laval è tra gli impianti più grandi e tecnologicamente avanzati della rete Mapei in Nord America», afferma il general manager di Mapei Canada, Marco Roma. «La possibilità di differenziare le linee produttive e incrementare la produzione locale negli impianti di Ontario, Québec e British Columbia ci permetterà di ridurre l’impatto ambientale con consegne più rapide e distanze ridotte nel trasporto di materiali ai cantieri, e questo avrà un impatto positivo su tutte le regioni del paese».
La nuova linea polveri produrrà un quantitativo di 30.000 tonnellate l’anno, mentre la linea additivi ne produrrà 7.000. Il magazzino, così ampliato, potrà gestire la distribuzione dei prodotti con maggiore efficienza. Nel complesso si aggiungono 4.715 metri quadrati agli 11.892 metri quadrati esistenti che ospitano, nella stessa struttura, l’impianto polimeri, il R&D Center for Excellence in Concrete Construction e gli uffici della sede centrale canadese.
Il 2023 segna il 45esimo anniversario di Mapei in Canada. Oltre alla sede di Laval, Mapei è presente sul territorio con stabilimenti produttivi a Brampton, Ontario, a Maskinongé, Québec e a Delta, British Columbia, e a Calgary, Alberta, con un centro di distribuzione.
«La nostra presenza in Canada ha avuto origine da un’opportunità scaturita nel 1976, in occasione delle Olimpiadi di Montréal», raccontano Veronica e Marco Squinzi, amministratori delegati di Mapei. «Siamo stati contattati per la fornitura di prodotti per l’installazione delle piste di atletica. Questa esperienza sul territorio è stata a tal punto positiva che nel 1978 abbiamo deciso di investire nell’apertura del nostro primo impianto fuori dall’Italia, proprio qui a Laval, dando il via a quella strategia di internazionalizzazione che ci contraddistingue ancora oggi. Negli ultimi cinque anni abbiamo diversificato il mercato, aggiungendo linee di prodotto che finora non erano presenti nel nostro portfolio canadese ma erano già state sviluppate e rigorosamente testate da Mapei in Europa: la linea additivi e la linea di pavimentazioni industriali. Per questo motivo abbiamo deciso di intraprendere il progetto di espansione del sito di Laval».
Massimizzare l’impiego di materie prime locali è una delle prerogative fondamentali di Mapei per un’edilizia più sostenibile, nonché parte della filosofia che ha permesso a Mapei di contribuire alla costruzione e al rinnovamento di alcuni fra i più noti edifici e infrastrutture canadesi, dal Minoru Aquatic Centre di Richmond, BC, fino alla Ontario’s Union Station di Toronto e all’Avenir Centre a Moncton, New Brunswick, e molti altri ancora.
Digitalizzazione, una nuova area a libero servizio e tanto spazio per il design e le finiture d’interni, con un’esposizione totalmente dedicata al wellness e all’outdoor, due mercati diventati molto vivaci dopo il covid. A cogliere i nuovi scenari del mondo che ruota intorno alla casa è BigMat Quartarella, rivendita storica di Altamura, in provincia di Bari, che nel prossimo futuro si prepara a lanciare un nuovo progetto per lo showroom. Ne parliamo con i titolari Renee Quartarella, responsabile marketing, e Nicola Quartarella, direttore. commerciale.
Domanda. Come si compone la vostra clientela? Renee Quartarella.Per il 60% si tratta di privati e per il 40% di imprese.
D. Tra pre e post covid come sono cambiate le esigenze dei vostri clienti? Renee Quartarella.Fissare appuntamenti è diventato meno faticoso. Inoltre con i bonus abbiamo iniziato a stilare meno preventivi, si è lavorato molto sulla merce al pronto perché c’era il timore di non ricevere il materiale nei tempi stimati. Nicola Quartarella. Prima i clienti non si concentravano tanto sui prezzi di vendita, quanto sui tempi di consegna. Ora l’intervallo che intercorre tra la visita nel punto vendita e l’acquisto finale si è molto dilatato. C’è stato un rialzo dei listini, che una volta comunicati ai clienti, non abbiamo ribaltato su di loro. Ora per il materiale edile stiamo assistendo a una riduzione dei prezzi, quindi bisogna fare attenzione ad acquistare le quantità giuste. Speriamo che si arrivi presto a un equilibrio.
Ingresso principale BigMat Quartarella
D. Che cosa è cambiato per BigMat Quartarella dopo il covid? Nicola Quartarella. Abbiamo fatto un’analisi delle tendenze di mercato post covid. Il fatto di aver passato più tempo in casa ha portato le persone a prestare maggiore attenzione a giardini, balconi e terrazzi. Abbiamo così deciso di dare in rivendita maggiore spazio all’outdoor, a cui abbiamo da poco dedicato anche un’esposizione continuativa interna dove mostrare i prodotti, non solo in maniera stagionale. Abbiamo inoltre inserito le pergole, soluzioni che rispondono alle esigenze sia dell’utenza privata sia di bar e ristoranti. Per noi si tratta di un mercato nuovo, in cui emerge sempre più l’importanza di professionisti dedicati in grado di occuparsi di progettazione, assistenza per sopralluoghi e rilievo delle misure, montaggio e post-vendita: insomma un servizio chiavi in mano, che abbiamo sperimentato in maniera simile con le porte. Proprio a queste ultime è stato dedicato uno spazio esclusivo all’interno della rivendita per offrire al cliente privato, ma soprattutto all’impresa, la possibilità di interfacciarsi con un unico referente, ottimizzando i tempi e le opportunità di customizzazione.
Spazio PorteSpazio Outdoor
Renee Quartarella. Anche per il settore del wellness abbiamo colto le esigenze della clientela che desidera allestire in casa spazi con hammam, saune, vasche idromassaggio. Proprio durante il periodo covid, abbiamo indetto un concorso rivolto ai progettisti per ideare all’interno del nostro punto vendita un’area dedicata al wellness, che è diventata uno spazio importante della nostra esposizione. Al suo interno troviamo la doccia emozionale antoniolupi, i prodotti Sunshower, piatti doccia in opera, un grande lavabo retro illuminato in Krion, con rubinetti Bellosta tutti funzionanti, vasca, bagno turco e sauna Hafro. A pavimento e rivestimento abbiamo usato esclusivamente lastre Laminam e carta da parati Inkiostro Bianco. Ci sono stati clienti che hanno voluto inserire esattamente le nostre ambientazioni all’interno delle loro abitazioni.
L’area dello showroom dedicata al wellness e all’ambiente bagno
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D. Avete anche inaugurato uno spazio per il libero servizio: quanto tempo è servito per realizzare quest’area e cosa può trovare il cliente al suo interno? Nicola Quartarella. Il progetto di un’area a libero servizio è nata circa cinque anni fa. Sentivamo la necessità di allineare l’immagine del magazzino a quella dello showroom e ottimizzare l’organizzazione interna per offrire un servizio ulteriore ai nostri clienti, riducendo i tempi di attesa per quanto riguarda il carico della merce. Inoltre, abbiamo ottimizzato la gestione delle scorte a magazzino in modo da rispondere anche a richieste di forniture importanti, soprattutto di pannelli isolanti e cartongesso, prodotti che abbiamo inserito negli ultimi anni. Nell’ultimo periodo abbiamo infatti introdotto diverse nuove famiglie merceologiche che ci hanno permesso di sviluppare ulteriormente il settore dell’edilizia che, grazie ai bonus, è cresciuto moltissimo e ci ha permesso di incrementare il fatturato. Oltre a implementare i prodotti e lo spazio fisico, abbiamo inserito anche una serie di nuove procedure che sfruttano le tecnologie digitali. Per esempio, ora i magazzinieri usano un palmare per l’emissione di uno scontrino interno, mentre in passato venivano utilizzati dei buoni di consegna cartacei in duplice copia. Tutto è più organizzato e sistematico e questo ci ha aiutato sia a diminuire i tempi di attesa dei clienti, sia a ridurre il margine di errore nel carico e nello scarico della merce.
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D. Quanto tempo avete impiegato a imporre al personale la digitalizzazione? Nicola Quartarella. Più che imporre, abbiamo fatto percepire i vantaggi che la nuova tecnologia portava con sé. Abbiamo anche la fortuna di avere personale giovane, quindi più propenso all’utilizzo dei dispositivi digitali. Forse il passaggio più difficile è stato quello di trasferire le nuove procedure ai clienti, che però alla fine hanno apprezzato le novità. Essi stessi hanno potuto usufruire dei benefici delle nuove tecnologie, che si traducono in un minore tempo di attesa nell’emissione dei documenti di trasporto o nella verifica delle giacenze. Ci sono voluti cinque-sei mesi per implementare il sistema: abbiamo dovuto organizzare tutta l’infrastruttura a livello logistico, facendo un inventario generale della merce, codificare i vari scaffali e riallocare gli articoli agendo per aree di prodotto. C’è stato uno sforzo comune non indifferente, che si è protratto anche al di fuori dall’orario lavorativo, per cercare di essere il più veloci possibili.
Alcuni membri dello staff BigMat Quartarella
D. Quindi ci avete guadagnato in competitività? Nicola Quartarella.Sicuramente. La certezza di conoscere con esattezza le giacenze e i prodotti a magazzino ci offre un vantaggio rispetto agli altri competitor. Inoltre le imprese apprezzano anche la possibilità di ordinare la merce tramite Whatsapp e arrivare in rivendita trovando il materiale già pronto.
D. Quando si entra nella vostra rivendita, si è subito colpiti dalla bellezza del punto vendita: qual è il segreto? Renee Quartarella.Non lasciamo nulla al caso. L’attenzione e la cura dei dettagli sono nel nostro Dna. Bisogna restare sempre aggiornati: c’è un impegno costante per tenere ai massimi livelli il valore del punto vendita, e anche l’esposizione è in continuo divenire. C’è una persona dedicata e un grande lavoro di ricerca. Ma il nostro punto vendita non è solo bello, è anche accogliente e questo fa la differenza. Nicola Quartarella. Serve un grande investimento di tempo e risorse. Gli aggiornamenti sono continui e i venditori devono essere sempre preparati sulle novità. Il cliente privato è sempre più informato, e anche i tecnici e gli architetti apprezzano il fatto di vedere in sala mostra sempre qualcosa di nuovo. Per questo dedichiamo tanto tempo alla formazione del nostro personale.
D. Siete assidui visitatori del Cersaie: cosa cercate in fiera? Renee Quartarella.La fiera è sempre fonte di ispirazione. Esploriamo i brand più importanti dove i materiali sono esposti in maniera differente e innovativa. Nicola Quartarella. Tuttavia dopo un po’ si rischia di trovare l’evento un po’ ripetitivo. Finché un nuovo prodotto viene recepito dal mercato infatti passa un lasso di tempo abbastanza lungo. Si sta perdendo l’importanza della fiera in sé e le aziende stanno investendo sempre più negli showroom o nella Design Week milanese.
Lo showroom di finiture e ceramiche
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D. Perché il vostro cliente sceglie BigMat Quartarella? Renee Quartarella. Sicuramente c’è una storicità e un passaparola positivo, abbiamo tanti clienti fidelizzati. In più il nostro marchio è abbastanza conosciuto sul territorio grazie al lavoro di comunicazione che facciamo in maniera costante.
D. Da quanti anni siete in BigMat e perché avete scelto questo Gruppo? Nicola Quartarella. Siamo nel Gruppo BigMat dal 2009. All’epoca, nel panorama nazionale e internazionale BigMat era il Gruppo che offriva un nuovo modo di fare rete e abbiamo subito percepito la serietà del progetto. Noi abbiamo aderito a BigMat soprattutto per le opportunità derivanti dagli accordi commerciali con i maggiori fornitori convenzionati e la possibilità di sfruttare iniziative di comunicazione, di sponsorizzazioni e promozione a livello nazionale.
D. Quindi quali sono i vantaggi derivanti dall’adesione al Gruppo? Nicola Quartarella. L’aggiornamento continuo e il confronto costante con le altre rivendite. Nel difficile periodo del covid, l’appartenenza al Gruppo BigMat ci è stata di grande aiuto: la centrale aveva il polso del mercato e ci ha supportato nella scelta delle strategie da adottare. Poi, c’è tutto il discorso legato alla ricerca di nuovi prodotti e fornitori. Inutile dire che il marchio sta crescendo molto grazie anche ad attività di brand awareness a livello internazionale e nazionale come la sponsorizzazione delle nazionali di pallavolo.
D. Che cosa vi aspettate dal 2023 e dal 2024? Nicola Quartarella.Ci vorrebbe la sfera di cristallo. Nel primo semestre 2023 abbiamo navigato ancora con il vento in poppa grazie ai lavori avviati l’anno precedente grazie al superbonus. Nelle province di Bari e di Matera il mercato è abbastanza florido e ci sono ancora parecchi interventi in corso. La domanda tiene ancora, ma fare previsioni per il futuro diventa veramente molto complicato. I numeri del 2022 saranno difficili da eguagliare, ma puntiamo sempre a crescere cercando di inserire nuove famiglie merceologiche ed esplorare nuovi mercati.
D. Avete qualche nuovo progetto nel cassetto? Renee Quartarella. Abbiamo in mente di riprogettare l’area dedicata all’home, ma non possiamo ancora svelare nulla.
Corsa contro il tempo per usufruire dello sconto del superbonus 110% o 90% prima che scatti la tagliola che riduce l’agevolazione. Ma già si profilano ipotesi di modifica: agevolazioni legate al reddito familiare e ai pannelli solari
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Nella cornice di Cersaie 2023 Orsolini riceve il premio Confindustria Ceramica Distributor Awards come miglior distributore in Italia per i risultati ottenuti nel promuovere le piastrelle italiane.
Dopo il 1995 e il 2010, è la terza volta che l’azienda di Vignanello (Viterbo) vince il premio. Specializzata di materiali edili, finiture e interior design, Orsolini vanta 140 anni di storia e 36 punti vendita presenti in sei regioni (Lazio, Umbria, Toscana, Abruzzo, Molise e Lombardia).
Orsolini Punto Vendita Roma Ciampino
«È un premio che riceviamo a nome di tutta la famiglia Orsolini e soprattutto a nome di tutti i nostri collaboratori. Questa vittoria è soprattutto il risultato della loro passione, determinazione e competenza nel settore della ceramica, uno dei nostri principali comparti di business», commenta Rino Orsolini, amministratore unico della società.
A sancire il vincitore è stata una giuria composta dagli associati di Confindustria Ceramica, imprenditori e dirigenti dell’industria ceramica italiana, che hanno premiato Orsolini per essersi distinto nel rapporto di partnership con le imprese ceramiche italiane, per fedeltà al prodotto italiano, durata dell’attività e volume d’affari (circa 28,8 milioni di euro all’anno) e per aver saputo interpretare e valorizzare al meglio il prodotto all’interno della rivendita, con competenza e professionalità, solvibilità e correttezza commerciale e importanti investimenti effettuati a favore della conoscenza e dell’impiego delle piastrelle di ceramica made in Italy.
«La vendita del prodotto ceramico non è fine a sé stessa, per noi è un percorso di narrazione e un trasferimento di conoscenza. I nostri collaboratori vengono formati per poter trasmettere al cliente tutta la tradizione e l’innovazione che si cela dietro la singola piastrella di ceramica italiana e per riuscirci è fondamentale aver un rapporto di fiducia con i produttori in un reciproco scambio di know-how ed expertise», spiega Lidia Orsolini, responsabile acquisti e layout showroom.
«Con i nostri partner della ceramica abbiamo relazioni che durano da oltre 40 anni e sono la longevità di rapporto e la garanzia di qualità a fornirci le leve giuste per comunicare e valorizzare il prodotto italiano. La filiera della produzione e della distribuzione devono crescere insieme sul mercato e noi siamo riusciti a fare del made in Italy un valore aggiunto delle nostre rivendite».
Il 99% dei marchi di ceramiche che Orsolini propone nei suoi 36 punti vendita, presenti in sei regioni, è italiano: «Selezioniamo brand italiani e che producono in Italia perché vogliamo garantire ai nostri clienti soluzioni di alta qualità che ci consentano di distinguerci sul mercato. C’è anche un po’ di “sano orgoglio” nel vendere un prodotto made in Italy che andrà nelle case degli italiani e si sa che per noi la casa è un bene prezioso e durevole che merita una particolare cura e attenzione dalla scelta delle finiture fino alla posa».
All’interno della campagna promozionale 2023, Hörmann propone porte d’ingresso e porte da garage dalla tonalità nero intenso opaco o con accessori black per esaltare lo stile delle abitazioni con un’estetica accattivante e prestazioni d’eccezione. I prodotti interessati dall’iniziativa sono il portone RenoMatic e i portoncini ThermoSafee Thermo65.
Caratterizzate dalla verniciatura del manto esterno nel colore nero intenso opaco RAL 9005 con applicazione a polveri, queste chiusure Hörmann possono essere richieste anche con accessori black, come maniglie esterne o interne e cerniere.
La campagna promozionale Hörmann resterà attiva fino al 31 dicembre 2023.
Portone sezionale Hörmann RenoMatic
Hörmann RenoMatic è un portone sezionale contraddistinto da standard elevati in termini di stabilità, silenziosità e isolamento termico, grazie agli elementi a doppia parete coibentati.
Non solo: è anche performante in termini di sicurezza, ambito in cui può addirittura raggiungere livelli superiore alla media italiana, se dotato di equipaggiamento antieffrazione RC2 certificato secondo la normativa DIN/TS 18194 (tecnologia con sovrapprezzo). Il kit antieffrazione RC2 si aggiunge al dispositivo anti-sollevamento di serie che blocca automaticamente il portone e fa sì che quest’ultimo sia in grado di resistere, in caso di effrazione con utensili come cacciaviti, pinza e cunei, per un tempo utile a far desistere ogni ladro.
Disponibile in 23 differenti dimensioni promozionali, questo modello è stato attentamente progettato anche dal punto di vista del comfort: è dotato, infatti, di serie, di automazione ProLift 700, ma è disponibile anche con motorizzazione ProMatic 4, a richiesta, in grado di assicurare il più alto livello di sicurezza e di velocità d’apertura, nonché azionabile da smartphone grazie all’App BlueSecur.
Porta d’ingresso Hörmann ThermoSafe
La porta d’ingresso ThermoSafe di Hörmann è dotata di equipaggiamento RC3 di serie, serratura a 5 punti antieffrazione e perno di sicurezza; nella versione con finestratura, inoltre, questo modello è caratterizzato da un triplo vetro termico di sicurezza su entrambi i lati, per una superiore protezione antieffrazione dall’esterno e una maggiore tutela antinfortunistica.
Contraddistinta da un massiccio battente complanare in alluminio, con spessore di 73 millimetri e infrastruttura metallica, nonché da un telaio sempre in alluminio spesso 80 millimetri – entrambi a taglio termico e a doppia superficie di battuta – ThermoSafe garantisce in più una significativa tenuta termica (valore UD fino a 0,87 W/(m²xK)) e permette di accedere alla propria abitazione in totale comfort: può essere dotata a richiesta di un lettore di impronte digitali o tastiera per l’inserimento del codice e può essere aperta tramite sistema radio BiSecur, ricevitore Bluetooth e smartphone con app Hörmann BlueSecur.
Portoncino Hörmann Thermo65
Il portoncino Thermo65 è dotato di un battente in acciaio a taglio termico (con spessore di 65 mm), che garantisce un’elevata efficienza energetica, per un valore UD fino a 0,87 W/(m²xK).
Performante anche in termini di antieffrazione, Thermo65 presenta una serratura di sicurezza a cinque punti ed un profilo continuo antiscardinamento. Di serie, dispone inoltre di un equipaggiamento di sicurezza certificata RC2, che assicura una resistenza a un tentativo di scasso della durata di tre minuti in base agli standard convenzionali internazionali.
Alpacem Cementi e Alpacem Calcestruzzi, aziende del settore del cemento e del calcestruzzo appartenenti al Gruppo austriaco Alpacem, hanno avviato una raccolta fondi destinata a dare supporto alla ricerca per sconfiggere le malattie infantili.
I fondi, generosamente donati dai dipendenti, familiari e membri del consiglio di amministrazione di Alpacem, sono stati raccolti durante una gita sociale a Venezia che ha raccolto l’adesione di circa 100 persone, e saranno destinati alla Fondazione Città della Speranza Onlus di Monte di Malo (Vicenza).
Durante la giornata, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di una visita guidata nella città di Venezia, culminata con una cena a bordo di una motonave con un menu dedicato e specifico.
Questa iniziativa dimostra l’impegno verso la responsabilità sociale di Alpacem che, anche per il futuro, si impegna a sostenere iniziative benefiche per il bene della comunità.
Wienerberger Italia ha deciso di ampliare la propria offerta di tecnologie antisismiche attraverso lo sviluppo dei laterizi per muratura armata Porotherm BIO M.A. Evolution, blocchi porizzati modulari, abbinati ad apposite staffe orizzontali e armature verticali. Questi laterizi consentono di realizzare un involucro più omogeneo, riducendo i ponti termici e i costi rispetto a un tamponamento con telaio in cemento armato.
In Italia, la realizzazione di strutture portanti in muratura armata è regolata dalle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 (NTC 2018). In particolare, vengono definiti in dettaglio gli elementi costitutivi e le rispettive caratteristiche, le disposizioni di posa in opera e i criteri progettuali rispetto alle azioni sismiche.
La struttura portante armata ideata da Wienerberger Italia, ottenuta combinando prodotti in laterizio e acciaio, rappresenta una soluzione ibrida in grado di racchiudere in sé le migliori caratteristiche della muratura portante ordinaria combinata ai vantaggi specifici della struttura intelaiata in calcestruzzo armato:
• La forza di una struttura tridimensionale (tipica della muratura portante) in grado di resistere alle azioni verticali e orizzontali, assicurando un comportamento monolitico;
• La libertà progettuale (caratteristica delle strutture intelaiate) derivante dall’inserimento di pilastrini realizzati con malta M10 e relativa armatura verticale all’interno della muratura, con staffe in acciaio annegate nei corsi orizzontali.
La muratura armata si configura quindi come alternativa ai sistemi intelaiati, per cantieri di edifici unifamiliari, bifamiliari o a schiera in cui, risparmiando i tempi di realizzazione del telaio in calcestruzzo armato, le tempistiche di lavorazione diminuiscono sensibilmente.
I laterizi per muratura armata Porotherm BIO M.A. Evolution di Wienerberger sono stati impiegati con successo nel “Progetto San Secondo”, incentrato sulla realizzazione di unità abitative confortevoli e dal design contemporaneo, sviluppate con l’intento di valorizzare il patrimonio immobiliare di San Secondo Parmense ed incrementare l’offerta abitativa nei confronti di un target giovane. Il progetto, iniziato a gennaio 2018, è attualmente ancora in corso; a oggi sono state consegnate 18 unità abitative.
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L’obiettivo principale è stato quello di raggiungere la più alta classificazione energetica, per ridurre al minimo i costi di mantenimento ed abbattere le emissioni di CO2, ponendo al contempo massima attenzione alla sicurezza sismica e ai costi di costruzione, per rendere il prezzo di vendita accessibile.
«La scelta del blocco Porotherm BIO M.A. Evolution nasce dalla volontà di utilizzare un sistema costruttivo resistente, in grado di garantire un elevato livello di sicurezza sismica e, al contempo, nella fase di cantiere, una posa facile e veloce grazie alla modularità. L’impiego di questo prodotto consente inoltre di applicare il cappotto termico con semplicità, senza incorrere in alcun tipo di problema», afferma il geometra Andrea Benecchi, incaricato di seguire i lavori.
Esteticamente e strutturalmente idonea per l’ambiente esterno, la finitura grezza è una soluzione molto apprezzata in contesti tradizionali come masserie, ville private, ristoranti e cucine in muratura e per lastricati, pavimentazione in sassi e ciottoli, palladiane e pietre a spacco.
Le finiture più usate sono la sabbiatura, la bocciardatura, la fiammatura, la spazzolatura e la rullatura, le quali modificano la rifrazione della luce sulla superficie attenuando il colore originario della pietra.
Quando una superficie lapidea si bagna il suo colore e le sue venature vengono messe in risalto, ma non appena l’acqua evapora, la superficie torna spenta. Per ravvivare le pietre naturali con finitura grezza, conferendo loro l’effetto bagnato, Fila Solutions ha studiato Wet Stone Eco, protettivo consolidante in grado di valorizzare le caratteristiche estetiche delle superfici in modo duraturo, intensificando il colore in poche ore e respingendo macchie e sporco.
Wet Stone Eco è un trattamento ecologico a base acqua che impedisce lo spolverio superficiale, con un’elevata resistenza al traffico e agli agenti atmosferici. Non ingiallisce e resiste all’azione dei raggi Uv, facilitando anche la successiva manutenzione.
Pronto all’uso e di facile applicazione: va steso in modo regolare, con una pennellessa o vello, impregnando bene anche le fughe, e diventa perfetto con l’applicazione dopo 4 ore di una seconda mano.
«Assoposa fin dalla nascita ha lavorato per colmare il vuoto normativo della figura del posatore. Oggi, grazie alla Normativa UNI 14493 sulla posa delle piastrellature ceramiche e al percorso formativo creato dall’associazione, culminato nel rilascio della Certificazione in collaborazione con Mapei e Certi.s, il posatore vede finalmente riconosciuto il proprio valore. Con l’introduzione dei CAM, il patentino posatori contribuisce a riconoscere dei punteggi premianti a chi si avvale di posatori professionisti nel settore della pubblica amministrazione», afferma il presidente di Assoposa, Luca Berardo.
Socio fondatore di Assoposa e tra i maggiori produttori mondiali di prodotti chimici per l’edilizia, Mapei ha deciso di promuovere la certificazione per i posatori piastrellisti. Nell’ambito di questa collaborazione, grazie alla propria Academy, l’azienda realizzerà delle simulazioni teorico-pratiche, propedeutiche all’esame finale, volto all’accertamento dell’acquisizione delle competenze, conoscenze e abilità dei posatori piastrellisti secondo la norma UNI 11493. Assoposa, con il ruolo di esaminatore, valuterà l’idoneità dei candidati durante la prova, mentre Certi.s in qualità di ente certificatore rilascerà il patentino.
«Innovare è nel dna di Mapei e ci permette di essere competitivi sul mercato. Per questo riteniamo necessario che i nostri prodotti, ad alto contenuto di tecnologia, siano applicati da professionisti formati, capaci di utilizzarli e applicarli correttamente per garantire una posa sicura e durevole», afferma Francesco Stronati, corporate product manager della linea ceramica e responsabile dell’assistenza tecnica Mapei.
«Il Patentino del Posatore è oggi il principale strumento distintivo del professionista posatore di piastrellature ceramiche. Nell’anno europeo delle competenze, la Certificazione assume ancora più valore per l’importanza della formazione e dello sviluppo delle competenze, quali elementi decisivi e differenzianti nel mercato del lavoro. Il Patentino, infatti, qualifica il ruolo del professionista e innalza il livello delle professionalità, grazie alla formazione continua, oltre allo scambio di competenze e conoscenze tipiche della professione», conclude Roberto Baldo, direttore dell’organismo di certificazione Certi.s.
Atlas Concorde è uno dei principali player del settore ceramico a livello globale con il suo sistema di prodotto che comprende, oltre alle collezioni di superfici e rivestimenti a nome Atlas Concorde, il brand Atlas Plan, specializzato nelle grandi lastre per i piani cucina e superfici per l’arredo, e Atlas Concorde Habitat, brand per gli elementi di arredo in gres porcellanato il cui portfolio include tavoli, tavolini, lavabi e masterstop.
Efrem Grasselli, Global Marketing Director di Atlas Concorde
Tipologia di ceramica prodotta
«L’azienda produce, all’interno dei propri stabilimenti, principalmente gres porcellanato e ceramica monoporosa».
I trend di vendita
Cosa chiedono i clienti e quali sono le proposte dell’azienda. Dai materiali agli effetti al design.
«Designer e progettisti hanno necessità di poter combinare nella massima libertà formati, cromie e finiture per poter rispondere a una richiesta di personalizzazione e unicità che si registra su ogni scala progettuale, dal residenziale al contract. Atlas Concorde risponde con Boost World, Marvel World e 3D Wall World, tre mondi di collezioni ispirati rispettivamente a cemento e pietra, alle più prestigiose referenze del marmo e alle superfici 3D per il design. Tutte le collezioni si possono combinare con le altre in perfetta armonia, moltiplicando esponenzialmente le possibilità estetiche e stilistiche».
Serie 3DWall World Modello Plaster CombedSerie Boost World Modello Mineral WhiteSerie Marvel World Modello Travertine White
Ogni rivenditore di materiali per edilizia tratta diverse tipologie di rivestimenti ceramici, quali strategie di vendita adotta l’azienda nei punti vendita con cui collabora?
«Abbiamo con i nostri clienti rivenditori relazioni di lungo termine basate sulla fiducia reciproca. Progettiamo insieme a loro gli spazi espositivi e la selezione delle superfici al loro interno. Li supportiamo nell’identificare la migliore soluzione per i loro punti vendita in modo la presenza del nostro brand diventi un fattore di successo per la loro competitività sul mercato. Tramite i nostri Atlas Concorde Studios diamo la disponibilità ai nostri partner e al mondo dell’architettura e interior design, degli spazi di prestigio che diventano luoghi di competenza, consulenza e ispirazione oltre che di accoglienza».
L’eleganza e il minimalismo incontrano la tecnologia e le prestazioni nei nuovi fancoil caldo/freddo VNT Run e VNT Seven Lines di Cordivari, una gamma di ventilconvettori dal design unico, ultrasottili, silenziosi e ad alte prestazioni per vivere tutto l’anno all’insegna dell’efficienza e del comfort.
VNT Run si distingue per la sequenza di linee verticali che corrono sulla parte frontale creando un simmetrico gioco di luci e ombre e un sofisticato ritmo che dona eleganza a ogni scelta di arredo. Una suggestiva armonia di scanalature e parti piatte caratterizza invece la parte frontale di VNT Seven Lines, dando vita a un delicato motivo ripetuto dallo stile contemporaneo e raffinato.
L’elettronica permette la gestione Master-Slave di più unità, sia in modalità wired che wireless. Accensione, temperatura desiderata e velocità di ventilazione sono gestibili da remoto direttamente da smartphone, attraverso un’app dedicata che permette il controllo multi-zona di tutti i dispositivi installati.
VNT Run e VNT Seven Lines sono personalizzabili in oltre 80 colori della cartella Colour System Cordivari, con tinte lucide, opache e materiche.
Le fioriere di Granulati Zandobbio in pietra sinterizzata costituiscono un nuovo modo di progettare l’outdoor.
La combinazione di questi elementi di arredo, realizzati con lo stesso materiale e colore del pavimento esterno, permette la realizzazione di un progetto completo e di design.
Le fioriere possono essere realizzate in dimensioni e altezze personalizzate, partendo dai formati disponibili a catalogo, consentendo di creare dei veri e propri arredi modulari e quindi realizzare progetti unici.
La storica rivendita edile milanese Gini, fra i soci fondatori di Gruppo Made, entra a far parte di Made Distribuzione, la società che raggruppa i punti vendita diretti di Gruppo Made e che oggi comprende cinque aziende: CMV di Lissone (MB), Cosso di Pianezza (TO), Garavaglia di Casorezzo (MI), Pennati di Basiano (MI) e, appunto, Gini.
Nata nel 1907 con il capostipite Felice Gini, che iniziò la sua attività con la produzione di manufatti in cemento e di piastrelle, per poi trasformarsi in un’azienda commerciale, la rivendita Gini è oggi guidata dalla terza generazione di imprenditori: dopo Felice Gini è infatti subentrato Emilio Longhi, e dal 1986 Marco Farina (genero di Emilio Longhi).
La rivendita opera principalmente nel settore della ristrutturazione, con un’offerta di materiali e soluzioni per l’edilizia altamente qualificati, un settore dedicato alle attrezzature e alla ferramenta da cantiere. Qualche anno fa ha anche aperto uno showroom Livingmade.
Con l’ingresso in Made Distribuzione Gini continuerà a essere un punto di riferimento per i suoi clienti, con in più il vantaggio di condividere lo spirito innovativo del Gruppo e presentare quindi un’offerta di prodotti e servizi ancora più efficaci e completi.