Un improvviso malore ha terminato la vita di Riccardo Iovino, fondatore e amministratore delegato di EdiliziAcrobatica. L’imprenditore, 58 anni, aveva fondato l’azienda 30 anni fa, fino a portarla alla quotazione in Borsa al listino Euronext Growth Milan. L’idea vincente è stata quella di evitare i ponteggi e applicare all’edilizia le tecniche apprese nel mondo della vela, a partire dalla doppia fune di sicurezza, per velocizzare e abbassare il costo degli interventi di ristrutturazione e manutenzione degli edifici.
EdiliziAcrobatica è stata fondata nel 1994 da un garage dove Iovino ogni mattina partiva armato di funi e attrezzature per calarsi dai tetti di Genova. L’azienda oltre che in Italia opera in Francia, Spagna, Principato di Monaco, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Nepal, occupando stabilmente oltre 2.200 persone.
Da oltre 70 anni Montolit è sinonimo di attrezzi di alta qualità per piastrellisti e posatori professionisti. Un’esperienza che affonda le radici nella storia imprenditoriale del nostro Paese e che è valsa all’azienda di Cantello (Varese) anche l’inserimento da parte del ministero per lo Sviluppo Economico nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale.
Dalle tagliapiastrelle agli utensili diamantati, l’impegno per l’eccellenza e l’innovazione guida la società guidata da Vichi Montoli, che anche quest’anno ha in serbo diverse novità progettate per semplificare la lavorazione delle piastrelle, presentate in anteprima alla fiera Cersaie di Bologna, presso il padiglione 31 stand B61, dal 25 al 29 settembre 2023.
YouTrade ha incontrato l’amministratore delegato Vichi Montoli e Vittorio Bernuzzi, responsabile vendite e marketing Italia, per conoscere da vicino i nuovi prodotti in arrivo e le prossime sfide dell’azienda.
Domanda. Che cosa vi aspettate dall’edizione 2023 di Cersaie? Vichi Montoli.Cersaie rappresenta per noi un appuntamento annuale dove presentare progetti e prodotti nuovi, aggiornamenti e nuove strategie ai nostri stakeholder italiani ed esteri. Purtroppo, il format della fiera non si è evoluto nel tempo, rimanendo ancorato a un modello organizzativo classico e ormai superato.
D. Che cosa dovrebbe fare la fiera per rinnovare l’interesse? Vichi Montoli.Innanzitutto, chiedere parere agli espositori, che probabilmente avrebbero tante idee da proporre in alternativa alla classica vetrina sul catalogo o sul sito. Vittorio Bernuzzi.Inoltre, penso che la fiera dovrebbe valorizzare di più il settore delle macchine per la lavorazione della ceramica. Le aziende di questa nicchia di mercato sono dislocate in vari padiglioni, senza un flusso organizzato per i visitatori. Anche gli stessi produttori di ceramiche hanno preso coscienza del fatto che devono fare i conti con la facilità di posa dei loro prodotti e quindi anche con le attrezzature relative.
Vittorio Bernuzzi, responsabile vendite e marketing Italia Brevetti Montolit
D. Qual è il sentiment del mercato della ceramica in questo momento? Vittorio Bernuzzi.C’è una sensazione di attesa per capire cosa sta succedendo. In Europa ci sono mercati in difficoltà, mentre in Italia, dopo la parentesi del superbonus che ha drogato il comparto, ci si sta guardando intorno. Probabilmente ci sarà una concentrazione tra i produttori di ceramica e un riassesto del mercato. Vichi Montoli.L’aumento dei costi energetici ha anche determinato nuove strategie commerciali e di marketing tra i produttori di ceramiche. Si è deciso di realizzare determinate dimensioni o piastrelle con determinate caratteristiche per essere più competitivi sul mercato. Adesso il mercato si sta stabilizzando e potrebbe aprirsi un momento di riflessione più sull’aspetto estetico dei prodotti.
D. Per il vostro business come sta andando il 2023? Vichi Montoli. Come per l’industria ceramica, anche per noi il 2023 è un anno di riflessione dove ricreare gli equilibri dopo i due anni di ubriacatura dettati dal superbonus. Ci aspettiamo un anno in linea o in leggero calo secondo i Paesi presi in esame. Monitoriamo costantemente la situazione.
D. E che cosa vi aspettate dal 2024? Vichi Montoli. Sono positivo come ogni imprenditore deve essere. L’assestamento ha bisogno di tempo, quindi stiamo a vedere se la ripresa dei Paesi nordamericani si travaserà sui nostri mercati. La guerra in Ucraina sta giocando un ruolo importantissimo a livello psicologico e oggi il sentiment è negativo, a maggior ragione nell’edilizia dove chi deve fare degli investimenti guarda a lungo termine e aspetta tempi migliori.
D. Prosegue l’interesse sui grandi formati? Vittorio Bernuzzi.Sì, anche se si tratta di un trend ormai assodato. C’è un andamento in leggera crescita, ma non vedo più il grande interesse di qualche anno fa, nonostante i produttori continuino a comunicare investimenti in questo settore specifico. Vichi Montoli.I grandi formati, cioè le lastre da 3 metri con spessore 3 millimetri, sono serviti per dare slancio al settore ceramico. Adesso non sono più trainanti e sono utilizzati dalle aziende ceramiche come specchietto per il mercato, che invece è interessato più ad altri formati: la piastrella più diffusa è quella che va da un minimo di 60×60 centimetri. Il grande formato oggi è inteso oltre il metro, misura che anche le scuole
edili considerano standard.
D. Ci sono altre novità per i materiali? Vichi Montoli. Continua il trend delle piastrelle tridimensionali, soprattutto per i rivestimenti. Superati i problemi dei costi di produzione, che incidono sui volumi, parlando di attrattiva sicuramente la tridimensionalità sta diventando un elemento molto interessante. Nell’offerta ceramica italiana e spagnola c’è molta sperimentazione sull’utilizzo di superfici opache o lucide e formati variabili. Dopo i vari effetti legno, pietra, metallo, oggi non si tende più a copiare l’aspetto naturale dei materiali, ma si tende a proporre qualcosa di nuovo e giocare con le texture. Speriamo al Cersaie di vedere qualcosa di interessante. Vittorio Bernuzzi. Inoltre, si intensifica il fenomeno della commistione tra produttori di materiali lapidei e quelli ceramici, cioè aziende che producono per i marmisti che offrono prodotti che vengono distribuiti anche dal settore ceramica e il contrario.
D. Che cosa presentate al Cersaie di quest’anno? Vichi Montoli.Come sempre abbiamo tante novità: oltre ad aver affinato prodotti già in catalogo, abbiamo anche delle importanti innovazioni. Per esempio, Atlas, un accessorio indispensabile per ogni posatore professionale, soprattutto per la lavorazione dei grandi formati. Visto che le tagliapiastrelle non possono essere grandi come i pezzi da lavorare, perché sarebbe difficile trasportarle, durante lo spacco molti piastrellisti e imprese si ingegnano per sostenere la parte sporgente delle piastrelle con soluzioni poco professionali come spugne, bottiglie di plastica o addirittura pezzi di piastrella rotti. Dato che le piastrelle necessitano di un piano di appoggio per rispondere alle sollecitazioni del taglio in maniera uniforme, e non avendo la possibilità di farlo se non collegando alla tagliapiastrella dei bracci o dei meccanismi che possano supportare i materiali in tutta la loro estensione, abbiamo ideato, in collaborazione con il Politecnico di Milano, un accessorio brevettato adattabile a tutte le tagliapiastrelle professionali presenti sul mercato. Questo supporto può essere regolato sia in altezza in funzione della regolarità del pavimento, sia come resistenza, adattandosi così a piastrelle di vari pesi e spessori. Pensiamo di aver ideato veramente un manufatto molto interessante e indispensabile per il posatore professionale.
Atlas, supporto elastico universale., grazie alla sua versatilità si può utilizzare sulle principali macchine professionali attualmente sul mercato
D. A che cosa vi siete ispirati nella progettazione di questo prodotto? Vichi Montoli. L’idea è nata grazie ai tantissimi contatti che abbiamo con i posatori e le scuole edili, che chiedevano attrezzature sempre più adatte alla lavorazione dei nuovi formati. Vittorio Bernuzzi.Un’altra novità riguarda l’evoluzione delle ventose da movimentazione. Siamo passati da una ventosa manuale con carica meccanica a una a carica elettrica. Questa verrà progressivamente allargata a tutti i nostri prodotti e consente di offrire una maggiore praticità, poiché non è più l’operatore a dover creare il vuoto pompando sulla ventosa, ma c’è un motorino elettrico che se ne occupa. Inoltre, un meccanismo elettronico permette di controllare la pressione negativa: quando questa scende, il motorino automatico riparte ripristinando la pressione senza dover controllare il vuotometro, all’insegna di una maggiore sicurezza, risparmio di tempo e praticità. A seguire all’interno del mondo degli utensili diamantati abbiamo una grossa novità che riguarda le frese a secco Mondrillo Fs, il nostro prodotto per forare più conosciuto, che dopo 20 anni proponiamo in una versione Supergold con vantaggi di durata superiore.
Gecone E-Power, ventosa professionale a batteria per ceramica, gres porcellanato, granito, marmo, vetro
D. Altre novità? Vichi Montoli.Nell’ambito dei macchinari una ulteriore evoluzione è rappresentata da una ventosa battente, che permette di coprire ogni tipologia di ceramica, sia nelle dimensioni che negli spessori, perché utilizza un motore particolarmente efficiente, con possibilità di regolazioni infinite. Vittorio Bernuzzi. Tornando invece agli utensili diamantati, ci sono altre due novità: una è la presentazione di uno dei nostri best seller già in catalogo, il Fleximont, che declineremo in una versione più professionale. Il Super Fleximont, studiato per smussare, levigare, eseguire jolly e modellare le superfici, presenterà un corpo in alluminio anziché in plastica, più rigido e ideale per le lavorazioni di precisione. Un altro prodotto novità, che rappresenta una nicchia di mercato, ma che ci è stato richiesto proprio dai professionisti in visita al Cersaie, è un utensile che può forare e contemporaneamente creare l’alloggio per inserire la piletta negli scarichi del lavabo.
Battilone, ventosa battente professionale per piastrelle e lastre in ceramica, gres porcellanato, granito, marmo e vetro
D. Quali sono attualmente i prodotti più richiesti? Vittorio Bernuzzi. Non c’è una grossa variazione rispetto al passato. Riguardo al mercato interno le percentuali di vendita tra attrezzature e utensili diamantati si equivalgono. La taglia piastrelle resta sempre e comunque il nostro bestseller.
Tagliapiastrelle Masterpiuma P5
D. Sono necessari questi nuovi strumenti per la lavorazione della ceramica? Vichi Montoli. Finalmente nella definizione di pavimenti e rivestimenti viene dato spazio al progettista, all’architetto e agli ingegneri, quindi nelle lavorazioni e nella posa viene richiesta sempre più attenzione al dettaglio. I prodotti presenti sul mercato permettono di avere un ampio ventaglio di finiture e texture particolari, ma spesso è il posatore che non conosce abbastanza bene le possibilità offerte dalle attrezzature professionali o specifiche, che a volte ritiene superflue. Vittorio Bernuzzi.Per fortuna, grazie al ricambio generazionale all’interno delle aziende artigiane e al mondo digitale che aiuta a conoscere le novità, si sta diffondendo curiosità verso i nuovi macchinari e attrezzature.
D. Qual è il plus dei vostri prodotti? Vichi Montoli.Da quando è nata la nostra azienda, abbiamo sempre cercato di concepire prodotti che risolvano problemi per i posatori con strumenti sostenibili, duraturi e semplici da usare. I prodotti Montolit nascono sempre sulla base delle reali esigenze del mercato, progettando tutto ex novo all’interno della nostra struttura. Recentemente abbiamo anche ottenuto l’inserimento da parte del Mise nel registro dei marchi storici di interesse nazionale: siamo un’azienda che ha ormai 77 anni di storia alle spalle ed è riconosciuta come una promotrice del made in Italy nel mondo. Un altro plus riguarda il progetto del report di sostenibilità, che coinvolge tutti i nostri stakeholder con cui ci impegniamo a migliorare il nostro impatto ambientale. Vittorio Bernuzzi.Un altro plus riconosciuto a Brevetti Montolit sta nel servizio. Abbiamo ormai un meccanismo consolidato che consiste in un sistema di tracciamento digitale che consente ai clienti e ai rivenditori di accedere alle informazioni inerenti al prodotto o accedere all’assistenza tecnica, semplicemente inquadrando un Qr code. Normalmente utilizziamo questo servizio come prevendita per offrire consigli tecnici e pratici immediati.
L’impianto produttivo di Brevetti Montolit
D. Avete considerato di conseguire una certificazione energetica? Vichi Montoli.Non siamo un’azienda energivora. Ci approvvigioniamo da fonti rinnovabili e, nell’ambito del progetto di sostenibilità, cerchiamo di ottimizzare ancora di più il nostro consumo, ma al momento non è un fattore rilevante.
D. Come si sta evolvendo il rapporto con il rivenditore edile? Vittorio Bernuzzi.In Italia attualmente abbiamo selezionato un buon numero di partner, rivenditori che hanno creduto nel nostro progetto e che sono seguiti costantemente dal nostro servizio tecnico e formativo. Abbiamo iniziato circa tre anni fa con questo progetto che si sta evolvendo pian piano nonostante il nostro grande impegno. Rispetto al mondo dell’edilizia, le macchine e le attrezzature per la lavorazione della ceramica e dei materiali lapidei rimangono prodotti di nicchia, anche se i posatori rappresentano un target importante per i rivenditori.
D. Quali iniziative dovrebbe intraprendere il rivenditore per migliorarsi? Vittorio Bernuzzi.Valorizzare le opportunità, ascoltare di più e utilizzare tutti i servizi che vengono loro presentati.
D. Voi avete sviluppato molto la multicanalità: è cambiata un po’ la composizione dei vostri clienti oppure no? Vittorio Bernuzzi.Abbiamo sempre privilegiato la distribuzione classica. Tuttavia ora i grossisti sono diventati ininfluenti, a vantaggio della grande distribuzione, che riveste un ruolo sempre più importante, e dei rivenditori online professionisti. Gestiamo questi tre canali in maniera diversa e profondendo parecchie risorse.
D. Pensate che la riduzione dei bonus fiscali possa avere un impatto sul mercato delle ceramiche? Vittorio Bernuzzi. Sicuramente i bonus hanno smosso il mercato e creato forse un’euforia irrazionale. Ora che hanno bloccato alcune detrazioni o reso più difficile accedervi, si investirà di meno e tutto il settore dell’edilizia subirà una depressione, di conseguenza anche il mondo della ceramica ne verrà coinvolto. Per adesso gli effetti non sono ancora visibili, perché il volano è lungo, ma certamente ci saranno delle conseguenze. Tuttavia ci sono incentivi poco sfruttati, come il bonus barriere architettoniche, che invece potrebbero portare interessati prospettive di crescita.
D. Avete in programma nuove iniziative per promuovere il sell out nei punti vendita? Vittorio Bernuzzi. Continueremo a utilizzare tecniche di pubblicità tramite i social per sollecitare la domanda da parte dell’utilizzatore, concentrando l’attenzione sui nostri partner.
D. Pensate a iniziative per la formazione? Vichi Montoli. C’è un programma di formazione continua legato al progetto di sostenibilità che riguarda le persone che lavorano direttamente con noi. Si parla di sistemi in produzione più snelli e comportamenti sostenibili da attivare sia in azienda che nella propria sfera personale. Questo programma riguarda anche fornitori e clienti. Cercheremo di privilegiare i fornitori che seguono la nostra filosofia di sostenibilità, oltre a proseguire le attività di formazione itinerante presso i nostri clienti per partner, con open house rivolte alla formazione sia del personale e degli addetti vendita dei distributori che ai loro clienti piastrellisti.
Dal 25 al 29 settembre le aziende del Gruppo Colavene (Colavene, Axa, Tamanaco e Colacril) presentano a Cersaie 2023 le novità per un bagno all’insegna del benessere: lavabi, sanitari e complementi che uniscono l’attento uso di colore e grafiche a lavorazioni che esaltano la cura artigianale della ceramica Made in Italy.
Colavene introduce quattro nuove grafiche per caratterizzare la superficie esterna della coppia di lavabi-lavatoi in ceramica Tino e Tina, ispirati alle forme delle classiche tinozze e caratterizzati da vasche profonde pensate anche per la cura del bucato. Le calcomanie Grafika diventeranno poi disponibili per tutte le linee di lavabi Acquaceramica.
Colavene lavabo-lavatoio in ceramica Tina con calcomania esterna Grafika
Tra le novità il lavabo-lavatoio Wynn proposto nella nuova misura 60X50 centimetri (con vasca profonda 40 centimetri) che si aggiunge alle precedenti 50×40 e 70×40 centimetri.
I mobili contenitori coordinati alle forme squadrate del lavabo Camaleo guadagnano invece cinque nuove colorazioni: Bianco, Visone, Piombo, Rovere Naturale e Pino Rosso. A Bologna Colavene presenta anche quattro nuovi modelli di lavabo ciotola disegnati da Alessandro Paolelli.
Colavene lavabo in ceramica Camaleo con struttura color piombo
Axa sperimenta inediti modelli ovali e rettangolari per il lavabo Mate e propone una versione mini per i sanitari della linea Eva nonché la nuova linea di sanitari +Trentanove, caratterizzata da bordi marcati e generosi, con il sistema di scarico silenzioso A-Sound.
Axa il nuovo lavabo in ceramica Mate in versione rettangolare
Axa il nuovo lavabo Mate-in versione ovale
Axa Wc della linea +TrentanoveAxa Wc della linea +Trentanove
Sul fronte del colore l’azienda lavora invece per sottrazione presentando la finitura Es-Senza. In pratica, Axa elimina colorazioni e smalti per dare voce alla materia prima ceramica, che prima della cottura viene ricoperta unicamente da un rivestimento vetroso trasparente per uso alimentare.
Axa lavabo Vis nella finitura Es-Senza
Axa lavabo in ceramica Mate nella finitura Es- Senza
Nello stand dell’azienda i visitatori trovano anche l’ovale perfetto (100×46 centimetri) inciso in piano sottilissimo del lavabo Delano. Il catino ha una forma organica, come un’impronta plastica che disegna uno spazio a lato della rubinetteria e confluisce poi nel bacino fino allo scarico.
Florim presenta “CarbonZero-”, il progetto di superfici Climate Positive che neutralizzano le emissioni di CO2 generate dalla loro produzione e dal loro ciclo di vita e vanno oltre l’impatto zero.
I prodotti “CarbonZero-” creano un impatto positivo sull’ambiente poiché l’azienda aggiunge il 10% attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati derivanti da progetti di energia rinnovabile in paesi in via di sviluppo.
Da quest’anno tutte le nuove collezioni Florim sono parte del progetto “CarbonZero-“, compresi i prodotti lanciati in occasione dell’evento “The Beauty of Regeneration” che si svolge in Florim GalleryFiorano Modenese, dal 25 al 29 settembre 2023.
Le nuove serie Essential Mood, Eccentric Luxe, Biotech, Coretech e Stone Life sono il risultato della costante attività di ricerca e innovazione dell’azienda in termini di resa estetica e performance tecniche del prodotto.
1 di 5
Biotech Crema Stone Soft Nat
Coretech Brushed Light
Eccentric Luxe Almond
Essential Mood Creative
Stone Life Grafite
Anche l’evento avrà una forte attenzione alla sostenibilità, sia ambientale che sociale. Il cibo che non verrà consumato sarà donato alla Caritas dei comuni limitrofi; verranno compensate le emissioni generate dai mezzi di trasporto messi a disposizione per gli spostamenti da/per Bologna e riutilizzati nei propri spazi aziendali, piante e ornamenti floreali acquistati per l’allestimento.
Dal 2008 tutte le azioni di Florim, certificata B Corp dal 2020, per ridurre l’impatto generato dalla propria attività sono raccontati nel Bilancio di Sostenibilità. L’azienda ha inserito nel proprio statuto l’impegno a perseguire l’obiettivo delle zero emissioni nette e dal 2012 ha evitato l’immissione in atmosfera di 129.388 tonnellate di CO2. Fino a quando l’innovazione tecnologica non ne permetterà l’azzeramento, ha deciso di compensare volontariamente le emissioni di tutte le nuove collezioni. Il progetto “CarbonZero-” è un ulteriore e tangibile sforzo in questa direzione.
Dal 26 al 29 settembre 2023 Scapin Group è presente a Marmomac con i prototipi delle nuove lastre Ecotone e un ampliamento della collezione Planet by Quartzforms (Hall 11 – Stand C3/D3).
Ad accogliere i visitatori uno stand di 160 metri quadrati all’interno del quale si sviluppa un percorso articolato in due aree.
La prima area con trave sospesa è sorretta da una sequenza di pannelli pivottanti 300×140 centimetri, rivestiti con le lastre delle collezioni Quartzforms Ocean, Planet e Forest e della collezione New Era Ecotone, tutte in finiture lucido e seta, accostate in un abbinamento di varianti colore e finiture.
La seconda area si presenta con un desk rivestito in Ocen Midnight che funge da ingresso all’esposizione delle nuove lastre 2024 della collezione New Era Ecotone e della nuova proposta Planet Blue Moon by Quartzforms.
Lastre New Era Ecotone
Realizzate con resina derivata da biocompound, vetro riciclato e contenuto di silice cristallina inferiore al 5%, le lastre Ecotone provano l’impegno del Gruppo Scapin nel proporre materiali sempre più sostenibili. Le nuove superfici New Era Ecotone comprendono 4 varianti:
– Mahal, con venature sottilissime e puntinate che si sovrappongono su uno sfondo beige chiaro. Disponibile in finitura lucida e seta.
– Lasa, si caratterizza per un fondo bianco caldo sul quale venature grigie e screziature rame e bronzo si rincorrono in direzione obliqua. Disponibile in finitura lucida e opaca.
– Poseidon, caratterizzato da linee, venature e puntinature marcate, le cui geometrie si avvicendano su un colore ferrigno su fondo bianco cristallino. Disponibile in finitura lucida.
– Crono si distingue per il nero profondo illuminato a tratti da incroci e nodi di lunghe venature bianche e piccole venature diffuse bronzo. Disponibile in finitura lucida e opaca.
1 di 4
Mahal
Lasa
Poseidon
Crono
Nuova lastra Blue Moon e tavoli Chiglia
Della collezione Planet by Quartzforms nello stand sarà svelata la nuova lastra Blue Moon: la sua superficie incorpora, in un ritmo incostante, contrasti intensi e venature color blu cobalto che disegnano poligoni irregolari dal fascino senza tempo.
Protagonisti dello stand nella sua area aperta saranno anche i tavoli della famiglia Chiglia: oltre ad una versione di Chiglia nella misura 270×100 centimetri, con gambe in vetro e top in Ecotone New Era Mystic finitura silk, saranno presenti anche tre versioni del Chiglia low table, un tavolino basso con base a tronco di piramide rovesciata in acciaio specchiato (supermirror), e top in Ecotone New Era Gold, Mystic e Nirvana, tutte in finitura silk.
Nella parte interna dello stand invece sarà presente una consolle di 150×50 centimetri, che riprende le forme lineari del tavolo, mantenendone il rigore estetico e l’eleganza formale.
Il basamento è in vetro temprato composto da due gambe trasparenti e minimali e progettato per essere appoggiato a muro e il top, che richiama le geometrie del tavolo, è in Ecotone New Era Mystic e Gold.
Anche la famiglia Chiglia è riprova dell’attenzione alla sostenibilità del Gruppo Scapin: gli elementi che compongono gli arredi si incastrano senza l’uso di collanti e l’utilizzo delle superfici Ecotone fa di essi un complemento rispettoso dell’ambiente per un approccio ecologico all’arredo degli spazi abitativi.
Laminam partecipa a Cersaie 2023 (Padiglione 30 / Stand B52-C57) con una nuova finitura, Rain, ispirata alla natura e allo scorrere del tempo. La struttura è contraddistinta da una forte matericità e caratterizzerà anche superfici ceramiche 1200×3000 millimetro dallo spessore 3+. La nuova finitura Rain è applicata alle serie Hado e Diamond.
Serie Hado
La serie deve il suo nome al termine giapponese “Hado” che significa “sulla cresta dell’onda”, secondo il quale l’acqua possiede una memoria. Con la nuova collezione, Laminam rivisita questo concetto in chiave contemporanea: la materia racconta il paziente lavorìo col quale l’acqua, lambendo la roccia, cesella una variante pregiata di travertino italico.
Serie Diamond
Con la serie Diamond Laminam porta anche nel mondo dell’architettura superfici dalla raffinata bellezza. La collezione si arricchisce rendendo tre colori: Calacatta Black, Cristallo Gold e Cristallo Macchia Vecchia, disponibili anche nella nuova finitura Rain, per vivere momenti indimenticabili, capaci di permeare e diventare eterni.
Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica
Cersaie, il Salone Internazionale di Bologna registra il tutto esaurito con 630 espositori che hanno confermato la propria partecipazione, il 39% dei quali provengono da 24 Paesi esteri, anticipa Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica. Grandi lastre e spessori tra i trend attesi
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Xella presenta la nuova tavella Ytong Y-PRO XL con un’altezza di 40 cm che consente di ottenere grandi vantaggi in termini di velocità e semplicità di realizzazione. Il nuovo prodotto sarà presentato in anteprima in occasione del SAIE che si svolgerà a Bari dal 19 al 21 Ottobre 2023 presso lo Stand K14.
Con Ytong Y-PRO XL bastano infatti solo 4 pezzi per realizzare 1 mq di parete, contro i 16 di un sistema costruttivo tradizionale.
La velocità di posa è potenziata dalla tecnica di posa a giunto sottile, da effettuarsi con l’apposita spatola, che ottimizza le operazioni, la quantità di materiale utilizzato e riduce al minimo gli sprechi di materiale. Inoltre l’utilizzo di Ytong Y-Pro genera meno sfridi e offre la possibilità di recuperare gli scarti di lavorazione dei blocchi per riutilizzarli.
Ugualmente incombustibile (Euroclasse A1) come tutta la linea di blocchi e le tavelle Y-Pro in calcestruzzo aerato autoclavato, Ytong Y-PRO XL è facile da lavorare, sagomare, movimentare, anche da parte di un solo operatore.
I blocchi sottili della gamma Ytong Y-Pro sono ideali per creare tramezze, pareti e divisori interni, dalle ottimali performance termiche, acustiche e di sicurezza al fuoco. Disponibili i vari spessori da 5 a 15 centimetri, i blocchi per murature interne Y-Pro sono leggeri e maneggevoli anche nel formato più grande.
Le murature interne con Ytong Y-PRO e Y-PRO XL si completano in fase di finitura con i prodotti premiscelati della gamma Ytong: i rasanti, gli intonaci e i rivestimenti di ultima generazione presentano una ottimale lavorabilità e un elevato contenuto di riciclato e sottoprodotto variabile tra il 12 e il 22% in conformità a quanto previsto dal Decreto C.A.M. e secondo le indicazioni del Protocollo LEED.
Si può praticare la lotta al climate change con i materiali naturali e garantire al contempo un’ottima prestazione dell’involucro edilizio? La risposta, in breve è sì.
Naturalia Bau pannello Naturatherm
Se approfondiamo ci sono due aspetti fondamentali da tenere in considerazione:
1) AMBIENTE E SALUTE
Fisso l’asticella in basso. Per correttezza nei confronti dei lettori e perché il green claim da parte di molti protagonisti del mondo dell’edilizia ha sfalsato la percezione di ciò che è corretto. Il settore dell’edilizia è responsabile del 35% dei rifiuti prodotti e del 50% delle materie prime estratte a livello globale. Tutto è potenzialmente sostenibile, riciclabile o green, ma poi, se andiamo a guardare bene, gli ordini di grandezza sono differenti. Questa generalizzazione danneggia l’utente finale, che ha diritto di poter comprendere e scegliere consapevolmente.
Da una parte, per la produzione dei materiali edili abbiamo dei processi altamente energivori che, per quanto ottimizzati, hanno sempre un impatto ambientale enorme. L’energia più pulita è quella non consumata, non quella prodotta con la compensazione dei crediti di C02, una foglia di fico che sta generando un mercimonio di certificati fasulli, dovuta all’assenza di una regolamentazione seria in quest’ambito.
Sono informazioni essenziali: se voglio farmi un’idea veritiera sui materiali da costruzione, la trovo sul sito https://materialepyramiden.dk/. I materiali sono raggruppati in base all’emissione di CO2 equivalenti ed è interessante notare come un pannello isolante in fibra di legno abbia un valore negativo! Questo perché il legno è costituito da carbonio sottratto all’atmosfera tramite la fotosintesi clorofilliana. Comincio a contrastare l’emissione di CO2nell’ambiente, ancora prima di aver posto in opera l’isolamento termico: una cosa bellissima.
Dall’altra parte, c’è l’abuso di materiali sintetici che, per quanto riciclabili, sono ormai oltre al punto di saturazione degli ecosistemi. Il classico esempio è quello delle microplastiche. Il punto è, che ormai sono presenti a tutti i livelli della catena alimentare, oltre che nell’aria che respiriamo e nell’acqua che beviamo. Uno studio condotto da ricercatori dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma e dell’Università Politecnica delle Marche ha accertato per la prima volta la presenza di microplastiche all’interno di un’area cruciale del corpo umano per sostenere lo sviluppo del feto: la placenta. Domanda retorica: ha senso continuare a parlare di riciclo di materiali di origine non rinnovabile, potenzialmente dannosi per la salute umana? Oppure conviene di utilizzare materiali naturali, provenienti da fonti rigenerabili, atossici e che addirittura vantano un influsso benefico sulla salute?
Non fraintendiamoci, non sono contrario ai materiali dell’edilizia convenzionale per motivi ideologici. Sono contro l’abuso che se ne fa, specialmente quando ho a disposizione delle alternative migliori. La casa è la nostra terza pelle; dobbiamo scegliere con cura cosa metterci addosso. Facendo un parallelismo con gli abiti, la seconda pelle, una giacca a vento o delle scarpe fabbricate con materiali sintetici hanno un’utilità ben precisa, ma circoscritta all’uso specifico che ne faccio. Non mi verrebbe mai in mente di andare a dormire con le scarpe da trekking e l’impermeabile: perché non dovrei applicare lo stesso ragionamento agli ambienti in cui trascorro gran parte del mio tempo?
Un altro aspetto importante è la fine vita dell’edificio. I sistemi NATURALIA-BAU sono progettati per il per disassemblaggio e la demolizione selettiva a fine vita. I materiali non divengono solamente rifiuti da costruzione, ma possono vivere nuove vite attraverso il riciclo e le pratiche di downcycling. In fondo, la natura non crea rifiuti: tutto viene rimesso in circolo. È solo da quando abbiamo cominciato a produrre oggetti di sintesi chimica su scala industriale, che non sappiamo più dove mettere i rifiuti.
2) PRESTAZIONE TECNICA
La normativa per il risparmio energetico degli edifici dà precedenza alla prestazione invernale; tecnici e progettisti, abbagliati dalla rincorsa a valori di trasmittanza termica invernale, optano per materiali isolanti con il più basso lambda possibile. Per esempio, se voglio isolare una copertura con struttura in legno, la prestazione apparentemente migliore è quella dell’isolante poliuretanico.
E l’aspetto estivo?
In molte zone d’Italia, il fabbisogno energetico per raffrescamento è predominante, con la drammatica prospettiva di un continuo aumento della richiesta. Spesso, il comfort estivo viene demandato solamente agli impianti. È come voler far galleggiare una barca piena di falle grazie alle pompe di sentina: un capolavoro ingegneristico, ma una pazzia dal punto di vista energetico. L’involucro è il primo e principale elemento che permette il risparmio energetico. È essenziale progettare soluzioni contro il surriscaldamento giornaliero delle strutture, con un elevato sfasamento termico e trasmittanza termica dinamica. Solo così, gli impianti per raffrescamento avranno vita facile, riuscendo a mantenere con poca spesa una temperatura confortevole all’interno dell’edificio.
E la durabilità nel tempo?
I materiali naturali hanno il vantaggio di aver già vissuto una vita: un albero, una pianta di canapa, prima di diventare legno da costruzione o fibra per coibentazione, hanno passato estati, inverni, periodi di siccità e alluvioni. Questo conferisce loro una resistenza e una longevità, che altri materiali non hanno. Se ben progettato, un edificio costruito con materiali naturali può durare a lungo. La testimonianza diretta ce la danno gli edifici storici, mentre molti edifici contemporanei sono già fatiscenti dopo poche decine d’anni. Costruire bene significa investire con successo nel lungo periodo.
In conclusione, i materiali da costruzione naturali sono la risposta al problema del surriscaldamento estivo di un’abitazione; possiamo costruire in clima caldo-umido, con soluzioni adeguate e sicure nel tempo.
Notizie non proprio positive dall’economia italiana e anche per il settore delle costruzioni: la fine dei superbonus comincia a farsi sentire. Anche se non si tratta ancora di un allarme rosso. A tastare il polso del sistema produttivo è Cerved, società che tra l’altro monitora attraverso il suo business nascita e morte delle imprese. Secondo il Cerved, dunque, nei primi sei mesi del 2023 in Italia sono andati persi 81 mila posti di lavoro e oltre 1 miliardo di euro di valore aggiunto (oltre a 2,5 miliardi di debiti finanziari e 1,8 di debiti commerciali). I fallimenti delle imprese, per la prima volta dopo un anno e mezzo di continua decrescita, nel secondo trimestre 2023 sono tornati ad aumentare (+1,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, 2.070 contro 2.039), mentre le liquidazioni volontarie hanno visto un’impennata (+26,1%, 10.446 contro 8.282).
In particolare, sono fallite le imprese piccole e medie (ma non le piccolissime), che si rivelano sempre più in difficoltà, come già evidenziato nel 2022 dalla crisi di liquidità e dall’allungamento dei tempi di pagamento verso i fornitori, che spesso sfocia in ritardi e mancati pagamenti. A guidare i fallimenti sono soprattutto le ditte individuali (+27,7%). Le società di capitali fanno registrare nel complesso un lieve aumento (+0,3%), trainato in particolare dalla fascia di aziende tra i 2 e i 10 milioni di euro di fatturato (+44,8%). I comparti più colpiti sono l’industria (+5,2%) e i servizi (+1%), in particolare prodotti da forno (+84,6%), alberghi (+50,0%) e ingrosso costruzioni (+36%), che già nel 2022 avevano registrato livelli elevati di indebitamento e un peggioramento delle abitudini di pagamento. Nel Nord-Est (+12,1%) e al Centro (+11,6%) la crescita maggiore.
I dati provengono dallo studio Le chiusure di impresa nel 2q 2023 e gli impatti sull’economia reale realizzato da Cerved. Che precisa: fallimenti e liquidazioni volontarie (in bonis) sono due fenomeni distinti, che riflettono cause diverse: i primi sono il risultato di un processo di deterioramento dei fondamentali finanziari che avviene nel corso del tempo e quasi sempre è anticipato da una riduzione del giro d’affari dell’impresa; le seconde riflettono invece in manierapiùistantanea il peggioramento delle aspettative imprenditoriali, dal momento che la chiusura in bonis è in genere legata a margini attesi non sufficienti a proseguire l’attività imprenditoriale.
Andrea Mignanelli, Ceo di Cerved
“Nel triennio 2020-22, gli effetti delle crisi e del rallentamento congiunturale non si sono tradotti in un aumento delle uscite dal mercato e delle chiusure di impresa, che hanno registrato sei trimestri consecutivi di riduzione mantenendosi su livelli ampiamente inferiori al pre-Covid”, commenta Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved. “Tuttavia, i dati del 2023 fanno emergere una chiara inversione di tendenza: l’impennata dell’inflazione e il conseguente forte rialzo dei tassi di interesse, si è manifestata in modo asimmetrico sulle imprese. Intercettare tempestivamente segnali di allarme e gestire situazioni di crisi, avvalendosi di dati, algoritmi predittivi e tecnologia, è sempre più fondamentale”.
Andamento settoriale
I comparti più colpiti sono l’industria (+5,2%) e i servizi (+1%), quelli che hanno livelli di indebitamento elevati. A livello più disaggregato, i rialzi maggiori si registrano nei prodotti da forno (+84,6%), negli alberghi (+50%), nei prodotti all’ingrosso per le costruzioni (+36%), nei servizi sanitari (+33,3%), nelle lavorazioni meccaniche e metallurgiche (+24%), nella carpenteria metallica (+23,1%), nei servizi informatici e software (20,8%), nella ristorazione (20,3%). Si tratta di settori e comparti che presentavano un alto indebitamento nel 2022 o che hanno allungato i tempi di pagamento verso i fornitori: in particolare, ristorazione, alberghi, carpenteria metallica, agricoltura, servizi non finanziari.
Andamento regionale
Nord-Est (+12,1%) e Centro (+11,6%) guidano la crescita dei fallimenti, in calo invece nelle altre aree (-4% nel Nord Ovest, -7,1% nel Mezzogiorno). A livello regionale, la migliore è la Valle d’Aosta (-33,3%, la peggiore il Molise (+85,7%). Seguono, proseguendo la classifica dalle più alle meno virtuose: Trentino-Alto Adige (-32%), Sicilia (-29%), Calabria (-14,6%), Puglia (-3,1%), Lombardia e Abruzzo (-0,7%), Campania, Umbria e Veneto (+0%), Piemonte (+3%), Lazio (+4%), Liguria (+5%), Toscana (+24%), Marche (+27,7%), Sardegna (+28%), Emilia-Romagna e Basilicata (+30%), Friuli-Venezia Giulia (+40%).
Liquidazioni volontarie (in bonis)
Lo studio analizza anche l’andamento delle liquidazioni volontarie, che hanno subito un’impennata (+26,1%) rispetto al secondo trimestre 2022, pur proseguendo un trend già in crescita. Al contrario dei fallimenti, a guidare il fenomeno sono le società di capitale e in particolare le Pmi con fatturato tra 2 e 10 milioni di euro (+71%), le stesse che l’anno precedente hanno peggiorato nettamente le abitudini di pagamento.
I maggiori incrementi riguardano le costruzioni (+33%), con le pessime previsioni dettate dalla fine degli incentivi, seguite da servizi (+26.2%) e industria (+22,8%). Entrando nello specifico dei comparti, la punta più alta si registra nei metalli (+128.6%), negli alberghi (+57,9%) e nei prodotti all’ingrosso per le costruzioni (+50%). Seguono: edilizia (+42,2%), commercio al dettaglio specializzato (+41,1%), prodotti da forno (39,5%), spedizionieri (+37,6%), concessionarie e agenzie di pubblicità (36,2%), distribuzione alimentare moderna (+33,9%), servizi informatici e software (+29%).
Quanto all’andamento geografico, la crescita coinvolge tutte le macroaree, a partire dal Nord Ovest (+30,7%), Centro (+27,4%), Mezzogiorno (+23,5%), Nord Est (+21,7%), con i maggiori rialzi in Umbria (+75,2%), Calabria (+42%), Sardegna (+41%), Sicilia (+39%), Liguria (36,3%), Lombardia (+33%). In controtendenza solo Valle d’Aosta (-32%) e Molise (-3,4%).
Più sicure e resistenti rispetto alle tradizionali versioni in legno, le legnaie Berry di Hörmann sono realizzate in lamiera d’acciaio zincata a caldo, costituito per il 25% da materiale riciclato e consentono di stoccare fino a 5 metri cubi di legna. . La controventatura di serie e la parete posteriore opzionale permette a tenere la legna ancor più protetta e asciutta.
Oltre a non essere infiammabili, non presentano problemi di deformazione nel tempo, sono resistenti agli agenti atmosferici e alle muffe, e richiedono poca manutenzione. Sono inoltre prive di bordi taglienti, a vantaggio di una maggiore sicurezza in presenza di bambini.
Garantite 20 anni, semplici da montare, grazie a un elevato grado di prefabbricazione, le legnaie Berry di Hörmann vengono proposte in due diverse dimensioni e in due modelli: Modern, con un design caratterizzato da elementi verticali larghi, e Classic, con elementi verticali stretti.
Verniciate a polveri, le strutture delle legnaie possono essere inoltre personalizzate in nove colori standard, con la finitura Decograin Golden Oak (solo per il modello Modern) o, a richiesta, in tutti i colori RAL.
Dispongono in più di una serie di accessori opzionali come le lamiere bugnate in alluminio per il pavimento, portautensili e portaattrezzi, nonché set di tubi flessibili per il deflusso dell’acqua piovana. Sono riciclabili al 100% e possono essere abbinate a casette da giardino di egual estetica e altezza.
Primo Bilancio di Sostenibilità a perimetro Mondo per Mapei: il documento comprende le attività per lo sviluppo responsabile in tutti i 57 Paesi in cui il Gruppo opera attraverso le sue consociate consolidate integralmente raggiungendo un fatturato di 4 miliardi nel 2022.
Il Bilancio di Sostenibilità 2022 di Mapei è redatto secondo i nuovi GRI (Global Reporting Initiative) Sustainability Reporting Standards 2021, e si propone di raccontare e analizzare i principali aspetti legati alle tematiche sociali, ambientali.
«Con questa settima edizione del Bilancio di Sostenibilità ribadiamo il nostro impegno a investire per crescere in modo responsabile: abbracciare l’economia circolare, porre attenzione al benessere delle persone, alla necessità di inclusione sociale e all’adozione di tecnologie che integrino e valorizzino le capacità umane», ha dichiarato Veronica Squinzi, amministratore delegato del Gruppo Mapei.
«Contribuiamo in modo concreto alla lotta al cambiamento climatico sviluppando soluzioni innovative in tutti gli ambiti in cui operiamo. A dieci anni dall’inizio della compensazione delle emissioni di CO2 dell’adesivo cementizio per ceramica Keraflex Maxi S1, abbiamo scelto di compensare le emissioni di CO2 del nostro iconico fugante Ultracolor Plus e di proporre a tutta la filiera il primo sistema carbon neutral per la posa di ceramica. Per aiutare il settore dell’edilizia a mantenere standard elevati riducendo l’impatto climatico, abbiamo sviluppato un approccio integrato basato su hardware e software specifici per superare le difficoltà legate all’utilizzo di cementi con basso contenuto di clinker e aggregati di qualità variabile attraverso le varie fasi: produzione, trasporto e posa in opera», è il commento di Marco Squinzi, amministratore delegato del Gruppo Mapei.
Ambiente
L’impegno di Mapei per costruire un futuro sostenibile è stato premiato da importanti riconoscimenti: è stata nominata tra i Leader della Sostenibilità 2022 tra le 200 aziende italiane più attente alla salute e all’ambiente e ha conquistato il titolo di Green Star della Sostenibilità secondo lo studio condotto da ITQF. Numerosi gli interventi di efficientamento energetico negli stabilimenti produttivi in tutto il mondo: realizzati nel corso del 2022 diverse consociate hanno installato impianti fotovoltaici che consentiranno l’autoproduzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, riducendo le emissioni di gas a effetto serra.
Sport
La passione per lo sport fa parte da sempre della filosofia aziendale di tutto il Gruppo Mapei e si traduce in una partecipazione attiva a iniziative, competizioni, realtà sportive: oltre alla sponsorizzazione del Sassuolo Calcio nel campionato di serie A italiano, dal 2022 Mapei Bulgaria sponsorizza la squadra di calcio locale FC Dunav Ruse, mentre Mapei Argentina è legata dal 2020 al Club Atlético Lanùs. In Canada, Mapei Inc. sponsorizza due squadre giovanili di hockey, mentre Mapei Hellas in Grecia sostiene invece i BC Irodotos, squadra di basket di Heraklion (Creta). Continua anche il supporto al mondo del ciclismo attraverso la partnership con l’UCI che nel 2022 ha visto la partecipazione di Mapei in qualità di Main Partner ai Mondiali di Ciclismo su strada a Wollongong in Australia. Mapei UK è invece Main Sponsor dell’Halesowen Cycling Club, celebre club ciclistico; Mapei Caribe (Porto Rico) ha sponsorizzato il Pan-American Union Racing Mountain Bike Team.
Mapei abbraccia sempre più discipline sportive: dalla vela oceanica con la partecipazione in qualità di Global Sponsor al primo progetto di vela oceanica italiano “Alla Grande” di Ambrogio Beccaria, al golf con la gara amichevole “Mapei Golf Day” e l’evento di beneficenza “BMF Golf Day” organizzati da Mapei Construction Chemicals (Dubai) nel 2022, fino anche allo sci con la sponsorizzazione di Mapei France del Club De Ski Nordique De La Feclaz.
Cultura
Nel 2022 la Capogruppo ha aderito al progetto “Adotta una statua” lanciato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano; ha sostenuto come partner la mostra “Maddalena. Il mistero e l’immagine” organizzata presso i Musei San Domenico di Forlì; ha proseguito la sua storica collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano e con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.
A livello europeo, Mapei Polska è sponsor dal 2018 di FORMA, festival nazionale della poesia cantata. Mapei Suisse è Silver-Partner di “Space Eye”, un’esperienza sensoriale a tema astronomia progettata da Mario Botta. A livello mondiale, Mapei Australia è sponsor del Queensland Performing Arts Centre, che ospita ogni anno più di un milione e mezzo di spettatori e oltre 1.200 performance. Mapei Inc. (Canada) è uno dei Major Sponsor dell’”Italian Contemporary Film Festival”, il più grande festival di film italiani al di fuori dei confini nazionali.
Solidarietà
Il rapporto che lega da diversi anni Mapei a Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ha portato nel 2022 alla nascita di una borsa di studio triennale intitolata a Giorgio e Adriana Squinzi. Il vincitore è stato il dottor Andrea Costamagna, che sta portando avanti la propria ricerca scientifica sul tumore al pancreas. La Capogruppo ha contribuito e si è fatta promotrice del progetto di raccolta fondi organizzato dalla Fondazione Buzzi per creare presso l’Ospedale Pediatrico di Milano il primo centro italiano di Risonanza Magnetica Total Body Pediatrica.
Le iniziative di solidarietà si estendono a tutto il mondo: Mapei Srbija supporta Okular, organizzazione non governativa e senza scopo di lucro che realizza progetti dedicati ai più giovani; Mapei Brasil Construction Materials ha invece donato alcuni prodotti per le pavimentazioni della Santa Terezinha Continuing Care Unit del Pequeno Cotolengo, fondazione che assiste persone con disabilità gravi; Mapei Corp (USA) sostiene da tempo le attività dell’American Cancer Society, una delle più importanti associazioni attive nella battaglia contro il cancro a livello mondiale. La consociata statunitense ha partecipato anche al progetto “R.I.S.E.” della Gary Sinise Foundation, fornendo materiali da costruzione per la realizzazione di sei case progettate per rispondere alle esigenze di veterani di guerra gravemente feriti; supporta anche l’associazione SWAG, che si occupa di sostenere, educare e guidare gli individui e le famiglie emarginate di Riverside (California). Nel continente asiatico, Mapei Vietnam attraverso il programma “Best Students Scholarship” ha assegnato una borsa di studio a cinque studenti in difficoltà che hanno ottenuto risultati accademici eccezionali. La consociata cinese del Gruppo ha portato a termine diverse iniziative a sostegno della popolazione di Shangai come la donazione di cibo, mascherine e altri generi di prima necessità per fare fronte alla pandemia di Covid-19. Invece, Mapei South Africa collabora con Amcare, un’organizzazione no-profit che si occupa delle persone più vulnerabili.
Ricerca
Nel 2022 Mapei ha erogato a Università e Istituti di Ricerca un totale di oltre 210 mila euro. Tra le tante collaborazioni: quella con l’Università degli studi di Brescia per un progetto di ricerca relativo ai calcestruzzi fibrorinforzati per l’area MIND di Milano; la partnership con l’Innovandi Global Cement and Concrete Research Network; la collaborazione di Vinavil con Polymat, centro di ricerca fondato dall’Universidad del Paìs Vasco e l’assistenza a INNOVHUB – Stazione Sperimentale Seta.
Rivit, azienda italiana parte di FERVI Group specializzata nella produzione e distribuzione di sistemi di fissaggio rapido per l’assemblaggio della lamiera e dei relativi utensili, presenta una nuova gamma di rivettatrici a batteria con motori brushless per fissare con precisione inserti e rivetti.
Nello specifico, la gamma si compone di due rivettatrici a batteria per rivetti (RIV710 e RIV720) e due per il fissaggio di inserti (RIV730 e RIV740).
I due modelli RIV710 e RIV720 dedicati ai rivetti sono caratterizzati da un’impugnatura ergonomica in gomma morbida, corsa di 27 millimetri, una batteria 18 V / 2.0 Ah / 36 Wh e un caricabatteria 100-240 V / 50-60 Hz. Facili e pratiche da usare per installare rivetti in acciaio e in tutte le principali leghe metalliche, sono provviste di un pratico contenitore per la raccolta dei chiodi tagliati, un pulsante di avvio tirata e, grazie ad un sistema LED, di un indicatore dello stato di carica della batteria e di una luce per illuminare l’area di posa. RIV710 consente il fissaggio di rivetti con diametro da 2.4 fino a 4.8 millimetri, mentre RIV720 è ideale per rivetti da Ø 2.4 fino a Ø 6.4, grazie al kit di apri morsetti intercambiabili, fornito a corredo.
Le rivettatrici a batteria RIV730 e RIV740 dedicate agli inserti sono anch’esse dotate di impugnatura morbida ed ergonomica per agevolare la presa dell’operatore, un pratico pulsante per l’attivazione del tool, un sistema di luci a led e un pannello touch che consente di regolare e selezionare la funzione migliore per le proprie esigenze. I due modelli per inserti sono dotati di corsa da 10 millimetri, batteria da 18 V / 2.0 Ah / 36 Wh e caricabatteria da 100-240 V / 50-60 Hz, ma si differenziano per forza massima e misure degli inserti utilizzati. Infatti, RIV730 è idealeper inserti da M3 a M8 (M10 solo in alluminio) e ha una forza di 20.000 Newton, mentre RIV740 raggiunge una forza di ben 28.000 N ed è dedicato a inserti da M3 a M12.
RIV710 e RIV730 sono confezionate in un pratico imballo di cartone che rende il packaging di queste rivettatrici a batteria ecosostenibile, mentre RIV720 e RIV740 sono comodamente trasportabili in una valigetta dedicata, che include un’ampia gamma di accessori e due batterie.
Come tutte le altre rivettatrici Rivit, anche la nuova linea a batteria, è coperta dal servizio di assistenza e riparazione che garantisce al cliente un supporto di qualità, pre e post vendita.
Settembre, per le attività produttive, è come l’inizio di un nuovo anno. Così nel nuovo numero di YouTrade non potevano mancare tante novità e notizie utili per iniziare il nuovo ciclo professionale. A iniziare da un grande focus dedicato al Cersaie (a questo proposito vi aspettiamo presso Pad. 29 – Stand 18). La fiera bolognese centrata sul mondo della ceramica si presenta per festeggiare i suoi primi 40 anni con tante novità. E una buona parte di quelle più interessanti le troverete sul nuovo numero della rivista leader nel mondo della distribuzione edile.
Come sempre, il magazine realizzato da Virginia Gambino Editore corre anche sul filo dell’attualità. E un argomento, su tutti, non poteva essere eluso: il futuro del superbonus o, più precisamente, degli incentivi che prenderanno il posto dell’ormai esaurito sconto fiscale 110% e 90%. Perché, in effetti, allo studio ci sono diverse ipotesi di cambiamento, riassunte in un articolo che non mancherà di suscitare l’interesse dei lettori. Sempre riguardo l’attualità, la rivista si occupa anche della congiuntura del settore immobiliare e di un argomento poco discusso ma che, in prospettiva, ha molto a che fare con il mondo delle costruzioni: la demografia.
Di sicuro i lettori troveranno particolarmente stimolante anche un’altra sezione del periodico: il dossier dedicato alla Gdo specializzata. Edilizia, brico e fai-da-te sono gli ambiti in cui i grandi gruppi della grande distribuzione si allargano sempre di più. Il dossier riporta conti e risultati dei top player, tra cui due battono tutti.
Un servizio speciale imperdibile è anche quello dedicato alle soluzioni per l’antincendio applicate all’edilizia, che sono ancora più necessarie oggi, alla luce della nuova normativa.
Infine, accanto alle notizie che riguardano distributori e produttori, non si può dimenticare l’articolo che anticipa i temi di uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: il XVI Convegno YouTrade, in programma giovedì 26 ottobre a Villa Quaranta (Verona). Un evento da non perdere, così come il nuovo numero di YouTrade. Abbonati ora!