Le soluzioni di edilizia leggera a secco Knauf per il primo edificio Active House in Italia

Il progetto RenovActiv-ITA realizzato a Brembate di Sopra (BG), grazie al contributo delle soluzioni a secco Knauf.

Il progetto RenovActiV-Ita è il primo in Italia a ottenere l’attestato di qualità per un fabbricato bifamiliare vicino a Bergamo, grazie alle soluzioni di edilizia leggera a secco per le partizioni e il controsoffitto.

Comfort, energia e ambiente sono gli obiettivi dell’approccio Active House, protocollo internazionale sviluppato in Danimarca e ormai presente in ogni continente del mondo, che si concentra sulle prestazioni di edifici piccoli, palazzine e uffici.

Il progetto RenovActiV-Ita introduce il primo caso di riqualificazione certificata Active House (marchio di qualità mondiale per edifici confortevoli e sostenibili) nel nostro Paese e coinvolge la metà esatta di un fabbricato bifamiliare situato a Brembate di Sopra (Bergamo).

All’intervento, realizzato da Vanoncini, hanno contribuito le soluzioni di edilizia leggera a secco Knauf che, grazie alla loro versatilità, hanno garantito la realizzazione di tutte le soluzioni tecniche previste dal progetto, realizzato con la collaborazione del professor Marco Imperadori del Politecnico di Milano e Gunther Gantioler, esperto del protocollo Active House.

Il progetto

L’edificio di tre piani, realizzato nel 1983, prevedeva un telaio strutturale in cemento armato con tamponamenti in doppio laterizio, solai e copertura latero-cementizi e coibentazione termica limitata a pochi centimetri in pannelli di poliuretano espanso.

Obiettivi dell’intervento sono stati la riqualificazione dell’involucro termico con la relativa risoluzione dei ponti termici, utilizzando isolanti termo-riflettenti sottili e alveolari, isolanti in fibre di poliestere riciclate Pet, fibre di legno, lane minerali, vetro cellulare e coibenti a cellule chiuse, quali Eps e Xps.

Grande attenzione è stata prestata anche allo studio dell’illuminotecnica e della corretta ventilazione degli spazi interni, così da garantire il massimo comfort indoor per tutti gli abitanti della casa.

In questo caso è stata prevista l’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata (Vmc), così come cinque nuovi lucernari Velux per sfruttare al meglio la luce zenitale in tutti i locali, trasformando completamente la qualità luminosa e percettiva degli spazi.

Nel vano scala interno, che collega il piano terra con il piano superiore, è stato inoltre inserito un nuovo grande lucernario (90×160 centimetri) che consente di generare un camino di luce e ventilazione per entrambi i piani.

Infine, l’intervento di riqualificazione ha visto l’installazione di sistemi di ombreggiatura dinamici, sistemi di ventilazione ibrida e impianti per la produzione di energia rinnovabile.

Soluzioni Knauf per la riqualificazione RenovActiV-Ita

Nel cantiere di Brembate di Sopra ogni tipo di esigenza progettuale è stata risolta grazie alle soluzioni Knauf.

Per le partizioni interne, realizzate mediante contropareti autoportanti con orditura metallica in acciaio zincato 50/75 millimetri (nello spessore di 0,6 millimetri), sono state utilizzate le lastre Diamant Knauf da 12,5 millimetri, isolate con pannelli di fibra di poliestere (spessore 40 millimetri, densità 20 kg/mc, lambda 0,04 W/mK) quali contributo termico e acustico al sistema.

Riqualificazione Active House Knauf
Riqualificazione Active House Knauf

Inoltre, sempre con la necessità di coibentare al meglio in spazi ridotti, sono stati integrati iperisolanti termoriflettenti sottili multistrato da 45 millimetri, con resistenza termica da 2,75 m2K/W. Questi materiali coibenti, di origine aerospaziale, generano una borsa termica continua e impermeabile al vapore sul retro delle partizioni Knauf stratificate a secco.

Nel caso delle contropareti tra vano sottotetto e vano tecnico è stato adottato, in luce alle orditure metalliche, un coibente termoriflettente alveolare di nuova generazione, da 50 millimetri e lambda da 0,031 W/mK.

Per quanto riguarda le partizioni interne orizzontali, invece, sono state adottate diverse soluzioni di controsoffitto, ciascuna adatta a soddisfare differenti requisiti di performance.

Nel dettaglio, per i controsoffitti autoportanti con orditura in acciaio zincato (da 0,6 millimetri) sono state utilizzate soluzioni semplici e schienati con profili da 50 o 75 millimetri orizzontali ancorati nelle guide perimetrali, fissate a loro volta a parete, che presentano all’interno sempre fibra di poliestere in pannelli. Nel lato inferiore dell’orditura, desolidarizzata dal solaio esistente, è stato utilizzato un rivestimento con singola lastra Diamant Knauf da 12,5 millimetri.

I controsoffitti antisfondellamento, in aderenza ai travetti del solaio latero-cementizio mediante distanziatori universali Knauf, sono composti da singola orditura 50/27 in acciaio zincato, rivestita sempre da una singola lastra Diamant Knauf.

I controsoffitti sono stati progettati anche per esigenze di integrazione impiantistica, caratterizzata dalle canalizzazioni e dalle bocchette terminali di mandata e ripresa della ventilazione meccanica controllata (Vmc).

Per le stesse esigenze impiantistiche, le contropareti perimetrali esterne, realizzate con sistema Aquapanel Knauf, sono state progettate per realizzare vani tecnici in grado di ospitare i canali e la coibentazione termica necessaria ottimizzando gli ingombri.

Il sistema Aquapanel è stato realizzato utilizzando un’orditura metallica da 75 millimetri in zinco magnesio MgZ (da 0,8 millimetri di spessore) con interposta lana minerale Knauf Insulation da 80 millimetri (densità 100 kg/mc), telo Aquapanel Water Resistive Barrier e lastra Aquapanel Outdoor da12,5 millimetri.

La superficie è stata successivamente rasata nei giunti con Aquapanel Joint Filler e rivestita dal sistema cappotto termico in Eps grigio previsto all’esterno dell’involucro massivo esistente.

di Sara Giusti

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