Le case dell’acqua sono verdi per OroBlu point

Se in ognuno degli oltre 8mila comuni italiani ci fosse una «casa dell’acqua», si otterrebbe un abbattimento delle emissioni di Co2 da oltre 73mila tonnellate all’anno. La previsone è di OroBlu point, divisione di GB.COM, azienda bresciana del gruppo Bonazzoli, non sorprendentemente specializzata nella realizzazione di case dell’acqua. «A Parigi si parlerà, come giusto, di macroscenari e di azioni da intraprendere a livello globale», commenta Andrea Zennaro, responsabile commerciale di OroBlu point, ma è importante sapere e considerare le possibilità di fare qualcosa di veramente utile per l’ambiente anche nella nostra vita di tutti giorni. In questo senso le case dell’acqua sono un esempio di buone pratiche, sensibilizzando i cittadini al risparmio di plastica e di energia».

GB.COM ha registrato nelle oltre 200 case dell’acqua realizzate e installate, in prevalenza nel Nordest, un prelievo medio annuo di 300 mila litri, l’equivalente di 200mila bottiglie da 1,5 litri in Pet, che equivalgono alla produzione di 1380 chilogrammi di Co2 per la produzione e 7800 chilogrammi per il trasporto.

Il prezzo di una bottiglia d’acqua è superiore a quello dell’acqua di rubinetto. Se, in media, un litro d’acqua in bottiglia costa 30 centesimi, 1 litro di acqua di rubinetto costa 0,1 centesimi. Nelle «case dell’acqua», il liquido subisce un processo di microfiltrazione e per un litro di acqua si pagano 5-8 centesimo al litro, contro i 25 centesimi di quella in bottiglia.

Casa dell'acqua
Casa dell’acqua

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