Gruppo Cap e Uniacque, matrimonio del tubo

Migliorare l’infrastruttura per il trattamento delle acque entro il 2015, data in cui scatteranno le multe europee per chi non è in regola. Inoltre, investire in ricerca e sviluppo, concorrere insieme ai bandi europei, promuovere iniziative comuni per la formazione e l’aggiornamento del personale. Con questo obiettivo hanno siglato un accordo di collaborazione industriale il Gruppo Capue e Uniacque, i due gestori del servizio idrico integrato che operano rispettivamente in provincia di Milano e in provincia di Bergamo. SI tratta di due aziende pubbliche, affidatarie del servizio idrico sul territorio di propria competenza. Il gruppo Cap è composto da Cap Holding e Amiacque, e gestisce il servizio idrico integrato nei territori delle province di Milano, Monza e Brianza, e Pavia. Il gruppo si colloca ai primi posti in Italia: opera in 253 Comuni e garantisce il servizio in un bacino di oltre 2 milioni di abitanti, con 845 pozzi, 59 depuratori, oltre 7.200 km di rete di acquedotto e quasi 5.600 km di rete fognaria e, non da ultimo con un piano di investimenti da 500 milioni entro il 2019. Uniacque è invece la società di gestione del ciclo idrico integrato della Provincia di Bergamo e agisce su 177 comuni della Provincia con una popolazione di oltre 830mila persone, con oltre 5.400 km di reti, 61 impianti di depurazione che trattano annualmente più di 120 mio di metri cubi di reflui, producendo 29 mio di tonnellate di fanghi disidratati e delle relative reti fognarie (con uno sviluppo di 3.700 km).

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