Fornitura Vaga per i lavori di ripristino del waterfront genovese

I lavori di ripristino del Padiglione S per il New Waterfront di Levante disegnato da Renzo Piano utilizzano le soluzioni dell’azienda pavese, con l’impiego del BetonFluid per tutti i pilastri circolari delle strutture verticali del palazzetto.

Concepito da Renzo Piano come un omaggio e una restituzione del mare ai concittadini genovesi, il New Waterfront di Levante rappresenta una delle opere di rigenerazione urbana più importanti attualmente in corso in Italia, anche per l’alto valore simbolico di alcuni degli edifici interessati.

Tra i manufatti preesistenti, il più rappresentativo è quello contraddistinto come padiglione S, ovvero lo storico Palasport in cemento armato progettato da Leo Finzi negli anni Sessanta, caratterizzato da una struttura coperta a pianta circolare.

L’edificio è interessato da un profondo intervento di riqualificazione che, dopo anni di dismissione, lo porterà a ospitare nuovamente attività sportive indoor. Vaga, azienda di Costa de’ Nobili (Pavia) specializzata in malte, massetti, betoncini e sabbie, ha offerto il proprio contributo per l’adeguamento strutturale dello storico edificio, in collaborazione con l’impresa Cds Costruzioni, offrendo non solo un prodotto adatto alle esigenze del progetto, il calcestruzzo Rck 40 BEtonFLuid, ma anche consulenza tecnica e assistenza alla direzione lavori.

Assistenza tecnica

Per l’ampliamento di sezione delle colonne preesistenti del padiglione S le opere di consolidamento strutturale hanno avuto inizio in estate: tra fase preparatoria, getto e disarmo, il ritmo di completamento è stato di circa sei colonne ogni due giorni.

«A seguito di alcune prove e grazie all’assistenza tecnica di Vaga, abbiamo adottato una metodologia che si è rivelata ottimale per ottenere una superficie regolare, ovvero eseguire il getto dall’alto in un unico cassero metallico di forma cilindrica», spiegano dall’impresa Cds Costruzioni. «L’esigenza era infatti quella di ottenere delle colonne in calcestruzzo faccia a vista che rispondessero ai requisiti di progetto anche in termini di resa estetica».

All’impiego del BEtonFLuid per tutti i pilastri circolari che componevano le strutture verticali del palazzetto si è affiancata dunque la consulenza on-site di Enrico Parmini, responsabile tecnico sviluppo prodotti Vaga

Autocompattante

Per il cantiere del padiglione S sono stati forniti complessivamente circa 520 tonnellate di calcestruzzo autocompattante BetonFluid.

«Quello del BetonFluid è il tipico esempio di prodotto Vaga che nasce da entrambi gli input: tecnico e commerciale. Non si propone di sostituire il calcestruzzo da betoniera, ma di rispondere alle esigenze di un’impresa che deve posare pochi metri cubi al giorno», spiega Parmini.

«Se impiegata in un contesto simile, una betoniera dovrebbe quindi scaricare fino a 3-4 metri cubi e poi ritornare alla base, senza la possibilità di un secondo scarico in tempi brevi. Con i sacchi, invece, diamo modo al cliente di organizzarsi al meglio evitando sfridi, e di scongiurare in partenza tutte le difficoltà di accesso legate ai cantieri in aree urbane».

Trattandosi di un ambiente molto aggressivo per la presenza di attacchi solfatici, chimici e soprattutto salini, il betoncino BetonFluid è inoltre in grado di garantire una durabilità molto elevata grazie alla sua massima resistenza a questi agenti.

Un’altra caratteristica fondamentale è la sua fluidità, in special modo in un’applicazione come quella del padiglione S che ha previsto l’allestimento del cassero attorno alla colonna esistente e il successivo getto dall’alto. Oltre che rappresentare una garanzia a livello tecnico, la fluidità ha semplificato e reso più agile il lavoro dell’impresa nelle operazioni di posa.

Miglioramenti

«Il BetonFluid è sul mercato da oltre dieci anni, ma proprio il confronto continuo con l’esperienza di cantiere ha permesso di migliorarne la performance», afferma il responsabile tecnico di Vaga.

«La ricerca che portiamo avanti nel laboratorio Vaga su prodotti già in commercio è volta soprattutto a ridurre gli effetti di un possibile errore applicativo del posatore, quello che giustamente chiamiamo errore umano. Ma le caratteristiche tecniche rimangono quelle di partenza e sono di alto profilo».

Inoltre, l’assistenza tecnica è parte integrante del prodotto. «Le imprese richiedono la nostra consulenza anche per decidere la migliore modalità di posa ideale del prodotto, per cui abbiamo suggerito il tipo di pompa e di applicazione migliori per ridurre i tempi, evitando il rischio di far compiere troppi passaggi al prodotto».

In arrivo soluzioni Cam e Leed

L’anno appena iniziato prevede grandi novità per la gamma di prodotti Vaga. «Siamo impegnati in maniera molto serrata nella formulazione di nuovi prodotti con contenuto di riciclato, che formalmente non sia considerato rifiuto. Questo comporta anche il vantaggio di una costanza assoluta di performance e di composizione, che è il risultato più difficoltoso da ottenere in presenza di riciclato. Grazie all’affidabilità e alla qualità dei nostri fornitori di materiali, saremo in grado invece di presentarci a breve sul mercato con prodotti ecocompatibili conformi alla legislazione Cam e Leed», commenta Enrico Parmini.

di Sara Giusti

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