Fiera Verona vola al Cairo per le costruzioni d’Egitto

    Costruzioni d’Egitto: non è un modo di dire, ma un grande business. Sono oltre 20 i progetti appaltati dallo Stato arabo entro la fine del 2016, per un valore complessivo di quasi 4 miliardi di dollari: dal Maadi Contact Centre (210 milioni), al porto industriale di Safaga (510 milioni) fino alla costruzione di quattro nuovi stadi (360 milioni). Il recente annuncio del Presidente Al Sisi e del ministero delle Finanze conferma un Paese in ripresa, con numerose occasioni di investimenti e opportunità di business, soprattutto nel settore delle costruzioni. In questo scenario torna al Cairo, dal 2 al 5 novembre 2015, MS Marmomacc + Samoter Africa & Middle East, l’iniziativa con cui Veronafiere, insieme ai partner egiziani Art Line ed Expolink, accompagna sui mercati africani le più importanti realtà internazionali delle filiere della pietra naturale e della meccanica per l’edilizia. La seconda edizione della manifestazione è affiancata per la prima volta da Projex Africa, fiera dedicata al mondo delle costruzioni, con focus su green e smart building.

    MS Marmomacc + Samoter Africa & Middle East e Projex Africa 2015 vedono la partecipazione di 90 aziende da 12 nazioni: Egitto, Italia, India, Stati Uniti, Turchia, Polonia, Cina, Etiopia, Congo, Marocco, Benin e Arabia Saudita. Grazie agli investimenti per favorire l’incoming di operatori specializzati, sono attesi buyers da 27 Paesi, in particolare africani ed è confermata la presenza di numerose associazioni di categoria dell’Africa subsahariana, australe e del Medio oriente.

    Veronafiere, che già siede nel Business Council Italo-Egiziano, è supportata dall’Ambasciata italiana e da ICE-Italian Trade Agency. «Con MS Marmomacc + Samoter Africa & Middle East e Projex Africa», spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere e membro del Business Council, «confermiamo il grande interesse per un continente molto promettente per il settore delle costruzioni e che già presidiamo in Marocco con Médinit Expo. In Africa, nel 2015-2016, sono stimati una crescita del Pil superiore al 5% e un import di materiali per l’edilizia pari a 29 miliardi di dollari. Con le nostre iniziative in Egitto, puntiamo a far diventare il Paese un vero e proprio hub per il comparto di tutta l’Africa».

    Oltre agli incontri b2b tra visitatori ed espositori, il programma al Cairo è completato da una serie di workshop, conferenze e convegni, con un approfondimento su Etiopia e Angola: realtà africane con crescita stabile e importanti piani di sviluppo infrastrutturale, di edilizia residenziale e turistica. La giornata del 2 novembre è dedicata al real estate con due workshop sulle opportunità di investimento, organizzati dall’Egyptian Export Council of Real Estate. Durante la fiera si tiene anche un incontro tra i rappresentanti dei Green Building Council di Egitto, Marocco e Tanzania, per fare il punto sull’edilizia sostenibile e del settore green nel continente africano.

    Il 3 novembre, invece, l’attenzione è rivolta al mondo di architetti, progettisti e designer esteri grazie all’evento B2A-Business to Architects, con trenta di architetti africani coinvolti in uno speciale corso di formazione sulla pietra naturale egiziana che include una visita alle aziende locali. Altra novità 2015 è l’Area Istituzioni: ulteriore iniziativa per incentivare il networking in fiera tra enti e associazioni di professionisti del mondo del building da dieci Paesi.

    Il Cairo
    Il Cairo

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