Qonto: formazione e digitalizzazione per chi vuole accedere al Pnrr

Imprese del settore edile e il loro comportamento nei confronti degli incentivi previsti dal Pnrr. E, in particolare, lo stato di digitalizzazione, il tema della formazione e le competenze maggiormente richieste. È il soggetto di un’indagine condotta da Qonto (fintech per le Pmi). Lo studio è stato condotto su un campione di un migliaio di Pmi attive in tutto il territorio italiano e che operano in diversi settori incluso quello edile. Dall’analisi dei dati emerge una chiara tendenza del settore alla digitalizzazione, facilitata dalle risorse messe a disposizione. Risultato: circa il 68% delle piccole e medie imprese nel settore edile intervistate ha dichiarato di avere già fatto ricorso o aver intenzione di far ricorso agli incentivi previsti dal Pnrr (di queste, il 58% circa ne sta già facendo uso). La percentuale, secondo quanto rilevato, è in linea con la media di tutti i settori presi in esame (70.5%). Ma l’edilizia si trova al di sotto di settori come manifatturiero 75.68%, It & Telco 80.60% e Istruzione & Formazione 76.39%.

Per quanto riguarda le attività, oltre la metà delle Pmi attive nel settore delle costruzioni sottoposte all’indagine spiccano l’accesso al credito di imposta (60%, al di sopra della media di tutti gli altri settori che è pari a circa 52%) e la formazione (37%).

La decisione di accedere ai finanziamenti è stata in buona parte influenzata dai recenti avvenimenti economici e geopolitici. Tradotto: la guerra in Ucraina, come dichiara il 60% delle imprese di costruzione, che aderiranno al Pnrr entro la fine del 2022. Ciononostante, per il 63% circa delle imprese di questo settore, gli interventi previsti grazie ai fondi del Piano avranno principalmente effetti nel lungo periodo, un dato che evidenzia come ci sia l’obiettivo di passare da un approccio di tipo emergenziale a uno più strategico e di lunga durata nell’ottica di una ripartenza economica del settore anche attraverso un’innovazione sostenibile e reale.

Le opportunità del Pnrr facilitano il processo di digitalizzazione del settore edile. Tra gli stanziamenti previsti, 9 su 10 (93%) tra le Pmi italiane dell’edilizia che stanno già sfruttando o approfitteranno dei fondi messi in campo dal Piano, hanno deciso di investire nella digitalizzazione del proprio progetto di impresa. Sul totale delle aziende, la percentuale di quelle che scelgono di aderire al Pnrr per innovarsi digitalmente a giugno 2022 (63%) è in linea con quanto rilevato a dicembre 20211 (65%).

Per il 67% circa delle Pmi del settore edile che stanno utilizzando o hanno intenzione di utilizzare le risorse del Pnrr, il digitale (e più nello specifico l’implementazione di nuovi strumenti digitali o il loro aggiornamento) avrà un ruolo fondamentale o molto importante rispetto alla tipologia di intervento che si prevede di realizzare utilizzando gli incentivi del Pnrr, mentre sono meno del 2% circa quelle per cui non avrà un ruolo importante.

La survey ha evidenziato anche come le competenze digitali, oggi più che mai necessarie per essere maggiormente competitivi sul mercato, siano ritenute tra le più difficili da reperire da 1 azienda su 4 (25%) anche nel settore edile. Non a caso, inoltre, per il 67% circa delle aziende del settore che scelgono di investire in formazione utilizzando le risorse del Pnrr, gli investimenti in quest’area si focalizzeranno sullo sviluppo di competenze digitali, che rappresenta uno degli elementi chiave del Pnrr intorno al quale ruota il futuro delle aziende e delle Pmi.

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