PortoPiccolo con grande risparmio di energia

    Come trasformare una ex cava di calcare in un borgo di lusso di classe energetica A. La riqualificazione ambientale è quella della ex-cava di calcare di Sistiana, costato 245 milioni di euro e durato circa 20 anni. PortoPiccolo (vicino a Trieste) è stato così ribattezzato la Piccola Montecarlo del Nord-est. È una mini città autosufficiente, destinata a richiamare oltre 2mila visitatori al giorno, per un totale di 900mila persone l’anno. All’interno si trovano 460 unità abitative, spiagge pubbliche e private, aree verdi, bar e ristoranti, botteghe d’eccellenza, hotel a 5 stelle, 124 posti barca e una spa di ampia superficie.

    PortoPiccolo (Trieste)
    PortoPiccolo (Trieste)

    L’intero borgo è in classe di efficienza energetica  A, al cui raggiungimento ha contribuito il sistema di climatizzazione oceanotermico, dotato di oltre 600 unità di climatizzazione Clivet. La soluzione impiantistica di PortoPiccolo si basa sulla tecnologia dell’anello d’acqua, che utilizza come sorgente di scambio l’acqua di mare. L’impianto ha, inoltre, la predisposizione per lo sfruttamento dell’acqua di falda, che fuoriesce dalla frantumazione calcarea costituente il piano della cava e continua poi sul fondo marino. Questa risorsa rinnovabile e stabile nel tempo fornisce acqua a temperatura sempre favorevole all’anello tecnico, il quale serve tutta la baia con le 18 centrali termiche e frigorifere in essa dislocate, dotate di pompe di calore monoblocco acqua-acqua reversibili ad alta efficienza Clivet.

    Le pompe di calore Clivet producono l’acqua calda e refrigerata, nonché l’acqua calda sanitaria per le diverse utenze: dall’hotel, alla spa, alle unità abitative, alle aree commerciali. Forniscono l’energia solo dove e quando serve secondo il principio della decentralizzazione e modulano il proprio funzionamento in relazione alle puntuali richieste di comfort e  alle condizioni esterne, sfruttando nelle stagioni intermedie anche la funzionalità del freecooling.

    L'area di PortoPiccolo
    L’area di PortoPiccolo

    La distribuzione del fluido caldo o freddo all’interno dei diversi edifici avviene attraverso pavimenti radianti, fan coil Clivet ad alta efficienza e massima silenziosità, scaldasalviette.

    Tutte le pompe di calore sono alimentate esclusivamente da energia elettrica, così come i fornelli ad induzione, eliminando completamente l’uso del gas o del gasolio. Nel borgo sono presenti inoltre 200 metri quadri di pannelli solari, posizionati sui tetti degli edifici in stile moderno, che contribuiscono al riscaldamento ad alta efficienza dell’acqua calda sanitaria.

    Un impianto di Clivet
    Un impianto di Clivet

    «Tutte le case del borgo sono in Classe A e dotate di impianti geotermici per il riscaldamento e il raffrescamento, isolamento termo-acustico ai massimi livelli esistenti, ventilazione meccanica controllata, serramenti basso emissivi, tetti verdi, giardini pensili e parcheggi interrati. L’alta tecnologia è qui applicata al massimo comfort con il minimo impatto, tanto che PortoPiccolo ha ricevuto un importante attestato dal Ministero dell’Ambiente che ne certifica le bassissime emissioni in termini di sostanze inquinanti nell’aria e nell’acqua», spiega Stefano Longhi, di Sgm Consulting. La società ha curato la progettazione dell’impianto: i risparmi previsti, basati sulle analisi energetiche fatte e sull’elevata efficienza degli impianti installati, sono compresi tra il 30 e il 40% rispetto a un impianto tradizionale. Tali previsioni saranno oggetto di puntuale verifica nel corso delle prossime stagioni grazie ad un sistema di supervisione e contabilizzazione che fornirà i parametri energetici consuntivi.

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