La cedolare secca conquista il mercato degli affitti

    La cedolare secca per i contratti di locazione degli immobili conquista i proprietari di immobili. Nel 2014 l’uso di questa tassazione ha riguardato l’87% dei contratti registrati nelle grandi città, almeno secondo un’indagine condotta da Solo Affitti su una platea di 40 mila contratti. L’uso maggiore della cedolare secca risulta a Venezia (95%) e Roma (94%). Tassi molto elevati, però, sono anche a Bologna (90%), Firenze (88%), Napoli e Bari (85% ciascuno). Meno usuale, invece, la cedolare secca al 10% per contratti a canone concordato. A Bologna (83%) Genova (70%), Roma (69%), Venezia (64%) e Firenze (61%) questa tipologia è utilizzata, mentre nelle città dove non sono stati rinnovati gli accordi territoriali tra Comuni e associazioni di inquilini e proprietari, come Milano e Napoli, il canone concordato non può essere utilizzato e di conseguenza i proprietari possono solo sfruttare la tassazione cedolare al livello del 21%. Nel dettaglio l’uso maggiore viene fatto a Venezia (95%) e Roma (94%). Tassi molto elevati però anche a Bologna (90%), Firenze (88%), Napoli e Bari (85% ciascuno).affittasi4

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