Macchine per l’edilizia in ripresa: vendite a +16%

    Torna la ripresa per il mercato edilizio. Come anticipato al VII Convegno Nazionale di YouTrade, secondo il Cresme nel 2015 finirà la fase recessiva del settore edile. E il comparto delle macchine da costruzione potrà contare anche su una ripresa del mercato interno e non più solo sulle esportazioni. In realtà un primo segnale di ripartenza del mercato domestico, colto anche lo scorso maggio a Verona in occasione di Samoter, Salone internazionale triennale delle macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia è stato confermato dai dati di mercato del primo semestre dell’anno, elaborati da Unacea, Unione nazionale aziende construction equipment & attachments. Le macchine vendute sono state, infatti 3.134, con un incremento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2013.  Numeri che permettono di immaginare un incremento del valore della produzione 2014 per le imprese italiane del settore attorno al 2,4 per cento. In attesa che la tendenza si consolidi ci si affida ancora al mercato estero.

    Sempre Unacea certifica l’export, nei primi mesi dell’anno, in crescita del 2% nel complesso, con performance particolarmente positive per le macchine stradali (+ 16%), quelle per la preparazione di inerti (+8%) e per il calcestruzzo (+6%).  E Veronafiere, con i propri brand di Marmomacc e Samoter promuove direttamente il settore del building sui mercati emergenti affiancando le imprese nel processo di internazionalizzazione, attraverso manifestazioni all’estero in Egitto, Marocco, Qatar, Arabia Saudita, ma anche USA e Brasile.macchina-scava

    Tra le prossime fiere dedicate all’edilizia e alle costruzioni, la principale è MS Africa & Middle East che si svolgerà al Cairo dall’ 11 al 14 dicembre, focalizzata sulle macchine da cantiere e sulla filiera della pietra naturale (www.msafrica.net). È promossa da Veronafiere insieme ai partners egiziani Art Line ed ExpoLink con l’obiettivo di penetrare nei mercati collegati al building del Nord Africa e del Medio Oriente. Le potenzialità di questi mercati sono assolutamente di rilievo: in Egitto, la più grande opera infrastrutturale già programmata è il raddoppio del Canale di Suez che in tre anni richiederà investimenti per oltre 12 miliardi di dollari.

    Sempre riguardo alle grandi infrastrutture, rimane prioritario il potenziamento della rete ferroviaria e saranno ampliati alcuni porti tra i quali anche Port said e Arish.  Ma se queste grandi opere, che comunque richiedono una grande quantità di macchinari specifici, sarà aggiudicata ai grandi general contractor internazionali, anche il settore delle costruzioni civili evidenzia ottime prospettive. In Egitto debbono essere realizzate a breve, anche per questioni di stabilità sociale e politica interna, non meno di 3,5 milioni di unità abitative. A queste vanno aggiunti gli investimenti in edifici commerciali (al Cairo è in costruzione il Mall Of Egypt ad esempio) e sanitari. Nel solo 2015 in Egitto saranno avviati investimenti per 7 miliardi di dollari.

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