Mercoledì 12 novembre 2025, Milano ha ospitato il settimo EAE ETICS Forum, evento europeo dedicato al sistema a cappotto e al suo ruolo per la sostenibilità in edilizia.
Organizzato da Cortexa ed EAE, l’Associazione Europea per i Sistemi a Cappotto, di cui Cortexa è socio fondatore, l’evento ha visto la presenza di oltre 200 esperti internazionali e rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee.
Il Forum è stato la cornice ideale per presentare i dati emersi dal terzo sondaggio sulla sostenibilità in edilizia condotta dal Centro Studi Cortexa con il coinvolgimento di oltre 300 progettisti italiani.
«Dai risultati dell’indagine emerge che oggi il Sistema a Cappotto è riconosciuto come soluzione indispensabile per l’efficienza energetica e per il raggiungimento degli obiettivi della EPBD (Direttiva sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia), la cui implementazione richiede sistemi da costruzione efficaci e certificati, incentivi stabili, formazione dei progettisti, disponibilità di imprese qualificate, oltre a una maggiore informazione al pubblico», afferma Stefano Deri, presidente di Cortexa.
I risultati dell’indagine Cortexa
Il Centro Studi Cortexa ha svolto un’indagine su oltre 300 progettisti italiani per comprendere prospettive e ostacoli legati al sistema a cappotto e al suo ruolo per la sostenibilità in edilizia, in relazione anche alla nuova Direttiva EPBD.
Tra i risultati più importanti emerge che:
- per oltre l’80% dei progettisti è essenziale per raggiungere gli obiettivi dell’EPBD. Tuttavia, oltre il 65% dei progettisti si ritiene poco informato, o informato in maniera non approfondita;
- il sistema a cappotto è proposto da circa l’88% dei progettisti perché alla base del reale risparmio energetico (Energy Efficiency First: rendere prima non disperdente l’involucro e poi intervenire sugli altri aspetti);
- il 71% dei progettisti sottolinea che non è sufficiente un cappotto qualsiasi, ma un sistema a cappotto certificato (kit unico dotato di ETA e marcatura CE; progettazione e posa qualificate);
- nel 2024 e nel 2025 prevale la volontà di migliorare il comfort abitativo, più che il risparmio in bolletta o l’accesso agli incentivi. Questa tendenza è legata anche all’aumento delle temperature e alla necessità di proteggere le abitazioni in estate;
- per circa il 70% dei progettisti senza incentivi i committenti difficilmente avvieranno interventi di riqualificazione. La mancanza di incentivi influenza ora tutte le aree geografiche, incluso il Nord, dove nel 2025 l’incidenza risulta cresciuta in modo significativo (71,3% nel 2025 e 34% nel 2024);
- oltre il 60% dei committenti risulta poco informato sulla Direttiva EPBD e più del 30% non la conosce affatto. I committenti sono invece meglio informati sugli incentivi fiscali in vigore nel 2025.



