Sala: siamo in ritardo sul Cardo, non esiste nulla

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Il progetto del Caro all’Expo 2015

Non è un segreto, ma ora c’è la conferma ufficiale: il commissario unico di Expo 2015 Giuseppe Sala conferma il ritardo sul Cardo, il percorso principale della manifestazione.  Per il resto, Sala si dice abbastanza ottimista sullo stato di avanzamento dei lavori, a parte il ritardo accumulato dal cosiddetto Cardo, cioè l’asse destinato principalmente a ospitare le Regioni italiane. «Abbiamo recuperato rispetto al rischio potenziale che avevamo rispetto a Expo center e Padiglione zero. Il Padiglione Italia è al quarto piano, quindi bene. Ancora un po’ in ritardo il Cardo, dove ancora oggi non c’è nulla, formalmente e sostanzialmente potrà operare sempre Italiana costruzioni, quindi è un problema di gara e di definire un progetto», ha detto Sala. «Sull’Albero della vita mi pare si sia identificata una soluzione, sono in attesa delle carte per capire in che tempi si fara la gara», aggiunto. Quanto ai lavori della cosiddetta piastra, l’appalto più grande vinto dal raggruppamento di imprese guidato da Mantovani, per Sala stanno andando «abbastanza bene. Stiamo lavorando anche con Cantone perché si definiscono riserve e varianti, tutto il necessario per trovare una soluzione definitivamente con Mantovani. Contiamo di poterlo fare entro dicembre». Più positiva la situazione dei lavori affidati a Maltauro, nonostante si tratti della società di costruzioni finita sotto i riflettori della magistratura: «Le architetture di servizio sono in buona parte fatte. Benissimo cluster che sono in fase molto avanzata» ha concluso Sala.

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