Rinnovabili, italiane in caccia all’estero

Il declino degli incentivi ha messo in difficoltà il comparto delle rinnovabili. E secondo il nuovo censimento Irex oggi in Italia si costruiscono meno centrali pulite. La diminuzione, nel 2013, è stata del 25% in termini di potenza e del 23% in termini di valore, con  204 operazioni, corrispondenti a 5.832 megawatt, per un valore stimato di 7,8 miliardi di euro. Le aziende italiane del settore hanno quindi cominciato ad affacciarsi sui mercati esteri. L’Irex Annual report 2014, realizzato da Althesys in collaborazione con AssoRinnovabili, Erg Renew, Enel Green Power, Edison, Fiamm, Cva, Kinexia, Hfv, Falck Renewables, Anev, Anie Energia, Consorzio Italiano Biogas, Seci e Terna, traccia uno scenario sullo sviluppo delle rinnovabili nel mondo. Qualche esempio: in Brasile e in Cile l’eolico costa meno delle fonti tradizionali, mentre nel primo sta partendo la prima gara per il fotovoltaico; in Cina nel 2013 sono stati installati ben 16.000 megawatt di eolico e 12.000 di fotovoltaico; l’India ha norme difficoltose, ma costi di costruzione molto bassi. In Sudafrica sono presenti molte imprese italiane, anche con alleanze tra big player e piccole-medie pure renewable. Tutti mercati complessi, ma molto interessanti per le industrie italiane.  fotovolta6

 

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