Eternedile, Orsolini e Zanutta al Convegno Youtrade
Eternedile, Orsolini, Zanutta: tre grandi multipoint della distribuzione si sono confrontati sul tema dell’innovazione. Necessaria, inevitabile, urgente. Ma anche difficile da implementare per la complessa integrazione con il business quotidiano.
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi Youtrade
Risultati record. Grandi ancora più grandi. E più redditizi. Gli ultimi due anni hanno registrato risultati boom per la distribuzione edile. Ma mentre il trend sembra ancora non esaurito, occorre rimboccarsi le maniche.
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Aggregazioni, dopo-superbonus, sostenibilità, implementazione della tecnologia: l’appuntamento organizzato da Virginia Gambino Editore a Villa Quaranta (Verona), ha riservato parecchie sorprese. Oltre alla eccezionale testimonianza di Vit Kutnar. Se ogni anno il Convegno YouTrade riesce a riunire la crema della distribuzione italiana un motivo c’è. E sono i contenuti offerti dell’evento organizzato da Virginia Gambino Editore.
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Fernando Cislaghi | Amministratore delegato Unika Milano
BigMat Unika Milano spa, società consorziata al gruppo BigMat, estende la propria presenza in Liguria, con un nuovo centro di distribuzione di materiali per edilizia nella città di Genova, e raddoppia la propria presenza in provincia di Bologna, con una nuova apertura a San Lazzaro di Savena, attraverso la propria partecipata Unika Bologna srl.
Un unico distributore per le imprese edili del nord Italia
BigMat Unika continua quindi a implementare il proprio programma di sviluppo che ha lo scopo di dare la possibilità a tutte le imprese di costruzioni che operano nel nord Italia, di poter avere al proprio fianco nelle maggiori città, un unico distributore di riferimento per i migliori materiali da costruzione.
Con queste due nuove aperture, attive da gennaio 2024, diventano 7 i K Stores di BigMat Unika in 4 delle maggiori città italiane, oltre ai 2 show room “Eka Finiture per la Casa” nelle città di Milano e Bologna, a cui si uniranno altri due nuovi K Stores in altrettante città del nord Italia nel corso del 2024. Uno sviluppo all’insegna dello slogan: “Unika.Your K partner for building”.
Il prorettore del Politecnico di Milano ha pronosticato uno scenario a due facce: da una parte i rischi determinati dall’introduzione dei parametri finanziari di Basilea III e l’analfabetismodigitale. Dall’altra, nuovo sviluppo grazie alla tecnologia.
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Nell’Auditorium Mapei, a Milano, lo scorso novembre è stata assegnata al professor Vincenzo Russo la Medaglia Giorgio Squinzi, istituita dalla Società Chimica Italiana per ricordare l’imprenditore scomparso nell’ottobre 2019 e il suo impegno nello sviluppo dell’industria chimica italiana. A consegnare il riconoscimento Veronica e Marco Squinzi, amministratori delegati Mapei, e l’avvocato Laura Squinzi, presidente cda Mapei.
Promossa dalla Divisione di Chimica Industriale della Società, la medaglia è assegnabile a un ricercatore di età massima 45 anni che abbia portato contributi di particolare rilievo scientifico, innovativo o applicativo nel settore della chimica industriale.
Il professore Vincenzo Russo, classe 1985, è professore associato di Chimica Industriale all’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove ha conseguito la laurea in Chimica Industriale e il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche. Ha maturato esperienza nel campo della catalisi eterogenea, con applicazioni in sistemi catalitici multifasici. Autore di 137 pubblicazioni su riviste internazionali, è riuscito a sviluppare metodi numerici per la simulazione di reattori multifasici e ad ottimizzare i processi relativi alle bioraffinerie, il più delle volte con processi catalitici.
Produttori come Laterlite, Soprema, Starplast, Terreal e T2D si sono confrontate sul palco del Convegno YouTrade per spiegare la strada scelta per produrre senza danneggiare l’ambiente. Dal fotovoltaico al risparmio di energia, ecco le soluzioni adottate.
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Il fondatore del gruppo Dek della Repubblica Ceca, che vanta un fatturato di 1,5 miliardi, ha svelato i meccanismi della crescita esponenziale dell’azienda attiva nella distribuzione di materiali e nel noleggio: velocità, tecnologia ed efficienza
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Rivoluzione digitale, comunicazione social, commercio elettronico… Sembra che ormai al mondo non esista altro. Forse vale anche la pena ricordare a noi stessi che, per uscire dal mucchio, è indispensabile diventare promotori di avanguardia tecnica.
Un po’ in ogni dove tiene banco il tema dell’innovazione: digitale, di posizionamento, tecnologica, anche estetica.
Sono argomenti certamente non nuovi, se ne parla ormai da anni, ma nel nostro settore, dove per cambiare qualcosa di solito si devono aspettare le glaciazioni, questi temi sono sempre attuali.
Anche se sono personalmente convinto che l’eccessivo uso della tecnologia ci seppellirà, e sicuramente ci sta già impoverendo, almeno a livello di relazioni (ma che cosa ci volete fare se sono un orgoglioso e inguaribile spirito analogico?) è indubbio che l’innovazione in generale faccia parte dell’evoluzione degli esseri umani, e fra questi a buon diritto, anzi ottimo, ci sono anche gli imprenditori della distribuzione edile.
Quando si vuole indagare sulla diffusione e sugli aspetti positividell’innovazione applicata, si scelgono giustamente gli esempi più virtuosi: rivendite che si sono fortemente orientate alla digitalizzazione dei processi sia in ambito amministrativo che di gestione del magazzino, delle vendite, e così via; aziende che hanno aderito a piattaforme di commercio elettronico o che se ne sono fatto uno in casa e magari funziona anche bene (gli esempi non mancano); un uso sapiente e a volte anche un po’ ridondante e supponente (esempio: perché mai dovrei leggere una rivista sul telefonino, quando è così bello, la rivista, sfogliarla?) delle piattaforme social per comunicare, semplicemente perché, come diceva Mozart, così fan tutti.
Voglio allora essere generoso e possibilista, e dire che in Italia ci saranno circa 200 aziende (su 6/7 mila) strutturate per essere esempio di innovazione, intesa sulla base delle azioni che ho espresso più sopra.
Probabilmente la mia è una sterile provocazione (ci arriveremo a 200? oppure, non è che per caso sono addirittura già 2000?) anche perché in cuor mio mi auguro che il nostro settore, quello della distribuzione edile, possa presto diventare un esempio di modernità e di efficienza per tutti.
Ciò che banalmente mi chiedo, sempre parlando di innovazione (perché di per sé è una parola vuota se non definisci meglio) è se tutto questo desiderio di futurismo si deve esaurire nel disporre dei più sofisticati programmi e nei dispositivi elettronici più all’avanguardia, oppure se ci ricordiamo che dovremmo anche essere distributori di innovazione tecnologica e dedicare qualche sforzo a innovare (questo verbo mi ha preso la mano) anche la nostra offerta merceologica, anche perché, e qui l’innovazione nulla può, i prezzi continuano imperterriti a disturbare i sonni digitali degli amanti, e non, del progresso con la loro isterica invadenza, insieme agli incubi relativi al recupero dei crediti.
Come anche ci dirà il Cresme in occasione della prossima Congiunturale, nei prossimi due-tre anni il valore del patrimonio della ristrutturazione si dimezzerà e qui ci dovremo decidere: saremo paladini del ben costruire cercando di modificare le abitudini a volte malsane dei nostri clienti indirizzandoli verso scelte virtuose (che prima di tutto dobbiamo conoscere) per dare una mano all’ambiente e alla salute delle persone che nelle case ci vivono, oppure ci accontenteremo di essere a la page dal punto di vista informatico e digitale? La domanda mi è sorta spontanea perché, se in più di trent’anni ho capito qualcosa di questo mondo, fare queste due cose insieme (come potrebbe anche essere auspicabile, sia chiaro) non è impresa semplicissima.
Francamente, io temo che tutti i discorsi sull’innovazione tecnologica e la rivoluzione digitale ci possano distrarre da quello che, fino a prova contraria, è (o dovrebbe essere) il nostro mestiere. Temo, in sostanza, che l’idea di innovazione finirà per non coinvolgere l’aspetto più pragmatico del nostro lavoro quotidiano, in un momento davvero complesso della congiuntura di settore.
Non tutte le aziende della distribuzione edile (ricordiamo che il nanismo dalle nostre parti è più diffuso di Facebook) sono strutturate per programmare e realizzare grandi trasformazioni strutturali.
Ma tutte o quasi hanno nel loro Dna la capacità e la possibilità, e speriamo anche la volontà, di emergere dal punto di vista della qualificazione della loro offerta. Credo fermamente che sia questo il primo obiettivo da raggiungere.
Il progresso è sempre il benvenuto, ma sono convinto che il salto di qualità lo faremo solo se saremo innovatori anche nella nostra proposta commerciale.
Distinguerci nei momenti di flessione del mercato non è più una scelta rimandabile. E poi, ma solo poi, faremo mille post per comunicarlo al mondo…
La Commissione ha pubblicato una proposta di direttiva che modifica, con alcuni emendamenti, le norme a tutela dei consumatori. Obiettivo: evitare il greenwashing. Se passerà, saranno bandite espressioni come ecologico, eco, verde, biodegradabile.
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Un’esclusiva analisi mette a confronto i risultati dei big europei della rivendita di prodotti (e servizi) per l’edilizia. Risultato: stravincono i Paesi nordici. E c’è anche chi riesce a fatturare 950 mila euro per addetto.
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
In Europa la frenata della fiducia delle imprese segnala un trend negativo. Costruzioni italiane in controtendenza.
Segnali contrastanti a ottobre per gli indicatori economici e tendenziali del mercato. A livello europeo si registra una stabilizzazione verso il basso della fiducia delle imprese, con valori pari a -6 punti percentuali per l’Area Euro e -8 punti percentuali per l’Europa a 27.
Mentre a livello nazionale l’indice di fiducia delle imprese di costruzioni è ancora in crescita, con 8,8 punti percentuali in positivo. Si allarga, dunque, il divario già evidenziatosi nei mesi precedenti, che sottolinea ancora una volta la differente dinamica che il nostro Paese sta vivendo nel settore delle costruzioni, con alcuni mesi di superbonus ancora a disposizione e con i primi, tangibili, effetti sul mercato dell’avvio dei cantieri relativi al Pnrr.
PROSEGUE IL RIMBALZO POSITIVO DELLA FIDUCIA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONI ITALIANE A SETTEMBRE, MENTRE SI STABILIZZA IN BASSO A LIVELLO EUROPEO
La stabilità dei tassi di interesse, ribadita dalla Bce nelle ultime settimane, è certamente un fattore positivo rispetto a paventati nuovi innalzamenti, e questa situazione, in una fase ancora espansiva, permette alle imprese italiane di guardare ai prossimi mesi con maggiore fiducia rispetto a quelle europee.
Gli indici
A livello nazionale il confronto tra gli indicatori di fiducia dei vari settori evidenzia come solo il settore delle costruzioni sia in crescita a ottobre, mentre tutti gli altri settori fanno segnare deboli o forti cali.
L’industria evidenzia di fatto un rallentamento pari quasi a una stabilizzazione, dopo mesi di calo costante e continuo, analogamente a quanto fa registrare il settore del commercio, mentre i servizi evidenziano un netto e forte calo dell’indice: è il terzo consecutivo, dunque presenta una fase potenzialmente critica.
COSTRUZIONI IN RIPRESA, INDUSTRIA E COMMERCIO STABILI, IN FLESSIONE SERVIZI. FORTE CALO DELLA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
In forte calo l’indice di fiducia dei consumatori, che raggiunge un valore prossimo a -20: il valore più basso registrato negli ultimi 12 mesi, che indica una situazione di incertezza che andrà analizzata nella dinamica dei prossimi mesi per comprenderne a pieno la portata.
Rimangono positive le notizie relative agli ordini e ai piani di costruzione delle imprese a tre mesi, nonostante l’andamento altalenante dell’indicatore, che a settembre aveva fatto segnare un picco massimo e che a ottobre scende, rimanendo comunque sopra la soglia di 8 punti percentuali.
IN LEGGERA FLESSIONE GLI ORDINI MENTRE CRESCE L’OCCUPAZIONE
Buone notizie sul fronte dell’occupazione attesa dalle imprese nei prossimi tre mesi, con l’indice che risale a 10 punti percentuali, dopo due mesi diflessione. Un buon segnale, che vedremo nei prossimimesi quanto potrà consolidarsi.
I prezzi
Ottime notizie sul fronte dell’inflazione. Secondo le stime preliminari, nel mese di ottobre 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento dell’1,8% su base annua, da +5,3% del mese precedente.
LA DISCESA DELL’INFLAZIONE FRENA E L’INDICE IPCA A LIVELLO EUROPEO MOSTRA UN LEGGERO AUMENTO
La consistente decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli energetici, sia non regolamentati (da +7,6% a -17,7%) sia regolamentati (da -27,9% a -32,7%), e in misura minore al calo degli alimentari non lavorati (da +7,7% a +5,0%) e lavorati (da +8,9% a +7,4%).
Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione (da +3,7% a +4,0%) e di quelli relativi ai trasporti (da +3,8% a +4,0%).
Un ulteriore dato positivo è il rallentamento dell’inflazione di fondo, che al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta anch’essa (da +4,6% a +4,2%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +4,8%, registrato a settembre, a +4,2%).
L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.
In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,2% su base mensile e dell’1,9% su base annua (in netta decelerazione da +5,6% di settembre).
A confronto le strategie su ambiente, tecnologia e aggregazioni di BigMat, Made e Tecnomat. Che seguono strade parallele, ma con un obiettivo in comune: un business più efficiente, attrattivo e che rispetti il concetto di sostenibilità.
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Premio, riconoscimento, attestazione: chiamatelo come volete, ma il contest in base all’analisi di bilancio e la valutazione del Centro Studi YouTrade serve non solo all’autostima, ma anche alla awareness aziendale.
Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO
Un Giorno
Solo 1 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!
Registrati
Un Mese
3,99 €
Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!
Il format serve alle rivendite aderenti per farsi conoscere e crescere attraverso incontri dedicati ad architetti, designer e imprese edili all’avanguardia. A inaugurare l’esperienza Edilcomes a Pisa e Made Distribuzione Garavaglia a Casorezzo (Milano).
Organizzati da Gruppo Made, i Design Day rappresentano un modo per le rivendite aderenti di farsi conoscere e crescere attraverso incontri dedicati ad architetti, designer e imprese edili all’avanguardia, condividendo esperienze e acquisendo nuove conoscenze nell’ambito dei materiali più innovativi e di tendenza, delle soluzioni per la riqualificazione e l’arredo della casa.
A inaugurare il format sono stati gli showroom Edilcomes a Pisa e Made Distribuzione Garavaglia a Casorezzo (Milano).
Entrambi gli eventi hanno visto la presenza di un nutrito pubblico di operatori qualificati, merito sicuramente del prestigio, della professionalità e della storicità riconosciuti alle due strutture commerciali, ma anche per una reale necessità di conoscenza e di aggiornamento da parte dei professionisti.
Coinvolgere le aziende
Oltre a esprimere un’occasione per presentare in modo gradevole e coinvolgente le proprie aziende, i Design Day sono importanti momenti di confronto con i responsabili di selezionate aziende produttrici, partner del Gruppo, presenti con i loro stand all’interno degli showroom Made.
A Pisa erano presenti le aziende Ponte Giulio, Glass 1989, Tap Lab, Mediterranea Ceramiche e Geberit; a Casorezzo Afro-Gruppo Geromin, Inchiostro Bianco, Mapei, Ponte Giulio e Spi Finestre.
Beatrice Dolcetti, responsabile commerciale edilcomes ai design day del gruppo made
La possibilità di interagire direttamente con i rappresentati della produzione ha generato interessanti progetti per il futuro.
«L’esperienza è stata molto positiva, per i nostri clienti e anche per i nostri fornitori, un progetto living da duplicare anche in altri punti vendita. Abbiamo avuto 105 presenze esterne. Un esempio di co-marketing con il mondo della produzione che funziona, un meccanismo virtuoso che ha messo direttamente in contatto i produttori con i professionisti, tanto è vero che dopo l’evento sono già stati definiti alcuni progetti per i quali anche Edilcomes sarà protagonista», ha dichiarato Beatrice Dolcetti, responsabile commerciale della rivendita toscana.
Grande affluenza
«Un incontro più che positivo anche perché c’è stata una forte partecipazione degli studi di architettura, una ventina di nuovi contatti interessati, per una presenza totale di 110 professionisti», è il commento di Marina Vismara, responsabile dello showroom Made Distribuzione Garavaglia.
Marina Vismara, responsabile dello showroom Made distribuzione Garavaglia
«Oltre agli architetti, abbiamo avuto modo di incontrare anche numerose imprese storiche della zona che ancora non erano nostre clienti e intrecciato con loro contatti interessanti. Con questo evento abbiamo ripreso una consuetudine forzatamente interrotta durante il periodo della pandemia, e anche i fornitori presenti ci hanno fatto i complimenti, perché hanno potuto incontrare persone realmente interessate alle loro proposte. Sicuramente una esperienza da ripetere».
L’esperienza dei Design Day verrà infatti presto replicata presso le altre rivendite aderenti a Gruppo Made: una comunicazione sul campo che diventa parte integrante del processo di affermazione dei punti vendita del network su tutto il territorio nazionale, come preciso riferimento per i clienti professionali e i privati, per le imprese e gli studi di architettura che hanno scelto interlocutori seri e preparati per dare forma e sostanza ai loro progetti.
Italcementi cambia la ragione sociale in Heidelberg Materials. E dalla Toscana e Valle d’Aosta inizia un tour tra i rivenditori di materiali per presentare il logo e la grafica dei sacchi del prodotto. Risultato? Sorpresa, ma anche fiducia nella qualità.
È partito da Grosseto e da Aosta il tour di Heidelberg Materials tra le rivendite edili italiane: lo scopo dell’iniziativa è quello di presentare ai distributori e ai loro clienti il rebranding Italcementi e i prodotti in sacco con packaging rinnovato.
Prodotti nel nuovo packaging Heidelberg Materials
Un’iniziativa di comunicazione che vuole essere anche un momento di incontro conviviale con i partecipanti che, grazie alla presenza di un food truck, hanno modo di soddisfare anche il palato.
YouTrade ha partecipato all’evento di Grosseto presso Vibralcementi e ha incontrato Alvo Gentili, classe 1937, amministratore unico della rivendita toscana, affiancato dai figli Marco e Paolo.
Al centro Aldo Gentili, a sinistra il figlio Paolo Gentili e a destra un cliente
Quando è nata Vibralcementi?
Nel 1959. Inizialmente eravamo quattro soci, poi sono rimasto solo io. Abbiamo iniziato con la produzione di manufatti in cemento, per poi implementarne anche la commercializzazione.
Negli anni Ottanta abbiamo ampliato l’attività inserendo il servizio di noleggio di macchine per il cantiere, dalle piattaforme aeree agli escavatori, fino alle attrezzature come carotatrici, elettroutensili e altro ancora.
Nel frattempo, l’azienda ha introdotto anche la commercializzazione di materiali per l’edilizia e ferramenta. Dismessa l’attività di produttore, oggi Vibralcementi è concentrata sull’attività di rivendita e, con la società Dimas, sul trasporto su strada di merci conto terzi.
A sinistra Roberto Benella, a destra Mario Bertolucci
Quanti automezzi possiede l’azienda?
Vibralcementi una decina, mentre Dimas ha tre automezzi, due grandi e uno più piccolo.
Da quanto siete partner Italcementi?
Conosco da sempre Italcementi. Per il cemento bianco mi sono sempre rifornito da loro. In passato proponevamo anche i prodotti della ItalSacci, che dal 2018 fa parte della stessa Italcementi.
L’ha sorpresa il rebranding di Italcementi e il cambio del logo? Avrà un impatto sulle vendite?
Sì, mi ha sorpreso e credo avrà un impatto, non tanto sulle vendite quanto sulla percezione dei clienti. Qui nella zona di Grosseto la clientela è composta prevalentemente da piccoli artigiani, che spesso sono un po’ ostici alle novità.
In ogni caso il prodotto è lo stesso, così come la qualità. Italcementi rimane un brand forte e probabilmente il passaggio avverrà in maniera naturale. Anche se il nuovo nome, Heidelberg Materials, è un po’ difficile da pronunciare.
L’evento Hedielberg Materials presso Vibralcementi
Quali sono i prodotti Italcementi più richiesti nel suo punto vendita?
Il cemento 32,5 e il 42,5. Vanno bene anche il Plastocem e il Paviforte. Tra i prodotti più innovativi c’è anche il calcestruzzo drenante i.idro Drain che sta riscontrando sempre maggiore interesse.
Con questo specifico prodotto abbiamo partecipato ai lavori di riqualificazione del Forte di San Rocco a Marina di Grosseto: i.idro Drain è disponibile sia in sacco sia sfuso e, per lavori di grandi dimensioni Italcementi offre, attraverso la divisione i.build della società Calcestruzzi, la possibilità di usufruire di un servizio chiavi in mano, dalla progettazione fino alla posa in opera in cantiere, per la realizzazione di ogni tipologia di pavimentazione.
Un valido supporto per tutti i rivenditori che si trovano a rifornire cantieri particolarmente importanti.
Il food truck Heidelberg Materials
Il cuore del rebranding Italcementi punta sui concetti di decarbonizzazione e digitalizzazione. Il mercato è aperto a queste tematiche?
Personalmente sono pienamente d’accordo su questi concetti e li condivido. I clienti, almeno nella zona del grossetano, un po’ meno. Mi piacerebbe però organizzare un evento dedicato alla sostenibilità in collaborazione con Heidelberg Materials.
Quali sono i settori che le danno più soddisfazione dal punto di vista del fatturato?
Sicuramente le polveri. A seguire il noleggio e gli altri materiali per edilizia.
Magliette e prodotti cemento all’evento presso Vibralcementi di Heidelberg Materials
Ha progetti in serbo per il futuro di Vibralcementi?
Dal punto di vista dei fatturati spero nel 2024 di mantenere gli stessi livelli di quest’anno, anche se sarà difficile, nonostante stiano partendo nuovi progetti legati a lavori non ancora conclusi e al Pnrr.