Nasce a Torino il Distretto della creatività e dell’innovazione

E dopo il Big Bang?

“Le nuove OGR aspirano a diventare uno dei principali motori dello sviluppo creativo della città di Torino – ha sostenuto il Direttore Artistico delle nuove OGR Nicola Ricciardi –. Un centro di eccellenza rivolto in primo luogo al territorio, ma capace di volgere lo sguardo oltre i confini cittadini e di attrarre pubblici, professionalità e partner istituzionali nazionali e internazionali”. Queste intenzioni troveranno una prima concretizzazione durante il periodo di Artissima 2017, quando le OGR torneranno a ospitare una selezione di contenuti del festival di musica avant-pop Club To Club, oltre alla festa ufficiale della fiera d’arte moderna e contemporanea, a quattro anni dall’ultima occasione. Il 3 novembre inaugurerà, inoltre, un importante progetto espositivo organizzato insieme alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che nel 2017 festeggia i 25 anni della Collezione. Il progetto è firmato da tre curatori d’eccezione: Tom Eccles, direttore del Center for Curatorial Studies del Bard College di New York, Mark Rappolt, redattore capo della prestigiosa rivista inglese Art Review, Liam Gillick, artista di fama internazionale. La mostra ruota intorno alla preziosissima collaborazione e allo scambio con alcune delle più importanti istituzioni museali torinesi, tra cui Museo Egizio, Palazzo Madama, MAO, GAM e Castello di Rivoli, in un gioco di contaminazioni reciproche tra opere d’arte contemporanea e opere dei secoli passati. Ad arricchire ulteriormente il palinsesto della settimana del contemporaneo, il 3 e 4 novembre si terrà la prima edizione del progetto MUSEO VENTUNO, una piattaforma di ricerca sui musei del XXI secolo promossa da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani). In quell’occasione, direttori di museo e key panelists internazionali si incontreranno e confronteranno all’interno del “Duomo”, il cuore e, allo stesso tempo, il luogo del pensiero delle OGR. Tema e titolo del simposio sarà: “I musei alla svolta post-internet”. Iniziative speciali continueranno per i mesi di novembre e dicembre 2017, alternando spettacoli di teatro sociale, grandi manifestazioni legate alla danza e performance musicali pensate appositamente per gli spazi delle OGR, in una continua rotazione di collaborazioni e contenuti, mai statici e in continua evoluzione. A partire da gennaio verrà invece battezzata una nuova declinazione degli spazi, che rimarrà tale per tutto il 2018, e che vedrà le tre navate della Manica nord, dedicata alle arti visive, suddividersi in: una Digital Gallery allestita e gestita da un famoso collettivo di sviluppatori internazionali; una Galleria finalizzata a consolidare il legame storico tra la Fondazione CRT (e, in particolare, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT), la GAM e il Castello di Rivoli; uno spazio di ampio respiro in cui si alterneranno quattro mostre site-specific ad opera di altrettanti artisti di fama internazionale, sviluppate pensando al modello delle commissioni della Tate Modern di Londra. Per quanto riguarda gli eventi dal vivo, al fine di accostarsi ai più rilevanti centri culturali europei, le OGR si avvarranno di selezionate collaborazioni e consulenze in tema di contenuti audiovisivi. Tra queste spicca quella di Sergio Ricciardone, Direttore Artistico del festival Club To Club e incaricato di curare, oltre allo stesso Big Bang, anche una ricca serie di concerti ed eventi innovativi che coinvolgeranno alcuni dei più importanti artisti internazionali. Per questa occasione Ricciardone coordinerà un “superteam” formato da varie realtà e professionisti – vere eccellenze nei loro settori di competenza – che lavoreranno, assieme al Direttore Artistico delle OGR, alla definizione del palinsesto musicale 2017-2018.

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Il Direttore Artistico delle nuove OGR

La Fondazione CRT ha selezionato nel 2016 Nicola Ricciardi quale Direttore Artistico delle nuove OGR. Curatore e critico d’arte contemporanea, classe 1985, dopo gli studi all’Università Cattolica di Milano e la frequentazione di corsi alla University of California, Berkeley (San Francisco), Ricciardi ha conseguito un master in studi curatoriali presso il Center for Curatorial Studies del Bard College di New York, con una tesi su Matthew Barney. Ha curato numerose mostre di artisti italiani (Diego Perrone, Alessandro Pessoli, Patrick Tuttofuoco) e internazionali (Mark Horowitz, Kour Pour, Frank Hulsbomer), è stato assistente curatore di Vincenzo de Bellis per il progetto “Ennesima: una mostra di sette mostre sull’arte italiana” (Triennale di Milano, 2015), ha collaborato con Massimiliano Gioni e il team curatoriale della 55esima Biennale di Venezia (2013) e ha partecipato con un progetto collettivo alla settima Biennale di Berlino (2012). Da diversi anni collabora con importanti pubblicazioni internazionali di settore, tra cui Frieze, Mousse Magazine e The Brooklyn Rail. Ulteriori info e approfondimenti sul progetto delle nuove OGR e sui suoi protagonisti saranno svelati attraverso un percorso di comunicazione “a tappe”: i materiali saranno man mano raccolti sul sito web www.ogrtorino.it(hashtag #ogrtorino).

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 Le OGR prima del Big Bang

Le OGR-Officine Grandi Riparazioni rappresentano uno dei più importanti esempi di architettura industriale dell’Ottocento a Torino. Costruite tra il 1885 e il 1895, e adibite fino ai primi anni ‘90 alla manutenzione dei veicoli ferroviari, sono un insieme di grandiosi edifici a forma di H di oltre 20.000 metri quadrati di superficie e 16 metri di altezza al colmo del tetto. Nel 2013 la società consortile OGR-CRT (detenuta per oltre il 50% dalla Fondazione CRT) ha acquistato l’area da RFI Sistemi Urbani, per riqualificarla sotto la guida della Soprintendenza e in stretta collaborazione con il Comune di Torino. Già sede di tre mostre per i 150 anni dell’Unità d’Italia, nel 2013 le OGR hanno ospitato oltre 100 eventi di “test” e circa 120.000 visitatori in 5 mesi, con un’offerta eterogenea (attività espositive, concerti, arti visive, teatro, ecc.). Successivamente sono state chiuse al pubblico per l’avvio delle imponenti opere di riqualificazione.

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