Nei primi sei mesi del 2025 sono state vendute sul mercato italiano quasi 10 mila macchine per costruzioni, con un aumento del 3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel dettaglio, le macchine movimento terra vendute sono state 9.471 (+2%) e 475 quelle per lavori stradali (+10%). I dati, elaborati a partire dai risultati di vendita di produttori e importatori di macchine movimento terra e stradali, sono stati presentati da Unacea ed Ecomondo, l’evento fieristico per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa, che si svolgerà a Rimini dal 4 al 7 novembre 2025.
“I numeri del secondo trimestre 2025 sono diversi da quelli attesi perché, a fronte di una flessione prevista, l’effetto combinato degli incentivi Industria 4.0 e Zes ha inciso fortemente sul mercato”, ha spiegato Gianluca Calì, direttore marketing di Cgt. “Lo scorso anno, l’incertezza sulla Transizione 5.0 aveva frenato gli acquisti, mentre quest’anno la chiarezza sulle tempistiche dell’Industria 4.0 ha spinto i clienti ad anticipare gli ordini, soprattutto per macchinedi medio grandi dimensioni. Il cambiamento di approccio ha portato a un’accelerazione nei primi mesi del 2025, anche se al momento il mercato resta piatto. Il prosieguo dell’anno dipenderà dalla disponibilità residua dei fondi e dello stato del parco macchine già rinnovato”.
“Nei primi mesi dell’anno l’incertezza ha rallentato il mercato, ma poi è scattata una corsa agli acquisti per sfruttare gli incentivi” ha aggiunto Mario Michele Spinelli, amministratore delegato di Wirtgen group. “Dopo cinque anni di crescita e una saturazione fisiologica, il 2025 per il segmento delle macchine stradali sarebbe dovuto essere un anno di calo, ma il timore di perdere i benefici dell’Industria 4.0 ha spinto molti clienti ad anticipare gli ordini. Nonostante si preveda una contrazione futura legata alla fine degli incentivi, l’andamento ciclico del mercato e lo spostamento dei fondi pubblici verso altre emergenze infrastrutturali rendono difficile fare previsioni per il resto dell’anno”.
“A livello internazionale, preoccupa il -19% della bilancia commerciale, segnale di una maggiore performance dei prodotti importati rispetto a quelli nazionali”, ha ammonito Michele Vitulano, presidente di Unacea. “Il mercato italiano, pur influenzato dagli incentivi statali, rimane tra i più importanti in Europa per volume e parco macchine. Il governo dovrà affrontare temi cruciali come il dissesto idrogeologico e l’emergenza infrastrutturale per stimolare nuovi investimenti: per questo ottimista sulle prospettive.”
Secondo l’ultimo Report commercio estero Unacea-Cer, gli scambi internazionali di settore risultano in calo: tra gennaio e aprile 2025, le esportazioni di macchine per costruzioni italiane hanno raggiunto un valore di 1 miliardo, registrando una diminuzione del 10% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le importazioni si sono invece attestate a poco più di 600 milioni, con un lieve calo del 3%. Nonostante una flessione del 19% rispetto al 2024, il saldo della bilancia commerciale resta in attivo con un avanzo di 360 milioni.