Emergenza abitativa, intesa tra Regioni e Federcasa

Accordo tra Regioni e Federcasa. Obiettivo: attivare una ricognizione del patrimonio abitativo a livello regionale per censire gli immobili destinati alle politiche pubbliche dell’abitare e, contemporaneamente, individuare il fabbisogno abitativo delle famiglie italiane sulla base delle necessità emergenti di una parte di popolazione a rischio esclusione.

Il disagio abitativo in Italia riguarda già oltre 1,5 milioni di famiglie, il 78% delle quali vivono in locazione. La situazione rischia di aggravarsi a causa di una marginalità sociale più estesa: la perdita di potere d’acquisto degli italiani (-8,7% dal 2016 al 2024) sommata alla crescente indisponibilità di offerta abitativa sul mercato, con conseguente aumento dei prezzi di affitto e mutuo (il canone di locazione medio è aumentato del +8,2% dal 2021 al 2024), finisce per far superare l’indice di sostenibilità convenzionalmente fissato al 30% del reddito familiare (il cosiddetto affordability index).

Conferenza Regioni-Federcasa
Conferenza Regioni-Federcasa

Già nel 2021 i singles hanno superato le coppie con figli, che soltanto al Sud Italia costituiscono ancora la maggioranza dei nuclei familiari. La crescita della composizione mono-nucleo determina quindi un aumento del numero assoluto di famiglie che nelle previsioni Istat passano dai 25,3 milioni registrati nel 2021 ai 26,3 milioni previsti nel 2041, quando oltre il 60% delle persone sole sarà composta da over 65.  Di conseguenza, si stima l’aumento della domanda di abitazioni da parte di una popolazione sempre più anziana e con minore disponibilità economica connessa all’uscita dall’età lavorativa. Rischiano di più le persone in affitto, più esposte alla condizione di disagio economico: il 21,6% di chi vive in locazione è povero contro il 4,7% di chi vive in case di proprietà.

I finanziamenti

In attesa dell’approvazione di un Piano Casa (più volte annunciato dal governo, ma ancora latitante), sono necessarie maggiori risorse economiche per far fronte alla riqualificazione edilizia degli immobili di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) esistenti, con la conseguenza che l’8,6% di questi alloggi sono attualmente sfitti perché necessitano di manutenzione straordinaria.

Edificio residenziale
Edificio residenziale

Necessarie maggiori risorse anche per lo sviluppo dell’Edilizia residenziale sociale (ERS), quella deputata a rispondere alla domanda abitativa di gruppi diversi da quelli in estrema fragilità socio-economica. L’Accordo tra Regioni e Federcasa spinge anche a realizzare una programmazione mirata degli interventi attraverso il reperimento di risorse tra cui:

  • un maggiore finanziamento statale
  • fiscalità agevolata sugli alloggi Erp e Ers (Edilizia residenziale sociale)
  • veicoli di finanziamento europei come i mutui Bei
  • investimento di fondi immobiliari privati

La visione europea

Tra le novità che la nuova Commissione Ue ha promesso di implementare nel corso della legislatura c’è anche un piano per la casa, anzi, un Piano europeo per gli alloggi dignitosi, sostenibili ed economicamente accessibili.

La Commissione intende lavorare insieme alla Banca Europea per gli Investimenti, alla creazione di una “piattaforma d’investimento paneuropea per l’edilizia abitativa accessibile e sostenibile, al fine di attrarre maggiori investimenti privati e pubblici”.

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