Davide Monari, Dec: il consorzio si prepara a superare quota 120 associati

Davide Monari, che da un anno ricopre la carica di presidente del consorzio Dec, fa il punto sul consorzio e anticipa le prossime mosse.

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Il 2022 è stato un anno eccezionale anche per il Dec?

Penso che il 2022 sia un anno difficile da eguagliare. È stato un anno eccellente con numeri veramente importanti.

Quali sono stati i settori che hanno spinto di più?

Il superbonus ha trainato tanto il mercato, quindi isolanticollanti per cappotto, colore sono stati i settori più vivaci.

Ci sono aree geografiche che sono state più performanti di altre?

Dec copre 17 regioni in tutta Italia e tutti i magazzini hanno registrato e incrementi, mediamente tra il 35 e il 45%.

A livello di consorzio per il 2023, che trend sta emergendo?

I primi mesi del 2023 sono stati abbastanza buoni. Ci sono differenze tra le varie regioni e chi aveva ancora qualche lavoro con il superbonus sta continuando a fare buoni numeri. Diciamo che l’andamento è abbastanza lineare.

Qual è la forza del consorzio?

Il punto di forza è sicuramente fare gruppo, l’arma vincente per stare sul mercato, essere competitivi e affrontare la grande distribuzione. Ogni gruppo è diverso ma alla fine l’obiettivo è lo stesso. Il Dec offre agli associati il vantaggio di poter accedere a oltre 300 fornitori e la tutela della loro marginalità, distribuendo a fine anno premi importanti. Se un fornitore fa uno sconto, il magazzino edile lo riversa subito sul cliente per uscire con un prezzo più competitivo. La politica del Dec è differente: vende a un buon prezzo all’associato, ma non al minimo, e riserva il premio a fine anno. In questo modo quest’anno abbiamo distribuito premi 2022 per un totale di 17,7 milioni di euro. Non so quanti altri gruppi possano permetterselo.

Come vengono calcolati i premi?

Abbiamo un sistema di pesi per determinare i vari ristorni. Non è complesso, ma è molto molto impegnativo. Abbiamo un programma gestionale dedicato e quattro persone che si occupano tutti i giorni di registrare le fatture di acquisto dei singoli soci e applicare questa tabella dei pesi, determinando giorno per giorno i premi. Dopodiché a fine anno viene stilato un totale: ogni socio riceve il suo tabulato in cui sono riportati tutti gli acquisti mese per mese e i vari pesi applicati. La percentuale ritorno dei premi è tra il 9 e il 10%.

Dec raggruppa soci molto diversi tra loro: come si fa a tenerli insieme?

Il piccolo magazzino usufruisce degli stessi servizi del rivenditore più grande. È logico che quest’ultimo si appoggerà ai servizi e alla consulenza Dec in maniera più sistematica, ma entrambi sono trattati nella stessa maniera.

Com’è organizzato oggi il Dec?

Il consorzio conta cinque impiegati amministrativiuna persona che si occupa di aggiornare costantemente accordi, prezzi, fornitori sul sito, e quattro persone che operano nel settore commerciale, tra cui il nostro direttore generale Enrico Adinolfi. Infine, c’è un dipendente che si occupa di promuovere il consorzio presso eventuali nuovi soci.

Quanti soci ha ora il consorzio?

Ora abbiamo 210 consorziati. Abbiamo tre richieste di nuovi ingressi, ma la decisione finale è demandata al Cda. Per noi è importante avere all’interno del consorzio magazzini sani, che vogliono crescere e lavorare insieme.

Lei è entrato da un anno in carica come presidente del Dec: che obiettivo si è posto?

Sono entrato l’anno scorso proprio in aprile con un Cda completamente rinnovato. L’obiettivo che ci siamo dati è quello di migliorare la struttura organizzativa e abbiamo già apportato delle novità. Per esempio, ci siamo dotati di un sistema informatico di protezione sia per la posta elettronica che per il gestionale. Poi, abbiamo registrato il marchio Dec, cosa che finora non era mai avvenuta. Abbiamo assunto un nuovo commerciale e un’impiegata per dare più efficienza e strutture organizzativa al consorzio.

Ci sono dei servizi che intende potenziare?

Stiamo cercando proprio in questi mesi di sondare presso i soci la disponibilità a organizzare insieme ai fornitori eventi e meeting, sia in presenza che online, proprio per implementare il discorso della formazione. Non bisogna pensare solo alla vendita, ma anche ampliare le proprie conoscenze e la propria cultura personale, da trasferire poi anche al cliente finale.

Come si pone il Dec nei confronti dell’e-commerce?

In questi ultimi dieci anni l’e-commerce è sempre stato in crescita, ma nel settore edile ha difficoltà a sfondare. Sappiamo che il mondo va in questa direzione e ci siamo attivati per sondare la possibilità di collaborare con una piattaforma specializzata proprio nella vendita di materiali edili.

Ci sono altri progetti a breve-medio termine?

Vogliamo aumentare la nostra efficienza e ottimizzare la nostra struttura interna proprio per dare un servizio sempre migliore. Non abbiamo mire espansionistiche, ma l’obiettivo è continuare a crescere e strutturarsi in modo da poter offrire un servizio idoneo a tutti gli associati.

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