Credito alle imprese italiane in calo: un freno per l’economia

credito alle imprese
Economia globale

C’è un problema di cui si parla poco, ma che impatta notevolmente sul sistema economico italiano: il credito alle imprese. O, più precisamente, l’ostacolo è la riduzione del credito necessario per sviluppare l’attività delle aziende.

Il problema si è acuito anche con la guerra per banche (Unicredit, Mps, Popolare Milano, Mediobanca, Popolare di Sondrio) che avrà probabilmente come risultato una maggiore concentrazione, cioè banche più grandi. Anche se, poi, finora la dimensione modesta delle banche italiane è sempre stata giudicata come un punto debole per il paese.

Una volta che si avvia un processo di concentrazione, però, la preoccupazione è istituti di credito più grandi siano anche più lontane dal territorio e, quindi, meno vicine alle imprese medio-piccole. E questa lontananza potrebbe aumentare la difficoltà nell’ottenere credito da parte del sistema produttivo.

In ogni caso, secondo i dati ufficiali, dopo la crisi seguita al crack Lehman, negli ultimi 15 anni le banche italiane si sono molto rafforzate per reddito e patrimonio ma, allo stesso tempo, hanno drasticamente ridotto le erogazioni.

I prestiti bancari alle aziende sono scesi di oltre un terzo: da più di 900 miliardi di euro a circa 600 miliardi. Insomma, le banche sono più ricche, ma anche più avare. E questo non contando la parentesi del covid, quando il sistema è stato inondato dalla liquidità della Bce e i tassi per le banche sono divenuti negativi.

Uno dei problemi, inoltre, non è solo la miopia delle banche (che, ricordiamolo, guadagnano quando concedono dei prestiti), ma la dimensione lillipuziana delle imprese italiane, che fanno più fatica a ottenere i ratios necessari per poter ottenere credito.

La difficoltà nel concedere un prestito rimane, però, un’eredità della crisi dei subprime: gli americani vivono di credito, sono indebitati fino al collo e questo a portato al crack degli strumenti finanziari legati all’immobiliare, che ha rischiato di far precipitare l’intera finanza globale.

Il risultato è che sono stati fissati criteri più rigidi per erogare prestiti, con l’obiettivo di evitare il ripetersi di un’altra recessione mondiale. Ma non in America: le famiglie americane oggi sono più indebitate di prima, ma questa è un’altra storia.

Il credito alle imprese italiane è però un’emergenza che dovrebbe essere affrontata dal governo. Per esempio, con strumenti assicurativi che coprano buona parte del rischio e che consentano alle banche di concedere un maggior numero di prestiti. E se non si fa presto lo schiaffo dei dazi Usa non potrà che peggiorare le cose.

di Federico Mombarone

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui