Con i.Nova Point l’innovazione di Italcementi nelle rivendite

Innovare nonostante una crisi che ha dimezzato i volumi di produzione dei materiali. E favorire il dialogo con la clientela privata, gli architetti, gli ingegneri, i prescrittori, i designer e, più in generale, con la building community sui temi della tecnologia di prodotto e della sostenibilità: è il traguardo di i.nova Point, un’iniziativa di Italcementi dedicata al mondo delle rivendite. «Abbiamo scelto 300 rivendite in tutta Italia, di cui 100 al Nord, all’interno delle quali saremo presenti e facilmente riconoscibili con un presidio fisso», ha spiegato al momento della presentazione Stefano Roncan, direttore commerciale di Italcementi. «Metteremo a disposizione il network di relazioni di Italcementi con il mondo dell’architettura, il nostro centro ricerche i.lab al KilometroRosso, la gamma di prodotti orientati all’innovazione e alla sostenibilità e la possibilità di formazione del personale commerciale. Un approccio completamente nuovo per il settore dell’edilizia».

Stefano Roncan
Stefano Roncan
La presentazione di i.Nova Point
La presentazione di i.Nova Point

Uno dei primi prodotti che sarà presentato tramite gli i.nova Point è i.pro U-Coat Green, una  soluzione sostenibile per intonaci di fondo di nuova formulazione, studiata con l’obiettivo di selezionare materiali che, in un approccio di Life Cycle, riducono l’impatto ambientale del prodotto. In particolare, i.pro U-Coat Green contiene il 100% di materiale riciclato nella porzione di inerti, è preparata con un tipo di cemento a ridotta impronta di Co2 e il suo utilizzo consente il rispetto dei criteri ambientali minimi previsti dalla pubblica amministrazione. Tutte caratteristiche che la rendono unica e innovativa nel panorama dei prodotti green per l’edilizia.

«Il prodotto è stato messo a punto in i.lab il centro ricerca e innovazione del Gruppo, grazie al lavoro di 15 tra tecnici e ricercatori con 12.500 ore di ricerca e cinque brevetti estesi a livello internazionale», ha puntualizzato Enrico Scalchi, vice direttore innovazione di Italcementi. «Progettare e costruire un edificio sostenibile significa mettere in atto un processo di analisi che ne massimizza l’utilità e quindi la redditività, al contempo minimizzando il consumo di risorse naturali», ha sottolineato Marco Caffi direttore del Green Building Council Italia. «Per questo, dopo anni nei quali l’edilizia è stata caratterizzata da un forte crisi, la progettazione sostenibile rappresenta oggi uno dei reali fattori di ripartenza del settore».

Parola anche ai distributori: «Il mondo dell’edilizia degli ultimi anni è stato caratterizzato da prodotti con un basso contenuto di innovazione», ha commentato Giovanni Pietro Grazioli, amministratore delegato di Centredil. «Costruire deve tornare ad essere un investimento sicuro ed attrattivo. Partendo da questo obiettivo è fondamentale avere un riferimento normativo chiaro per offrire garanzie di qualità a chi decide di acquistare una casa».

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