Cessione del credito, le richieste delle associazioni dell’involucro

Le categorie sembra dividersi sulla questione della cessione del credito di imposta legata ai bonus. Mentre FederlegnoArredo ha accolto con favore le proposte di modifica illustrate del governo, che devono poi essere tradotte in decreto nel Milleproroghe, Anfit, Assovetro, Confartigianato Imprese Legno e Arredo, FerlegnoArredo, Unicmi. avanzano obiezioni. In particolare, le associazioni chiedono con urgenza «di riattivare il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura ad oggi poco o difficilmente praticabile». Inoltre, che «la positività delle ipotesi emerse di introdurre sia la libera cessione tra istituti finanziari vigilati sia un codice di tracciabilità del credito», assieme «all’assoluta necessità di mantenere almeno una cessione tra privati (idealmente in filiera fra l’azienda che esegue i lavori e applica lo sconto in fattura e il suo fornitore/fabbricante: rivenditore o produttore)».

Quest’ultima richiesta, secondo le associazioni, è fondamentale per continuare a consentire l’opzione dello sconto in fattura anche per i piccoli interventi, i quali vengono effettuati da imprese artigiane, spesso non strutturate per la gestione burocratica delle pratiche necessarie per la cessione del credito e che hanno nei propri fornitori dei partner capaci di sostenerne gli impegni.

Al fine di consentire l’opzione dello sconto in fattura, le aziende si sono organizzate con il fornitore (il rivenditore o l’azienda produttrice) al fine di cedere loro il credito che a sua volta verrà o in parte utilizzato in compensazione o ceduto agli istituti finanziari. «Crediamo pertanto che una cessione tra soggetti privati della medesima filiera produttiva insieme alla libera cessione tra istituti finanziari vigilati sia una garanzia per mantenere attivo il meccanismo e allo stesso tempo impedire le frodi vergognose che stanno emergendo in questi giorni. Se a questo si dovesse aggiungere il codice di tracciabilità sarebbe un ulteriore strumento di controllo che non può che vederci soddisfatti», sostengono le associazioni.

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