Centri commerciali in ripresa, ma dicembre freddo

Nel 2023 il trend di ripresa dei centri commerciali, già rilevato nel 2022, si è consolidato ulteriormente, con un miglioramento del 2,4% rispetto all’anno precedente e superiore anche al fatturato 2019 (+1%). I risultati evidenziano un percorso di uscita dal periodo pandemico con segnali positivi per l’anno 2024. Il dato emerge dall’analisi della società di consulenza tra la società di consulenza EY e il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, che analizza mensilmente i trend del settore su un panel di 300 strutture, pari a circa 10 mila punti di vendita.

Dal raffronto del fatturato annuo del 2023 con il 2022 risulta che tutte le categorie merceologiche riportano un andamento in crescita, a esclusione dell’elettronica di consumo, che presenta una flessione del 7,1% e i beni per la casa, con -1,6%. A spingere la crescita è stata certamente l’accelerazione della ristorazione (+15,8%) e della cura della persona e salute (+10,4%), oltre al contribuito positivo dell’attività di servizi (+5,6%), cultura e tempo libero (+3,7%) e l’abbigliamento (+1,9%).

A dicembre 2023, tra i mesi più importanti per l’Industria grazie allo shopping natalizio, l’Osservatorio ha però registrato -0,9% alla voce fatturati, rispetto al 2022, anche se questo risultato è letto come un bilancio positivo, considerando che dicembre 2022 aveva registrato ottime performance e che il dato del 2023 raggiunge gli stessi valori del mese di dicembre 2019 pre-pandemia (-0,1%). Inoltre, il dato fornito dal monitoraggio degli ingressi mostra un +2% rispetto al 2022, mentre resta ancora in negativo (-10,5%) rispetto al 2019.

In ogni caso, si aggiungono i miglioramenti costanti, mese su mese, dell’andamento degli ingressi rispetto al 2022. Il totale 2023 si è chiuso, infatti, con una crescita rispetto al 2022 (+6,8%), che riduce ulteriormente il gap verso il 2019 a -9,2%, e rende possibile prevedere un pieno recupero nel corso del 2024.

Secondo Roberto Zoia, presidente di Cncc «con i dati dei fatturati del 2023 possiamo confermare che i centri commerciali hanno superato la crisi legata alla pandemia, raggiungendo un risultato migliore rispetto al 2019, anno pre-covid. Altro dato altrettanto interessante viene dal raffronto con il 2022, in cui il 2023 segna un ulteriore miglioramento, nonostante l’ultimo trimestre del 2022 avesse registrato dati eccezionali in cui la voglia di ritorno allo shopping era stata più evidente. In generale, nonostante si rilevino risultati diversi tra merceologie, il fatturato 2023 è sicuramente la conferma della validità e dell’apprezzamento da parte dei consumatori del modello centro commerciale. Per quanto riguarda le affluenze, il 2023 è contrassegnato sicuramente da un importante miglioramento, anche se rispetto al 2019 non è ancora stato raggiunto un totale recupero. Alcuni indicatori ci rendono comunque ottimisti per il 2024: per esempio, la ripresa degli ingressi nei cinema, così come la forte performance della ristorazione sono un segnale importante delle nuove tendenze dei visitatori dei centri che contribuiranno sicuramente a raggiungere la frequenza di fruizione di un tempo».

«I segnali incoraggianti sul trend delle vendite dei centri commerciali sono il risultato di una variazione delle abitudini di consumo degli italiani, alla quale i gestori dei centri hanno saputo rispondere, innovando e trasformando il loro prodotto. Nell’ultimo anno è significativa la forte crescita della ristorazione (+15,8%) e della cura della persona (+10,4%), segnale di un consumatore più legato al concetto di benessere, alla ricerca di momenti conviviali e di svago e che trova nel centro commerciale anche una gamma di servizi più ampia e strutturata», aggiunge Marco Daviddi, Strategy & Transactions Managing Partner di EY in Italia.

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