Cresce il peso del settore extra alberghiero

Sulla piattaforma online Airbnb sono presenti a Milano oltre 13mila offerte di alloggio, con una crescita del 108% sul 2014, complice anche l’Expo. E la ricettività al difuori delle strutture di hotel e alberghi a Milano rappresenta il 51%, in linea con le grandi capitali europee, Parigi, Londra. Sono dati resi noti durante il primo Forum dedicato al settore extralberghiero a Milano, per iniziativa delle associazioni di categoria Rescasa Lombardia e ANBBA (bed&breakfast). A Roma, l’extralberghiero vale fino all’88% della ricettività, con 5.896 strutture private in affitto turistico contro 804 alberghi (totale offerta 6.700). Se si calcola un reddito medio annuo per struttura di circa 15mila euro (ma a volte molto di più), ne consegue che il business si aggira intorno agli 80 milioni solo per queste strutture non professionali. Se si aggiungono quelle professionali, che sono circa 2mila, il giro di affari supera di gran lunga i 150 milioni di euro.
Il fenomeno del Temporaryhome  è di portata nazionale: sono oltre 190mila gli annunci su Airbnb: nell’insieme il mercato digitale è arrivato nel 2015 ad un valore complessivo di quasi 10 miliardi, circa 1 quinto del totale acquisti per  turismo e viaggi in Italia. La ricettività turistica dei privati rappresenta anche un nuovo business in grado di rilanciare il mercato immobiliare e i conti di tanti italiani colpiti dalla crisi.
Resta però da colmare il vuoto normativo. Dal convegno escono precise linee guida per la definizione dei decreti attuativi della nuova legge regionale per la Lombardia 87/2015, in particolare per quanto riguarda l’estensione agli Host dell’obbligo di  segnalazione dei clienti alla questura, con effettive sanzioni a chi viola i precetti, e dell’imposta di soggiorno.

Una schermata da Airbnb
Una schermata da Airbnb

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