Anie, Pmi a caccia di affari all’estero

Il 60% delle piccole e medie aziende va a caccia di clienti all’estero. Il dato è emerso da un’indagine condotta tra gli associati dell’Anie Confindustria, la Federazione che rappresenta l’industria elettrotecnica ed elettronica italiana. A fronte di una domanda interna sempre più debole, cresce dunque l’attenzione agli strumenti che possano ampliare il ventaglio dei mercati con la stipulazione di accordi commerciali in loco, costituzione di joint venture e reti d’impresa internazionali, apertura di filiali commerciali estere o di uffici di rappresentanza e siti produttivi. E il 63% di quelli che affermano essere interessati ad avviare una rete d’impresa nel prossimo futuro, vorrebbe farlo all’estero. I mercati potenzialmente più interessanti per le tecnologie dell’eccellenza made in Italy elettrotecnica ed elettronica sono Medio Oriente, America Latina e Nord Africa. In queste aree, infatti, gli investimenti in settori strategici come l’energia, i trasporti e le costruzioni continuano a rappresentare  importanti driver di crescita di lungo periodo. Esse si caratterizzano per un tasso di sviluppo vivace, che conferma la configurazione di una mappa della crescita mondiale sempre più variegata e mutevole. Nel primo semestre 2014 le imprese associate ad Anie voleranno in Russia, nelle aree di Ekaterinburg (foto) e Sverdlovsk, per cogliere le opportunità offerte dai piani di sviluppo varati dalle autorità locali. Altre mete di rilievo saranno Cile e Perù, due delle economie sudamericane più promettenti dell’ultimo decennio, caratterizzate da una rinnovata progettualità volta all’avvio di nuove opere infrastrutturali per sostenerne lo sviluppo economico e colmare il gap creatosi rispetto ad altri paesi dell’America Latina. 

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