Anie lancia l’allarme del caro cavo

Allarme dell’Anie per l’industria dei cavi e conduttori elettrici. La carenza delle materie plastiche in atto sta infatti portando a un insostenibile incremento dei costi di approvvigionamento, che si ripercuote negativamente anche sui prezzi di vendita del cavo come prodotto finito. Da gennaio, infatti, il ricorso allo stato di forza maggiore, molto diffuso in Europa, ha causato un massiccio fermo impianti che ha coinvolto i produttori dipolipropilene e polietilene ad alta e a bassa densità e ha portato a un aumento straordinario dei costi di questi materiali. L’aggravante è che non se ne comprendono le ragioni, vista la mancanza di informazioni specifiche atte a spiegare le cause dello stato di forza maggiore invocato nelle comunicazioni ufficiali.

L’aumento dei prezzi delle materie prime non accenna ad arrestarsi. Secondo i datiUnionplast (associazione di  Federazione Gomma Plastica di Confindustria), tra gennaio e maggio del 2015 l’incremento del costo delle materie di base di polietilene (LDPE base e LLDPE butene) è stato di oltre il 35%. L’aumento dei prezzi del PVC (fonte Camera di Commercio di Milano) invece, sempre nel periodo tra gennaio e maggio del 2015, è stato dell’11%.cavi

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